mercoledì 11 dicembre 2024

Vivere il Matrimonio spirituale

 


Le spose di Gesù


«Tre mesi prima del mio Matrimonio spirituale, ventitré anni fa, feci il voto di morte mistica. Il voto di morire misticamente a me stessa e a tutto il creato, vivendo in completo abbandono nella tomba dell’oblio di me stessa e ricoprendomi con la terra della mia conoscenza. Volevo morire ai miei desideri, anche a quelli (per me più forti) di santità, cercando in ogni cosa solo la volontà di Dio e la sua gloria, negando ai miei sensi, passioni e facoltà tutto ciò che era pur lecitamente bello ed attraente. Desideravo servirmi delle creature e delle cose per benedire, amare, lodare e contemplare il mio Creatore. Volevo vivere continuamente nel deserto interiore del mio cuore ed uscirne soltanto per necessità, obbedienza o carità, senza mai negare alle TRE PERSONE nulla di ciò che mi avrebbero chiesto.

Dicevo a me stessa: una suora morta è sempre equanime in tutto e per tutto, ormai non sente nulla, non è attirata da nulla, non desidera nulla. Le soddisfazioni non la cambiano, le avversità nemmeno. Questo voto lo feci senza intenzione di vincolarmi a peccato.

Ora vivo con le mie TRE PERSONE in un continuo «Te Deum», in un permanente «alleluia». Sono immensamente felice. Direi quasi che a volte partecipo un poco alla felicità di Dio nelle profondità della sua eterna vita. Sono il suo «talamo imperiale». Sono trono e tempio dell’adorabile Trinità. Vivo identificata con Cristo nel seno della Trinità. Essi vivono nella parte più intima del mio essere, occupano il centro della mia anima. La mia vita è una continua scintilla di Dio. Ho un forte desiderio di annientamento e di umiltà. Più Essi crescono in me e più sento la necessità di eclissarmi, di scomparire sul fondo del mio «pozzo nero». Temo così tanto le cadute dall’alto!.

Parecchie volte in preghiera mi vedo come un atomo impercettibile dentro Gesù e con Lui nella Trinità. Com’è infinitamente meraviglioso il nostro Dio! Gesù ed io siamo una sola cosa. Vivo con i piedi sulla terra, ma il mio cuore è sempre con Loro. Il mio cuore è a volte un giardino, altre un tabernacolo, ma quasi sempre è un cielo ed è sempre Silenzio di Dio. Un silenzio fecondo che senza parole ricrea e comunica segreti ineffabili.

La mia vita nella Trinità è unita anche a Maria. Ogni giorno ed ogni notte in sua compagnia visito Gesù nei tabernacoli più abbandonati. Gli faccio visita con Lei in ogni messa che si celebra, offrendomi a Dio Padre con Gesù. O com’è bella mia Madre! Mi accarezza di frequente e mi fa riposare con dolcezza sul suo cuore materno. Molte volte ha preso il mio capo dolorante con immenso affetto e con un «Figlia mia, vieni a Me, sono tua Madre» mi ha alleviato dolori, angosce e tristezze. Come potrei non amare immensamente la mia tenera ed amorevolissima Madre? È Lei che mi ruba il cuore. Le sue braccia materne sono sempre tese verso di me. La sua presenza è viva. Posso contare su di Lei per tutto.

Durante la preghiera di questa mattina ho visto la Vergine Maria incoronata dalla Trinità, ed estasiata io partecipavo alla sua gloria. Vedevo che la santità di Dio mi arrivava attraverso di Lei, che è mia Madre. Che gioia ineffabile! Ero divorata dal desiderio di consegnarmi totalmente all’Amore, di immolarmi per le anime, per la Chiesa, per la gloria di Dio! Mi sento sempre sazia e sempre affamata... che mistero!»

Padre Angel Peña

Nessun commento:

Posta un commento