sabato 27 agosto 2022

GIUDIZIO PARTICOLARE E UNIVERSALE - Giudizio Particolare - Giudizio Universale



L'ALDILA’ STUPENDA REALTA’

Il Paradiso


Giudizio Particolare

Il Giudizio Particolare è una delle verità rivelate. Infatti l'Apostolo Paolo (Ebrei 9,27) dice: È stabilito che gli uomini muoiano una sola volta; e dopo la morte venga il giudizio.

Il Catechismo di S. Pio X, in risposta alla domanda 97, risponde: «Ci sono due giudizi: l'uno particolare, di ciascun'anima, subito dopo la morte; l'altro universale, di tutti gli uomini, alla fine del mondo».

Il Catechismo della Chiesa Cattolica, al n. 1022, afferma: «Ogni uomo fin dal momento della sua morte riceve nella sua anima immortale la retribuzione eterna, in un giudizio particolare che mette la sua vita in rapporto a Cristo, per cui o passerà attraverso una purificazione, o entrerà immediatamente nella beatitudine del Cielo, oppure si dannerà immediatamente per sempre».

Il Giudizio particolare esprimerà con esattezza la condizione in cui l'uomo, nei riguardi di Dio, si troverà al momento della morte: condizione d'amore (se è morto in grazia di Dio), o di odio (se è morto in peccato grave).

Il giudizio particolare è immutabile, perché l'uomo, dopo la morte, non può più cambiare l'orientamento della sua volontà sia verso il bene, sia verso il male.

Non dobbiamo però pensare al giudizio particolare alla maniera dei tribunali umani, perché la sentenza del giudizio particolare viene percepita dall'uomo nell'intimo della sua coscienza, la quale, nella luce sfolgorante di Dio, sarà pienamente illuminata nell'esatta valutazione di se stessa e del giudizio divino a suo riguardo. Il Papa Paolo VI, nella sua Professione di Fede, afferma: «Coloro che hanno risposto di sì all'Amore e alla Misericordia di Dio, andranno alla vita eterna (del Paradiso); e andranno nel fuoco inestinguibile (dell'Inferno) coloro che fino all'ultimo vi hanno opposto il loro rifiuto».

Perciò la salvezza o la perdizione eterna di ciascun uomo dipende dal suo giudizio particolare, per cui il Conc. Vat. II (Lumen Gentium - n. 48 d) afferma: «Siccome non conosciamo né il giorno né l'ora (della nostra morte) bisogna, come ci avvisa il Signore, di vigilare assiduamente affinché, finito l'unico corso della nostra vita terrena, meritiamo entrare con Lui al banchetto nuziale (cfr. Mat. 25,31 e 46), ed essere annoverati fra i Beati (in Paradiso), né ci si comandi, come ai servi cattivi e pigri (cfr. Mat. 25,26 e 41) di andare al fuoco eterno, nelle tenebre esteriori dove ci sarà il pianto e lo stridore dei denti (cioè all'Inferno)».


Giudizio Universale

Il Giudizio Universale, che avverrà alla fine del mondo, non riguarda direttamente il singolo uomo, già giudicato col giudizio particolare, ma riguarda l'umanità intera per la manifestazione pubblica dell'infinita Bontà, Misericordia e Giustizia di Dio, che ha voluto o permesso (per rispetto alla libertà umana) tutti gli avvenimenti dei singoli individui, e tutti gli avvenimenti sociali dell'umanità intera.

Il giudizio universale è una verità rivelata. Gesù Cristo ne ha parlato più volte in termini chiari e precisi. Mat. 24: «Quando verrà il Figlio dell'uomo, verrà nella sua gloria con tutti i suoi Angeli, si siederà sul trono della sua gloria. E saranno radunate davanti a Lui tutte le genti, ed Egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dai capri, e porrà le pecore (cioè i buoni) alla sua destra e i capri (cioè i cattivi) alla sinistra... Allora dirà a quelli di destra: Venite, benedetti dal Padre mio, possedete il Regno preparatovi fin dalla fondazione del mondo! E poi dirà ai cattivi: Via da me, maledetti, al fuoco eterno, preparato al diavolo e ai suoi angeli... E questi andranno all'eterno supplizio; i giusti poi alla vita eterna».

Questo linguaggio è molto chiaro e non ammette dubbi, tuttavia, perché fosse ben compreso da tutti, volle chiarirlo ancor meglio raccontando la parabola della zizzania cresciuta in mezzo al grano (Mat. 13,24-30): « Un uomo ha seminato del buon seme nel suo campo. Ma mentre tutti dormivano venne il suo nemico, seminò zizzania in mezzo al grano e se ne andò. Quando poi la messe fiorì e fece frutto, ecco apparve anche la zizzania. Allora i servi andarono dal padrone di casa e gli dissero: Padrone non hai seminato del buon seme nel tuo campo? Da dove viene dunque la zizzania? Ed egli rispose loro: Un nemico ha fatto questo. E i servi gli dissero: Vuoi dunque che andiamo a raccoglierla? No - rispose - perché non succeda che, cogliendo la zizzania, con essa sradichiate anche il grano. Lasciate che l'una e l'altro crescano insieme fino alla mietitura e al momento della mietitura dirò ai mietitori: Cogliete prima la zizzania e legatela in fastelli per bruciarla; il grano invece riponetelo nel mio granaio».

Cosa volle significare con questa parabola, il Signore? Ecco la spiegazione data dallo stesso Gesù: «Colui che ha seminato il buon grano è il Figlio dell'uomo (cioè Gesù Cristo); il campo è il mondo (cioè gli uomini che sono nel mondo); il buon seme sono i figli del Regno (cioè i buoni); la zizzania sono i figli del maligno (cioè i cattivi); il nemico che ha seminato la zizzania è il Demonio; l'epoca della raccolta è la fine del mondo, e i mietitori sono gli Angeli. Come dunque, all'epoca della raccolta, si raccoglie la zizzania e si getta nel fuoco, così alla fine del mondo il Figlio dell'uomo manderà i suoi Angeli che separeranno tutti gli operatori d'iniquità e li getteranno in quella fornace di fuoco (cioè l'Inferno) dove vi sarà pianto e stridor di denti; mentre i giusti risplenderanno come il sole nel Regno del loro Padre Celeste (cioè in Paradiso)». Poteva Gesù assicurarci in modo più chiaro della realtà del Giudizio finale, universale?


I motivi del Giudizio Universale

Il Giudizio Universale, ci dice il Catechismo, si farà per la gloria di Dio, per la gloria di Gesù Cristo, per la gloria degli eletti, per la vergogna e la confusione dei cattivi.

1) Per la gloria di Dio. - Ci furono e ci sono uomini arroganti, superbi, ribelli che hanno criticato e criticano la condotta di Dio nel governo del mondo. Il fatto che spesso i cattivi trionfano e prosperano, mentre i buoni soffrono nell'umiliazione e nelle avversità, dà motivo a molti di bestemmiare la divina Provvidenza. Col Giudizio universale Dio farà conoscere a tutti la sua infinita Sapienza, Giustizia, Misericordia, Santità e Amore nel governo del mondo e di ogni singola creatura, darà la risposta a tutti i nostri «perché» insoluti.

2) Per la gloria di Gesù Cristo. - Egli, Figlio di Dio e fatto Uomo per la nostra salvezza, quanto soffrì nella sua vita terrena, a cominciare dalla sua concezione nel grembo materno fino al supplizio più infame riservato agli schiavi, la croce. Quanti insulti, quante umiliazioni, quante offese da parte dei suoi nemici di allora. E chi può numerare tutti gli insulti, le bestemmie, le offese dai suoi nemici lungo i secoli! Col Giudizio universale Egli verrà pieno di maestà e di grandezza a rivendicare il suo onore, a confondere i suoi nemici, a mostrare a tutti la sua innocenza, la sua giustizia, la sua santità, la sua divinità... Mostrerà a tutti la sua Maestà divina e l'esaltazione e il trionfo come Giudice supremo!

3) Per la gloria dei buoni. - Vi sono sulla terra molte anime elette, tanto care al Signore, ma sconosciute, disprezzate, spesso perseguitate, calunniate, derise. Il Giudizio universale mostrerà a tutti la grandezza e le virtù dei buoni, restituirà l'onore a tanti innocenti condannati ingiustamente, esalterà i Martiri davanti ai loro carnefici, gli oppressi davanti ai loro oppressori; esalterà davanti a tutti il bene immenso che i buoni hanno fatto all'umanità intera con la loro santa vita!

4) Per la vergogna e confusione dei cattivi. - Quanti peccatori ci sono nel mondo le cui opere cattive non sono conosciute e vengono stimate persone onorate e degne di rispetto! Quanti dal mondo vengono chiamati «grandi», vengono rispettati, stimati, esaltati, applauditi, perché sanno mascherare le loro sozzure con l'astuzia e l'ipocrisia. Quanti scandalosi, tanto applauditi nel mondo, hanno trascinato nel fango innumerevole anime! Ebbene il Giudizio Universale smaschererà dinnanzi a tutti le magagne di tutti questi figli del maligno, i quali, per la vergogna pubblica e per la paura del Divin Giudice, (Luca 23,30): «Cominceranno a dire ai monti: Cadete su di noi! e ai colli: Copriteci!».

P. GNAROCAS N.I.


ILLUSTRAZIONI DI UNA SERVA DI DIO SULL'APOCALISSE DI S. GIOVANNI

 









signor Le Maitre de Sancy

PADRE, TI CHIEDO PERDONO

 


Padre, che sei nel Cielo! che sei nel cuore mio, che son nel cuore tuo! Padre, con l'anima in ginocchio presso di te, per chiederti perdono, prima per me, per ciò che compio e so che non ti é gradito, per ciò che non compio e tu vorresti. Ti chiedo perdono per tutti i tuoi figli, nei quali devo riconoscermi per aiutarli, se voglio essere riscattata io stessa.

Ti chiedo perdono per tanta violenza che ancora esiste nei nostri cuori.

Ti chiedo perdono per ogni violenza che osiamo compiere contro l'innocenza dei piccoli, contro la vita stessa.

Ti chiedo perdono per la mancanza di sensibilità e di attenzione per i diversi, gli infelici, i bisognosi. Ti chiedo perdono per i cuori chiusi alle preghiere, alla Luce, a Te.

Ti chiedo perdono per coloro che vivono senza fede, incapaci ad accoglierla e a desiderarla.

Ti chiedo perdono per l'incredulità nei due Misteri più grandi e più profondi: l'Incarnazione purissima in Maria e la resurrezione di Gesù. Padre, Ti prego!

Scendi, e illumina la terra! Apri i nostri cuori chiusi a Te, chiusi all'Amore vero,

al tuo amore che ci ha creati per essere vita senza fine.


È GIUNTA L’ORA DELLA GRANDE PURIFICAZIONE!

 


Carbonia 24.08.2022 (ore 11.27)

È giunta l’ora della grande purificazione!

La mia misericordia sarà per tutti coloro che Mi riconosceranno quale loro Padre, l’Unico e Vero Dio!

Miei amati figli, la tenebra dilaga, già avvolge questa Umanità che non vuole aprire i propri occhi alla realtà, né il proprio cuore al suo Dio Creatore.

Ravvedetevi in fretta, o uomini, il temporale è in arrivo e stravolgerà ogni situazione, porterà grandi disastri e immenso dolore.

Figli miei, voi non volete credere ai miei messaggi, non vi concedete un attimo di riflessione, andate avanti nella situazione che vi accerchia, seguite la voce di colui che vi sta schiavizzando; … state seguendo il pastore sbagliato o uomini! State andando come un branco di pecore al macello! … Siete convinti che tutto tornerà come prima, non vi rendete minimamente conto della misera fine che vi viene incontro.

Attendete forse che il Demonio vi afferri completamente? … che vi renda suoi?

Ravvedetevi in fretta o uomini! Scioglietevi dai lacci della Morte, gridate con tutto il fiato che vi resta in corpo, il mio santo Nome, affinché Io, il vostro Dio Creatore, <avvertendo la vostra angoscia,> vi venga in aiuto.

La fine è ormai segnata, “tutto è scritto!” … ancora un poco e la vita su questa Terra cesserà per come l’avete conosciuta.

Amati figli, Dio farà nuove tutte le cose, riordinerà ogni cosa in Sé e donerà al suo popolo il nuovo Paradiso.

Ecco, la Vita viene in aiuto ai suoi figli! Pregate la Divina Misericordia perché questo succeda prima che Satana trascini a sé ancora molte anime. … Pregate per queste vite perdutesi nella Menzogna!

Ora si manifesteranno i segni annunciati nell’Apocalisse!

Il mondo subirà una grande trasformazione!

È giunta l’ora della grande purificazione,
tutto deve compiersi secondo le Sacre Scritture.

Dio ha fretta di inaugurare la nuova Terra con i suoi eletti:è la fine di un mondo corrotto: … la pace, l’amore e la felicità saranno sovrani nella nuova vita perché Dio abiterà con il suo Nuovo Popolo!

 


venerdì 26 agosto 2022

IL MIO POTERE

 


IL MIO POTERE


          Il coraggio, figlio mio, è una delle più grandi virtù dell'uomo, ma devi fortificarti con la mia essenza. È la migliore fortezza che esista. Quando lo si ha, nessuno deve perderlo, perché è la gloria più grande per chi lo possiede.

          Benedetto, figlio mio amato, sai perché ti chiamo così?

          Più o meno, Signore!

          È perché vi è stata data la Luce del mio Cuore, e quando qualcuno la riceve, è come un re che riceve la sua corona; gli viene dato il punto più alto. Sei stato scelto, per questo ti chiamo il mio figlio prediletto. Sulla Terra che ho creato, la mia Presenza è costante, ma in questi giorni non si trovano anime che rimangono a mia disposizione interamente per Me, e tu, figlio mio, hai abbandonato tutto per il mio Amore. Ci sono altri che fanno il Mio servizio, ma è nelle ore che possono lasciare il loro servizio. Ma tu, figlio mio, ti sei dedicato solo a Me. Non hai avuto paura. Non avete uno stipendio o una pensione, ma siete cresciuti in Me e non avete mai sofferto la fame, né la soffrirete. Al suo posto, nessun altro avrebbe avuto il coraggio che ha avuto lei. Io, Gesù, posso dirvi che avere fede è così. Non avete mai pensato al vostro stipendio, a quanto guadagnerete, ma soprattutto continuo a riversare su di voi il mio Spirito Santo.

          Benedetto, figlio mio, quando qualcuno cammina e ha paura di fallire, è perché non ha sicurezza. Pensano che io sia solo una specie di aiuto, senza sapere che senza di me non funziona nulla. Io sono come l'energia elettrica, può generare molte macchine; solo che è fatta dalla mano dell'uomo, mentre io, Gesù, sono tutto il Potere. Il mio potere, figlio mio, è infinito. Quando guardate il sole e vedete la sua luce, sono io che mi trovo nel mezzo, perché non avrebbe tanta potenza per illuminare milioni di anni. Ogni stella che brilla è il riflesso del mio potere, sono trasformate come pietre di diamante. La sicurezza di tutte le stelle io, figlio mio, la do. Sono stati messi al loro posto perché la Terra produca i suoi frutti. Ognuno di essi invia alla Terra il magnetismo che possiede. Insieme ai raggi solari, formano uno strato di ossigeno che permette di vivere con aria pura. Sono stati creati da Me senza l'aiuto di nessuno, solo mia Madre mi ha visto fare le cose; stava solo osservando il mio potere. Mia Madre, figlia mia, è la Persona del mio Cuore, che non è separata da Me. Chi ferisce mia Madre, ferisce il mio Cuore. Chi ha smesso di credere in Lei non può essere mio figlio, perché più di ogni altra cosa ho messo il mio amore in Lei.

          È così, figlio mio Benedetto. Vedete che racconto i miei poteri a voi, agli altri che non sapevano come funzionava la vita sulla Terra. La grandezza del mio amore è incalcolabile per il pensiero dell'uomo. Nelle ore che si avvicinano alla Mia seconda venuta, gli Angeli stanno già preparando il Mio arrivo. È come una festa che si sta organizzando: a poco a poco si fanno i preparativi, si sceglie chi sarà l'invitato. Questo è ciò che sta accadendo. Il banchetto è stato fissato per il giorno stabilito. È pronto per essere servito, ma il Padre mio deve dare l'ordine. Colui che conosce il momento giusto. Come Figlio, faccio tutto quello che Lui dice, eseguo i suoi ordini come vuole, ma vedo che manca poco.

          Io, Gesù, Mio Figlio, sono già pronto a prendere in mano tutto ciò che è Mio e a porre fine ai falsi sulla terra. Per dare a ciascuno ciò che si merita. Mi limiterò a fare giustizia pulita.

          Allora, figlio mio, non è bello sapere chi mi piace? È così: tutti saranno chiamati, ma pochi scelti (Mt 22,14), e gli eletti sono già in lista per le mie nozze.

          Sono con te ora e sempre, figlio mio. Le mie benedizioni.

25/01/1995

Le forze occulte che manovrano il mondo - Da dove viene la vera luce

 



Da dove viene la vera luce

Giacché ormai volge al fine la trattazione dell'argomento in esame, mi si conceda di dire una libera parola in merito al tormentoso problema sociale, sul quale gli Ebrei hanno fatto fondamento di speculazione e per la cui soluzione vorrei permettermi suggerire quell'unico rimedio, che è certamente il più giusto e di sicura efficacia.
Uno dei principali motivi di successo del comunismo, va ricercato nel fatto, che le masse operaie si gettano in questo partito, con l'errata convinzione, che, il trionfo di tale dottrina, risolverà definitivamente per essi la penosa situazione economica, nella quale attualmente si dibattono.
I lavoratori, infatti — e bisogna pur convenirne — non sono affatto trattati secondo principi di cristiana giustizia, non essendo affatto onesto che, mentre il datore di lavoro viene a percepire un guadagno di cento, all'operaio che produce il lavoro sia dato soltanto due. Vengano, pertanto, elevate le paghe operaie, magari in forma legislativa, che stabilisca un «minimum», in modo tale, che il lavoratore abbia il diritto, non soltanto alla vita, ma anche ad un certo benessere, facendolo allo stesso tempo compartecipe ad un ragionevole godimento degli utili che il datore di lavoro percepisce.
Le vertenze economiche, poi, siano decise non con gli scioperi, ma da un tribunale misto, composto dai rappresentanti degli operai, dei datori di lavoro e del governo.
Però, ricchi e poveri, finché il mondo sarà mondo, sempre ci saranno, perché la disuguaglianza e la varietà sono insite nella stessa natura, e pazzo veramente sarebbe colui che pretendesse andare contro le leggi fissate dal Creatore.
Resta, però, al ricco il dovere sacrosanto di considerare, nel povero un proprio fratello, cui è assolutamente obbligato di dare quanto di beni possiede in soprappiù.
Si obbedirà, così, al categorico comando di Cristo Signore, senza del Quale nulla si può fare, e che — si voglia o non si voglia — è l'unico Maestro e la luce del mondo. Dalla quale Luce, se noi ci allontaniamo, ripiombiamo, dritti dritti, nelle tenebre della notte e nello stato di barbarie, da cui una volta, per virtù di Cristo, siamo stati liberati.
L'umanità, in questo caso, altro non potrà diventare che uno scannatoio ed un postribolo, senza dire che, in simile condizione, si verifica il fatto ben strano, che ciò che è brutto diventa bello e ciò che è bello diventa brutto, la verità apparisce menzogna e la menzogna verità.
Considerato, poi, come l'azione giudaica agisca, in definitiva, in conseguenza di un'errata concezione del Messia — frutto d'inganno diabolico — è ragionevole fare un po' di confronto con l'essenza del vero Messia.
Militare sotto la bandiera di Cristo equivale a: verità, libertà, fratellanza, tranquillità dell'ordine e, per soprappiù, pane e companatico.
Viceversa, se ci lasciamo affascinare dalla bandiera della Sinagoga, non avremo altro che inganno e delusione, schiavitù, degradazione morale e disperazione.
Se la Sinagoga vuole essere espressione dell’odio, dell'egoismo e del materialismo, il Cristianesimo è il trionfo dello spirito sulla materia, il trionfo dell'amore.
A ribadire la cosa ancor meglio aggiungerò: che quanto più profondamente si aderisce a Cristo — il Quale, oltre ad essere Luce è la Verità per essenza — tanto più la nostra mente viene indotta ad essere elevata e sublimata; ed è questa l’unica via per riuscire a tenere a bada i Giudei.
Al contrario, quanti pongono la propria fede in Carlo Marx — e noi abbiamo toccato con mano, come costui nasconda una menzogna di proporzioni colossali — sono colpiti da tale offuscamento intellettuale — che ben si deve chiamare «lavaggio del cervello» — da passare istantaneamente dallo stato di uomini allo stato di bestie, vorrei dire venti punti al di sotto dei selvaggi.

Ed è penoso il pensare, fino a quale grado, in questi poveri caduti, si accentui una falsa luce, che li fa erompere in una diabolica energia.
Muovendosi, ormai, dentro una sfera di tenebre, si rendono sempre più incapaci di intendere e di ragionare; cangiano, a poco a poco, anche l'aspetto fisico, e, in sì triste condizione, possono giungere fino a commettere i più atroci eccessi. Chi non la vede secondo il loro punto di vista ha perduto ogni diritto alla vita.
Bene, quindi, giudicarono: Martin Lutero e il Procuratore di Stato dell'U.R.S.S. Viscinski. allorché — come avanti si è detto — qualificarono gli ebrei «cani idrofobi». E in realtà, quanti sono morsi da costoro, col prestar fede ai loro inganni, sono colpiti dalla stessa idrofobia.
Se vogliamo, dunque, risolvere, con intelligenza, la questione sociale, non c'è altra alternativa che l'affermazione del Vangelo. Che la Luce di Cristo compenetri di nuovo in tutte le menti. Facciamo sì, che i Cristiani di nome diventino veramente Cristiani di fatto. Bene allora gli occhi saranno aperti, e luce meravigliosa splenderà ai nostri sguardi; ne seguirà, che il modo di operare degli uomini sarà affatto diverso da quello che attualmente dobbiamo purtroppo constatare, perché ci sentiremo tutti fratelli.
Si consideri posatamente che, per il subdolo lavorio della Sinagoga i popoli sono stati scristianizzati. Che meraviglia, quindi, se oggi assistiamo allo scatenarsi dell'egoismo più sfrenato, con conseguente oppressione dei deboli?
Credere che si possa imporre la giustizia sociale per mezzo della violenza e della forza, è pensiero assolutamente errato. Oltre che peggiorare la situazione, sarebbe come invocare, o prima o dopo, dei movimenti inevitabili di controreazione, o, altrimenti, volere volontariamente piegare il collo sotto il giogo della più avvilente tirannide o della più abbominevole schiavitù.
Nessuno, pertanto, sia più così sciocco, da farsi più oltre ottenebrare la mente dalle mirabolanti promesse di certi sedicenti maestri, divulgatori di false dottrine; essi, in verità, non sono altro che stregoni e perfetti ciarlatani, che preparano al popolo, soltanto delusioni, delusioni, delusioni, una più grande dell'altra. Somiglia il loro agire a quello di coloro che, offrendo agl'indiani dei miseri specchietti, ne ricevevano in contraccambio puro oro zecchino.
I lavoratori di tutto il mondo non dovrebbero quindi dimenticare, che il comunismo è una colossale truffa, ordita da una cricca di supercapitalisti ebrei, i quali si servono del proletariato — che con ogni mezzo hanno affamato ed abbrutito — come uno sgabello pei propri interessi, vale a dire: per soggiogare il mondo ed impadronirsi dei suoi beni, per distruggere il cristianesimo, e per portarci, quanti siamo, allo stato degli schiavi. E' il regno della menzogna, il paradiso dei cretini.
Si aprano dunque gli occhi, di quanti sono caduti nella fatale illusione di preferire Barabba a Gesù. Da Barabba — ladro e assassino — non c'è proprio da aspettarsi alcun bene, ma unicamente dei danni, di sempre più malefici effetti.
Tengasi presente il monito di Dante Alighieri, che riassume in breve la questione sociale:


«Siate Cristiani a muovervi più gravi;
Non siate come penna ad ogni vento
E non crediate ch’ogni acqua vi lavi.
Avete ‘l vecchio e 'l nuovo testamento,
E 'l Pastor della Chiesa che vi guida:
Questo vi basti al vostro salvamento.
Se mala cupidigia altro vi grida
Uomini siate e non pecore matte,
Si che 'l Giudeo tra voi di voi non rida».
(Dante, Par., V)


E non ci lasciamo dire dal Poeta:

« ...Oh creature sciocche,
Quanta ignoranza è quella che v'offende!»
(Dante, Inf., VII.)


Considerato, pertanto, quanto sopra siamo venuti esponendo, io mi domando: ma non sarebbe un tassativo dovere, un obbligo sacrosanto da parte delle autorità costituite, quello di indagare sul serio ed accertare, quanto, in effetti, ci sia di concreto e positivo nelle induzioni e deduzioni che, in questo studio, mi sono permesso delineare? (S'affonderà, senza dubbio, in un terreno di fertilità sorprendente). Di spezzare, con impeto, la congiura mondiale ordita dal giudaismo contro la Cristianità e la Civiltà?
Il non volere operare in proposito, potrebbe essere riprova di connivenza con l'iniquità, per non dire di manifesta insipienza.
Francamente, non riesco a capire cos'altro si aspetta per deciderci a risolvere un problema — per sommi capi appena accennato — da cui dipende tanto il presente come l'avvenire di tutti e di ciascuno.
Davanti all'evidenza d'un'incombente catastrofe, le persone di retto sentire non possono rimanere impassibili. Tale indifferenza equivarrebbe ad una grandissima colpa, se pure non voglia attestare uno stato di assoluta incoscienza, o, addirittura, di vigliaccheria la più atroce e inconcepibile.
Se si deve soccombere, ebbene soccomberemo ma combattendo da valorosi, e non alzando le mani per riconosciuta impotenza, come «gente a cui si fa notte innanzi sera», o, come lo struzzo che s'illude salvarsi cacciando la testa nella sabbia.
«Noi non lasceremo la pace al mondo» hanno scritto recentemente i Giudei sopra un loro grave giornale, come, alla fine del capitolo, si documenterà.
Intanto, come non accorgerci del progressivo aggravarsi della situazione?
Nei tempi passati le guerre si combattevano fra nazione e nazione, poi abbiamo visto le coalizioni contro Napoleone, in seguito la guerra europea, e per ultimo la guerra mondiale. Oggi siamo alla vigilia dell'urto fra Oriente ed Occidente, che deciderà delle sorti dell’umanità.
Non vedete come, nell'interno delle stesse nazioni, divampino le lotte dei partiti? Come, anche dentro ai medesimi partiti, si verifichino contrasti, dissensi, scissioni? Avviene tutto ciò, di moto spontaneo e naturale? A nessuno sorge il dubbio che tale agitarsi sia invece frutto d'una precisa intelligenza che opera? d'una precisa volontà che così vuole?
Da tali risultante è lecito dedurre, come i comandi del mondo siano ormai caduti — a forza di doppio gioco e con l'accortezza di un gioco di scacchi — nelle mani della più vasta camorra che abbia mai visto la Terra, vale a dire d'una masnada di criminali e di complici — più o meno responsabili — di cui urge renderci conto e sbarazzarci, se non vogliamo perire da perfetti babbei. Ma, contro l'aberrazione che il genere umano debba essere organizzato così, mi si conceda di elevare la più vibrata protesta. Oh, come bene Dante colpiva nel segno, allorché ci ammoniva:


«Che dove l'argomento della mente
S’aggiunge al malvolere ed alla possa
Nessun riparo vi può far la gente» !
(Dante, Inf. XXXI)

E adesso — «e questo fia suggel che ogni uomo sganni» — vorrei così epilogare:

Della realtà tragica della questione considerata, resteremo tutti pienamente persuasi, se rifletteremo alquanto al significato racchiuso nelle seguenti parole, scritte il 3 marzo 1939, sul giornale ebraico «Jewish Chronicle» che si pubblica in Inghilterra:
«Il problema ebraico avrà sviluppi che faranno fremere tutti i dirigenti politici sensati. Il problema ebraico si alzerà dinanzi ad essi con una forma ed una realtà così pressante e così acuta, come mai nel corso della storia.
«I dirigenti politici delle varie nazioni potranno fare ciò che vorranno, ma non si sbarazzeranno del problema ebraico. Questo apparirà, come la testa della famosa idra, in tutti gli ambienti diplomatici e sbarrerà il passo ad ogni tentativo di distensione internazionale. Il problema è tale che noi ebrei non lasceremo la pace al mondo, per quanto zelo possano impiegare gli uomini di stato e gli angeli della pace per conseguirla...».

“Vermijon”


IO SONO LA MEDICINA

 


IO SONO LA MEDICINA


          Quando vengo chiamato, quando il mio nome esce dalla bocca di chi mi onora, io, Gesù della Misericordia, sono pronto a rispondere. Ascolto tutti i miei figli, ovunque nel mondo, perché tutto il potere è nelle mie mani.

          Buongiorno, mio caro figlio Benedetto! La vita in salute è bella, vero?


          E quanto è buono, Signore!


          Bento, figlio mio, non c'è nulla che io voglia fare e che non possa fare. Posso fare tutto. Avete visto gli occhi perfetti di quella ragazza? Per Me è tutto così: do quello che voglio dare. Il mio lavoro è perfetto, passa attraverso le mani della persona di cui mi fido. Ognuno ha una missione. Il tuo, Benedetto, è quello di cantare per Me, di parlare del mio Amore e di guarire i malati, purché la persona sia preparata. Metterò ancora di più, nelle vostre mani, cure miracolose che nemmeno i medici saranno in grado di spiegare. I popoli saranno sorpresi, alcuni saranno invidiosi di voi, ma non avranno quello che io vi ho dato, perché ho trovato in voi la sincerità. La mia gioia, figlio mio, è vederti felice, perché ami la mia opera. Lo fate con tanto amore che io, Gesù, sono molto felice.

          Benedetto, mio amato figlio, i tuoi genitori sono con Me, vedono tutto ciò che fai. Tua madre è così felice di avere un figlio che Mi serve! I vostri fratelli non si perderanno, si salveranno tutti grazie al lavoro che fate ora. Figlio mio, non voglio che tu soffra ancora. Metto nelle vostre mani tutto il mio potere per aiutare ad alleviare le sofferenze degli altri. Uso tutto il mio amore in voi. La Luce risplenderà sempre di più in voi. Non aver paura, caro, nessuno può toglierti la vita. Siete circondati dal mio potere. Se arriva un momento di paura, non ascoltatelo, è solo per spaventarvi con cose che non sono affatto mie. Sono dalla vostra parte. Non c'è nessuno più di Me, perché Io sono il Padre, Io sono il Figlio e Io sono lo Spirito Santo. Chi cammina con Me è libero dalla tentazione. Il diavolo non può mettere la mano su ciò che è mio. La gioia inizierà ora per te, figlia mia; vedrai con i tuoi occhi cose che non hai mai visto. I fenomeni appariranno costanti con voi. Per esempio: avrete nei vostri occhi la luce che volevate vedere; avrete costantemente le mie benedizioni. Nessuno avrà bisogno di un'altra medicina, perché io sono già la medicina che guarisce senza l'aiuto di alcuna medicina. Nell'ora molti saranno liberi, dando gloria al Signore.

          Tu sei, figlia mia, l'inizio di una nuova Vita che verrà; Vita che solo io, Gesù, posso dare. Tutti i miei figli vivranno in pace, avranno qualcosa da mangiare. La notte non ci sarà più; le tenebre saranno per coloro che non mi hanno obbedito; l'amarezza sarà per i figli ingrati, per coloro che si sono infangati nella sporcizia. Gli uomini che non hanno un minimo di pudore, che camminano per strada quasi nudi, le donne che amano esibirsi mostrando anche il proprio corpo, tutti, tutti pagheranno ciò che non si aspettano. I miei veri figli, si vede già: mi amano e mi rispettano, hanno dignità, hanno il diritto di essere chiamati figli miei. Perché il mio mondo è così, non c'è niente di sbagliato dove sono. Il Giusto sono io, Figlio del Dio vivente, generato e non creato. La Mia Dimora è fatta di tutta la purezza esistente, è Luce, non c'è macchia da nessuna parte, le Mie vie portano tutte verso di essa. I miei Angeli e i miei Santi mi servono ogni giorno, anime pure che ho creato. Sono stati fatti solo per Me. I colori del Mio Giardino si moltiplicano in continuazione; la grandezza di ognuno di essi irradia tutto con il suo splendore. Mia Madre sta da sola al centro, godendo di tutto ciò che ho creato. Sorride a tutti, accarezza uno, accarezza un altro e così trascorre la sua vita con me.

          Benedetto, figlio mio, di' a coloro che ti ascoltano: "Abbiate fede gente! La nuova Vita è così vicina. Fate tutto ciò che deve essere fatto. Vi assicuro, nel Nome di Dio, che ho visto la gloria del Figlio di Dio, è gratificante. Nessuno perderà nulla facendo ciò che Gesù comanda. Avanti! Dillo a tutti. Il nostro giorno sta arrivando. Gloria Signore! Benedetto colui che viene nel Tuo Nome".

          Grazie, figlio mio, ancora una volta. Gesù sono Io, le mie benedizioni le avrete sempre.

24/01/1995


I 3 più grandi miracoli di Dio che sono stati mantenuti per secoli agli occhi di tutti

 


Per secoli i 3 miracoli che atei e religiosi hanno potuto vedere sono rimasti sulla Terra.

I cattolici riconoscono che il più grande miracolo che Dio fa nel nostro tempo è la transustanziazione, quando l'ostia consacrata e il vino diventano il corpo e il sangue di Gesù Cristo nella Messa, senza perdere il loro aspetto.

Tuttavia, questo miracolo non può essere visto con i nostri sensi fisici, non è afferrato con il nostro sistema sensoriale.

Ma ci sono altri miracoli che accadono che possono essere afferrati dai nostri sensi, possono essere visti con la vista.

E non stiamo parlando di miracoli che accadono una volta, ma di eventi in cui le leggi naturali sono sospese, e che si ripetono per secoli alcuni e apparentemente infiniti altri.

Qui parleremo di tre miracoli legati alle manifestazioni di sangue, che sono stati visibili attraverso i secoli agli occhi di chiunque voglia vederli, a testimonianza che qualcosa di superiore alle leggi naturali sta agendo lì.

Un messaggio di Dio che ci dice che Egli esiste, opera miracoli ed è vicino a noi facendoli.

Nel corso della storia Dio ha lasciato segni inequivocabili della sua presenza attraverso grandi miracoli, perché servano da testimonianza per rinnovare la fede ed esprimere la devozione.

E ci sono tre fenomeni che sono accaduti e accadono con miracoli legati al sangue.

Uno è molto poco conosciuto al di fuori della Spagna, è una testimonianza che è rimasta per 5 secoli nel luogo del martirio di 200 monaci.

A 12 km da Burgos si trova il Monastero di San Pedro de Cardeña del V secolo.

Durante il X secolo vi abitarono 200 monaci benedettini, era il tempo della conquista musulmana della Spagna.

Ora è occupato da monaci trappisti.

La storia è questa, nell'agosto dell'anno 953 un esercito islamico assediò il monastero e il capo della conquista insinuò ai monaci di dargli tutte le ricchezze.

L'abate del monastero, che si chiamava Stefano, rispose che gli unici tesori di quei monaci sono i loro cuori, che hanno dato a Cristo.

Questo fece arrabbiare i Mori, che si gettarono sui monaci e i 200 furono martirizzati il 6 agosto 953 nel chiostro.

Pochi anni dopo il monastero fu ricostruito e i martiri furono sepolti nel chiostro.

E il 6 agosto, nell'anniversario del martirio, il pavimento del chiostro fu macchiato di sangue, rimanendo così tutto il giorno e accompagnato da un odore molto morbido.

All'inizio tutti credevano che si trattasse di un evento isolato.

Ma l'anno successivo nella stessa data il chiostro sanguinò di nuovo.

E così via per ogni anno per 500 anni.

Vescovi, abati, teologi e santi fecero un pellegrinaggio a Cardeña per certificare il fenomeno soprannaturale e cominciarono a diventare un luogo di pellegrinaggio popolare per il popolo.

ogni 6 agosto i monaci estraevano il sangue che emanava dalla terra e lo distribuivano al popolo.

I miracoli delle guarigioni prodotte furono innumerevoli e furono redatti documenti con centinaia di testimonianze.

Inoltre, il chiostro è stato spesso eretto per rimuovere le ossa dai martiri e distribuire le reliquie in tutta la cristianità.

Il monastero era diventato famoso anche perché lì lasciò Don Rodrigo Díaz de Vivar, El Cid, sua moglie Doña Jimena e le loro figlie, quando dovette andare in esilio nella seconda metà dell'XI secolo, e anche per un certo periodo il suo corpo fu sepolto lì.

Ma il 6 agosto 1492 arrivò e come ogni anno folle di fedeli provenienti da tutta la Spagna si radunarono in pellegrinaggio in attesa del miracolo.

Ma poi la porta del monastero si aprì e l'abate uscì di fretta e disse che il miracolo non era accaduto quell'anno, e da allora in poi non accadde mai più.

Che cosa era successo? La riconquista della Spagna era finita.

Ma ci sono 2 casi che finora non hanno avuto una data di scadenza.

Uno è il caso della liquefazione del sangue del vescovo San Genaro, patrono di Napoli.

Durante la persecuzione di Diocleziano, Gennaro subì il martirio, insieme ad altri cristiani, stimando la sua morte nell'anno 305.

Si dice che in seguito il sangue di San Gennaro fu raccolto da una donna di nome Eusebia, perché la pratica della sua raccolta era comune fin dai tempi della persecuzione dei primi cristiani.

E anche i martiri furono sepolti con una bottiglia contenente il loro sangue, come segno del loro martirio.

Il sangue essiccato di San Genaro è conservato in due giare di vetro in un reliquiario, nel Duomo di Napoli e viene tradizionalmente liquefatto tre volte l'anno.

Il 19 settembre la festa del santo, il 16 dicembre commemorazione dell'eruzione del Vesuvio nel 1631, che si ritiene sia stata interrotta grazie all'intervento del santo, e il sabato prima della prima domenica di maggio, quando la reliquia viene trasferita nella Basilica di Santa Clara.

L'assenza del miracolo è considerata dai napoletani come un annuncio di imminenti eventi fatali.

Ad esempio, non è stato liquefatto nel 1939 e nel 1940, in coincidenza con l'inizio della seconda guerra mondiale e l'entrata in conflitto dell'Italia.

Né nel settembre 1943, data dell'occupazione nazista, né nel settembre 1973, anno in cui il colera si diffuse a Napoli.

La fiala contenente il suo sangue è più della metà riempita con una massa scura e solida, assolutamente opaca, e non mostra alcuno spostamento quando il reliquiario viene capovolto.

Ma nelle date già menzionate la gente prega, implorando che il miracolo accada e in generale dopo due minuti a un'ora, si vede che la messa si separa gradualmente dai lati.

E diventa liquido, con un colore cremisi, aumentandone il volume.

Poi il Vescovo annuncia "Il miracolo é fatto", si canta un Te Deum e si porta il reliquiario dove i fedeli possono venerarlo, baciando il deposito.

Studi scientifici sono stati condotti sulla fiala ematica e si è riscontrato che il peso del reliquiario quando il sangue riempiva l'intera cavità della fiala, superava di 26 grammi il peso della bottiglia quando era asciutta, che conterebbe per tutta la legge conosciuta.

E un fatto curioso è che, oltre al miracolo della liquefazione del sangue, San Genaro ha un importante scrigno di opere d'arte e donazioni.

Gli esperti dicono che è più ricco di quello della corona della regina Elisabetta II e degli zar di Russia.

l'altro miracolo legato al sangue è simile a questo, ma accade con il sangue di San Pantaleone, è meno noto di quello di San Gennaro.

Una vescicola con il suo sangue è conservata nella cattedrale di Ravello, in Italia, anche un'altra nel Monastero dell'Incarnazione a Madrid, e ci sono molti altri luoghi.

Chi era Pantaleone?

San Pantaleone era figlio di un senatore romano e di una semplice donna cristiana.

Studiò medicina con i migliori medici del tempo e servì come medico dell'imperatore.

Ma il sacerdote Ermolao insisteva sul fatto che poteva guarire i corpi, ma Gesù Cristo era colui che guariva i corpi e le anime.

E quando lo controllò, si convertì.

E vedendo le meraviglie che suo figlio faceva, anche suo padre si convertì.

8 Pantaleone cominciò ad esercitare gratuitamente la sua professione, guarendo i poveri e i mendicanti.

E con questo suscitò l'invidia di altri medici, che lo denunciarono davanti all'imperatore, per essere cristiano e fare magia.

Fu arrestato e gli fu chiesto di abdicare alla sua fede, ma Pantaleone non volle rinunciare alla sua fede e fu martirizzato nel 305, lo stesso anno di San Gennaro.

Altri cristiani raccolsero il suo sangue e lo distribuirono in diverse fiale.

da quel momento, ogni anno il suo sangue diventa fluido, perdendo la sua naturale condensa, dal 26 luglio, vigilia della sua festa, fino al tramonto del 27 luglio.

Tutto l'anno è asciutto, come il gelo, e nel suo giorno corre da un lato all'altro se il blister si muove.

I miracoli attribuiti al sangue di San Pantaleone e i suoi cambiamenti da solido a liquido portarono la chiesa ad intervenire per sapere quale fosse l'origine di questi fenomeni.

E il 28 gennaio 1724, l'arcivescovo di Santiago de Compostela e giudice ordinario inquisitore, iniziò il processo del sangue di San Pantaleón.

Diversi illustri testimoni dell'epoca venivano ogni 27 luglio per 10 anni consecutivi per verificare la liquefazione e l'evento fu considerato vero.

Lo si afferma in un manoscritto del Monastero dell'Incarnazione, datato 30 agosto 1729.

Ebbene fin qui quello che volevamo parlare dei prodigi del sangue che sono rimasti e rimangono agli occhi di tutti per dimostrare che c'è qualcuno che può fare miracoli, e che qualcuno è Dio.