Guardando ora la Terra Santa, non vedo più Gerusalemme come l'ho lasciata duemila anni fa. C'erano poche famiglie, ma non avevano il male che quasi tutte hanno oggi. La semplicità era bella da vedere, anche se ero giudicato da molti e persino ucciso, come hanno fatto con me mettendomi in croce. Ma era necessario, per la remissione dei peccati di quel popolo e del resto del mondo.
Oggi Gerusalemme vive in un clima di orrore, di vendetta e di disprezzo per i luoghi che ho lasciato, dove dovrei essere molto più rispettato, perché lì è iniziata tutta la mia storia.
Chi l'ha conosciuta qualche anno fa non dirà lo stesso; che è stata la scena del più grande spettacolo del mondo, perché è stata la Vita del Figlio di Dio, che ha fatto di tutto per riportare i suoi figli al Padre.
Benedetto, figlio mio amato, ciò che i tuoi occhi non possono vedere, io Gesù te lo dico: questa città sta per cadere. Essa, che un tempo era il punto di partenza di tutta la mia storia, ora non ha più nulla se non dolore e sofferenza. I giorni della vendetta stanno arrivando per Gerusalemme; gli avvoltoi sono pronti ad attaccare. Il mio Santuario è quello che attira maggiormente l'attenzione dei mafiosi. Sono loro a pianificare l'attacco.
Figli di Israele, alzate la testa, guardate il cielo e meditate su ciò che ho detto quando ero con voi. Verranno per voi i giorni della vendetta. Non sarà lasciata una pietra su un'altra (Lc 21,6). Se non volete perire insieme al più grande castigo che si abbatterà su di voi, prendete la bandiera bianca tra le mani e chiedete al Padre vostro, che tutto vede, di venire in vostro aiuto in questa sanguinosa battaglia.
Mia cara Gerusalemme, che vergogna! Quanto avrei voluto vederti fuori da quest'ora, ma gli occhi di questa gente sono ciechi. Non riescono a vedere nulla di ciò che ho lasciato scritto dai Profeti. Non si sono persi nulla. Hanno scritto parola per parola tutto ciò che ho comandato.
Ora è giunto il momento che tutto si compia. Il segnale è già acceso, non resta che trasformarlo da verde a rosso, e poi tutto esplode, come un palloncino nel cielo quando prende fuoco. Così sarà per te, Gerusalemme, che non hai voluto accettare il vero Figlio di Dio quasi duemila anni fa. Ciò che ti ha fatto andare avanti fino ad ora è stato il fatto che il tempo delle nazioni doveva finire (Lc 21,24). Ma d'ora in poi il tempo che vi resta è molto poco.
Figli di Israele, unitevi a Papa Giovanni Paolo II, non allontanatevi da lui. È la vostra unica speranza. Il momento è adesso, perché non c'è tempo da perdere, perché ogni minuto che passa, la vostra vita sta per crollare, come un gelso maturo che è caduto tutto a terra per un forte vento. Così è la vita di tutti voi, figli di Israele.
Grazie, figlio mio Benedetto. Tu sei la stella che indicherà il mio ritorno al mondo. Sii con la Mia Pace.
Gesù
27/10/1995
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