Il Cristo
Che se il Cristo è Figlio di Dio ne segue, che siccome il Padre per confessione di tutti è il Re del cielo e della terra, così anche esso è il Re dei medesimi. E tanto ne viene insegnato da Paolo con queste parole. Iddio che molte volte ed in molti modi parlò un tempo ai padri per mezzo dei Profeti: ultimamente in questi giorni ha parlato a noi pel suo Figliuolo, cui egli costituì erede di tutte le cose, e per cui creò anche i secoli. Quem constituit haeredem universorum, per quem fecit et saecula. Il quale essendo lo splendore della gloria, e figura della sostanza di lui e le cose tutte sostentando colla possente parola sua, fatta la purgazione dei peccati, siede alla destra della Maestà nelle altezze. Fatto di tanto superiore agli Angeli, quanto più eccellente nome, che essi ebbe in retaggio. Imperocchè a qual mai degli Angeli disse: Tu sei mio Figliuolo, oggi ti ho generato? Agli Angeli dice bensì egli: che suoi Angeli fa gli spiriti. Ma al Figlio poi dice: il tuo trono, o Dio, pel secolo del secolo, e scettro di equità e il scettro del tuo regno. Ad Filium autem thronus tuus, Deus, in saeculum saeculi, virga aequitatis, virga regni tui. (Haebr. I).
Tale si fu pure sempre la fede, vuoi della Sinagoga, vuoi della Chiesa. Il Soar al foglio 88 sulla Genesi dice: Di te, o Messia, si canta (Ps. 2): baciate il Figliuolo, tu sei il Figliuol mio. Egli è il Principe d'Israele, il Signore delle cose inferiori, il Signore de gli Angeli del ministero, il Figliuolo dell'Altissimo, il Figliuolo di Dio. Ed Eusebio di Cesarea parlando di Gesù Cristo lo chiama: il Sommo Condottiero ed Imperatore dei celesti ed immortali eserciti; e il Padrone ed il Dio di tutte le cose create da Dio, il quale ricevette dal Padre l'autorità ed il potere assieme alla Divinità, alla Virtù ed all'Onore. Ai quali facendo eco Agostino scriveva: il Figlio di Dio che ci ha creati venne tra di noi, ed egli è il nostro Re che ci regge, come quegli che ci ha creati. Filius Dei qui fecit nos, factus est inter nos, et Rea noster regit nos, quia Creator noster fecit nos. Oltre a ciò il Signore non è solo il Re del cielo e della terra assieme al Padre in quanto Dio e suo Figlio, ma lo è di più ancora in quanto uomo. Iddio come conosce se stesso da tutta l'eternità; così pure fin d'allora conosce tutte le cose. Ora egli nell'infinita sua sapienza, previdde che se avesse creato nel tempo il mondo e l'uomo, l'uomo sarebbe caduto, e che non sarebbe stato conveniente alla sua bontà il lasciarlo perire. Ma convenientissimo il mandare il suo Figliuolo a farsi uomo per liberare l'uomo. E siccome quanto ei vuole lo vuole ancora fin dall'eternità, così fin d'allora stabili di mandarlo. Ed avendo quegli accettato Iddio lo fece fino dall'eternità il Capo e il Re della creazione.
Il primo motivo, scrive Bernardino, per cui tutte le cose sono da Dio create, è per diffondere se stesso. Imperocchè la natura del bene è di communicarsi. La seconda ragione, per cui Dio creò tutte le cose, è per l'esaltazione del Cristo. Imperocchè la principal natura da Dio voluta nella creazione dall'eternità fu quella che ei predestinò alla personale unione ed essendo la persona di Cristo la più grande nel l'ordine della grazia, che supera l'ordine della natura, ad essa la dio, che tiene il primato sopra tutte le cose, e alla gloria, e all'onore di lei ordinò tutte le cose, affinchè dai beni e dai mali si accrescesse l'onore all'uomo Dio Gesù Cristo. Prima ratio quare omnia sunt creata a Deo, est propter sui communicationem. Natura enim boni est communicare seipsum. Secunda autem ratio, quare Deus cuncta creavit, est propter Christi eaal tationem. Nom principalis natura in creatione in tenta a Deo ab aeterno fuit, quam ipsa praedesti navit ad personalem unionem, et cum ipsa persona Christi sit omnium summa in ordine gratiae, qui superat ordinem naturae, ad ipsam Deus, qui in omnibus primatum tenet, et ad eius gloriam et honorem homnia ordinavit, ut ea omnibus bonis et malis honor accrescat Deo homini Iesu Christo. (Serm. 54. De Univ. Reg. Iesu. 1.). Ed ecco come il Signore in quanto alla sua umanità è il Re del cielo e della terra (Tom. I.).
DEL PADRE VIATORE C0MBA
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