lunedì 28 giugno 2021
domenica 27 giugno 2021
Perciò, lasciatemi vivere in voi ed essere Uno e potrete agire con Me, il vostro Dio, e aiutarmi a cambiare questo mondo di tanti errori.
Messaggio di Dio Padre a JV
Il beato Francisco Palau - Un profeta di ieri, per oggi, domani e per la fine del mondo
I tre giorni delle tenebre
secondo le Scritture e le testimonianze autentiche dei santi
Il capitolo finale della disfatta della Rivoluzione potrebbe benissimo culminare nei cosiddetti “tre giorni di oscurità”.
Hanno un fondamento biblico e sono stati oggetto di commenti e/o visioni di anime sante o privilegiate.
La più famosa rivelazione privata su questi tre giorni di oscurità è attribuita alla Beata Ana Maria Taigi (1769-1837). Vedi: Il contemplativo della lotta tra Luce e Tenebre
Ai tempi dei Beati, questa visione aveva già notorietà. La sua versione più autorevole viene letta nel processo di beatificazione di Beata Taigi.
Si trova nella testimonianza di mons. Raffaele Natali, confidente della veggente e conoscitore delle sue visioni per decenni. Ha testimoniato in questi termini:
“Nell'anno 1818, la Serva di Dio mi descrisse la rivoluzione di Roma e tutto ciò che accadde, e poi mi parlò molte volte, in modo molto più sorprendente, dicendo che era stata mitigata nell'attenzione alle preghiere di molti anime amate da Dio, che a Lui si erano offerte per soddisfare la Divina Giustizia.“Ma [che sarebbe venuto un giorno in cui] l'iniquità avrebbe marciato in trionfo e molti 'buoni' credenti si sarebbero tolti la maschera.“Che il Signore ha voluto denunciare la zizzania, perché subito saprebbe cosa farne.“Che le cose arrivino a tal punto che l'uomo non potrà più metterle in ordine, ma che il braccio onnipotente di Dio rimedi a tutto.“Mi disse che il flagello della terra era stato mitigato, ma non quello del Cielo, che sarà orribile, spaventoso e universale.“Che Nostro Signore non l'avesse comunicato nemmeno alle sue anime più amate sulla terra. Che sarebbe venuto inaspettatamente e che i malvagi sarebbero stati distrutti.“Ma che prima di questa punizione, tutte le anime che a quel tempo godevano di fama di santità sarebbero state sepolte."Che molti milioni di uomini morirebbero a causa del ferro nelle guerre, un'altra parte nei conflitti e altri milioni nelle morti impreviste - è assodato che in tutto il mondo.“Che, di conseguenza, intere nazioni tornassero all'unità della Chiesa cattolica, molti turchi, gentili ed ebrei si convertissero, e che i cristiani fossero sbalorditi, confusi e stupiti del loro fervore e della loro osservanza.“In una parola, mi disse che il Signore voleva purificare il mondo e la sua Chiesa, per la quale stava preparando una nuova messe di anime che, sconosciute, avrebbero compiuto grandi opere e miracoli sorprendenti.“Mi disse che, dopo che la terra era stata ripulita con guerre, rivoluzioni e altre calamità, sarebbe iniziata la punizione del Cielo, che sarebbe culminata in una convulsione generale dei più spaventosi fenomeni meteorologici portando grande mortalità.“La Serva di Dio mi ha detto più volte che il Signore le ha fatto vedere nel Sole misterioso il trionfo universale della nuova Chiesa, così grande e sorprendente da non poterlo spiegare”(Proc. Ord. fol. 695-696 apud Mons. Carlo Salotti , “La Beata Anna Maria Taigi secondo la storia e la critica”, Libreria Editrice Religiosa, Roma, 1922, 423 pp., pp. 340-342).Per gran parte della sua vita la Beata Taigi ha sempre avuto davanti a sé un disco d'oro, simile a un sole, in cui vedeva rappresentati eventi presenti o futuri.(cfr Mons. Carlo Salotti, “La Beata Anna Maria Taigi dopo il racconto e la critica — Madre di famiglia e terziaria dell'Ordine della Ss. Trinità”, Libreria Editrice Religiosa, Roma — Scuola tipografica italo-orientale S. Nilo , Grottaferrata, 1922, 423 pp.).
RALLEGRIAMOCI NEL FATTO CHE DIO SIA QUELLO CHE È
L’Eternità è l’atto di amore puro, vissuto da Dio nella intercomunicazione eterna delle tre divine Persone.
Dio ha il suo gaudio infinito nel possesso perfetto di essersi Egli stesso in sé ciò che si è in un atto beatissimo e trinitario. Se per essere felice avesse bisogno di qualcosa fuori di sé, o potesse godere essenzialmente di qualche cosa che non fosse Lui nell’essersi di per sé, non sarebbe l’Infinita Perfezione.
L’Eternità ha il centro del suo gaudio e la pienezza della sua beatitudine nel fatto che Dio sia ciò che è e come lo è. Poiché così come Dio, per perfezione della sua natura, non può gioire essenzialmente in nessuna cosa al di fuori di Sé, così l’anima, nel trovarsi nella partecipazione dello stesso Infinito, rimane aderita a Lui nel suo modo di vedere, nel suo modo di sentire, nel suo modo di godere. Dio le dà il suo Sguardo perché lo guardi, la sua Espressione perché lo canti, e il suo Amore perché lo ami.
Allora, avendo l’uomo per partecipazione ciò che Dio ha per natura, gode partecipativamente di ciò di cui Dio gode per il suo essere e vive, in partecipazione, ciò che Dio vive per sussistenza eterna. Infatti, essendo innalzato alla grande categoria di entrare nella comunicazione dell’Infinito e a prendere parte della sua vita, l’uomo rimane sublimato così al di sopra delle sue appetizioni, dei suoi desideri e del suo amore, che perde il suo proprio modo di amare, di esprimere e di godere, passando a vivere e a godere di ciò che Dio si è e di ciò di cui Dio gode, essendo questo il gaudio essenziale della creatura creata dall’Infinito per possederlo.
E siccome Dio essenzialmente non può godere se non di ciò che Egli è per la perfezione infinita che racchiude in sé, pur avendo capacità infinita anche di godere infinitamente, l’uomo, messo di fronte a Dio, vedendolo nella sua regalità infinita, contemplandolo traboccante di perfezione e di felicità e sapendolo, con il possesso della stessa sapienza eterna e con il modo divino di sapere ciò che Dio nel suo modo personale si è, soggiogato, rapito, attratto irresistibilmente come da una calamita, rimane colmo e saturo nell’inebriamento infinito che la contemplazione della perfezione eterna gli produce.
E, o sorpresa!, arriva ad operarsi un grande miracolo: la creatura, con la sua mente piccolina e abituata a godere delle cose create, davanti alla contemplazione del Sommo Bene, in possesso di saturazione totale, rimane, nello stesso istante in cui entra nell’Eternità, convertita in un atto di amore puro che ha la pienezza e la felicità del suo gaudio nel fatto che Dio sia ciò che è di per sé.
Com’è buono Dio, com’è grande, com’è felice e com’è infinito! Com’è immenso nel suo eterno potere, per sé e per me…! È tanto ciò che ci si dà, tanto!, che ci si dà in ciò che è, in ciò che ha, in ciò che vive.
E, al darcisi, per perfezione del suo essersi, l’uomo, completamente soggiogato, e rapito dalla Bellezza Infinita, rompe in un gaudio di partecipazione eterna, senza che gli rimanga capacità di godere o volere qualcosa che non sia quella Perfezione che in modo travolgente lo soggioga e che in modo delirante lo innamora.
Dio è così grande e così infinito come buono, come amore, come comunicazione. E quanto più grande lo vediamo, più grande sarà il nostro gaudio, il gaudio che ci produrrà la contemplazione del fatto che Dio è ciò che è di per sé.
Un secondo gaudio avremo nell’Eternità, che sarà gioire nel fatto che Dio sta nella nostra anima posseduto e possedendola.
Ma persino questo stesso gaudio ha due parti. La prima appartiene al gaudio essenziale e consiste nel gioire nel fatto che Dio sta essendosi ciò che è nell’anima, non perché stia nell’anima, bensì perché Egli se lo è possedendoci secondo la sua volontà.
E la seconda parte… Ma c’è una seconda parte nel gaudio dei beati? Può forse l’uomo, contemplando Dio, voltarsi a gioire in qualcosa di proprio? È così povero Dio che non può riempirci totalmente?
No! Il fatto è che la nostra mente è tanto piccolina, che se io qui sulla terra, parlando del possesso dell’Infinito, non indico un gaudio nel quale l’uomo sia il primo attore, il suo pensiero egoista e abituato a vivere per sé e dei sensi corporali, intendendo tutto a modo umano, sembra rimanere nel vuoto, non comprendendo con il suo sguardo rachitico che ci sia qualcosa più grande di lui e che possa gioire con tale perfezione nel gaudio altrui, da arrivare a dimenticarsi totalmente di sé. Né tanto meno può intravedere che ci sia qualcosa di così sublime capace di non lasciargli capacità per guardare se stesso: non per la piccolezza dell’uomo bensì per la grandezza di Dio; non per la piccolezza della capacità dell’essere creato dall’Infinito, bensì per l’immensità trascendente dell’Eterno Essere.
Se la mia eternità nel cielo consistesse nel gaudio che avrò e nel godimento che io sperimenterò perché io sono o perché io ho, non potrei arrivare ad essere Dio per partecipazione, che ha la sua ragione nell’essere e nel godere di ciò che Egli è per perfezione del suo essere.
L’Eternità è entrare nella vita infinita non per esserla con Dio, poiché questo solo appartiene a Lui, bensì per possederla nella sua compagnia; così ciò che in Dio è essere o essersi da sé, in me è possederlo, goderlo, saperlo…
Dio è Sguardo infinito, Contemplazione eterna, in una fecondità così ricca, così piena, che rompe a generare in uno scoppio di Sapienza così espressivo, che l’Esplicazione infinita di questa eterna Sapienza è persona.
E questa Persona, Parola eterna, è così infinita, è tanta Esplicazione, che è tutta l’infinita perfezione in sillabazione eterna. E questa perfezione di Sapienza infinita rompente in Esplicazione, tra il Padre e il Figlio, è di un’adesione così perfetta e di un’intercomunicazione così infinita, che fa sorgere, in gaudio perfetto di sapienza eterna, l’amore infinito in Persona Amore, lo Spirito Santo.
E Dio, che si è così e ha il suo gaudio nel suo modo di essere trinitario e personale, per l’unità del suo essere, ci dà tutto ciò che è, non affinché noi lo siamo, perché questo è ciò che fa che Dio si sia quello che è ed è intrinsecamente suo, bensì affinché lo possediamo e, facendoci una cosa con Lui, lo godiamo.
Ed allora Dio ci dà il suo Sguardo affinché con questo lo guardiamo, affinché con questo lo intendiamo, affinché con questo possediamo il suo modo, il suo stile, la sua interpretazione, e il suo godimento divenga il nostro godimento, il nostro gaudio, la nostra vita.
E ci dà la sua Parola affinché con Lui godiamo scandendo la sua infinita perfezione; e ci si dà a sua volta lo stesso Spirito Santo, e così lo amiamo come Egli si ama.
Ma Dio è così meraviglioso, così eterno, così beato, così buono, così donatore, che, quando si dà, lo fa come è; e rende, colui che si dà, come se stesso per partecipazione.
Ed allora l’uomo, creatura a distanza infinita dell’Essere, è capace, per un’effusione dell’Amore Infinito, di dimenticarsi di sé totalmente e, arrivando a essere Dio per partecipazione, di vivere e di godere di ciò che Dio vive e gode.
Ora vedo che, quando la mia anima si sente chiamata a gioire nel fatto che Dio è Dio, a godere del suo godimento ed a rallegrarsi nel suo gaudio, la misura in cui questo si realizza in me è la misura della mia partecipazione e del mio possesso di Dio. Vedo che l’uomo, quanto più si avvicina a Dio e quanto più Dio lo attrae a Sé e lo tiene in Sé, tanto più si rende capace di adempiere il suo fine, che è gioire in ciò che Dio si è.
Oggi la mia anima vuol essere un inno di lode alla gloria di Dio, per l’attrazione che in me noto a gioire sempre nel fatto che Egli è felice, a cercare sempre e solo che Lui sia contento, a procurare che tutti coloro che mi circondano siano riposo per Dio. E di questo voglio essere riconoscente, non perché Dio stia nella mia anima, ma perché Dio abbia dove poter riporre il suo riposo e manifestare la sua gloria nell’esilio; perché ci siano esseri creati che, pur sotto la luce della fede, diano a Dio il riposo di potersi Egli stesso comunicare loro così profondamente che siano capaci di gioire, nella notte della vita e dietro veli, nel fatto che Egli è ciò che è.
Quando procuriamo che gli uomini gioiscano nel fatto che Dio sia ciò che è, stiamo dando loro la massima felicità, facendo adempiere loro il proprio fine, e stiamo dando a Dio la parte che gli corrisponde fra gli uomini; stiamo facendo della terra il paradiso di Dio e stiamo rendendo l’uomo beato sulla terra, perfino attraverso i veli della fede e nella notte dell’incomprensione.
Dio è felice…! Questo è il mio gaudio, questa è la mia beatitudine terrena, e questo è il piano di Dio compiuto sulla terra in relazione all’uomo.
Che gioia che Dio sia felice…! Quando la mia anima sente questo, il mio esilio è la mia beatitudine, anche se tra veli.
Grazie, Signore, perché questo sentire -Tu ben lo sai- è la respirazione del mio essere (…). Grazie, Signore; grazie, Signore; grazie, Signore…! Grazie per il tuo modo di essere e di attuare, eterno, perfetto e felice!
Madre Trinidad de la Santa Madre Iglesia
La pandemia, le mutazioni e le morti, non sono casuali, ma stanno realizzando, a poco a poco, il piano della riduzione della popolazione mondiale, che fa parte della strategia dell’Anticristo.
MESSAGGIO DELLA SANTISSIMA VERGINE MARIA
ALLA SUA AMATA FIGLIA LUZ DE MARIA
25 GIUGNO 2021
Amati figli del Mio Cuore Immacolato:
VI BENEDICO CON IL MIO AMORE, VI BENEDICO
CON LA MIA MATERNITÀ.
Amati figli del Mio Cuore Immacolato:
Mantenetevi costanti, non prendete decisioni precipitose, dovete stare attenti perché il demonio ha riversato sull’umanità la sua ira, la stoltezza, la vessazione, l’incostanza, la disobbedienza, la superbia, la cattiveria e l’invidia, affinché si annidino in ogni persona che lo permetterà; ha inviato le sue legioni perché facciano cadere in tentazione il Popolo di Mio Figlio.
IL MALE STA AGENDO CON FURIA CONTRO I MIEI FIGLI.
È IN ATTO UNA BATTAGLIA ACCANITA E REALE PER LE ANIME (1), IL MIO AMATO SAN MICHELE ARCANGELO È AL COMANDO CON LE SUE LEGIONI CONTRO SATANA E LE SUE LEGIONI MALIGNE, CHE STANNO VAGANDO PER RUBARE ANIME.
Il Popolo di Mio Figlio sta accogliendo novità che feriscono il Cuore Divino di Mio Figlio.
Il demonio e i suoi seguaci non smettono di attaccarvi per portarsi via il bottino delle anime, perché i Miei figli stanno cadendo nelle reti del male.
È NECESSARIA LA CRESCITA NELLA FEDE, L’AMORE FRATERNO È IMPRESCINDIBILE, COSÌ COME IL SÌ, SÌ, O IL NO, NO! (Mt 5, 37)
In questi momenti tutto l’universo è in subbuglio.
L’umanità sta vivendo in una continua turbolenza spirituale, nella quale alcuni dei Miei stanno tradendo gli altri. MIO FIGLIO SA TUTTO.
Amati, il serpente del male sta strisciando e in questo modo si insinua nella mente, nel pensiero delle persone e riesce ad addentrarsi nella Chiesa di Mio Figlio, tra le alte cariche della Gerarchia, si insinua nella politica, nel sociale, tramite ordini fatti circolare dall’élite mondiale.
L'élite mantiene il potere sull'umanità, in ogni aspetto, con uno schema ben definito a livello globale: la pandemia, le mutazioni e le morti, non sono casuali, ma stanno realizzando, a poco a poco, il piano della riduzione della popolazione mondiale, che fa parte della strategia dell’Anticristo.
Figli amatissimi:
DOVETE RIMANERE SALDI NELLA FEDE, DOVETE FORTIFICARLA, NON CEDETE ALLA TENTAZIONE CHE VI TRASCINERÀ LONTANO DA MIO FIGLIO E CHE VI PORTERÀ A NEGARE MIO FIGLIO, CHE TUTTO VEDE…
Questo è un momento arduo per i fedeli, è un momento di confusione, durante il quale sto versando lacrime di dolore per i Miei figli che stanno cadendo nella morsa delle tentazioni e si separeranno dalla retta via che vi porta alla Vita Eterna.
Quelli che si sono dimenticati della prossimità dell’Avvertimento (2), stanno andando avanti come se tutto andasse bene, comportandosi come degli ipocriti, che non si preoccupano di crescere momento dopo momento e di non decrescere a causa delle seduzioni del demonio.
Pregate figli Miei, la chiesa di Mio Figlio patirà, tremerà.
Pregate figli Miei, la terra continuerà a tremare con forza, più di
quanto l’uomo si aspetti.
Pregate figli Miei, le aggressioni tra i paesi, li porteranno a conflitti più gravi.
Pregate figli Miei, pregate, gli elementi mostreranno il loro potere e l’umanità avrà timore.
Amatissimi figli del Mio Cuore Immacolato:
SIATE PERSONE CHE FANNO LA DIFFERENZA, SIATE FEDELI A MIO FIGLIO, NON TEMETE…
Le Legioni Celesti comandate dal Mio amatissimo e fedele San Michele Arcangelo, stanno costantemente al vostro fianco, custodendovi.
Voi siete il Popolo di Mio Figlio e questa Madre intercede quale Regina e Madre della Misericordia.
Siate Amore e il resto lo riceverete in sovrappiù.
Vi benedico.
Mamma Maria
AVE MARIA PURISSIMA, CONCEPITA SENZA PECCATO
AVE MARIA PURISSIMA, CONCEPITA SENZA PECCATO
AVE MARIA PURISSIMA, CONCEPITA SENZA PECCATO
1. La battaglia spirituale, leggere…
2. Rivelazioni riguardanti l’AVVERTIMENTO, leggere…
COMMENTO DI LUZ DE MARIA
Fratelli:
Terminato questo Appello d’Amore Materno, mi è stata permessa la seguente Visione:
Mente stavo guardando moltissime persone sparse su tutta la terra, ho visto apparire demoni dappertutto.
Questi demoni hanno una sola consegna: infangare la mente degli uomini.
Alcune persone che si trovavano dentro le chiese, se ne uscivano allontanandosi dal bene e seguivano false ideologie, proclamavano ingiurie a gran voce contro la Chiesa di Cristo, mentre la Madonna piangeva ininterrottamente e le lacrime scendevano dal Suo Cuore Immacolato.
Ho visto i demoni festeggiare con grande frenesia la morte di un amato vescovo, vestito di bianco.
La Chiesa, rappresentata da un grande edificio, tremava da un lato all’altro e a causa di quel tremore, alcune persone cadevano dall’edificio ed erano attese dal maligno e dalle sue legioni, che poi li portavano all’incontro con il demonio.
La Madonna piangeva per il grande numero di persone che si perdevano.
Un Angelo che attraversava il Cielo diceva:
Affrettatevi, non perdete tempo, “uomini di poca fede” (Mt 14,31).
Amen.
sabato 26 giugno 2021
SE MI APRI LA PORTA...
AMORE E SACRIFICIO
Sulla via del Calvario
«Vuoi incominciare davvero la vita d'amore? Devi prepararti perciò anche alla vita di sacrificio, perché l'amore dev'essere alimentato con esso, che forma il combustibile per mantenere accesa la fiamma dell'amore.
Sei disposta ai miei tagli amorosi, allo spargimento del sangue vivo del cuore, senza più quelle tappe di sfiducia, di timore, che poco si addicono a un'anima sposa del Crocifisso?
L'amore ha pure le sue gradazioni; e se per guadagnare una cima bisogna faticare a salire, è pur necessario a chi vuole salire la vetta dell'amore, salire di pari passo quella del Calvario con la sofferenza accettata virilmente.
Ormai hai rinunziato alla Babilonia delle tue passioni, al purgatorio dei tuoi rimorsi. Ti sei inoltrata nella via dei volontari della Croce: tu vuoi davvero santificarti. Entra fiduciosa, ma con fermo proposito di perseverarvi, anzi di aumentare sempre più i tuoi sforzi, risoluta di essere costante nel bene.
Ti devo esercitare nella sofferenza, privandoti progressivamente di quanto ti fa piacere, per rendere così il tuo spirito più forte nell'amore.
Un amore languido dà risultati languidi, invece il sacrificio rende forti e produce amore concreto e ardente. L'amore vive di volontarie dedizioni anche se dolorose.
Io sono e sarò sempre la prima e l'unica valida Vittima. Le anime che mi vogliono seguire, sono le mie associate, le più intime confidenti.
È sempre nel dolore che il cuore comunica all'anima confidente i misteri profondi che contiene: e lo ne ho tanti di dolori occulti! A taluno sembro un volontario sofferente e mi compiangono. La loro vita gaudente indurisce il loro cuore, e non mi capiscono.
Quante persone sinceramente entusiaste trovo nella domenica delle Palme! Ben poche però ne incontro sulla via del Calvario.
Mi acclamate Re soltanto quando Mi vedete glorioso e godete nelle manifestazioni clamorose, ma non mi seguite quando son trattato da re da burla, ossia quando vi dibattete nelle vostre sofferenze.
DON RENZO DEL FANTE
La Stolta Superbia e Soave Umiltà
Sincerità e semplicità
La tendenza alla superbia è tanto radicata in noi che per guarire abbiamo bisogno, a differenza dell’Immacolata, dell’esperienza della nostra miseria con la colpa. Per questo, Dio permette le nostre cadute come deterrente, cura preventiva contro l’orgoglio.
Quando avete mancato, ricordate: “A chi riconosce il suo fallo, se ne pente e se ne accusa con umiltà e sincerità, Dio sempre perdona. Non soltanto perdona, ma compensa. Quanto è buono il Signore con chi è umile e sincero! Se umilmente, amorosamente affidate la vostra anima al Signore, Egli, come un padre che guida il suo piccino, ve la conserverà illesa dal demonio, non permettendo che nulla vi faccia del male” (Poema 1°, p. 158).
“Voglio richiamare l’attenzione troppo sviata degli uomini sulle condizioni essenziali per piacere a Dio e ricevere la sua continua venuta nel cuore: umiltà assoluta come la carità. Sapere riconoscere che si è mancato e non avere l’orgoglio, ancora più nocivo della stessa colpa, di non volere dire: “Ho sbagliato!”. Meno Dio, tutti sbagliano! Chi può dire: “Non sbaglio mai?”. Poi, umiltà ancora più difficile nel sapere tacere le meraviglie di Dio in noi, quando non è necessario proclamarle per la sua gloria, e per non avvilire chi è privo di tali speciali doni di Dio” (Poema 1°, p. 158).
“Quando pregate o fate penitenza, fate che il mondo non se ne avveda” (Mt. 6,5). L’umiltà è il candido velo messo a difesa sul bene che si fa e sul bene che Dio ci dà. Non cercare la gloria per l’amore di privilegio che il Signore ci concede. Col ricercare la stolta gloria umana, il dono ci verrebbe subito tolto. Ma interno canto del cuore a Dio: “L’anima mia magnifica il Signore, perché ha guardato l’umiltà, la bassezza della sua serva”.
“Se vuole, Dio svela se stesso nel suo servo. Lasciate a Lui la cura di proclamarvi suoi servitori. Egli ne ha una amorosa fretta, perché ogni creatura che assurga a una missione particolare è una nuova gloria aggiunta a quella divina, dimostra quanto è grande l’uomo come lo vuole Dio: una perfezione minore che rispecchia quella del Creatore.
Rimanete nell’ombra e nel silenzio, prediletti della grazia, per sentire dal Signore parole di vita: “Tu, Betlemme, di Efratta, sei la più piccola fra le terre di Giuda, ma da te nascerà il Dominatore” (Michea 5,2).
“Anche i più grandi devono seguire la via che tutti seguono, nelle manifestazioni esterne, senza singolarità, né darsi delle pose che non sono altro che superbia ammantata di umiltà ipocrita. Sempre semplicità, affinché lo Spirito Santo venga a voi con piacere, trattenendo con la massima purezza e con la fedeltà alle sue ispirazioni” (Quad. ‘43, p. 53).
René Vuilleumier
Camminate per un futuro con molti Giuda e pochi con il coraggio di Giovanni Battista. - Siate fedeli agli insegnamenti del vero Magistero della Chiesa del Mio Gesù.
Messaggio di Nostra Signora Regina della Pace, trasmesso il 24/06/2021
Cari figli, soffro per quello che viene per voi. Camminate per un futuro con molti Giuda e pochi con il coraggio di Giovanni Battista. Piegate le vostre ginocchia in preghiera. Vi chiedo di mantenere accesa la fiamma della vostra fede. Non permettete che il fango delle false dottrine vi contamini. Appartenete al Signore e solamente Lui dovete seguire e servire. Coraggio. Non vi dimenticate le lezioni del passato. La verità del Mio Gesù è la vostra grande arma di difesa. Siate fedeli agli insegnamenti del vero Magistero della Chiesa del Mio Gesù. Io vi amo e sarò con voi. Avanti senza paura! Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per averMi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Io vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
venerdì 25 giugno 2021
Umiliatevi, miei piccoli, umiliatevi e otterrete la vostra salvezza.
Messaggio di Dio Spirito Santo a JV
02 giugno 2021
Rosario del Mattino - Messaggio SINGOLO
All'inizio del Rosario. Dio Spirito Santo parla.
Figlioli, io sono il vostro Dio Spirito Santo. Vedo questa povera umanità distrutta dal peccato. Distrutto dal tuo orgoglio, dalla tua vanità. Distrutto perché non hai seguito i valori che ti sono stati insegnati. Distrutto perché hai voluto condurre una vita vuota, una vita che non è vita, perché non è una vita che piace al Cielo con le tue azioni.
Tutto sarà purificato, tutto sarà santificato, le anime elette risplenderanno quando verserò la Mia Luce su tutti voi. Le anime elette avranno questo nuovo slancio Divino, saranno come specchi, riceveranno la Mia Grazia e illumineranno il loro ambiente.
D'altra parte, le anime che saranno eliminate, che saranno portate via dalla Terra, perché la Mia Grazia arriverà anche a loro, ma non sarà riflessa, saranno come rocce che non rifletteranno la Luce Divina che vi sarà data per il bene delle anime.
Le anime che rifletteranno la Mia Luce, sono le anime che sono state segnate, sono le anime nelle quali abbiamo riposto la Nostra fiducia per formare una nuova generazione, anime che sono state acrisolate, anime che, pur vivendo in un mare di peccato, sono rimaste a galla, non hanno voluto affondare in tutto questo male che state vivendo, con tutta questa falsità di cui Satana vi ha circondato, con tutta questa menzogna che state vivendo e che state accettando come stile di vita.
Avete disprezzato il Dono del Discernimento, perché non vi siete preoccupati di perfezionarvi, perché non avete voluto vivere nella Verità che viene da Noi, dalla Nostra Santissima Trinità, semplicemente, queste anime vivono per il gusto di vivere, godono di ciò che non dovrebbe essere gioia, non chiedono aiuto per migliorarsi e chiedono come se lo meritassero.
Certamente, è stato dato molto sia al bene che al male, perché è così scritto. I buoni, quelli che riflettono la Mia Luce sono quelli che hanno capito la Parola, hanno accettato la Saggezza Divina e l'hanno messa in pratica. Gli stolti non cercano la Verità né si interessano ad essa, vivono nel marcio, vivono in questo mare di male, molto poco diverso dall'inferno in cui cadranno.
Che spreco di grazie, di benedizioni e di amore! Questi sono tesori incomparabili che la grande maggioranza dell'umanità non ha potuto apprezzare. Avete preferito la cattiveria, il disordine e i vizi. Avete studiato, ma non per migliorare voi stessi, bensì per offendere di più il vostro Dio e i vostri fratelli. Satana vi ha condotto su sentieri di distruzione, di malvagità, di inimicizia con Noi. Vi ha allontanato dai Comandamenti Divini che vi sono stati dati nei Comandamenti. Come vi ho detto, chiedono, ma non lo meritano. La Nostra Promessa era: che se aveste obbedito e rispettato i Comandamenti, le Nostre Benedizioni sarebbero cadute su di voi, ma se aveste disprezzato i Nostri Comandamenti, non avreste avuto diritto alle Nostre Benedizioni, perché come si può pretendere quando non si dà, quando non si agisce su ciò che vi è stato chiesto?
Voi dite che venite a Noi quando siete "nati", che venite a Noi quando avete un forte bisogno. Allora, da parte Nostra, potremmo anche dire: 'Ti darò quello che desideri, quando ci verrà in mente di dartelo'. Certo, il Nostro Amore non è vendicativo, il Nostro Amore dà anche se voi non rispondete, ma vi faccio questo esempio perché, umanamente parlando, capiate che non potete agire senza Amore, senza rispetto delle Nostre Leggi, senza una vita di preghiera, senza una vita sacramentale. Non state facendo nulla da parte vostra per ottenere, prima di tutto, la vostra salvezza. Voi non meritate la salvezza, perché per averla, dovete fare la vostra parte, lottare per essa, sacrificarvi per il vostro bene e voi non lo state facendo.
State vedendo come i tempi stanno diventando sempre più duri e sempre più difficili da vivere. Il Padre vi aveva già detto che la prova sarebbe diventata sempre più difficile finché non aveste reagito, finché non vi foste inginocchiati e aveste chiesto perdono, ma voi continuate ad essere un popolo dalla dura cervice. Fino a quando, fino a quando l'uomo si umilierà e obbedirà al suo Dio?
Sei sull'orlo della perdizione della tua anima. Avrete momenti catastrofici, e quelli di voi che non sono preparati, difficilmente si salveranno, perché non avranno il tempo per un profondo pentimento del cuore, un pentimento sincero, in modo da poter raggiungere la vostra salvezza.
Vi è stato detto che come avete vissuto, così morirete. In altre parole, come vi siete comportati, avrete accumulato la Nostra gratitudine, le Nostre Gentilezze, il Nostro Amore e raggiungerete la vostra salvezza, perché l'avete cercata, perché avete vissuto alla pari con il Nostro Amore.
Ripeto, Miei piccoli, il tempo è finito e voi non rispondete e non volete inginocchiarvi. Il male aumenta perché non fermate Satana con la vostra preghiera, vivendo nell'Amore, pregando per il vostro bene e quello dei vostri fratelli. Non volete cercare la protezione del Cielo, continuate a contare solo sulla vostra povera forza, che non è niente in confronto alla malvagità di satana.
Umiliatevi, miei piccoli, umiliatevi e raggiungerete la vostra salvezza.
Grazie, miei piccoli.
LA’ DOVE CIELO E TERRA SI INCONTRANO
Preghiera e unità di vita
Vi ho ricordato finora alcuni tra principali momenti di preghiera che possono entrare nella vostra giornata e che appartengono alla tradizionale pietà della Chiesa. Sono momenti che possono e devono articolarsi con tutta naturalezza nel tessuto della vostra vita quotidiana, amalgamandosi col lavoro, con la vita familiare, con i rapporti sociali, con gli impegni culturali e civili, con i momenti dello svago e dello sport. Non permettete dunque che rimangano come dei “corpi estranei”, messi lì forzatamente, in contrasto col resto delle vostre occupazioni come se rubassero tempo e attenzione agli altri vostri doveri; finirebbero così per diventare un disturbo e un intralcio alla vostra vita quotidiana e non gioverebbero alla vostra vita di cristiani.
Fratelli miei, possediamo un cuore solo e con questo unico cuore dobbiamo amare Dio, le persone care e le cose buone di questo mondo. Non potete andarvene per questa terra interiormente divisi: il Signore da una parte e le vostre occupazioni dall’altra.
Essere cristiani tutti di un pezzo significa, appunto, questo: vivere l’unità di vita. Come i punti di una circonferenza sono tra loro legati da un unico riferimento: il centro, così tutti i momenti della giornata nella vostra vita di cristiani devono avere un unico centro: Dio. Se, invece, ci fosse in voi una doppia vita, quella del vostro rapporto con Dio e quella delle vostre occupazioni quotidiane, ciascuna indipendente e separata dall’altra, così che tra i momenti di preghiera e il lavoro e la vita familiare e tutto il resto non ci fosse continuità o almeno sintonia, ma ci fosse invece frattura o magari, dissonanza e contraddizione, allora verrebbe a mancare l’aspetto più profondo della coerenza cristiana. Dite al Signore che volete vivere “per Lui, con Lui e in Lui” ventiquattro ore al giorno, senza per questo lasciare le vostre occupazioni ordinarie e i vostri compiti giornalieri; in altre parole chiedetegli di diventare anime di preghiera e di contemplazione, anime che hanno messo Dio al centro nella propria vita di ogni giorno. E’ questo l’unico modo per non esser anime divise, lacerate, anime nevrotiche.
Ferdinando Rancan