martedì 19 maggio 2020

GESU' EUCARISTIA



l’amico che ti aspetta sempre



ADORAZIONE DEL SANTISSIMO


INDIFFERENZA E SACRILEGI

Nel mondo in cui viviamo c’è molta indifferenza religiosa. Quanti credono veramente in Dio e lo amano con tutto il cuore? Quanta mancanza di fede c’è anche fra i cattolici che accettano l’aborto, la menzogna, l’immoralità... come cose normali della loro vita. Avviene che manca loro la preghiera e Dio conta assai poco per loro. Sono morti o ammalati nell’anima, a loro manca amore, pace, in una parola manca Dio. Ma senza Dio la vita non ha senso. E non è possibile vivere nella gioia una vita priva di senso. Pertanto l’anima che ha perso Dio soffre di molte malattie fisiche e psichiche. Già al suo tempo J. G. Jung, il famoso psichiatra, diceva: «Di tutti i miei pazienti che hanno oltrepassato metà della vita, ossia i 35 anni d’età, non ve n’è uno solo il cui massimo problema non sia religioso. In ultima analisi sono ammalati per aver smarrito quello che la religiosità viva ha potuto dare sempre in tutti i tempi ai suoi seguaci e nessuno è guarito se non ha recuperato le sue convinzioni religiose». Lo stesso Sant’Agostino scriveva: «Si trova in ogni parte della terra il grande ammalato. Per guarirlo è venuto il medico onnipotente... si è accostato al letto dell’ammalato per dare ricette di guarigione, e quelli che le mettono in pratica si salvano» (Sermo 80,4).

Dunque qui sta Gesù Cristo, il Signore della vita, il medico dei corpi e delle anime. Se abbiamo bisogno di pace, Egli la possiede tutta, perché è il principe della pace (cf. Is 9, 6). Egli continua a dirci, come fa da duemila anni: «Venite a me, voi tutti che siete affaticati e stanchi, e io vi darò sollievo»(Mt 11, 28). Ma chi vi fa caso? Molti ridono di lui, come ridevano quando lo vedevano sulla croce e lo credevano sconfitto per sempre. Sono davvero pochi quelli che ormai credono veramente in lui. Pertanto molte persone si ammalano nell’anima. Cercano psicologi e psichiatri, dimenticando Gesù... Eppure, Egli è un Dio d’amore, è l’amore di Dio sulla terra. Egli è lo stesso Gesù che sotto l’apparenza di un povero falegname, camminava per le strade della Palestina, con tutto il suo potere divino… lo stesso Gesù di Nazaret che ora vive nascosto e invisibile sotto la povera apparenza di un poco di pane. E lo fa per umiltà e per amore verso di noi, per non accecarci o spaventarci con la grandezza della sua divinità.

Forse per questo molti cattolici abusano nella confidenza e gli mancano di rispetto. Quanti ad esempio vengono in chiesa vestiti in modo indecente! Quante bestemmie contro l’Ostia santa in certi luoghi! Quante comunioni sacrileghe! Quante poche persone credono realmente nella sua presenza eucaristica! Quanti tabernacoli abbandonati!

Quanto soffre nostra Madre, la Vergine Maria, di fronte a tanta indifferenza e mancanza di fede dei suoi figli, molti dei quali vanno verso la perdizione eterna! Non sorprende che in molte occasioni abbia pianto fino a versare lacrime di sangue. Nelle apparizioni di La Salette, approvate dalla Chiesa, la veggente Melania diceva: «La Santissima Vergine piangeva per quasi tutto il tempo in cui mi parlò. Avrei voluto abbracciarla e dirle: Mia buona Madre non piangete. Io desidero amarvi per tutti gli uomini della terra. Ma sembrava che mi rispondesse: sono tanti quelli che non mi conoscono».

Se tu sei disposto a consolare Maria, il miglior modo è amare Gesù Eucaristia. Ma molti non credono e non vogliono credere.

Invece satana e i suoi, essi sì che credono e fanno tutto il possibile per fomentare sacrilegi e profanazioni. Rubano ostie dalle chiese, celebrano messe nere con ostie consacrate... e fanno di esse tutto quanto la malvagità satanica può suggerire loro per profanarle.
Ho avuto l’occasione di parlare con persone che hanno partecipato a riunioni sataniche e hanno adorato satana. Il rito centrale era costituito dalla messa nera. Colui che funge da sacerdote indossa abiti speciali ed compie i riti della Messa, ma invertiti e deliberatamente profanati. Si recita il Padre Nostro a rovescio. Si profanano i sacramenti, in particolare la santa Ostia. E invece delle preghiere si dicono bestemmie. All’offertorio ciascuno rinnova l’offerta della propria anima a satana. Ma il centro di tutto resta la profanazione dell’Eucaristia e l’adorazione di satana.

Come si vede, il diavolo prende molto sul serio la presenza di Gesù nell’Eucaristia, mentre noi restiamo indifferenti davanti a tanti sacrilegi, a tanti tabernacoli profanati, a tante comunioni sacrileghe...

Il 2 aprile del 1920 in via Billetes a Parigi accadde un fatto straordinario. Un ebreo chiamato Gionata ottenne un’Ostia consacrata da una fedele della parrocchia di Saint Merry. Sull’Ostia scaricò la sua rabbia e a colpi di coltello la massacrò. Allora iniziò a scorrere del sangue e l’uomo si spaventò. Gettò la particola nel fuoco ed essa si elevò miracolosamente al di sopra delle fiamme. La buttò in una pentola di acqua bollente e questa si riempì di sangue. Poi l’Ostia s’innalzò nell’aria e prese la forma di crocifisso. Alle fine si posò in una scodella... Una parrocchiana, che era accorsa per le grida udite, la raccolse e la portò dal sacerdote.
La casa dove accadde il fatto fu trasformata in cappella l’anno dopo e vi sono due documenti originali che certificano la veridicità di questo avvenimento. In essi si parla anche della conversione della moglie di Gionata, di quella dei suoi figli e di diversi correligionari.

Ma occorre capire che le profanazioni non sono cose lontane o fantascientifiche. Una religiosa italiana mi scriveva nel dicembre 1996: «Avevo circa tre anni. Un giorno la nostra domestica mi portò da una fattucchiera e le consegnò un’0stia consacrata ricevuta durante la comunione. La fattucchiera pugnalò varie volte l’Ostia con un coltello in mia presenza. Il Signore volle farmi capire in modo chiaro e profondo, nel mio intimo, che era realmente presente in quell’Ostia, che era vivo e che soffriva per quella azione. Nello stesso tempo, però, mi fece capire che era glorioso. Pur così piccola, compresi che Gesù chiedeva il nostro aiuto per essere consolato da tutti gli oltraggi e le offese che riceve in questo Sacramento dell’amore».

E noi cosa facciamo per consolare Gesù Eucaristia? Gesù soffre ancora come soffrì nel Getsemani, quando sudò sangue pensando a tanto amore divino rifiutato e a tanti peccati e sacrilegi degli uomini di tutti i tempi. Però egli fu consolato dall’angelo e ricevette anche la consolazione di tutti gli uomini buoni e di tanti adoratori che avrebbero poi riparato tante offese. Vuoi essere anche tu uno di questi adoratori e riparatori? Sei disposto a dare tutto per il tuo amico Gesù?

Angel Peña

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