domenica 8 settembre 2024

I vostri nemici sono i vostri parenti

 


          È sempre stato visto e scritto: ciò che ci infastidisce di più sono i nostri stessi parenti. La discordia è ciò che vediamo di più tra le famiglie. Cercate di capire il senso della parola quando ho detto a tutti che “un Profeta non è ben accolto, ma solo nel suo luogo e dalla sua famiglia, e per questo viene disprezzato” (Mt 13,57).

          A Gerusalemme venivo etichettato come stregone a causa delle guarigioni che facevo. E poiché non studiavo, coloro che si ritenevano saggi nelle loro letture non accettavano che fossi intelligente; cercavano sempre di discriminarmi a causa della vita che conducevo.

          Oggi, nel mondo, sta accadendo la stessa cosa: in ogni luogo in cui ho scelto qualcuno per essere Mio servitore, i primi ad essere contrari sono i suoi stessi parenti.

          Benedetto, figlio Mio, la Mia Luce è in te. Ti ha accompagnato fin da quando il seme è stato piantato in tua madre, ed è stata mia Madre a sceglierti come mio servitore, proprio come fece con quelli delle nozze di Canaan: “Fate quello che vi dirà” (Gv 2,5). Così Lei è sempre al tuo fianco e ti chiede, figlio mio: “Fai quello che Gesù ti chiede”.

          Ora arriva il momento più delicato; la tua famiglia dirà: “Questa è un'invenzione di Benedetto. Dove hai visto Gesù parlare con lui? Non può ingannarmi”. Allora quello che ho detto è completo: “I vostri nemici sono i vostri parenti” (Mt 10,36).

          Cara figlia, non c'è motivo di fuggire gli uni dagli altri, perché la verità raggiungerà i loro cuori; e quando lo farà, piangeranno amaramente, chiedendoti di perdonarli, perché “sono io che ho scelto voi, e non voi che avete scelto me” (Gv 15,16).

          Il tuo studio è poco, ma per Me non ha importanza, così come non mi sono preoccupato dei miei dodici Apostoli; alcuni non avevano quasi studiato, ma quando si trattava di parlare, non inciampavano nelle loro parole, perché Io ero con loro, e lo sono. Anche tu, figlio mio, lo sei. Tutto ciò che scrivi e scriverai, io, il tuo Salvatore, sono completamente con te, perché sei un servo fedele.

          Le parole che escono dalla tua bocca quando parli nel mio nome sono il mio Spirito Santo che cammina con te. Le porte che sono state chiuse dovranno essere aperte, in modo che tu possa entrare quando è necessario, per dire ciò che deve essere detto; non importa chi ne soffra. È stato detto che “gli ultimi saranno i primi” (Lc 13,30); è in questo senso che ho parlato. Per essere mio servo, non spetta agli uomini scegliere, ma a chiunque faccia la mia volontà.

          Il mondo deve presto rendersi conto del pericolo che sta per arrivare. Sarà inevitabile, perché “il cielo e la terra passeranno, ma non le mie parole” (Lc 21,33). Il momento che si avvicina è di grande sorpresa per l'umanità e tutti devono essere preparati, altrimenti periranno in un'unica oscurità. Le tenebre si impadroniranno della maggior parte della Terra, e rimarrà solo un po' di luce nelle case che vivono adorando Me, come fai tu qui, figlia mia, e anche in altri piccoli luoghi. Questo è il tempo che sta arrivando.

          Grazie, figlia mia. Ti do ancora di più, la luce del mio amore, per fare tutta la mia opera.

Gesù

01/10/1995

Cosa fare con questi diavoli

 


COME OPERA SATANA


SCARICARE SUL PUNTO PIÙ DEBOLE 

Chi in qualsiasi modo ha avvicinato esperti del mondo dell'occulto, è rimasto sorpreso da una espressione che si ripete costantemente: il male si scarica e attacca i punti più deboli. 

È una legge importante che bisogna conoscere per orientarsi e difendersi dagli attacchi malefici. 

Che cosa è il punto più debole? Anche nell'economia degli uomini c'è una legge che invita a ottenere «il massimo risultato, con il minimo sforzo». 

Bisogna ora fare uno sforzo mentale per entrare nel mondo spirituale, che è sostanzialmente diverso dal nostro. Stranamente è la recente scoperta dei computer che, per analogia ci aiuta ad entrare più in profondità. 

Queste macchine hanno la capacità di immagazzinare centinaia di milioni di dati, come un'intera enciclopedia in una ridottissima superficie. Inoltre può confrontarli ed elaborarli fornendo i risultati in tempi rapidissimi: cosa impossibile alla mente umana. Il computer, prodotto della tecnica, ci apre inaspettatamente spiragli di comprensione dell'invisibile mondo spirituale. 

Gesù nel Vangelo, per significarci le infinite capacità di Dio nel seguire tutto il creato, dice che «perfino i capelli del nostro capo sono contati» (Mt 10, 30). Se si pensa che ci sono cinque miliardi di uomini, i quali per regola dovrebbero avere cinque miliardi di teste, il calcolo di tutti i loro capelli evidentemente non può essere fatto con la nostra tavola pitagorica. 

Certamente gli spiriti del male non hanno la capacità di Dio, ma essendo ugualmente di natura spirituale, riescono in un attimo a raccogliere un'infinità di elementi su cose, circostanze, situazioni, spostamenti, amicizie, inimicizie, interessi, comportamenti della persona da colpire e, operando una rapidissima sintesi più veloce dei nostri computer, vedono e stabiliscono come agire con la massima rapidità ed efficienza. Aggiungo ora qualche esempio. 

Quando debbono distruggere una famiglia, se il marito ha una costituzione che offre resistenza, scaricano sulla moglie o viceversa; se la resistenza viene da tutti e due, scaricano sui figli. 

Ho ricevuto tante persone che vengono con bambini colpiti da fenomeni inspiegabili. Il maleficio costa soldi: chi mai può ricorrere al mago e pregarlo di far star male un bambino? Evidentemente il male era indirizzato agli adulti, ma poi si è scaricato sul bambino per la sua fragilità. 

Comprendere questo è importante. Vengono spesso delle nonne che portano a benedire il nipotino perché hanno sentito dalla maga che risente di un male fatto al padre, il quale immerso nel suo lavoro commissiona alla suocera di sbrigarsela cercando l'esorcista. Se veramente le cose stanno così, pregare sul bambino non serve a niente, perché appena tornato a casa ricade sotto l'influsso negativo del padre. È il padre che deve muoversi per farsi liberare: poi automaticamente il bambino starà bene. 

Altro esempio. 

Un maleficio ordinato per un uomo sposato, da una donna che vuole toglierlo alla moglie e portarlo a vivere con sé, oltre all'attrattiva irresistibile che provoca sull'uomo verso l'amante, colpisce anche la moglie, perché ciò è necessario per facilitare l'operazione. 

Conoscendo profondamente la psicologia dei due, il maleficio utilizza i punti deboli, spingendo la moglie a usare nei confronti del marito già in crisi, parole e atteggiamenti che lo spingono piuttosto ad allontanarsi da casa, anziché aiutarlo a rimanere in famiglia. Moltissime signore, che avevano in questo modo perduto il marito, hanno ammesso con rammarico, dopo la spiegazione, di aver contribuito involontariamente, con il loro atteggiamento, a farlo andare via. 

Va aggiunto, per inciso, che in questi tantissimi casi, oggi così frequenti, la moglie non solo perde il marito, ma lei stessa rimane colpita e legata alle forze del male anche dopo la separazione. Il marito lo perde, ma il maleficio le rimane addosso rendendo doppiamente drammatica la sua situazione. Deve quindi farsi premura di ricorrere ai  mezzi spirituali per liberarsi dalle presenze negative. 

 

DOMANDA: Dopo queste spiegazioni, viene la curiosità di chiedersi: se è vero che gli spiriti del male sono così numerosi e potenti, perché sono così attenti a economizzare le loro energie? 

R. - Si può avanzare una ipotesi: l'infinito odio che ormai li pervade, li spinge ad agire con la massima rapidità nell'eseguire la commissione malefica ricevuta. Come facciamo noi quando abbiamo fretta: siamo attenti a scegliere la strada più corta. Questo spiegherebbe anche perché nel far arrivare materiale fatturato nei cuscini o nello stomaco, usano mezzi naturali finché possono e mezzi preternaturali là dove con questi non arrivano. 

Sacerdote Esorcista Raul Salvucci

(Ho il posto più bello per tutti voi)

 


Messaggio #1 ricevuto il 3 settembre 2024


Mia cara figlia scrivi, Io sono il tuo Dio, il tuo Salvatore. Sono venuto con il Mio Amore di Padre per darti un altro messaggio che viene dal Mio Sacro Cuore al tuo. Sì, figlia mia, tutto ti è stato detto, e d'ora in poi tutto ciò che ho da darti sarà perché tu ti allinei al luogo promesso con il mio figlio cireneo [l'amico di Maria in Turchia]. Tutto accadrà molto presto, voglio che siate pronti, perché l'ora è imminente. Tutto è alle vostre porte, non voglio che cadiate nelle mani del mio nemico, perché cammina come un leone cercando di divorare coloro che mi sono fedeli. Sto aspettando tutti, ma non tutti mi prestano attenzione, perderò molti, perché non tutti quelli che dicono “Signore, Signore” entreranno nel Regno dei Cieli.

Chiamo tutti, perché mi siete costati cari, ma molti hanno paura del mio amore. Ho chiamato questa figlia perché è stata chiamata da Me per i tempi finali, per darmi tutto ciò di cui ho bisogno per la Mia Chiesa Reminiscente e per salvare molte anime che Mi amano. Voglio tutti i miei figli nel mio Regno, ma tutti si godono la bella vita e dimenticano che non sono di questo mondo. Hanno paura di lasciare quello che c'è qui e non sanno se gli piace l'idea di andare nel luogo che ho preparato con tanto amore. Ho il posto più bello per tutti voi, con i fiori più belli che ho piantato nel mio Regno. Ho molti posti, ma non sono riservati a tutti, perché nessuno può uscire da lì, né può entrare quando vuole.

Voglio tutti nel mio Regno d'Amore, ma non c'è modo di farvi capire che solo i puri di cuore possono entrarvi. Non potete dire di no fino all'ultimo giorno [e poi dire di sì], perché posso fare nuove tutte le cose, perché vediate che posso fare di tutto per portare il mio Cuore [vicino] a coloro che si pentono, perché ho tutto riservato fino all'ultimo giorno della partenza. Io sono il Buon Pastore, proteggo le mie pecore e loro mi seguono solo per amore.

Amen.

LA PERFEZIONE DELLA GIUSTIZIA DELL'UOMO

 


La Chiesa gloriosa. 

15. 35. Allora la Chiesa sarà in modo pieno e assoluto senza macchia, senza ruga, senza alcun altro difetto 183, perché allora sarà anche veramente gloriosa; Dicendo infatti non soltanto: Per farsi comparire davanti la sua Chiesa senza macchia né ruga, ma in aggiunta pure gloriosa 184, ha fatto ben capire quando la Chiesa sarà senza macchia né ruga o alcunché di simile: lo sarà al momento di essere gloriosa. Presentemente in mezzo a così grandi mali, a così grandi scandali, a tanta mescolanza di pessima gente, a tante insolenze da parte degli empi, non si può dire che la Chiesa sia gloriosa per il semplice fatto che i re le prestano i loro servizi: c'è anzi in questo una tentazione ancora più pericolosa e grave. Ma sarà invece gloriosa all'avverarsi di quello che dice il medesimo Apostolo: Quando si manifesterà il Cristo, la vostra vita, allora anche voi sarete manifestati con lui nella gloria 185 . Se infatti il Signore stesso, secondo la natura di servo 186 mediante la quale si è unito alla Chiesa per fare da mediatore, non fu glorificato se non con la gloria della risurrezione - tanto che si legge: Non era stato dato ancora lo Spirito, perché Gesù non era stato ancora glorificato 187 -, come potrebbe la sua Chiesa dirsi gloriosa prima della propria risurrezione? Il Signore dunque la purifica presentemente per mezzo del lavacro dell'acqua accompagnato dalla parola 188, lavando i suoi peccati trascorsi e fugando da essa la prepotenza degli angeli cattivi; poi, portando alla perfezione tutte le sue guarigioni, la fa sfociare in quella Chiesa gloriosa senza macchia né ruga. Infatti quelli che ha predestinati li ha anche chiamati, quelli che ha chiamati li ha anche giustificati, quelli che ha giustificati li ha anche glorificati 189. In relazione a tale mistero io credo che abbia detto: Ecco, io scaccio i demoni e compio guarigioni oggi e domani, e il terzo giorno ho finito 190, cioè raggiungo la perfezione. Lo dice infatti in nome del suo corpo che è la Chiesa, usando i giorni al posto di epoche distinte e ordinate, che già nella sua risurrezione ha rappresentate in un triduo.

Sant'Agostino

Dobbiamo rendere la strada pura e pulita per la venuta del Signore”.

 


29 agosto 2024

San Giovanni Battista

Dopo la Santa Messa, mi sono recata nella Cappella per pregare. Mentre dicevo le mie preghiere di ringraziamento davanti al Santissimo Sacramento, comprese le Lodi Divine, all'improvviso è apparsa una persona santa proveniente dalla direzione del Tabernacolo.

Disse: “Valentina, io sono Giovanni Battista che la Chiesa di nostro Signore Gesù celebra oggi in tutto il mondo. Nostro Signore Gesù mi manda da te per dirti che è molto offeso nel mondo dall'umanità. Essi commettono e vivono in un terribile peccato senza pentimento. Dio non può più stare a guardare”.

“Quando vivevo sulla terra, predicavo e dicevo alle persone di pentirsi dei loro peccati malvagi e di convertirsi”.

“Dite alla gente che molti eventi stanno accadendo e continueranno ad accadere, e che la situazione non potrà che peggiorare. Fate sapere che dobbiamo rendere la strada pura e pulita per la venuta del Signore”.

“Quando vivevo sulla terra, ho fatto del mio meglio per piacere a nostro Signore, fino al punto di essere ucciso e decapitato perché amavo tanto nostro Signore Gesù. Valentina, ora sai che devi rendere la strada pura e pulita per la Sua seconda venuta. Predica alla gente e non aver paura. Dì loro di cambiare e di pentirsi dei loro peccati. Sii coraggiosa: tutti noi preghiamo per te in cielo e ti vogliamo bene”.

Grazie, San Giovanni Battista, per il tuo messaggio. Prega per noi.

Valentina Papagna

IL PURGATORIO NELLA RIVELAZIONE DEI SANTI

 


I peccati poi che Dio sembra punire con rigore implacabile nell'altra vita sono quelli contro la giustizia e contro la carità. 

Quanto ai primi, pare che Iddio si attenga veramente all'assioma teologico: Non remittitur peccatum nisi restituatur ablatum. - Non si rimette il peccato, se non si restituisce la cosa rubata. - Un ricco signore, essendo morto senza porre in ordine le sue cose, comparve dopo qualche tempo al P. Agostino d'Espinoza, della Compagnia di Gesù, la cui santa vita era tutta dedicata a suffragare le anime del Purgatorio. - Mi riconoscete? 

- domandò il defunto. - Senza dubbio - rispose il Padre e - ben mi ricordo di avervi amministrato il Sacramento della Penitenza pochi giorni avanti della vostra morte. - Proprio così continuò il defunto - e perciò ho avuto dal Cielo la grazia di venirvi a trovare e a supplicarvi di rendermi propizia la divina clemenza con le vostre preghiere, e di più a chiedervi di porre in esecuzione certe opere necessarie alla mia liberazione dal Purgatorio. Pertanto vi prego a compiacervi di venire ora con me per un breve viaggio. - Ottenuta licenza dal Superiore del Convento e chiesto ai confratelli che pregassero per lui, il P. Agostino seguì il defunto, dal quale fu condotto sopra un ponte discosto non molto dalla città. Qui il defunto pregò il Padre di fermarsi ed attendere, ché egli sarebbe corso a prendere alcune cose necessarie e avrebbe fatto sollecitamente ritorno. Quando il defunto tornò, portava tra le mani una grande borsa, piena di denaro, parte del quale trasse fuori, dicendo: - Padre, piegate per favore una falda dei vostro mantello e ricevete questo denaro, ché l'altro lo porterò con me fino alla vostra camera, e là ve lo consegnerò. - Giunti che furono, il morto gli consegnò il resto dei denari e, porgendogli una carta scritta, gli disse: - Da questo scritto scorgerete a chi ho da restituire e quanto. Impiegherete ciò che rimane in opere di suffragio per la mia anima. - Ciò detto disparve. Il P. Agostino fece diligente ricerca dei creditori, ai quali puntualmente, e con grande loro meraviglia soddisfece ogni debito, ricevendo essi quei denari come inviati dal cielo. Il resto del denaro poi fu applicato in celebrazioni di Messe, in elemosine e in distribuzioni ai poveri. Passati otto giorni, ecco nuovamente comparire al P. Agostino il defunto, per ringraziarlo dell'opera prestata a suo favore e per annunziargli la sua liberazione dalle pene del Purgatorio.

Nella vita di S. Margherita da Cortona (Bolland., 22 Febbr.) si legge di due mercanti, passati all'altra vita lasciando impegni di giustizia non soddisfatti, i quali, per grazia di Dio, comparvero alla Santa chiedendole che avvertisse i loro parenti di soddisfare per loro, poiché altrimenti non sarebbero passati alla gloria degli eletti.

Quando poi la restituzione riesce assolutamente impossibile, trova Iddio, nei segreti della sua Giustizia, i mezzi per supplirvi. “Giusto è Iddio, e giusti sono i suoi giudizi e i suoi disegni” e senza numero sono le vie attraverso alle quali salva le anime.

Sac. Luigi Carnino


(Piangeranno di gioia quando vedranno ciò che darò qui)

 


Messaggio ricevuto da Maria de Jesus


31 agosto 2024

Mia cara figlia scrivi, Io sono il tuo Dio, il tuo Salvatore. Sono venuto con il mio amore per darti un altro messaggio che viene dal mio Sacro Cuore al tuo. Sono venuto a darti tutto per la Gloria di Dio. Sono venuto a dare tutto perché possiate vedere che ciò che viene dal Cielo è attraverso la Verità, e sono venuto qui per dare tutto attraverso la Verità, e tutti devono accettarlo, perché Io sono quello che sono. Molti pensano che qui non ci sia nulla, ma quando arriverà il momento, piangeranno di gioia quando vedranno ciò che darò qui. Darò un luogo di Luce, che brillerà più del sole e voi mi vedrete come sono. Tutti vedranno anche la stella che brilla, perché qui darò i miei segni, perché sono venuto qui non per dare una menzogna, ma la Verità che ho sempre detto.

Tutti vedranno come parlo a questa figlia e cosa sono venuto a dare, per vedere che Dio dice sempre la Verità. Qui darò tutto quello che ho dato a questa figlia che mi obbedisce ogni volta che le do qualcosa per il mio onore, lo fa sempre con amore. Sì, nessuno ha quello che le viene detto, perché Io sono il Signore dei Signori. Sono venuto perché tutti vedano che sono qui Vivo e Reale, e che non c'è nulla di sbagliato in quello che ho sempre detto a tutti. Dio non parla per il gusto di parlare, ma viene sempre a confermare tutto qui, sono venuto a dare tutto quello che voglio per questa figlia che mi obbedisce. Sì, non c'è nulla che possa ingannarvi, perché Io sono quello che sono.

Tutti dovranno ascoltarmi, ascoltare ciò che viene da qui, e devo chiamare il mio figlio cireneo [l'amico di Maria in Turchia] a fare tutto ciò che comando qui. Devo allineare tutto prima che sia troppo tardi, perché voglio dare [tutto] prima che questa bestia [l'Anticristo] entri [nella Chiesa] per disfare le mie cose. Voglio che tutti vedano il mio Spirito Santo, che opera attraverso la Verità che viene dal Padre, dal Figlio e dallo Spirito Santo.

Amen.

RICONOSCERE E SCOPRIRE L'AFFASCINANTE BELLEZZA DELLA CASTITÀ - 3

 


Prova d'amore 

Gli innamorati che si preparano al matrimonio possono e devono dimostrare il loro amore reciproco. Ma come si dimostra l'amore? Si dimostra con la castità. L'amore che non è casto non è vero. 

Durante il corteggiamento, la castità si dimostra con il tempo, la distanza e il sacrificio: 

- con il tempo: il vero amore sa aspettare; 

- con la distanza: il vero amore sa separare i corpi per unire le anime; 

- con il sacrificio: il vero amore sa astenersi dal piacere per amore dell'altro. Queste esigenze di castità, proprio perché contrarie a ciò che il mondo predica e fa, si presentano ai giovani come una sfida, un obiettivo da raggiungere. E ai giovani piacciono le sfide. È caratteristica dei giovani il rifiuto della mediocrità e il desiderio di fare qualcosa di diverso. 

Contrariamente a quanto potrebbe sembrare a prima vista, i giovani sono di solito molto ricettivi a una predica sulla castità. Sono sorpresi da ciò che sentono, ma sono attratti. 

Una volta compreso che il motivo della castità è l'amore, i giovani la vedono come qualcosa di positivo. Di più: come qualcosa di prezioso, bello e affascinante. 

La fornicazione (rapporti sessuali tra persone non sposate) non è altro che un atto di egoismo praticato da due persone. La fornicazione sta all'amore come il no sta al sì. Proprio perché i fornicatori non sanno aspettare, non sanno prendere le distanze e non sanno sacrificarsi, non sono diversi dagli animali in calore. La fornicazione è la prova suprema della mancanza di amore. È il segno più sicuro che i due non si meritano l'un l'altro, non meritano il sacramento del matrimonio e sono totalmente impreparati a creare una famiglia. 


La gioia della castità 

Se la castità è positiva nel suo motivo - l'amore - lo è anche nel suo effetto. L'effetto della castità è stato detto da Gesù stesso: la visione di Dio. Questa visione è chiamata beatifica perché porta felicità. Qui sulla terra non abbiamo ancora la felicità, ma ne abbiamo un assaggio, che si chiama gioia. 

La fornicazione (rapporti sessuali tra persone non sposate), l'adulterio (rapporti sessuali tra una persona sposata e una persona diversa dal coniuge) e altri peccati contro la castità sono in grado di portare piacere, ma non gioia. 

Il piacere è corporeo. La gioia è spirituale. 

Il piacere è effimero, fugace. La gioia è perenne e punta alla felicità eterna. 

Il piacere lascia un sapore amaro, un vuoto, un rimpianto. La gioia lascia una pace che il mondo non è in grado di dare. 

Se coloro che cercano il piacere nell'impurità conoscessero la gioia della purezza, vorrebbero essere puri anche solo per interesse. Infatti, la gioia della purezza sta al di sopra del piacere dell'impurità come il cielo sta al di sopra della terra. 


 Distinzioni 

La castità non va confusa con l'ingenuità o l'ignoranza. 

La castità non è il privilegio di chi non sa nulla dell'atto sessuale, né di chi è troppo ingenuo per rendersi conto della malizia del mondo. 

Casto è colui che, comprendendo il piano di Dio per la trasmissione della vita, rifiuta che essa avvenga al di fuori di un atto di amore autentico. Casto è colui che, guardandosi dalle insidie del Maligno, sa prudentemente evitare le occasioni prossime al peccato. 

Il casto è un uomo forte, un eroe, la cui forza d'animo e il cui eroismo suscitano l'invidia degli impuri, che non sono altro che deboli e codardi. 

Il casto è un vincitore la cui vittoria fa arrabbiare gli impuri, che sono sconfitti dai loro stessi istinti. 

Pe. Luiz Carlos Lodi da Cruz

 


Malattie costruite nei laboratori, verranno rilasciate nell’aria, i potenti non comprendono che la loro punizione sarà forte.

 


Messaggio della Regina del Rosario dato a Gisella il 07 settembre 2024

Figli amati, grazie per essere qui nella preghiera e per aver piegato le vostre ginocchia. Figli miei, quanti avvertimenti avete avuto da parte del cielo eppure continuate a fare la vita di sempre. Figli, adesso le apparizioni saranno più frequenti, finché giungeranno alla fine. Figli, ecco, questi sono i tempi dove tutte le profezie si avvereranno. Figli miei, vi chiedo di consacrare voi, le vostre famiglie e le vostre case al Mio Cuore Immacolato e al Cuore Purissimo di Gesù. Figli miei, i terremoti saranno più frequenti, finché arriverà quello più forte di tutti. Tenete sempre le candele benedette a portata di mano, presto vi serviranno. Malattie costruite nei laboratori, verranno rilasciate nell’aria, i potenti non comprendono che la loro punizione sarà forte. Vi supplico, tornate a Dio e chiedete perdono per ciò che state facendo all’umanità e a questa terra. Figli, tenetevi pronti, ma non dovete temere, basterà leggere la parola di Dio e pregare il Santo Rosario per annientare il demonio.  Ora vi benedico nel nome della Santissima Trinità, amen.


Coloro che Mi maledicono saranno maledetti.

 


CASTIGHI

Mia amata figlia prediletta, quando mi riferisco ai Miei nemici, parlo sempre di quelli che, con mezzi subdoli, tentano di rubarMi le anime. Mi riferisco, in particolare, a coloro che usano la maschera della santità per guidare deliberatamente le anime verso il peccato. Quando qualcuno tenta di sedurre un‟altra anima spingendola a credere falsità sulla Mia Santa Parola, data al mondo attraverso il Libro di Mio Padre, allora costui è un Mio nemico.

Il più grande dolore che sopporto viene dalle mani di coloro che professano di essere Miei devoti discepoli e che si vantano della loro conoscenza di Me. Quando queste persone cercano di ferire gli altri e non pensano a nient‟altro che ad ammonirli nel Mio Nome ecco, questo è molto doloroso per Me. Io trovo delle anime che sono chiuse a Me e le attiro verso di Me in molti modi, e non includo solo coloro che fanno già parte della Mia Chiesa sulla Terra. Cerco sempre in primo luogo quelli che si sono smarriti, che sono perduti e coloro che non riescono a vedere. Queste sono le prime anime che Io cerco e sono quelle che, nelle mani sbagliate, possono essere e sono fuorviate. 

Vi chiedo di ricordare sempre nelle vostre preghiere quelle nazioni, quelle religioni, quelli senza alcuna fede in Me – sempre. Vi prego di accoglierli, proprio come lo farei Io stesso. Non tentate mai di imporre loro le vostre opinioni o di ferirli nel Mio Nome. Avvicinateli sempre con amore e generosità, perché sono tanto importanti per Me quanto i più devoti tra di voi. Chiunque voi avviciniate, sappiate che nessuno di voi è più meritevole di un altro, perché siete tutti peccatori. 

Tutti i figli di Dio, col tempo, saranno testimoni della Verità finale del Suo Piano per completare la Sua Alleanza. Tutti potranno conoscere la Verità e allora sarà più facile accettare la Mia Mano di Misericordia. In quel Giorno le persone di tutte le religioni, fedi, colori e nazionalità avranno la prova della Mia Esistenza. Coloro che hanno eretto barriere, ponendole tra loro e il loro Creatore, piangeranno con gratitudine, perché finalmente conosceranno l‟Amore di Dio. E mentre pianificate e vi preparate per i tempi a venire, sappiate che, quali che siano gli ostacoli che voi vi troverete ad affrontare in questo cammino verso la Salvezza Eterna, i Miei nemici saranno trattati molto più duramente. 

Coloro che Mi maledicono saranno maledetti. Quelli che combattono il Piano di Mio Padre per salvare le anime, saranno sconfitti. E coloro che perseguitano i figli di Dio e si frappongono alla Volontà del Signore, saranno a loro volta perseguitati da quello stesso servo a cui giurarono fedeltà. Niente potrà ostacolarMi, perché ciò è impossibile. Per la Potenza di Dio, ogni nemico sarà distrutto e tutti coloro che proclamano le parole, le opere e le azioni dell‟anticristo saranno respinti, e il Regno di Dio allora sarà perfetto. 

Il vostro Gesù. 

19 Marzo 2014

sabato 7 settembre 2024

„Quello che Dio ha unito.... “ - Unioni benedette da Dio

 


Quello che Dio ha unito, l’uomo non lo deve separare. Quello che quindi ho benedetto, deve rimanere indissolubilmente insieme in tutta l’Eternità. Ma in che cosa si riconosce la Mia Benedizione? Non soltanto un legame terreno garantisce il Mio pienissimo Assenso, deve essere evidentemente riconoscibile una sintonia spirituale di ambedue le parti, se gli uomini vogliono approfittare della Mia Benedizione e credere di possederela. Degli uomini che sono differenti spiritualmente, che non si trovano nello stesso tendere spirituale, possono bensì concludere una unione, che ha anche la sua giustificazione terrena, ma non sono per nulla da considerare come uniti da Me, benché credano di adempiere mediante cerimonie ed azioni religiose tutte le condizioni, che deve assicurare loro la Mia Benedizione. Considero l’unione conclusa e non considero mai bene una separazione, Ma Mi preservo la Benedizione divina e la do a coloro, che si presentano davanti a Me nella preghiera, che vogliono percorrere insieme la loro via di vita con lo stesso sforzo per la perfezione, per la maturità dell’anima e con lo stesso amore per Me, i Cui Comandamenti vogliono osservare ed il Quale E’ la loro meta su questa Terra. Perciò molti matrimoni possono considerarsi conclusi, ma soltanto pochi come benedetti da Me. E per essere uniti per sempre davanti a Me, pongo delle Condizioni alla volontà dei due partner, che si vogliano appartenere nel tempo e nell’Eternità, che l’uno voglia essere sostegno e bastone per l’altra, che si amino quindi reciprocamente senza profitto e spinti dal desiderio di unificazione compiano questo legame, che non consiste in formalità esteriori, ma in intima comunità corporea e spirituale. Il desiderio di unificazione sarà più forte, più è profonda l’armonia spirituale delle anime, che quindi si esprime nello stesso pensare, nello stesso agire ed è in sintonia nelle parole e nel parlare, che hanno Me come contenuto, quindi testimoniano della comunione spirituale. Queste sono perciò anche da Me determinate per una collaborazione spirituale e potranno quindi essere del tutto certe della Mia Benedizione, quando Mi si offrono per la collaborazione spirituale. La Benedizione che riposa su quegli uomini, che agiscono insieme per Me ed il Mio Regno, sarà facilmente riconoscibile perché non soffriranno nessuna miseria, saranno pienamente saziati spiritualmente e terrenamente, e Sarò con loro in evidenza in ogni miseria e pericolo. Ma un tale legame non deve essere sciolto, persino quando non è sanzionato terrenamente, che cioè in modo terreno sarebbe molto facile da sciogliere. Perché quello che Io unisco, l’uomo non lo deve separare. Ma voi sapete del perché ho concesso che la vostra via s’incrociasse, se Io vi ho reso possibile d’incontrarvi ed era riconoscibile una sintonia spirituale? Così voi non dovete arbitrariamente lasciarvi oppure eseguire una separazione, che potrebbe sottrarvi la Mia Benedizione, se Io non vi impedissi di eseguire il vostro intento. Una separazione può aver luogo soltanto quando Io Stesso vi separo per via del bene delle vostre anime, quando Io, per non mettere a rischio il bene delle vostre anime, prendo ognuno di voi sotto la Mia Protezione, finché si creano delle differenze spirituali, cioè quando non esiste più una sintonia, che non permette più una collaborazione spirituale. Ma allora il legame non è sciolto comunque, quello che Io unisco, non può mai più essere sciolto da parte degli uomini perché la Mia Benedizione riposa su ogni legame, che è stato concluso nel tendere spirituale ed ha trovato il Mio Assenso. Amen

1 giugno 1949

“IN VERITA’, IO NON INTENDO MAI PER L’ETERNITA’, ALCUNO SCHERZO CON LA SERIETA’ DELLA VITA”

 


35. Se a prescindere dal fremito di cui abbiamo detto, si farà talvolta sentire anche qualche piccolo terremoto, non bisogna che vi spaventiate, giacché le pietre non cadono giù negli abissi senza far rumore e, di solito, non cadono isolatamente. Il frequente e rapido susseguirsi precipitoso dei massi, produce un rumore ed uno scrollamento oscillatorio del terreno. Appena quando le pietre si saranno solidamente unite agli strati sottostanti delle rocce o dell’argilla, vale a dire, quando si saranno in maniera rigida assestate, allora appena il fremito della Terra avrà una fine.

36. Ma questo periodo, secondo il vostro modo di computare, avrà la durata di circa un mese intero. Nessuno scienziato sarà capace di rendersi ragione del fenomeno e, ad onta degli studi più profondi e dello sfoggio della più vasta scienza, non ci sarà nessuno che potrà spiegare le cause del fremito della Terra.

37. In quel tempo si dirà agli uomini che prima dell’inizio di un tale Giudizio la valle di Giosafat dovrà tremare. Persino le pietre hanno timore del Giudice che ha da venire per giudicar tutti, grandi e piccoli, giovani e vecchi, altolocati ed umili. Allo stesso modo, voi stessi potete immaginarvi che allora nessuno darà lavoro all’altro, perché tutti crederanno di non averne più bisogno.

38. I poveri, tra la fame e gli affanni, tenteranno di uccider se stessi nonché i loro familiari, e metteranno a sacco le case dei ricchi e dei notabili. Non sarà possibile mantenere né l’ordine, né la morale in nessun luogo della Terra; l’ordine regnerà soltanto colà dove dimoreranno i Miei figlioli.

39. Questi, subito dopo il primo colpo emigreranno verso il luogo che verrà loro indicato. Anche là si renderà bensì percettibile il fremito, ma non regnerà affatto soverchia inquietudine. Io intendo parlare dei Miei figlioli i quali abbandonano l’AfricaIl vostro tempo invece non è ancora venuto, giacché voi dovete appena gettar via da voi tutta l’immondizia del peccato, prima che possiate cambiar dimora. Io, il Signore, manderò in quel tempo i Miei angeli sul mondo, affinché i Miei figlioli siano protetti!

40. Nessuno dovrà cimentarsi in strada senza essersi battuto prima per tre volte il petto, e senza esclamare: “O Padre, Padre, Padre, proteggimi!”.

41. Dopo tale invocazione dal cuore, si affiancherà a voi un compagno, il quale vi guiderà e vi provvederà di ciò che voi avete da provvedere per i vostri familiari.

42. Voi dovete vivere con i vostri come finora, né Io opererò dei miracoli particolari. Solamente così posso aiutarvi senza dare nell’occhio agli altri. A voi non accadrà nulla, però non dovete tradirvi, né dovete palesare i vostri accompagnatori (spirituali), perché altrimenti questi dovrebbero immediatamente abbandonare il mondo, e voi allora sareste lasciati in balia della plebaglia. Ma allora, che ne sarebbe di voi?

43. Credete, o Miei cari, che qui sono Io ad ammonirvi, altrimenti anche voi andreste in perdizione e nemmeno Io potrei più salvarvi. Io sono bensì un Signore sopra il bene e il male, ma non posso scagliarMi tra la marmaglia infuriata a motivo di un figliolo disobbediente, perché in caso diverso Mi toccherebbe precisamente quello che Mi è toccato 1886 anni or sono, quando Io stesso, il Signore e Iddio, dovetti fuggire dinanzi ai Miei nemici.

44. Però il Giudizio non è ancora con ciò giunto alla fine. Finito il tremito della Terra, qualora dopo Io fossi stato riconosciuto da molti per Colui che in verità sono, Io allora ornerei la Mia mano con la palma della pace e ritrarrei il Giudizio della Terra. Ma siccome gli uomini non Mi riconosceranno, e invece non vi sarà in nessuno, né senso morale, né ordine, così Io manderò il successivo Giudizio e precisamente molto presto, affinché voi non vi perdiate di coraggio e perché il tutto si avvii sollecitamente alla conclusione.

45. Il successivo Giudizio da seguire al secondo, subentrerà quando la Terra avrà perdurato in quiete per 24 ore. Un fuoco si rovescerà su tutta l’Inghilterra, causato dalle sostanze infiammabili trattenute per tanto tempo nell’aria, e questo fuoco brucerà tutto ciò che ancora rimane lì. Chi è buono e giusto dinnanzi a Me, questi verrà già salvato prima, e soltanto l’immondizia verrà distrutta sulla Terra. E questo sarà nuovamente un Giudizio non invocato da Me, bensì prodotto dagli uomini stessi.

46. La Terra è ricoperta da una epidermide. Se questa è ripiena di sostanze infiammabili e tali sostanze vengono sfregate causa il continuo scuotimento della Terra, è naturale che debbano accendersi. Dunque, come detto, ciò non è opera Mia, bensì degli uomini stessi, avidi di denaro. Queste notizie giungeranno agli orecchi vostri appena più tardi, perché perfino i fili telegrafici bruceranno. Allora voi saprete che cosa è questo e chi l’ha provocato. Questo è il terzo guaio che viene sopra la Terra.

47. Il quarto ve lo rivelerò domani e ve lo spiegherò più da vicino che non il terzo il quale per voi ha così poco interesse. Credete però che Io sono sempre presso di voi e che vi benedico come un Padre sempre sollecito per i Suoi figlioli che Gli hanno donato il cuore ed anche che si ricordano del Suo Amore, tanto nei tempi della pace quanto in quelli del turbamento.


19 - Gennaio

Ognuno è vittima della sua iniquità. Più grande è l’iniquità e più grandi sono i mali da essa generati.

 


LIBRO DELLE LAMENTAZIONI 


2Il Signore ha distrutto senza pietà tutti i pascoli di Giacobbe; ha abbattuto nella sua ira le fortezze della figlia di Giuda, ha prostrato a terra, ha profanato il suo regno e i suoi capi. 

Quanto detto precedentemente vale anche per questo secondo lamento del profeta. In Israele non c’è più vita. Campagne e città sono state devastate. 

Il Signore ha distrutto senza pietà tutti i pascoli di Giacobbe. Non ha potuto intervenire e i nemici hanno manifestato tutta la loro crudeltà. 

Ha abbattuto nella sua ira le fortezze della figlia di Giuda. Ha prostrato a terra, ha profanato il suo regno e i suoi capi. Non ha potuto evitare che accadesse. 

Queste espressioni manifestano tutto il disastro spirituale, morale, fisico in cui versa attualmente Gerusalemme. È come se il Signore fosse stato lui a infierire. 

Invece non è stato il Signore a infierire. Non potuto ha evitare che i nemici di Israele infierissero. Le iniquità del popolo tengono lontano il Signore. 

La Parola del Signore è molto chiara al riguardo. Ognuno è vittima della sua iniquità. Più grande è l’iniquità e più grandi sono i mali da essa generati. 


Signore, non punirmi nella tua collera, non castigarmi nel tuo furore. Le tue frecce mi hanno trafitto, la tua mano mi schiaccia. Per il tuo sdegno, nella mia carne non c’è nulla di sano, nulla è intatto nelle mie ossa per il mio peccato. Le mie colpe hanno superato il mio capo, sono un carico per me troppo pesante.  

Fetide e purulente sono le mie piaghe a causa della mia stoltezza. Sono tutto curvo e accasciato, triste mi aggiro tutto il giorno. Sono tutti infiammati i miei fianchi, nella mia carne non c’è più nulla di sano. Sfinito e avvilito all’estremo, ruggisco per il fremito del mio cuore. 

Signore, è davanti a te ogni mio desiderio e il mio gemito non ti è nascosto. Palpita il mio cuore, le forze mi abbandonano, non mi resta neppure la luce degli occhi. I miei amici e i miei compagni si scostano dalle mie piaghe, i miei vicini stanno a distanza. Tendono agguati quelli che attentano alla mia vita, quelli che cercano la mia rovina tramano insidie e tutto il giorno studiano inganni. 

Io come un sordo non ascolto e come un muto non apro la bocca; sono come un uomo che non sente e non vuole rispondere. Perché io attendo te, Signore; tu risponderai, Signore, mio Dio. Avevo detto: «Non ridano di me! Quando il mio piede vacilla, non si facciano grandi su di me!». 

Ecco, io sto per cadere e ho sempre dinanzi la mia pena. Ecco, io confesso la mia colpa, sono in ansia per il mio peccato. I miei nemici sono vivi e forti, troppi mi odiano senza motivo: mi rendono male per bene, mi accusano perché cerco il bene. Non abbandonarmi, Signore, Dio mio, da me non stare lontano; vieni presto in mio aiuto, Signore, mia salvezza (Sal 38 (37) 1-23).  

Allora il giusto starà con grande fiducia di fronte a coloro che lo hanno perseguitato e a quelli che hanno disprezzato le sue sofferenze. Alla sua vista saranno presi da terribile spavento, stupiti per la sua sorprendente salvezza. Pentiti, diranno tra loro, gemendo con animo angosciato:  

«Questi è colui che noi una volta abbiamo deriso e, stolti, abbiamo preso a bersaglio del nostro scherno; abbiamo considerato una pazzia la sua vita e la sua morte disonorevole. Come mai è stato annoverato tra i figli di Dio e la sua eredità è ora tra i santi? Abbiamo dunque abbandonato la via della verità, la luce della giustizia non ci ha illuminati e il sole non è sorto per noi. 

Ci siamo inoltrati per sentieri iniqui e rovinosi, abbiamo percorso deserti senza strade, ma non abbiamo conosciuto la via del Signore. Quale profitto ci ha dato la superbia? Quale vantaggio ci ha portato la ricchezza con la spavalderia? Tutto questo è passato come ombra e come notizia fugace, come una nave che solca un mare agitato, e, una volta passata, di essa non si trova più traccia né scia della sua carena sulle onde; 1oppure come quando un uccello attraversa l’aria e non si trova alcun segno del suo volo: l’aria leggera, percossa dal battito delle ali e divisa dalla forza dello slancio, è attraversata dalle ali in movimento, ma dopo non si trova segno del suo passaggio; o come quando, scoccata una freccia verso il bersaglio, l’aria si divide e ritorna subito su se stessa e della freccia non si riconosce tragitto.  

Così anche noi, appena nati, siamo già come scomparsi, non avendo da mostrare alcun segno di virtù; ci siamo consumati nella nostra malvagità». La speranza dell’empio è come pula portata dal vento, come schiuma leggera sospinta dalla tempesta; come fumo dal vento è dispersa, si dilegua come il ricordo dell’ospite di un solo giorno. I giusti al contrario vivono per sempre, la loro ricompensa è presso il Signore  e di essi ha cura l’Altissimo. Per questo riceveranno una magnifica corona regale, un bel diadema dalle mani del Signore, perché li proteggerà con la destra, con il braccio farà loro da scudo.  

Egli prenderà per armatura il suo zelo e userà come arma il creato per punire i nemici, indosserà la giustizia come corazza e si metterà come elmo un giudizio imparziale, prenderà come scudo la santità invincibile, affilerà la sua collera inesorabile come spada e l’universo combatterà con lui contro gli insensati. Partiranno ben dirette le saette dei lampi e dalle nubi, come da un arco ben teso, balzeranno al bersaglio; dalla sua fionda saranno scagliati chicchi di grandine pieni di furore. Si metterà in fermento contro di loro l’acqua del mare e i fiumi li travolgeranno senza pietà. Si scatenerà contro di loro un vento impetuoso e come un uragano li travolgerà. L’iniquità renderà deserta tutta la terra e la malvagità rovescerà i troni dei potenti (Sap 5,1-23).  

Non fare il male, perché il male non ti prenda. Stai lontano dall’iniquità ed essa si allontanerà da te. Figlio, non seminare nei solchi dell’ingiustizia per non raccoglierne sette volte tanto. Non domandare al Signore il potere né al re un posto di onore. Non farti giusto davanti al Signore né saggio davanti al re. Non cercare di divenire giudice se ti manca la forza di estirpare l’ingiustizia, perché temeresti di fronte al potente e getteresti una macchia sulla tua retta condotta. 

Non fare soprusi contro l’assemblea della città e non degradarti in mezzo al popolo. Non ti impigliare due volte nel peccato, perché neppure di uno resterai impunito. Non dire: «Egli guarderà all’abbondanza dei miei doni, e quando farò l’offerta al Dio altissimo, egli l’accetterà». 0Non essere incostante nella tua preghiera e non trascurare di fare elemosina. Non deridere un uomo dall’animo amareggiato, perché c’è chi umilia e innalza. 

Non seminare menzogne contro tuo fratello e non fare qualcosa di simile all’amico. Non  ricorrere mai alla menzogna: è un’abitudine che non porta alcun bene. Non parlare troppo nell’assemblea degli anziani e non ripetere le parole della tua preghiera. Non disprezzare il lavoro faticoso, in particolare l’agricoltura che Dio ha istituito. Non unirti alla moltitudine dei peccatori, ricòrdati che la collera divina non tarderà. Umìliati profondamente, perché castigo dell’empio sono fuoco e vermi. 

Non cambiare un amico per interesse né un vero fratello per l’oro di Ofir. Non disdegnare una sposa saggia e buona, poiché la sua amabilità vale più dell’oro. Non maltrattare un servo che lavora fedelmente né l’operaio che si impegna totalmente. Ama il servo intelligente e non rifiutargli la libertà. Hai bestiame? Abbine cura; se ti è utile, resti in tuo possesso. Hai figli? Educali e fa’ loro piegare il collo fin dalla giovinezza. Hai figlie? Vigila sul loro corpo e non mostrare loro un volto troppo indulgente. Fa’ sposare tua figlia e avrai compiuto un grande affare, ma dàlla a un uomo assennato. Hai una moglie secondo il tuo cuore? Non ripudiarla, ma se non le vuoi bene, non fidarti.  

Onora tuo padre con tutto il cuore e non dimenticare le doglie di tua madre. Ricorda che essi ti hanno generato: che cosa darai loro in cambio di quanto ti hanno dato? Con tutta l’anima temi il Signore e abbi riverenza per i suoi sacerdoti. Ama con tutta la forza chi ti ha creato e non trascurare i suoi ministri. Temi il Signore e onora il sacerdote, dàgli la sua parte, come ti è stato comandato: primizie, sacrifici di riparazione, offerta delle spalle, vittima di santificazione e primizie delle cose sante. 

Anche al povero tendi la tua mano, perché sia perfetta la tua benedizione. La tua generosità si estenda a ogni vivente, ma anche al morto non negare la tua pietà. Non evitare coloro che piangono e con gli afflitti móstrati afflitto. Non esitare a visitare un malato, perché per questo sarai amato. In tutte le tue opere ricòrdati della tua fine e non cadrai mai nel peccato (Sir 7,1-36).  

Secondo il numero dei giorni che avete impiegato per esplorare il paese, quaranta giorni, sconterete le vostre iniquità per quarant'anni, un anno per ogni giorno e conoscerete la mia ostilità (Nm 14, 34). Dice il Signore: "Dov'è il documento di ripudio di vostra madre, con cui l'ho scacciata? Oppure a quale dei miei creditori io vi ho venduti? Ecco, per le vostre iniquità siete stati venduti, per le vostre scelleratezze è stata scacciata vostra madre (Is 50, 1). Ma le vostre iniquità hanno scavato un abisso fra voi e il vostro Dio; i vostri peccati gli hanno fatto nascondere il suo volto così che non vi ascolta (Is 59, 2). Le vostre iniquità e le iniquità dei vostri padri, tutte insieme, dice il Signore. Costoro hanno bruciato incenso sui monti e sui colli mi hanno insultato; così io calcolerò la loro paga e la riverserò nel loro grembo (Is 65, 7). Le vostre iniquità hanno sconvolto queste cose e i vostri peccati tengono lontano da voi il benessere (Ger 5, 25). Avete forse dimenticato le iniquità dei vostri padri, le iniquità dei re di Giuda, le iniquità dei vostri capi, le vostre iniquità e quelle delle vostre mogli, compiute nel paese di Giuda e per le strade di Gerusalemme? (Ger 44, 9). 

 Perciò, o Israeliti, io giudicherò ognuno di voi secondo la sua condotta. Oracolo del Signore Dio. 

Convertitevi e desistete da tutte le vostre iniquità, e l'iniquità non sarà più causa della vostra rovina (Ez 18, 30). Perciò dice il Signore: "Poiché voi avete fatto ricordare le vostre iniquità, rendendo manifeste le vostre trasgressioni e palesi i vostri peccati in tutto il vostro modo di agire, poiché ve ne vantate, voi resterete presi al laccio (Ez 21, 29). Avrete i vostri turbanti in capo e i sandali ai piedi: non farete il lamento e non piangerete: ma vi consumerete per le vostre iniquità e gemerete l'uno con l'altro (Ez 24, 23). Vi ricorderete della vostra cattiva condotta e delle vostre azioni che non erano buone e proverete disgusto di voi stessi per le vostre iniquità e le vostre nefandezze (Ez 36, 31). Così dice il Signore Dio: "Quando vi avrò purificati da tutte le vostre iniquità, vi farò riabitare le vostre città e le vostre rovine saranno ricostruite (Ez 36, 33). "Soltanto voi ho eletto tra tutte le stirpi della terra; perciò io vi farò scontare tutte le vostre iniquità" (Am 3, 2).  

O non piuttosto per la tua grande malvagità e per le tue iniquità senza limite? (Gb 22, 5). Non mi hai acquistato con denaro la cannella, né mi hai saziato con il grasso dei tuoi sacrifici. Ma tu mi hai dato molestia con i peccati, mi hai stancato con le tue iniquità (Is 43, 24). Ho dissipato come nube le tue iniquità e i tuoi peccati come una nuvola. Ritorna a me, poiché io ti ho redento (Is 44, 22). Tutti i tuoi pastori saranno pascolo del vento e i tuoi amanti andranno schiavi. Allora ti dovrai vergognare ed essere confusa, a causa di tutte le tue iniquità (Ger 22, 22). I tuoi profeti hanno avuto per te visioni di cose vane e insulse, non hanno svelato le tue iniquità per cambiare la tua sorte; ma ti han vaticinato lusinghe, vanità e illusioni (Lam 2, 14). Perciò, re, accetta il mio consiglio: sconta i tuoi peccati con l'elemosina e le tue iniquità con atti di misericordia verso gli afflitti, perché tu possa godere lunga prosperità" (Dn 4, 24). 

 

Il più grande frutto che l’iniquità dell’uomo produce è la morte eterna. Non è Dio che condanna all’inferno. Siamo noi che abbiamo rinnegato Lui e il Paradiso. 

MOVIMENTO APOSTOLICO CATECHESI 

Il colpo di grazia dell'ira di Dio è vicino - perché gli uomini hanno perforato le volte del cielo con i loro disordini e i loro crimini

 


Prado Nuevo (El Escorial)


Nostra Signora:

Figlia mia, inizio con il sacrificio e la preghiera e finisco dicendovi: sacrificio e preghiera, figli miei.

La società, figli miei, sta per essere punita con un terribile castigo, figli miei. La terra tremerà per tutti coloro che non hanno voluto rispettare i comandamenti della Legge di Dio; saranno puniti, figlia mia. Anche per quelle anime consacrate che pretendono di servire Dio e si sono abbandonate alla preghiera e al sacrificio, per adorare se stesse. Sì, figlia mia, sarà terribile, perché Dio Padre li abbandonerà nelle mani dei loro nemici. Sì, figlia mia, il colpo di grazia dell'ira di Dio è vicino; è vicino, figlia mia, perché gli uomini hanno perforato le volte del cielo con i loro disordini e i loro crimini, figlia mia; perciò, figli miei, vi chiedo sacrificio e preghiera.

Sì, figli miei, nei luoghi dove c'è più peccato ci sarà un maggior castigo. Parigi, figlia mia, sarà inghiottita dalle fiamme e grandi nazioni saranno inghiottite sotto la terra, figlia mia. Per questo vi chiedo, figlioli, di chiedere perdono a Dio Padre, avete ancora tempo per pentirvi, figlioli.

Per questo vi chiedo di amare il vostro prossimo, perché se non amate il vostro prossimo, non potete amare Dio; perché l'amore viene da Dio e chi non ama non è nato da Dio, figli miei. Perciò vi chiedo: amate il vostro prossimo, perché se non amate il vostro prossimo, non potete amare Dio, figlioli, perché l'amore viene da Dio. Inoltre, se qualcuno vi dice, figlioli, che ama Dio e non ama il suo prossimo, non credetegli, figlioli, perché sta mentendo, sta mentendo; non può amare Dio che non lo vede, se non ama il suo fratello che lo vede ogni giorno, figlioli.

Per questo vi chiedo di fare sacrifici, sacrifici e preghiera, e di pregare per coloro che non pregano e di amare il vostro prossimo; perché i carri di fuoco di Dio Padre sono pronti, figli miei, a trasportarvi nella Terra Promessa. Ma fate attenzione, figli miei, perché molti siete chiamati figli di Dio, ma pochi saranno gli eletti, figli miei.

Non aggrappatevi alle cose terrene, figli miei; non potete servire due padroni: il denaro, i piaceri e il mondo..., e Dio; dovete lasciare uno dei due, figli miei: o i piaceri e il denaro o Dio Padre, figli miei. Pensate, figli miei, che le ricchezze non servirebbero ad altro che a condannarvi, figli miei. Pensate a ciò che mio Figlio ha lasciato scritto, figli miei: “Beati i poveri, perché di essi è il Regno dei Cieli”. È più difficile, figli miei, per un ricco entrare nel Regno dei Cieli che per un cammello passare per la cruna di un ago, figli miei. Per questo vi chiedo di non essere attaccati alle cose terrene. Se avete due cappotti, datene uno al vostro fratello, figli miei; datene uno al vostro fratello. Fate la vita di Cristo, che andava per le strade con una sola bisaccia, una sola tunica e un solo paio di sandali senza averne un altro, figli miei.

Figlia mia, la via di Cristo è dura, perché per seguire Cristo bisogna seguire la via del dolore. Voi che godete di tutte le vostre ricchezze e lussi, figlioli, dovrete rendere conto a Dio Padre.

Tu, figlia mia, spargi il seme ovunque, fallo cadere in tutti i cuori, ma chi vorrà prenderlo, figlioli, e portarne frutto, e chi non vorrà, ne renderà conto a Dio.

Sì, figlia mia, è molto facile vivere come il ricco avido senza ricordarsi di dare le briciole ai poveri. La vita di Cristo è sacrificio e preghiera, figlioli, e amore per il prossimo.

Vedi, figlia mia, come i peccati degli uomini hanno il mio cuore.... Togli due spine; solo due sono state purificate... Non toccarne altre, figlia mia, solo due sono state purificate.

Continuate a pregare. Vegliate, figlioli, offritele per la salvezza delle anime.

Sì, figlia mia... (Parla in una lingua strana per qualche istante).

Manca questo tempo per distruggere la maggior parte dell'Umanità; perciò, figlia mia, ti chiedo preghiera e sacrificio per quei poveri cuori che rifiutano la grazia di Dio, che sono così duri, figlia mia.

Bacia la terra, figlia mia, per la salvezza delle anime.... Non badare, figlia mia, a questa umiliazione. Pensa che chi si umilia sarà esaltato davanti a Dio, figlia mia; non badare alle beffe o alle calunnie. Pensa a Cristo Gesù, anche lui è stato calunniato quando era innocente, figlia mia. La tua missione è salvare le anime; per questo ti chiedo di essere umile, figlia mia; con l'umiltà, la preghiera e il sacrificio puoi salvare molte anime per la salvezza del mondo, figlia mia. Pensate a Cristo Gesù e fatevi piccoli, piccoli, e poi salirete in alto, molto in alto.

Le dimore sono preparate, figli miei; fate sacrifici per poterle raggiungere; sapete che la via di Cristo è molto stretta, figli miei, e la via del nemico è larga, molto larga, e piena di felicità e di piacere.

Figlioli, vi chiedo preghiere e sacrifici per poter salvare almeno un terzo dell'umanità.

Vi benedico, figli miei, come il Padre vi benedice attraverso il Figlio e con lo Spirito Santo, figli miei.

Alzate gli oggetti, figli miei, saranno benedetti; tutti gli oggetti riceveranno grazie speciali per la guarigione dei malati e per la conversione dei peccatori, figli miei....

Addio, figli miei. Addio, figli miei.

3 settembre 1983

L'INFERNO

 


Quando a san Girolamo venne chiesto perché si fosse ritirato in una grotta di Betlem a vivere da eremita penitente, egli rispose: «Mi sono condannato a questa prigione perché temo l'Inferno».  

Un gigante di dottrina e di santità come san Girolamo, teme l'inferno. Noi invece, senza dottrina e senza santità, né ci preoccupiamo né vogliamo affatto pensare all'inferno. E così dimostriamo quel che siamo: poveri incoscienti.  

San Paolo, rapito al terzo cielo, e carico di meriti, teme di potersi dannare (1Cor 9,27). Noi invece, con una superficialità che fa spavento, crediamo di evitare l'inferno senza né meriti né timori. Anzi, arriviamo a raccomandare di non parlare mai dell'inferno perché «impressiona», non curandoci neppure del fatto che Gesù nel Vangelo ha parlato dell'inferno non solo qualche volta, ma ben diciotto volte!  

Come al solito, vigliacchi quali siamo, a noi piacciono soltanto discorsi allegri e do1ciastri, da cristianesimo facile e facilone, a base di fatui osanna e alleluia. La Chiesa invece, come insegna il Catechismo della Chiesa Cattolica, nel suo insegnamento afferma l'esistenza dell'inferno e la sua eternità. Le anime di coloro che muoiono in stato di peccato mortale, dopo la morte discendono immediatamente negli inferi, dove subiscono le pene dell'inferno, il «fuoco eterno» (n. 1035).  

 

«Via da me, maledetti!»  

Questa è la terrificante condanna di coloro che muoiono in peccato mortale. «Costoro andranno all'eterno supplizio» (Mt 25,46).  

«Andranno ...». All'inferno ci va soltanto chi vuole andarci. Dio ci crea tutti per il Paradiso e ci dà i mezzi per raggiungerlo. Ma ci lascia liberi di accettare o no. L'uomo che rifiuta, quindi, sa di perdere il Paradiso e di scegliere l'inferno. Egli vuole così, liberamente. Né si può fare torto a Dio perché rispetta la libertà dell'uomo! Ma quale follia rinunciare a Dio, perdere il Paradiso, precipitarsi in quell'abisso di orrori che è la dimora dei demoni!  

La visione beatifica di Dio, l'unione a Gesù e alla Madonna, la compagnia degli Angeli e dei Santi ...: la perdita di questi beni infiniti costituisce la pena del danno dei dannati, ossia la pena più orrenda e spaventosa che si possa concepire. Del resto, se è vero che con il peccato mortale si crocifigge di nuovo Gesù nel proprio cuore (Eb.6,6), di quale supplizio «non sarà degno colui che avrà calpestato il Figlio di Dio» (Eb.10,20)?  

  

«...nel fuoco eterno»  

All'inferno c'è anche la pena del senso, ossia il «fuoco eterno» (Mt 18,7) che fa stare i dannati «in preda ai tormenti ... di una fornace ardente» (Lc 16,23-4).  

La Geenna è l'immagine più espressiva che Gesù ha usato per raffigurare l'inferno. La Geenna è un profondo vallone su uno dei fianchi di Gerusalemme. In essa si gettavano tutte le immondizie della città, che venivano bruciate da un fuoco perenne.  

L'inferno è l'immondezzaio del cielo e della terra: in esso si raccolgono tutti gli angeli ribelli e tutti gli uomini immondi, perversi e corrotti, morti in peccato mortale. Tutti bruceranno con «fuoco inestinguibile» (Mc 9,44), odiosi a Dio per l'eternità.  

Davvero è «cosa tremenda cadere nelle mani di Dio» (Eb.10,31).  

Ma non si potrà forse dire che sia sproporzionata la pena eterna per le colpe dell'uomo? No perché «come la ricompensa sta al merito - scrisse san Tommaso d'Aquino - così la pena sta alla colpa». Alle azioni buone corrisponde il Paradiso eterno. Alle azioni cattive (peccati mortali) corrisponde l'inferno eterno.  

Il ricco epulone che durante la vita aveva pensato al tanto ai «sontuosi banchetti» nei quali gozzovigliare, e il povero Lazzaro, invece, che aveva sopportato in pace le proprie sventure, lasciando che persino i cani venissero «a leccargli le piaghe», ci fanno comprendere molto bene la diversa sorte eterna che spetta agli uomini cattivi e buoni (Lc 16,19-31).  

  

«Molti si dannano»  

A Fatima l'Immacolata fece vedere l'inferno ai tre Pastorelli. E Lucia ha descritto quella visione come meglio poteva con queste parole: «Vedemmo, come in un mare di fuoco, immersi i demoni e le anime, quasi fossero carboni trasparenti e neri, abbronzati, in forma umana, fluttuanti nell'incendio sollevato dalle fiamme che si sprigionavano da essi stessi come nuvole di fumo e cadenti da ogni lato, come lo sfavillare dei grandi incendi. Senza peso né equilibrio, fra urla e gemiti di dolore e di disperazione, che terrorizzavano e facevano svenire dalla paura ...».  

«Avete visto - disse la Madonna - l'Inferno, dove vanno le anime dei poveri peccatori? Per salvarli il Signore vuole stabilire nel mondo la devozione al mio Cuore Immacolato».  

Riflettiamo seriamente su questo richiamo della Madonna, attacchiamoci fortemente al suo Cuore Immacolato, e teniamo ben radicato in noi l'impegno di vivere sempre in grazia di Dio, pronti a tutto soffrire, pur di non commettere un peccato mortale: «Non temete coloro che uccidono il corpo, ma che non possono uccidere l'anima; temete piuttosto colui che può far perdere l'anima e il corpo nella Geenna» (Mt 10,28). Se gli uomini pensassero seriamente a queste parole di Gesù, chi mai si dannerebbe?  

  

«Come muore un dannato»  

San Clemente Hofbauer, apostolo di Vienna andò a visitare un moribondo miscredente, e fu accolto con insulti.  

- Vattene al diavolo, frate! ... Perché non te ne vai?  

- Perché voglio vedere come muore ... un dannato!, risponde il Santo.  

A queste parole il moribondo resta colpito. Ammutolisce. Intanto san Clemente invoca la Madonna con ardore. Dopo poco, si ode il moribondo singhiozzare. Infine esclama: - Padre mio, perdonatemi. Accostatevi.  

Si confessa tra le lagrime, e muore invocando Maria, Rifugio dei peccatori.  

«La misericordia immensa di Maria - ha scritto san Giovanni Crisostomo - salva un gran numero di infelici che, secondo le leggi della divina giustizia, andrebbero dannati». Affidiamoci a Lei, dunque, con ogni fiducia.  

Padre Stefano Manelli


Lo zelo per la Casa del Padre

 


          Mi metto sempre a disposizione di mio Figlio Gesù, al suo servizio, ed è per questo che ti parlo di nuovo, mio piccolo figlio, per tutto quello che hai già fatto e stai ancora facendo, dando ogni aiuto a coloro che confidano sempre nella tua opera. Sei molto amato, figliolo, nel cuore del mio Signore, Egli ti vuole molto bene. Quando tutto il mondo sentirà parlare della grandezza che Yahweh ha fatto per te, la gente verrà da lontano per incontrarti, offrendoti molti aiuti. Ci sarà chi dirà: “Che meraviglia che Dio ti abbia fatto per un'opera così bella come i messaggi che hai ricevuto. Questa non può che essere la fine dei tempi. Non è mai stata così illuminata come in questi tuoi messaggi. Sei davvero un vero Profeta di Dio”.

          Benedetto, figliolo mio, è per il tuo modo di essere, un uomo semplice, che la gente crede alle tue parole. Sei l'orgoglio di tutti i messaggeri di questi ultimi tempi. La voce che esce da te quando canti, non ci sarà cuore che non sentirà la Presenza di Gesù vivo nelle tue parole; i versi sono semplici, ma la melodia incanta chiunque.

          Figlioli, io, Maria vostra Madre, voglio aiutare tutti voi che vi siete impegnati a recitare il Santo Rosario ad avere più forza quando pregate. Nessuno vi parli o distolga la vostra attenzione dal mio sguardo che è sull'immagine. Io e mio Figlio siamo sempre vicini a voi, grazie al modo in cui tutti voi mi trattate affettuosamente con le vostre parole. È il modo migliore per un figlio o una figlia di averci entrambi accanto. Quando i bambini giocano per attirare l'attenzione, solo uno può prendersi cura di loro, anche questo fa parte dell'obbedienza a Dio. questa persona si chiama: una figlia che è zelante per la Casa del Padre. Parlate con loro e insegnate loro cosa fare, in modo che possano crescere insieme nella stessa grazia che viene data a tutti i figli della fede. Più pazienza avrete con tutti, più le vostre anime si eleveranno davanti al mio Signore e Padre vostro. È lui che apprezza di più lo zelo che mettete nella sua Casa, sia qui in questo piccolo oratorio che nella Chiesa, soprattutto dove si trova il Santissimo Sacramento. La sua presenza è costante nel tabernacolo, come nel cuore delle persone che amano veramente. Chi si sforza di vestirsi meglio e non invoca il Suo Santo Nome invano, si mette davanti alla persona perché non venga ferita da nulla.

          La sicurezza di una vita sta in chi si affida completamente a Lui. Non ci possono essere dubbi, altrimenti la fede rimarrà incompiuta e non si realizzerà ciò che più si desidera: vivere in pace.

          Figlioli del mio cuore, tendete le braccia verso il cielo quando andate a letto e dite a Gesù: “Mio Dio! Mio Salvatore! Ovunque sia, che io ti serva. Che io ti serva bene. Voglio svegliarmi con il sorriso sulle labbra, con la pace nel cuore. Voglio vivere un nuovo giorno sempre con la Tua protezione. Amen!

          Grazie a tutti coloro che vegliano su di me nelle loro preghiere, perché sarò con voi fino alla consumazione dei secoli. Rimanete nella mia pace.

Maria, Regina del Cielo e della Terra

30/09/1995