Gesù vita
A GESÙ
Gesù nel santissimo Sacramento è sorgente di ogni bene: Venga a me chi ha sete (Gv 7, 37).
Quale abbondanza di grazia hanno attinto i santi dalla sorgente del santissimo Sacramento, là dove Gesù dispensa i frutti della redenzione, come predisse il profeta: Attingerete acqua con gioia alle sorgenti della salvezza (Is 12, 3).
La contessa di Feria, che ebbe come maestro san Giovanni di Avila, divenuta clarissa, fu chiamata sposa dei santissimo Sacramento per le frequenti e lunghe meditazioni davanti a Gesù Eucaristico.
Quando le chiesero cosa facesse in tante ore passate davanti all'altare: Vi starei tutta l'eternità - rispose - Non è lì l'essenza di Dio, speranza delle anime sante? Buon Dio, che cosa si può fare o non fare davanti a Lui? Si ama, si loda, si ringrazia, si chiede. Che cosa fa l'ammalato davanti al medico? L'assetato davanti alla fonte limpida? L'affamato davanti alla mensa?
O Gesù amabilissimo, dilettissimo. Tu che sei la nostra vita, la nostra speranza, il tesoro, l'unico amore della nostra anima; quanto ti è costato il rimanere con noi in questo Sacramento! Hai voluto morire per poter restare sui nostri altari. Hai sofferto ogni offesa per consolarci con la tua presenza! Tutto ha vinto il tuo amore, il tuo desiderio di essere riamato da noi.
Signore, vieni nel mio cuore, chiudilo ad ogni altro affetto; nessun'altra creatura distragga quell'amore che deve essere tutto per te. Fa', dunque, o Signore, che io sia tutto tuo. Se non ubbidisco perfettamente ai tuoi comandamenti, fammi sentire un severo richiamo perché in avvenire sia completamente disposto alla tua volontà. Fa' che il mio massimo desiderio sia quello di compiacerli, di visitarti sugli altari, di trattenermi con te, di riceverti dentro di me. Cerchi altri beni chi vuole; io non amo, non desidero altro che il tuo amore prezioso ai piedi dell'altare. Fa' che io dimentichi me stesso per ricordarmi solo della tua bontà. Non invidio i beati Serafini per la loro gloria, ma per l'amore che portano al loro, al mio Dio: essi mi insegneranno come amarlo e compiacerlo.
Voglio amare soltanto te, solo a te voglio piacere.
A MARIA
Sorgente di felicità è Maria, madre nostra, dispensatrice di beni e grazie. Tutti ne partecipano, dice san Bernardo: Tutti siamo beneficati dalla pienezza della sua grazia. Maria fu da Dio ricolma di ogni grazia; la salutò l'angelo con le parole: Ave, o piena di grazia (Lc 1, 28)
Ma quel cumulo di grazia non fu solo per lei; anche noi tutti suoi devoti ne fummo resi partecipi. Dice san Pietro Crisologo: Tale grazia ricevette Maria, destinata a portare la salvezza al mondo (Serm. 143).
Tu che sei portatrice della nostra eterna felicità, prega per noi.
S.Alfonso Maria de' Liguori
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