sabato 16 novembre 2024

“ENTRATE NELLA PATRIA ETERNA TENENDOMI PER MANO”

 


1. Comprendete voi, quello che vuol dire: poter entrare nel Paese che appartiene al Padre? Al Padre vostro, il Quale vi ci vuole condurre e vuol guidarvi Egli stesso quale Capo supremo, in parte visibile e in parte invisibile, della Chiesa, dell’Insegnamento, dell’Amore e del popolo? - Perciò, o diletti figlioli, gettate via da voi tutto ciò che può arrecarvi disturbo e grevezza e che può procurarvi cure ed affanni, poiché Mi sono assunto Io stesso il compito di aver cura di voi da quando vi ho dettato questo Legame del Cielo”. Non datevi dunque pensiero; la Patria vi invita!

2. Destatevi dalla vostra letargia e pensate: “Il Padre nostro ci chiama! Via dunque tutto ciò che ci è sgradito. Noi vogliamo porgere la mano al Signore, affinché, condotti e guidati da Lui, noi si possa ben presto raggiungere la porta della nuova Patria”.

3. La piccola commozione da cui foste colti alla lettura del come si svolgeranno i Giudizi, non vi ha nociuto.-Questa angoscia logora i lacci che vi tengono ancora uniti a ciò che qui vi appare gradevole e comodo. Se voi poteste farvi un concetto pieno di quello che sarà il Nuovo Regno, in verità, non sareste tanto preoccupati per le inezie che dovete abbandonare qui. Però ascoltate: “Le pene ed il turbamento di ciascuno avranno fine non appena apparirà il Mio Cuore”. Cosa di cui tutti possono rallegrarsi a piacimento. - Amen.


16 Febbraio 1888

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