sabato 28 giugno 2025

LA VERGINE CON IL BAMBINO E LA CROCE

 


È una visione spirituale contemplando un quadro della Sacra Famiglia (la Vergine sapeva che suo Figlio sarebbe stato crocifisso).

Mi colpisce, vedo nel quadro ciò che non è disegnato, per spiegarmi oltre ciò che si vede.

Vedo la Vergine seduta con il Bambino Gesù in grembo. Lui la guardava con le braccia tese verso sua madre e le circondava il collo con esse.

Vedo la madre che guarda verso l'orizzonte. All'orizzonte vede il monte Calvario e la croce di suo Figlio. E con il sacrificio di suo Figlio, la Madre vede la redenzione di tutti gli uomini. Lei aveva detto sì, e con quel sì diceva anche sì alla passione di suo Figlio, il Figlio di Dio. Non solo disse sì ad averlo, ma sì a tutto ciò che questo comportava. La Madre si donava interamente per noi. La Madre è Santa.

La Madre prende il Bambino, ma non può aggrapparsi a lui; sa cosa lo aspetta, sa che non è per lei, che è per tutti, che è per la Croce e per la salvezza di tutti.

Il Bambino la guarda chiedendole, avendo bisogno di lei, amandola, compatendola.

Corresponsabile della Croce di suo Figlio per aver detto sì al Signore.

Vederlo sulla Croce mentre da bambino lo prendeva tra le braccia. Che cosa difficile!

Che cosa difficile per la Vergine prendere quella Croce, prendere suo Figlio tra le braccia! E con quella pace e quell'accettazione, con quella serenità.

Ma la Croce è balsamo, per amore dei peccatori. Per amore di coloro che avrebbero ucciso quella tenerezza, che è Dio bambino.

—Ecco la serva del Signore, sia fatto di me secondo la Sua Parola.

—Me ne vado Signore e non voglio lasciarti, voglio portarti con me. Provo una profonda tristezza, i miei occhi si riempiono di lacrime.

Sentimento di abbandono, di consegna a Lui; spogliata del mondo. Ora devo tornare di nuovo nel mondo. Non sarò più spogliata e sarò esclusivamente Sua.

—Signore, voglio stare con Te! Non voglio andarmene! Che gioia ritrovarti; solo per Te, fino al momento della mia morte. E potermi spogliare di nuovo di tutto. Potermi liberare di nuovo da tutto e stare con Te. Tu sei la mia ricchezza, la mia vita, il mio unico mondo. Fino ad allora nel mondo, ma per favore, non senza di Te. Non lasciarmi; guarda come sono. Tua creatura. Solo tua.

Più difetti ho, più mi rendo conto di essere tua creatura, solo tua, tua e per Te, con Te. Non lasciarmi!

Lascio il Cielo che sei Tu, mio Signore; che paura e che tristezza. Ma se ho una strada da percorrere, un cammino da compiere, aiutami a compierlo con Te!

Per Te, e per Te, solo per Te! Dopo aver compiuto il mio cammino (croce del mondo) permettimi di stare di nuovo solo con Te. Se Tu lo vuoi, se è la Tua Volontà.

Signore, avrò bisogno di Te e mi mancherai. Mi fa orrore e paura andare nel mondo, perché mi mancherai Tu che sei il mio Cielo. Ti ho cercato tanto e qui Ti ho trovato, solo per me. Ti sento mio, mio Gesù. Possesso mio, per me e mio (anche se so che sei anche degli altri) sei anche mio.

Ore dopo, dopo la comunione. Dico a Gesù più volte che lo amo. Lui me lo ha detto per primo.

Poi mi ha detto di aprire il mio cuore agli altri e di amarli come amo Lui.

Che generosità! Lo ringrazio. Vedo Gesù sorridere e lo cerco, gli chiedo:

—Signore, dove sei?

E lui mi risponde:

—Con te; sono con te, nella tua anima. Non cercare fuori. Il mio sorriso è il tuo sorriso. D'ora in poi sorriderò per te. Farò le cose per te. Per questo devi accogliermi ogni giorno. Questa è la mia risposta alla tua preghiera. Sorriderò con te; sorriderò per te. Dove tu non dai, darò io, che sono con te. Stai tranquilla.

—Grazie Signore, perché mi hai consolato.

s.t.G.

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