domenica 6 giugno 2021

Giugno 2021 segna il 60° anniversario delle Apparizioni di Garabandal [come sono iniziati gli eventi?]

 


La continuazione di Fatima.

Sono trascorsi 60 anni dalle apparizioni di Garabandal.

Ciò iniziò il 18 giugno 1961 con l'apparizione dell'angelo alle quattro ragazze veggenti.

E questo è successo in un momento speciale per la Chiesa e per il mondo.

Il mondo aveva già avviato una rivoluzione culturale che diede origine al movimento hippie e alla Parigi del maggio 1968.

La Russia stava esportando con successo il marxismo in tutto il mondo.

Giovanni XXIII si era rifiutato di pubblicare il terzo segreto di Fatima nel 1960 come richiesto dalla Vergine e aveva convocato il Concilio Vaticano II.

E in questo contesto la Madonna appare a 4 ragazze di un piccolo paese della Cantabria, come continuazione delle apparizioni che aveva fatto a Fatima nel 1917.

Domenica 18 giugno 1961 alle ore 20:30, le 4 ragazze veggenti di Garabandal vengono visitate dal cielo in preparazione alle frequenti visite che la Madonna farà loro fino al 1965. 

Le ragazze vengono visitate da un angelo, che in seguito scoprirà che si tratta dell'Arcangelo Michele.

Chi li preparerà alla visita della Madonna, come è successo a Fatima.

I nomi delle ragazze che vedono l'angelo e poi la Vergine sono: Conchita, Mari Cruz, Mari Loli e Jacinta. 

Stavano raccogliendo di nascosto delle mele, quando all'improvviso apparve loro una figura molto bella, con molti bagliori che non ferivano gli occhi.

Un dettaglio curioso che si ripeterà in tante altre occasioni quando Gesù, o la Vergine, appaiono circondati da un'intensa luce soprannaturale che non disturba la vista.

Poi senza dire nulla l'angelo scompare.

Corrono in chiesa, un'altra ragazza li vede e chiede cosa c'è che non va in loro. E rispondono senza pensare di aver visto un angelo.

Quello che ci raccontano di questo angelo è che sembrava un bambino di circa 9-12 anni, con gli occhi neri e uno sguardo straordinario. 

Il suo vestito era blu, non attillato. Le loro ali erano lunghe come il colore del fuoco, un'ombra che dicevano fosse molto carina.

L'angelo appariva più volte, ma non parlava e faceva loro solo dei gesti. 

Allora gli dicevano delle cose e lui rispondeva con dei segni, se necessario. 

L'arcangelo è apparso nello stesso luogo. 

annunciò che il 2 luglio avrebbero visto la Madonna. 

Questo fu l'inizio degli eventi a Garabandal.

Dove l'angelo svolgeva la funzione di assistente della Madonna e dava alle ragazze la comunione in bocca, la stessa cosa che era successa a Fatima.

Anche il secondo messaggio dell'apparizione, alla fine, del 18 giugno 1965, fu comunicato dall'angelo a Conchita a nome di María, forse perché lei stessa non voleva dire qualcosa di così forte.  

Abbiamo realizzato un video più dettagliato sul ruolo svolto dall'angelo di Garabandal, il cui link è nella descrizione di questo video https://youtu.be/yxtvDF7E-QA 

E c'era un secondo prolegomeno. 

Sempre a fine giugno, il Sacro Cuore di Gesù ha voluto essere presente in Spagna , accompagnando l'Arcangelo San Michele nelle prime visite alle ragazze.

Mentre le altre ragazze contemplavano l'angelo, Giacinta vedeva Nostro Signore con un portamento maestoso. 

In piedi su una nuvola. 

Con la mano sinistra le mostrò il Cuore di un rosso intenso, che emanava raggi dorati e bianchi.

E con la sua mano destra Gesù Cristo gli fece cenno di avvicinarsi. 

Così Giacinta obbedì abbagliata dalla bellezza e dallo splendore delle sue vesti e ancor più della persona di Cristo.

La chiarezza era di gran lunga superiore a quella che avevano visto nell'angelo, e persino superiore a quella che avrebbero visto dalla Vergine.

Il suo sguardo penetrava nel profondo dell'anima, ed era impregnato di un amore immenso. 

Non le parlava, ma con lo sguardo le diceva che era Onnipotente, che era tutto, secondo Giacinta. 

Era uno sguardo che non si poteva sopportare e non per paura, ma perché penetrava nell'anima. 

La visione durò alcuni istanti, ma lasciò un'impressione indelebile su Giacinta.

Due cose lo colpirono molto: lo sguardo di Gesù e il suo portamento maestoso.

E Giacinta dice che non avrebbe potuto stare così a lungo davanti a Lui perché la sua anima sarebbe andata con Gesù.

E che ruolo ha avuto questa apparizione del Sacro Cuore?

Nelle apparizioni di Gesù in diversi paesi, ci rivela il suo interesse ad avvicinarsi alle persone. 

Come un modo per avvicinarsi a tutta l'umanità , attraverso gli occhi del veggente. 

E d'altra parte, l'apparizione del Sacro Cuore all'inizio era un avallo delle apparizioni dell'angelo, che legittimava che gli eventi provenivano da Dio.

Questo rimase nell'ambiente delle quattro ragazze e divenne noto pubblicamente solo molto tempo dopo, e provocò un grande impatto sulle persone che lo ascoltarono.

Sia la visione dell'Angelo che quella del Sacro Cuore di Gesù furono rivelazioni che precedettero le apparizioni di Fatima.

A Fatima l'Angelo è apparso per la prima volta tre volte davanti alla Madonna.

E le conversazioni ruotavano attorno al Sacro Cuore di Gesù e al Cuore Immacolato di Maria.

Così sia l'angelo che il Cuore di Gesù apparvero davanti alla Vergine per cercare di raggiungere le anime delle ragazze e mettere così in uno stato di allerta per ciò che stava per accadere.

Ma il rapporto tra Fátima e Garabandal non si ferma solo qui.

Monsignor João Pereira Venancio, Vescovo di Fatima, ha detto che la Beata Vergine ha salutato a Fatima vestita da Nostra Signora del Carmen, nell'ultima apparizione dopo il miracolo del sole.

E d'altra parte, la Madonna di Fatima ha detto questa frase nel suo addio, "fino a San Sebastián de España.

Questo è stato pubblicato in un libro carmelitano pubblicato in Brasile intorno agli anni '30, cioè 30 anni prima degli eventi di Garabandal.

E poiché era incomprensibile, quella frase è stata inghiottita dalla storia.

Ma in realtà quella frase ha un valore immenso, perché pone decisamente le apparizioni di Garabandal come la continuazione delle apparizioni di Fatima.

Poi dal 2 luglio 1961 inizieranno le apparizioni della Virgen del Carmen de Garabandal.

Come a Fatima, ci porterà un contenuto consolante e un'enfasi sulla preghiera del rosario.

A Garabandal la Vergine insiste ancora una volta nel recitare il rosario, ma questa volta chiede che venga recitato con più calma. 

In entrambi i casi il messaggio è un avvertimento, perché entrambi i gruppi di bambini, di Fatima e di Garabandal, vedono cosa accadrà all'umanità se non prestano attenzione ai messaggi della Vergine.

A Fatima i pastorelli vedranno come le anime cadono all'inferno ea Garabandal le quattro ragazze vedranno cosa succede quando la Madonna mostrerà loro il castigo futuro.

Inoltre entrambe le apparizioni sono altamente profetiche.

La Vergine di Fatima profetizzò il trionfo del suo Cuore Immacolato, profetizzò l'arrivo del comunismo e che avrebbe diffuso i suoi errori in tutto il mondo, e che la prima conflagrazione mondiale sarebbe finita ma ne sarebbe arrivata una peggiore se gli uomini non avessero smesso di peccare.

E la Madonna profetizzò a Garabandal che il cielo avrebbe mandato un avvertimento per illuminare le coscienze di tutte le persone del mondo, che poi avrebbe compiuto un miracolo e infine ci sarebbe stata una punizione.

Anche in entrambe le apparenze il comunismo ha avuto un posto preponderante.

A Fatima avverte dell'arrivo del comunismo e dei mali che produrrà nel mondo, e dà una formula perché questi mali non si diffondano, che il Papa consacri la Russia al Cuore Immacolato di Maria in comunione con tutti i vescovi di il mondo.

Mentre la Madonna ha detto a Garabandal che il comunismo sarebbe stato generalizzato e che sarebbe stata la nota chiave nei momenti in cui è avvenuto l'Avvertimento.

Ma non si riferiva al comunismo politico di tipo sovietico, ma a ciò che oggi chiamiamo marxismo culturale, ciò che sta dominando l'Occidente.

Entrambe le apparizioni dedicano al Papa una parte significativa delle loro profezie.

A Fatima viene mostrato un Papa martire nel terzo segreto, che sembra accadere nel mezzo di un incendio o di una persecuzione.

a Garabandal Conchita sente nel suo interno la voce di Nostra Madre che le dice il 3 giugno 1963: «Dopo questo Papa ne restano solo tre; e poi sarà la fine dei tempi»

E poi la Vergine precisa che ci sarà un altro Papa, ma che questo "governerebbe la Chiesa per pochissimo tempo" e per questo non lo conta.

Entrambe le apparizioni avranno un messaggio penitenziale, di conversione, ma questo è simile a molte apparizioni.

Lo stesso della predominanza dei colori bianco e blu nelle vesti della Vergine.

E la tristezza della Madonna perché l'umanità si dirige verso la scogliera e non ascolta i suoi avvertimenti e consigli.

Bene, finora quello che volevamo raccontarvi su come sono iniziate le apparizioni di Garabandal, che compiono 60 anni, e la sua continuità che deriva dalle apparizioni di Fatima. 

Forum della Vergine Maria.

La stessa rivelazione ci offre il Libro dei Proverbi e del Siracide assieme al Libro di Baruc. Non c’è sapienza se non dal Signore.


 

LIBRO DEL PROFETA DANIELE 

La stessa rivelazione ci offre il Libro dei Proverbi e del Siracide assieme al Libro di Baruc. Non c’è sapienza se non dal Signore.

La sapienza forse non chiama e l’intelligenza non fa udire la sua voce? In cima alle alture, lungo la via, nei crocicchi delle strade si apposta, presso le porte, all’ingresso della città, sulle soglie degli usci essa grida: «A voi, uomini, io mi rivolgo, ai figli dell’uomo è diretta la mia voce. Imparate, inesperti, la prudenza e voi, stolti, fatevi assennati. Ascoltate, perché dirò cose rilevanti, dalle mie labbra usciranno sentenze giuste, perché la mia bocca proclama la verità e l’empietà è orrore per le mie labbra. 

Tutte le parole della mia bocca sono giuste, niente in esse è tortuoso o perverso; sono tutte chiare per chi le comprende e rette per chi possiede la scienza. Accettate la mia istruzione e non l’argento, la scienza anziché l’oro fino, perché la sapienza vale più delle perle e quanto si può desiderare non l’eguaglia. 

Io, la sapienza, abito con la prudenza e possiedo scienza e riflessione. Temere il Signore è odiare il male: io detesto la superbia e l’arroganza, la cattiva condotta e la bocca perversa. A me appartengono consiglio e successo, mia è l’intelligenza, mia è la potenza. 

Per mezzo mio regnano i re e i prìncipi promulgano giusti decreti; per mezzo mio i capi comandano e i grandi governano con giustizia. Io amo coloro che mi amano, e quelli che mi cercano mi trovano. Ricchezza e onore sono con me, sicuro benessere e giustizia. 

Il mio frutto è migliore dell’oro più fino, il mio prodotto è migliore dell’argento pregiato. Sulla via della giustizia io cammino e per i sentieri dell’equità, per dotare di beni quanti mi amano e riempire i loro tesori. 

Il Signore mi ha creato come inizio della sua attività, prima di ogni sua opera, all’origine. Dall’eternità sono stata formata, fin dal principio, dagli inizi della terra. 

Quando non esistevano gli abissi, io fui generata, quando ancora non vi erano le sorgenti cariche d’acqua; prima che fossero fissate le basi dei monti, prima delle colline, io fui generata, quando ancora non aveva fatto la terra e i campi né le prime zolle del mondo. 

Quando egli fissava i cieli, io ero là; quando tracciava un cerchio sull’abisso, quando condensava le nubi in alto, quando fissava le sorgenti dell’abisso, quando stabiliva al mare i suoi limiti, così che le acque non ne oltrepassassero i confini, quando disponeva le fondamenta della terra, io ero con lui come artefice ed ero la sua delizia ogni giorno: giocavo davanti a lui in ogni istante, giocavo sul globo terrestre, ponendo le mie delizie tra i figli dell’uomo. 

Ora, figli, ascoltatemi: beati quelli che seguono le mie vie! Ascoltate l’esortazione e siate saggi, non trascuratela! Beato l’uomo che mi ascolta, vegliando ogni giorno alle mie porte, per custodire gli stipiti della mia soglia. Infatti, chi trova me trova la vita e ottiene il favore del Signore; ma chi pecca contro di me fa male a se stesso; quanti mi odiano amano la morte» (Pr 8,1-36).  

La sapienza si è costruita la sua casa, ha intagliato le sue sette colonne. Ha ucciso il suo bestiame, ha preparato il suo vino e ha imbandito la sua tavola. 

Ha mandato le sue ancelle a proclamare sui punti più alti della città: «Chi è inesperto venga qui!». A chi è privo di senno ella dice: «Venite, mangiate il mio pane, bevete il vino che io ho preparato. Abbandonate l’inesperienza e vivrete, andate diritti per la via dell’intelligenza» (Pr 9,1-6).  

Ogni sapienza viene dal Signore e con lui rimane per sempre. La sabbia del mare, le gocce della pioggia e i giorni dei secoli chi li potrà contare? L’altezza del cielo, la distesa della terra e le profondità dell’abisso chi le potrà esplorare? 

Prima d’ogni cosa fu creata la sapienza e l’intelligenza prudente è da sempre. Fonte della sapienza è la parola di Dio nei cieli, le sue vie sono i comandamenti eterni. 

MOVIMENTO APOSTOLICO CATECHESI

ORE DI RIPARAZIONE NOTTURNE

 ORE DI RIPARAZIONE NOTTURNE 


Passi: 

I. Coroncina dell'amore 

II. Meditazione dell'ora notturna. (uno al giorno) 

III. Preghiera conclusiva (vedi ultima preghiera alla fine) 

 

I. CORONCINA DELL'AMORE 

Sui grani del rosario: 

Sulle perline grandi: 

Sacri Cuori di Gesù e Maria, siate il nostro amore e la nostra salvezza. 

 

Sulle perline piccole (10 volte): 

Gesù e Maria vi amo. Salvare le anime. 

 

Alla fine del rosario, ripetere tre volte: 

Sacri Cuori di Gesù e Maria, fate che io vi ami sempre di più. 


8. Fai riparazione per quelle donne che sono una fonte di tentazione, una pietra d'inciampo e una caduta per i miei sacerdoti. 

Gesù dice: 

Figlia amata: vieni al nostro incontro d'amore. Ti aspetto per scaldarti nella fiamma del mio Amore Divino. Aspetto che tu sia la Mia sentinella questa notte. Sto aspettando che tu alzi le mani al cielo e chieda misericordia per i peccatori.  Sto aspettando che tu ti appoggi a Me perché io sono il tuo bastone, il tuo sostegno, il tuo criterio. Tu che fai parte di questo apostolato di riparazione, tu che non ti addormenti senza aver compiuto questo impegno d'amore: ti chiedo di fare riparazione stasera per tutte quelle donne che sono fonte di tentazione, di inciampo e di caduta per i miei sacerdoti, per i miei unti, per questi uomini coraggiosi che hanno una grande missione sulla terra. Uomini che devono essere altri Cristi nel mondo. Uomini che devono brillare per la loro santità, per il loro esempio di vita. Uomini che devono avere un cuore limpido, libero da ogni schiavitù, libero da ogni macchia. Uomini che devono rifiutare categoricamente gli affari del mondo perché la loro vocazione punta alle cose del Cielo, per condurre il Mio gregge alla Patria Celeste. 

Fate attenzione perché alcune donne sono strumenti di Satana; alcune donne sono possedute da uno spirito di dissolutezza sessuale. Alcune donne fissano il loro sguardo su alcuni dei Miei sacerdoti e non si danno pace finché non hanno raggiunto i loro meschini e vili scopi. 

Ripara che queste donne possano volgere i loro occhi e i loro cuori a Me. Donne che portano con sé la perdizione. Donne che sono più maledette di Giuda perché si sono intromesse nel più amato, nel più desiderato del Mio Cuore Divino. 

Fai riparazione affinché queste povere figlie, che si sono allontanate dal Mio cammino, possano purificare i loro cuori nei Fiumi di Grazia. Perché il fetore che si portano dentro è ripugnante e nauseante. 

Come si agita il Mio Sacro Cuore quando uno dei Miei figli prediletti cade nella seduzione, nelle concupiscenze della carne; sarebbe meglio che non fosse mai nato! 

Sarebbe meglio che non fossero mai nati! Inoltre, fate riparazione per loro perché soffrono la solitudine e l'incomprensione. 

Come agonizza il Mio Sacro Cuore, quando vedo che queste anime camminano a velocità vertiginosa verso la perdizione, prega che riconoscano le loro miserie e le loro colpe. Prega che possano tornare a Me come figli prodighi. Io li perdonerò perché il Mio Cuore trabocca di misericordia. 

 

Anima della riparazione: 

Gesù mio sofferente: come mi conduce il mio cuore quando apprendo le tue sofferenze! Sofferenze che ti portano ad una passione mistica perché ci sono molti uomini che ti maltrattano con la loro vita di peccato; peccato che deforma le loro anime, peccato che li separa da Te, tagliando ogni connessione con il Cielo. 

Mio Gesù sofferente: non so come esprimerti il grande amore che ho per te; non ci sono parole per dirti quello che sento, basta guardarti, godere davanti alla tua singolare bellezza e il mio cuore trabocca, palpita con impeto, con veemenza. 

Mio Gesù sofferente: come Tu sei lo stimolo a vivere: eccomi qui stasera a compiere il tuo comando d'amore; a riparare queste povere donne che non riescono a pesare la dignità del sacerdozio; non misurano le conseguenze dei loro atti; atti ripudiati dal tuo Sacratissimo Cuore; atti deplorevoli per il Cielo, atti che sono causa di condanna e morte certa.  Mio Gesù Sofferente: ricevi il sacrificio di questa notte; riposa nel mio cuore; dammi parte del tuo dolore perché non posso sopportare di vederti triste, angosciato per la tragica fine di queste anime; anime che devono immediatamente venire a Te e chiedere perdono; anime che devono piangere ed espiare le loro colpe; anime che devono vivere in continua mortificazione e penitenza perché hanno usurpato qualcosa che non gli apparteneva; hanno toccato la proprietà altrui; si sono immischiate con la cosa più amata, più cara su questa terra. 

Mio Gesù sofferente: chiama ad una conversione perfetta queste anime che lacerano il tuo Cuore Divino; dai loro un'ultima possibilità; mostra loro che sei una fonte inesauribile di misericordia; riempi il vuoto dei loro cuori e supplisci con il tuo puro amore. 

Mio Gesù sofferente, abbi pietà di loro e dei sacerdoti che sono caduti nel fuoco ardente della perdizione; slegali dalle catene arrugginite che li schiavizzano; rimuovi il velo di tenebre che copre i loro occhi e permetti loro di vedere la luce; luce radiosa, senza macchia; luce abbagliante che scaturisce dalle tue Sante Piaghe. 

Mio Gesù sofferente: prendi questa ora notturna di riparazione e affretta la tua seconda venuta perché il mondo si è corrotto, il mondo cammina senza Dio e senza legge. 

Il Mio Ritorno è prossimo: lo dico e lo confermo…

        


Maria Santissima 20 - 07 - 2001                 

                                                                                                                              Mio Figlio, oggi, Mi ha detto: Madre amatissima, sto per tornare sulla terra ho annunciato da lungo la splendida notizia, ma chi ha creduto? Chi si è preparato, chi ha ornato di fiori la strada che devo percorrere?

Solo i piccoli più piccoli: essi Mi attendono, Mi amano, Mi chiamano, Mi desiderano; gli altri, che pur ho chiamato, che faranno? La Mia Festa sarà grandiosa e splendida come mai in passato, ma quanti entreranno in Essa?  Madre Santissima, accadrà come al tempo del diluvio, come al tempo di Sodoma e Gomorra, come all’entrata nella Terra Promessa.   Madre, chiama ancora i Tuoi figli, aiutali a prepararsi senza indugio perché tutto voglio cambiare, tutto, presto; desidero una terra nuova, bella come un giardino fiorito di mille fiori con mille fragranze del quale Io possa compiacerMi!                                                            Il Mio Cuore non vuole più attendere, perciò tutto accadrà all’improvviso: beato l’uomo che troverò pronto, grande sarà la sua Gioia nell’Incontro, Gioia che non avrà mai fine.”   Figli, riflettete su queste Parole e preparatevi. 

 

Gesù 03-09-2001                                                                                                     Amata sposa,  il Mio Ritorno è prossimo: lo dico e lo confermo; si rallegri il cuore dei Miei amici che non dovranno attendere a lungo nella sofferenza e nel travaglio;  si rallegrino coloro che Mi amano, Mi servono, hanno posto nelle Mie Mani la loro vita, Mi hanno amato senza vedere il Mio Volto: quanta gioia quando Lo vedranno e sentiranno le Mie tenere Parole d’Amore!
Amata, il momento certo sarà splendido, ma quanti sono i Miei amici in questo tempo? Sulla terra la fede è illanguidita come una lampada che ha perso la sua luce e sta per spegnersi: che accadrà a coloro che non hanno creduto perché non hanno voluto credere?    Sposa cara, chi non ha più la fede è colui che non ha voluto questo Dono…  Amata, tra poco la Mia Luce abbaglierà il mondo;  il Mio nemico arrogante e superbo ha trovato molte anime da fare sue schiave, con esse opera senza riposo per ottenere le più grandi vittorie, come vedi, alcuni casi sono palesi ma molti ancora nascosti.

Proprio quando crederà di essere vittorioso subirà la sua più grande sconfitta.

Il mondo non Mi aspetta e non crede affatto nella Mia Prossima Venuta; questo scetticismo generale fa sì che pochi si preparino e molti vivano in questo tempo grande e decisivo come se nulla dovesse accadere.   

La Mia Luce abbaglierà la terra,  ogni angolo sarà illuminato e non resterà più oscurità, ma chi ama vivere in piena luce? Solo chi non ha nulla da nascondere. 

Ama la luce chi vive nell’ordine e nella correttezza; al contrario, l’uomo del disordine è un uomo che ama le tenebre perché la luce metterebbe in evidenza la sua malizia. Amata, quando la Mia Luce abbaglierà la terra, i Miei amici saranno esaltati e le loro buone opere saranno davanti agli occhi di tutti, ma i Miei nemici saranno svergognati  e  tutti conosceranno la loro malizia.


SULL'ORLO DELLA NUOVA GERUSALEMME - Conservare lo spirito di pietà

 


Novembre 20/09 (11:21 a. m.) 

Gesù dice: 

Figli miei, come mi fa piacere vedervi riuniti in preghiera. Questa preghiera sale come incenso alla presenza del Padre mio. Questa preghiera profuma i vostri cuori con il più puro nardo di fragranza celeste. Questa preghiera ti rende più radioso. 

Lo Spirito Santo vi possiede nella sua pienezza. 

Lo Spirito Santo trafigge il tuo cuore con le sue esplosioni di fuoco. 

Lo Spirito Santo ti rende più malleabile alla mia voce, più docile alle mie ispirazioni. 

Come sono contento di vederti in questo atteggiamento di pietà. 

L'atteggiamento di pietà deve rimanere in voi perché vi rende più piccoli, più minimi. 

L'atteggiamento di pietà ti fa riconoscere la tua nullità davanti alla mia Grandezza, alla mia Onnipotenza, alla mia Saggezza infinita. 

L'atteggiamento di pietà ti rende simile a un angelo. Angelo che intona i più bei canti di adorazione e di lode. Angelo che si estasia davanti alla mia voce, alle mie parole, alla mia bellezza. 

Amati figli, vi invito a mantenere lo spirito di pietà nelle vostre riunioni del Santo e Divino Amore. Incontri che vi porteranno a salire in santità. Incontri che vi porteranno a dimorare in una delle mie Camere. Camere che vi daranno il rifugio di un Padre, un fratello e un amico. Camere che vi daranno calore, pace infinita, freschezza, comodità. 

Lo spirito di pietà è una grazia che di solito concedo ai cuori umili, ai cuori semplici, ai cuori che si abbassano perché io regni in loro, perché io regni in loro. 

Così è, dunque, miei amati figli: vivete queste parole che per la misericordia del Dio infinito state leggendo, state meditando su questo libro, tesoro del cielo, posto nelle vostre mani. 

Ti voglio santo. Ti voglio perfetta. Vivi la pietà, il raccoglimento nei tuoi momenti di preghiera, nei tuoi momenti di incontro da solo con Me. 

Vi amo e vi benedico, miei amati figli. Amen. 

LA CASTITÀ

 


RELIGIOSA DELLA VISITAZIONE SANTA MARIA DI CHAMBERY 

Una delle maggiori preoccupazioni di Suor M. Marta, specialmente in tempo degli esercizi spirituali, era spesso di trovar materia di accusa davanti al Santo Tribunale di Penitenza. Nel candore della sua perfetta semplicità, essa credeva di non sapersi confessare. Che fare adunque se non implorare aiuto dal sovrano Signore dell'anima sua?... 

“Mio Gesù, vorrei sapermi confessare come le nostre Sorelle. - Figliuola, ciascuno ha la propria coscienza e non è necessario conformarsi agli altri - rispose N. Signore. Le mancanze degli uni non sono quelle degli altri. Tu non conosci il male più di un bambino che non ha ancora l'uso di ragione”.  

Quest'ultima parola il buon Maestro la ripeté più volte alla sua Eletta.   

“Noi crediamo con certezza - scrive l'intima confidente di tutte le battaglie di Suor M. Marta, come delle grazie che il Salvatore versava in lei - che la sua anima ha conservata intatta la candida stola del Battesimo. Un giorno, vedendola angustiata a riguardo della confessione, benché la coscienza non le rimproverasse nulla di particolare, le dicemmo: “Bisogna accusare uno dei più gravi peccati della vostra vita. - Io non capisco bene in che consistono; forse qualche piccola disobbedienza ai miei genitori?...”. ( O. M. Teresa Eugenia ).   

Invero, l'infanzia della nostra Sorella era trascorsa nella calma religiosa dei campi e sotto il vigilante occhio materno. N. Signore stesso, aveva avuto cura di allontanare tutto ciò che avrebbe potuto appannare menomamente questa purezza verginale.   

Dalla Croce Rossa, le contadinelle scendevano spesso a Chambery per vendere le frutta dei loro orti, o gli eccellenti prodotti dei loro poderi. Un giorno che diverse giovanette andavano al mercato, la Sig.ra Chambon affidò loro la sua Francesca. Quale pericolo corse la fanciulla?... Noi non lo sappiamo in modo preciso; ma presa subitamente da spavento istintivo e guidata, essa credette, da S. Giuseppe, la povera bimba ritornò correndo a casa sua. E sua madre, vedendola così tremante, rinunziò per sempre a mandarla in città.   

Entrata in Monastero, con una felice ignoranza del male, Suor M. Marta restò un'anima veramente angelica. Perciò, in questo capitolo che porta il titolo di “Castità” non si tratta in realtà, che d'innocenza limpida e di verginale amore.   

“Il mio Amato si diletta tra i gigli”, dice la casta Sposa della Cantica. Gesù, il giglio delle convalli si diletta nell'anima verginale, nella quale vede come un riflesso della Sua Divina purezza.... 

“Beati i cuori puri, perché vedranno Iddio”. – “Figliuola, i cuori puri io li unisco al Mio. Le vostre anime e i vostri corpi sono stati formati dalla mia mano, bisogna trattarli con rispetto: essi, insieme uniti, godranno un giorno vicino a Me”. 

Gli Angeli, mentre facevano guardia d'onore presso il Tabernacolo, le fecero pure comprendere come il nostro fragile corpo, quando è consacrato al suo amore, è per Iddio un soggetto di gloria maggiore.  

La Santa Vergine, veniva ancora a completare gl'insegnamenti e gli inviti. In una festa della Visitazione (1875) Essa si presentò alla Serva di Dio, in compagnia delle nostre Sorelle del Paradiso:  

“Io te le mostro - diceva alla sua Figlia prediletta - vedi come sono felici al mio seguito... - Un giorno vi sarai anche tu..... - Nostro Signore vuole che tutto nelle sue Spose, sia puro, casto e santo!.... Bisogna occupare il proprio spirito nelle cose celesti... Bisogna presentare a Gesù un cuor vuoto, affinché Egli possa riempirlo”. 


AMORE VERGINALE 

Un cuore casto, diceva il Beato Adeodato, è quello che ama unicamente Iddio: “Ille est vere castus qui ad Deum attendit et ad ipsum solum se tenet”.   

 “Un giorno - scrive la nostra Santa Madre di Chantal, - Nostro Signore mi fece capire, dopo la Santa Comunione, che, se un'anima vuole mantenersi tutta sua, interiormente ed esteriormente, non ha che da mettere in pratica la Costituzione della Castità: (1) “Le parole che contiene - Egli mi disse - sono tutte Divine, non vi è nulla di umano; tutte sono uscite dal mio Cuore amoroso”.   

Ma ascoltiamo ora la nostra analfabeta Suor M. Marta:  

“Un giorno, desiderosa di penetrare più addentro nel segreto dello Sposo - riferisce la sua aiutante spirituale - procurai di scandagliarla destramente: “Voi sapete, mia buona Suor M. Marta, che il nostro Santo Fondatore vuole che ci comunichiamo caritatevolmente i nostri piccoli beni: parlatemi dunque della vostra infanzia e delle misericordie di Dio verso di voi.... Questi ricordi fanno tanto bene, non è vero?” - “Oh! sì, il buon Dio è tutto amore! Già da piccola me lo faceva sentire. Egli mi ha tanto favorita! Io non conosco il mondo, non conosco che Lui! Oh! quanto bene Gli voglio!”. “Ma, e perché Nostro Signore vi ama tanto? Che cosa trova in voi che lo attiri?....”. - Ed essa, con incantevole candore: “O mia Sorella, è semplicemente perché sono un'ignorante, poi ho il CUORE LIBERO: Lui, e basta!... Io non tengo a nulla, a nulla... non ho bisogno di nulla, non desidero nulla; IL MIO CUORE È LIBERO”.   

“Tutto ciò, io lo sentivo, era profondamente vero”. - Ciò nonostante - soggiunsi - mi sembra che voi amiate molto il vostro impiego, e vi desti interesse! - “L' orto?... o sì, perché me lo ha affidato l'obbedienza”. - E i vostri nipoti, non occupano un posticino nel vostro cuore?.... Non vi pensate qualche volta? - “I miei nipoti? Oh! non ci penso molto. Chiedo a Dio che si mantengano buoni cristiani, e poi non ci penso più. Non c'è tempo a pensare a tante cose, siamo così felici col nostro caro piccolo Gesù... Egli ci basta; non le pare Suor Assistente?”. 

Il distacco e la purità di quest'anima non si mostrano forse qui nella loro limpidezza?   

Nel ringraziamento di una fervente Comunione, Suor M. Marta sentiva Gesù che l'esortava ancora a questo perfetto distacco: “Tu, mia Sposa, devi sollevarti molto in alto! Colui che tu ricevi non è di quaggiù: guardalo..” Essa vedeva Nostro Signore in una luce chiarissima. Egli proseguì: “Io voglio che i tuoi affetti siano posti in alto, molto al disopra della terra”.   

L'amore è il dono di se stesso. Amare con tutte le forze del cuore e donarsi senza ritenere niente per sé, questa è la verginità dell'amore.  

Gesù reclama questo amore verginale dal cuore delle sue Spose.   

“Essere religiosa, figlia mia, si è l'aver bandito dal cuore tutto il creato... si è non vedere ovunque che Gesù vostro Sposo; si è cercare Lui solo. La Sposa che non farà così, si esporrà a soffrir molto... sarà spesso turbata e guadagnerà poco”.   

Un giorno, mentre la Comunità si trovava riunita al momento dell'“Obbedienza”, il Divin Maestro comparve improvvisamente al di sopra del posto della Superiora e, indirizzandosi a tutte nella persona della felice Sorella che sola aveva il privilegio di vederlo e di udirlo, Egli disse:  

“Il vostro unico intento deve essere il cuore a cuore con Me. Voi tutte lo sapete. Ma parecchie sono troppo attaccate alle cose transitorie. Esse non pensano che Io solo devo essere il loro Tutto.  

“Quando mi si cerca con fervore io vengo all'anima che mi desidera; voi potete abbreviare il tempo della prova con una più gran fame di Me”.   

Su questo punto Gesù ritorna spessissimo:   

“Non vi è Sposo simile a Me: Io penso costantemente a voi. Amatemi sempre! - Io, vi amo sempre! L'amore del vostro Sposo è eterno!...   

“Siate riconoscenti.... Struggetevi d'amore per Me, non respirate che per Me. - Nel modo stesso che Io sono tutto per ciascuna di voi, voglio essere solo nei vostri affetti.   

“Voi siete tutto per Me! Bisogna che Io pure sia il vostro Tutto! E' cosa grande l'essere il tutto di Dio!   

 “Dovete innalzarvi al disopra di voi stesse per arrivare al Cuore a Cuore con Me. Io vi voglio per Me solo!.... Vi voglio senza desideri ... Voglio che la terra non sia nulla per voi. Nulla”.   

All'esortazione efficace di queste parole, Suor M. Marta si sentiva trasalire il cuore di gioia: “Ah! esclamava, accesa d'amore: Mio Gesù diletto, vi dò il mio cuore e quello delle mie Madri... delle mie Sorelle ... di tutte le creature, anche di quelle che non Vi amano!”. 

Il pensiero che dei cuori non amavano Colui che essa amava tanto, la trafiggeva di dolore: “Ah! mio Gesù! come può essere che questi cuori creati da Voi, non Vi amino?... certamente essi non sanno quanto siete buono!” - “Ecco gli ardori che Io dono alle mie Spose - rispondeva il buon Maestro. - Accetto la tua offerta. Mia Diletta, offrimi spesso il tuo cuore e quello di tutte le mie creature”.   

Il distacco di Suor M. Marta, per quanto perfetto, non andava esente da qualche leggera debolezza.   

In una di queste deliziose giornate in cui N. Signore le teneva costante e sensibile compagnia, la felice gratificata si lasciò prendere dalla fantasia di andare a dire una parola alla sua Maestra. Ma la gelosia del Celeste Sposo ne fu eccitata. Egli la ritenne con questo amoroso rimprovero: “E forse non ti basto Io? Tu devi andare avanti compiendo ogni azione alla mia presenza...”.   

“Io voglio il vostro cuore tutto intero, per compensarmi dell'ingratitudine degli uomini”.   

Un altro giorno, in cui il pensiero di Suor M. Marta si era un po' trattenuto su gli affari temporali della sua famiglia: “Come, mia Figlia, - le disse il suo divin Maestro - tu pensi a gl'interessi dei tuoi parenti e trascuri i miei?”.   

E' così che N. Signore “è geloso del cuore delle sue Spose”.   

Ma Gesù non lascia senza ricompensa lo spirito di sacrificio e il vero distacco del cuore. Suor M. Marta, avendo passato del tempo senza pregare per i suoi Genitori, non provò del rimorso: “Gesù mio, - disse ella - manco al mio dovere, dimentico i miei Genitori. - E Io, rispose con tenerezza il Salvatore, ci penso tutti i giorni, e nel modo stesso che darò all'anima religiosa il centuplo che le ho promesso, così lo darò pure ai tuoi cari”. 

RELIGIOSA DELLA VISITAZIONE SANTA MARIA DI CHAMBERY 

“Signore, insegnaci a pregare!”

 


La Serva di Dio LUISA PICCARRETA


A  GESÙ  NELL’ EUCARISTIA


Fusione dell’anima nella Volontà di Dio 

Gesù, facciamo tutto insieme, fondiamoci a vicenda nella volontà, nei desideri e nell’amore,  per potermi fondere nei desideri, nella volontà, nell’amore di tutte le creature, affinché tutte  restino rinnovate nel tuo Volere; e poi fondo tutte le mie piccole particelle nelle tue, per potermi  fondere in tutte le particelle delle creature, per darti per tutte quell’amore, quella gloria e quella  soddisfazione che tutti ti negano; e per suggello ti chiedo, o Gesù, la benedizione per me e per  tutti. 

a cura di D. Pablo Martín 

Mi addolora dirvelo, miei piccoli, ma voi avete il libero arbitrio, e se vi comporterete come Satana, non avrete posto nel Regno Eterno.

 


Messaggio di Nostro Signore Gesù Cristo a JV


30 aprile 2021

Rosario del Mattino - Messaggio SINGOLO.


Inizio del Rosario. Nostro Signore Gesù Cristo parla.

Mia piccola, ti spiegherò la visione che hai avuto ieri:

Prima di tutto, avete visto mio Padre in alto nei cieli. Tra le nuvole c'era il Suo Trono ed Egli era in piedi davanti al Suo Trono, aveva un atteggiamento sovrano, ma anche punitivo. Avete visto quel fulmine uscire dalla Sua mano e cadere su satana, che era giù all'inferno. Satana non poteva sopportare quel fulmine e sapeva che era la sua punizione, e mentre era in quell'atteggiamento di Potenza contro satana, Io entro e mi vedete sulla croce. Io rimango tra Mio Padre, Lui dietro, e davanti a Satana, davanti a Me, sotto, e ora esce da Me quel fulmine che, prima di tutto, avete visto uscire dalla mano di Mio Padre, e continuo a piegarlo.

Mio Padre ha cacciato Satana dal Cielo perché era arrogante, perché non rispettava la sua missione; ha tradito la Volontà di Mio Padre, si è ribellato a Lui ed è stato cacciato dal Cielo, all'Inferno.

Allora, quando entro, il Padre mio mi cede il suo potere, e anche se sono crocifisso, e potrebbe sembrare che io sia sconfitto, è proprio il contrario, quello stesso raggio di potere divino che viene da me contro Satana, mi sta dando un potere divino che il Padre mio mi ha concesso, perché ho dato me stesso per voi, perché io, il vostro Dio, nella sua seconda persona, sono sceso per essere tra voi. Vi ho portato la Conoscenza del Cielo, sono stato crocifisso, sono morto e risorto, ma, come fu annunciato nell'Antico Testamento, il Crocifisso, Io, il vostro Dio, avrei avuto quel Potere Divino sul male di Satana e sarei stato il Segno della Potenza, e chiunque Mi accetta così, come Dio che si è dato per voi, che è morto e risorto, sarà salvato.

Io ho il Potere che il Padre mio mi ha dato e ho lo stesso Potere di gettare coloro che non sono con Me, come Dio, nello stesso posto dove è caduto satana; ho anche il Potere di resuscitare, perdonare e portare nel Regno dei Cieli chiunque mi accetta come suo Dio, Salvatore e Redentore.

Non sono stato vinto dalla Morte, ho vinto la Morte e sono il vostro Dio. Venite a Me, dunque, miei piccoli; le vostre sofferenze, i vostri dolori, offriteli a Me, è la vostra croce, ma nel momento in cui vi unite a Me, state sconfiggendo il male di Satana, state sconfiggendo la vostra morte, che sarà irrimediabile, ma avrete vita in Me, risorgerete, e risorgerete per il Regno dei Cieli.

Satana ha disprezzato e tradito la sua missione a causa del suo orgoglio. Imparate questa lezione, miei piccoli: i piccoli e gli umili entreranno facilmente nel Regno dei Cieli, ma guai a coloro che sono accecati dal loro orgoglio e si allontanano dalla Verità. Saranno gettati nella fornace eterna.

Mi addolora dirvelo, miei piccoli, ma voi avete il libero arbitrio e se vi comporterete come Satana, non avrete posto nel Regno Eterno.

Grazie, miei piccoli.


LA PIA PRATICA DELLA GRANDE PROMESSA TUTTI IN PARADISO

 


IN CHE CONSISTE LA GRANDE PROMESSA 

La promessa . - Il Redentore divino promette a chi si comunicherà nei nove primi Venerdì del mese:  

1) La grazia della penitenza finale; cioè di annullare prima della morte colla penitenza i propri peccati e perciò di salvarsi l'anima, ché questo è il significato della parola «penitenza finale».  

2) Che non moriranno nella sua disgrazia; dunque che moriranno nella sua grazia, e [34] chi muore nella grazia di Dio certamente si salva.  

3) Che non moriranno senza: ricevere i santi Sacramenti, naturalmente quando questi fossero necessari. Non è escluso perciò che chi ha fatto i nove primi Venerdì del mese muoia di morte improvvisa. In tal caso egli era preparato alla morte ed in istato di grazia, oppure Gesù provvide che il colpito cancellasse col dolore i propri peccati.  

4) Che il suo Cuore divino sarebbe stato il loro sicuro asilo negli ultimi momenti della loro vita.  

Promesse meravigliose, e che Gesù motiva, perché gli uomini, trovandole troppo grandi, non si rifiutassero di prestare loro fede. E' per la sua eccessiva misericordia, che Egli si è degnato di fare questa promessa, che è dovuta al suo amore onnipotente. Si noti l'aggettivo onnipotente: l'uomo che ama non può molte volte dare ciò che vorrebbe alla persona amata; non così Gesù, il cui amore è onnipotente; Egli può dare alle anime che ama tutto ciò che vuole loro dare. Per eccesso di misericordia e di amore Egli vuole concedere loro la grazia della penitenza finale e la sua onnipotenza rende possibile l'attuazione della sua divina volontà; perché infinitamente misericordioso fa la [35] Grande Promessa e vuole mantenerla, perché onnipotente può mantenerla, e perché fedele la mantiene.  

Chi ha fatto quanto Gesù chiede nella Grande Promessa ha la certezza morale di fare una buona morte e di salvare l'anima.  

Le condizioni . - Il Signore le ha poste proprio Lui; non possono dunque venir mutate da nessuno, e devono venir poste come Egli le vuole. Il Signore chiede:  

1) Nove Comunioni, da farsi per nove mesi consecutivi nel primo Venerdì di ogni mese. Non si chiedono anche nove confessioni; bastano, per chi è in stato di grazia, nove Comunioni; queste non si possono trasportare in altri giorni, per esempio al sabato, alla domenica, né stabilmente, né in determinato caso; i nove primi venerdì devono essere consecutivi; una interruzione dovuta magari a smemoratezza o a forza maggiore, viaggio in alto mare ecc., obbligherebbe a incominciare di nuovo. Non si ammette che una sola eccezione: quando il primo venerdì del mese è il Venerdì santo, giorno nel quale la S. Comunione è proibita da Gesù stesso, per il tramite della Chiesa, a tutti, all'infuori del sacerdote celebrante e sotto forma di viatico. In questo unico [36] caso le Comunioni volute dal Signore si fanno in dieci invece che in nove mesi. Ne sarebbe eccettuato il solo celebrante che si comunica nel Venerdì Santo, se ha incominciato la pia pratica dei primi nove Venerdì. Egli dovrebbe applicare all'uopo anche la Comunione del Venerdì santo.  

Se qualcuno dunque, per un motivo qualsiasi, dimenticasse la Comunione di un primo Venerdì del mese, durante le nove Comunioni, dovrebbe incominciare da capo, perché le parole del Redentore divino sono tassative: nove sante Comunioni in nove primi venerdì del mese. Gesù non fa nessuna eccezione, non la dobbiamo fare neppur noi.  

Allo stesso modo, se qualcuno venisse in chiesa coll'intenzione di fare b santa Comunione e non trovasse occasione di confessarsi, o perché non c'è nessun sacerdote al confessionale, oppure perché vi sono molti penitenti e non può confessarsi, oppure non trovasse nessun sacerdote che gli amministri la Comunione, deve incominciare di nuovo la serie interrotta. Le persone che hanno bisogno di confessarsi, sanno che al mattino vi saranno molti penitenti e non possono aspettare a lungo, badino di confessarsi possibilmente la sera innanzi o di recarsi molto per [37] tempo in chiesa, in modo da poter essere tra i primi al confessionale.  

Né si dica che quella persona aveva il desiderio di confessarsi; il desiderio non è l'azione. Per lucrare l'indulgenza del giubileo dell'Anno Santo fa d'uopo recarsi a Roma e visitare colà le chiese prescritte; chi avesse da struggersi del desiderio di visitarle, ma per un motivo qualsiasi non potesse andare a Roma, non lucrerebbe l'indulgenza; allo stesso modo dicasi di chi voleva ricevere la Comunione, ma non poté per un motivo magari neppur dipendente da lui. Dicasi allo stesso modo di chi fosse ammalato il primo Venerdì del mese e non volesse ricevere la Comunione a letto o non trovasse un sacerdote volonteroso di portagliela.  

2) Le nove Comunioni devono essere fatte in istato di grazia, perché soltanto così viene onorato il Cuore adorabile del Redentore, mentre la Comunione sacrilega è il maggior oltraggio che si possa recare al Cuore di Gesù e il maggior peccato. Anche una sola Comunione sacrilega tra le nove renderebbe nulla la pia pratica e il fedele non avrebbe fatto quanto chiede il Cuore di Gesù.  

3) Le nove Comunioni devono essere fatte coll'intenzione di lucrare i vantaggi della [38] Grande Promessa. È buona cosa rinnovare l'intenzione esplicita ad ogni Comunione che si fa; ma basta destarla una volta, prima della prima Comunione, ed estenderla a tutte le nove Comunioni. Quest'ultima intenzione esplicita vale per tutta la seria di Comunioni, anche se non viene ripetuta, purché non venga ritirata, oppure si riceva una delle nove Comunioni con un'altra intenzione.  

Obiezioni e difficoltà . - 1) Che dire di una persona la quale facesse le nove Comunioni non solo coll'intenzione di garantire la salvezza della propria anima, ma anche di poter poi usare minor attenzione nella propria vita spirituale, di poter peccare magari mortalmente, avendo la certezza morale di giungere a salvezza?  

Se la persona aveva l'intenzione di fare le nove Comunioni per poter peccare poi venialmente o mortalmente, senza preoccupazioni o timori di spirito, perché certa della salvezza, ha presunto temerariamente della divina misericordia; ha fatto Comunioni sacrileghe; ha voluto approfittare della grazia di Dio per un ignobile motivo, e non ha impegnato il Signore a mantenere la sua promessa. Ma anche chi facesse le Comunioni per essere meno disturbato nella propria vita spirituale, per avere minor bisogno di [39] usare tutte quelle cautele che si richiedono per condurre una vita cristiana, non avrebbe fatto bene le nove comunioni e non parrebbe certo che Gesù abbia da mantenere la sua Grande Promessa.  

2) Come possiamo esser certi che le nostre Comunioni sono ben fatte?  

Una certezza assoluta là possiamo avere soltanto per rivelazione; ma non è questa certezza che si richiede: basta la certezza morale, che si ha quando si cerca di fare bene la Comunione, con purità di coscienza, ottenuta nel lavacro di penitenza, e con quella devozione del cuore che si può destare in un determinato istante della propria vita spirituale. Chi non tace nella confessione maliziosamente nessun peccato, desta il dolore e riceve meglio che può Gesù, ha fatto quanto sta nelle proprie forze per comunicarsi bene, e può starsene tranquillo. Non si richiedono delle Comunioni speciali; bastano le solite buone Comunioni che un'anima che crede e ama certo sa fare e fa.  

3) Se qualcuno, dopo di aver fatto le nove Comunioni, diventasse cattivo e magari si allontanasse dalla fede e da Dio, Gesù manterrebbe la Grande Promessa?  

Possiamo fare due casi. Il primo, che un tale dicesse: Ho fatto bene le mie nove [40] Comunioni e ho perciò la certezza di salvarmi; perciò voglio peccare allegramente: già so che mi salvo. Costui commetterebbe un peccato di presunzione, uno di quei peccati contro lo Spirito Santo, che non vengono rimessi né in questa né nell'altra vita, e non è a questi che il Signore ha fatto la Grande Promessa, la quale, se fosse stata fatta davvero anche a questi, piuttosto che sprone al bene sarebbe occasione e sprone a delinquere. Se invece qualcuno, senza speculare sulla divina misericordia e sulle nove Comunioni già fatte, dovesse traviare e cadere anche molto in basso, avesse magari da apostatare, egli pure sarebbe partecipe della divina promessa, dalla quale il Signore non ha escluso nessuno; per eccesso di misericordia l'amore onnipotente di Gesù non l'abbandonerebbe, la grazia farebbe dolce violenza al suo cuore, questo disgraziato riceverebbe il dono del pentimento finale, e morirebbe riconciliato con Dio.  

Non dobbiamo meravigliarci di questo eccesso di amore: quel Gesù che perdonò al ladrone prossimo a morire, lo canonizzò assicurandogli l'eterna salvezza, e lo volle primo frutto della sua redenzione e suo compagno nella discesa al limbo, non userà, nell'eccesso del suo amore, misericordia a chi lo ha amato, [41] lo ha ricevuto nove volte degnamente nel proprio cuore e fu, un tempo, tanto sollecito della salvezza della propria anima da aver voluto essere partecipe della divina promessa?  

4) Una causa sì esigua: nove Comunioni, può produrre un effetto così sorprendente, e garantire la vita senza fine?  

Non è vero che la causa sia da poco; essa è la più grande nell'ordine della grazia: l'eccesso cioè della misericordia di Gesù e l'onnipotenza del suo amore; abbiamo poi nove Comunioni, nove intime unioni dell'anima a Gesù; e chi sa quale sia il valore di una sola Comunione non si meraviglierà che Gesù abbia chiesto nove Comunioni, cioè il maggior tributo e il più profondo omaggio che la creatura gli possa offrire. Si possono pure applicare alle anime del Purgatorio le indulgenze che si lucrano facendo la S. Comunione e specialmente la plenaria, che è concessa a chi nel primo venerdì del mese medita alquanto, prima o dopo la Comunione, l'infinita bontà del Sacro Cuore di Gesù e prega secondo le intenzioni del Sommo Pontefice. (S. C. delle Indulg., 7 sett. 1897).  

È consigliabile di ripetere spesso questa pia pratica; i sacerdoti devoti del S. Cuore, [42] e i fedeli che si comunicano tutti i giorni, appena finita una serie di Comunioni ne incomincino un'altra; chi fa la S. Comunione tutti i primi venerdì del mese, offra tutte queste Comunioni per assicurarsi la divina Promessa e perché, se la prima novena non fosse ben riuscita, riesca almeno la seconda od una delle seguenti. Chi poi non fa la Comunione tutti i primi venerdì del mese ripeta almeno una volta le nove Comunioni.  

Ma questo non è un comando; è soltanto un consiglio.  

Norme pratiche . - Chi si comunica tutti i giorni: i sacerdoti che celebrano ogni giorno ed i fedeli che vanno tutti i giorni o almeno assai di frequente alla santa Comunione, adempiono le condizioni poste dal Sacro Cuore colla solita Comunione quotidiana e frequente, e i sacerdoti colla celebrazione della Santa Messa.  

Non occorre che il sacerdote applichi la Messa in onore del Cuore di Gesù; egli può prendere lo stipendio ed applicare per chi vuole, purché faccia la S. Comunione anche per assicurarsi la Grande Promessa; allo stesso modo i fedeli possono applicare la S. Comunione per chi credono, purché vi sia l'intenzione di onorare il Cuore divino di [43] Gesù, in conformità della Grande Promessa. Basta anche una sola serie di nove Comunioni, per aver diritto alla grazia della penitenza finale; diritto non per i nostri meriti, che non ne abbiamo, o perché noi possiamo costringere il Signore a concederci il premio del nostro operato; ma perché Gesù dolce si è legato a noi con questa promessa, ed è Lui stesso divinamente fedele, che vuole mantenere con fedeltà ciò che ci ha promesso con regale generosità.