lunedì 30 dicembre 2024

OLOCAUSTO DELLA VITA CONSACRATA

 


OLOCAUSTO D'AMORE 


Certo, la vita consacrata è un olocausto, perché è “una risposta di amore TOTALE per Dio e per i fratelli” (VC 33). E deve contenere ed esprimere la caratteristica della totalità” (VC 65). “Dio chiede un impegno TOTALE, che comporta l'abbandono di tutto per vivere in intimità con Lui e seguirlo ovunque vada” (VC 18). “La persona consacrata deve rispondere con la consegna incondizionata della propria vita, consacrando TUTTO, presente e futuro, nelle sue mani. Proprio per questo, seguendo San Tommaso, l'identità della persona consacrata può essere compresa a partire dalla totalità del dono di sé, paragonabile a un autentico olocausto” (VC 17). 

Dio vuole che la nostra vita sia un olocausto d'amore, un'offerta di amore totale. Questo significa che dobbiamo aspirare costantemente alla santità (VC 93). Una persona consacrata che non vuole essere santa, che non aspira alla santità, è fuori posto. Aspirare alla santità è in sintesi il programma di ogni vita consacrata” (....). Un programma che deve iniziare lasciando tutto per Cristo” (VC 93). 

Le donne consacrate “quanto più si lasciano conformare a Cristo, tanto più lo rendono presente e attivo nel mondo per la salvezza degli uomini” (VC 72). Si può dire che è in stato di missione permanente, perché facendo “di Cristo il TUTTO della sua esistenza, si dedica totalmente alla missione..., diventa missione, come tutta la vita di Gesù” (VC 72). 

Le anime consacrate danno TUTTO a Dio attraverso i voti. Gli danno la loro volontà, la loro intelligenza, i loro beni, i loro desideri, i loro amori umani? Tuttavia, ci sono molte anime consacrate che non si donano veramente, perché nella vita quotidiana sono egoiste, orgogliose, poco mortificate, cercano la comodità, evitano il lavoro.... Anche gli atteggiamenti di disobbedienza e di scarsa responsabilità appaiono nella loro vita. In una parola, ci sono molte cose che hanno la precedenza sull'amore per Dio e sull'amore per gli altri. Bisognerebbe chiedere loro: sei venuto qui per essere un santo? E se no, perché sei venuto? Ecco perché è così importante discernere le vere vocazioni e incoraggiare tutti ad aspirare alla santità. 

Con Gesù tutto è possibile e possiamo dire: “Posso fare ogni cosa per mezzo di Lui (Cristo) che mi fortifica” (Fil 4,13). Con Gesù la vittoria è assicurata. 

Ángel Peña O.A.R. 

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