Veniam et apparebo ante conspectum tuum!
Anche oggi, o mio adorabile Salvatore, io vengo a prostrarmi dinanzi a
voi per consacrarvi i miei primi pensieri, e i primi momenti di questa
giornata; mane astabo Tibi! Voi meritate d’essere l’oggetto di tutta la mia
sollecitudine e dilezione, perchè con la vostra caritatevole e famigliare
confidenza mi allargate il cuore al più dolce conforto ed alle speranze più
lusinghiere. Vengo adunque a disfogarvi il mio povero cuore, ed a chiedervi
un poco di carità. L’anima mia è tiepida, e non si risente, nè si accalora se
non si accosta a quest’Altare, dove mi aprite il Cuor Vostro tutto ardente
d’amore verso de’ miseri mortali.
Ecco, anima mia, qui sta il tuo vero ed unico Bene, il tuo Salvatore, il
tuo Dio! Come ancora non diventi tutta di fuoco, e non avvampi almeno del
desiderio di emulare i Serafini nell’amore verso di lui? Egli ti aspettava già, e
con le sue amorose inspirazioni t’invitava a sè per trasportare in te il trono
del suo divino amore. La sua voce ancora si fa sentire. Ascolta quanto
appassionatamente ti chiama, e ti desidera: veni electa mea; et ponam in te
thronum meum! Egli vuole, è violentato dall’amore ad uscire da quel Ciborio
per discendere nel cuor tuo a stabilirvi la sua permanenza, e regnare da
sovrano sopra le tue facoltà ed i tuoi sentimenti in trono di carità. Sì sì,
anima mia, preparati a riceverlo questa mattina dentro di te, e fallo padrone
dispotico e perpetuo di tutta te stessa. Egli tiene velata e ristretta la Maestà
Sua in questo Sacramento per darti più agio alla confidenza, ed all’apertura
del tuo cuore.
O benedetto ed amoroso mio Gesù, quanta confusione mi prende in
udire che desiderate più Voi di tenermi nel vostro cospetto, di quello che io
sia sollecito a procurarmi un sì gran Bene! Eppure si tratta d’interesse e di
bene mio, principalmente mio. È vero che Voi ne godete e vi deliziate: deliciae
meae esse cum filiis hominum; ma il vantaggio, l’onore, e la felicità è mia, e
non vostra. Voi non reggete a contenere nel solo Cuor Vostro la carità che vi
arde senza mai consumarsi; ma la fate erompere sopra coloro che vi visitano,
e per i quali vi siete fatto Eucaristico. Ad essi Voi la volete communicare:
dunque anche a me; anche nel cuor mio vorrete stabilire il trono della vostra
carità? Così sia!… Venite pure, o Signore, a regnare nell’anima mia. A voi
tocca di farle dimenticare tutte le cose della terra, i parenti, gli amici, le
creature, e tutto ciò che potrebbe allettarla ad alienarsi da Voi: obliviscere
populum tuum, et dominum patris tui. Voi solo, coll’onnipotente vostra
attrazione, potete ridurla a siffatto isolamento: libera me de sanguinibus,
Deus salutis meae, et exultabit lingua mea justitiam tuam. Se a Voi piacerà di
prendere possesso assoluto dell’anima mia, allora sarò sicuro che Voi solo
dominerete in essa, e quale Re e Sposo amoroso la regolerete e governerete a
seconda del vostro gusto e beneplacito.
Et concupiscet Rex decus tuum: non solo Voi bramate il possesso
dell’anima mia; ma lo bramate per abbellirla e adornarla delle vostre divine
grazie. O Signore, riformatela pure a piacer vostro, sicchè sia fatta degna di
esservi d’onore e di gloria. Qual torrente di grazia che sgorga dal Vostro
Cuore, e si diffonde per mille rivi ad inondare le anime nostre dilette, s’inoltri
soavamente a immergere ancor l’anima mia, e la trasporti a progredire di
virtù in virtù fino alla contemplazione, cognizione ed imitazione dell’istesso
Cuor Vostro Divino: ascensiones in corde meo disponat; ibo de virtute in
virtutem; videbitur Deus Deorum in Sion…
O Padre nostro celeste ed eterno, inchinate un guardo pietoso alla
nostra bassezza, e poi rivolgetene un altro di compiacenza al vostro
amabilissimo Figlio, nostro Re e Cristo salvatore; e per amor suo compatite
alle debolezze nostre, e largheggiate de’ vostri doni a noi poverelli: Protector
noster aspice Deus; et respice in faciem Christi tui! Ma Voi, amate più voi di
farci misericordia, e parteciparci dell’abbondanza dei vostri doni a caparra
della vostra gloria, di quello che noi li sappiamo desiderare: misericordiam
diligit Deus; gratiam et gloriam dabit Dominus. Oh beata l’anima che confida
in Voi, e procede in Voi per le vie della semplicità e dell’innocenza! Voi la
riempirete dei vostri favori: non privabis bonis eos qui ambulant in innocentia,
Domine virtutum, beatus homo, qui sperat in te!
Ma, o Dio! memor sum dierum antiquorum: Come posso io aspirare a
tanta elevazione di affetti più angelici che umani? Io che ricordo purtroppo
gli sconcerti della mia vita passata, le colpevoli oblivioni ed indifferenze,
l’abbandono ed il rifiuto della vostra grazia e del vostro amore? Io che ai tanti
peccati d’ingratitudine e d’irriverenza alla Vostra Sacramentale Carità,
aggiunsi gli scandali, ed altro di peggio? O Dio! Non avertas faciem tuam a
me! et spiritum sanctum tuum ne auferas a me ! Ma per i meriti vostri e per
quell’amore che vi fece discendere dal cielo in terra, Spiritus tuus bonus
deducat me in terram rectam! Sì, Gesù mio, prendetemi a mano, tiratemi e
introducetemi nel Cuor Vostro a succhiare, come ape in fiore, il miele
dolcissimo della vostra soavissima mansuetudine, lo spirito vivificatore della
vostra umiltà ed immensa carità! Regnate, imperate d’ora in poi sopra
l’anima mia; regolatene i moti e le aspirazioni, moderatene i sentimenti e gli
affetti come Sovrano dal trono del Vostro Divino Amore. Io la sottometto al
supremo e perpetuo dominio vostro.
A Voi faccio volonteroso, completo ed irretrattabile sacrificio di tutti i
suoi desideri, affinchè, se discordano dalla vostra santissima volontà, ve li
riordinate ed accordate. Gradite il meschino olocausto e fatelo aggradire al
Vostro Eterno Genitore. Oggi sia il giorno solenne dello stabilimento del
vostro regno nell’anima mia: adveniat regnum tuum!
E Voi, Maria, che sedete Regina alla destra del Vostro Figliuolo,
dividete con Lui il possesso del mio cuore, e rendetemi capace di amare Lui,
di amare Voi costantemente, fedelmente ed ardentemente nel tempo e
nell’eternità, come vi amò il vostro dolcissimo Sposo S. Giuseppe.
Beneditemi, che sono in perpetuo vostro…
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