mercoledì 20 maggio 2020

La nazione che ascolterà lo Spirito Santo otterrà la grazia per la quale il mondo intero sta pregando.



Madre della Pietà a Piedade dos Gerais 


                17.05.2020

Cari figli,
oggi è il giorno del Signore, un giorno di grazie, di benedizioni. È un momento di preghiera, di fede, di abbandono, di fiducia, ma è necessario anche che riflettiamo insieme sulla sofferenza che oggi il mondo vede su tutta la faccia della Terra, in Brasile, e chiediamo a Gesù di avere misericordia di tutta l’umanità.

L’umanità non è pronta per attraversare le tempeste nel silenzio, nell’obbedienza, nella preghiera. L’umanità oggi si lascia prendere dal rumore, che porta l’uomo a soffrire ancora di più. Gesù, quando ci ha insegnato a vincere le tempeste, ci ha insegnato a pregare, a fare silenzio, a confidare e ad affidarci al Padre. Tutto è del Padre. Le famiglie, i nostri bambini, i nostri giovani, l’umanità, il Brasile, tutti i paesi della Terra. È Dio che li ha creati. E Dio ama immensamente ciò che ha creato, i suoi figli.
Allora vi chiedo più silenzio per attraversare questa sofferenza, che non è solo sofferenza materiale, paura, dolore, epidemia, ma è una sofferenza anche dell’anima: mancanza di affidamento, di conversione, di accettazione, di riparazione, di fede e di santità. Per questo Gesù vi ha detto così fortemente: siate santi! Siate come il Padre vuole che siate, santi. Non è più il momento di aspettare, è il momento di lottare.
È una lotta immensa, figli. Per vincere questo male si deve pregare, mettersi in ginocchio e supplicare Dio di avere molta misericordia. Se l’uomo avesse una preparazione più sapiente attraverserebbe questa sofferenza in modo più leggero. Mentre la sta attraversando con pesantezza. Si sente pesante per mancanza di preparazione.
Oggi chiedo a tutti i figli che stanno ascoltando il messaggio in questo momento, di supplicare Dio di darvi la soavità e la santità della vostra vita, perché la giustizia di Dio non è la giustizia degli uomini, è giustizia divina. E la giustizia divina è quando Dio mostra a tutti la grande urgenza, per il mondo intero, di convertirsi. Conversione! Questo è il primo avviso di Dio per il mondo. Ne verranno altri. E questo avviso ci chiama a una vita di conversione, a una vita di unità, di fraternità.
Dimentica, in questo momento, la necessità più grande che metti sempre al primo posto, che è la materia, e pensa alla tua anima. Chiediti se sei pronto per incontrare Dio. Sei pronto per incontrare Dio? È su questo che devi riflettere. La Terra è un passaggio e voi ricevete avvisi fortissimi. Anche la Parola di Dio avvisa che sarebbe arrivata molta sofferenza per l’uomo a causa della disobbedienza, per mancanza di santo timore, per aver calpestato il sacro, per mancanza di comprensione della catechesi, che sono gli insegnamenti divini: amore alla famiglia, amore ai bambini, zelo per le nazioni, giustizia tra le nazioni.
Oggi l’uomo pensa molto a se stesso e dimentica di sentire lo Spirito Santo nel suo cuore. Perché lo Spirito Santo ci insegna a pensare, nel modo più sapiente, più grandioso, più felice, perché ci fa innanzitutto pensare a Dio – Padre, Figlio e Spirito Santo. E quando pensiamo al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo, allora riflettiamo sulle nostre azioni. Fin dove arriva l’egoismo, fin dove arriva l’ego, fin dove arriva l’ignoranza, fin dove arriva la mancanza di prudenza, la mancanza di obbedienza? Fai sempre resistenza e dimentichi che in questo momento la tua forza è divina, la tua luce è divina, la misericordia è divina, l’amore è divino.
Hai bisogno di guarigione. Se non cerchi questa guarigione, l’epidemia sarà maggiore. Se guarirai te stesso, questa epidemia se ne andrà dalla Terra. Ecco perché Gesù ha detto “è nelle vostre mani”. Non l’ha messa nelle sue mani. Ha messo il mondo nel suo Cuore, ma nelle vostre mani ha messo la guarigione di questo tempo. La guarigione di questo momento è nelle vostre mani. Allora ognuno deve guardare se stesso e riflettere. Non deve guardare la vita del prossimo, ma la propria vita, il proprio cuore, la propria anima. Devi fare quel grande cammino incontro a Gesù. Il mondo è come in una tempesta. Tutti sono disperati. E tu vai incontro a Gesù e andando incontro a Gesù farai un atto di riparazione totale della tua vita. Iniziando dalla vita spirituale fino al cammino nel tempo, nella materia. Perché c’è la vita spirituale! La materia e il tempo passano. Allora tu cresci, ti moltiplichi, lieviti in questa grazia.
Quest’anno è un anno di conversione delle famiglie. Per questo oggi siamo qui pregando per le famiglie, pregando per le nuove famiglie che si sono formate nella nostra comunità, e per le coppie che stanno per unirsi in matrimonio. La famiglia è la ricchezza del mondo. Dio mette nelle mani della famiglia la certezza di un mondo nuovo. Allora è nelle tue mani la lotta per questo mondo nuovo. Per un matrimonio più santo, un matrimonio più felice. Perché l’uomo sbaglia tanto, anche nelle sue scelte? Anche quando sa che esiste qualcosa di così sacro che è il sacramento? Le famiglie oggi hanno bisogno di molta conversione.
E in quest’anno Gesù viene a dare questo avviso alle famiglie, in questo tempo di giustizia. Dobbiamo passare per questa giustizia, figli. Se l’uomo non passerà per questa giustizia, nessuno raggiungerà la gloria. Se l’uomo non vivrà questo tempo di tempesta, nessuno otterrà la vittoria. Dovete passare per questo momento. È un momento difficile, ma è un momento necessario. Forse è il momento in cui crescerai di più. Perché è il momento in cui Dio ti vuole per sé.
È inutile che tu stia sulla terra affascinato soltanto dalle cose che ti allontanano da Dio. Quante cose ti allontanano da Dio! Quante cose terribili ci sono sulla Terra oggi, che colpiscono principalmente la tua casa, la tua famiglia, il tuo cammino. Quante volte non hai la luce per sapere che “famiglia” è molto più di quello che pensi. Tuo figlio, la tua missione, la tua sposa, il tuo sposo, sono una ricchezza di Dio.
Allora è un anno in cui le famiglie dovranno riflettere, perché sarà un anno difficile, sarà un anno di grandi battaglie, sarà un anno in cui l’uomo dovrà cercare equilibrio nello Spirito Santo. Perché lo Spirito Santo è il canale della sapienza, lo Spirito Santo è forza, lo Spirito Santo è scienza. E vedrete momenti come questo che state vivendo adesso, in cui non sapete cosa fare, dove andare, cosa è giusto, cosa è sbagliato, come agire, chi ascoltare. Ascolta lo Spirito Santo! Ascolta la scienza dell’uomo attraverso la scienza divina. Ascolta lo Spirito Santo che parlerà nel tuo cuore. Perché Egli parla nel cuore dell’uomo! Non fu per caso che Gesù chiese che lo Spirito Santo scendesse su di noi. Allora ascolta il tuo cuore! È nel cuore dell’uomo che lo Spirito Santo parlerà. È nel cuore dell’uomo che lo Spirito Santo agirà. Ma prestate attenzione alle mie parole di Madre: lo Spirito Santo agirà solo se l’uomo lo lascerà parlare. Perché Egli parlerà nel tuo cuore.
Avete bisogno di una risposta, avete bisogno di una via d’uscita, avete bisogno di guarigione, e lo Spirito Santo ha questa guarigione da darvi, ma voi dovete ascoltarlo. Non ascoltare l’ego, non ascoltare il potere, le dispute di grandezza. Non serve voler essere il primo tra tutti gli altri paesi della Terra, serve ascoltare lo Spirito Santo. La nazione che ascolterà lo Spirito Santo otterrà questa grazia. Otterrà la grazia per la quale il mondo intero sta pregando.
La cosa più importante, figli, è che crediate nel miracolo di Dio. Leggere la Bibbia è facile, vivere la Parola è difficile. Dio può togliere questa sofferenza dalla Terra anche oggi. Basta che tu creda. Basta che tu guarisca te stesso. È il tempo che Dio ti sta dando, l’esperienza. Gesù ha fatto esperienza dell’amore più grande per voi, dando la vita per voi. Dio Padre chiese al Figlio di dare la vita per voi. Allora anche tu oggi devi guardare dentro il tuo cuore e riflettere: devo essere di Dio, devo essere santo.
Soprattutto voi qui in questa comunità, che avete una catechesi grandiosa, che sapete che la Parola di Dio sta chiedendo a tutti di permettere allo Spirito Santo di agire. Non agire secondo la tua volontà ma secondo la volontà di Dio, che è la volontà più grande, il bene più grande.
Allora ascolta di più il tuo cuore, evita queste tempeste. Voi tutti state attraversando una prova, siete tutti inquieti, senza tranquillità, impazienti, stanchi, chiedete misericordia. Ma otterrete la grande grazia, figli. Per ottenere questa grande grazia non dovrai fare come tu immagini ma come Dio vuole che tu cerchi di ottenere questa grazia. E il primo passo è la tua conversione. Il Brasile e il mondo la otterranno con la conversione. Il mondo ha bisogno di convertirsi. È una prova che Dio è Padre, che Dio è misericordioso, figli.
Dove va questo mondo che non sa credere al grande miracolo che è Gesù Eucaristico? Oggi l’umanità non vive quello che Gesù è per voi. Per questo avete nostalgia dell’Eucaristia. Perché chi sa chi è Gesù, sa quanto è importante per la sua vita. Questo momento, in cui vivete questo incontro con Gesù attraverso lo Spirito Santo, spiritualmente, è un momento in cui crescerete e maturerete. Gesù ha detto: l’uomo non si convertirà con l’amore, l’uomo si convertirà con il dolore. Ed Egli aggiunge: molti, nonostante il dolore, non si convertiranno. È triste. Ma Gesù dice questa verità.
Allora siate, nonostante questo dolore, quelli che vogliono convertirsi, quelli che vogliono mettersi alla presenza di Dio, come servi di Dio che sanno che in questo momento tutti voi, in Brasile e nel mondo, siete nelle mani del Signore. Allora offri a Gesù la tua patria, il tuo popolo, la tua nazione, prega Gesù per tutti. Non pensare soltanto all’epidemia, pensa alla sofferenza che è nel cuore delle persone: rancore, odio, invidia, gelosia, menzogna, pigrizia, persecuzione. Pensa al male più grande, che sta impedendo all’uomo di raggiungere, attraverso lo Spirito Santo che agisce nell’uomo, che abita nel cuore dell’uomo, la risposta che è già pronta. Perché Dio è la verità. Dio ci manda il meglio, figli. Quando Egli ci ha dato la salvezza, ha inviato Dio stesso, Gesù. Egli ci dà il meglio. Dio non ci dà degli avanzi, ci dà il meglio. Il vino migliore, il pane migliore.
Non pensare mai che la tua famiglia sia una famiglia infelice. La tua famiglia è la migliore, è Dio che te l’ha data. Per questo, valorizza la tua famiglia. Prenditi cura della tua famiglia. Voi che vi siete appena sposati, voi che state per sposarvi, prendetevi cura della vostra famiglia! Perché essa è sacra. Voi della comunità che avete la vostra famiglia: prendetevi cura della vostra famiglia, perché essa è sacra. Per questo oggi state vivendo un tempo di ritiro in famiglia, per valorizzare questa famiglia benedetta.
Allora non lamentarti con il Cielo per questo tempo, ringrazia! Anche se siete nella prova, nella paura. Ringraziate Dio. E troverete la risposta, figli. Questa risposta sta arrivando per chi confida. Quanto più grande è la fiducia, quanto più grande è l’abbandono, tanto più sapiente sarà la soluzione. Perché essa viene dall’alto. Viene da Dio. Dallo Spirito Santo stesso che è Dio. Allora chiedete molto allo Spirito Santo di illuminare il Brasile, di illuminare quelli che lo guidano e che stanno cercando parole e soluzioni, affinché essi possano respirare questo Spirito Santo.
Figli, niente è più grande dello Spirito Santo! Niente. Non esiste epidemia che non abbia soluzione, quando hai lo Spirito Santo. Puoi vincere tutte le prove, tutte le epidemie, tutte le bestie. Superi le spine del cammino, affronti le barriere, le pietre. Allora voglio dire a voi tutti nel mondo: non esiste pietra che sia più grande della luce che vi illumina.
La Madre di Dio è qui, nel mese dedicato alle mamme, nel mese dedicato alla Madre del Rosario di Fatima, dicendovi: tutto è così vicino a voi e voi vi state allontanando per orgoglio, vanità ed egoismo. Guarisci, Gesù, il cuore dell’umanità! È questo che manca.
Le nuove famiglie che oggi stanno ringraziando Dio per il matrimonio, chiedano a Dio questa grazia e siano famiglie sante. Perché questo è quello che Dio vuole. Il buon esempio, l’amore, il rispetto. Non è difficile per chi ama Dio. Amare Dio per primo e il prossimo come Gesù Cristo ci ama. Quando imparerete questo insegnamento di amore, rispetterete al massimo il vostro prossimo, perché Dio è in lui.
Con grande affetto e amore voglio benedire tutti i figli.
la Madonna benedice i presenti
Cari figli,
vi ho benedetti con grande amore in questo momento in cui avete tanto bisogno di questo amore del Cielo, della Madre del Cielo, di Gesù.

Chiedo a Gesù di benedire questi fiori, di benedire i nostri bambini, la Santa Chiesa, tutta la famiglia fraterna, il mondo, quelli che stanno ricevendo questa benedizione nelle loro case, in questo momento di preghiera.
Un messaggio in cui Dio ci dice chiaramente: siamo così vicini alla grazia, dipende dal nostro sì, dipende dal nostro amore, dipende dal nostro abbandono.
Questo messaggio contiene una riflessione molto sapiente, perché Gesù ci insegna sempre ad avere fiducia e ci insegna che il vero servo è colui che confida pienamente. Nella situazione che vivete oggi, ciò che più manca è la fiducia. La paura parla più forte, la persecuzione domina. E la fiducia dov’è? Dov’è la fiducia? Dov’è la certezza che al di sopra di tutte le battaglie, di tutti i problemi, c’è Dio? Che è Padre, che è Figlio, che è Spirito Santo?
Un messaggio che porta alle nostre vite questa presenza dello Spirito Santo, che apre questa finestra dello Spirito Santo per il nostro cuore. Che è chiuso allo Spirito Santo. L’uomo non vuole la santità, non vuole vivere l’amore, non vuole vivere la rinuncia, non vuole vivere il distacco, non vuole avere umiltà e semplicità nell’anima.
Oggi abbiamo qui l’esempio di molte famiglie che stanno ringraziando Dio per il matrimonio. Ognuna di esse porta con sé un esempio. Questa è una chiamata di Dio alla conversione. Ognuno ha la felicità di incontrare Dio. Per questo Gesù ha detto: niente si perde, tutto si trasforma, basta che tu voglia essere trasformato. Questo è quello che accade oggi nel mondo, nelle famiglie. Niente si perde, tutto si trasforma.
Allora vogliamo aprire il nostro cuore affinché lo Spirito Santo, la luce dello Spirito Santo, ci illumini, perché quello che manca nel mondo in questo momento è la luce dello Spirito Santo. Non la scienza dell’uomo, ma la scienza dello Spirito Santo nel cuore dell’uomo. È quella che salverà l’uomo da questo momento di dolore, da questa epidemia. Dovete solo affidarvi, confidare e pregare, e otterrete la grazia. Quando, dipende dal vostro sì. E dal vostro abbandono, figli. Sto chiedendo a Gesù di darvi questa grazia di confidare, di ricevere il Cielo. Che questa luce dello Spirito Santo abiti e illumini tutti i popoli.
Faccio gli auguri alle nuove famiglie e a tutte le famiglie del mondo intero. Che Dio vi benedica, che Dio vi protegga. Che Dio illumini soprattutto la Santa Chiesa, i sacerdoti, il Santo Padre, i vescovi, il clero e tutte le famiglie che, nelle loro case, oggi diventano il fondamento più grande del mondo.
Faccio una richiesta speciale alle famiglie: in questo tempo che state vivendo, pregate tutti i giorni lo Spirito Santo chiedendogli questa grazia della sapienza nel cuore dell’uomo. E avrete molto presto una risposta bellissima per questo momento di dolore che state vivendo sulla Terra.
I fiori sono stati benedetti.
Vi lascio il mio Cuore, figli. Che sentiate sempre la presenza della Madre della Pietà vicino a voi.
Ecco la Serva di Dio ed ecco che il Signore mi chiama.

martedì 19 maggio 2020

I NOSTRI MORTI



Come vederli
Come aiutarli
Come ci aiutano


La comunione frequente e ben fatta

L'esperienza cristiana insegna che la migliore preparazione a una santa morte, oltre la fede viva e operosa, oltre la conversione permanente e coraggiosa, è la frequenza dei sacramenti e la preghiera quotidiana.
  Ogni vita ha bisogno di nutrimento per vivere, altrimenti è destinata a morire. Dio ha predisposto un cibo per la vita del corpo e un «pane» celeste per la vita dell'anima. Le parole di Gesù nella sinagoga di Cafarnao sono chiare e stupende: In verità, in verità vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell 'uomo e non bevete il suo sangue, non avrete la vita in voi. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell 'ultimo giorno. Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue è vera bevanda. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue dimora in me e io in lui (Gv. 6,53-56). Purtroppo l'uomo moderno si preoccupa fino al parossismo del cibo materiale, ma assai poco del pane disceso dal cielo, il solo che può nutrire e saziare la sua anima. Infatti Gesù continua: Chi mangia di questo pane vivrà in eterno (Gv. 6,58). E una verità meravigliosa! La santa comunione, ricevuta spesso e con le dovute disposizioni, stabilisce la dimora di Gesù nel cuore dell'uomo e gli mette in mano la caparra più sicura di una santa morte.
  La comunione ben fatta richiede la purezza dell'anima; e Gesù, conoscendo la debolezza dell'uomo, istituì il sacramento della penitenza per togliere il peccato dal cuore dell'uomo. Così la frequenza della confessione e della comunione, assicurano una perfetta vita cristiana e, per conseguenza, una santa morte. 

Del Padre francescano Pasquale Lorenzin

LA VITA DI SAN BENEDETTO



La farina alle porte del monastero

Una grande carestia era sopravvenuta in quei tempi nelle regioni della  Campania e la grande penuria di alimenti metteva un po' tutti in strettezze.

Anche nel monastero di Benedetto il grano era finito: i pani erano già stati  quasi tutti consumata, tanto che un giorno allora della refezione non più di cinque  ne furon trovati.

Il venerabile Padre osservò i volti non troppo sereni e volle correggere con  dolce rimprovero il loro scoraggiamento e in più, a loro sollievo, aggiunse una  promessa: "Ma perché ve la state a prendere tanto per la scarsezza del pane?  Oggi, è vero, ce n'è poco: ma domani vedrete quanta abbondanza ne avremo!".

Il giorno seguente si trovarono davanti alla porta del monastero duecento  sacchi di farina e fino ad oggi rimane ancora da sapere a quali misteriose persone  l'onnipotente Dio abbia dato l'incarico di portarli.

I fratelli resero infinite grazie al Signore e dopo quella prova impararono a non  dubitare mai più della Provvidenza neanche nei tempi di strettezze.

Pietro: ti faccio una domanda: dobbiamo pensare che il servo di Dio aveva di  continuo il dono della profezia, oppure veniva illuminato solo ad intervalli di  tempo?
Gregorio: lo penso, Pietro, che lo spirito di profezia non illumina in modo  continuo la mente dei profeti. E' scritto che lo Spirito Santo "spira dove vuole";  così deve anche ammettersi che spira quando vuole. Questa è la ragione per cui  Natan, interrogato dal re se gli era permesso di costruire il tempio, prima assentì e  poi lo proibì. Così pure, anche per Eliseo quando vide la donna che piangeva e  non conoscendone i motivi, disse al servo che voleva allontanarla: "Lasciala stare,  perché si vede che ha una grande pena, ma non so quali ne siano le cause  perché il Signore non me le ha rivelate". Se Dio dispone così, lo fa per  misericordiosa provvidenza, perché ora concedendo e ora sottraendo il dono della  profezia, eleva e allo stesso tempo custodisce le anime dei profeti, così che  quando ricevono il dono percepiscano quello che Dio opera in loro, e quando  vengono privati del carisma conoscano quanto valgono da se stessi.

Pietro: Le tue ragioni mi convincono che deve essere proprio così.  Riprendiamo di nuovo i racconti del Padre Benedetto, se ancora ne hai in mente  qualche altro.

tratto dal Libro II° dei "Dialoghi" di San Gregorio Magno

18 maggio 2020 – La grazia è l’ispirazione dello Spirito Santo, che vi attira nella preghiera



Ancora una volta, vedo una Grande Fiamma che ho conosciuto essere il Cuore di Dio Padre. Egli dice:

“Figli, la grazia è l’ispirazione dello Spirito Santo, che vi attira nella preghiera. Vostra è la decisione di promuovere buone azioni. La grazia veste il vostro cuore nel desiderio di trascorrere tutta l’eternità con Me in Cielo. La Grazia vi rivela il bene negli altri e non giudica.”
“È la vostra veste di grazia che scoraggia il male e influenza gli altri a seguire la via della santità personale. Ogni buona azione è ispirata dalla grazia. La più piccola ispirazione della grazia che opera nel Santo Amore (Holy Love) può crescere in una moltitudine di grandi opere e nella conversione di molti cuori. Quindi, rendetevi conto che ciò che è nei vostri cuori è pertanto nel mondo che vi circonda. Scegliete saggiamente di seguire le buone opere della grazia.”
Leggi Efesini 2:4-10
Ma Dio, ricco di misericordia, per il grande amore con il quale ci ha amati, da morti che eravamo per i peccati, ci ha fatti rivivere con Cristo: per grazia infatti siete stati salvati. Con lui ci ha anche risuscitati e ci ha fatti sedere nei cieli, in Cristo Gesù, per mostrare nei secoli futuri la straordinaria ricchezza della sua grazia mediante la sua bontà verso di noi in Cristo Gesù. Per questa grazia infatti siete salvi mediante la fede; e ciò non viene da voi, ma è dono di Dio; né viene dalle opere, perché nessuno possa vantarsene. Siamo infatti opera sua, creati in Cristo Gesù per le opere buone che Dio ha predisposto perché noi le praticassimo.
Holy Love

GESU' EUCARISTIA



l’amico che ti aspetta sempre



ADORAZIONE DEL SANTISSIMO


INDIFFERENZA E SACRILEGI

Nel mondo in cui viviamo c’è molta indifferenza religiosa. Quanti credono veramente in Dio e lo amano con tutto il cuore? Quanta mancanza di fede c’è anche fra i cattolici che accettano l’aborto, la menzogna, l’immoralità... come cose normali della loro vita. Avviene che manca loro la preghiera e Dio conta assai poco per loro. Sono morti o ammalati nell’anima, a loro manca amore, pace, in una parola manca Dio. Ma senza Dio la vita non ha senso. E non è possibile vivere nella gioia una vita priva di senso. Pertanto l’anima che ha perso Dio soffre di molte malattie fisiche e psichiche. Già al suo tempo J. G. Jung, il famoso psichiatra, diceva: «Di tutti i miei pazienti che hanno oltrepassato metà della vita, ossia i 35 anni d’età, non ve n’è uno solo il cui massimo problema non sia religioso. In ultima analisi sono ammalati per aver smarrito quello che la religiosità viva ha potuto dare sempre in tutti i tempi ai suoi seguaci e nessuno è guarito se non ha recuperato le sue convinzioni religiose». Lo stesso Sant’Agostino scriveva: «Si trova in ogni parte della terra il grande ammalato. Per guarirlo è venuto il medico onnipotente... si è accostato al letto dell’ammalato per dare ricette di guarigione, e quelli che le mettono in pratica si salvano» (Sermo 80,4).

Dunque qui sta Gesù Cristo, il Signore della vita, il medico dei corpi e delle anime. Se abbiamo bisogno di pace, Egli la possiede tutta, perché è il principe della pace (cf. Is 9, 6). Egli continua a dirci, come fa da duemila anni: «Venite a me, voi tutti che siete affaticati e stanchi, e io vi darò sollievo»(Mt 11, 28). Ma chi vi fa caso? Molti ridono di lui, come ridevano quando lo vedevano sulla croce e lo credevano sconfitto per sempre. Sono davvero pochi quelli che ormai credono veramente in lui. Pertanto molte persone si ammalano nell’anima. Cercano psicologi e psichiatri, dimenticando Gesù... Eppure, Egli è un Dio d’amore, è l’amore di Dio sulla terra. Egli è lo stesso Gesù che sotto l’apparenza di un povero falegname, camminava per le strade della Palestina, con tutto il suo potere divino… lo stesso Gesù di Nazaret che ora vive nascosto e invisibile sotto la povera apparenza di un poco di pane. E lo fa per umiltà e per amore verso di noi, per non accecarci o spaventarci con la grandezza della sua divinità.

Forse per questo molti cattolici abusano nella confidenza e gli mancano di rispetto. Quanti ad esempio vengono in chiesa vestiti in modo indecente! Quante bestemmie contro l’Ostia santa in certi luoghi! Quante comunioni sacrileghe! Quante poche persone credono realmente nella sua presenza eucaristica! Quanti tabernacoli abbandonati!

Quanto soffre nostra Madre, la Vergine Maria, di fronte a tanta indifferenza e mancanza di fede dei suoi figli, molti dei quali vanno verso la perdizione eterna! Non sorprende che in molte occasioni abbia pianto fino a versare lacrime di sangue. Nelle apparizioni di La Salette, approvate dalla Chiesa, la veggente Melania diceva: «La Santissima Vergine piangeva per quasi tutto il tempo in cui mi parlò. Avrei voluto abbracciarla e dirle: Mia buona Madre non piangete. Io desidero amarvi per tutti gli uomini della terra. Ma sembrava che mi rispondesse: sono tanti quelli che non mi conoscono».

Se tu sei disposto a consolare Maria, il miglior modo è amare Gesù Eucaristia. Ma molti non credono e non vogliono credere.

Invece satana e i suoi, essi sì che credono e fanno tutto il possibile per fomentare sacrilegi e profanazioni. Rubano ostie dalle chiese, celebrano messe nere con ostie consacrate... e fanno di esse tutto quanto la malvagità satanica può suggerire loro per profanarle.
Ho avuto l’occasione di parlare con persone che hanno partecipato a riunioni sataniche e hanno adorato satana. Il rito centrale era costituito dalla messa nera. Colui che funge da sacerdote indossa abiti speciali ed compie i riti della Messa, ma invertiti e deliberatamente profanati. Si recita il Padre Nostro a rovescio. Si profanano i sacramenti, in particolare la santa Ostia. E invece delle preghiere si dicono bestemmie. All’offertorio ciascuno rinnova l’offerta della propria anima a satana. Ma il centro di tutto resta la profanazione dell’Eucaristia e l’adorazione di satana.

Come si vede, il diavolo prende molto sul serio la presenza di Gesù nell’Eucaristia, mentre noi restiamo indifferenti davanti a tanti sacrilegi, a tanti tabernacoli profanati, a tante comunioni sacrileghe...

Il 2 aprile del 1920 in via Billetes a Parigi accadde un fatto straordinario. Un ebreo chiamato Gionata ottenne un’Ostia consacrata da una fedele della parrocchia di Saint Merry. Sull’Ostia scaricò la sua rabbia e a colpi di coltello la massacrò. Allora iniziò a scorrere del sangue e l’uomo si spaventò. Gettò la particola nel fuoco ed essa si elevò miracolosamente al di sopra delle fiamme. La buttò in una pentola di acqua bollente e questa si riempì di sangue. Poi l’Ostia s’innalzò nell’aria e prese la forma di crocifisso. Alle fine si posò in una scodella... Una parrocchiana, che era accorsa per le grida udite, la raccolse e la portò dal sacerdote.
La casa dove accadde il fatto fu trasformata in cappella l’anno dopo e vi sono due documenti originali che certificano la veridicità di questo avvenimento. In essi si parla anche della conversione della moglie di Gionata, di quella dei suoi figli e di diversi correligionari.

Ma occorre capire che le profanazioni non sono cose lontane o fantascientifiche. Una religiosa italiana mi scriveva nel dicembre 1996: «Avevo circa tre anni. Un giorno la nostra domestica mi portò da una fattucchiera e le consegnò un’0stia consacrata ricevuta durante la comunione. La fattucchiera pugnalò varie volte l’Ostia con un coltello in mia presenza. Il Signore volle farmi capire in modo chiaro e profondo, nel mio intimo, che era realmente presente in quell’Ostia, che era vivo e che soffriva per quella azione. Nello stesso tempo, però, mi fece capire che era glorioso. Pur così piccola, compresi che Gesù chiedeva il nostro aiuto per essere consolato da tutti gli oltraggi e le offese che riceve in questo Sacramento dell’amore».

E noi cosa facciamo per consolare Gesù Eucaristia? Gesù soffre ancora come soffrì nel Getsemani, quando sudò sangue pensando a tanto amore divino rifiutato e a tanti peccati e sacrilegi degli uomini di tutti i tempi. Però egli fu consolato dall’angelo e ricevette anche la consolazione di tutti gli uomini buoni e di tanti adoratori che avrebbero poi riparato tante offese. Vuoi essere anche tu uno di questi adoratori e riparatori? Sei disposto a dare tutto per il tuo amico Gesù?

Angel Peña

DOVE DIO PIANGE


Mia unica speranza dopo Dio



O dolcissima Maria, mia somma speranza dopo Dio! Parla tu in mio favore al tuo amato Figlio, digli per me una parola efficace, difendi con dedizione la mia causa. O Madre della divina grazia, nella tua misericordia ottienimi ciò che desidero: io confido in te, o mia unica speranza dopo Cristo. O Maria, Vergine potente, sii per me madre piena di bontà. Concedimi di essere ricevuta dal Signore nel sacro rifugio del suo amore, alla scuola dello Spirito Santo: solo tu puoi ottenermi questa grazia dal tuo amato Figlio, Gesù Cristo. O Madre fedele, proteggi questa tua figlia: fa' che produca frutti di amore, cresca in ogni santità e perseveri irrorata dalla grazia celeste. Amen.

Presto sarete testimoni di eventi soprannaturali, ma non saranno fatti dalla Mano del Padre.



Sabato 16 maggio 2020

"Figlio mio, io sono Maria, tua Madre". Caro figlio, in questo momento ti sto preparando a ricevere questo Fuoco dello Spirito Santo. Questa gioia di ricevere questo fuoco d'Amore è già cominciata nei cuori dei miei figli. Molti lo riceveranno con entusiasmo, mentre molti saranno delusi da questo sconvolgimento. D'altra parte, molti si convertiranno e troveranno il Sentiero della Verità. 

È attraverso ognuna delle vostre preghiere che guarirò i cuori di molti dei miei figli. Presto sarete testimoni di eventi soprannaturali, ma non saranno fatti dalla Mano del Padre. 

Proverete una sensazione di rottura con il Cielo, ma sarà di breve durata. Satana penserà di aver vinto tutto, ma per la potenza dello Spirito Santo tutto cambierà per fare spazio all'Amore. Sarete tutti testimoni di questa transizione che trasformerà molti dei Miei figli affinché diventino Apostoli del Fuoco.

Non dimenticate che Dio Padre spazzerà tutto sul Suo Passaggio, affinché ognuno di coloro che pregano possa ricevere l'Amore. È per la potenza dello Spirito Santo che tutto si realizzerà. Figli miei, non vi preoccupate, anche se tutto sembra perduto. Credete nel potere di Colui che vi ha creato, il vostro Padre Celeste. 

È donando se stessi per coloro che vi circondano che riceverete questa forza che lo Spirito Santo porterà su questa terra per scacciare ogni male. Pregate più che mai che tutto si realizzi secondo i piani di Dio. SEI A TERMINE! Che il vostro cuore sia in costante armonia con il Cielo per poter passare attraverso questa Purificazione nella gioia e nell'amore. Siate perseveranti anche se ci vuole molto e soprattutto non perdete la speranza.

La preghiera rimane il vostro sostegno e la vostra forza e soprattutto la VOSTRA PROTEZIONE in questo tempo in cui la malattia diffonde i suoi tentacoli. Non abbiate paura, ma rimanete saldi in modo da poter sradicare questo male. 

Figliolo, grazie per avermi ascoltato. Ti amo e ti benedico". 

Tua madre Maria

Robert Brasseur


LA CREAZIONE



L’INCREATO CI CREÒ PER SÉ

La cosa più grande della creazione, più del tempo, più dello spazio e dell’universo intero, è l’uomo, creato per essere Dio per partecipazione. (7-1-65)

Dio si conosce e si ama; e questo conoscersi ed amarsi è essersi quello che è, conosciuto, mantenuto e abbracciato in infinità. Conosce e ama noi; e questo conoscere ed amare noi è, in volontà creatrice, crearci e mantenerci, il che, per potenza della sua sapienza che si identifica con Lui stesso, è stare penetrando fin nel midollo del nostro essere... Chi ci conosce come Dio? Poiché, in Dio, il conoscerci è stare in noi per potenza di essere. (12-2-67)

Dio è la somma Perfezione, e l’uomo è creato ad immagine di questa stessa perfezione, manifestandosi in lui, per il fatto di essere libero, la perfezione infinita. (9-1-65)

L’eterno Esseersi ti creò per Sé e secondo se stesso, perché tu lo possedessi; per questo ti ha reso capace di conoscere ed amare e, nella misura in cui lo conosci in amore, aderisci a Lui e vivi della sua vita. (9-1-65)

Dio ci ha fatti sua immagine e ci ha dato la capacità di possederlo, ponendo in noi le esigenze che Egli avrebbe riempito. Quante volte ci sconcertiamo cercando la gioia, l’amore, la bontà..., che soltanto in Dio troveremo, e siamo tormentati fino a quando non incontriamo Lui, riempiendo tutto ciò che possiamo ambire...! «Bellezza sempre antica e sempre nuova, tardi ti ho conosciuto...!». (26-9-63) 

La mia anima è stata creata per essere una risposta amorosa al tuo essere; e, per esserlo adeguatamente, occorre che sappia quel che Tu fai e sei in me, e rendendomi simile a Te ti corrisponda nel modo che mi chiede il tuo dono. (11-9-62) 

L’uomo è stato creato da Dio per essere innalzato a Lui, e per possederlo a faccia a faccia nell’eternità. (7-12-77)

Cantate al Signore, uomini tutti della terra, perché Egli vi creò per farvi entrare in questo sguardo eterno di possesso, dove l’Immenso, essendosi di per sé, è. (7-1-65)

Dio non ci lascia mai né di giorno né di notte; dovunque noi andiamo, possiamo sempre andare in sua compagnia; e, poiché colui che ha Dio ha tutto, stiamo bene da qualsiasi parte, se stiamo come e dove Egli vuole. (21-2-67)

Come si potrà vivere senza il sommo Bene se soltanto Lui è il centro della nostra vita e l’unica ragione d’essere del nostro esistere...! (13-10-74)

Amore, perché mi guardi così compiaciuto?  —Perché, al mirarti, mi vedo riflesso in te. (27-3-62) 

Signore, cosa hai messo in me che tanto ti compiaccio? —La mia immagine. (27-3-62)

BREVE RELAZIONE - SUL RITROVAMENTO DELLE SAGRE SPOGLIE DEL SERAFICO PATRIARCA S. FRANCESCO DI ASSISI




ESTRATTA DALLE SCRITTURE E DAI PROCESSI ISTITUITI NELLA CAUSA DELLA IDENTITA .

ORA FELICEMENTE TERMINATA IN ROMA
DAL P. M. ANGELO BIGONI M. C

Fate attenzione agli inganni, questo è il momento in cui, molti lupi travestiti da agnelli serpeggeranno all'interno dei gruppi di preghiera per distruggerli.



Trevignano Romano 15 settembre 2018
Cari figli amati, grazie per aver risposto alla mia chiamata nel vostro cuore. Amati figli, quanto dolore nel mio cuore per tutto ciò che sta accadendo nella casa di Dio, ma satana non vincerà perché,  poco sarà il tempo a sua disposizione e la Chiesa rinascerà Santa. Vi chiedo, amori miei , restate uniti, siate pieni di Spirito Santo e chiedete il dono del discernimento. Fate attenzione agli inganni, questo è il momento in cui, molti lupi travestiti da agnelli serpeggeranno all'interno dei gruppi di preghiera per distruggerli. Non ascoltate le parole di coloro che cambiano la Messa e le interpretazioni errate che daranno a ciò che è scritto nel Vangelo, ricordate figli, la parola di Gesù è stata e sarà  sempre una e soltanto una. Figli, lottate per la verità ed io vi sarò sempre accanto insieme ai miei Angeli e Arcangeli. Amate la Santissima Trinità. Ora, vi benedico nel nome del Padre, del Figlio dello Spirito Santo, Amen”.

AMOR PROPRIO



Santa  Veronica Giuliani


(demonio – inferno – ingratitudine) 

“Chi vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la  sua croce e mi segua”. Per seguire Gesù dobbiamo  imparare a lottare. Veronica nel suo cammino ha  combattuto dure battaglie contro il proprio egoismo. Lei ci  insegna che per accogliere la grazia dobbiamo liberare il  cuore dal nostro “io”. 

Quanto mi abbia dato da fare è cosa incredibile; e mi sembra che il  difficile e più crudele nemico che abbiamo, siamo noi stessi. (D I,  286) L’amor proprio è quell’impedimento per cui l’amore di Dio  non ha tutto il dominio in me. (D III, 1105) 

Questa notte, ho sofferto molto: il tentatore mi voleva inquietare.  Mi metteva davanti tante cose per farmi disperare; mi diceva ero sua  e che non c’è misericordia per me. Io gli ho detto: Certo, che presso  di te, non c’è né misericordia né pietà; ma io confido in Dio; nella  sua carità, nel suo amore e nella sua misericordia. Qui sto salda,  per mezzo dei suoi santi meriti; spero nel suo sangue preziosissimo.  Lui ha cominciato a tentarmi di bestemmia. Voleva che maledicessi  il sangue prezioso di Gesù e tutto quello che ha operato per la nostra  salvezza. Ho riso di gusto di questi suoi insegnamenti; ho preso  l’acqua benedetta e l’ho gettata verso quei fantasmi che stavano qui,  in cella. Subito è sparito via tutto. (D II, 611) 

Si scoprono i modi di Dio e si vede con quale trascuratezza io abbia  negoziato i doni di Dio, le opere di Dio, le grazie di Dio. Lui con  tanto amore, ed io con tanta ingratitudine! Ho visto distintamente  tutto ciò nel divino specchio di Dio, dove si vede ogni minimo neo,  tutti i pensieri, tutte le opere come stanno davanti a Lui, tutte le  parole ed ogni cosa con distinzione. (D III, 968) 

Il Signore mi ha partecipato un dolore interno per tutte le offese che  si fanno a Lui, e specialmente, per l’ingratitudine di molti, che non  vogliono avvalersi di così grandi tesori che sono tutti i tormenti  sofferti da Gesù ed il prezzo del suo sangue. Fra questi ingrati, ci  sono anche io, e, per il dolore di ciò, ho provato agonia di morte. (D  III, 34) 

Silvia Reali 

TRATTATO DI DEMONOLOGIA



I - I DUE FRATELLI TEOBALDO E JOSEF BURNER
Illfurt, Alsazia, 1864-1869


Teobaldo rinato a vita nuova

Descrivere l’impressione degli astanti, sacerdoti, laici, suore, la loro gioia, il respiro di sollievo alla  fine del lungo incubo, la riconoscenza a Dio, alla Madonna, non è facile. Noi rinunciamo a farlo  lasciando alla fantasia del lettore immaginarla e pensarla, se ci riesce. Che differenza da un  momento prima a un momento dopo sul viso del fanciullo! Prima la faccia contratta dallo spavento  e dalla rabbia, un linguaggio spavaldo e arrogante, la sfrontatezza di un orgoglio indomato e  indomabile. Ora il fanciullo tace, dorme un sonno tranquillo, la sua faccia si è distesa, un leggero sorriso si atteggia sulle sue labbra come stesse vivendo un bellissimo sogno. Il sonno durò circa  un’ora. Alla fine riaprì gli occhi e si guardò attorno trasognato. Dov’è? Perché si trova lì? Chi è tutta quella gente che sta lì intorno e che cosa vuole da lui? Non reagisce più contro il crocifisso e  l’acqua benedetta, lo si può sollevare e ricondurre nella sua stanza senza nessuna resistenza. E  diventato docile e arrendevole come da anni non era mai stato. Il padre Schnautzer si accorge di  questo cambiamento repentino e gli domanda:

— Mi conosci? Sai chi sono io?

— No, chi sei? Non ti ho mai visto né conosciuto, risponde il ragazzo.

Il ragazzo non è più sordo. Egli sente bene, normalmente, la sua sordità è completamente sparita. La mamma getta un grido di gioia sovrumana. Il mostro che l’aveva tenuto schiavo per tanto tempo  finalmente se n’è andato e per sempre. Lacrime di riconoscenza sgorgano abbondanti dai suoi occhi  e a lei si uniscono tutti gli altri per ringraziare Dio, la Madonna che, attraverso la chiesa, hanno  ancora una volta riportato la vittoria sui nemico.

Madre e figlio possono ormai tornare alla loro casa di Illfurt. Dal giorno in cui Teobaldo rientrò in  casa riprese le buone abitudini di prima, era allegro gioviale, di buon umore, servizievole e  obbediente. Ritornò a scuola e spesso si confessava. Quanto era avvenuto lo venne a sapere da altri,  più tardi; egli — cosa bellissima — non ricordava nulla, affatto nulla. Anche il parroco Brey era per lui, a principio, una persona sconosciuta, non ricordava di averlo mai incontrato prima.

Dal collegio di San Giuseppe Teobaldo aveva portato con sé alcune medaglie benedette e ne offrì  una al fratello osef, il quale — egli era ancora indemoniato — la rifiutò con dispetto, la gettò a terra  e la calpestò coi piedi dicendo stizzito:

— Potevi tenertela, non ne ho bisogno.

Teobaldo ne rimase meravigliato e afflitto non sapendosi spiegare il perché dello strano  comportamento del fratello e raccontando il fatto alla mamma disse:

— Che Josef sia diventato matto, mamma?

La mamma si guardò bene, per allora, dallo spiegare la causa di quello strano comportamento al  figlio che viveva ormai in un mondo nuovo e tanto bello.

Paolo Calliari

Colui che è lì (in Vaticano) distruggerà la Mia Chiesa e porterà via tutto ciò che è Mio per portare i miei figli all'inferno.



Maria De Jesus Coelho  -  14 maggio 2020

Mia cara figlia scrivi, sono il tuo Dio, il tuo Salvatore. Sono venuto con il mio amore paterno, per darti un altro messaggio che viene dal mio Sacro Cuore al tuo. Sono venuto per darti tutto, perché tu dia tutto ai miei amati figli Sacerdoti, perché voglio salvarli. Tutti sono i miei figli, ma voglio che i miei figli che mi servono (Sacerdoti) siano chiusi nel Mio Cuore, perché colui che è lì (in Vaticano) distruggerà la Mia Chiesa e porterà via tutto ciò che è Mio per portare i miei figli all'inferno. Fate attenzione figli miei, perché è già stato scritto che tutto questo accadrà, e vi ho dato i miei segni perché vediate che tutto questo accadrà.

La bestia nera è lì travestita da persona buona, per farvi credere che tutto va bene, si è nascosta a tutti, ma tutto si sta rivelando. Chi ha occhi deve vedere quello che ha fatto e che sta facendo, per un po' di tempo ancora può farlo, ma poi non potrà più farlo perché, come Dio, io farò apparire tutto. I miei figli restino IN ALLERTA, e allontanatevi dalla Mia chiesa, perché non potete fare nient'altro finché non appare la verità che è ancora nascosta, ma non mi si può nascondere nulla. Io vedo tutto, niente può essere nascosto ai miei occhi, anche se molti lo pensano, farò vedere a tutti chi c'è dietro tutto questo, come un topo che si nasconde con la coda che sporge.

Figli miei, le cose stanno per uscire molto presto, ma i miei figli piccoli non lo sanno e sono fuori controllo. Devo fargli capire che devono stare attenti, perché quando l'altro (nemico) si presenterà con la sua lunga coda, trascinerà la maggior parte dei miei figli nell'abisso. Tutti voi dovete avere fede e speranza, io sarò nei cuori di tutti i miei figli che credono in me il vostro Dio Padre, Figlio e Spirito Santo. Io sono un Padre, darò gioia a tutti i miei figli e non li abbandonerò. Molti devono rimanere in silenzio perché non sanno cosa sta succedendo, ma per coloro che mi servono con amore, non permetterò loro di stare in silenzio perché Io sono un Padre, voglio che vi avvertano che non abbandonerò tutti i miei figli che sono con me fino alla fine, che hanno fede e speranza.

Mio figlio (il sacerdote di Maria) ascolta bene, tutti quelli che sono con me e mi rispettano dovranno stare fermi e ascoltarmi. Io sono il Signore degli Ospiti, vi amo e vi invito alla grande battaglia della fine dei tempi. Darò a tutti voi la chiave del Mio Cuore, perché sappiate che la porta sarà aperta a tutti coloro che rimarranno fedeli nel Mio amore.

Io sono Dio Padre, Figlio e Spirito Santo. Amen.

Alla fine del messaggio Maria chiese a Gesù se poteva dare il messaggio a tutti, ed Egli rispose: "Figlia mia, di' a tutti i miei figli che la mia venuta è molto vicina". Rimani allerta".

Preghiera di Sant'Anselmo d'Aosta



Guardaci, o Signore, ascoltaci, illuminaci e mostrati a noi!... Abbi pietà delle nostre fatiche e dei nostri sforzi per tendere a Te poiché senza di Te nulla possiamo. Tu ci inviti a Te: aiutaci. Ti prego ardentemente, o Signore, non lasciarmi cadere nello scoraggiamento ma fa' che viva di speranza; fa' che il mio cuore, amareggiato nella sua desolazione, sia addolcito con le tue consolazioni; fa' che avendoti cercato affamato non rimanga digiuno di Te: mi sono avvicinato a te famelico, non permettere che mi allontani senza essere saziato; povero mi sono accostato al ricco, miserabile al misericordioso; non permettere che me ne torni vuoto e scontento... insegnami a cercarTi, mostrati a chi ti cerca, perché non posso né cercarTi, se tu non me lo insegni né trovarti se tu non Ti manifesti. Fa', o Signore, che possa cercarti desiderandoTi, possa desiderarti cercandoTi, possa trovarti amandoTi e ti possa amare trovandoTi.

TEMPO ED ETERNITÀ



LA NATURA DEL TEMPO E DELL'ETERNITÀ 


L’ignoranza riguardo ai beni eterni e temporali 
  
All’uso delle cose deve precedere la stima di esse, e alla stima la loro cognizione; la quale in questo mondo è tanto manchevole che non si eleva a considerare le cose celesti ed eterne, per le quali siamo stati creati. Non fa tuttavia meraviglia che conosciamo queste così poco, essendo esse tanto inaccessibili al nostro senso. Anzi le stesse cose che vediamo e tocchiamo sono da noi molto ignorate. Come possiamo comprendere le cose dell'altro mondo, mentre non conosciamo neppure quelle di questo mondo, in cui ci troviamo? A tal punto arriva l'ignoranza dell'uomo da non conoscere ciò che crede di saper meglio. 

Tra fumo e polvere. 

I mortali ambiscono e agognano tanto le ricchezze, le comodità, gli onori e tutti i beni della terra, perché non li conoscono. Aveva ragione San Pietro, quando insegnava a San Clemente Romano che il mondo è una casa piena di fumo, nella quale non si può vedere nulla; perché, come colui che si trova in tale casa non può vedere né ciò che sta fuori, né ciò che sta dentro perché il fumo gli impedisce di veder chiaro ogni cosa; così alla stessa guisa succede a coloro che stanno in questo mondo, i quali non conoscono né ciò che sta fuori del mondo, né ciò che sta dentro di esso e non intendono né la grandezza delle cose eterne, né la viltà delle cose temporali, ignorando ugualmente le cose del cielo come quelle della terra. Per mancanza di conoscenza diminuiscono la stima delle prime, dando alle cose temporali la stima che meritano le cose celesti e tenendo in tal poco conto queste, come si dovrebbe fare delle cose transitorie e caduche. Sono essi, dice San Gregorio, tanto lontani dalla verità, che tengono per patria l'esilio di questa vita, per luce le tenebre della sapienza umana e per soggiorno e dimora il corso di questo pellegrinaggio. Causa di tutto questo è l'ignoranza della verità e la poca riflessione su ciò che è eterno, per cui qualifichiamo i mali per beni ed i beni per mali. Per questa confusione del giudizio umano Davide pregò il Signore di dargli un maestro che gli insegnasse quali siano i veri beni, dicendo: Chi mi mostrerà i veri beni? (Ps. 4, 6) 

Giacché gli uomini ignorano tutto e perfino gli stessi beni del mondo e tutto ciò che tengono di più fra le mani, ci succede quello che toccò ai figli d'Israele, i quali, vedendo la manna e tenendola fra le mani, non la conoscevano e si domandavano a vicenda che cosa fosse. A noi però manca perfino questa curiosità, perché non ci domandiamo neppure che cosa siano le ricchezze per le quali i mortali si espongono a tanti pericoli di morte. 

Che cosa sono gli onori, per i quali i cuori umani si lacerano d'invidia e di ambizione? Che cosa sono i piaceri per i quali si sciupa tanta salute e si viene a perdere la vita? Che cosa sono   i beni della terra che possiamo godere solo nel pellegrinaggio d'esilio di questa vita e che devono scomparire all'entrare nell'altra, come scomparve la manna all'entrare nella terra promessa? Con ragione Cristo Nostro Redentore nell'Apocalisse chiamò la manna una cosa nascosta, perché gli Ebrei, pur tenendola nelle loro mani, non la conoscevano. Così sono le cose di questa vita, nascoste cioè al senso, poiché sebbene le tocchiamo, tuttavia non le conosciamo. Ne confondiamo la stima, facendo temporali quelle che dovremmo tenere per eterne e, meno apprezzando queste, per stimare quelle che dovrebbero essere disprezzate. Mancando la conoscenza delle cose, ne mancherà pure la stima e per conseguenza si sbaglierà nel loro uso. 

Ciò che succede nell'uso delle cose temporali si può riscontrare pure in coloro che mangiavano la manna. Infatti agli uni essa riusciva disgustosa e provocava il vomito; per altri essa aveva un sapore dolce ed era il cibo che più desideravano; tanta differenza v'è tra l'uso buono e cattivo delle cose. E il buon uso di tutte le cose dipende dalla loro conoscenza. 

P. Gian Eusebio NIEREMBERG S. J.