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BREVE LITURGIA FUNEBRE FAMILIARE
Allo scopo di aiutare i fedeli nella preghiera per i loro defunti, proponiamo la seguente breve liturgia composta da salmi, preghiere e letture, con delle brevi riflessioni. Così,
oltre che essere di suffragio per i fratelli trapassati, sarà vantaggiosa per coloro che la praticano. Può essere celebrata in casa del defunto, in famiglia, in chiesa o sulla tomba dei propri cari, secondo le
circostanze. Può essere praticata da soli a piacimento, o da una comunità riunita. In questo caso, la guida (G) dirige lo svolgimento, mentre l'assemblea (A) risponde insieme.
I
G - Raccogliamoci con fede alla presenza di Dio, credendo che egli vede i nostri cuori e che Gesù sta in mezzo a noi...
GA - Nel nome del Padre * e del Figlio * e dello Spirito Santo. Amen. L'eterno riposo dona loro, o Signore, * e splenda ad essi la luce perpetua, * riposino in pace. Amen.
G - Recitiamo il salmo 130 che esprime la nostra fiducia e il nostro abbandono in Dio salvatore. Diciamo insieme: L'anima mia spera nel Signore.
A - L'anima mia spera nel Signore.
G - Dal profondo a te grido, o Signore, * Signore, ascolta la mia voce. * Siano i tuoi orecchi attenti * alla voce della mia preghiera.
A - L'anima mia spera nel Signore.
G - Se consideri le colpe, Signore, * Signore chi può sussistere? * Ma presso di te, Signore, è il perdono;
* perciò avremo il tuo timore.
A - L'anima mia spera nel Signore.
G - Io spero nel Signore, * l'anima mia spera nella sua parola. * L 'anima mia attende il Signorem * più che le sentinelle l'aurora.
A - L'anima mia spera nel Signore. G - Israele attenda il Signore, * perché presso il Signore è la misericordia * e grande è presso di lui la redenzione. * Egli redimerà Israele
* da tutte le sue colpe.
A - L'anima mia spera nel Signore.
GA - Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo, * come era in principio e ora e sempre nei secoli dei secoli.
Amen.
G - Ora ascoltiamo dalla bocca di Gesù dove sta la vera beatitudine che noi tutti desideriamo. Dal Vangelo di san Matteo (5,2-12): Prendendo allora la parola, li ammaestrava dicendo: Beati i poveri di spirito, perché di essi è il regno dei cieli. Beati gli afflitti, perché saranno consolati. Beati i miti, perché
erediteranno la terra. Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati. Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia. Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio. Beati
gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio. Beati i perseguitati per la causa della giustizia, perché di essi è il regno dei cieli. Beati voi quando v 'insulteranno, vi perseguiteranno,
e mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli.
Riflessione. Con queste parole, Gesù ci presenta un programma meraviglioso di vita cristiana, intensamente
impegnata. Solo così troveremo la vera beatitudine, quella che possedevano i nostri santi. Se da una parte Gesù ci consiglia di staccare il nostro cuore dai beni materiali, dall'altra c'invita a cercare,
con tutte le forze, i beni morali e spirituali che sono la caparra sicura per il regno dei cieli. Le stesse sofferenze della vita, sopportate con fede, ci purificano e ci preparano a una santa morte. (Breve pausa).
GA - Padre nostro che sei nei cieli, * sia santificato il tuo nome, * venga il tuo regno, * sia fatta la tua volontà come in cielo, così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, * e rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori * e non c'indurre in tentazione. Ma liberaci dal male. Amen.
G - Preghiamo: O Dio fonte di vita e di risurrezione, che vuoi essere invocato dai giusti e dai peccatori, ascolta la nostra
preghiera per l'anima dei nostri fratelli e fa' che, liberati dalla morte, possano godere della vita immortale nella serena pace del paradiso. Per Cristo nostro Signore.
A - Amen.
II
G - Durante la sua vita terrena, Gesù risuscitò tre morti. Ascoltiamo ora il racconto di uno di questi miracoli. Dal Vangelo di san Luca
(7,11-16): In seguito si recò in una città chiamata Nain e facevano la strada con lui i discepoli e grande folla. Quando fu vicino alle porte della città, ecco che veniva portato
al sepolcro un morto, figlio unico di madre vedova; e molta folla della città era con lei. Vedendola il Signore ne ebbe compassione e le disse: Non piangere! E accostatosi toccò la bara, mentre i portatori si
fermarono. Poi disse: «Giovinetto, dico a te, alzati»! Il morto si alzò a sedere e cominciò a parlare. Ed egli lo diede alla madre. Tutti furono pieni di timore e glorificavano Dio dicendo: «Un
gran profeta è sorto fra noi e Dio ha visitato il suo popolo».
Riflessione. Come la potenza di Gesù ha ridato la vita a questo giovinetto, così l'onnipotenza
di Dio darà la vita anche ai nostri corpi, disciolti nella terra, nel giorno del giudizio universale. Gesù, senza esserne richiesto, ma spontaneamente, andò incontro a questa vedova in lacrime, ne ebbe
compassione e la consolò. Quante volte Gesù viene in cerca di noi per donarci la grazia della «conversione», assai più preziosa della risurrezione del corpo. Dio è un Padre misericordioso
che vuole la nostra salvezza e cerca tutte le vie per farci risorgere dal peccato a una nuova vita di grazia. (Breve pausa).
G - Nella Bibbia è assai frequente la presentazione di Dio come Pastore del suo popolo, e il salmo 23 canta le attenzioni e le tenerezze di questo divino Pastore. Gesù,
poi, si è proclamato il «Buon Pastore» che nutre, difende e guida il suo gregge con la Parola e i Sacramenti. Diciamo insieme: Il Signore è mio Pastore: non manco di nulla. A - Il Signore è
mio Pastore: non manco di nulla.
G - Il Signore è mio Pastore * non manco di nulla: * su pascoli erbosi mi fa riposare, * ad acque tranquille mi
conduce. * Mi rinfranca, mi guida per il giusto cammino, * per amore del suo nome.
A - Il Signore è mio Pastore: non manco di nulla.
G - Se dovessi camminare in una valle oscura, non temerei alcun male * perchè tu sei con me. * Il tuo bastone e
il tuo vincastro * mi danno sicurezza.
A - Il Signore è mio Pastore: non manco di nulla.
G - Davanti a me tu prepari una mensa * sotto gli occhi dei miei nemici, * cospargi di olio il mio capo. * Il mio calice trabocca.
A - Il Signore è mio Pastore: non manco di nulla.
G - Felicità e grazia mi saranno compagne tutti i giorni della vita e abiterò nella casa del Signore per
lunghissimi anni.
A - Il Signore è mio Pastore: non manco di nulla.
G - Dopo aver rivolto la nostra preghiera a Gesù, pastore e guida delle nostre anime, invochiamo la vergine Maria che i nostri fratelli defunti hanno amato e invocato durante
la loro vita.
GA - Ave, o Maria, piena di grazia, * il Signore ècon te, * tu sei benedetta fra le donne * e benedetto il frutto del tuo seno, Gesù. * Santa Maria, Madre di Dio, * prega
per noi peccatori, * adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
G - Preghiamo. O Dio, fonte di perdono e di salvezza, per intercessione della vergine Maria e di tutti i Santi, concedi ai
nostri fratelli, parenti e benefattori, che sono passati da questo mondo, di godere la gioia perfetta nella patria celeste. Per Cristo nostro Signore.
A - Amen.
III
G - Prima di ascoltare per la terza volta la parola del Signore, rivolgiamoci a Dio, nostro Padre, perché apra i nostri cuori ad accogliere con fede e docilità la sua
parola di verità. Preghiamo: Disponi, o Dio, il nostro cuore, all'ascolto della tua parola, e fa' che sia per tutti noi luce nelle tenebre, certezza di fede nel dubbio, fonte inesauribile di consolazione e di
speranza. Per Cristo nostro Signore.
A - Amen.
G - Dal Vangelo di san Giovanni (6, 37-40): Tutto ciò che il Padre mi dà, verrà a me; colui che verrà a me, non lo respingerò, perchè sono disceso dal cielo non per fare la mia volontà, ma la volontà
di colui che mi ha mandato. E questa è la volontà di colui che mi ha mandato, che non perda nulla di quanto egli mi ha dato, ma lo risusciti nell 'ultimo giorno. Questa infatti è la volontà
del Padre mio, che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna; io lo risusciterò nell 'ultimo giorno.
Riflessione. La parola di Gesù, ora ascoltata, apre veramente il nostro cuore. Gesù afferma che il Padre celeste vuole che nessuno si perda, ma che tutti siano salvati.
Da parte sua Gesù promette che chiunque crede in lui ha già la vita eterna in se stesso ed egli lo risusciterà nell'ultimo giorno. Ebbene, i nostri fratelli defunti hanno creduto in Gesù, redentore
e salvatore; si sono uniti a lui con il battesimo e lo hanno ricevuto nella santa comunione. Allora essi vivono in Cristo, ci amano e ci aspettano per condividere con noi la loro stessa felicità nella Casa del Padre.
(Breve pausa).
G - Ringraziamo e glorifichiamo la Trinità beata che nel suo immenso amore per noi ha fatto cose meravigliose.
GA - Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo, * come era in principio e ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen. L'eterno riposo dona loro, o Signore, * e splenda ad
essi la luce perpetua, * riposino in pace. Amen.
G - A suffragio dei nostri fratelli defunti e a nostra consolazione supplichiamo il Signore Gesù che ha detto: Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore vivrà; e chiunque vive e crede in me, non morrà in eterno (Gv. 11,25-26). Diciamo insieme: Ascoltaci, o Signore.
A - Ascoltaci, o Signore.
G - Signore, che hai pianto sulla tomba di Lazzaro, asciuga le nostre lacrime.
A - Ascoltaci, o signore.
G - Tu che hai richiamato i morti a nuova vita, dona la vita eterna ai nostri fratelli defunti.
A - Ascoltaci, o Signore.
G - Tu che hai promesso il paradiso al ladrone pentito, conduci al cielo i nostri parenti, amici e benefattori defunti.
A - Ascoltaci, o Signore.
G - Accogli nella schiera dei tuoi eletti i nostri fratelli purificati nel battesimo e consacrati con la santa cresima.
A - Ascoltaci, o Signore.
G - Accogli alla mensa del tuo regno i nostri fratelli che si sono nutriti del tuo corpo e del tuo sangue alla mensa eucaristica.
A - Ascoltaci, o Signore.
G - Conforta con la consolazione della fede e con la speranza della vita eterna coloro che piangono per la morte dei loro cari.
A - Ascoltaci, o Signore.
GA - Padre nostro che sei nei cieli, * sia santificato il tuo nome, * venga il tuo regno, * sia fatta la tua volontà come in cielo, così in terra. Dacci oggi il nostro
pane quotidiano, * e rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori e non c'indurre in tentazione. Ma liberaci dal male. Amen. Ave, o Maria, piena di grazia, * il Signore è con te, * tu
sei benedetta fra le donne * e benedetto il frutto del tuo seno, Gesù. * Santa Maria, Madre di Dio, * prega per noi peccatori, * adesso e nell'ora della nostra morte. Amen. L'eterno riposo dona loro, o Signore,
* e splenda ad essi la luce perpetua, * riposino in pace. Amen.
G - Preghiamo. Sii misencordioso, o Padre, verso i nostri fratelli defunti: non imputare loro a condanna ciò che hanno
fatto durante la vita terrena, perché il loro cuore desiderò mantenersi fedele alla tua volontà. Il vincolo della loro fede li congiunse quaggiù alla comunità dei fedeli; la tua misericordia
li unisca ora al coro degli angeli in cielo. Per Cristo nostro Signore.
A - Amen.
IV
G - Abbiamo pensato e pregato per i nostri fratelli defunti; ora il Signore Gesù si rivolge a tutti noi, pellegrini sulla terra. Ascoltiamo
la sua parola che ci ammonisce di non racchiudere lo scopo della vita nelle realtà terrene, ma nell'impegno di ricerca e di preparazione alla patria del cielo. Dal Vangelo di san Giovanni (14,1-6): Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me. Nella casa del Padre mio vi sono molti posti. Se no, ve l'avrei detto. Io vado a prepararvi un posto; quando sarò andato
e vi avrò preparato un posto, ritornerò e vi prenderò con me, perché siate anche voi dove sono io. E del luogo dove io vado voi conoscete la via. Gli disse Tommaso: Signore, non sappiamo dove vai
e come possiamo conoscere la via? Gli disse Gesù: Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. Riflessione. Con le parole che abbiamo udite, Gesù ci fa conoscere lo scopo della nostra vita: meritarci quel posto che egli ci ha già preparato. Purtroppo il mondo ci presenta altre finalità:
il benessere, il piacere, la ricchezza, il divertimento, ecc., finalità seducenti ma tutte sbagliate. L'uomo fu creato per conoscere Dio, per amarlo, per servirlo e goderlo per sempre nel suo paradiso. Spetta a
noi non sbagliare strada! Gesù dichiara: Io sono la via, allora dobbiamo seguirlo; dichiara ancora: Io sono la verità, allora dobbiamo credergli; afferma infine: Io sono la vita, allora dobbiamo accoglierlo. Come il treno corre veloce e maestoso fin tanto che rimane nella rotaia, ma se deraglia si riduce a un cumulo di rovine, così
è della vita umana. Se l'uomo si allontana da Cristo via, verità e vita, si riduce a un cumulo di rovine morali e spirituali. (Breve pausa).
G - Ravviviamo la nostra fede e recitiamo insieme il «Credo».
GA - Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, * creatore del cielo e della terra, * di tutte le cose visibili ed invisibili. * Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, * unigenito
Figlio di Dio, * nato dal Padre prima di tutti i secoli: * Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, * generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; * per mezzo di lui tutte le cose sono state create. * Per
noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo * e per opera dello Spirito Santo * e incarnato nel seno della Vergine Maria * e si è fatto uomo. * Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, * morì e fu
sepolto. * Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, * è salito al cielo, siede alla destra del Padre. * E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, * e il suo regno non
avrà fine. * Credo nello Spirito Santo, che è il Signore e dà la vita, * e procede dal Padre e dal Figlio. * Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato * e ha parlato per mezzo dei profeti.
* Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. * Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. * Aspetto la risurrezione dei morti * e la vita del mondo che verrà. Amen.
G - Il battesimo ci ha uniti a Cristo e ci ha configurati al suo mistero pasquale di morte e vita. L'apostolo san Paolo ci ricorda questa fondamentale
verità cristiana. Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani (14,7-9): Nessuno di noi, infatti, vive per se stesso e nessuno muore per se stesso, perché se noi viviamo, viviamo
per il Signore; se noi moriamo, moriamo per il Signore. Sia che viviamo, sia che moriamo, siamo dunque del Signore. Per questo infatti Cristo è morto ed è ritornato in vita: per essere il Signore dei morti e
dei vivi.
Riflessione. La vita del cristiano è modellata su quella di Cristo. Vivere o morire è rinnovare,
nella propria carne, il mistero pasquale di Cristo. Anzi è lo stesso Cristo che vive e muore in ogni uomo unito a lui con il battesimo. Spetta, quindi, al cristiano intraprendere coraggiosamente una perfetta comunione
di vita con il suo Redentore e partecipare così alla sua risurrezione. (Breve pausa).
GA - Padre nostro che sei nei cieli, * sia santificato il tuo nome, * venga il tuo regno, * sia fatta la tua volontà
come in cielo, così in terra. * Dacci oggi il nostro pane quotidiano, * e rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori * e non c'indurre in tentazione. Ma liberaci dal male. Amen. L'eterno
riposo dona loro, o Signore, * e splenda ad essi la luce perpetua, * riposino in pace. Amen.
G - Preghiamo: O Dio, il cui unico Figlio nel mistero della Pasqua è passato da questo mondo alla gloria del tuo regno,
concedi ai nostri fratelli defunti di condividere il suo trionfo sulla morte e di contemplare te, o Padre, che li hai creati e redenti. Per Cristo nostro Signore.
A - Amen.
G - Concludiamo la nostra veglia di preghiera con il canto della nostra fede e della nostra speranza.
GA - «Io credo: risorgerò, questo mio corpo vedrà il Salvatore!
G - Prima che io nascessi, mio Dio, tu mi conosci, ricordati, Signore, che l'uomo è come l'erba, come il fiore del campo.
A - Io credo: risorgerò, questo mio corpo vedrà il Salvatore!
G - Ora è nelle tue mani quest'anima che mi hai data: accoglila Signore, da sempre tu l'hai amata, èpreziosa ai tuoi occhi.
A - Io credo: risorgerò, questo mio corpo vedrà il Salvatore!
G - Spirito della vita, che abiti nel mio cuore: rimani in me, Signore, rimani oltre la morte, per i secoli eterni.
GA - «Io credo: risorgerò, questo mio corpo vedrà il Salvatore!
Se le circostanze lo consentono si può continuare con la recita del Rosario o dei cento «Requiem» ossia «L 'eterno Riposo»... ripetuto devotamente
per cento volte.
CONCLUSIONE
L'invito alla carità fraterna, Gesù lo rinnova in quasi tutte le pagine del Vangelo: è il «suo» comandamento. I nostri fratelli nel purgatorio soffrono
pene indicibili, e noi, con i suffragi, possiamo aiutarli, alleviando e abbreviando le loro pene. Per questo il comandamento di Gesù c'interpella sulla nostra carità, e ci spinge a fare il possibile per portare
ai nostri defunti che ne hanno bisogno, la rugiada benefica del nostro amore che non consiste tanto in atti esterni e materiali, quanto nelle «opere buone», come abbiamo più volte rilevato nelle pagine di
questo libretto. Aiutando, con i suffragi, i nostri defunti, facciamo pure il nostro personale interesse, perché essi si ricordano di noi e ci ripagano abbondantemente di quanto facciamo per loro. Così nella
meravigliosa e letificante realtà della «comunione dei santi», la Chiesa pellegrina nel tempo, quella del purgatorio e la Chiesa celeste si danno fraternamente la mano perché la salvezza di Gesù
redentore si estenda ad ogni creatura.
INDULGENZE PER I DEFUNTI
La Sacra Penitenzieria Apostolica, il 29 giugno 1968, ha emanato l’«Enchiridium Indulgentiarum», tutt'ora valido. Da questo «Documento» riportiamo
quanto crediamo utile per i fedeli circa le Indulgenze applicabili per i nostri defunti.
I - Norme generali a) L'indulgenza è parziale o plenaria secondo che libera in parte o in tutto dalla pena temporale dovuta per i peccati. b) Le indulgenze sia parziali che plenarie possono sempre essere applicate ai defunti a modo di suffragio. c) L'indulgenza plenaria può essere acquisita una sola volta al giorno.
Il - Indulgenze plenarie giornaliere: a) L'adorazione del S.mo Sacramento per almeno mezz'ora. b) La pia lettura della S. Scrittura per almeno mezz'ora. c) Il pio esercizio della Via Crucis. d) La recita del Rosario (anche una terza parte) in chiesa o in famiglia. e) Al fedele che devotamente visita il cimitero e prega, anche soltanto mentalmente per i defunti, si concede l'indulgenza, applicabile solo ai defunti... dal primo giorno di novembre fino al giorno ottavo dello
stesso mese.
III - Indulgenze plenarie annuali o occasionali a) Si concede l'indulgenza plenaria al fedele che piamente e devotamente
riceve, sia pur soltanto per mezzo della radio, la benedizione impartita dal Sommo Pontefice al Mondo. b) Si concede l'indulgenza plenaria a chi partecipa agli esercizi spirituali almeno per tre giorni. c) Si concede l'indulgenza plenaria al fedele che piamente visita la chiesa parrocchiale nella festa del titolare o il giorno due agosto, in cui ricorre l'indulgenza della
«Porziuncola» (il Perdon d'Assisi). d) Si concede l'indulgenza plenaria al fedele che rinnova le promesse battesimali la "igilia di Pasqua e nell’anniversario del
proprio battesimo. e) Vi sono anche altre indulgenze plenarie per circostanze particolari.
IV - Condizioni per l'acquisto dell'indulgenza plenaria a) Confessione sacramentale (che si può fare anche nei giorni precedenti o seguenti) b) Comunione eucaristica (che si può fare anche nei giorni precedenti o seguenti). c) Con una confessione sacramentale si possono acquistare più indulgenze plenarie. d) Quando l'indulgenza plenaria richiede la visita a una chiesa si deve recitare in essa u “Padre nostro”e il “Credo” e pregare per il Papa.
V - Le indulgenze «parziali» Le indulgenze «parziali» sono molte e ordinariamente unite alla recita di una determinata
preghiera o giaculatoria.
Del Padre francescano Pasquale Lorenzin