domenica 22 giugno 2025

Gesù a Betulia - Ven. Anne Catherine Emmerick

 


Secondo le visioni del  

Ven. Anna Caterina Emmerick 


LA VITA DI GESÙ CRISTO E DELLA SUA SANTISSIMA MADRE

(Dalla fine della prima Pasqua alla prigionia di San Giovanni Battista)


Gesù a Betulia


Betulia è situata a un'ora e mezza a sud del mare, su un'altura piuttosto solitaria e selvaggia. In cima ha una grande torre e molte mura diroccate. In passato doveva essere più grande e più forte; ora su queste mura crescono alberi e piante e ci si potrebbe passare sopra con le carrozze. Dal luogo dei bagni ho visto persone che passeggiavano su queste rovine, sulla montagna. Qui è dove si trovava Giuditta. L'esercito di Oloferne si estendeva dal mare, attraverso la gola di Jotapata, fino a Dothan, a poche ore a mezzogiorno da Betulia. Qui c'erano persone della città di Jotapata, ma non ascoltarono la predicazione di Gesù, bensì tornarono a Jotapata e raccontarono che Gesù era nel luogo dei bagni. Jotapata si trova a un'ora e mezza da qui verso est, camminando verso mezzogiorno, ed è costruita all'ingresso della montagna come in una grotta. Di fronte ha una montagna dalla quale si può raggiungere la città attraverso scavi selvaggi e profondi. È costruita in una gola, mentre la montagna è in alto. A nord di questa montagna, a circa due ore di distanza, si trova Magdalum, sul bordo di un precipizio, e i suoi dintorni con viali, giardini e torri di ogni tipo si estendono fino al bordo del precipizio. Tra la montagna e Magdalum ci sono i resti di alcuni canali d'acqua che ora sono coperti di erba e attraverso le loro arcate si può ammirare il panorama dei dintorni. A sud di Jotapata si vede una montagna selvaggia e a destra e a sinistra ci sono dei burroni. Era un nascondiglio splendido.

Qui vivevano molti erodiani, che tenevano le loro riunioni segrete in una sala della fortezza. Questa setta era composta da persone molto avvedute, prudenti, colte e si regolava con la massima segretezza. Avevano segni misteriosi con cui si riconoscevano e i capi potevano sapere se un membro tradiva in qualche modo la società; non ricordo ora in che modo lo venivano a sapere. Erano nemici segreti dei Romani e si impegnavano a lavorare per la causa di Erode. Sebbene fossero segretamente seguaci dei Sadducei, si facevano passare per Farisei e pensavano di utilizzare entrambi i partiti per i loro scopi. Sapevano bene che era il tempo del Re dei Giudei e pensavano di trarre vantaggio da questa credenza generale. All'esterno erano in genere mansueti e gentili, ma all'interno tramavano tradimenti. Per quanto riguarda la religione, non ne avevano alcuna, ma con il pretesto della religione lavoravano per un regno temporale libero dai romani. Erode li favoriva in molti modi. Quando quelli della sinagoga di Jotapata seppero della vicinanza di Gesù, mandarono alcuni erodiani ai bagni di Betulia per spiarlo e invitarlo a Jorapata. Gesù non diede una risposta chiara. Erano arrivati anche alcuni discepoli di Gesù, che prima avevano camminato con Lui per alcune settimane. Erano antichi discepoli di Giovanni, alcuni parenti di Hebron e uno dei nipoti della piccola Seforis. Lo avevano cercato in Galilea e lo avevano trovato qui a Betulia.

Ho visto Gesù durante il giorno trattare con familiarità alcune persone: devono essere alcuni dei suoi seguaci. Quando gli erodiani tornarono nella loro città, prepararono il popolo nel caso in cui Gesù fosse andato a predicare. Fu detto al popolo che era possibile che il profeta di Nazareth venisse il sabato successivo da Betulia a Jotapata; che aveva fatto un grande spettacolo il sabato precedente a Cafamaum e quello prima ancora a Nazareth. Si avvertì la gente di non lasciarsi sedurre né acclamarlo; di non lasciarlo parlare a lungo e che, non appena avesse detto qualcosa di incomprensibile o di strano, lo si interrompesse con voci e sussurri; così si preparò il popolo all'arrivo di Gesù. Gesù, nel frattempo, ebbe una semplice conversazione nei bagni di Betulia. C'erano molti uomini intorno a lui ed egli camminava in mezzo a loro. A una certa distanza c'erano dei malati di gotta che avevano bisogno dei bagni termali del luogo e che non avevano osato avvicinarsi a Gesù. Egli ripeté ciò che aveva detto ieri e l'altro ieri ed esortò alla purificazione dai peccati.

Tutti lo amavano lì e alcuni dissero: «Signore, in verità, chi ti ascolta non può contraddirti». Gesù chiese: «Avete parlato molto di me o mi avete offeso? Chi pensate che io sia?». Alcuni risposero: «Signore, tu sei un profeta». Altri: «Tu sei più di un profeta. Nessun profeta ha insegnato come te, nessuno ha fatto ciò che tu fai». Altri tacevano. E Gesù, vedendo ciò che pensavano quelli che tacevano, li guardò e disse: «Questi hanno ragione». Uno di loro disse: «Signore, tu puoi tutto. È tutto vero? Alcuni dicono che hai risuscitato i morti, la figlia di Giairo». Si riferiva a Giairo, di una città non lontana da Ghibea, dove era stato catechizzato quel popolo così smarrito. Gesù rispose: «Sì». E quello continuò a chiedergli perché quell'uomo vivesse in un luogo così sperduto. Gesù allora parlò della fonte nel deserto, e che è naturale e buono che i deboli abbiano una guida.

Poiché gli uomini lo trattavano con tanta familiarità, Gesù chiese: «Che cosa sapete di me? Che cosa vi dicono di male sulla mia persona?». Alcuni risposero: «Dicono che tu non smetti di operare di sabato e guarisci i malati». Allora Gesù indicò uno stagno circondato da canneti, dove c'erano alcuni bambini pastori che badavano a pecorelle e piccoli animali, e disse: «Guardate i piccoli pastori e quei teneri animaletti. Se uno di questi agnellini cade nel pantano, gli altri non restano lì a belare e a gridare tristemente? E se quei bambini non potessero aiutare quel agnellino e fosse sabato, il re di quei agnellini, mandato espressamente per aiutare quei agnelli e pascolarli, non avrebbe pietà di quei agnelli e li tirerebbe fuori dal pantano? Allora tutti alzarono le mani in alto, come i bambini al catechismo, e dissero: “Sì, sì, lo farà”. «E se invece di essere agnellini, fossero figli del Padre celeste i capretti? ... Se fossero vostri fratelli? ... Se foste voi stessi? ... Il Figlio del Padre celeste non dovrebbe aiutare quei fratelli? ...» Tutti gridarono di nuovo: «Sì, sì». Poi, indicando gli uomini malati che erano in lontananza, Gesù disse: «Vedete quegli uomini malati? Non dovrei aiutarli se me lo chiedono di sabato? Non dovrebbero ottenere il perdono dei peccati, se lo chiedono di sabato? Non possono pentirsi e invocare il cielo di sabato?». Tutti alzarono le mani e dissero: «Sì, sì». Allora Gesù chiamò quei malati, che si avvicinarono a Lui con difficoltà. Disse loro alcune parole di fede, pregò con loro e comandò: «Stendete le vostre mani». Allora essi stesero le mani contratte verso di Lui. Gesù passò le mani sui loro bracci, soffiò sulle loro mani solo per un momento, ed essi si sentirono guariti e poterono muovere le braccia e le mani. Gesù disse loro di andare a bagnarsi e comandò loro di astenersi da certe bevande. Allora essi si inginocchiarono, resero grazie e tutta l'assemblea si sciolse in lodi e ringraziamenti.


Nessun commento:

Posta un commento