Premessa:
Cosa sono gocce di luce?
Risponde il Signore: «Sono gocce di sapienza, di luce, gemme preziose […] gocce di sapienza, ricchezza di formazione e anche salute. […] E ancora Io vi grido: “Venite a Me, lasciate coloro che non riescono a sanarvi. Venite a Me che sono il vero medico”.»
2. Dio vuole divinizzare l’uomo
Gesù: «Il demonio voleva essere come Dio, estromettendo Dio e ponendosi sul suo trono. Ma non si può estromettere l’Onnipotente! Dio vuole divinizzare l’uomo, se egli vive l’amicizia e l’Alleanza. Dio vuole offrirgli la Sua Essenza, e far innalzare la sua natura umana a divina. E ciò lo può nella misura in cui l’uomo si è santificato. Lo prepara già da questa terra, nutrendolo nell’anima con il suo Pane, santificandolo nell’interno per far sì che sia pronto alla totale comunione con il Padre nei Cieli.
Così, come per il bimbo, che ha bisogno di cibo per crescere nel corpo e farsi grande, così l’anima ha bisogno dell’Eucaristia per crescere in Dio e santificarsi. Il Signore trasfonde tutto il Suo Essere, le Sue virtù, la Sua Santità, purifica l’anima e la rende preziosa, e la fa divenire “Carità”, affinché poi, giungendo in cielo, si trovi arricchita dei beni di Dio, e possa così presenziare e vivere dinanzi al Santo del Santi. Ti porto verso questo cammino e ti amo, figlia Mia. Ma l’Eucaristia, più che capirla, dovrai viverla.”
3. Presto giungono sulla terra cataclismi e terremoti
Gesù: «Sono qui per ricordare agli uomini che chiamo all’amore: al Mio Amore, quello vero, non quello del nemico, che spande le sue false luci per allontanarli da Me. Il Mio Amore è temprato dalla Croce, la Croce che è il dolore che, nel sacrificio, si fa amore e dona la vita, una vita che rigenera continuamente. […] Presto giungono, figlia Mia, sulla terra cataclismi e terremoti; il sole poi non darà più la sua luce e le tenebre si diffonderanno e molti moriranno già di terrore. Non dico questo per spaventare, e ne sono dispiaciuto, ma perché devo togliere tutto questo male, che finirebbe per oscurare anche i Miei piccoli, e per far rinascere, da essi, l’amore, il Mio Amore, sulla terra.»
4. Una Croce di Fuoco emanerà i suoi raggi prima degli eventi
Gesù: «In questo luogo (Medjugorje) sarà il segno. La Croce sulla montagna, una Croce di Fuoco…; sarà qui un Roveto ardente di Fuoco ugualmente visibile (il Miracolo dopo l’Avvertimento), che diffonderà i suoi raggi. Molti, a questo segno, crederanno, molti altri no. Dopo accadranno gli eventi (la Grande Tribolazione). Non è che un ammonimento, segno ancora della Misericordia di Dio per salvare gli uomini e condurli alla vita, la vera vita, che non è qui, figlia Mia, ma in Cielo. Quelli che muoiono voi li chiamate “morti”, ma sono loro i veri viventi.»
5. È un tempo difficile: il mondo è tutto incatenato nel male
Gesù: «Lo so, è un tempo difficile: il mondo è tutto incatenato nel male, […] ma viene, viene il tempo della liberazione! Ecco, Io ancora grido: “Satana, esci dall’uomo!”, e voglio liberarlo dal suo male. Ma ci vuole la volontà e la preghiera; se l’uomo persiste nel peccato, vuol essere possesso di Satana, Iddio si ferma. Il demonio è riuscito a far credere, ingannando gli uomini, che seguire Dio è doloroso, limitante, soffocante, mentre seguire lui vuol dire essere liberi di vivere tutte le gioie che egli può offrire, anche se poi li incatena e li possiede, ritrovandosi a soffrire mille volte di più. Ci vogliono anime generose, quelle che si pongono davanti, in prima linea e, unite agli Arcangeli e agli Angeli, combattano per liberare la strada dagli attacchi e le insidie dei diavoli, che aiutino, come ai tempi del popolo ebreo, ad uscire dal deserto ove si trovava frastornato e confuso, e non più capace di ritrovare la terra Promessa. Con l’aiuto di queste anime sante e degli Angeli, dopo una grande purificazione (la Grande Tribolazione), l’uomo ritroverà la via che lo riconduce nella terra di Dio.»
6. La Mia Giustizia non è simile alla giustizia umana
Gesù: «Io sono il Buon Pastore che conosce le pecore, una ad una. Io solo le conosco, e so di quale cura ciascuna ha bisogno; e anche di quelle pecore divenute caproni Io Mi curo per ammansirli, per renderli miti e di nuovo Mie pecore. Molti Mi dicono inoperoso, molti Mi giudicano per il Mio non agire; eppure Io opero continuamente: di tutti ho attenzione e cura, ma vengo condannato dagli uomini, dato che la Mia Giustizia non è simile alla giustizia umana, il Mio modo di pensare e agire non è quello dell’uomo; ma in Cielo voi vedrete come la Mia opera è stata per il bene di ciascuno, e come tutto ciò è servito per radunare il Mio gregge celeste nell’Ovile del Paradiso.
Nel Vangelo già annuncio che Mi occupo persino delle pecore che non Mi seguono, di quelle che vivono altre religioni, e tutto dispongo per esse, il dolore stesso e la grande purificazione, per far sì che esse giungano a saper riconoscere il vero Dio, l’unica fede, l’unico autentico Pastore, e unirsi al Mio Gregge intero.»
7. Questa prima grande ondata di persecuzione ai cristiani in India
Gesù: «In India ove c’è stata questa prima grande ondata di persecuzione ai cristiani [1]: è sempre a causa del Mio Nome, e per la loro fede. Presto si acquieta, ma riprenderà poi con più violenza sul mondo intero, particolarmente in Europa e nella Chiesa intera: perché ciò sarà possibile e cosa potrebbe fermarli? Se i cristiani amassero il Mio Cuore, se amassero in Me, l’amore ferma l’odio; lo allontana, lo blocca.
Oggi che ricordate Madre Teresa sappiate che la sua Opera d’amore ha già fermato ondate di persecuzioni, di odio. Questo suo amore ha già limitato, arrestato il male, poiché l’amore è segno, l’amore distende, l’amore dà pace.»
[1] Il 25 agosto 2008 si è scatenato l'inferno per i cristiani di Kandhamal, attaccati dagli estremisti indù per l'omicidio del leader indù Swami Lakshmanananda Saraswati, avvenuto il 23 agosto, anche se i ribelli maoisti hanno rivendicato l'assassinio. Nei disordini degli indù radicali, che si sono protratti per mesi, sono state uccise circa 100 persone, migliaia sono state ferite, 300 chiese e 6.000 case sono state distrutte e 50.000 persone sono state sfollate, molte delle quali sono state costrette a nascondersi nelle foreste vicine dove sono morte di fame e di morsi di serpente. "Hanno bruciato la nostra gente, le nostre case, le nostre chiese, ma il fuoco dello Spirito Santo ha riempito la nostra gente di un amore ardente per Gesù e per la Chiesa", ha dichiarato l'arcivescovo Barwa (Vatican News).
8. Questo martirio giungerà anche nel vostro Paese
Gesù: «In India i Miei cristiani vengono uccisi; ma non solo in questo Paese, anche in altri, seppur non se ne parli. […] Questo martirio giungerà anche nel vostro Paese (la terra dello Stivale} e attaccherà particolarmente la Chiesa, i sacerdoti, e coloro che nel cristianesimo portano i vessilli su di essi, dato che è stata responsabilità della Chiesa che non ha difeso, non ha posto muro ai corvi e ai lupi che sono entrati in essa e, rapaci, hanno devastato il raccolto e sbranato l’ovile.
C’è bisogno del sangue che di nuovo lava, purifica e ne caccia il male. Anche i miei santi dovranno dare la vita, il loro sangue, per santificare, perché il Signore possa tornare sulla terra. Solo un piccolo resto rimarrà per la ricostruzione, e sarà nascosto nel Cuore della Madre come un infante nel grembo materno, che da Esso viene nutrito, protetto sino alla sua nascita. È la nuova generazione che, simili ai figli d’Israele, entreranno nella Terra promessa, terra nuova, terra di pace (la Nuova Terra rinnovata) dove Dio sarà amato e servito.»
9. Ci sarà la purificazione, poi il fuoco dello Spirito Santo scenderà
Gesù: «Ci vuole il tempo però per capire un cammino. Quando i miei apostoli, dinanzi al rifiuto della mia accoglienza perché vado a Gerusalemme, chiedono un fuoco che possa scendere, ardere e incenerire quel luogo, Io li rimprovero: ci vuole il tempo per capire Gesù Cristo, per accoglierlo; e solo quando questo tempo si è esaurito, è giunto a maturazione, allora interviene.
In questo periodo dei vostri tempi, ove ci sarà la purificazione, e poi il Fuoco dello Spirito Santo che scenderà sulla terra per bruciare il male, il Signore verrà, perché il tempo sarà giunto, maturo: l’uomo ha avuto la grazia per dare il suo consenso, per convertirsi; e la purificazione diviene l’unico mezzo per salvare l’umanità. La Giustizia di Dio interviene sempre come ulteriore Misericordia, come mezzo di salvezza estrema per l’uomo. Questo è il modo di agire dell’Eterno.»
10. Pregate i santi Angeli! Essi vi proteggono
Gesù: «Gli Angeli Custodi, che sono puri spiriti, ma presenze reali: vivono accanto a voi. Essi vi amano ancor più dei vostri genitori, vi seguono e vi sono vicini già nel primo istante del concepimento, vi aiutano a formarvi, vi vedono crescere, vi sostengono nel farvi operare alle mie disposizioni, vi sollecitano tutta la vita per condurvi a Dio; soprattutto nei tempi di prova e di dolore vi consolano, vi rafforzano, vi indicano la via, vi portano fino all’ultimo respiro, e vi soccorrono nel trapasso e, quando voi, lasciata la materia corporea, potrete vedere il vostro Angelo per quel che è, vi sarà accanto nel Giudizio presso Dio nel quale perorerà la vostra causa.
Per quelli che andranno in Purgatorio egli sostiene, incoraggia, da speranza, aiuta, prega. È lui che vi introduce nel Regno dei Cieli ove vi sarà perennemente amico. Vi è stato dato dal Creatore per essere unito a voi sempre. Per gli Angeli che vedranno perdersi le anime a loro affidate, per quegli angeli che non potranno perorare le loro cause presso Dio, grande sarà la loro tristezza! Si strazieranno il cuore, dato che le amavano, ma accolgono pienamente la Volontà di Dio, e tornano mesti in Cielo senza l’anima.
Gli angeli partecipano della vita dell’uomo: non rimangono indifferenti; essi adorano continuamente con lo sguardo protesi al Cielo, ma partecipi dei dolori e delle vicende umane, sono compartecipi. Così come dopo la grande battaglia in Cielo contro gli angeli decaduti hanno scelto d’inchinarsi e adorare l’Uomo-Dio, hanno accolto in sé il servizio e la partecipazione alle vicende di ogni uomo. Particolarmente essi si fanno presenti nei Sacramenti, entrano con voi in chiesa e subito accorrono per adorare Dio nel tabernacolo ove si uniscono all’adorazione di altri Angeli che ivi sono sempre lì in ginocchio adoranti. Si fanno presenti nell’offertorio quando ognuno di loro porta i vostri doni all’altare, portano lieti l’offerta, il dono di ogni anima. Ma quanti altri rimangono mesti perché non hanno nulla da portare quando le anime loro affidate non hanno niente da condividere con Dio.
Pregate i santi Angeli! Essi vi proteggono, la preghiera rafforza la loro difesa: da quanti pericoli e attacchi del maligno essi sventano! Quale battaglia negli spiriti essi combattono contro i diavoli per difendere l’umanità!
“E perché, voi dite allora, come mai tanti bimbi muoiono in disgrazie?”
Era giunto il tempo della loro salita in Cielo.
“E perché tanti innocenti non sono stati difesi da violenze e ingiustizie?”
Perché anche l’Angelo si ferma dinanzi alla volontà dell’uomo, ma partecipa della sofferenza dell’innocente: è lì ad aiutarlo, a risanare le sue ferite come un balsamo, pronto a spronarlo alla speranza, a riformare, nell’offesa, l’offerta.
Siate amici degli Angeli che vi amano. Il tuo Angelo ti è sempre stato accanto, anche quando hai peccato non si è allontanato, ma ti ha ripreso per mano per condurti a Dio. Egli ti ama e ti protegge.»
11. La Persona di Cristo viene scacciare per sempre il diavolo
Gesù: «Ecco, il mondo è pervaso dal demonio: gli uomini vengono posseduti da lui; egli trova il varco attraverso il peccato che commettono, ed entra come un cancro che, preso inizialmente, viene estirpato; ma gli uomini continuano a perseverare nel male per anni senza confessarsi, e il peccato fa metastasi e si diffonde su tutta l’intera persona, e l’anima languisce o muore. Vedo moltitudini di anime morte vagare; alcune a volte, prese da un certo entusiasmo o da certi incontri, vengono al confessionale. Hanno un incontro con Dio, ed Io scaccio il demonio da loro: ottengono la guarigione ma poi, non perseverando nella fede, non pregando, senza sacramenti, si ritrovano senza difesa, non tutelati, e il demonio ritorna in essi più aggressivo di prima; e come dice il Mio Vangelo: con altri demoni per non dare più la possibilità all’anima di poter più fuggire dal suo dominio.
Ci vuole tanta preghiera, ma oltre la preghiera ci vuole il martirio: ci vorrà la presenza stessa della Persona di Cristo che venga a scacciare per sempre il diavolo dalla terra e dal tormento gli uomini, al suo possesso. Per le anime invece che vivono Gesù Cristo, i sacramenti e la preghiera, essi si fanno simili a soldati che, ricoperti di un’armatura d’acciaio, sono impenetrabili: non ci sarà nessun varco perché siano conquistati dal nemico, e si pongono essi stessi a combattere per liberare i fratelli prigionieri.»
12. Quanti figli, ancora dinanzi al Giudizio, rispondono “no!”
Gesù: «Vedo l’uomo affannarsi e correre sulla terra per l’acquisto di beni materiali, e poi ogni cosa decade! Se fossero beni e ricchezze eterne che rimangono sempre…, ma di questo affanno nulla rimane se non l’amore.
L’essere umano che vive nel peccato non arricchisce nessuno, nemmeno sé stesso: appaga i suoi istinti e si riempie lo stomaco, e quanti oggi si perdono…!
Quanti si perdono!... Vengono a Me senza ricchezze nello spirito, quei beni che fanno da scalini per salire su nel Regno dei cieli. Io dono tutte le disposizioni, tutto quel che ogni uomo ha bisogno per poter arricchire, arricchire nei Miei Tesori, e chiamo anche i figli Miei amanti a lavorare maggiormente per aiutare, ad impreziosire questi poveri fratelli. Per questo invito ad una maggiore preghiera, a fare comunioni, ad ascoltare le Sante Messe, a compiere atti di carità per testimoniare l’amore per loro.
Quanti figli, ancora dinanzi al Giudizio, al Mio ultimo invito: “vuoi il Mio amore?”, molti rispondono “no!”, e il Mio Cuore si strugge. Consola tu il Mio Cuore.»
13. Tempi terribili si riverseranno [sulla Città dei Sette Colli]
Gesù: «Sei qui ove la Madre ha pianto lacrime di sangue in una statuina piccola, piccola (La Madonnina di Civitavecchia), per essere più piccola degli uomini, per non spaventare nella sua grandezza e regalità, per richiamare le creature a conversione, per richiamare ad amare il Signore di cui si sono dimenticati, dato che l’amore di Dio è l’unica strada, l’unica salvezza, in questo mondo per l’uomo. Vi chiamo qui, alle porte [della Città dei Sette Colli] per fare da barriere, con la preghiera, al male nei tempi terribili che dovranno accadere e che si riverseranno sulla [Città dei Sette Colli], la città ove risiede il Mio Santo Padre: per richiamare ai dolori, alle lacrime, che ora sono sue, ma saranno le vostre.»
14. É la fine di questo tempo malvagio
Gesù: «I tempi che giungono non sono gli ultimi della fine del mondo, quelli descritti nel Vangelo. È la fine di questo tempo malvagio. E come la fine di ogni tempo è l’inizio di uno nuovo, esso viene sempre annunziato dagli eventi stessi, che lo attestano, e così: …i rumori di guerra, le insurrezioni, le persecuzioni e i segni del cielo che verranno, preannunciano una Nuova Era di pace. Non dovete temere! Chi è in Dio non deve temere, pur se gli fosse richiesta la vita, se è nella Grazia di Dio. Ma chi non lo è deve temere l’inferno al cui paragone la fine del mondo, pur con i suoi segni, è poca cosa perché è legata ai limiti del tempo, l’inferno invece, con i suoi orrori, è eterno.»
15. Il maligno può annidarsi. La maggior parte delle malattie mentali sono sue
Gesù: «Il maligno può annidarsi anche nelle pareti più nascoste del vostro corpo, e provocare malattie. Ma questo potere a occultarsi, con le Sante Messe, la preghiera, le benedizioni, lo rivelano. Sapessi quante malattie fisiche hanno sua derivazione! La maggior parte delle malattie mentali sono sue; partono da ferite della vita che si fanno fessure attraverso le quali egli può penetrare; e vanno poi a devastare la mente.
Pregate! La preghiera è fondamentale per far sì che i figli seguano Dio: i primi perché si formi in essi il germe dell’amore, e gli altri affinché tornino a casa prima di peccare, tornino, il prima possibile, alla Casa del Padre! E ciò si può nella misura e nell’intensità della preghiera.»
16. Il maligno è riuscito a iniettare il suo veleno nella mente degli uomini
Gesù: «Io sono Colui che viene a portare la salvezza, a liberare il popolo dalla schiavitù di Satana, che li odia e li vuole distruggere. Io chiamo il mio popolo e lo amo ma, per paradosso, la maggior parte dell’umanità corre dietro alla sua voce, a chi è il padre della menzogna, l’omicida sin dal principio, colui che li vuole annientare e condurre nell’impero del suo male e del suo terrore. Per pochi piaceri, di pochi anni, il demonio paga, piaceri che finiscono per dare poi angoscia e morte, l’uomo baratta il mio amore. Nella sua perversione il maligno è riuscito a iniettare il suo veleno nella mente degli uomini, a far credere e travisare la mia Essenza, che è l’Amore. Fa credere che sono il nemico, che Io, che sono l’Autore di ogni bene, di ogni bene che nasce, sono il male per loro, l’autore e causa della loro infelicità, un Dio da rifiutare, da aborrire.
Non credere all’Amore di Dio e ritenere che Egli sia il male è la bestemmia allo Spirito Santo. Perseverare nel peccato, ostinarsi sino alla fine dei propri giorni e rifiutare il Signore, rifiutare il suo Amore, il suo perdono, è ancora la bestemmia allo Spirito Santo. Ma ancor di più quanti arrivano palesemente ad osannare Satana, a inneggiare il suo male come fosse il bene supremo, e viverlo apertamente, ciò è bestemmia allo Spirito Santo. E Satana è riuscito a fare di più: far dimenticare, accantonare, a [rendere banale] Dio, a renderlo indifferente e inutile per l’esistenza umana.
Rendere inutile l’Amore di Dio, svalorizzarlo… questo è il peccato contro lo Spirito Santo. Io però alimento le fiammelle dei piccoli cuori che sono rimasti amanti, il cui battito ancora batte per Me, per far sì che, da queste fiammelle, rinasca, nei nuovi tempi, la fiamma dell’Amore di Dio nell’umanità.»
17. Ma Io non permetto che il diavolo parli: “Taci!”
Gesù: «Io entro nella sinagoga di Cafarnao e insegno come uno che ha autorità, poiché in Me vive la stessa Parola che professo: sono la Parola e la testimonio. La sua essenza è presente in Me, è vivente il suo potere, ed è ad essa, alla sua santità, che il demonio si rivela tramite il possesso di uno degli ascoltatori. Ma Io non permetto che il diavolo parli: “Taci!”. Lo scaccio per farlo tacere, dato che la sua parola è menzognera, che la stessa voce che emette è veleno che schizza, e si sparge.
Ai Miei sacerdoti dico: se vivete la Mia Parola, la vita di Gesù Cristo è presente con la Sua Autorità e con lo stesso potere e, solo al passaggio della santità che portate in voi, il demonio si rivela attaccando; non può star dove vive il bene, e viene allontanato. Esso va solo cacciato, non gli deve essere permesso di proferire parole: non colloquiare con lui, dato che egli piega l’uomo ai suoi desideri, ai suoi compromessi. Fanno male quegli esorcisti che interloquiscono, che fanno domande, che cercano di sapere: egli mente, e lo stesso suono che emette è odio e malvagità che si diffonde. Oggi il mondo corre dietro alle sue parole: ha riempito la terra del suo frastuono, del rumore, con il suo pensiero che è parola di perversione, oscura le menti umane.
Venite a Me: Dio parla nel silenzio, si fa ascoltare nel silenzio sacro della chiesa, nella melodia, nei suoni armoniosi della natura, nella preghiera orante del cuore.»
18. C’è un’organizzazione a livello mondiale, Satana la dirige
Gesù: «C’è un’organizzazione a livello mondiale, di ispirazione satanica, satana la dirige, il cui scopo, il suo programma è quello di rendere il mondo un paradiso terrestre: l’uomo chiamato a vivere una felicità pienamente umana, fisica, legata alla terra, nella quale viene così aborrita ogni forma di sofferenza, eliminata ogni adesione alla Croce, per cui i malati fisici o mentali, la vecchiaia con le sue conseguenze, difetti e handicap, che non rispecchiano i canoni dell’estetica, dell’esteriorità, andranno eliminati. Ciò nell’assoluta libertà, la felicità pretesa agli estremi, togliendo ogni forma di divieto morale, ogni residuo o limite dei Comandi di Dio, ogni barriera ad ogni coscienza etica, che porterà l’uomo alla sua aberrazione. Per questo il Signore Iddio tornerà, per salvare l’umanità dalla perdizione.»
19. Riguardo all’ipnosi
Gesù: «Io torno a ribadire, con vigore, ciò che ho già detto, e cioè che: l’ipnosi è peccato, lo è per i laici, ed è gravemente peccato per un sacerdote. L’uomo va sanato nel cuore, nella sua piena volontà, non tramite l’imposizione di un’altra mente alla sua, pur se è per fini buoni, e tanto meno usata per cose futili. Nel sacerdozio da me dato c’è già tutto, basta al suo servizio. Questo metodo è da Me sgradito e non voluto. E la legge di Dio non va discussa ma si obbedisce.»
20. Nei nuovi tempi ancora la Mia Risurrezione viene a vincere
Gesù: «Io risorgo, e vinco su ogni male, su ogni peccato. Ancora oggi, e in ogni tempo, anno dopo anno, per ogni generazione, la mia vittoria si eleva sino a quando, all’ultimo dì, le creature saranno entrate nel Regno.»
21. Ormai i tempi sono prossimi
Gesù: «Non prenderti maggior pena per i tuoi figli, li ritroverai cambiati e trasformati... ormai i tempi sono prossimi. A che cosa serve prendersene pena? Gli avvenimenti si susseguiranno nei dolori, nelle persecuzioni alla Chiesa e nei segni del Cielo, che ancora aiutano l’uomo a scegliere Dio. È ormai vicino, è prossimo questo tempo. A cosa serve perdere la pace?»
22. Comunione in bocca
Gesù: «Venite a Me nella Mia Eucaristia, nella Mia Adorazione, venite in Grazia, ricevetemi in bocca che Io più gradisco: quante profanazioni, quanti sacrilegi, perché molti in Essa, molti, Mi ricevono in peccato! Nelle mani: questo segno di essere ricevuto nelle mani Mi banalizza, Mi rende usuale, toglie la sacralità di Chi state ricevendo. Ponetevi in ginocchio, a chi gli è possibile, per porvi in un atteggiamento che favorisca l’adorazione, il rispetto, la profondità: state ricevendo Dio!
Insegnate ai bambini a ricevermi così, non togliete gli inginocchiatoi, non fate grancassa in chiesa, né balli, né tamburi, batterie e battimani. Io mi sto offrendo in Sacrificio per voi sulla Croce! Ricevetemi nel silenzio, meditate, parlate a Me nel colloquio intimo con il vostro Signore, fondetevi a Me nella Comunione. Tutto ciò che è frastuono umano vi distoglie dalla mia intimità, nella quale potete ascoltarmi; in ognuno so come parlare al vostro cuore, mi faccio conoscere, formo la vostra anima, e voi Mi amerete.»
E perché tante anime soffrono e non vengono subito sanate? Ma è per la mia Chiesa, per i miei sacerdoti, per i sacrilegi che dissacrano, che ricadono come male su di essa, e queste mie creature sono il vostro riscatto, la riparazione, vi dona proroga per quello che dovrà venire.»
23. La terra verrà attaccata dal diavolo fortemente
Gesù: «…La comunione tu la offri per questa popolazione nella sofferenza [2], Io ti dico che sono zone ricolme di peccato, che forma un’energia negativa così forte, che scuote la natura, la stessa terra. Il demonio la usa per colpire e distruggere gli uomini. Io li uso, questi dolori, per una purificazione e per la risurrezione di molti di questi poveri figli, e per i morti in questo martirio, perché siano salvi per la vita eterna. È solo uno dei terremoti, al quale ne seguiranno altri. La terra verrà attaccata dal diavolo fortemente, ed Io userò ciò per la sua purificazione e la sua risurrezione, per la rinascita d’umanità nuova.
Non chi dice: “Signore, Signore! Ma chi fa la Volontà del Padre Mio.” Questi è simile a colui che costruisce la casa sulla roccia che è Gesù Cristo, per cui i terremoti, intemperie, maremoti, niente può farla crollare. Ma se la casa è costruita su sé stesso, sul peccato, alla prima prova, al primo impatto col dolore, alla prima intemperie, essa crollerà. Così è per questi luoghi così scossi dalla forza della natura.
Quando il mondo sarà lavato dalle sue colpe, e porrà sul trono Gesù Cristo come suo Signore, si farà casa forte, stabile, niente la potrà far crollare, poiché Dio è con esso.»
[2] In questo messaggio il Signore si riferisce ai terremoti di Sumatra (Indonesia, 30 settembre 2009, Magnitudo 7.6, 1175 morti); Samoa (29 settembre 2009, Magnitudo 8.1, 192 morti); L’Aquila (Italia, 6 aprile 2009, Magnitudo 6.3, 308 morti).
24. L’umanità e la Chiesa come Giona
Gesù: «la Sacra Parola è molto lunga, e vi parla del naufragio di Giona, di come egli fugga dinanzi alla chiamata di Dio, che lo vuole a predicare nella città di Ninive per la salvezza di molti suoi figli. Giona fugge, non vuole l’impegno, ma il Signore scuote forte, come Lui sa fare, anche i mari, e rivela il suo volere, conducendo Giona a tornare per far vivere la missione alla quale lo chiama.
Oggi quanti miei cristiani non evangelizzano più, non dicono più una buona parola di salvezza, si sono acquietati. Non richiamano più ai Comandi di Dio, a tagliare con il male, sia in famiglia come nelle parrocchie, nei Conventi, e ci si acquieta, si ristagna, si rimane inerti e nel silenzio, e si lascia il male agire. Non si combatte più, mentre il male va combattuto, non accolto.
La Verità va manifestata sempre per la carità della salvezza del fratello. Per questo scuoterò forte l’umanità e la Chiesa; la porrò tra le onde e i flutti della tempesta, nel buio di tre giorni, come Giona, perché torni comprendere e a vivere la missione alla quale è chiamata da Dio.»
25. Voi potete, attraverso il Rosario, allontanare guerre, catastrofi
Gesù: «Il Rosario è simile ad un cordone ombelicale, mediante il quale la Madre vi manda la sua energia, la sua grazia, la Sapienza, quella Sapienza, attraverso la quale ha cresciuto il suo divin Figlio. Maria vi rende sempre più somiglianti a Lui, vi forma a figli di Dio, donandovi sempre più Sé stessa. La Madonna unisce a Sé, con il Santo Rosario, alla sua Persona, perché abbiate a divenire una parte che cresce di Lei, che incarna e vive la Parola di Dio.
Voi potete, attraverso la recita di questa santa preghiera, allontanare guerre, catastrofi, carestie. È la preghiera dell’umiltà, che vi circonda di Lei, della sua Maternità, che vi protegge e vi cura, vi trasmette il suo Amore di Dio, e vi dona i suoi sentimenti, per viverlo.
Il demonio ha sempre odiato questa preghiera. Oggi egli si fa più ardito e può persino prendere la corona tra le mani e fare finta di recitare, ma elenca solo parole, perché non riesce a meditare i Misteri, né ad amare le sue parole. Egli odia la Madonna più di Dio perché Dio si può pur temere… è l’Altissimo Onnipotente! Ma Maria, per quanto sia la Madre del Signore, è una povera creatura, che lo ha sempre vinto, lo ha sempre schiacciato e, l’intercalare di questa preghiera, ripresenta a lui la sua presenza e la sua vittoria. La Madonna irrora di Sé, del suo amore, e Satana non può sostenere tutto ciò. Questa è la preghiera che lo umilia. Maria lo sconfigge nella interezza della sua persona, ma lo schiaccia nella parte debole del suo tallone, che siete voi, figli miei, che L’amate e La seguite. E lo vincete attraverso anche la recita del santo Rosario.»
26. Sarà la Passione dell’umanità, tre giorni di oscurità e caligine
Gesù: «…É un tempo duro, figlia Mia, duro! Lo era già ai Miei tempi: i romani erano dominatori e feroci, molti degli ebrei vivevano nell’ipocrisia, nell’orgoglio e nella sete di potere. Oggi è ancor più duro, e l’uomo non si converte, non accoglie Dio, nonostante che il Signore, in tutti i tempi, ha dato segni, ha mandato profeti e santi; ha dato Sé stesso. Eppure gli uomini ancora non Lo accolgono. Se l’uomo ricevesse in sé sentimenti d’amore, il suo cuore cambierebbe, e si farebbe morbido, duttile, umile.
E quando il cuore cambia, anche la persona si trasforma, e gli stessi lineamenti del viso, i lineamenti esteriori, cambiano: così lo sguardo, così il sorriso, così l’agire. Il cuore si fa morbido e, in questa morbidezza, facilmente comprende la presenza di Dio, la riconosce, e ne è gioioso.
É un richiamo continuo quello del Padre Celeste di dare, e venirsi ad unire a Lui per abbeverarsi dei suoi sentimenti. Ma l’uomo non ascolta, si volta. Se non basteranno quindi gli inviti d’amore, si dovrà dare, a questa generazione, solo il segno di Giona, i tre giorni, che sono il buio dei giorni di Giona nella balena, sono i tre giorni della mia Passione, morte e sepoltura, i tre giorni di oscurità e caligine, di dolore e terrore, che vivrà la terra. Sarà la Passione dell’umanità, degli animali e della natura, perché possa tornare la luce, la risurrezione di una nuova vita.»
Altre Gocce di luce...
Jesusmariasite