domenica 27 giugno 2021

RALLEGRIAMOCI NEL FATTO CHE DIO SIA QUELLO CHE È

 


L’Eternità è l’atto di amore puro, vissuto da Dio nella intercomunicazione eterna delle tre divine Persone.

Dio ha il suo gaudio infinito nel possesso perfetto di essersi Egli stesso in sé ciò che si è in un atto beatissimo e trinitario. Se per essere felice avesse bisogno di qualcosa fuori di sé, o potesse godere essenzialmente di qualche cosa che non fosse Lui nell’essersi di per sé, non sarebbe l’Infinita Perfezione.

L’Eternità ha il centro del suo gaudio e la pienezza della sua beatitudine nel fatto che Dio sia ciò che è e come lo è. Poiché così come Dio, per perfezione della sua natura, non può gioire es­senzialmente in nessuna cosa al di fuori di Sé, così l’anima, nel trovarsi nella partecipazione dello stesso Infinito, rimane aderita a Lui nel suo modo di vedere, nel suo modo di sentire, nel suo modo di godere. Dio le dà il suo Sguardo perché lo guardi, la sua Espressione perché lo canti, e il suo Amore perché lo ami.

Allora, avendo l’uomo per partecipazione ciò che Dio ha per natura, gode partecipativamente di ciò di cui Dio gode per il suo essere e vive, in partecipazione, ciò che Dio vive per sussistenza eterna. Infatti, essendo innalzato alla grande categoria di entrare nella comunicazione dell’Infinito e a prendere parte della sua vita, l’uomo rimane sublimato così al di sopra delle sue appetizioni, dei suoi desideri e del suo amore, che perde il suo proprio modo di amare, di esprimere e di godere, passando a vivere e a godere di ciò che Dio si è e di ciò di cui Dio gode, essendo questo il gaudio essenziale della creatura creata dall’Infinito per possederlo.

E siccome Dio essenzialmente non può godere se non di ciò che Egli è per la perfezione infinita che racchiude in sé, pur avendo capacità infinita anche di godere infinitamente, l’uomo, messo di fronte a Dio, vedendolo nella sua regalità infinita, contemplandolo traboccante di perfezione e di felicità e sapendolo, con il possesso della stessa sapienza eterna e con il modo divino di sapere ciò che Dio nel suo modo personale si è, soggiogato, rapito, attratto irresistibilmente come da una calamita, rimane colmo e saturo nell’inebriamento infinito che la contemplazione della perfezione eterna gli produce.

E, o sorpresa!, arriva ad operarsi un grande miracolo: la creatura, con la sua mente piccolina e abituata a godere delle cose create, davanti alla contemplazione del Sommo Bene, in possesso di saturazione totale, rimane, nello stesso istante in cui entra nell’Eternità, convertita in un atto di amore puro che ha la pienezza e la felicità del suo gaudio nel fatto che Dio sia ciò che è di per sé.

Questo è così sublime e così difficile da spiegare alla nostra mente abituata a vivere per sé, a godere solo di ciò che personalmente le procura gioia, che coloro i quali, offuscati, non capiscono la pienezza di perfezione dell’Eterno Essente, paragonando l’Essere nel suo modo di agire o di essere con il nostro essere, molte volte, senza volere, lo profanano e lo bestemmiano, considerando Dio pedestremente.

Com’è buono Dio, com’è grande, com’è felice e com’è infinito! Com’è immenso nel suo eterno potere, per sé e per me…! È tanto ciò che ci si dà, tanto!, che ci si dà in ciò che è, in ciò che ha, in ciò che vive.

E, al darcisi, per perfezione del suo essersi, l’uomo, completamente soggiogato, e rapito dalla Bellezza Infinita, rompe in un gaudio di partecipazione eterna, senza che gli rimanga capacità di godere o volere qualcosa che non sia quella Perfezione che in modo travolgente lo soggioga e che in modo delirante lo innamora.

Dio è così grande e così infinito come buono, come amore, come comunicazione. E quanto più grande lo vediamo, più grande sarà il nostro gaudio, il gaudio che ci produrrà la contemplazione del fatto che Dio è ciò che è di per sé.

Un secondo gaudio avremo nell’Eternità, che sarà gioire nel fatto che Dio sta nella nostra anima posseduto e possedendola.

Ma persino questo stesso gaudio ha due parti. La prima appartiene al gaudio essenziale e consiste nel gioire nel fatto che Dio sta essendosi ciò che è nell’anima, non perché stia nell’anima, bensì perché Egli se lo è possedendoci secondo la sua volontà.

E la seconda parte… Ma c’è una seconda parte nel gaudio dei beati? Può forse l’uomo, contemplando Dio, voltarsi a gioire in qualcosa di proprio? È così povero Dio che non può riempirci totalmente?

No! Il fatto è che la nostra mente è tanto piccolina, che se io qui sulla terra, parlando del possesso dell’Infinito, non indico un gaudio nel quale l’uomo sia il primo attore, il suo pensiero egoista e abituato a vivere per sé e dei sensi corporali, intendendo tutto a modo umano, sembra rimanere nel vuoto, non comprendendo con il suo sguardo rachitico che ci sia qualcosa più grande di lui e che possa gioire con tale perfezione nel gaudio altrui, da arrivare a dimenticarsi totalmente di sé. Né tanto meno può intravedere che ci sia qualcosa di così sublime capace di non lasciargli capacità per guardare se stesso: non per la piccolezza dell’uomo bensì per la grandezza di Dio; non per la piccolezza della capacità dell’essere creato dall’Infinito, bensì per l’immensità trascendente dell’Eterno Essere.

Se la mia eternità nel cielo consistesse nel gaudio che avrò e nel godimento che io sperimenterò perché io sono o perché io ho, non potrei arrivare ad essere Dio per partecipazione, che ha la sua ragione nell’essere e nel godere di ciò che Egli è per perfezione del suo essere.

L’Eternità è entrare nella vita infinita non per esserla con Dio, poiché questo solo appartiene a Lui, bensì per possederla nella sua compagnia; così ciò che in Dio è essere o essersi da sé, in me è possederlo, goderlo, saperlo…

Dio è Sguardo infinito, Contemplazione eterna, in una fecondità così ricca, così piena, che rompe a generare in uno scoppio di Sapienza così espressivo, che l’Esplicazione infinita di questa eterna Sapienza è persona.

E questa Persona, Parola eterna, è così infinita, è tanta Esplicazione, che è tutta l’infinita perfezione in sillabazione eterna. E questa perfezione di Sapienza infinita rompente in Esplicazione, tra il Padre e il Figlio, è di un’adesione così perfetta e di un’intercomunicazione così infinita, che fa sorgere, in gaudio perfetto di sapienza eterna, l’amore infinito in Persona Amore, lo Spirito Santo.

E Dio, che si è così e ha il suo gaudio nel suo modo di essere trinitario e personale, per l’unità del suo essere, ci dà tutto ciò che è, non affinché noi lo siamo, perché questo è ciò che fa che Dio si sia quello che è ed è intrinsecamente suo, bensì affinché lo possediamo e, facendoci una cosa con Lui, lo godiamo.

Ed allora Dio ci dà il suo Sguardo affinché con questo lo guardiamo, affinché con questo lo intendiamo, affinché con questo possediamo il suo modo, il suo stile, la sua interpretazione, e il suo godimento divenga il nostro godimento, il nostro gaudio, la nostra vita.

E ci dà la sua Parola affinché con Lui godiamo scandendo la sua infinita perfezione; e ci si dà a sua volta lo stesso Spirito Santo, e così lo amiamo come Egli si ama.

Ma Dio è così meraviglioso, così eterno, così beato, così buono, così donatore, che, quando si dà, lo fa come è; e rende, colui che si dà, come se stesso per partecipazione.

Ed allora l’uomo, creatura a distanza infinita dell’Essere, è capace, per un’effusione dell’Amore Infinito, di dimenticarsi di sé totalmente e, arrivando a essere Dio per partecipazione, di vivere e di godere di ciò che Dio vive e gode.

Ora vedo che, quando la mia anima si sente chiamata a gioire nel fatto che Dio è Dio, a godere del suo godimento ed a rallegrarsi nel suo gaudio, la misura in cui questo si realizza in me è la misura della mia partecipazione e del mio possesso di Dio. Vedo che l’uomo, quanto più si avvicina a Dio e quanto più Dio lo attrae a Sé e lo tiene in Sé, tanto più si rende capace di adempiere il suo fine, che è gioire in ciò che Dio si è.

Oggi la mia anima vuol essere un inno di lode alla gloria di Dio, per l’attrazione che in me noto a gioire sempre nel fatto che Egli è felice, a cercare sempre e solo che Lui sia contento, a procurare che tutti coloro che mi circondano siano riposo per Dio. E di questo voglio essere riconoscente, non perché Dio stia nella mia anima, ma perché Dio abbia dove poter riporre il suo riposo e manifestare la sua gloria nell’esilio; perché ci siano esseri creati che, pur sotto la luce della fede, diano a Dio il riposo di potersi Egli stesso comunicare loro così profondamente che siano capaci di gioire, nella notte della vita e dietro veli, nel fatto che Egli è ciò che è.

Quando procuriamo che gli uomini gioiscano nel fatto che Dio sia ciò che è, stiamo dando loro la massima felicità, facendo adempiere loro il proprio fine, e stiamo dando a Dio la parte che gli corrisponde fra gli uomini; stiamo facendo della terra il paradiso di Dio e stiamo rendendo l’uomo beato sulla terra, perfino attraverso i veli della fede e nella notte dell’incomprensione.

Dio è felice…! Questo è il mio gaudio, questa è la mia beatitudine terrena, e questo è il piano di Dio compiuto sulla terra in relazione all’uomo.

Che gioia che Dio sia felice…! Quando la mia anima sente questo, il mio esilio è la mia beatitudine, anche se tra veli.

Grazie, Signore, perché questo sentire -Tu ben lo sai- è la respirazione del mio essere (…). Grazie, Signore; grazie, Signore; grazie, Signore…! Grazie per il tuo modo di essere e di attuare, eterno, perfetto e felice!

Madre Trinidad de la Santa Madre Iglesia

 


La pandemia, le mutazioni e le morti, non sono casuali, ma stanno realizzando, a poco a poco, il piano della riduzione della popolazione mondiale, che fa parte della strategia dell’Anticristo.

 


MESSAGGIO DELLA SANTISSIMA VERGINE MARIA
ALLA SUA AMATA FIGLIA LUZ DE MARIA

25 GIUGNO 2021


Amati figli del Mio Cuore Immacolato:


VI BENEDICO CON IL MIO AMORE, VI BENEDICO
CON LA MIA MATERNITÀ.


Amati figli del Mio Cuore Immacolato:


Mantenetevi costanti, non prendete decisioni precipitose, dovete stare attenti perché il demonio ha riversato sull’umanità la sua ira, la stoltezza, la vessazione, l’incostanza, la disobbedienza, la superbia, la cattiveria e l’invidia, affinché si annidino in ogni persona che lo permetterà; ha inviato le sue legioni perché facciano cadere in tentazione il Popolo di Mio Figlio. 


IL MALE STA AGENDO CON FURIA CONTRO I MIEI FIGLI.  
È IN ATTO UNA BATTAGLIA ACCANITA E REALE PER LE ANIME (1), IL MIO AMATO SAN MICHELE ARCANGELO È AL COMANDO CON LE SUE LEGIONI CONTRO SATANA E LE SUE LEGIONI MALIGNE, CHE STANNO VAGANDO PER RUBARE ANIME.


Il Popolo di Mio Figlio sta accogliendo novità che feriscono il Cuore Divino di Mio Figlio.
Il demonio e i suoi seguaci non smettono di attaccarvi per portarsi via il bottino delle anime, perché i Miei figli stanno cadendo nelle reti del male.
È NECESSARIA LA CRESCITA NELLA FEDE, L’AMORE FRATERNO È IMPRESCINDIBILE, COSÌ COME IL SÌ, SÌ, O IL NO, NO! (Mt 5, 37)


In questi momenti tutto l’universo è in subbuglio.


L’umanità sta vivendo in una continua turbolenza spirituale, nella quale alcuni dei Miei stanno tradendo gli altri. MIO FIGLIO SA TUTTO.


Amati, il serpente del male sta strisciando e in questo modo si insinua nella mente, nel pensiero delle persone e riesce ad addentrarsi nella Chiesa di Mio Figlio, tra le alte cariche della Gerarchia, si insinua nella politica, nel sociale, tramite ordini fatti circolare dall’élite mondiale.


L'élite mantiene il potere sull'umanità, in ogni aspetto, con uno schema ben definito a livello globale: la pandemia, le mutazioni e le morti, non sono casuali, ma stanno realizzando, a poco a poco, il piano della riduzione della popolazione mondiale, che fa parte della strategia dell’Anticristo.


Figli amatissimi:


DOVETE RIMANERE SALDI NELLA FEDE, DOVETE FORTIFICARLA, NON CEDETE ALLA TENTAZIONE CHE VI TRASCINERÀ LONTANO DA MIO FIGLIO E CHE VI PORTERÀ A NEGARE MIO FIGLIO, CHE TUTTO VEDE…


Questo è un momento arduo per i fedeli, è un momento di confusione, durante il quale sto versando lacrime di dolore per i Miei figli che stanno cadendo nella morsa delle tentazioni e si separeranno dalla retta via che vi porta alla Vita Eterna.


Quelli che si sono dimenticati della prossimità dell’Avvertimento (2), stanno andando avanti come se tutto andasse bene, comportandosi come degli ipocriti, che non si preoccupano di crescere momento dopo momento e di non decrescere a causa delle seduzioni del demonio.


Pregate figli Miei, la chiesa di Mio Figlio patirà, tremerà.


Pregate figli Miei, la terra continuerà a tremare con forza, più di
quanto l’uomo si aspetti.


Pregate figli Miei, le aggressioni tra i paesi, li porteranno a conflitti più gravi.


Pregate figli Miei, pregate, gli elementi mostreranno il loro potere e l’umanità avrà timore.


Amatissimi figli del Mio Cuore Immacolato:


SIATE PERSONE CHE FANNO LA DIFFERENZA, SIATE FEDELI A MIO FIGLIO, NON TEMETE…


Le Legioni Celesti comandate dal Mio amatissimo e fedele San Michele Arcangelo, stanno costantemente al vostro fianco, custodendovi.
Voi siete il Popolo di Mio Figlio e questa Madre intercede quale Regina e Madre della Misericordia. 


Siate Amore e il resto lo riceverete in sovrappiù.


Vi benedico. 


Mamma Maria

 

AVE MARIA PURISSIMA, CONCEPITA SENZA PECCATO
AVE MARIA PURISSIMA, CONCEPITA SENZA PECCATO
AVE MARIA PURISSIMA, CONCEPITA SENZA PECCATO


1. La battaglia spirituale, leggere…
2. Rivelazioni riguardanti l’AVVERTIMENTO, leggere…



COMMENTO DI LUZ DE MARIA


Fratelli:


Terminato questo Appello d’Amore Materno, mi è stata permessa la seguente Visione:


Mente stavo guardando moltissime persone sparse su tutta la terra, ho visto apparire demoni dappertutto.


Questi demoni hanno una sola consegna: infangare la mente degli uomini.

Alcune persone che si trovavano dentro le chiese, se ne uscivano allontanandosi dal bene e seguivano false ideologie, proclamavano ingiurie a gran voce contro la Chiesa di Cristo, mentre la Madonna piangeva ininterrottamente e le lacrime scendevano dal Suo Cuore Immacolato.


Ho visto i demoni festeggiare con grande frenesia la morte di un amato vescovo, vestito di bianco.


La Chiesa, rappresentata da un grande edificio, tremava da un lato all’altro e a causa di quel tremore, alcune persone cadevano dall’edificio ed erano attese dal maligno e dalle sue legioni, che poi li portavano all’incontro con il demonio. 


La Madonna piangeva per il grande numero di persone che si perdevano.


Un Angelo che attraversava il Cielo diceva:


Affrettatevi, non perdete tempo, “uomini di poca fede” (Mt 14,31).


Amen.

 


sabato 26 giugno 2021

SE MI APRI LA PORTA...

 


AMORE E SACRIFICIO


Sulla via del Calvario

«Vuoi incominciare davvero la vita d'amore? Devi prepararti perciò anche alla vita di sacrificio, perché l'amore dev'essere alimentato con esso, che forma il combustibile per mantenere accesa la fiamma dell'amore.

Sei disposta ai miei tagli amorosi, allo spargimento del sangue vivo del cuore, senza più quelle tappe di sfiducia, di timore, che poco si addicono a un'anima sposa del Crocifisso?

L'amore ha pure le sue gradazioni; e se per guadagnare una cima bisogna faticare a salire, è pur necessario a chi vuole salire la vetta dell'amore, salire di pari passo quella del Calvario con la sofferenza accettata virilmente.

Ormai hai rinunziato alla Babilonia delle tue passioni, al purgatorio dei tuoi rimorsi. Ti sei inoltrata nella via dei volontari della Croce: tu vuoi davvero santificarti. Entra fiduciosa, ma con fermo proposito di perseverarvi, anzi di aumentare sempre più i tuoi sforzi, risoluta di essere costante nel bene.

Ti devo esercitare nella sofferenza, privandoti progressivamente di quanto ti fa piacere, per rendere così il tuo spirito più forte nell'amore.

Un amore languido dà risultati languidi, invece il sacrificio rende forti e produce amore concreto e ardente. L'amore vive di volontarie dedizioni anche se dolorose.

Io sono e sarò sempre la prima e l'unica valida Vittima. Le anime che mi vogliono seguire, sono le mie associate, le più intime confidenti.

È sempre nel dolore che il cuore comunica all'anima confidente i misteri profondi che contiene: e lo ne ho tanti di dolori occulti! A taluno sembro un volontario sofferente e mi compiangono. La loro vita gaudente indurisce il loro cuore, e non mi capiscono.

Quante persone sinceramente entusiaste trovo nella domenica delle Palme! Ben poche però ne incontro sulla via del Calvario.

Mi acclamate Re soltanto quando Mi vedete glorioso e godete nelle manifestazioni clamorose, ma non mi seguite quando son trattato da re da burla, ossia quando vi dibattete nelle vostre sofferenze.

DON RENZO DEL FANTE


La Stolta Superbia e Soave Umiltà

 


Sincerità e semplicità

La tendenza alla superbia è tanto radicata in noi che per guarire abbiamo bisogno, a differenza dell’Immacolata, dell’esperienza della nostra miseria con la colpa. Per questo, Dio permette le nostre cadute come deterrente, cura preventiva contro l’orgoglio.

Quando avete mancato, ricordate: “A chi riconosce il suo fallo, se ne pente e se ne accusa con umiltà e sincerità, Dio sempre perdona. Non soltanto perdona, ma compensa. Quanto è buono il Signore con chi è umile e sincero! Se umilmente, amorosamente affidate la vostra anima al Signore, Egli, come un padre che guida il suo piccino, ve la conserverà illesa dal demonio, non permettendo che nulla vi faccia del male” (Poema 1°, p. 158).

“Voglio richiamare l’attenzione troppo sviata degli uomini sulle condizioni essenziali per piacere a Dio e ricevere la sua continua venuta nel cuore: umiltà assoluta come la carità. Sapere riconoscere che si è mancato e non avere l’orgoglio, ancora più nocivo della stessa colpa, di non volere dire: “Ho sbagliato!”. Meno Dio, tutti sbagliano! Chi può dire: “Non sbaglio mai?”. Poi, umiltà ancora più difficile nel sapere tacere le meraviglie di Dio in noi, quando non è necessario proclamarle per la sua gloria, e per non avvilire chi è privo di tali speciali doni di Dio” (Poema 1°, p. 158).

“Quando pregate o fate penitenza, fate che il mondo non se ne avveda” (Mt. 6,5). L’umiltà è il candido velo messo a difesa sul bene che si fa e sul bene che Dio ci dà. Non cercare la gloria per l’amore di privilegio che il Signore ci concede. Col ricercare la stolta gloria umana, il dono ci verrebbe subito tolto. Ma interno canto del cuore a Dio: “L’anima mia magnifica il Signore, perché ha guardato l’umiltà, la bassezza della sua serva”.

“Se vuole, Dio svela se stesso nel suo servo. Lasciate a Lui la cura di proclamarvi suoi servitori. Egli ne ha una amorosa fretta, perché ogni creatura che assurga a una missione particolare è una nuova gloria aggiunta a quella divina, dimostra quanto è grande l’uomo come lo vuole Dio: una perfezione minore che rispecchia quella del Creatore.

Rimanete nell’ombra e nel silenzio, prediletti della grazia, per sentire dal Signore parole di vita: “Tu, Betlemme, di Efratta, sei la più piccola fra le terre di Giuda, ma da te nascerà il Dominatore” (Michea 5,2).

“Anche i più grandi devono seguire la via che tutti seguono, nelle manifestazioni esterne, senza singolarità, né darsi delle pose che non sono altro che superbia ammantata di umiltà ipocrita. Sempre semplicità, affinché lo Spirito Santo venga a voi con piacere, trattenendo con la massima purezza e con la fedeltà alle sue ispirazioni” (Quad. ‘43, p. 53).

René Vuilleumier


 


Camminate per un futuro con molti Giuda e pochi con il coraggio di Giovanni Battista. - Siate fedeli agli insegnamenti del vero Magistero della Chiesa del Mio Gesù.

 


Messaggio di Nostra Signora Regina della Pace, trasmesso il 24/06/2021


Cari figli, soffro per quello che viene per voi. Camminate per un futuro con molti Giuda e pochi con il coraggio di Giovanni Battista. Piegate le vostre ginocchia in preghiera. Vi chiedo di mantenere accesa la fiamma della vostra fede. Non permettete che il fango delle false dottrine vi contamini. Appartenete al Signore e solamente Lui dovete seguire e servire. Coraggio. Non vi dimenticate le lezioni del passato. La verità del Mio Gesù è la vostra grande arma di difesa. Siate fedeli agli insegnamenti del vero Magistero della Chiesa del Mio Gesù. Io vi amo e sarò con voi. Avanti senza paura! Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per averMi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Io vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.

 


venerdì 25 giugno 2021

Umiliatevi, miei piccoli, umiliatevi e otterrete la vostra salvezza.

 


Messaggio di Dio Spirito Santo a JV


02 giugno 2021

Rosario del Mattino - Messaggio SINGOLO


All'inizio del Rosario. Dio Spirito Santo parla.

Figlioli, io sono il vostro Dio Spirito Santo. Vedo questa povera umanità distrutta dal peccato. Distrutto dal tuo orgoglio, dalla tua vanità. Distrutto perché non hai seguito i valori che ti sono stati insegnati. Distrutto perché hai voluto condurre una vita vuota, una vita che non è vita, perché non è una vita che piace al Cielo con le tue azioni.

Tutto sarà purificato, tutto sarà santificato, le anime elette risplenderanno quando verserò la Mia Luce su tutti voi. Le anime elette avranno questo nuovo slancio Divino, saranno come specchi, riceveranno la Mia Grazia e illumineranno il loro ambiente.

D'altra parte, le anime che saranno eliminate, che saranno portate via dalla Terra, perché la Mia Grazia arriverà anche a loro, ma non sarà riflessa, saranno come rocce che non rifletteranno la Luce Divina che vi sarà data per il bene delle anime.

Le anime che rifletteranno la Mia Luce, sono le anime che sono state segnate, sono le anime nelle quali abbiamo riposto la Nostra fiducia per formare una nuova generazione, anime che sono state acrisolate, anime che, pur vivendo in un mare di peccato, sono rimaste a galla, non hanno voluto affondare in tutto questo male che state vivendo, con tutta questa falsità di cui Satana vi ha circondato, con tutta questa menzogna che state vivendo e che state accettando come stile di vita.

Avete disprezzato il Dono del Discernimento, perché non vi siete preoccupati di perfezionarvi, perché non avete voluto vivere nella Verità che viene da Noi, dalla Nostra Santissima Trinità, semplicemente, queste anime vivono per il gusto di vivere, godono di ciò che non dovrebbe essere gioia, non chiedono aiuto per migliorarsi e chiedono come se lo meritassero.

Certamente, è stato dato molto sia al bene che al male, perché è così scritto. I buoni, quelli che riflettono la Mia Luce sono quelli che hanno capito la Parola, hanno accettato la Saggezza Divina e l'hanno messa in pratica. Gli stolti non cercano la Verità né si interessano ad essa, vivono nel marcio, vivono in questo mare di male, molto poco diverso dall'inferno in cui cadranno.

Che spreco di grazie, di benedizioni e di amore! Questi sono tesori incomparabili che la grande maggioranza dell'umanità non ha potuto apprezzare. Avete preferito la cattiveria, il disordine e i vizi. Avete studiato, ma non per migliorare voi stessi, bensì per offendere di più il vostro Dio e i vostri fratelli. Satana vi ha condotto su sentieri di distruzione, di malvagità, di inimicizia con Noi. Vi ha allontanato dai Comandamenti Divini che vi sono stati dati nei Comandamenti. Come vi ho detto, chiedono, ma non lo meritano. La Nostra Promessa era: che se aveste obbedito e rispettato i Comandamenti, le Nostre Benedizioni sarebbero cadute su di voi, ma se aveste disprezzato i Nostri Comandamenti, non avreste avuto diritto alle Nostre Benedizioni, perché come si può pretendere quando non si dà, quando non si agisce su ciò che vi è stato chiesto?

Voi dite che venite a Noi quando siete "nati", che venite a Noi quando avete un forte bisogno. Allora, da parte Nostra, potremmo anche dire: 'Ti darò quello che desideri, quando ci verrà in mente di dartelo'. Certo, il Nostro Amore non è vendicativo, il Nostro Amore dà anche se voi non rispondete, ma vi faccio questo esempio perché, umanamente parlando, capiate che non potete agire senza Amore, senza rispetto delle Nostre Leggi, senza una vita di preghiera, senza una vita sacramentale. Non state facendo nulla da parte vostra per ottenere, prima di tutto, la vostra salvezza. Voi non meritate la salvezza, perché per averla, dovete fare la vostra parte, lottare per essa, sacrificarvi per il vostro bene e voi non lo state facendo.

State vedendo come i tempi stanno diventando sempre più duri e sempre più difficili da vivere. Il Padre vi aveva già detto che la prova sarebbe diventata sempre più difficile finché non aveste reagito, finché non vi foste inginocchiati e aveste chiesto perdono, ma voi continuate ad essere un popolo dalla dura cervice. Fino a quando, fino a quando l'uomo si umilierà e obbedirà al suo Dio?

Sei sull'orlo della perdizione della tua anima. Avrete momenti catastrofici, e quelli di voi che non sono preparati, difficilmente si salveranno, perché non avranno il tempo per un profondo pentimento del cuore, un pentimento sincero, in modo da poter raggiungere la vostra salvezza.

Vi è stato detto che come avete vissuto, così morirete. In altre parole, come vi siete comportati, avrete accumulato la Nostra gratitudine, le Nostre Gentilezze, il Nostro Amore e raggiungerete la vostra salvezza, perché l'avete cercata, perché avete vissuto alla pari con il Nostro Amore.

Ripeto, Miei piccoli, il tempo è finito e voi non rispondete e non volete inginocchiarvi. Il male aumenta perché non fermate Satana con la vostra preghiera, vivendo nell'Amore, pregando per il vostro bene e quello dei vostri fratelli. Non volete cercare la protezione del Cielo, continuate a contare solo sulla vostra povera forza, che non è niente in confronto alla malvagità di satana.

Umiliatevi, miei piccoli, umiliatevi e raggiungerete la vostra salvezza.

Grazie, miei piccoli.


LA’ DOVE CIELO E TERRA SI INCONTRANO

 


Preghiera e unità di vita

 Vi ho ricordato finora alcuni tra principali momenti di preghiera che possono entrare nella vostra giornata e che appartengono alla tradizionale pietà della Chiesa. Sono momenti che possono e devono articolarsi con tutta naturalezza nel tessuto della vostra vita quotidiana, amalgamandosi col lavoro, con la vita familiare, con i rapporti sociali, con gli impegni culturali e civili, con i momenti dello svago e dello sport.  Non permettete dunque che rimangano come dei “corpi estranei”, messi lì forzatamente, in contrasto col resto delle vostre occupazioni come se rubassero tempo e attenzione agli altri vostri doveri; finirebbero così per diventare un disturbo e un intralcio alla vostra vita quotidiana e non gioverebbero alla vostra vita di cristiani.

 Fratelli miei, possediamo un cuore solo e con questo unico cuore dobbiamo amare Dio, le persone care e le cose buone di questo mondo.  Non potete andarvene per questa terra interiormente divisi: il Signore da una parte e le vostre occupazioni dall’altra.

 Essere cristiani tutti di un pezzo significa, appunto, questo: vivere l’unità di vita. Come i punti di una circonferenza sono tra loro legati da un unico riferimento: il centro, così tutti i momenti della giornata nella vostra vita di cristiani devono avere un unico centro: Dio.  Se, invece, ci fosse in voi una doppia vita, quella del vostro rapporto con Dio e quella delle vostre occupazioni quotidiane, ciascuna indipendente e separata dall’altra, così che tra i momenti di preghiera e il lavoro e la vita familiare e tutto il resto non ci fosse continuità o almeno sintonia, ma ci fosse invece frattura o magari, dissonanza e contraddizione, allora verrebbe a mancare l’aspetto più profondo della coerenza cristiana.  Dite al Signore che volete vivere “per Lui, con Lui e in Lui” ventiquattro ore al giorno, senza per questo lasciare le vostre occupazioni ordinarie e i vostri compiti giornalieri;  in altre parole chiedetegli di diventare anime di preghiera e di contemplazione, anime che hanno messo Dio al centro nella propria vita di ogni giorno. E’ questo l’unico modo per non esser anime divise, lacerate, anime nevrotiche.

Ferdinando  Rancan

Le Profezie e le Rivelazioni di Santa Brigida di Svezia

 


Le parole di Cristo alla sua sposa sul metodo e la venerazione che deve mantenere nella preghiera, e sui tre tipi di persone che servono Dio in questomondo.

 

Capitolo 14

"Io sono il vostro Dio che è stato crocifisso sulla croce; vero Dio e vero uomo in una sola persona che è presente ogni giorno nelle mani del sacerdote. Quando mi rivolgi una qualsiasi preghiera, termina sempre la tua preghiera con l'intenzione che sia sempre fatta la mia volontà e non la tua. Perché quando pregate per i già condannati, io non vi ascolto. A volte pregate anche per alcune cose che sono contro il vostro benessere ed è per questo che è necessario che affidiate la vostra volontà a me, perché io conosco tutte le cose e non vi fornisco altro che ciò che è benefico. Molti pregano senza la giusta intenzione e per questo non meritano di essere ascoltati.

Ci sono tre tipi di persone che mi servono in questo mondo: I primi sono quelli che mi credono Dio, il Creatore e datore di tutte le cose e potente sovrano su tutto. Mi servono con l'intenzione di guadagnare onore e cose mondane, ma le cose del cielo sono considerate come niente per loro, così che ne farebbero volentieri a meno se potessero invece guadagnare le cose deperibili e presenti.  Secondo il loro desiderio, il piacere mondano cade su di loro in ogni cosa e così perdono le cose eterne, ma io li ricompenso con benefici mondani per tutte le cose buone che hanno fatto per amor mio fino all'ultimo centesimo e all'ultimo momento.

I secondi sono quelli che mi credono Dio onnipotente e un giudice severo, e questi mi servono per paura del castigo ma non per amore della gloria celeste. Se non avessero paura della sofferenza, non mi servirebbero.

Il terzo sono quelli che mi credono il Creatore di tutte le cose e vero Dio e che mi credono giusto e misericordioso. Questi non mi servono per paura del castigo, ma per amore e carità divina. Piuttosto, preferirebbero e sopporterebbero ogni punizione, se potessero sopportarla, piuttosto che provocarmi anche solo una volta all'ira. Questi meritano veramente di essere ascoltati nelle loro preghiere, perché la loro volontà è secondo la mia volontà.

Ma quelli che appartengono al primo tipo non usciranno mai dal luogo del castigo e del tormento né potranno vedere il mio volto. Coloro che appartengono al secondo tipo non saranno puniti e tormentati tanto, ma non potranno comunque vedere il mio volto, a meno che non correggano la loro paura attraverso la penitenza e l'emendamento. 


LA PIA PRATICA DELLA GRANDE PROMESSA TUTTI IN PARADISO

 


Il Supplicante  

Ottavo Venerdì 

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La S. Comunione in unione agli Angeli  (Comunione del Supplicante) 

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Considera, anima mia, come gli Angeli, non sono soltanto i messaggeri ordinari di Dio, che annunziano i divini messaggi di minor entità, mentre i messaggi di maggior rilievo sono riservati agli Arcangeli, ma essi sono anche i custodi degli uomini, e come tali oppongono la loro santa e benefica attività a quella, nefasta dei loro antichi compagni di gloria, gli angeli ribelli, i demoni, che ci tentano.  

Fra questi angeli beati c'è anche il nostro, [184] Angelo Custode; perché il Signore ci ha rivelato e la santa Chiesa insegna, che ognuno ha il suo angelo custode, che vigila sopra di lui; lo accompagna dalla culla alla tomba e dalla tomba al Purgatorio, non abbandonandolo, colle sue cure, che in cielo, dove da suo custode diventa suo compagno di felicità e di gloria, oppure, pieno di mestizia, alle porte dell'inferno, piangendo su quella rovina.  

Gli angeli non solo custodiscono gli uomini e suggeriscono loro il bene, ma pregano anche molto per i loro protetti; ed oh! quante grazie non c'implorano colle loro preghiere! Essi sono pieni di carità e di amore verso di noi, e ci amano assai più della più dolce tra le madri, perché la madre terrena ama di un amore naturale, mentre gli angeli amano in Dio.  

Preghiamo gli angeli custodi che c'implorino da Gesù la grazia dell'umiltà; siamo, perché umili, docili ai loro insegnamenti e lasciamoci guidare da loro; c'implorino pure le virtù della carità verso il prossimo, al quale noi, che crediamo nel Cuore adorabile di Gesù e lo amiamo, dobbiamo essere veri angeli custodi, coll'esercizio della carità, ed elevando da veri supplicanti le nostre preghiere per loro.  

[185] Preghiamo molto per il prossimo; la preghiera giova moltissimo; finché Mosè pregava sul monte Horeb vinceva il popolo di Dio;. quand'egli stanco cessava di pregare, vincevano i nemici. Allo stesso modo finché aiuteremo i nostri fratelli colla preghiera, essi riporteranno trionfo e vittoria del demonio e degli altri nemici della loro anima; e facciamo atti di carità, perché chi aiuta un bambino povero aiuta Gesù; chi dà da mangiare a Gesù, lo veste, l'aiuta, e a queste persone benefiche il Signore ha promesso il premio eterno.  


Preparazione 

PREGHIERA AL SACRO CUORE DI GESÙ 

Gesù, che avete detto: «Imitate me che sono mite ed umile di Cuore», concedetemi, per i meriti del vostro Corpo piagato e del vostro Sangue prezioso che vado ora a ricevere, la grazia dell'umiltà, perché pensi bassamente di me stesso e sia sempre docile alla guida angelica che mi avete dato. Essa mi conduca spesso alla vostra Mensa eucaristica e un giorno al Banchetto eterno, alle vostre nozze colla Chiesa trionfante nel cielo.  

Signor mio Gesù Cristo, il cui Cuore è una fornace ardente di carità e di amore, infiammate, ve ne prego, il mio cuore di un amore [186] intenso ed efficace verso il mio prossimo e specialmente verso coloro che versano in necessità spirituali o corporali. Esaudite le suppliche che vi rivolgo per la loro salvezza eterna; concedete loro le grazie spirituali e temporali che sono loro necessarie per il raggiungimento del loro fine, e datemi un cuore pieno di carità, simile al vostro, perché come Voi, per aiutarci, avete dato il sangue e la vita, così io mostri la mia carità e il mio amore con atti speciali di carità e coll'esercizio delle opere di misericordia, secondo la mia possibilità e il loro bisogno, per onorare così il Vostro Cuore amoroso e rendere a Voi, divino, nei vostri figli bisognosi, una piccola parte di quel gran bene che avete fatto a me.  

Gesù, che nel santissimo Sacramento dell'Altare vi siete tanto umiliato per mio amore, fatemi umile. Gesù, vittima di carità e di amore nel Sacramento dell'Amore, fate che il mio cuore arda di carità come il vostro.  


AGLI ANGELI 

Angeli del cielo, e in modo speciale voi, mio buon Angelo Custode, aiutatemi a ricevere degnamente Gesù nel mio cuore. Voi, o caro Angelo Custode, che mi avete portato in questa chiesa, conducetemi anche alla [187] santa Mensa eucaristica, e come uno dei vostri compagni di gloria ha sfiorato le labbra del profeta Isaia con un carbone infuocato, tolto dall'altare dei profumi che arde avanti al trono di Dio, e lo rese in tal modo eloquente, così voi prendete dal Cuore adorabile di Gesù una scintilla di carità, accostatela al mio cuore e incendiatelo; perché senta un forte amore per il mio Gesù; arda, in questa santa Comunione, di amore di lui e del prossimo in lui; dalle mie labbra escano infuocate suppliche per la salvezza delle anime ed io mi senta invogliato di amare Gesù nel mio prossimo ed il prossimo in Gesù.  

Angelo mio custode, fate che questa mia Comunione sia ben fatta e mi sia caparra di quella gloria che voglio godere con voi, amico mio dolcissimo, nella magione beata del cielo.  

Le altre preghiere come a pagina 120.  


RINGRAZIAMENTO 

Sii pieno di riconoscente affetto verso il Re degli, Angeli che, accompagnato dalla sua corte celeste è venuto a te. Osserva come avanti a te sono prostrate schiere di angeli, e tra questi anche, in un modo specialissimo, il tuo Angelo Custode, per adorare il loro Creatore e Signore che alberga nel tuo petto. Unisciti loro nella sua adorazione; inginocchiati presso il tuo fedele custode, la tua santa guida, e adora con lui Gesù. [188] 


IL SUPPLICANTE A GESÙ 

Accettate, caro Gesù, i miei ringraziamenti e il mio amore riconoscente! Quanto vi sono grato per la vostra indicibile degnazione e per il favore grande che mi avete fatto col venir ad abitare nella povera anima mia! Non vi posso ringraziare come meritate, o Signore; sono così meschino nella virtù, che non so parlare, non so dirvi quello che sento e che pur vorrei manifestarvi in un modo meno indegno di Voi. Accettate, caro Gesù, per me gl'infuocati ringraziamenti che vi rende l'angelo buono che mi avete dato come custode. Vi ringrazio che me lo avete dato. Egli vi ringrazi per me; io unisco le mie preghiere alle sue e come un anello, anche di ignobile ferro, acquista un grande valore se in esso è incastonato un diamante, così i suoi ringraziamenti diano un valore speciale ai miei.  

Gesù mio, esaudite le preghiere che innalzo a Voi in questa santa Comunione, per coloro ii quali sono unito dai vincoli della stessa fede; siate a tutti largo di grazie e di benedizioni. Non badate ai loro meriti, ma beneficateli secondo gli abissi infiniti della vostra misericordia.  

Vi supplico in modo speciale per coloro [189] che hanno maggior bisogno del vostro aiuto, hanno. abbandonato la via del bene e si trovano sulla via dell'errore, della colpa e del peccato.  

Cuore adorabile di Gesù, vittima divina per la nostra salvezza; Voi che amate tanto i poveri peccatori, esaudite le mie preghiere ed abbiate pietà di loro!  

Dolce e caro Gesù, speranza e conforto di chi vi ama; che avete passato la vostra vita terrena facendo del bene a tutti, siete stato prodigo di aiuti materiali e spirituali alle turbe che vi seguivano e avete beneficato anche coloro che vi odiavano, facendo un miracolo in favore dello stesso Malco, servo del vostro nemico Caifa, che era venuto per catturarvi, deh! aiutatemi, perché anch'io, che voglio imitare il vostro Cuore divino nella ricchezza della carità e dell'amore, sia largo di misericordia con quanti hanno bisogno di aiuto e di misericordia. Rendete le mie labbra eloquenti nel dare consigli e ammonimenti a chi ne ha bisogno e aprite le mie mani, perché possa aiutare, secondo le mie forze, chi è bisognoso di aiuto. Benedite, caro Gesù, questo vostro povero supplicante, che si vuole garantire anche con questa Comunione la realizzazione della vostra Grande Promessa. [190] 


AGLI ANGELI 

Angeli del Paradiso, adorate con me Gesù. Angelo mio custode, insegnatemi ad adorare Gesù. Celeste mia guida, consigliatemi bene! Celeste mio custode, vegliate sopra di me; Angelo di Dio, che siete il mio custode, illuminate, custodite, reggete e governate oggi e poi ogni giorno, fino alla morte, me umile vostro servo e cliente, che vi sono stato affidato dall'amoroso mio Dio.  

Guidatemi spesso al Sacramento dell'Amore; tenetemi nella dovuta umiltà; spingetemi ad aiutare chi ha bisogno di aiuto; conducetemi a confortare chi soffre, ad illuminare i dubbiosi, istruire gli ignoranti, portare pane al poverello; conducetemi spesso in chiesa a supplicare Gesù per me e per i miei fratelli erranti, perché voglio santificarmi. Il mio e vostro Gesù ci ha detto: Siate santi come è santo il vostro Padre celeste. Io voglio esaudire questo voto del suo Cuore adorabile.  

Santo Angelo mio custode, aiutatemi a farmi santo.  

Le altre preghiere come a pagina 128. [191] 

BENEDETTO XVI È IN ATTESA DEL MIO VERDETTO.

 


Carbonia 23bis-06-2021  –  ore 16.45   – seconda locuzione

Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen

Cristo è Risorto dai morti, Egli è Vivo e viene in mezzo a voi, anticiperà il suo ritorno per i suoi figli.

Tutto il Creato geme nella condizione di peccato, ma presto il Signore rinnoverà ogni cosa, il Nuovo Mondo sarà nelle bellezze del suo Tutto.

Il suo Amore è infinito, la sua Misericordia è grande. Abbandonatevi a Colui che tanto vi ama, …abbandonatevi a Colui che vi ha salvati,  tornate a Gesù, il Cristo Signore.

Chiedete a Lui la grazia della conversionechiedete a Lui l’aiuto! Entrate nella dimensione dell’Amore, … abbandonate il mondo! Questo mondo è pieno di miseria, è gestito da Satana, …tornate a Colui che tutto vi renderà nell’amore più grande.

Avanti, il Cielo festeggia il ritorno di molti figli ma ancora attende un rimanente; siate voi coloro che porteranno a Dio quei figli che si sono persi nell’oscurità.

Pregate figli miei e digiunate, non guardate più le cose di questo mondo, percorrete le sue vie indicando il Cielo a tutti i passanti.

Amati figli di Dio, con voi, oggi in questo Colle,
festeggio l’inizio di una Nuova Storia,
l’inizio di una Nuova Era!

Il Cielo è in attesa del miserabile patto che l’uomo deve stipulare con Satana, e, all’improvviso, come un fulmine a ciel sereno, si scatenerà l’Inferno sulla Terra. Pregate figli miei, pregate.

Benedetto XVI è in attesa del mio verdetto, egli attende il via dal Padre suo che è nei Cieli, …egli ascolta la Voce di Dio e geme per i peccati di questa Umanità, offre il suo sacrificio, vuole essere imitazione di Cristo Signore, ama il suo Dio e attende con ansia il momento di pronunciare le fatidiche parole: …”Ed ecco che Egli viene!”.

Rumori di guerra, situazioni infernali sono sulla Terra! Questa Umanità è nella miseria infinita di Satana. L’uomo non vuole convertirsi, vuole gioire delle cose di questo mondo, …rinuncia alla Vita!

L’anima di molti uomini è nera come la pece, Lucifero vive in queste anime: …uomini raccolti con falsi prodigi e messi in condizioni di essere preda di Satana.

In queste poche ore che restano a questo mondo da vivere in queste condizioni di peccato, richiamo i miei figli, richiamo i dispersi, …non c’è più tempo figli miei benedetti, come ve lo devo dire?

Non avrete futuro su questo Pianeta, il Male ha imperato! Voi l’avete aiutato con il vostro sì: … avete rinunciato a Me per seguire il Male. Vi siete abbeverati del suo veleno, avete preso le sue sembianze, vi siete messi definitivamente nelle sue mani, procedete nella sua miseria infinita, non vi degnate di fermarvi nemmeno per un istante ad ascoltare la voce di Dio, del vostro Dio Creatore: siete ormai finiti, il vostro tempo finisce qui con queste mie ultime parole a voi. Passerò in ogni luogo e benedirò dove troverò conforto, dove troverò la fede, e maledirò i luoghi dove Satana impera.

Come Giovanni Battista urla nel deserto, il Figlio di Dio come Uomo disceso dal Cielo oggi vi annuncia l’avvertimento.

Oggi è disceso il Cielo sulla Terra, ma in molti non vi accorgete di nulla, preferite stare nel buio, non volete vedere la Luce.

Tutto procede secondo i piani del Cielo, ancora un poco, il tempo è già chiuso! Maledizione a voi, o uomini, che vi siete donati a Satana! …Benedizioni a voi, figli miei, voi che avete preferito il vostro Dio Creatore a Satana.

Dio Padre con voi.

Le grandezze di Gesù

 


Intima essenza e midollo del mistero della Incarnazione


c) L’albero trapiantato

Secondo la legge, un albero trapiantato da un luogo in un altro, quando in questo abbia gettate le radici, più non appartiene al padrone del primo fondo, ma al padrone del secondo; perché per il nutrimento preso nel nuovo terreno, è diventato in certo qual modo un altro albero, benché sia ancora lo stesso fusto, la stessa sostanza, la stessa anima vegetativa, la stessa pianta nel suo genere, nella sua specie ed anche nella sua natura individuale e in tal modo carica delle stesse foglie e degli stessi frutti.

Quanto più dobbiamo dire lo stesso di quella natura umana assunta dal Verbo, la quale è una pianta celeste e nella sua specie un albero rovesciato, secondo una parola di Platone1, ma in un senso ben più elevato, sconosciuto a quel grande filosofo e conosciuto solo dai cristiani? Quanto più dobbiamo dire che quella Umanità, levata dal fondo sterile dell’essere comune e ordinario alla sua natura specifica, e trapiantata felicemente nel fondo proprio dell’essere divino, quanto più dobbiamo dire che essa non è più nel potere e possesso suo naturale, ma nel potere e possesso della grazia divina e increata? È questa il nuovo fondo nel quale è stata come trapiantata, per la unione personale con Colui che è la Grazia essenziale e sostanziale, con Colui che, presso gli antichi Padri e nelle scritture, porta in modo assoluto il nome di Grazia. Il Verbo, infatti, è veramente la Grazia sostanziale ed ipostatica; San Paolo, secondo tutti gli antichi Commentatori latini ed una parte dei codici greci, lo chiama con quel nome: La Grazia di Dio ha gustato la morte per tutti (Eb 2, 9), vale a dire, il Figlio di Dio, che è l’autore, l’Essenza e la fonte della grazia.


1  L’uomo, per la sua natura spirituale, ha le radici in cielo, mentre la pianta le ha nella terra. Se non erriamo, l’autore allude al seguente passo di Platone, nel Timeo: "La gentilissima specie di anima che è dentro di noi, abita in su la sommità del corpo e leva noi da terra, per la parentela ch’ella ha con il cielo: imperocchè non siamo piante terrene, ma sì celesti, e ciò noi diciamo molto dirittamente. E per fermo là (in cielo) sospese Iddio il nostro capo o radice, e drizzò tutto il corpo, di dove trasse 1’anima suo principio». Platone, Dialoghi volgarizzati da Francesco Acri, 3a edizione Milano, pag. 585. (N. d. T.).

Card. Pietro de Bérulle