mercoledì 3 novembre 2021

I sacrifici per la conversione dei peccatori che la Vergine Maria ci chiede

 


Quali sono i sacrifici e come farli.

Il peccato è il più grande avversario di Dio e della nostra felicità sulla terra.

Pensa che se gli esseri umani non fossero stati sedotti dal peccato oggi vivremmo nel Giardino dell'Eden, senza morte o malattia.

Ma il peccato è entrato nel mondo e negli alla fine dei tempi non fa altro che crescere in quantità e qualità.

E questo sta portando il mondo a una tribolazione e purificazione che sarà più o meno forte, a seconda di come si evolverà la quantità di peccato nel mondo.

E questo richiede la collaborazione dei cristiani.

Per questo la Madonna nelle sue apparizioni ci chiede preghiera e sacrificio per la conversione dei peccatori.

Sappiamo tutti cosa significa pregare, ma potremmo non essere così chiari su cosa significhi fare sacrifici.

Qui parleremo di cosa significa per Dio fare sacrifici per la conversione dei peccatori e dei modi in cui possiamo farli.

Abbiamo detto ripetutamente nei video che il degrado dell'umanità e la causa della nostra tribolazione è il peccato.

Il peccato sta distruggendo il piano di Dio ed Egli non può permetterlo indefinitamente.

La purificazione del mondo che Dio sta già facendo e che sarà accentuata, è una conseguenza del peccato che non si ferma.

Quindi, se non ci fosse tanto peccato, cioè violazione dei comandamenti di Dio, non dovremmo aspettarci forti tribolazioni e vivremmo in pace.

Ecco perché nelle apparizioni mariane degli ultimi decenni, la Madonna chiede la nostra collaborazione, chiama a pregare e a fare sacrifici per i peccatori, per la conversione dei peccatori.

Al punto che Suor Lucia non ha mai smesso di ripetere che l'essenza del messaggio di Fatima consisteva nella chiamata alla conversione dei peccatori e al ritorno delle anime a Dio.

E che le preghiere e i sacrifici per la conversione dei peccatori erano il punto fondamentale della devozione al Cuore Immacolato di Maria, secondo quanto la Madonna le comunicò nelle apparizioni del 1917.

Anche così centrale è che quando la Madonna salutò i pastorelli, il 13 ottobre 1917, prima della danza del sole, l'ultima parola che disse loro fu che i peccatori dovevano pentirsi e chiedere perdono per i loro peccati.

E non offendere più Dio, Nostro Signore, perché è già troppo offeso.

Quindi il peccato è associato alle offese a Dio, e le offese non riguardano solo il parlare male di Dio, ma anche il rifiuto dei Suoi comandamenti.

D'altra parte, l'adempimento di questa richiesta di collaborazione sarà premiato.

A coloro che abbracciano la devozione al Cuore Immacolato di Maria, la Madonna ha promesso la salvezza.

E la preghiera e i sacrifici per la conversione dei peccatori sono la pratica principale di questa devozione.

Così promette infatti che a tutti coloro che fanno preghiere e sacrifici per i peccatori, la Vergine Santa promette loro la salvezza.

Il concetto di pregare per i peccatori è chiaro, è recitare preghiere per la loro conversione.

E nelle apparizioni di Fatima è dove appare più evidente, perché l'Angelo del Portogallo e la Vergine hanno dettato ai pastorelli diverse preghiere, che potete vedere nell'articolo di cui ho messo un link nella descrizione di questo video.

Quando la Madonna mostrò l'inferno ai bambini, il 13 luglio, chiese loro di sacrificarsi per i peccatori e insegnò loro questa famosa preghiera:

"Oh! Mio Gesù, perdona i nostri peccati, liberaci dal fuoco dell'inferno, porta in cielo tutte le anime, specialmente quelle più bisognose della Tua misericordia. Amen"

Raccomandando loro di dirlo dopo ogni mistero del Rosario.

Che cosa significhi pregare è comprensibile, ma cosa significa fare sacrifici?

Nell'apparizione del 13 maggio 1917, la Madonna chiese ai piccoli veggenti:

"Vuoi offrirti a Dio per sopportare tutte le sofferenze che Egli vuole mandarti, come atto di riparazione dei peccati per i quali Sei offeso, e come supplica per la conversione dei peccatori?"

A cui i bambini hanno detto di sì.

Poi si rorono a sopportare e offrire le sofferenze che Dio avrebbe mandato loro in riparazione delle offese a Dio e della conversione dei peccatori.

Questo sarebbe molto evidente nelle espressioni di Giacinta e Francesco, durante le sofferenze quando furono ricoverati in ospedale prima della loro morte.

Questo è ciò che significa lo spirito di penitenza, sopportare le sofferenze con pazienza.

Poi, più tardi, Suor Lucia ebbe un'apparizione dal Signore che le spiegò dettagliatamente il significato del sacrificio e della penitenza.

Ha detto che le esigenze consistono soprattutto nel sacrificio che ciascuno deve imporre per l'adempimento dei propri doveri religiosi e materiali.

Pertanto, fare sacrifici e penitenze non equivale a imporre mortificazioni o recitare molte preghiere.

Ciò che il Cielo chiede è che adempiamo onestamente al nostro dovere di Stato di Vita, che rispettiamo la legge divina e che offriamo gli sforzi che questo ci richiede, per la conversione dei peccatori e per riparare gli oltraggi commessi contro i cuori di Gesù e Maria.

Quindi i sacrifici e le penitenze servono a riparare i peccati con cui Dio è offeso e a supplicare Dio di convertire i peccatori.

Ma cosa significano gli sforzi che il nostro stato di vita ci richiede?

L'angelo del Portogallo aveva già parlato loro di preghiera e sacrificio all'Altissimo nelle apparizioni del 1916.

Lì Lucia gli chiese: "Come dovremmo fare sacrifici?"

E l'angelo gli rispose: "Ogni sacrificio puoi offrire a Dio, in riparazione dei peccati che lo hanno offeso, e in supplica per la conversione dei peccatori".

E aggiunse qualcosa di importante,

"Soprattutto, accogliete e sopportate con sottomissione le sofferenze che il Signore vi manderà".

La risposta dell'angelo è molto specifica, perché nella nostra vita quotidiana abbiamo molte opportunità di offrire sacrifici.

Dice di sacrificare tutto ciò che puoi.

E in tutto ciò che possiamo significare in qualsiasi difficoltà incontriamo sulla nostra strada.

Le possibilità che abbiamo di offrire i nostri sacrifici con senso penitenziale sono innumerevoli, in particolare tutti i disagi della vita quotidiana.

Chi non affronta quotidianamente qualche disagio, con cose spiacevoli che gli accadono o che non gli piace fare?

Si tratta di essere pazienti con queste situazioni e di offrire il sacrificio per la conversione dei peccatori e in riparazione delle offese a Dio.

L'angelo non parla di sacrifici che ci si imporrebbero.

Ma i sacrifici che saranno offerti sono, per la maggior parte, quelli che Dio ha scelto per noi.

Tra le sofferenze che la Divina Provvidenza ci permette di affrontare, troviamo la solitudine, la malattia, la povertà, l'angoscia, la fame, la perdita di una persona cara, l'incomprensione, ecc.

Queste sono tutte sofferenze che incontriamo nella nostra vita e che non possiamo evitare.

Il Signore ci chiede di accoglierli e di vedere in loro un mezzo per unirci alla sua Passione e offrirli per la conversione dei peccatori.

E lo spirito con cui questi sacrifici devono essere fatti è accettarli, sopportarli con sottomissione e offrirli a loro.

Senza lamentarsi, quasi con un sorriso.

Vedendoli come un dono di Lui, che poi possiamo offrirGli di nuovo.

Ad esempio, ci viene un mal di testa, invece di lamentarci e lamentarci, possiamo dire al Signore: "Te lo offro in riparazione per le offese che ti fanno e per la conversione dei peccatori".

E che dire del digiuno che è stato chiesto anche dalla Madonna in varie apparizioni? perché non è qualcosa che ci viene in mente ma la nostra decisione.

Il digiuno non è qualcosa che la Divina Provvidenza comanda nella nostra vita, ma un altro passo nella nostra offerta di vita al Signore.

È impegnarsi di più nel piano di Dio.

La Regina della Pace di Medjugorje propone il digiuno mercoledì e venerdì al pane e all'acqua, tutto il pane e l'acqua che volete.

E poiché alcune persone lo trovano difficile, la raccomandazione è che inizino con poche ore fino a raggiungere l'intero giorno dopo.

E questa richiesta di sacrificio e di preghiera è solo per i vivi?

Possiamo sacrificarci anche per le anime del purgatorio?

Non c'è dubbio che sì,è un compito di carità verso coloro che soffrono la purificazione in purgatorio, perché partano al più presto per il cielo.

Puoi optare per due forme di offerta quando hai una difficoltà che non riesci a superare.

Lo offri genericamente dicendo "Te lo offro Signore", in modo che Poi lo distribuisca a modo Suo, oppure puoi offrirlo per la conversione di una particolare persona o anima dal purgatorio.

Ebbene fin qui quello che volevamo parlare di cosa significhi sacrificarsi per la conversione dei peccatori e di come farlo in modo pratico.

ALLA RICERCA DEL PARADISO PERDUTO - Perché te!

 


ALLA RICERCA DEL PARADISO PERDUTO 


Questo libro è stato frutto di intense meditazioni. Scrivere, non scrivere, come scrivere, cosa dire, cosa non dire. Quale è il limite fra il 'pubblico' ed il 'privato'. Quale il limite fra la confessione di chi scrive e la curiosità di chi legge. Quale il limite in cui è giusto che la curiosità venga soddisfatta, fino a che punto una curiosità soddisfatta, di per sé negativa, può diventare mezzo di crescita interiore. Fino a che punto la curiosità non diventa 'critica', fino a che punto la critica è benevola, fino a che punto avrò la forza di accettare curiosità e critica ponendo fine alla mia pace interiore, fino a che punto potrò conservare invece la pace interiore, fino a che punto non perderò la stima degli amici, fino a che punto non mi guadagnerò quella dei 'nemici', fino a che punto è giusto che io faccia ciò, che cosa mi spinge a fare ciò, perché non debba invece godermi ancora - per quanto possa - la vita, perché debba diventare oggetto non solo di curiosità ma di discussione, perché devo essere io, proprio io, perché io e non un altro, elemento di contraddizione, pietra d'inciampo. 

 Perché io, perché io, perché, perché, perché me? 


Luce: 

Perché te? E perché non te? Cosa hai mai fatto nella tua vita per Me? 

Ti ho dato la vita. Di più, ti ho dato un'anima. Essa aveva la sua missione. Tu l'hai dimenticata. Sei cresciuto, hai vissuto, tutto hai avuto, tutto ciò che ti ha potuto rendere sereno, persino nel dolore, perché Io ti ero presso. Io che ti assistevo. Io che ti seguivo. Io che ti rimettevo nella strada quando ne uscivi. 

Oh, quante volte ti sei disperso. Quante volte non mi hai riconosciuto. 

Ho dovuto colpirti con il Dolore! 

Colpire te e la tua compagna, la compagna della tua vita, per salvare entrambi. Salvare ella con la morte, salvare te con la vita, perché entrambi poteste guadagnare la vera Vita, quella eterna. 

Perché te, dunque? Perché te? 

Non ti senti in debito? Non hai sempre pensato che la vita è bella e non ha prezzo? 

E se questa vita non ha prezzo, quale sarà mai il prezzo dell'altra? 

Infinito, perché essa è Vita, di gioia, infinita. 

E allora, te! E allora tu pagherai il tuo debito verso di Me, tu pagherai il tuo debito verso di Me pagando ancora il prezzo, per il tempo che ti manca. E spera che sia lungo, perché tanto è il prezzo che devi pagare e che ti costerà questa fatica! Fatica relativa, in quanto fatica, prezzo grande, ma mai abbastanza, perché sarai pietra di inciampo, come tutti i servi miei. 

Ma come contro la mia Pietra non prevarranno le forze dell'Inferno, non prevarranno neanche contro quest'altra perché Io non lo consentirò, perché la pietra scartata sarà ancora una volta pietra d'angolo, tanto più solida quanto più bassa. Perché l'umiltà, quella che Io voglio da te come da tutti, è la base della mia Dottrina, perché senza umiltà non vi è Amore, perché senza Amore non vi è Dio. 

Resta dunque pietra bassa, bacia la terra dalla quale ti ho tratto, non alzare mai gli occhi della mente ma solo quelli dello spirito, perché in realtà, finché tu sarai umile, Io non sarò quassù, ma laggiù, dentro di te. 

E tenendo basso lo sguardo, guardandoti dentro, chiamandomi, incontrerai il mio sguardo che ti trarrà a Me. 

Guido Landolina 

Questo luogo, é preparato per i giusti che soffrono avversità nella loro vita

 


IL LIBRO DI ENOCH 


Libro 1 - Vigilanti 


Enoch 17 

E mi portarono in un luogo dove (quelli che c'erano) erano come fiamma ardente e,  quando volevano, apparivano sotto sembianze umane. 

E mi portò in un luogo ventoso, su un monte la cui cima arrivava al cielo. E vidi luoghi   splendenti e tuoni all'interno. In fondo (vi erano) archi di fuoco, frecce, le loro faretre,  spade di fuoco e tutti i fulmini. 

E mi portarono  fino alla così detta  Acqua della vita  e fino al fuoco di occidente che é  quello che raccoglie tutti i tramonti del sole. E giunsi fino al fiume di fuoco il cui fuoco   scorreva come acqua e si versava nel gran mare che si trova verso occidente. E vidi tutti i  grandi fiumi  ed arrivai fino alla grande tenebra ed andai dove si muovevano tutti (gli  esseri) di carne. E vidi montagne di caligine della stagione delle piogge e il luogo da cui  scaturiscono le acque di tutti gli abissi. E vidi la bocca di tutti i fiumi della terra e quella  dell'abisso. 

 

Enoch slavo 19 

Gli uomini mi sollevarono di là e mi fecero salire al sesto cielo. Là vidi sette angeli  radunati, brillanti e gloriosi molto e i loro visi risplendevano come un raggio di sole; non  c'é differenza di viso o di dimensione o di variazione dei vestiti. Questi regolano,  insegnano il buon ordine del mondo, il corso delle stelle, del sole e della luna  agli angeli  che li guidano e agli angeli dei cieli e mettono armonia in tutta la vita celeste. Regolano  anche i comandamenti e le istruzioni e la dolce voce dei canti e ogni lode di gloria.  (Ci  sono) angeli che sono sopra le stagioni e gli anni, angeli che (sono) sui fiumi e sui mari,  angeli che (sono) sui frutti e l'erba e tutto ciò che ferve (di vita)  e angeli di tutti i popoli.  Essi regolano tutta la vita e (la) scrivono davanti al volto del Signore.  In mezzo a loro (ci  sono) sette Fenici, sette Cherubini e sette (angeli) con sei ali che risuonano l'un l'altro con una sola voce e cantano l'un l'altro. Non é possibile raccontare il loro canto e il Signore  gioisce di quelli che sono sotto i suoi piedi. 

 

Enoch slavo 8 

Gli uomini mi presero di là e mi innalzarono al terzo cielo e mi posero in mezzo al  paradiso. Questo luogo (é) d'una beltà d'aspetto che non si può sapere:  ogni albero (é)  ben fiorito, ogni frutto maturo, ogni cibo é sempre in abbondanza, ogni soffio olezzante.  Quattro fiumi scorrono con corso tranquillo accanto a ogni giardino che produce ogni  specie buona per il nutrimento.  (C'é) l'albero della vita in questo luogo nel quale il  Signore si riposa quando entra nel paradiso e quest'albero é indicibile per la bontà del  profumo. 

(C'é) un altro albero accanto, un ulivo che fa colare continuamente olio.  Ogni albero (é)  di buon frutto, là non c'é albero senza frutti e tutto il luogo é benedetto.  Degli angeli  custodiscono il paradiso, luminosissimi, con voce incessante, con un dolce canto servono  Dio ogni giorno. Io dissi: "Com'é assai piacevole questo luogo!" E gli uomini mi  risposero: 

 

Enoch slavo 9 

"Questo luogo, Enoc, é preparato per i giusti che soffrono avversità nella loro vita,  affliggono le loro anime, distolgono i loro occhi dall'ingiustizia, fanno un giudizio giusto,  (cioé) danno pane agli affamati, coprono gli ignudi con una veste, rialzano il caduto,  aiutano gli offesi, (per coloro) che camminano davanti al volto del Signore e servono lui  solo. Per loro é preparato questo luogo in eredità eterna". 


PIANIFICAZIONE FAMILIARE NATURALE, L'ATTO SESSUALE CONIUGALE E LA PROCREAZIONE

 


Confermando che solo l'atto sessuale coniugale normale, naturale e procreativo è permesso in un matrimonio, San Tommaso d'Aquino, che cita Sant'Agostino nella sua Summa Theologica, parla della castità, e spiega che l'uso giusto, appropriato e puro degli organi sessuali è quando li si usa per la procreazione. Agostino nella sua Summa Theologica, parla della castità, e spiega che l'uso giusto, appropriato e puro degli organi sessuali è quando li si usa per il bene della procreazione, il che naturalmente confuta tutti quei pervertiti lussuriosi dei nostri giorni e del nostro tempo che difendono forme di atti sessuali non creativi o non necessari, come i preliminari e i baci e i tocchi sensuali, così come tutti gli atti in cui i coniugi cercano deliberatamente di ostacolare la procreazione di bambini. Così, in contrasto con questi coniugi lussuriosi e impuri: "Agostino dice (De Perseverantia xx): "Dobbiamo dare lode alla purezza, perché colui che ha orecchie per sentire, non metta ad altro che un uso lecito gli organi destinati alla procreazione". Ora l'uso di questi organi è la materia propria della castità. Perciò la purezza appartiene propriamente alla castità". (San Tommaso d'Aquino, Summa Theologica, Seconda Parte della Seconda Parte, Q. 151, Art. 4.--Se la purezza appartiene specialmente alla castità?)

Come abbiamo visto da tutti i Padri e Santi della Chiesa Cattolica, le pratiche contraccettive non sono una novità. Sant'Ippolito, nel suo libro "Refutation of All Heresies" (A.D. 225) descrive come i malvagi e i cosiddetti fedeli commettevano questo peccato mortale già all'inizio del terzo secolo: "... i cosiddetti fedeli non vogliono figli... [così] usano farmaci di sterilità o si legano strettamente per espellere un feto che è già stato generato." (Libro IX, capitolo 12) Eretici e peccatori mortali di questo tipo sono sempre esistiti, "Poiché essi proibiscono il matrimonio casto e la procreazione, ma sono marchiati nelle loro coscienze poiché fanno sesso e si inquinano, e tuttavia impediscono la procreazione." (Sant'Epifanio, Panarion o Petto di Medicina Contro le Eresie, Libro I, Capitolo 26:5:16:4.- Contro gli Gnostici, o Borboriti, A.D. 375)

Ora dovrebbe essere chiaro che il matrimonio è stato creato per la castità, la procreazione e il partenariato.  "Tu sposi una moglie per la castità e la procreazione" (Crisostomo, Hom. XII. in Col.; PG 62.386; NPNF. p 318). Il Crisostomo spiega che fu in risposta alla nuova condizione caduta di Adamo che il Signore Dio stabilì il matrimonio come noi lo conosciamo. L'istituzione del matrimonio fu progettata da Dio per uno scopo redentivo: domare la natura selvaggia e fuori controllo dell'uomo. "Il profitto del matrimonio è quello di preservare il corpo puro, e se non è così, non c'è alcun vantaggio del matrimonio" (Crisostomo, Hom. LIX in Mt.; PG 58.583; NPNF, p. 371). Questo è contrario alle opinioni di molti studiosi moderni che lavorano invano per "scoprire" nozioni moderne e romantiche nella teologia del matrimonio di San Giovanni Crisostomo.

A Maria Santissima

 


La Vergine Maria preservi 

tutti noi e le nostre famiglie 

da ogni attacco del maligno: 

fisico, mentale e spirituale; 

ed interceda presso Suo figlio Gesù 

il cui Sangue ha redento il mondo 

e sotto la cui Parola di Vita 

ogni ginocchio si piega sottomesso 

in cielo, in terra e sottoterra. 

Allontani la Vergine Immacolata 

le insidie delle tenebre 

la cui falsa forza s'infrange impotente 

contro il manto Suo benedetto 

sotto il quale ogni figlio ripara. 

Amen

PREPARATE LE VOSTRE CASE…

 


Carbonia  02 11. 2021  –  ore 21.20

Preparate le vostre case…

Preparatevi all’impatto o uomini, il cielo è per divenire rosso, il fuoco cadrà sulla Terra, la purificazione sarà grande. Troppa malvagità, …troppa disonestà, …il peccato è al primo posto nella vita degli uomini, i piaceri della carne vengono soddisfatti mentre lo spirito muore! Siete divenuti putridi come il dio che state seguendo al mio posto.

Tremate o uomini, tremate oh voi traditori, oh voi che avete scombinato tutto massacrando l’Umanità con i vostri piani diabolici. 

Dio Padre annuncia l’avvertimento! …Attenti o uomini, attenti!  È tempo di ravvedimento urgente! … è tempo di conversione vera!

I monti si sfarinano, i fiumi esondano, i vulcani si accendono, i mari si sollevano, i terremoti si susseguono, il massacro di questa Umanità è ormai al collasso.

Vegliate o uomini, vegliate! Non fatevi prendere dal sonno, Satana vuole farvi suoi, vi afferrerà con forza e inganno!

Preparate le vostre case procurandovi tutto ciò che potrebbe servirvi nella prossima pandemia. L’uomo in Satana ha pronto il suo malvagio piano, il genocidio dell’Umanità. Voi ancora non credete, siete titubanti, ma in verità vi dico: preparatevi prima di trovarvi spiazzati al momento che ciò succederà.

I Miei rifugi sono pronti, in essi saranno ricoverati tutti i Miei figli, coloro che Mi danno obbedienza e attendono con amore il mio Ritorno.

Manderò i miei Angeli a segnarvi la strada per raggiungere i Rifugi. Chi Mi avrà dato ascolto non avrà a temere di nulla, Io provvederò loro, nulla mancherà nei miei Rifugi.

La Verità è in Me, IO SONO! Nessun altro dio è! … SOLO IO SONO! Amen!

Abbiate nelle vostre case le candele benedette, i Sacramentali a portata di mano, acqua e viveri.

La tempesta è in arrivo, …sarà inaspettata!

LA’ DOVE CIELO E TERRA SI INCONTRANO

 


La preghiera di riparazione

 La lode e la gratitudine sono un dovere di giustizia verso Dio, anche se nei nostri rapporti con Lui non possiamo parlare di giustizia in senso stretto.  Ora, nella nostra vita, siamo stati ingiusti con Lui molte volte, tutte le volte che gli abbiamo negato la nostra obbedienza di creature e il nostro amore di figli;  dobbiamo perciò sentire il bisogno di tributargli un’umile e sincera riparazione.  Questa riparazione è possibile solo attraverso Gesù, nostro salvatore, che per riparare i nostri peccati è salito sulla croce offrendosi vittima al Padre.  Chi pensa che Gesù sulla croce ce l’hanno messo gli altri e che lui non c’entra e che, non avendo mai fatto nulla di male, ha le mani pulite di quel Sangue innocente, o si inganna tremendamente o è un presuntuoso bugiardo.  Questo stesso atteggiamento abbiamo noi quando non sentiamo il dovere della riparazione e della espiazione.

 E’ vero che si offre riparazione soprattutto con la vita, cioè con le opere di penitenza e con le opere di misericordia.  Con la penitenza chiediamo al corpo e allo spirito, attraverso la mortificazione dei sensi e la mortificazione interiore, di espiare il male commesso seguendo le passioni disordinate come la vanità, l’accidia, la sensualità, l’intemperanza nel cibo e nei divertimenti, ecc…- da sempre nella Chiesa è stata praticata l’espiazione con digiuni, veglie e penitenze corporali che per noi, oggi, consisteranno soprattutto nelle piccole mortificazioni quotidiane -, mentre con le opere di misericordia cerchiamo di restituire a Dio, attraverso il servizio materiale e spirituale al nostro prossimo - “l’elemosina copre una moltitudine di peccati” - quello che noi gli abbiamo negato per soddisfare i nostri egoismi e le nostre comodità.  Però, è anche vero che le opere di penitenza e le opere di misericordia non hanno l’efficacia di una vera espiazione se non vengono da un cuore contrito e non esprimono un atteggiamento interiore di amore a Dio e di preghiera.

 Perciò abituatevi a rivolgere frequentemente al Signore giaculatorie e atti di riparazione; il Vangelo e la liturgia penitenziale possono suggerirvi molte di queste espressioni; “Pietà di me, o Dio, secondo la tua grande misericordia”. “Signore, contro di te ho peccato, abbi pietà e misericordia di me!”, “Signore Gesù, abbi pietà di me peccatore!”...  Inoltre, pratiche pie tradizionalmente legate alla riparazione sono la “Via Crucis” e l’Ora di adorazione.  Così pure, quando vedete o sentite offendere Dio, vi verranno spontaneamente alle labbra, senza rumore di parole, le espressioni più affettuose della contrizione e della riparazione.

 Ma, come già vi ho ricordato, la preghiera di riparazione più alta ed efficace rimane sempre la S. Messa perché è il sacrificio stesso di Gesù sulla croce che ha riparato abbondantemente i peccati del mondo. Offrite e fate celebrare Sante Messe in riparazione dei vostri peccati, unendole poi alla penitenza e alle opere di misericordia, e otterrete dal Signore che non usi con noi la sola giustizia - chi potrebbe salvarsi? - ma che apra su ciascuno e su tutti gli uomini le braccia della sua misericordia.

Ferdinando  Rancan

CUORE DI MARIA - "TUTTA GRAZIA"

 


Maria Vergine, la Madre di Dio, venne chiamata dall'angelo Gabriele, all'Annunciazione, «piena di grazia»! (Lc 1,28). Perché venne chiamata «piena di grazia»? ... Per la sua miracolosa Concezione Immacolata che fu pienezza di ogni grazia e che rese il suo Cuore, la sua Persona e la sua Vita, dall'inizio alla fine della sua esistenza, "tutta grazia". Per questo Ella è considerata ed è chiamata, a ragione, la "Santissima".   

Maria Santissima, di fatto, è la nuova e unica creatura corrispondente in tutto e per tutto al progetto e al "sogno" di Dio Padre, Figlio e Spirito Santo:  

- in contrapposizione a Lucifero che, ribellatosi al progetto di Dio, precipitò dal cielo con gli angeli suoi seguaci (cfr. Ap.12,9);  

- in contrapposizione ad Eva, la prima donna che disobbedì a Dio, ingannata e sedotta dal "serpente" nel giardino dell'Eden (cfr. Gn.3,4ss; 2Cor 11,3).  

Ma chiediamoci: che cosa è la grazia divina? La grazia divina, in concreto, è il dono divino che si riceve nel Battesimo e che trasforma gli uomini sopraelevandoli alla "figliolanza divina", per cui noi, in possesso della divina grazia, diventiamo «partecipi della natura divina» (2Pt 1,4), come insegna san Pietro, con l'impegno di custodirla sempre e premurosamente, evitando e fuggendo tutte le occasioni di peccato.  

Quando, infatti, noi non siamo più in possesso della divina grazia, perdendola ogni volta che commettiamo il peccato mortale, allora diventiamo nemici di Dio, asserviti a Satana fino a quando non ci liberiamo dal peccato mortale con la contrizione perfetta e con l'assoluzione sacramentale del sacerdote nella Confessione.  

   Ma quanti battezzati oggi vivono con la grazia divina nell'anima? ... Se soltanto pensiamo che più del 90% dei cristiani, oggi, calpestano il Comandamento di Dio: "Ricordati di santificare le feste", e non partecipano alla Santa Messa, basta già per capire e sapere che la grande maggioranza dei cristiani vivono in peccato mortale. Se poi pensiamo a tutti i peccati di bestemmia, di impurità e lussuria, di odio e di furto, forse la quasi totalità dei cristiani vivono in peccato mortale, con l'inferno aperto sotto i loro piedi ... e senza preoccuparsi affatto!   

Maria Santissima, Madre di Gesù e Madre nostra, fu l'unica persona umana, di fatto, che non soltanto fu sempre e per sempre piena di grazia divina, ma che crebbe con il suo Cuore, con la sua Persona e con la sua Vita in una continua pienezza di grazia divina, fino a diventare, nel suo essere e nel suo operare, "Tutta Grazia" in misura realmente incommensurabile.  

   Orbene, è proprio questo che la Madonna vuole insegnare ad ognuno di noi, suoi figli, ossia vuole insegnarci a vivere sempre con la grazia divina nell'anima, senza perderla mai e poi mai con il peccato mortale. Non solo, ma, ancora più, Ella vuole insegnarci a far crescere in noi il tesoro della divina grazia di giorno in giorno con l'esercizio delle virtù cristiane, fino a poter diventare anche noi, in qualche modo, come Lei, "Tutta Grazia".  

Padre Stefano Manelli

C'era là una città con un giardino chiamato Getsemani...

 


28 dicembre 1945, Santi Innocenti 

C'era là una città con un giardino chiamato  Getsemani... Come all'origine dell'umanità, un  giardino fatto per l'uomo...  ... perciò l'uomo  vi ha costruito una casa: è sua proprietà.  Ma  questo proprietario fa buon uso del suo bene:  lo presta a Dio.  Senza dubbio quest'uomo era  discepolo del Salvatore o ha più tardi meritato  di esserlo e, dopo aver messo un giardino a disposizione temporanea di Gesù e dei suoi apostoli, ne ha lasciato loro, dopo la Resurrezione  e l'Ascensione, la proprietà definitiva.  Proprietà preziosa, reliquia insigne tutta impregnata del sangue di Cristo; e conveniva non  lasciarla a mani che l'avrebbero profanata.   Così l'uno, il buono, il generoso, il fedele, ha  donato la sua terra, mentre l'avaro, il malvagio, il traditore, ne ha acquistato una col prezzo del suo misfatto; uno ha donato per la vita,  l'altro ha acquistato per la morte eterna. 

Sappiamo dunque prestare, sappiamo lasciare  per il bene, per Dio. Quale incomparabile onore è l'essere chiamati a donare a Dio! Dio mette dei beni a nostra disposizione; ci permette di acquistarne, ce ne facilita anche l'acquisizione, ma è perché, quando viene il momento in cui si degna di averne bisogno, noi  non mercanteggiamo per ridarglieli.  E si può farlo facilmente solo se ce ne siamo già  prima distaccati, se ci siamo abituati a pensare che i beni non sono nostri ma ne siamo  gli amministratori; abituiamoci a prestare, abituiamoci a donare... 

meditazioni, ritrovate tra i suoi scritti Fernand Crombette 

Cosa sono andato a chiedere agli Apostoli, che erano a pochi metri da Me, mentre pregavo? Ho chiesto loro di pregare. Si sono addormentati.

 


Messaggio di Nostro Signore Gesù Cristo a J. V.


25 ottobre 2021

Rosario della sera - Messaggio unico.


Primo mistero. Nostro Signore Gesù Cristo parla.

Figlioli, vi ho già detto che l'umanità deve passare quello che ho passato io. Torniamo un po' indietro:

Ero all'Ultima Cena con i Miei Apostoli, abbiamo condiviso il cibo, abbiamo condiviso il vino, c'era gioia, ma anche grande tristezza con Giuda, si alzò, ci lasciò e andò a tradirmi, mi vendette per trenta monete.  I Miei Apostoli non erano a conoscenza di questo dettaglio, ma il dolore mi ha superato, anche lui era un Mio Apostolo, ma un traditore, perché era interessato solo ai beni del mondo. E questo sta accadendo anche ora, Miei piccoli, ed è accaduto anche in passato; come un forte tradimento è venuto dall'interno della Chiesa e ora si sta vivendo quel grande tradimento.

Dopo cena, siamo andati all'Orto degli Ulivi e qui c'è qualcosa di importante su cui voglio attirare la vostra attenzione: che cosa ho chiesto agli Apostoli, che erano a pochi metri da Me, mentre pregavo? Ho chiesto loro di pregare. Si sono addormentati, ma la preghiera era molto importante, soprattutto perché erano i primi apostoli, i primi membri della Chiesa, e si sono addormentati. Sapevo perfettamente come si sarebbero svolti tutti gli eventi in cui avrei sofferto e dato Me stesso per tutti voi.

Hanno smesso di pregare, e io ho continuato a pregare per l'umanità di tutti i tempi. Ho pregato per le anime del passato, per le anime di quel momento e per quelli di voi che vivono ora e per quelli che vivranno ancora.

Preghiera, preghiera che vi ho chiesto, in ogni momento e in molti modi. La preghiera è l'avvicinamento al Mio Cuore. Quando pregate con il cuore, vi unite a Me, al vostro Salvatore, al vostro Dio, Io, Colui che è venuto a servirvi, sono venuto a darmi per voi, sono venuto a morire, a darvi la Vita, ad aprire, ancora una volta, le Porte del Cielo.

Voi meditate molto poco, Miei piccoli, per tutto quello che sta accadendo ora, per quello che è successo nel Mio tempo e potete vedere molte somiglianze di quello che sta accadendo nella Mia Chiesa e come hanno Me, sia la Chiesa che quelli che sono gli apostoli di questi tempi.

Certamente, a quel tempo, non erano stati unti con lo Spirito Santo, non avevano la Potenza dello Spirito Santo, che avrebbero avuto più tardi a Pentecoste. Se avessero avuto quell'unzione dello Spirito Santo, certamente Mi avrebbero accompagnato a pregare e a stare con Me, non Mi avrebbero abbandonato, come hanno fatto.

In questo momento, se rappresentiamo questa umanità con gli Apostoli che erano presenti nel Giardino, quegli undici Apostoli, vediamo che questa umanità, questa umanità attuale, non prega nemmeno, mi ha dimenticato. Mi sono dato anche alla generazione di questo tempo e cosa state facendo ora, tutti voi, la grande maggioranza, cosa state facendo? Mi hanno dimenticato, proprio come i miei apostoli mi hanno dimenticato e mi hanno lasciato solo a pregare.

La preghiera, miei piccoli, vi darà una grande forza, una grande forza spirituale, perché quando pregate, siete con Me, e se pregate continuamente, Io sono presente in voi e allora la lotta contro il male sarà contro entrambi: ognuno di voi e Io, il vostro Dio, non sarete più soli, la preghiera ci unisce, la preghiera vi dà forza, perché Io sono con voi.

Gli apostoli si sono addormentati, e si vede subito la reazione, quando Giuda è arrivato con i soldati, la paura li ha invasi, hanno attaccato, ma sono fuggiti velocemente quando i soldati volevano prendere anche loro. Non stavano pregando, erano deboli, sono fuggiti.

Come state ora, ognuno di voi, vi sentite abbastanza forti per affrontare quello che vi ho detto tanto verrà? Vi ho detto che gli eventi più forti devono ancora venire. Come vi sentite per poterli superare? Sarete in grado di resistere contro il nemico, senza pregare, senza contare su di Me, sulla Mia Presenza in tutto quello che farete, e se state pregando e siete con Me, come vi sentite? Certamente, ci sarà sicurezza, non ci sarà paura, accetterai la Mia Volontà nella tua vita e con Me al tuo fianco, potrai sconfiggere facilmente il nemico. Perché quando c'è paura, quando non pregate e non vi siete preparati con la preghiera, con il Mio Cibo che vi dà la Vita, con i Sacramenti, se non siete preparati in questo modo, fuggite anche voi. Ma se siete preparati, ci sarà Pace nel vostro cuore, non ci sarà quella paura di fuggire, che è quello che è successo in questi tempi, con i ministri della mia Chiesa, non pregano più, sono fuggiti nel momento della prova, non si sono dati per voi, vi hanno lasciato abbandonati nel momento in cui avevate più bisogno di loro. Il loro Giudizio sarà severo, perché sono nati per questo, per dare se stessi, come io ho dato me stesso per voi, e anche per loro.

Vi ho dato tutta una lezione di vita, che voi - se volete, perché io rispetto la vostra volontà - potete seguire e se la seguite, il Paradiso eterno sarà vostro. Ma dovete pregare, miei piccoli, dovete essere vicini a Me, Io vi proteggerò, Io vi guiderò, Io vi solleverò dai problemi che si presentano e vi darò sicurezza nei vostri passi, affinché non cadiate, Io vi difenderò dagli attacchi di satana.

Quando non pregate, sentite che satana è molto forte e può schiacciarvi, quando siete con Me e pregate, gli date il posto che satana ha, che è piccolo, è piccolo, così piccolo, che Mia Madre gli calpesterà la testa e lo finirà.

Capite ora perché ho chiesto ai miei apostoli di pregare così tanto? E ho bisogno che ci siate anche voi, in questi tempi, siete già in un momento in cui sarete perseguitati, accetterete quei momenti, sarete capaci di affrontarli, se siete con Me, riuscirete ad andare avanti, se non siete con Me, la paura vi vincerà ancora.

Grazie, miei piccoli

LA VERGINE MARIA - Frutti degli atti che Gesù e Maria hanno fatto insieme nel Volere Divino, in nostro favore

 


Frutti degli atti che Gesù e Maria hanno fatto insieme nel Volere Divino, in nostro favore  

“… Volli la mia Mamma, anche Santa, che Mi seguisse nel mare immenso del Volere Supremo e che  insieme con Me duplicasse tutti gli atti umani, mettendo, dopo il mio, il duplice suggello degli atti fatti  nella mia Volontà, su tutti gli atti delle creature. Come Mi era dolce la compagnia della mia inseparabile  Mamma nella mia Volontà!  La compagnia nell’operare fa sorgere la felicità, la compiacenza, l’amore di  tenerezza, la gioia, l’accordo, l’eroismo; l’isolamento produce il contrario. Onde, come operavamo  insieme con la mia cara Mamma, così sorgevano mari di felicità, di compiacenze d’ambo le parti, mari  d’amore che, facendo a gara, si tuffavano l’uno nell’altro e che producevano grande eroismo. E non per  Noi soli sorgevano questi mari, ma anche per chi Ci avrebbe tenuto compagnia nella nostra Volontà.  Anzi, questi mari (potrei dire) si convertivano in tante voci che chiamavano l’uomo a vivere nel nostro  Volere, per restituirgli la felicità, la sua natura primiera e tutti i beni che aveva perduto col sottrarsi  dalla nostra Volontà...” (14°, 11-11-1922) 

scritti di Luisa Piccarreta

La Battaglia Finale del Diavolo - La rimozione dei prelati ribelli ai nostri giorni

 

La rimozione dei prelati ribelli ai nostri giorni


Cos’ha a che vedere quest‘episodio storico della Chiesa con la  situazione attuale? Quell’aneddoto ci insegna che i laici hanno il diritto  e il dovere di proteggere se stessi da quei prelati ribelli che causano  problemi alla Chiesa e che turbano le anime dei fedeli, a causa della  loro condotta. In questi tempi di crisi senza paragoni nella storia della  Chiesa, non siamo certo i soli a chiedere al Papa una soluzione così  straordinaria.

Già nel marzo 2002 il Santo Padre ha ricevuto una supplica  canonica da parte di svariati fedeli dell’Arcidiocesi di San Antonio,  che chiedevano la rimozione dell’Arcivescovo Flores dal proprio ufficio  poiché questi aveva cercato di coprire atti criminali di abuso sessuale  compiuto da certi sacerdoti omosessuali della sua Diocesi, pagando  inoltre milioni di dollari “per comprare il silenzio” delle vittime di quegli  abusi. La supplica, consegnata al Papa, accusava l’Arcivescovo Flores di  “essere stato palesemente negligente nell’esercizio delle sue funzioni  episcopali, di non essere riuscito ad amministrare correttamente i beni  temporali della diocesi e di aver messo in pericolo la fede della gente che  riponeva fiducia nella sua gestione, permettendo ad alcuni degenerati di  agire incontrastati tra il clero”.503

Allo stesso modo, migliaia di fedeli hanno chiesto la rimozione del  Cardinale Law dall’Arcidiocesi di Boston, per colpa della sua complicità  nell’aver difeso decine di degenerati omosessuali dalla denuncia e dalla  giusta punizione.504 Il Cardinale si è poi effettivamente dimesso. Non si  possono certo definire arroganti i fedeli delle Arcidiocesi di Boston e  di San Antonio, solo perché hanno esercitato il loro diritto canonico e  sacrosanto di chiedere la rimozione di quei prelati i cui atti ed omissioni  hanno recato così tanto danno alla Chiesa e a innumerevoli vittime  innocenti. 

Secondo quale strano metro di giustizia quindi, i prelati che  lavorano in Vaticano dovrebbero essere esenti dal giudizio del Papa  sulle loro azioni? Chiaramente non lo sono. E malgrado l’abuso sessuale  da parte dei pastori della Chiesa nei confronti del proprio gregge, sia  innegabilmente uno tra i peggiori crimini e scandali possibili - tale da  giustificare un movimento laico contro quei preti che hanno commesso  atti così ignobili e contro i vescovi o persino i Cardinali che li hanno difesi - esiste uno scandalo ancor più grande di questo: il disprezzo verso  le richieste che la Madonna di Fatima aveva consegnato alla Chiesa! Se  fossero state esaudite, questo avrebbe impedito non solo lo scandalo  sessuale che oggigiorno consuma la Chiesa dal suo interno, ma avrebbe  anche evitato la crisi attuale della Chiesa e del mondo in generale. E  con questo intendiamo anche lo scandalo di un apparato Vaticano che  non muove un dito per combattere i veri nemici della Chiesa al suo  interno, mentre perseguita il clero tradizionale e fedele per “il crimine”  d’essere troppo Cattolico per la “realtà ecclesiale odierna” – per usare  un‘altra volta la frase del Cardinale Castrillòn Hoyos. La Madonna è  giunta a Fatima per un unico motivo: impedire il crollo della fede e della  disciplina che stiamo purtroppo osservando oggigiorno nella Chiesa.  Tuttavia, è proprio questo il Messaggio che i nemici della Madonna  hanno tentato in ogni modo di seppellire, mentre nulla di concreto  veniva da loro fatto per contrastare la crisi che li circonda. 

L’esempio di San Giovanni Gualberto ci insegna che quando il  Signore dà un segno ad un Suo messaggero, i laici devono credere a  quel segno, anche se i loro superiori gerarchici nella Chiesa decidono  di ignorarlo. È il caso del Messaggio di Fatima, perché non v’è segno  Divino più evidente del grande Miracolo del Sole. Il Messaggio di Fatima  racchiude un chiaro avvertimento contro l’apostasia e le malversazioni  compiute dai vertici della gerarchia Vaticana, nonché la caduta di  molte anime consacrate dal proprio stato di grazia. Siamo testimoni del  compimento di quella profezia, proprio in questo momento. Abbiamo  pertanto il dovere di credere a quei segni Celesti che hanno autenticato  la profezia di Fatima senza alcun ragionevole dubbio, a prescindere da  ciò che possano affermare i detrattori del Messaggio di Fatima presenti  in Vaticano.

Sapendo quello ciò che ci ha detto il Cielo a Fatima, il nostro dovere  di Cattolici è quello di tentare di convincere il Papa affinché rimuova i  consiglieri fraudolenti che lo circondano e di seguire piuttosto i consigli  della Madonna di Fatima. Dobbiamo appellarci al Santo Padre affinché  compia la Consacrazione della Russia al Cuore Immacolato proprio  come aveva richiesto la Madonna, senza alcuna modifica apportata  dalla diplomazia del Vaticano. Inoltre, dovremmo chiedere al Papa di  rimuovere dai propri uffici, se necessario, qualsiasi prelato del Vaticano  che tentasse di impedire al Papa di portare a compimento le richieste  della Vergine. 

Allo stesso modo, dobbiamo supplicare il Santo Padre affinché  rimuova dai propri incarichi coloro che hanno cospirato al fine  d’impedire la rivelazione integrale del Terzo Segreto di Fatima. È chiaro  che il Terzo Segreto è di importanza fondamentale per comprendere  e combattere la crisi attuale della Chiesa, oltre ad essere una difesa  per tutti noi contro i suoi devastanti effetti spirituali – i crimini infami  commessi da così tanti sacerdoti sono solo una delle manifestazioni  di questi effetti. I fedeli hanno il diritto di sapere ciò che il Cielo ha in serbo per la loro salvezza spirituale. Le azioni coordinate di coloro  che impediscono la piena rivelazione del Terzo Segreto sono offese  gravissime contro la Chiesa e la Beata Vergine Maria, e costituiscono  pertanto un crimine contro Dio Onnipotente. 

Padre Paul Kramer,