domenica 4 maggio 2025

PASQUA RISURREZIONE DEL SIGNORE

 

Spunti di Riflessione

seguendo la Sacra Scrittura

e gli Scritti della Serva di Dio Luisa Piccarreta


“Non morirò, resterò in vita e annunzierò le opere del Signore” (Salmo 117)


Vol. 35 – Marzo 12, 1938 =

[…] “Figlia mia, chi vive nella nostra Volontà, la sua vita viene formata nel nostro Essere Divino: concepisce, nasce, rinasce continuamente. Come il nostro Essere Divino sta sempre in atto di generare, così essa sta sempre in atto di rinascere; e come rinasce, così rinasce a nuovo amore, a nuova santità, a nuova bellezza, e mentre rinasce, cresce e prende sempre da Noi. Queste rinascite sono la sua più grande fortuna ed anche la nostra, perché sentiamo che la creatura non solo vive in Noi, ma rinasce e cresce nella stessa vita nostra, viene rinnovata nel nostro stesso atto sempre nuovo; e come rinasce prendiamo gusto nel guardarla, perché come rinasce acquista una nuova bellezza, più bella, più attraente di quella di prima. Ma rimane forse là? Ah, no! Altre bellezze la investiranno, non cesseranno mai; ma tante da rapire il nostro sguardo, da non poterlo spostare, per poterci godere in essa le interminabili nostre bellezze, ed amiamo le nostre bellezze di cui incessantemente l’andiamo investendo. E mentre la guardiamo sotto la pioggia delle nostre svariate bellezze, il nostro amore non resta dietro: la fa rinascere in ogni istante nel nostro amore, ch’è sempre nuovo, sicché Ci ama sempre di nuovo amore che sempre cresce e non si arresta mai. Chi può dirti che cosa è questa [vita] di creatura formata in Noi? È il nostro Paradiso che formiamo in essa: col rinascere in Noi Ci dà sempre nuove gioie, nuove sorprese di felicità, perché come rinasce, così rinasce nella nostra potenza, sapienza, bontà e santità nostra. Onde scorgendo in essa la nostra vita, l’amiamo come amiamo Noi stessi.

Ora, essendo rinata tante volte in Noi, le diamo virtù di poter ricevere la nostra semina, cioè di poter [Noi] seminare in essa tante nostre vite divine per quante ne vogliamo. Ed ecco ch’esce in campo la nostra Divina Volontà, e col suo Fiat parla e crea, parla e semina vite divine, e col suo soffio le cresce, col suo amore le alimenta, colla sua luce dà ad esse le tinte di tutte le svariate bellezze; molto più che essendo rinata tante volte questa vita in Noi, cresciuta in Noi stessi, le abbiamo infuso tutte le prerogative di poter ricevere la semina delle nostre vite divine. Queste vite sono le più preziose, posseggono la virtù creatrice, hanno lo stesso nostro valore; possiamo dire: siamo Noi stessi che, avendo formato tante vite di Noi stessi, le abbiamo seminate nella creatura. Queste vite paragonate al sole, la sua luce resta come ombra innanzi ad esse; l’estensione del cielo è piccola al loro confronto.

Ma vuoi sapere a che serviranno queste nostre vite formate con tanto amore nella creatura? Serviranno a popolare la terra ed a generare nell’umana famiglia la vita della nostra Volontà. Sono vite nostre, figlia mia, la vita nostra non muore, è eterna con Noi; perciò sono tutte in aspettativa di prendere possesso delle creature per formare con esse una sol vita”. […]


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