martedì 14 maggio 2019

MESSAGGIO DI NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO ALLA SUA AMATA FIGLIA LUZ DE MARIA 11 MAGGIO 2019



Amato Popolo Mio:

Il Mio Cuore sta attento ad ogni palpito dei Miei figli e quando il ritmo del palpito del cuore di qualcuno di loro cambia, invio immediatamente aiuti dalla Mia Casa per fare in modo che gli eventi abbiano un minore impatto e quindi, se questa persona lo desidera, rientri nella Mia sintonia d’Amore e la Creazione riceva un palpitare del Mio Popolo in concordanza con il Mio.

AMATO POPOLO MIO, QUESTO È PER L’UOMO IL MOMENTO DELLA MISERICORDIA DEL MIO CUORE E CONTEMPORANEAMENTE È IL MOMENTO DELLA LIBERA SCELTA DA PARTE DELL’UOMO: PER LA SALVEZZA O PER RIMANERE CON IL MALE. (Cfr. Deut 30,15-16).

È un solo ed unico tempo, in cui ci sono due strade assolutamente definite: il bene o il male. Per questo non dovete fare passi indietro. Dovete capire che questo è un momento estremamente prezioso per il Mio Popolo e non dovete lasciarvelo sfuggire, dovete andare instancabilmente in cerca del bene e dove trovate il male mettetevi il bene, per non allontanare le anime da Me.

Ciascuno di voi lavori nella Mia Vigna, sia un lavoratore instancabile di fronte all’istante che si sta abbreviando a causa degli accadimenti esterni ed interni della terra, che la fanno girare più velocemente e la fanno deviare dal suo asse. Questo genererà nell’uomo malattie che causeranno instabilità emotiva, nausee, malattie cardiache, perdita di equilibrio corporeo ed un’ansia inspiegabile.

Vi sottolineo tutti questi dettagli figli, perché vi rendiate conto che i cambiamenti della terra influiscono direttamente sugli esseri umani.

HO INSISTITO SUL FATTO CHE MANTENIATE LA FEDE, NONOSTANTE LE DIFFICOLTÀ, NONOSTANTE L’EGO FERITO 
DALLE PROVE CHE PER VOI NON AVRANNO SPIEGAZIONE 
ALCUNA, NONOSTANTE MALATTIE DI OGNI GENERE: 
DOVETE MANTENERE UNA FEDE INCROLLABILE!

Sapete figli, il male approfitta proprio della deviazione della terra per distogliervi dalle cose che Mi riguardano, per allontanarvi dal rispetto della Legge Divina, per distogliervi dalla Legge dell’Amore per il prossimo, per allontanarvi dalla carità, dalla speranza stessa, per farvi sprofondare nello scoraggiamento; il male induce l’uomo che non trova soluzioni immediate, a decisioni affrettate.

Per questo sta aumentando il numero di persone che si tolgono la vita, per questo ci sono tante famiglie distrutte, per questo c’è l’incapacità da parte dell’uomo di affrontare la vita e le sue vicissitudini, per questo la debolezza si è impadronita dell’uomo e la Mia Parola non viene rispettata, ma le si manca di rispetto e le viene attribuito un significato diverso, che non è quello che si trova nella Scrittura.

Per questo si stravolgono i Comandamenti, la Legge Naturale relativa all’uomo e alla donna, per questo alcune donne si danno al libertinaggio ed abortiscono i loro figli. È questo che vi ha portato ad essere incapaci.

MA NON ESONERO L’UOMO DALLE SUE RESPONSABILITÀ.
IL DEBOLE È DEBOLE PERCHÉ NON CERCA DI ESSERE FORTIFICATO DA ME, SI CROGIOLA NELL’ESSERE DEBOLE E NON LOTTA PER CHIEDERE IL DISCERNIMENTO AL MIO SANTO SPIRITO.

Per questo stanno proliferando quelli che dicono di conoscere il futuro, quelli che lavorano con il demonio, quelli che vi guardano e vi descrivono la vostra vita, è per questo che l’umanità attira il male, è per questo che il demonio dà potere: a causa della mancanza di Fede in Me da parte dell’uomo.  

Io Ho chiamato ciascuno di voi per nome, vi ho chiamato perché continuiate sulla via della conversione e perché ogni passo che fate sia verso di Me, indipendentemente da quanto siano difficili le situazioni, perché voi conoscete molto bene le Mie Vie. 
Se non incontrate difficoltà, chiedetevi allora su quale via state camminando. 

L’umanità vive come un automa dei capricci del male, voi non riuscite a distinguere il bene dal male, vi sembra che tutto sia buono anche quando agite per il male.

Sta per scendere una densa oscurità sulla terra, un’oscurità che avanzerà a causa dei gas di grandi vulcani che entreranno in azione. La temperatura della terra si abbasserà, come è già successo in passato, solo che adesso il periodo sarà più esteso.

POPOLO MIO, NON AFFACENDATEVI NELLE COSE DEL MOMENTO, TUTTO È PASSEGGERO, QUELLA CHE DOVETE ARRICCHIRE È L’ANIMA. PREPARATEVI PER I GRANDI CAMBIAMENTI CHE L’UMANITÀ IN GENERALE SI TROVERÀ AD AFFRONTARE.

Nonostante le Rivelazioni che vi faccio conoscere, che non sono un cumulo di predizioni, ma il compimento di veri accadimenti che succederanno in tutta la terra, l’umanità continuerà ad ammalarsi nello spirito, sprofondando nel fetore del peccato.

L’uomo rifiuta quello che è autorità, le eresie vengono disseminate rapidamente e vengono accolte con giubilo. 
Il Mio Popolo è nella confusione.

I Miei figli sacerdoti devono vivere nella modestia, devono condurre una vita esemplare e devono essere cauti nel parlare, devono vestire degnamente perché si distinguano dalla gente comune, le omelie devono essere cattedre di insegnamento su di Me, cattedre di prassi per il Mio Popolo, cattedre per risvegliare le anime e contagiarle con la sete di cercarmi.

Pregate figli Miei, pregate per la santità di tutti e per la moltiplicazione della Fede nel Mio Popolo.

Pregate figli Miei, pregate, la fame si estenderà su tutta la terra, a causa del clima e a causa dei parassiti.

Pregate figli, pregate per gli Stati Uniti, la natura li flagellerà.

Pregate figli, pregate per la Spagna, arriverà l’agitazione sociale.

SIETE ASSEDIATI DAL MALE, LA MIGLIOR DIFESA È RIMANERE NELLA FEDE E IN STATO DI GRAZIA. QUANDO IL MALE VI INSIDIA, RECITATE IL CREDO TENENDO NELLA MANO ALZATA UN CROFISSO, MA ÈNECESSARIO ESSERE IN STATO DI GRAZIA.
POPOLO MIO, CONSÀCRATI A MIA MADRE. LEI, LA DONNA VESTITA DI SOLE (Apoc 12,1), È COLEI CHE ECLISSA IL DEMONIO CON LA SUA PUREZZA E CHE LO FA RETROCEDERE, QUANDO SEMBRA CHE ABBIA GIÀ VINTO L’UOMO.

Amate Mia Madre, che Ho dato ai Miei figli perché vi conduca alla Nostra Trinità Sacrosanta.  Amatela e siate veri figli della Mia Madre Santissima.

Vi Benedico.

Il vostro Gesù

AVE MARIA PURISSIMA, CONCEPITA SENZA PECCATO
AVE MARIA PURISSIMA, CONCEPITA SENZA PECCATO
AVE MARIA PURISSIMA, CONCEPITA SENZA PECCATO


COMMENTO DI LUZ DE MARIA

Fratelli:

Nostro Signore, con la CHIAREZZA DELLA SUA PAROLAci sta allertando perché ci allontaniamo dal male.

Allo stesso tempo ci dà una visione globale del momento in cui ci troviamo e ci mette in guardia sul modo in cui il male inganna l’uomo che, vivendo nell’ignoranza spirituale, cerca in quello che è proibito e maligno, il rimedio a quanto gli accade nella vita. 

In questo momento in cui, come umanità, dovremo affrontare grandi accadimenti, la Parola Divina ci viene reiterata perché l’uomo non perda la Fede, perché ci fortifichi nello spirito e ci ottenga una maggiore fusione con il nostro Signore Gesù Cristo e con la nostra Madre Santissima, in quanto è solo in Loro che troveremo la forza necessaria per non perdere la Fede.

Amen.

lunedì 13 maggio 2019

Ritorno a casa



Cristiani, atei ed ebrei
convertiti alla fede cattolica


La Vergine Maria

I Padri della tradizione orientale chiamano Maria La tutta Santa (panagia). Nel IV secolo, molto prima che esistessero i protestanti e le altre chiese cristiane, i Padri della Chiesa già parlano di Maria come madre di Dio (Concilio di Efeso, anno 431). Lei è Vergine e Madre. In Isaia 7, 14 si profetizza che una vergine darà alla luce il Messia  e così lo testimonia Matteo 1, 23. Così insegna la tradizione apostolica e così hanno detto e affermato tutti i grandi Padri dei primi secoli. Per questo, un buon modo per valutare se la nostra fede è la stessa di quella degli apostoli, è conoscere ciò che dicono i Santi Padri, nelle loro lotte contro le eresie dei loro tempi e che sono simili a molte comparse nei nostri giorni. Se la nostra fede coincide con quella di questi santi Padri, significa che siamo nella verità; ma se è differente, possiamo essere nell’errore. Nelle questioni di fede, non basta la buona volontà, né l’accettazione di ciò che senza malizia dice un teologo o un pastore.
Che dire dei fratelli di Gesù? La parola fratello (ah, ahot) in ebraico e aramaico ha un significato ampio, indica i parenti prossimi, poiché in queste lingue non esiste la parola zio, cugino, nipote e cognato. Per questo Abramo è zio di Lot (Gn 11, 27) e si chiamano fratelli. San Paolo chiama fratelli Tito e Epafrodito (2 Co 2, 13; Fl 2, 25), benché siano solamente suoi fratelli spirituali. 
Davide radunò i figli di Aronne ed i leviti, 120, (1 Cr 15, 4), ma si riferiva ai suoi parenti. In quei giorni Pietro levatosi in mezzo ai fratelli, riuniti insieme in circa 120 persone (At 1, 15). Erano fratelli spirituali. 
Possiamo vedere altri testi di fratelli, che non sono dello stesso padre e madre: Gn 14, 14-16; 29, 15; Gs 17, 4; Lv 10, 4; 2 Sam 19, 12-13; 1 Co 2, 1; Mt 18, 21-35.
Gesù stesso parla dei suoi fratelli, riferendosi ai suoi discepoli: Va piuttosto dai miei fratelli e dì loro... E Maria  Maddalena andò ad annunciare ai discepoli (Gv 20, 17-18). D’altra parte colui che maggiormente è nominato come fratello di Gesù è l’apostolo Giacomo (Ga 1, 19). Ma secondo Mt 10, 2-4 dei due apostoli di nome Giacomo uno è figlio di Alfeo, l’altro di Zebedeo. D’altra parte la stessa Bibbia in Gv 19, 25 dice che Maria aveva una sorella (parente) sposata con Cleofa, non potrebbero essere i suoi figli i supposti fratelli di Gesù di cui si parla in Mt 13, 55?
In ogni caso se Gesù avesse avuto altri fratelli non sarebbe stato normale che questi fossero incaricati di aver cura di Maria dopo la morte di Gesù? Per questo mai si troverà nella Bibbia la parola figli di Maria, il che sarebbe un prova innegabile. Gesù è (l’unico) figlio di Maria (Mc 6, 3). Lo stesso Lutero difese sempre la verginità di Maria.
Si suole nominare quattro fratelli di Gesù: Giacomo, Giuseppe, Giuda e Simone (Mc 6, 3). Ma si dichiara in Mt 27, 56 che c’era una tal Maria, madre di Giacomo (il minore) e di Giuseppe, che non era la madre di Gesù. E bisogna notare come l’apostolo Giuda e san Giacomo (il minore) si considerano servitori di Gesù e non suoi fratelli. Si veda (Gc 1, 1 e Gd 1, 1). 
Relativamente a questo tema possiamo citare san Gerolamo, il grande traduttore della Bibbia in latino (la famosa Vulgata), che divenne la traduzione ufficiale della Chiesa. San Gerolamo sapeva il greco, l’ebraico, l’aramaico e il latino. E, studiando la Bibbia, comprese che si parlava della verginità perpetua di Maria. Per questo, scrisse nell’anno 383 un libello contro Elvidio, in cui parla della verginità di Maria. 
Alcuni fratelli separati dicono che i cattolici si sono inventati il dogma dell’Assunzione e della Immacolata Concezione, perché di essi la Bibbia non parla. Ma Elia e Enoc salirono al cielo corpo e anima (Gn 5, 24; Eb 11, 5; 2 Re 2, 11). Se con la morte di Gesù molti morti risuscitarono e se apparvero in Gerusalemme (Mt 27, 53) non possiamo credere che Gesù condusse sua madre in cielo corpo e anima, risuscitandola immediatamente dopo la sua morte di modo che il suo corpo non si corrompesse nel sepolcro? Gli esegeti citano alcuni testi biblici: Chi è costei che sale da deserto, appoggiata al suo diletto? (Ct 8, 5). Si riferisce a Maria che sale dal deserto di questo mondo, appoggiata al suo amato Gesù. E soprattutto, Ap 12, dove si vede Maria già assunta in cielo, gloriosa, come una regina coronata da dodici stelle. 
A questo proposito, in una lettera del IV secolo di Dionigi l’egizio (o il mistico) a Tibo, vescovo di Creta, gli parla dell’Assunzione di Maria al cielo. Questa lettera fu pubblicata per la prima volta in tedesco dal dottor Weter della facoltà di Tubinga nel 1887. Anche san Giovanni Damasceno, nel 754, in una omelia parla dell’Assunzione e cita l’opera Storia Eutichiana, libro II, capitolo 40, dove si riferisce che già nel secolo V si parla di questo a Costantinopoli. 
E riguardo all’Immacolata Concezione non dice la Gn 3, 15 che lei schiaccerà la testa del serpente (il diavolo), come se su di lei non potesse esser esercitato il minimo potere perché non commise il minimo peccato? Forse il Vangelo non parla di lei come piena di grazia, ovvero, totalmente piena di grazia, senza la minima ombra di peccato, neppure del peccato originale? 
E la stessa Bibbia dice: Tutta bella sei tu, amica mia, e nessuna macchia è in te. (Ct 4, 7). è irradiazione della luce eterna, specchio tersissimo dell’attività di Dio e immagine della sua bontà. ... essa è più bella del sole e supera ogni costellazione; paragonata alla luce, risulta più splendida. (Sp 7, 26-29). Ella appare nell’Apocalisse, cap 12: una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e una corona di dodici stelle sul suo capo (Ap 12). 
Che Maria sia immacolata fa parte della tradizione apostolica. I Padri Orientali la chiamano “panagia” (tutta santa), senza ombra di peccato. Sant’Agostino, parlando del fatto che tutti nasciamo con il peccato originale, dice: eccezion fatta per la Vergine Maria la quale, per l’onore del Signore, metto in un luogo a parte, quando parlo del peccato (De nat et gr I, 37, 47). E sant’Efrem, nel IV secolo, dice che lei è molto più pura dei raggi del sole. 
Sant’Ireneo imparò dalle labbra di san Policarpo e questi dallo stesso apostolo san Giovanni che Maria, essendo obbediente, si fece carico della salvezza nostra e di tutto il genere umano... Per questo la disobbedienza di Eva fu annullata dall’obbedienza di Maria. Forse la Tradizione non vale nulla? Perché gli evangelici accettano la tradizione cattolica di Natale, Pasqua, i libri della Bibbia e non le altre cose?
I cattolici non adorano Maria, bensì le danno onore, ovvero la venerano. Nella Bibbia, Dio ci comanda di onorare il padre e la madre (Es 20, 12). Nell’originale ebraico si usava la parola “Kaboda”, che vuol dire onorare, glorificare. Noi possiamo dar onore e gloria a Maria come dobbiamo farlo con i nostri genitori. Quando recitiamo il rosario, non la adoriamo, ma bensì le diamo onore e gloria come ad una madre, a cui rivolgiamo le parole più belle, che Dio stesso ci insegna nella prima parte dell’Ave Maria. L’angelo, inviato da Dio, le dice: Rallegrati piena di grazia, il Signore è con te. E Elisabetta, piena di Spirito Santo, le dice: Benedetta sei tu tra tutte le donne e benedetto è il frutto del tuo ventre (Lc 1). Così possiamo amare e onorare Maria, perché è nostra madre, come Cristo affermò dalla croce, dicendo a ciascuno: Ecco tua madre (Gv 19, 27). 
Invitiamo i fratelli separati ad amar Maria con le parole bibliche che Dio ci insegna: Rallegrati, piena di grazia, il Signore è con te. Benedetta sei tu tra tutte le donne e benedetto è il frutto del tuo ventre (Gesù).
Solo così si compirà la profezia biblica: Tutte le generazioni mi chiameranno beata (Lc 1, 48).

Padre ángel Peña

I nemici occuperanno spazio nella Casa di Dio e i Ministri fedeli berranno il calice amaro del dolore.



Messaggio di Nostra Signora Regina della Pace, trasmesso il 11/05/2019

Cari figli, i nemici occuperanno spazio nella Casa di Dio e i Ministri fedeli berranno il calice amaro del dolore. La vostra fedeltà al Vangelo e al vero Magistero della Chiesa contribuirà alla vittoria definitiva di Dio. Non vi allontanate dalla verità. Siete del Signore e Lui si aspetta molto da voi. Siate docili alla Mia Chiamata e ovunque testimoniate che siete unicamente del Signore. Non vivete lontani dalla preghiera. Quando siete lontani, voi tornate bersaglio del demonio. Rimanete con Gesù. Lui vi aspetta a Braccia Aperte. CercateLo nell'Eucaristia e sarete grandi nella fede. Avanti senza paura. Io pregherò il Mio Gesù per voi. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.

CONSACRAZIONE 13 DI MAGGIO 2019



SIETE ALL’INIZIO DI UN MESE MOLTO SPECIALE, IL MESE DELLA NOSTRA REGINA E MADRE. È IMPRESCINDIBILE CHE IN TUTTE LE CHIESE DEL MONDO, IN TUTTE LE CASE CHE DECIDANO DI FARLO, SI PREGHI IL SANTO ROSARIO PER LA PACE NEL MONDO. 
IL GIORNO 13 DI MAGGIO DOVETE CONSACRARVI NUOVAMENTE ALLA NOSTRA REGINA E MADRE, ALLA VOSTRA REGINA E MADRE, PERCHÈ SOTTOLA SUA PROTEZIONE E CON IL SUO SOCCORSO, PER L’INTERCESSIONE DI VOSTRA MADRE, SIATE FORTIFICATI NELL’AMORE, NELLA SPERANZA E NELLA CARITÀ
ACCOGLIETE QUESTA RICHIESTA, È DI ESTREMA IMPORTANZA.
 SAN MICHELE ARCANGELO


Regina e Madre degli Ultimi Tempi, 
sono Tuo figlio, accoglimi, ti affido la mia vita 
e pongo nelle Tue Mani la mia volontà, 
quello che ho e quello che sono, 
le mie aspirazioni, i desideri ed i progetti.
Allontana da me l’attaccamento alle cose materiali, 
affinché io cerchi i beni che non si possono vedere, 
in quanto sono spirituali.
Oggi Ti consacro la mia vita, Regina e Madre, 
mi affido liberamente alla Tua Protezione, 
in questi momenti così difficili in cui sto vivendo, 
che Tu sia l’Arca che mi porti a non naufragare 
durante la purificazione.
Che i Raggi delle Tue Mani, illuminino la mia mente, 
i miei pensieri ed i miei ricordi perché siano sanati, 
i miei dolori perché io li offra e 
le mie cadute perché Tu mi rialzi. 
Illumina la mia ragione perché non competa con la mia fede, 
ma siano l’una la luce dell’altra.
Mi consacro a Te e mi affido a Te 
nella libertà dei figli di Dio.
Amen.

SUPPLICA ALLA MADONNA DI FATIMA



O Vergine Immacolata, in questo giorno solennissimo, e in quest'ora memoranda, in cui apparendo per l'ultima volta nelle vicinanze di Fatima a tre innocenti pastorelli, vi dichiaraste per la Madonna del Rosario e diceste d'essere venuta appositamente dal cielo per esortare i cristiani a cambiar vita, a far penitenza dei peccati e a recitare ogni giorno il S. Rosario, noi animati dalla vostra bontà veniamo a rinnovarVi le nostre promesse, a protestarVi la nostra fedeltà e ad umiliarVi le nostre suppliche. Volgete, o Madre amatissima, su di noi il vostro sguardo materno ed esauditeci. Ave Maria

1 - O Madre nostra, nel vostro Messaggio ci avete prevenuti: «Una propaganda empia diffonderà nel mondo i suoi errori, suscitando guerre e persecuzione alla Chiesa. Molti buoni saranno martirizzati. Il S. Padre avrà molto da soffrire, varie nazioni saranno annientate». Tutto purtroppo si va tristamente verificando. La S. Chiesa, nonostante le immense effusioni di carità sulle miserie accumulate dalle guerre e dall'odio, viene combattuta, oltraggiata, coperta di scherno, impedita nella sua divina missione. I fedeli con parole mendaci, ingannati e travolti nell'errore dai senza Dio. O Madre tenerissima, pietà di tanti mali, date forza alla S. Sposa del vostro Divin Figliolo, che prega, combatte e spera. Confortate il S. Padre; sostenete i perseguitati per la giustizia, date coraggio ai tri-bolati, aiutate i Sacerdoti nel loro ministero, suscitate anime d'Apostoli; rendete fedeli e costanti tutti i battezzati; richiamate gli erranti; umiliate i nemici della Chiesa; conservate i fervorosi, rianimate i tiepidi, convertite gli infedeli. Salve Regina

- O Madre benigna, se l'umanità si è allontanata da Dio, se errori colpevoli e perversioni morali col disprezzo dei divini diritti e l'empia lotta contro il S. Nome, hanno provocato la Divina Giustizia, noi non siamo senza colpa. La nostra vita cristiana non è ordinata secondo gl'insegnamenti della Fede del Vangelo. Troppa vanità, troppa ricerca del piacere, troppa dimenticanza dei nostri eterni destini, troppo attaccamento a ciò che passa, troppi peccati, hanno giustamente fatto gravare su di noi il pesante flagello di Dio. Diradate, o Madre, le tenebre del nostro intelletto, corroborate le nostre fiacche volontà, illuminateci, convertiteci e salvateci.
E pietà vi prenda anche delle nostre miserie, dei nostri dolori e dei nostri disagi per la vita quotidiana. O Madre buona, non guardate i nostri demeriti, ma la materna vostra bontà e venite in nostro soccorso. Otteneteci il perdono dei nostri peccati e dateci il pane per noi e le nostre famiglie: pane e lavoro, pane e tranquillità per i nostri focolari, pane e pace imploriamo dal vostro Cuore materno. Salve Regina

3 - Si ripercuote nell'anima nostra il gemito del Vostro Cuore Materno: «Bisogna che si emendino, che domandino perdono dei peccati, che non offendano più Nostro Signore, che è già tanto offeso. Sì, è il peccato, causa di tante rovine. è il peccato che rende infelici i popoli e le famiglie, che se-mina di spine e di lacrime il sentiero della vita. O Madre buona, noi qui ai vostri piedi ne facciamo una promessa solenne e fervorosa. Ci pentiamo delle nostre colpe e siamo confusi nel terrore dei mali meritati in vita e nell'eternità. E invochiamo la grazia della S. Perseveranza nel buon proposito. Custoditeci nel vostro Cuore Immacolato per non cadere in tentazione. è questo il rimedio di salvezza che ci avete indicato. «Il Signore per salvare i peccatori, vuole stabilire nel mondo la devozione al mio Cuore Immacolato».
Dunque al Vostro Cuore Immacolato Dio ha affidato la salvezza del nostro secolo. E noi in questo Cuore Immacolato ci rifugiamo; e vogliamo che tutti i nostri fratelli erranti e tutti gli uomini vi trovino asilo e salvezza. Sì, o Vergine Santa, trionfate nei nostri cuori e fateci degni di cooperare ai trionfi del vostro Cuore Immacolato nel mondo. Salve Regina

- Permetteteci, o Vergine Madre di Dio, che noi rinnoviamo in questo momento la nostra Consacrazione e quella delle nostre famiglie. Sebbene tanto deboli noi promettiamo che lavoreremo, con l'aiuto Vostro, affinché tutti si consacrino al vostro Cuore Immacolato, che specialmente... nostra diventi tutta un trionfo con la Comunione riparatrice nei primi sabati, con la consacrazione delle famiglie dei cittadini, con il Santuario, che dovrà sempre ricordarci le materne tenerezze della vostra Apparizione a Fatima.
E rinnovate su di noi e su questi nostri desideri e voti, quella materna Benedizione che ascendendo verso il Cielo, donaste al mondo.
Benedite il S. Padre, la Chiesa, il nostro Arcivescovo, i sacerdoti tutti, le anime che soffrono. Benedite tutte le nazioni, le città, le famiglie e gli individui che si sono consacrati al Vostro Cuore Immacolato, perché in esso trovino asilo e salvezza. In modo particolare benedite tutti coloro che hanno cooperato all'erezione del Vostro Santuario , e tutti i suoi associati sparsi in Italia e nel mondo, benedite poi con materno amore tutti coloro che disinteressatamente lavorano per la diffusione del Vostro culto e il trionfo al Vostro Cuore Immacolato nel mondo. Amen. Ave Maria

domenica 12 maggio 2019

NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO




Popolo Mio, vi sto guidando verso la pace interiore. L’anima in pace lascia trasparire un essere centrato in Me ed un essere che tende e si orienta verso di Me, lascia trasparire la pace dell’anima. La volontà dell’uomo deve muoversi verso di Me, deve vivere in Me e sottomettersi a Me, di modo che la persona si senta disposta al Mio Amore e a quello che dal Mio Amore deriva.

FIGLI MIEI, AI MIEI OCCHI, VOI SIETE SOTTOPOSTI AD UNA COSTANTE VALUTAZIONE. OGNI OPERA ED AZIONE, STANNO FORMANDO QUEL TESORO CHE PRESENTERETE DAVANTI A ME.

Ai Miei occhi, la passività rappresenta la mancanza di essere testimoni di ciascuna delle Mie Parole, per Me l’apparente sicurezza dell’uomo, è la più grande insicurezza ed il segno più chiaro che si possa avere che non state camminando assieme a Me.


POPOLO MIO, NON POTETE SEPARARVI DAI POTERI DELL’ANIMA:


LA MEMORIA, che quando rimane attiva, non vi permette di allontanarvi da Me. Io Mi trovo nella memoria di ciascuno dei Miei figli.  

L’INTELLETTO, per desiderare di fare parte del Mio Corpo Mistico, di essere una parte attiva, attraverso l’Amore che, in questo momento, vi fa andare nella direzione del giusto comportamento.

LA VOLONTÁ di vivere del bene e nel bene. La volontà sceglie rettamente ed orienta i Miei figli verso di Me, oppure li porta alla stanchezza spirituale, alla negazione, alla disobbedienza e quindi li allontana dal Mio Amore.

RIMANETE NEL MIO AMORE



L'OSTIA, MODELLO DELL'ANIMA RELIGIOSA 


«Guarda in spirito l'Ostia: che cosa vedi? Che è bianca, non ha la più piccola macchia. Ecco la prima qualità: la purezza. Vi sono tre sorta di purezza in un'azione: 

1° - Bisogna che sia pura nell'intenzione, altrimenti è come quei frutti che in apparenza sono belli, ma dentro hanno il tarlo. Io non metto sulla tavola del mio Eterno Padre, in paradiso, dei frutti bacati.

2° - Purità nell'esecuzione: bisogna compierla il meglio che si può, per amore.

3° - Non macchiarla, una volta fatta, con pensieri di compiacenza.

L'Ostia è rotonda, non ha punte, non ha angoli che possono far male a toccarla. L'anima religiosa dev'essere così condiscendente, così dolce con il prossimo, da non fargli mai nessun male; mai un rifiuto, per quanto può e, se deve dare un rifiuto, che questo sia accompagnato da tanta soavità, che supplisca.
 L'Ostia è piccola: vedi come lo mi contento di poco; mi nascondo sotto le specie di pane. Così, l'anima religiosa deve imparare a contentarsi di poco, a non farsi sentire e poi ad avere un gran concetto delle cose piccole. Un pane è molto più grosso di un'ostia, eppure l'Ostia mi contiene e il pane no, perchè l'Ostia è consacrata e il pane no. Così nella tua vita, composta di tante piccole cose, se l'amore consacra tutte quelle tue piccole azioni, esse mi contengono, perchè tu fai tanti atti di carità nel farle e lo mi unisco sempre più a te; mentre, invece, anche un'azione più grande, più appariscente, che non è fatta per amore, ma per un fine umano, non mi contiene.
 L'Ostia è leggera, eppure mi contiene tutto. Così un'anima consacrata dall'amore diventa leggera, perchè l'amore la spoglia della volontà, del giudizio, dei desideri. Un'anima così spogliata forma le mie delizie, e Io di queste anime fedeli mi formo un esercito per salvare il mondo. Il mondo corre a precipizio, ma lo lo fermerò nella sua corsa vertiginosa con questo piccolo drappello di anime generose che combatteranno sotto la mia scorta.
 Finalmente, l'Ostia non ha più che l'apparenza, ma non è più pane, è tutto Gesù; così un'anima giunta a lasciarsi possedere dall'amore, non vive più per sè, ma tutta per l'Amore.
 Lasciati in tutto guidare dall'amore; l'amore ti condurrà sempre al sacrificio per la via più breve: quella dell'ubbidienza. Se tu ubbidisci, mi ami; se mi ami, ubbidisci.
 Un'anima religiosa che credesse di piacermi senza un vera ubbidienza, sarebbe come un invitato alle nozze che si presentasse alla cena senza la veste nuziale, che merita di essere cacciato fuori. Ma lo non voglio un'ubbidienza da schiava, quella non mi onora; lo voglio un'ubbidienza amorosa, che cerca di fare sempre meglio, per potermi piacere sempre più.
 Come un corpo senz'anima è inutile e se si corrompe è anche dannoso, così un'anima che non sia animata dalla mia vita divina, dalla grazia, non può fare del bene. lo, nel mio Sacramento d'amore, sono sempre occupato ad adorare, a ringraziare, a placare e a pregare il mio Eterno Padre in favore degli uomini».
«Sarò la piccola ostia di Gesù, che Gesù consacra, conserva e consumerà quando gli piacerà, e, come sua piccola fortunatissima ostia, non avrò altra vita che quella che
l'Amore mi darà, fìnchè me la vorrà dare. Imiterò il silenzio di Gesù nell'Eucaristia e quando dovrò parlare, lo farò a bassa voce e brevemente.
Gesù, divin Solitario nel SS. Sacramento, fa che ami, che imiti la tua solitudine eucaristica».

PREGHIERA

«Mio dolcissimo Gesù, purezza infinita, carità ardentissima, santità per essenza, tu stai per venire a questo niente di niente, niente di bene, niente di buono, niente di virtù, niente di fedeltà, niente di gratitudine: dall'abisso profondo della mia miseria, ti supplico, nella tua infinita misericordia metti nel mio cuore ciò che desideri trovare quando vieni in me».

Suor Benigna Consolato Ferrero

AUGURI MAMMA




Come al tempo del diluvio e della torre di Babele



La Vergine disse:
«Guarda, figlia mia, questa moltitudine di figli miei che provocano la giusta collera di Dio, nel pantano dei loro misfatti. C'è bisogno ancora di preghiere. C'è bisogno ancora di sacrifici e di penitenze. Vi sono troppo pochi miei figli che si consacrano a Me.

- Preghiere fatte per formalità,

- visite fatte per formalità,

- servizi resi per formalità,

- attività della Legione (di Maria) fatte per formalità, ecc.

Bisogna vivificare tutto questo, nell'incontrare il prossimo come se s'incontrasse Gesù, con un amore sincero, con un cuore che prega. Fate sapere questo a tutti. Io accordo il mio amore a tutti i miei figli chiunque siano. Ma lungi dall'accogliere questo amore, troppi miei figli Io profanano e lo respingono. Il mio cuore ne prova un immenso dolore e le mie orecchie mi fanno tanto male a causa dei cattivi propositi penosi ad intendere».

In quel momento, un gran numero di persone si maledicevano le une le altre, esprimevano giudizi  temerari,  bestemmiavano,  si  insultavano,  si  diffamavano,  si  criticavano,  si vanagloriavano, commettevano sacrilegi. Inoltre si portavano invidia, gelosia, s'incollerivano orgogliosamente al punto che anche le mie orecchie cominciarono a farmi terribilmente male a causa delle grida che sembravano perforare il cielo.

Io debbo continuamente soffrire a causa dei miei figli della terra, Io che dovrei essere onorata come Regina del Cielo. Figlia mia!, non rattristarti troppo. Tutte le sofferenze che tu provi non sono forse quelle che offri per la conversione dei peccatori e per cui tu partecipi alle sofferenze di Gesù? Io non ti tolgo questo violento combattimento che ti tormenta. Perché questo violento combattimento trasforma in grazie e in benedizioni, per molte anime, le preghiere, i sacrifici e le penitenze che sono necessarie. È il violento combattimento che Dio ha previsto per santificare le anime. Conosci tu il diluvio di Noè e la torre di Babele? Chi potrebbe dire che vi è meno male ai nostri giorni che allora? Non si deve disprezzare la giusta collera di Dio.

Perché il fuoco del cielo non cada sulla terra, Io prego senza posa per i miei figli, che sono caduti nel vizio e nella corruzione, soffrendo al posto loro. Ma se non si vuole accogliere i messaggi che Io do, se si continua a conformarsi alle cose di questo mondo senza cercare quelle del Cielo, allora, anche se ci si pentirà, sarà troppo tardi.

Io te lo chiedo perché il castigo potrebbe discendere attraverso il genere umano stesso.

Anche nell'abisso della morte e della dannazione, anche in questo stato di castighi terribili e irrevocabili quali sono quelli dell'inferno, cioè nel fuoco che non si estingue, i vermi non muoiono.

Prega con Me, perché queste anime non siano condannate, ma salvate». 

8 gennaio 1989

LA MADONNA E’ LA MIA MAMMA



Causa della nostra letizia (fonte della nostra gioia)

La Chiesa dice di Maria: « La tua nascita, Madre di Dio, portò la gioia a tutto il mondo ».

Da quel giorno la Vergine è la gioia della terra e... del cielo: gioia di grazia; gioia di preghiera; di amore; gioia di salvezza, associata all'opera del Figlio.

Anche oggi Maria « dandoci » il Figlio, « ci dona » i sacramenti, canali di... gioia, in vista di quella eterna.

. «Dulcedo ». Maria rende dolce la morte ai suoi devoti



 FATTI  STORICI  STRAORDINARI,  -REALMENTE ACCADUTI-



      "Le glorie di Maria" di Sant' Alfonso Maria de Liguori -santo napoletano del 1700-


Terminiamo il discorso con quest'altro esempio, in cui si vede dove arriva la tenerezza di questa buona Madre verso i suoi figli al momento della loro morte. Il parroco di un paese era stato chiamato al capezzale di un ricco che stava morendo in una casa magnificamente addobbata, assistito da servi, parenti e amici. Ma vide i diavoli in forma di cani pronti a prendersi quella povera anima, come infatti la presero, poiché il ricco morì in peccato. In quel mentre il parroco fu mandato a chiamare da una povera donna che era in fin di vita e desiderava ricevere i santi sacramenti. Non potendo lasciare quel ricco che aveva tanto bisogno della sua assistenza, egli vi mandò un altro sacerdote. Questi prese la pisside col SS. Sacramento e andò. Arrivato nella stanza di quella brava donna, non vede né servi, né amici premurosi, né mobili preziosi, perché l'inferma era povera e forse stava coricata sopra un po' di paglia. Ma in quella stanza vede una gran luce e vicino al letto della moribonda scorge la Madre di Dio che la consolava e con un pannolino in mano le asciugava il sudore dell'agonia. A questa vista, il sacerdote non aveva il coraggio di entrare, ma la Vergine gli fece cenno di avvicinarsi. Egli entrò e Maria gli prese uno sgabello per farlo sedere ad ascoltare la confessione della sua serva. Poi la moribonda si comunicò con grande devozione e infine esalò dolcemente l'anima nelle mani di Maria. 

OPERA DEI "TABERNACOLI VIVENTI"



Il grande dono di Gesù agli uomini d'oggi tramite Vera Grita


30-XI-1967 

Gesù 
Tutte le anime sono chiamate a quest'Opera d'Amore, ma, in particolare, quelle che sarebbero perite senza il mio diretto intervento, ed Io le ho tratte dalla rovina per la mia Misericordia. Esse sono più grate a Me ora, più fedeli di molte anime che mi hanno seguito; e, soprattutto, sono più innamorate del mio Amore. Sono chiamate a quest'Opera tutte le anime che anelano morire a se stesse per essere trasformate in Me: Gesù in voi, ed Io, attraverso voi, ad altre anime. Il Vangelo indicherà ad ogni anima il suo atteggiamento di fronte ad un fratello peccatore. L'anima che assume Me deve annullarsi, conscia dei suoi limiti, delle sue miserie. Deve spogliarsi di sé, di tutto ciò che costituisce ostacolo alla mia dimora nella sua anima. Essa non deve perdere i contatti con il mondo e la società, ma pur vivendo in questa, deve trattare, parlare, amare, animata da uno spirito interiore che rifletta il mio Spirito. Non cerchi l'incredulo, il presuntuoso, con fare pesante e ostinato. A volte basterà che questi si senta amato da una di queste anime, perché la mia Grazia compia i suoi effetti. Come l'anima chiamata a quest'Opera avrà amato? In misura che essa avrà fatto posto al mio Amore in sé, avrà lasciato ch'Io abbia preso dimora nel suo cuore, nel suo animo. Questa che ho indicato è una Via misteriosa, un filo sottile che unirà Me all'anima chiamata alla Lega. Sì, Lega di Carità, e via d'amore. I PP. Salesiani avranno modo di diffondere fra le anime questa via d'amore per prepararle alla mia Lega. Sono essi i primi chiamati a rivivere Me, e per il mio stesso Sacerdozio e per lo spirito del Fondatore di cui è pervaso il loro apostolato. Tu sarai sempre una povera creatura salvata dal mio Amore, dalla mia misericordia. Non temere, hai la mia Grazia. Gesù: Via, Verità, Vita.  

Durante la contemplazione tutte le creature che ci sono state, ci sono e ci saranno vanno ricacciate sotto la nube d’oblio



La nube della non-conoscenza

E se mai tu dovessi giungere in questa nube e restarvi a lavorare seguendo il mio consiglio, allora, come questa nube della non-conoscenza è al di sopra di te, tra te e il tuo Dio, allo stesso modo devi mettere al di sotto di te una nube d’oblio tra te e tutte le creature.
Forse vai pensando di essere troppo lontano da Dio per via di questa nube della non-conoscenza tra te e il tuo Dio: in realtà è più giusto pensare che sei più lontano da lui quando non c’è nessuna nube d’oblio tra te e tutte le creature. Ogni volta che dico: «tutte le creature», mi riferisco non solo alle singole creature in se stesse, ma anche a tutte le loro opere e alle loro caratteristiche. Non faccio eccezione per nessuna creatura, sia materiale che spirituale, e per nessuna caratteristica o opera di qualsivoglia creatura, sia essa buona o cattiva. Insomma, ogni cosa va tenuta nascosta sotto questa nube d’oblio.
Infatti, sebbene sia sommamente utile pensare talvolta a certe caratteristiche e azioni di talune creature particolari, in questo lavoro, tuttavia, è di poca o di nessuna utilità. L’atto di ricordare o pensare a quel che una cosa è o fa, costituisce una specie di luce spirituale: l’occhio della tua anima, infatti, vi si concentra come l’occhio del tiratore è fisso sul bersaglio a cui mira. E una cosa voglio dirti: tutto ciò a cui pensi, per tutto il tempo che ci pensi, se ne sta al di sopra di te, tra te e il tuo Dio. E tanto più sei lontano da Dio, se una cosa qualsiasi diversa da Dio occupa il tuo spirito.
Sì, se è possibile dirlo senza essere irriverenti, in questo lavoro non serve a niente o a ben poco pensare alla bontà o alla perfezione di Dio, o alla Madonna, o ai santi e agli angeli in cielo, o ancora alle gioie celesti. Ti sbagli se pensi di poter nutrire e accrescere il tuo proposito con simili considerazioni: credo proprio che in questo caso non ti saranno di alcun aiuto. Anche se è bene meditare sulla bontà di Dio, e amarlo e glorificarlo per questo, tuttavia è molto meglio pensare al suo essere puro e semplice, e amarlo e glorificarlo per se stesso.


Ave, Maria,




Ave, Maria, pellegrina della fede: prega il tuo Figlio perché riprenda nuovo slancio ogni giorno anche il nostro pellegrinaggio evangelico.


La Divina Provvidenza prevarrà sempre



Mia amatissima figlia, non lasciare che qualcuno sottovaluti la Potenza di Dio in tutte le cose che possono evolvere in questi tempi. La Potenza di Dio è infinita e nessun uomo può superare la Divinità o la Volontà di Dio. Nessuno dei Miei nemici può vantarsi di essere più grande di Dio, il quale può, in un soffio, riversare la Sua Giustizia sul mondo. Sebbene Dio sia paziente, equo, giusto e pieno di incondizionato Amore per tutti i Suoi figli, inclusi i malvagi, Egli si rivarrà contro la malvagità dell‟uomo, causata dalla cattiva influenza del diavolo. 

Siano maledetti coloro che si levano contro Dio sfidando la Sua Santa Parola. Essi saranno puniti nell‟Ora di Dio, dopo che sarà stata data loro ogni opportunità per cambiare la propria condotta. Coloro che adorano il male e la bestia saranno colpiti da un fulmine, proprio come successe quando Lucifero fu gettato nell‟abisso infernale in un lampo. 

Se i Miei nemici faranno del male agli altri, cercando di ucciderli e mutilandoli per acquistare potere sui più deboli, subiranno un terribile castigo. Se un qualsiasi genere di genocidio, verrà perpetrato su innocenti dagli adoratori del diavolo, costoro verranno fermati proprio nel momento in cui crederanno di aver avuto successo e bruceranno all‟Inferno. 

La Divina Provvidenza prevarrà sempre, poiché non c‟è alcun Potere più Forte di quello di Colui che ha creato dal nulla tutte le cose. 

Il vostro Gesù 

11 Ottobre 2014



sabato 11 maggio 2019

Io sono presente nel Mio Tabernacolo come ero presente ed inchiodato alla Mia Santa Croce;



la pace sia con te; adoraMi ed amaMi nella Mia Santa Eucarestia; vieni a riceverMi nel Mio Sacrificio come un agnello senza macchia; devi venire a Me pura;

se solo ti rendessi conto come Io sono presente in Corpo ed in Sangue, coi quali ho conquistato la redenzione eterna per tutti voi, Mi avvicineresti senza macchia e con rispetto; per Mio Amore Infinito Mi sono offerto come perfetto Sacrificio per purificarvi tutti dal peccato; voglio che tutti voi comprendiate pienamente questo Sacrificio; sì, voglio incoraggiarvi a capire quello che Io vi offro e così suscitare in voi una risposta d’amore; questo Sacrificio può condurvi alla santificazione e alla divinità; figlia Mia, esso può compiere in te il Mio disegno e condurti alla perfezione eterna; Mia diletta, il Mio Sacrificio è per l’eternità, e tu che la Mia Anima ama, riceviLo ogni giorno;

in quel Santo momento, il Mio santuario si riempie di angeli di ogni ordine, pronti ad incontrare Me, loro Dio; prostrati, essi Mi adorano, consolano il Mio Cuore; e voi che vi apprestate a riceverMi, non Mi adorerete? non Mi renderete culto?

siate coscienti della Mia Santa Presenza; non dormite in Mia Presenza; non permettete al vostro spirito di svolazzare altrove in Mia Presenza; vi sareste permessi d’essere assopiti se foste stati ai piedi della Mia Croce sul Golgota? Miei diletti, come vi sareste sentiti se foste stati presenti alla Mia Crocifissione sul monte? avreste permesso al vostro spirito di riempirsi di avvenimenti insignificanti del giorno? oppure sareste caduti prostrati ai piedi della Mia Croce per adorare Me, vostro Dio? Io sono morto per voi sulla Croce, incurante delle sofferenze che dovevo subire; vi permettereste allora d’essere disattenti e negligenti davanti al Mio Sacrificio? Io sono presente nel Mio Tabernacolo come ero presente ed inchiodato alla Mia Santa Croce; venite dunque a Me pienamente coscienti di chi ricevete e chi è colui che si unisce a voi per purificarvi donandovi la Vita eterna;


“FIGLIO, NON DIMENTICARE LE LACRIME DI TUA MADRE!” (Siracide 7, 27)



IL  GRANDE  SIGNIFICATO  DELLE  LACRIME  DI  MARIA 

Coloro che ammettono la realtà del segno si fermano il più delle volte all’aspetto drammatico che queste lacrime hanno per noi. È vero questo aspetto. Padre Pio disse: “Brutto segno, quando la Mamma piange!” Ma più brutto segno è quando non facciamo niente per asciugare le sue lacrime.  
“Padre –mi fu chiesto– è un presagio di qualche disgrazia?”  
Risposi: piuttosto è un avvertimento affinché ciò non avvenga. Adesso dipende da noi, come tutto. Persino le profezie di cose, la cui realizzazione dipende dall’uomo, sono condizionate. Ricordiamo l’annuncio di distruzione che Giona fece a Ninive. Non sì realizzò, perché   i niniviti fecero penitenza, eppure la profezia era vera. Persino l’Incarnazione dipendeva dalla libera risposta di Maria.  
Quindi, se a mezzanotte la Mamma grida: “Al fuoco, al fuoco!”, non è che per questo brucia la casa; al contrario, lei avvisa, anche in modo drammatico, affinché i figli si sveglino e facciano di tutto per spegnere il fuoco prima che sia troppo tardi. Quindi il segno ha sicuramente un significato “morale”, che cioè riguarda il nostro comportamento. Mettiamo dunque in pratica tutto quello che Gesù ci ha detto già nel suo dimenticato Vangelo. Mettiamo in pratica tutto quello che la Madonna è venuta a ricordarci con la sua materna catechesi mensile (e prima ancora settimanale) a Medjugorje, ormai da più di ventisei anni, così come sta facendo in altri luoghi di grazia. “Fate tutto quello che mia Madre vi sta dicendo”, pare che oggi ci dica Gesù.  
Ma ritengo che il significato del segno sia innanzitutto di tipo “dogmatico”, cioè dottrinale: probabilmente ci vuole dire qualcosa di Lei che ci riguarda, che per noi dovrebbe essere molto importante.   
Maria che piange. Che piange lacrime di sangue... Che cosa ci fa pensare? Di cosa ci sta parlando? DELLA PASSIONE!  LA SS. VERGINE NELLA PASSIONE, SOTTO LA CROCE, NEL MOMENTO DI DIVENTARE LA NOSTRA MADRE. C’è qui una verità di Fede rivelata che deve essere meglio compresa, una verità su Maria che deve essere affermata con forza e collocata nella Chiesa come la bandiera della Vittoria.   
  
Pablo  Martín  Sanguiao 

Lamenti di Gesù. Minacce di castighi per l’Italia.



Dal Volume 12 - Novembre 2, 1917

L’ITALIA

Continuando il mio solito stato, tra privazioni, pene ed amarezze, specie per tanti mali che si sentono e dell’entrata degli straniere in Italia, pregavo il buon Gesù che arrestasse i nemici e Gli dicevo:  “Era questa forse la fiumana che Tu dicevi nei giorni scorsi?”  Ed il buon Gesù, venendo, mi ha detto:  “Figlia mia, era proprio questa la fiumana che ti dicevo;  e la fiumana continuerà a correre, a correre:  gli stranieri continueranno ad invadere l’Italia. Troppo se l’hanno meritato.  
Io avevo scelto l’Italia per una seconda Gerusalemme; essa per contraccambio ha disconosciuto le mie leggi, Mi ha rinnegato i diritti che Mi si dovevano.  Ah!  Posso dire che non più da uomo [l’Italia] si riportava, ma da bestia;  e sotto il pesante flagello della guerra neppure sono stato riconosciuto, e voleva andare avanti da mio nemico. Giustamente si è meritata la sconfitta, e la continuerò ad umiliare fino alla polvere!”
Ed io, interrompendolo: “Gesù, che dici?  Povera patria mia, come sarai lacerata! Gesù, pietà, arresta la corrente dello straniero”.  E Gesù:  “Figlia mia, con mio dolore devo permettere che lo straniero avanzi.  Tu, perché non vuoi bene alle anime come Me, ne vorresti la vittoria, ma se l’Italia vincerà, sarà una rovina per le anime, la loro superbia giungerebbe a tanto da rovinare quel poco d’avanzo di bene che c’è nella nazione;  si sarebbero additati ai popoli come nazione che sa fare senza Dio.  Ah, figlia mia!  I flagelli continueranno, i paesi saranno devastati, li spoglierò di tutto, il povero e il ricco saranno una sola cosa.  Non hanno voluto conoscere le mie leggi, della terra si avevano fatto un dio per ciascuno, ed Io, col spogliarli, farò riconoscere che cosa è la terra;  col fuoco purificherò la terra, ché è tanta la puzza che esala, che non posso tollerarla;  molti resteranno sepolti nel fuoco e così rinsavirò la terra.  È necessario, lo richiede la salvezza delle anime.  Te l’avevo detto tanto tempo prima di questi flagelli;  il tempo è giunto, ma non del tutto ancora, altri mali verranno;  rinsavirò la terra, rinsavirò la terra!”
Ed io:  “Mio Gesù, placati, basta per ora”.
E Lui:  “Ah, no!  Tu prega, ed Io renderò meno crudele il nemico”.

Scritti di Luisa Piccarreta 

L'INFERNO VISTO DAI SANTI



 CHI RACCOMANDA IL PENSIERO DELL'INFERNO 


Dall'esperienza dei Santi 

Dalle innumerevoli e più diverse esperienze dei Santi si ricava la certezza che il pensiero dell'inferno fa bene anche a chi, - come S. Teresa che, pur avendo "visto" l'inferno -, non è fatto per la via del timore. "Mi accade intanto - dice appunto la Santa - che quando sono afflitta da qualche contraddizione o infermità, basta che mi ricordi di quella visione perché mi sembrino subito da nulla persuadendomi che ce ne lamentiamo senza motivo". 
E aggiunge: "Questa (= la visione e la discesa all'inferno) fu una delle più grandi grazie che il Signore m'abbia fatto, perché mi ha giovato moltissimo non meno per non temere le contraddizioni e le pene della vita che per incoraggiarmi a sopportarle, ringraziando il Signore d'avermi liberata da mali così terribili ed eterni, come mi pare di dover credere". 
Anche Suor Faustina Kowalska afferma: "Scrivo questo (= allude alla descrizione di quanto ha visto e sofferto nello scendere all'inferno) per ordine di Dio, affinché nessun'anima si giustifichi dicendo che l'inferno non c'è, oppure che nessuno sa come sia. Io, Suor Faustina Kowalska, per ordine di Dio sono stata negli abissi dell'inferno, allo scopo di raccontarlo alle anime e testimoniare che l'inferno c'è. (...) Quello che ho scritto è una debole ombra delle cose che ho visto. Una cosa ho notato e cioè che la maggior parte delle anime che ci sono, sono anime che non credevano che ci fosse l'inferno". 
Ai veggenti di Medjugorje la Madonna dice: "Vi ho mostrato tutto questo perché sappiate che [l'inferno] esiste e lo diciate agli altri". 
Fuoco... diavoli... la gente bruttissima! - ripete Vicka -. Tutti con le corna e con la coda. 
Sembrano tutti diavoli. Soffrono... Dio ce ne preservi e basta. P Bubalo le chiede: La Madonna non vi ha proibito di raccontarlo? "Non ce l'ha proibito; anzi ci ha detto di raccontarlo". Più avanti Vicka aggiunge: "Credo che sarebbe molto utile che gli uomini non si dimenticassero mai che, un giorno, saremo tutti giudicati da Dio. Esiste una differenza terribile tra il Paradiso e l'inferno". 
La storia dunque insegni: furono tanti i Santi che, per paura dell'inferno, ritrovarono la via del bene e della salvezza. Si pensi all'impressione salutare che ancora suscita il Quadro dell'anima dannata che è nella Chiesa dei Lazzaristi a Napoli: una grande immagine del Crocifisso, in carta incollata su tela, con il bordo inferiore bruciato dall'impronta delle mani infuocate di una dannata, che sarebbe apparsa al suo amante nel 1711 a Firenze. (Fu) Portato a Napoli nel novembre 1712 dal P. Bernardo Giuseppe Scaramelli. 
In effetti, anche il parlare di inferno è misericordia di Dio. Il pensiero infatti dell'inferno salva: "salva più anime l'inferno che il paradiso". 

Padre Antonio Maria Di Monda

Ave, Maria,




Ave, Maria, serva del Signore: prega il tuo Figlio perché sappiamo rispondere il nostro sì fiducioso al volere del Padre.