sabato 28 settembre 2019

La Stolta Superbia e Soave Umiltà



I SACERDOTI

“I sacerdoti sanno a memoria le parole ispirate e evangeliche, ciò che è testo letterale, ma non possiedono lo spirito della lettera! Questo loro impedisce di progredire sulla via della santità, e perché? Perché la loro volontà è fiacca. La Grazia è ostacolata, quando non viene perduta per vere colpe, dallo spirito di vana gloria. Vanagloria della carica ricoperta, vanagloria della parola facile, vanagloria per un inizio di virtù, poi rilassate, vanagloria della propria prestanza fisica, o della nascita, vanagloria del sapere acquisito, vanagloria dei successi ottenuti, delle chiese costruite, dei conventi fondati: vanagloria, vanagloria, quanta vanagloria! Se avete fatto molto, è sempre molto meno di quanto era giusto fare per essere a pari col molto ricevuto da Dio!” (Libro di Azaria p. 276).
La superbia intellettuale, la vanità culturale è, di tutte, la peggiore, specialmente nel clero.
“Verranno tempi in cui, come ai tempi d’Israele, il Clero crederà di essere la classe eletta, privilegiata, perché saprà il superfluo, ma non più l’indispensabile, o lo saprà nella forma morta con cui i farisei e i sacerdoti del Tempio conoscevano la Legge in una veste esageratamente aggravata di frange, ma non nel suo vero spirito. Verranno tempi in cui tutti i libri si sostituiranno al Libro o Vangelo, usato solo come si usa o maneggia forzatamente, meccanicamente uno strumento di lavoro, senza meditarlo. Verrà il tempo che la Bibbia sarà insegnata scientificamente bene, ma spiritualmente male. Ora cosa vale la scienza senza la sapienza? E’ paglia che gonfia ma non nutre. In verità vi dico che verrà un tempo in cui, troppi fra i sacerdoti, saranno simili a gonfi pagliai, impettiti nel loro orgoglio di essere tanto gonfi, come se da loro stessi si fossero dati tutte quelle spighe, supponendo che ce ne siano ancora in cima agli steli. Crederanno di essere tutto, ma invece de grano o spirito del Vangelo, che è il vero nutrimento, avranno solo paglia, un vero mucchio di paglia (cioè di sola erudizione). Ma può bastare la paglia? Neppure al giumento che, nutrito di sola paglia, deperisce e muore! Eppure Io vi dico che verrà un tempo nel quale i sacerdoti, dimenticando come, con poche spighe o verità evangeliche, ho nutrito le anime, non ricordando quanto mi sia costato quel vero pane dello spirito, tratto solo dalla Sapienza divina, dignitoso e sostanzioso nella dottrina, umile nella forma, ma d’inesauribile ricchezza, da ripetersi instancabilmente, senza orpelli di umane scienze, senza fronzoli storici e geografici! Vi saranno sacerdoti che non si cureranno della sostanza del Vangelo, ma della veste da gettargli sopra per mostrare alla gente quante cose sanno, mentre lo spirito del Vangelo viene soffocato sotto valanghe di scienze umane, trascurando verità essenziali: lo Spirito Santo, “il grande Ignoto”, la necessità dell’umiltà, della volontà, della castità, il mistero di Satana, del sacrificio... Se i sacerdoti non possiederanno lo spirito evangelico, come potranno trasmetterlo? Che nutrimento ne trarranno le anime, che frutto maturerà da questa imperfetta conoscenza del Vangelo? Un raffreddarsi nei cuori, un sostituirsi di dottrine inutili, se non eretiche, all’unica vera dottrina, un preparare il terreno al Demonio per il suo fugace regno di gelo, di tenebre e di orrore. Pastori, vegliate perché non si perda lo spirito del Vangelo, fate che sacerdoti e fedeli non si scostino dal mio Messaggio, vita e salvezza vostra. Il Vangelo è la bussola con la quale trovare Cristo, Dio, l’Amore, la Vita!... Evitate dubbi, alterazioni, sostituzioni, sofisticazioni! Pensate quanto bene o male può fare un sacerdote! Avete avuto in Giuda, il campione di ciò che diventa un sacerdote indegno. Per le colpe dei ministri del Tempio, la nazione ebraica è stata distrutta, così verrà distrutta la Terra quando l’abominio della desolazione penetrerà nel nuovo sacerdozio, conducendo gli uomini all’apostasia per abbracciare dottrine d’Inferno. Allora sorgerà il figlio di Satana, l’Anticristo, e i popoli gemeranno in un tremendo spavento, pochi rimarranno fedeli al Signore, tanto feroce sarà la furia delle orde dell’Anticristo. Guai, se a confortare gli ultimi fedeli, non ci saranno più veri sacerdoti come ve ne furono per i primi cristiani!
Benedettissimi quei sacerdoti che sapranno rimanere apostoli, pane, luce, balsamo dei miei poveri figli. Di luce speciale splenderanno in Cielo, ve lo giuro, Io che sono la Verità” (Poema X. p. 103, 216).

René Vuilleumier

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