giovedì 25 agosto 2022

Il Figlio Mio è asceso al cielo dopo tutte le sue sofferenze, il Padre Suo lo ha liberato da tutte le sofferenze che voi uomini siete stati capaci di procurargli.

 


Maria Addolorata

Il Figlio Mio è asceso al cielo dopo tutte le sue sofferenze, il Padre Suo lo ha liberato da tutte le sofferenze che voi uomini siete stati capaci di procurargli. Io vi prego, pentitevi di tutti i vostri peccati se vorrete rinascere al cielo.
State esagerando con le vostre offese, non riconoscete che Colui che ha dato la vita per voi è il vostro Creatore. Se siete su questa terra è soltanto perché siete stati amati dal vostro Signore, Dio dell’Universo.
Io prego per voi e continuerò a farlo finché l’Onnipotente vi richiederà a Lui. Non volete capire che il vostro mondo sta esaurendo tutte le sue gioie, voi non rispondete più a tutto ciò che Dio, nella sua grande bontà, ha voluto concedervi.
Sulla terra non riuscirete più ad avere i beni che Gesù vi ha donato a costo della sua vita. Quando capirete quanto sia grande il suo amore per voi, sarà troppo tardi.
Pregate e offrite le vostre sofferenze per i vostri fratelli che non vogliono riconoscere l’amore che il Mio Gesù ha per loro. La vita che state conducendo non corrisponde più all’amore che Dio aveva pensato per voi.
Pentitevi figli miei finché siete in tempo, non potrete più fare i vostri comodi poiché Dio, che ha creato il cielo e la terra per voi, così come ve l’ha donata, la riprenderà e tutto si concluderà per voi figli disobbedienti.
Io prego per voi ma ricredetevi e pregate per la vostra salvezza.

24 agosto 2022  - Valeria Copponi

IL PROBLEMA DELL'ORA PRESENTE ANTAGONISMO TRA DUE CIVILTA'

 


Delasuss, Henri; 

Il problema dell'ora presente. Antagonismo tra due civiltà  

(I Parte - Guerra alla civiltà cristiana) 


L'OPERA DEGLI ENCICLOPEDISTI E DEGLI ILLUMINATI RIPRESA DAI CARBONARI 

Il piano di totale disorganizzazione cristiana che vedemmo esposto nella corrispondenza degli  Enciclopedisti e nelle carte degl'Illuminati, non fu abbandonato né nel 1801 né nel 1814. La  Rivoluzione dell'89 non avea potuto attuarlo interamente, e l'istinto di conservazione aveva fatto  entrare la società se non nelle vie più rette, almeno in quelle che pareva dovessero allontanarla  dall'abisso in cui era andata a rischio di cadere.

Barruel, vedendo giungere la reazione, avea fatto fin dal 1798 questa profezia che de Maistre  formulava dal canto suo con non minore sicurezza: 

"Ciò che i settari hanno fatto una prima volta, lo faranno ancora, avanti di venire dì nuovo allo  scoperto. Essi proseguiranno nelle tenebre il grande scopo della loro congiura, e nuovi disastri  insegneranno ai popoli che la Rivoluzione francese non era che il principio della dissoluzione  universale che la setta va meditando". 

La dissoluzione universale mercé la diffusione in tutte le parti del mondo dello spirito  rivoluzionario ch'ebbe in Francia, un secolo fa, la sua prima esplosione, apparisce assai minacciosa,  nell'ora presente, a tutti gli uomini che considerano i fatti che si vanno producendo sui differenti  punti del globo, li confrontano gli uni cogli altri e loro fanno dire d'onde vengono ed a che tendono.  Nuovi disastri, più estesi di quelli della fine del XVIII secolo, e più radicalmente distruggitori, si  annunziano nelle idee correnti, nei fatti che si producono: fatti premunitori, perché ci avvertono di  ciò che racchiudono e di ciò che chiamano le idee più o meno condivise da tutti. 

Al giorno d'oggi come nel XVIII secolo, queste idee sono elaborate nelle società segrete e da loro  introdotte in tutti i paesi come in tutte le classi della società. 

Abbiamo visto i settari che distillavano, prima dell'89, il loro veleno nelle accademie volteriane,  nelle loggie massoniche e nelle retro-loggie illuminate, poi lo inoculavano nel corpo sociale che  corse il rischio di perire. 

Abbiamo visto nel periodo che si estende dal 1802 ai nostri giorni, ricomparire le medesime idee e  prender corpo ora in una istituzione, ora in un'altra. Al giorno d'oggi, siamo giunti al punto di udir  proclamare persino nel Parlamento la certezza di giungere questa volta a rovinare definitivamente la  religione; altrove non si sta contenti di tanto, ma si dice che bisogna rovesciare tutto l'ordine  sociale, abolire la famiglia e la proprietà per sostituire a tutto questo uno stato di cose che non si ha  coraggio dì definire. 

Quelli che manifestano questi disegni, quelli che hanno lavorato durante tutto il corso del XIX  secolo a preparare le vie alla loro attuazione, sono evidentemente gli eredi degli Enciclopedisti e  degli Illuminati, almeno quanto alle idee ed alle intenzioni. Son dessi ancor più di questo? Avvi tra  questi e quelli un vincolo sociale che fa un medesimo essere, che continua a volere nel XX secolo  quello che ha intrapreso nel XVIII? 

Lo stesso scopo, egualmente confessato da ambedue le parti e proseguito senza interruzione, sembra  rivelare la presenza d'un solo e medesimo agente. 

Per credere a questa identità abbiamo qualche cosa di più che dei sospetti ragionevoli. Noi abbiamo,  almeno per gli anni che decorsero tra la Restaurazione e la caduta del potere temporale dei Papi, dei  documenti somiglianti alla corrispondenza di Voltaire e agli scritti sequestrati dalla Corte di  Baviera. Per un caso affatto simile, essi caddero nelle mani dell'autorità pontificia, e siccome il  Governo di Baviera avea pubblicato quelli che avea sequestrati, così i papi Gregorio XVI e Pio IX  fecero pubblicare, come vedremo, quelli che la Provvidenza mise nelle loro mani. 

Riguardo ai tempi che seguirono l'usurpazione piemontese, cioè quelli in cui ci troviamo, ancora  non abbiamo che la luce dei fatti, ma essa è anche troppo chiara. 

Allorché la caduta di Napoleone condusse in Francia la Ristaurazione dei Borboni, la framassoneria  temette, malgrado le precauzioni che avea saputo prendere, un movimento retrogrado per l'opera  rivoluzionaria, in tutta l'Europa. I popoli vedevano la pace succedere alle guerre più terribili,  rinascere la prosperità dal seno delle rovine, il benessere, da tanto tempo assente, diffondersi di  luogo in luogo. L'opinione pubblica, ritornando alle idee monarchiche e religiose in Francia, in  Italia, nella Spagna e nella Germania, comprendeva che tutte le sciagure erano venute  dall'abbandono dei principii sui quali la società fin allora avea riposato. 

I capi supremi della setta si dissero l'un l'altro che non potevano lasciar correre e svilupparsi questo  moto antirivoluzionario. Perciò risolvettero non solo di arrestarlo, ma di riprendere di sottomano  quello che la Rivoluzione non avea potuto stabilire definitivamente. Difatti, noi vedemmo tanto  sotto i re legittimi, quanto sotto i re usurpatori, sotto la seconda e terza Repubblica come sotto il  secondo Impero, svilupparsi un piano di attacco contro la Chiesa e la società che rivelavasi come  saggiamente studiato e proseguito costantemente, sempre trionfante di tutte le difficoltà che  facevano sorgere avvenimenti imprevisti od altri più forti d'ogni umana potenza. 

Tanta accortezza, tanta perseveranza e tale successo rivelavano un organismo non meno potente che  arrendevole in mano dei capi della congiura anticristiana, in sostanza identico a quello che  adoperarono nel XVIII secolo per produrre lo scoppio del 1789. 

È questo organismo che finiranno di farci conoscere i documenti sequestrati da Leone XII. 

Ne vedemmo la principal forza situata, nel XVIII secolo, in Baviera, e mossa dalla mano di  Weishaupt. Nell'epoca della Ristaurazione, lo vediamo trasferito in Italia. Oggidì, la sua azione si fa  sentire soprattutto in Francia, ma si può credere che la mano che gli dà l'impulso è altrove. 

La massoneria è cosmopolita. In tutti i paesi del mondo essa congiura e lavora contro la Chiesa  cattolica. Essa ha giurato di annientarla completamente e per conseguenza dovunque. 

Ma se è presente ed attiva su tutti i punti dell'universo, non si comporta dappertutto nella medesima  maniera. Come lo fa osservare con ragione Claudio Jannet, essa ha i suoi centri di direzione e i suoi  teatri d'operazione. I centri di direzione si dissimulano nei paesi protestanti. Là sono i covi più  segreti della setta; là si preparano le rivoluzioni che devono scoppiare altrove. I teatri d'operazione  sono ordinariamente i paesi cattolici, e particolarmente la Francia e l'Italia contro le quali la  massoneria internazionale ha sempre preparate le sue più formidabili batterie.(1) 

Nell'epoca di cui ci occupiamo, è l'Italia ch'essa mette in rivoluzione, e i suoi principali strumenti  sono il Carbonarismo e l'Alta Vendita, a cui fu data la missione altra volta affidata all'Illuminismo.  Il Carbonarismo fu una società segreta nella società segreta della Massoneria. Fu creato per lavorare  al rovesciamento di tutti i troni e sopratutto alla distruzione del potere pontificio, chiave di vôlta  dell'ordine sociale. L'Alta Vendita fu nel Carbonarismo stesso una società ancor più segreta, che  riceveva istruzioni più misteriose e più precise per dirigere gli sforzi e del Carbonarismo e della  Massoneria, e farli convergere verso lo scopo da noi accennato. 

Nelle società cristiane, quali le aveano costituite la sapienza dei secoli e lo spirito del Vangelo, i  rapporti stabiliti tra il potere civile e il potere religioso per il bene del popolo, facevan sì che  l'autorità temporale fosse al cattolicismo e all'idea cristiana una prima difesa. Quindi, distruggerla,  uccidendo i re e rovesciando i troni, fu la prima opera intrapresa dalla framassoneria. Vedemmo già  in qual giorno e da quali cospiratori fu decretata la morte di Luigi XVI. L'assassinio del duca  d'Enghien e del duca di Berry che seguirono, la cospirazione permanente delle società segrete contro i Borboni di Francia, di Spagna, di Napoli, e di Parma, finita dovunque colla loro espulsione  attraverso fiumi di sangue, e coi più ignobili tradimenti, non possono lasciar più dubbio alcuno sul  significato del motto massonico: Lilia pedibus destrue; e, come disse Deschamps, sarà questo  l'eterno onore della più gloriosa e più paterna delle dinastie reali, d'essere stata scelta come primo  bersaglio nello sconvolgimento della religione e della società, da scellerati fanatici che sotto il nome  di Massoni e di Carbonari, ne han giurato la distruzione. 

Rovesciare i troni fu l'opera assegnata al Carbonarismo. All'Alta Vendita fu assegnata quella di fare  scomparire il potere temporale dei Papi e quella ancor più ardita e più incredibile, di corrompere la  Chiesa cattolica nei suoi membri, nei suoi costumi e perfino nei suoi dogmi. 

Carbonari, Vendita:(2) Questi nomi strani furono presi per nasconder meglio il complotto; i  cospiratori si presentarono come associati per un commercio di carbone.(3) Le Vendite erano di tre  classi o di tre gradi: le Vendite particolari, le Vendite centrali e l'Alta Vendita. L'Alta Vendita era  composta di quaranta membri. Si reclutava da se stessa, ed esercitava su tutta la Carboneria  un'autorità senza limite e senza controllo. Quando la creazione d'una Vendita centrale si riteneva  utile, due membri dell'Alta Vendita si rivolgevano ad un carbonaro che giudicavano idoneo al loro  intento, e, senza fargli conoscere ch'essi appartenevano ad una società ancor più segreta, gli  proponevano di organizzare una Vendita superiore a quella di cui egli faceva parte. 

Parimenti, per formare una Vendita particolare, due membri d'una Vendita centrale sceglievano un  framassone il cui carattere, la posizione sociale e il grado d'iniziazione potevano assicurare alla  Vendita l'influenza voluta. Senza far conoscere quello che essi erano, gli proponevano  semplicemente di formare, con lui e con qualche altro massone da scegliere, una associazione  d'ordine superiore alla framassoneria. Vendite particolari, in numero illimitato, venivano così unite  ad una Vendita centrale mediante due dei loro membri, ch'esse non sapevano essere in rapporto con  un'associazione superiore alla loro; e le vendite centrali, pure in numero illimitato, venivano unite  nella medesima maniera all'Alta Vendita, la quale governava tutto senz'essere scorta in nessuna  parte.(4) Le società segrete erano così costituite in forma di piramide umana, di cui i carbonari  tenevano il centro e delle quali tutti i pensieri, tutti movimenti, erano determinati da una specie di  suggestione lenta che penetrava potentemente nella massa, ma che non era chiaramente conosciuta  che al vertice d'onde discendeva nelle regioni inferiori. L. Blanc, dopo aver lodato l'ammirabile  elasticità di questa organizzazione, ci fa sapere che "fu interdetto ad ogni carbonaro appartenente ad  una Vendita, di introdursi in un'altra Vendita. Questa proibizione, era sanzionata dalla pena di  morte". Vedremo che l'Alta Vendita non era neppur essa più padrona di se stessa delle Vendite  inferiori: essa riceveva le sue direzioni da un Comitato superiore del quale sapeva l'esistenza,  poiché le intimava ordini, ma ne ignorava la sede ed il personale. 

Le Vendite centrali, a più forte ragione le Vendite particolari, si trovavano nella medesima  condizione di fronte all'Alta Vendita. Esse ricevevano istruzioni e parole d'ordine, senza sapere  d'onde né da chi venivano. 

La Carboneria è chiamata da L. Blanc "la parte militante della framassoneria".(5) Egli dice ancora,  e si potrà convincersene, che, come organizzazione, essa fu "qualche cosa di potente e di  meraviglioso". 

 

Tu alleanza con me

 


Ti prego, Signore,

sostieni la mia paura

di arrivare fino a sera

e di ricominciare domani.

Ogni minuto posso vivere 

non ignorando la tua complicità,

la tua alleanza con me

che hai reso speciale 

solo per il tuo amore, 

per la tua follia di farti nutrimento

e per la sete e la fame 

che in me hai lasciato. 

Amen.

Quando si è sedotti dalle cose del mondo ci si lascia gradualmente scivolare verso le comodità, si diventa ciechi e privi di luce.

 


18 agosto 2022

"... Molti oggi confondono il bene con il male... Quando si è sedotti dalle cose del mondo ci si lascia gradualmente scivolare verso le comodità, si diventa ciechi e privi di luce. È così che molti miei figli si trovano assorbiti dal male sì che diventa del tutto normale. Non dimenticate che la preghiera del cuore vi protegge da questo... Cari figli, non lasciatevi assorbire dalle falsità che il mondo vi porta! Diventate esseri di luce per i vostri fratelli e sorelle, per guidarli in questo mondo che è sulla via della perdizione. Verrà il tempo in cui non avrete più il tempo per raccogliervi, perché sarete totalmente assorbiti dagli eventi e soprattutto dalle tribolazioni che si presenteranno. Cari figli, pregate più che mai per mantenere la forza di perseverare. Caro figlio, grazie per questo tempo di preghiera. Benedico te e la tua famiglia spirituale. Tuo Padre che soffre nel vedere i suoi figli che si perdono..." 

(R. Brasseur)

 


mercoledì 24 agosto 2022

„Sono venuto dai Miei, ed i Miei non Mi hanno accolto.... “

 


Sono venuto dai Miei, e non Mi hanno accolto, non Mi hanno riconosciuto. Vengo riconosciuto solo raramente dagli uomini, quando Mi metto sulla via, e perciò non accettano nemmeno il Mio Dono come Regalo divino, oppure vi badano solo poco. Ma Io voglio essere riconosciuto dagli uomini, affinché valutino anche giustamente il Mio Dono di Grazia e l’impieghino per il bene della loro anima. Quante volte busso invano, e la porta del loro cuore rimane chiusa a Colui, il Quale porta loro il meglio, il Quale offre loro un Regalo, che ha un innominabile valore. Non Mi concedono l’accesso, non vogliono ascoltarMi, e perciò rifiutano la Cosa più preziosa, benché ne abbiano urgentemente bisogno. Sono venuto dai Miei, ed i Miei non Mi hanno accolto, perché non Mi hanno riconosciuto. Molti vogliono fare parte dei Miei, credono di appartenere alla Mia Chiesa e non conoscono la Mia Voce, quando li voglio raccogliere come Buon Pastore e li attiro e chiamo. Non riconoscono la Mia Voce e Mi rimangono lontani. Ma le Mie pecore riconoscono la Voce del loro Pastore, perché sono le Parole dell’Amore, che Io guido ai Miei dall’Alto, a coloro che aprono il cuore e Mi fanno entrare, appena chiedo l’accesso. Sono soltanto pochi che Mi riconoscono, ma per questo tutti avrebbero la facoltà, se ne fossero volonterosi di cercare il loro Padre dall’Eternità, perché Mi farei trovare da loro. Ma il desiderio per Me è troppo minimo, perciò non odono nemmeno la Mia Parola, la dimostrazione di Me Stesso ed il segno visibile del Mio Amore per gli uomini. E quando viene portato loro dai prossimi, manca la fede e quindi anche la comprensione per il Mio Amore e la Mia Grazia, che rivolge loro un mezzo, per giungere alla meta sulla Terra, all’unificazione con Me tramite l’amore. Per i Miei tutto è facilmente comprensibile, coloro che Mi fanno parlare a sé e valutano anche ciò che hanno ricevuto secondo la Mia volontà. A loro Mi posso avvicinare e farMi riconoscere, e non dubitano più di Me, Mi accoglieranno sempre nella dimora del loro cuore ed ascolteranno direttamente la Mia Parola. E muoveranno la Mia Parola nel cuore e diventeranno attivi. E comprenderanno anche la Mia Parola pronunciata sulla Terra, che il Mio Regno non è di questo mondo. Perché ora riconoscono il Regno di Dio, riconoscono il Padre, il Quale vuole venire dai Suoi e non viene riconosciuto dagli uomini, perché camminano senza amore. Ma chi è attivo secondo la Mia Parola, ha in sé l’amore e da ciò viene guidato al riconoscere, egli segue la Mia Chiamata, perché ha riconosciuto Me Stesso.

25 aprile 1951

Quale immensità di amarezza e di angosce ci è voluta perché l'Uomo DIO che resuscitava i morti e guariva i malati si bagnasse nel Suo stesso sangue!

 


4 aprile 1946, Sant' Isidoro di Siviglia. 

Gesù ha pregato a tre riprese il Padre di aver pietà di Lui.   Dio è rimasto sordo alle sue suppliche angosciate. Gesù sà  che è votato al sacrificio supremo e totale. Si abbandonerà  alla disperazione? Oh no! Rianima le Sue ultime forze per  applicare la Sua volontà nell'accettazione del suo ruolo di  vittima.  Accetterà tutti i dolori negli oltraggi, tutte le angosce, tutti gli abbandoni.  Ma lo sforzo per la sua volontà sottomessa supera il limite della Sua resistenza umana.  Allora,  gli succede ciò che mai si è prodotto in questa misura in  nessun altro uomo: il suo sangue, sotto forma di sudore,  scorre fino a terra.  Senza dubbio l'eccesso di tensione gli ha  rotto i capillari. Quale nuovo dolore suppone una simile rottura generalizzata, dolore fisico aggiunto a tanti altri di ogni  tipo!  Ma soprattutto quale immensità di amarezza e di angosce ci è voluta perché l'Uomo DIO che resuscitava i morti e guariva i malati si bagnasse nel Suo stesso sangue! 

Ecco ciò che dà la misura (senza dubbio ancora debole) della Passione del Divin Salvatore.  Come noi, che non abbiamo mai neanche lontanamente provato tale fenomeno,  potremmo avere la comprensione dell'agonia di Gesù?  Siamo dunque radicalmente incapaci di "compatirlo".  Solo Gesù può dare ai suoi amici un saggio delle Sue sofferenze.  Rari sono quelli che Egli giudica degni.  Ci vuole molto cuore.  Giacché non servirebbe comprendere. Comprendere senza compatire sarebbe vanità, sarebbe anzi una  specie di offesa alla delicatezza del Cuore di Gesù, una curiosità superflua. 

Ecco perché Gesù può dire: "Ho cercato dei consolatori, ma non li ho trovati". O mio Dio, la tua pena  è immensa come il mare, profonda come l'abisso; che possiamo fare per Te se ci stanchiamo anche solo a svuotarlo?.. né più né meno di quel che faceva il bambino di S.  Agostino. Potremmo sempre attingere, e ne resterà sempre altrettanto. Ah! è così che  invece di consolarti e alleggerirti, l'umanità Ti aggiunge senza sosta dolori e pesi in  quantità.  Per mille che Ti crocifiggono di nuovo, ce n'è uno ai piedi della croce con Te?   In tutta Gerusalemme non ci sono che le tre Marie e Giovanni.  Questa proporzione si è  mantenuta? 

"Quando il Cristo tornerà, troverà ancora la fede sulla terra?"  E dove non c'è più fede, come ci sarà l'amore?  É un circolo vizioso: l'amore genera la fede e la fede genera l'amore. E allontanandosi dalle loro tradizioni cristiane, gli uomini si induriscono: non amano più Gesù e  nemmeno i loro simili che Gesù considera altri Sé stesso. Giacché un altro modo per  consolare Gesù è consolare quelli che piangono e sollevare quelli che soffrono, amare  quelli che sono privi di tenerezze. Facendolo siamo un po' come l'Angelo che, dopo il  sudore di sangue, venne a fortificare Gesù. Anche questo ci è di lezione.  Non bisogna  mai smettere di lottare e di sperare: è quando tutto sembra perduto e ci sembra di essere  abbandonati che viene la consolazione e l'appoggio. Bisogna dunque credere che Dio  non ci imporrà prove superiori alle nostre forze, e, quel che è meglio, fare in anticipo a  Dio il sacrificio di tutte le nostre forze in unione con Gesù nell'orto degli ulivi.  É questo  "amare Dio con tutte le nostre forze". 

meditazioni, ritrovate tra i suoi scritti Fernand Crombette 

Quando la veggente vide la storia di Hom e Dsemschid - Ven. Anne Catherine Emmerick

 


VECCHIO TESTAMENTO 

Secondo le visioni del  

Ven. Anne Catherine Emmerick 


Quando la veggente vide la storia di Hom e Dsemschid 

Ho visto tutta questa storia di Hom e Dsemschid in una certa occasione in cui Gesù stava insegnando davanti ai filosofi pagani di Lanisa, una città di Cipro7. Questi filosofi parlavano di Dsemschid prima di Gesù come di un saggio re dell'Oriente che aveva vissuto nelle Indie, che possedeva un pugnale, ricevuto da Dio, con il quale distribuiva e delimitava terre e popolava regioni e diffondeva benedizioni ovunque andasse. Chiesero a Gesù se sapeva qualcosa di lui e dei prodigi che raccontavano del suo passaggio sulla terra. 

Gesù rispose loro che Dsemschid era stato solo un uomo saggio e prudente, secondo il senso e la natura, che era stato un conduttore di popoli che aveva guidato la sua tribù e aveva popolato alcune regioni con il suo popolo, quando questo cominciò a disperdersi, come accadde dopo Babele su scala più ampia. Disse loro che aveva dettato alcune leggi e che erano esistiti altri capi di popoli simili a lui, quando le razze non erano diventate così corrotte, come poi è accaduto. Gesù mostrò loro, però, quante favole erano state raccontate su di lui e inventate; mentre in realtà Dsemschid era stato solo un'imitazione e una falsa immagine del vero capo dei popoli che era stato Melchisedec, sacerdote e re. In questa occasione, Gesù disse loro di guardare a Melchisedec e al popolo di Abramo, perché quando i popoli erano dispersi, Dio aveva mandato a Melchisedec le migliori famiglie per guidarle e tenerle unite, e per preparare loro abitazioni e terre da abitare e per mantenerle pure. In questo modo, disse loro, questi popoli diventavano degni o indegni della grazia della chiamata e della promessa, secondo i loro meriti. Gesù ha aggiunto: "Chi fosse Melchisedec, potete pensarlo e immaginarlo; egli era certamente un'immagine primitiva dell'avvicinarsi dell'ora della grazia della chiamata; il sacrificio del pane e del vino che egli offrì deve ora essere compiuto e perfezionato, e questo vero sacrificio deve durare fino alla consumazione dei secoli. 


LA MIA VOCE È DOLCE E IL MIO SGUARDO È SERENO

 


LA MIA VOCE È DOLCE E IL MIO SGUARDO È SERENO

20/01/1995


          Vi do la pace con tutto il mio cuore e vi darò la salute perché possiate recuperare le forze. Figlio mio Benedetto, non puoi lasciarti sopraffare dalla paura di un piccolo disturbo. Le strade sono così, sono state create con alti e bassi. Nel corso della vita ci sono inciampi, ma non bisogna lasciare che la malattia prenda il sopravvento. Rende il corpo incapace di resistere, ma bisogna aiutare la persona a insistere, invocando sempre il mio nome: "Gesù! Gesù! Guardatemi, voglio essere guarito. Getta il tuo sguardo su di me", e io, Gesù, ti risponderò finché avrai fede. Io sono il rimedio per tutti i mali. Per Me non c'è malattia che non possa curare. Sono immortale. Con Me ho tutte le vite, che possono scomparire o perdersi solo se non mi cercano. Quante volte avete visto persone che per i medici non avevano alcuna cura, e sono state salvate da Me. Nessuno muore senza il mio permesso. Se per Me o per il Mio nemico, sono Io a decidere. Bento, mio amato figlio, non guardarmi più così, con tristezza. Ti amo così tanto che non mi allontanerò mai da te. Sono sempre vicino a te. La separazione, ora, è generale. Farò di tutto perché il mondo sappia chi sono. Entrerò nelle case delle famiglie e vedrò chi mi serve e chi no. La scelta è già stata fatta. Se c'è qualcuno che mi ha obbedito, lo prenderò di mezzo e lo metterò insieme alle altre mie pecore.

          La Luce è ora posizionata sul tavolo. Non sarà più nascosto. Ciò che è mio risplenderà, così che tutti coloro che mi hanno rifiutato vedranno con i loro occhi ciò che è mio. Dove ci sono due o tre che parlano nel mio Nome, Io sono vicino; ma dove c'è il mio nemico, con le sue azioni malvagie, Io mi allontano e lascio tutto a lui. Voglio che i miei figli mostrino nel loro cuore chi sono. La bellezza di una persona sta dentro di noi. Le mie parole escono dalla bocca dei miei amati come una sorgente che dà acqua pura. Cresce sempre, sempre di più, non smette mai di sgorgare. I miei insegnamenti si diffondono giorno dopo giorno, soprattutto ora che non c'è tempo da perdere. Darò più forza e intelligenza a coloro che ho scelto. Tutti avranno una sola voce, la mia. Lo si saprà dalla sincerità e dalla semplicità con cui ciascuno parlerà nel Mio Nome. Quando ho riversato il mio Spirito su queste persone, le ho liberate dalle esagerazioni che molti fanno per Me, cercandomi con le loro grida di lode esagerate. Io, Gesù, non ho lasciato questo esempio dove sono andato. La mia voce è dolce, il mio sguardo è sereno. Preghiera che ho rivolto al Padre mio in silenzio. Nemmeno i miei dodici discepoli ascoltavano quando pregavo. Non voglio nemmeno persone che non misurano le loro parole, gridando per farsi sentire da tutti; questo non mi serve. La pace la do quando mi chiedono, ma non gridano contro di Me. Cantare una nuova canzone, tutti ad una sola voce. Mi piace molto, sono al fianco di tutti coloro che Mi lodano dolcemente.

          Benedetto, mio caro figlio, ovunque tu canti per Me, io ti ascolto con il massimo piacere, perché è così che mi piace. Il rumore di uno strumento non mi dà gioia, preferisco il tuo modo di essere, figlio mio.

          Ora voglio benedirvi e ridarvi la salute.

          Prendi la mia benedizione, figlio mio. Sarò sempre dalla vostra parte.

GESU'


Miracolo! Il Bambino Gesù appare nell'Ostia Consacrata! [centinaia l'hanno visto]

 


Come è apparso, a chi e come è stato indagato e come è stato approvato.

Quando il Signore si manifesta, cioè appare davanti ai nostri occhi, è un grande evento che contiene un messaggio.

Ma quando appare con l'apparizione di Gesù Bambino, lo stupore è maggiore perché Gesù è già cresciuto, anche se sappiamo che può prendere qualsiasi forma voglia.

E lo stupore è ancora maggiore quando questa manifestazione avviene più di una volta nello stesso luogo.

E quando quell'apparizione di Gesù Bambino si ripete nello stesso luogo, avviene all'interno di un'ostia consacrata e viene vista da una moltitudine di persone di un villaggio, lo stupore è molto più grande, perché non è mai accaduto.

Qui parleremo del miracolo eucaristico, in cui la folla e i sacerdoti hanno visto ripetutamente la figura di Gesù Bambino in un'ostia consacrata.

Fin dall'inizio del cristianesimo Gesù in persona si è presentato con miracoli per certificare la sua esistenza, la sua divinità e la sua presenza reale nelle ostie consacrate.

La Chiesa sostiene che un sacerdote ordinato seguendo la linea apostolica fa apparire realmente Gesù Cristo nel pane e nel vino, quando compie la sua consacrazione nella Messa.

Questa transustanziazione non può essere vista con occhi fisici, e quindi alcuni dubitano che accadrà e la prendono solo come simbolo.

Ecco perché il Signore ha prodotto centinaia di miracoli a scopo didattico, per mostrare che è così, che è realmente presente nell'ostia consacrata nei miracoli eucaristici.

Decine di miracoli eucaristici sono accaduti.

Alcuni sono stati studiati scientificamente perché hanno lasciato tracce permanenti.

Come nel caso degli ospiti sanguinanti, dove è stato possibile verificare che il fluido che presentavano fosse sangue umano, tipo ab + e parte del tessuto del muscolo cardiaco.

Mentre altri miracoli eucaristici sono stati eventi soprannaturali accaduti con le ostie.

In alcuni casi sono state apparizioni soprannaturali di figure all'interno dell'ostia consacrata.

E all'interno di questi miracoli eucaristici, che non lasciano un segno indelebile, ci sono quelli che mostrano l'immagine di Gesù Bambino.

Cioè, colui che si manifesta sensorialmente nell'ostia consacrata non è Gesù adulto, ma se stesso, ma nella sua infanzia.

Ci sono casi famosi, come il miracolo eucaristico del III secolo nel deserto d'Egitto, in cui un monaco dubitava della transustanziazione, e una volta, quando il sacerdote sollevò il pane eucaristico, vide un angelo con una spada versare il sangue del bambino nel calice.

Un altro è il miracolo eucaristico di Moncada, in Spagna, avvenuto nel 1392 quando un sacerdote fu tormentato dal dubbio che la sua ordinazione sacerdotale fosse valida, perché era stato ordinato da un vescovo che dipendeva dall'antipapa Clemente VII.

Poi, il giorno di Natale del 1392, accadde che Agnese, la figlia di 5 anni di una nobildonna, si rifiutò di lasciare la chiesa, perché voleva giocare con il bambino che il parroco aveva avuto tra le mani durante la consacrazione.

Poi, dopo la Messa, il sacerdote fece l'esperimento di mostrare alla ragazza un'ostia consacrata e una non consacrata, e si scoprì che la ragazza vedeva il Bambino Gesù solo nell'ostia consacrata e non in quella non consacrata.

Nel corso degli anni questa ragazza sarebbe diventata un'eremita e oggi il suo processo di beatificazione è stato aperto.

E molte volte più tardi, nel 1903, a San Martín de Manzaneda, sempre in Spagna, accadde un altro miracolo eucaristico che fu annunciato da una ragazza, ma che tutti i presenti alla Messa videro.

Videro sull'altare una bella bambina tra i 7 e gli 8 anni, al posto dell'ostia consacrata, vestita con una veste bianca e con le braccia tese.

Il celebrante affermò che il ragazzo aveva le braccia inchiodate a una croce, con il petto aperto da cui la ferita spuntava sul fianco.

Continuò con la massa piena di paura e non osò prendere l'ostia, e fu l'ospite stesso che si mosse nella stessa tazza.

E in questo video vogliamo fermarci a un miracolo eucaristico con Gesù Bambino accaduto 2 volte, a Eten, in Perù, nel 1649, e che è stato certificato dalle autorità civili ed ecclesiastiche del momento, e tutto è stato documentato.

Il villaggio di Eten non è più al posto di allora, perché nell'anno 1660 ci fu uno tsunami che distrusse la piccola città e costrinse a trasferirsi nell'attuale Eten.

Tuttavia gli etnoniani sono riusciti a ricostruire con fatica la vecchia chiesa di Santa María Magdalena e una cappella, e hanno anche fatto un'immagine di Gesù Bambino come racconta la storia, che si celebra il 2 giugno.

Questo miracolo eucaristico di Eten avvenne come conseguenza di un sacrilegio che si era verificato nella città di Quito, la mattina presto del 19 gennaio 1649.

In cui alcuni malfattori definanziarono il Tabernacolo e presero il calice d'argento, maltrattando le ostie consacrate e lasciandole annaffiate sul pavimento, alcune rotte e altre senza poter essere trovate.

Il 2 giugno 1649, una riparazione fu fatta nella piccola città di Eten, in Perù, con una solenne esposizione del Santissimo Sacramento, durante i vespri della festa del Corpus Domini.

Il frate francescano, Jerónimo de Silva Manrique era inginocchiato davanti all'ostensorio sull'altare, che conteneva il Santissimo Sacramento o l'ostia consacrata, quando vide un bambino all'interno dell'ostia sotto forma di un quadro dipinto.

Poteva essere visto a mezza lunghezza verso l'alto, indossando abiti viola e capelli biondi ondulati.

Anche tutti i presenti videro il bellissimo Bambino, e poi guardarono mentre si muoveva sull'ostia, dirigendo il suo dolce sguardo verso la folla.

Immediatamente il sacerdote mandò a chiamare con grande fretta il cittadino spagnolo Domingo Martínez e il sindaco di Eten Don Pablo Quinoncial, per salire all'altare e verificare da vicino il Bambino nell'ostia consacrata, che confermò il fatto, essendo testimoni del miracolo.

Mentre i presenti gridavano di gioia e piangevano prostratamente adorando il Signore.

Poi il sacrestano gridò "miracolo, miracolo!", la gente lo ripeté e suonarono le campane della chiesa.

A tutto questo ha indagato il vescovado, che ha inviato 7 domande a ciascuno dei presenti per chiarire i fatti.

E il 22 luglio 1649, 50 giorni dopo il primo miracolo, avvenne il secondo miracolo, nella festa di Santa Maria Maddalena, patrona della città, che si celebra il 21 e 22 luglio.

Il Padre del Convento di San Francisco de Chiclayo, Fray Marcos López, è stato invitato a prendere in carico l'ufficio religioso dei Vespri, in compagnia dei Padri Jerónimo de Silva Manrique, Fray Tomás de Reluz e Fray Antonio Crespo, tutti dell'ordine francescano.

Il 21, tenendo presente l'evento dell'apparizione di Gesù Bambino nell'Ostia Consacrata, nella notte della vigilia del Corpus Domini il 2 giugno, ha organizzato l'esposizione del Santissimo Sacramento, nel caso in cui fosse accaduto un altro miracolo, ma non è successo nulla.

Ma il giorno dopo, il 22 luglio, mentre il coro cantava, alzò gli occhi verso l'ostensorio sopra l'altare e vide un'ombra confusa, come il corpo di un bambino, nell'Ostia Consacrata.

Fece segno con gli occhi a Padre Silva Manrique di chiedere se vedeva l'ombra e indicò che l'aveva effettivamente vista.

Poi padre Marcos López ha abbassato la custodia e ha iniziato la processione portandola tra le mani, senza che si vedesse nulla.

Ma mentre si fermava per la folla per adorare il Santissimo Sacramento, vide dietro l'ostia consacrata la stessa ombra, anche se più scura, che rimase fino a quando non lasciò la Chiesa.

La processione proseguì fino al primo altare, dove il Santissimo Sacramento fu esposto per un po', e lì la mezzaluna in cui l'ostia era incastonata nell'ostensorio, divenne rossa per diversi minuti.

E poi non è successo nulla durante il viaggio della processione per le strade, né quando hanno riservato l'ospite nel tabernacolo.

Ma poi, verso le cinque del pomeriggio dello stesso giorno, spinti dalle loro riflessioni su ciò che avevano visto, i padri accettarono di riunirsi per adorare il Santissimo Sacramento.

Si radunarono chiusi in Chiesa con le loro stole addosso e tolsero il Santissimo Sacramento dal tabernacolo.

L'hanno messo in cima all'altare e che sorpresa e prodigio!

Lo stesso Bambino Gesù apparve sull'ostia davanti agli occhi dei quattro sacerdoti, confermando il suo vero aspetto, e dopo pochi minuti scomparve, e immediatamente tre cuori bianchi uniti insieme apparvero sull'ostia.

Avrebbero quindi interpretato i 3 cuori uniti come una manifestazione della Santissima Trinità.

I sacerdoti si vergognavano del loro comportamento ingrato, non facendo conoscere al momento questa nuova apparizione di Gesù Bambino, al popolo attuale.

Temevano un forte rimprovero da parte dell'enorme massa di partecipanti alla festa.

E presto si misero a confessare sotto giuramento ai giudici ecclesiastici la loro visione portentosa e la loro colpa.

Questa apparizione è stata approvata dal vescovo, ma recentemente hanno portato la petizione al Vaticano per approvare centralmente il miracolo eucaristico di Eten.

Ebbene, fin qui quello che volevamo parlare è il miracolo eucaristico di Eten, il più documentato in cui il Bambino Gesù è apparso nell'ostia consacrata.



Presto uno scisma farà tremare la Chiesa di Roma, avvolta dalle tenebre.

 


Trevignano Romano 23 agosto 2022

Cari figli, grazie per aver risposto alla mia chiamata nel vostro cuore. Figli miei, pregate, pregate tanto, perché il mondo è in grande pericolo, l’umanità è in grande pericolo, anche la Chiesa chiude le porte.  Figli miei, presto uno scisma farà tremare la Chiesa di Roma, avvolta dalle tenebre. Figli miei, ricordate che Io sono qui tutti i giorni insieme al mio Gesù, non temete perché avrete sempre il nostro conforto, quando invocherete i nostri nomi.  Figli, pregate in particolare per la Francia, perché ha perso la fede, i segnali inviati dal cielo saranno molto forti ed evidenti. Ora vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, amen.

IL MANOSCRITTO DEL PURGATORIO

 


Il 15 febbraio 1874 dovette subire il primo colloquio... E fu così che fino al novembre del 1890 fra l'anima di Suor Maria Gabriella e Suor Maria della Croce si ebbero le misteriose relazioni


MAGGIO 1886. - È vero che nessuno merita le grazie del buon Dio; sono esse dei favori, ma quando Egli ce ne largisce conviene riceverle con riconoscenza e trarne profitto.

All'anima religiosa è necessario lo spirito interiore, la vita di sacrificio, la purità d'intenzione: ecco il compendio della vita.

Imparate a rispettare la Regola ed i Sacerdoti. Coloro che se la prendono coi Ministri di Gesù Cristo, Lo feriscono nella pupilla dell'occhio. Guai! Tre volte guai a quelli ed a quelle che così agiscono!

Quel che una Religiosa può fare di più accetto al buon Dio in suffragio dei propri parenti defunti, non son tanto alcune preghiere, quanto tutte le sue azioni compiute con una grande purità d'intenzione ed in unione con Nostro Signore.

Sulla terra Gesù maggiormente crocifigge l'anima che Egli più ama, ma la croce inviata da Dio ha sempre delle dolcezze unite alla sua amarezza. Non è lo stesso delle croci che ci giungono per propria colpa: questo contengono solo amarezza.

 

NOVEMBRE 1886. - Tutte queste prove!... Il buon Dio ha permesso ogni cosa per mettervi tutte alla prova, per infondervi forza d'animo ed altresì per far trionfare la sua gloria, la sua giustizia ed il suo amore.

... Egli desidera... la vita d'unione con Lui, di riparazione e d'orazione. Se prendete seriamente a cuore gl'interessi di Gesù, Egli parimenti prenderà a cuore i vostri.

SUOR MARIA DELLA CROCE


Ti chiedo una preghiera, perché ne ho molto bisogno, per corrispondere degnamente alla vocazione.

 


LETTERA 15   

A Maria Kolbe, Cracovia Sia lodato Gesù Cristo  

Roma 1 I 1915 


Carissima mamma!  

 Ho ricevuto proprio oggi la cartolina e secondo il tuo desiderio rispondo subito. Ti avevo scritto una cartolina di auguri per le Feste con alcune notizie. Non so se l'avrai ricevuta. Perciò, ora ti auguro la più copiosa benedizione  da parte del Bambino Gesù. Inoltre, ti faccio sapere che, grazie al Signore Iddio e gloria, alla Vergine santa, ho emesso la professione solenne ed ho ricevuto la tonsura e i quattro ordini minori. Nella professione ho assunto anche il nome «Maria».  

 Ho saputo di Fr. Valeriano e domanderei il suo indirizzo 1. Che ne è di papà e di Beppino, perché è ormai da lungo tempo che non mi scrivono.  

 Ti chiedo una preghiera, perché ne ho molto bisogno, per corrispondere degnamente alla vocazione.  

II figlio sempre affezionato  

Fr. Massimiliano M. Kolbe  

 La corrispondenza deve essere indirizzata come segue: «Roma Italia» e non «Rzym Wfochy», perché alla posta hanno corretto così.  

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 (1) Fr. Valeriano Kolbe allo scoppio della prima guerra mondiale si era arruolato tra i legionari che combattevano per l'indipendenza della Polonia. 

PREGHIERA PER LE ANIME CIECHE CHE SONO PERDUTE

 


FIGLIOLI: CREDETE ALLE VOSTRE LABBRA?

 


Figlioli del mio Cuore Immacolato, vi chiedo se credete veramente a ciò che dite quando nel santo sacrificio quotidiano confermate la vostra fede dicendo: "Credo in Dio Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra... la risurrezione della carne e la vita eterna, amen".  

Vi invito con amore materno a esaminare dentro di voi quanta verità c'è in ciò che professate, affinché possiate avere una concezione profonda di ciò che è la fede, guardate dentro di voi e interrogate il vostro cuore per sapere se crede veramente ed è convinto che l'inferno esiste; Vi pongo questa domanda come madre dell'umanità, perché se ci credete veramente, non sarebbe possibile per voi avere un rapporto benevolo con il peccato, quello che vi rende duri di cuore e resistenti ad accogliere docilmente le grazie che il cielo vi offre per la vostra santificazione, e realizzare così i disegni divini nella vostra vita. 

Quando una persona crede fermamente e realmente che l'inferno esiste, si trasforma; sarà terrorizzata dal peccato e da qualsiasi legame che la leghi al male. 

Quando un corridore fa una gara, se inciampa si rialza e continua a correre; così voi, figlioli, fate una gara sulla terra per raggiungere la vita eterna con la rinuncia al peccato; ma se cadete nel peccato, Dio Padre vi tende le mani perché possiate rialzarvi con i sacramenti.  

Finché avrete la carne sarete sempre inclini al peccato, ma guardate al sacramento della riconciliazione come al grande dono d'amore che vi solleva dai vostri peccati e vi rialza con i sacramenti e vi avvalete quotidianamente del pane disceso dal cielo che vi rafforza nelle prove della vita, per dare battaglia e non cadere facilmente nelle occasioni di peccato. 

Se credete veramente in ciò che le vostre labbra esprimono quando CREDETE, allora dovete essere certi che l'inferno esiste, e quindi che esiste anche la Nuova Gerusalemme, in cui abitano i santi del cielo. 

Pensate, figlioli, che nel vostro passaggio nel mondo vi giocate il vostro destino eterno; pensate che è nel vostro libero arbitrio che Dio Padre vi dà la possibilità di fare la scelta del luogo dove abiterete in eterno, pensate che la vita nella carne è solo un istante nell'eternità e che oggi, ora, dovete giocarvi il tutto per tutto.  

Il momento di avvalersi della misericordia di Dio è adesso. Tenete sempre presente che finché sentite il cuore battere nel petto avete tempo per accettare la misericordia di Dio Padre, una volta usciti dalla carne incontrerete la Sua giustizia. 

Avete nel cuore un impegno con Dio Padre, che ha creato ciascuno di voi dal nulla, a sua immagine e somiglianza e ha soffiato in voi il respiro della vita quando eravate nel grembo delle vostre madri, ha creato ciascuno di voi con amore affinché nella vostra libertà impariate ad amarlo, impariate a conoscerlo, impariate a riconoscerlo; affinché impariate a obbedirgli e sulla terra facciate passi di santità che vi porteranno in cielo alla gloria eterna; ma se vi impegnate in questa realtà nella vostra vita e accettate che non siete venuti fuori dalle pietre, che non siete venuti fuori da un'esplosione atomica, ma che siete stati creati da Dio Padre; che vi ha fatto con le sue mani, allora diventate figli di Dio, perché accettate il vostro Padre Celeste che vi ha creato, e diventate piccoli perché avete la capacità di riconoscere che siete un'opera di Dio, ma non la vostra opera. 

I tre nemici dell'uomo sono la carne, il mondo e il diavolo. La carne è l'umanità decaduta, l'umanità peccaminosa dell'uomo, quella che nella carne vi inclina al peccato; ma è per questo che Dio Padre vi chiede obbedienza, affinché possiate sottomettere le tendenze malvagie di cui siete gravati e possiate obbedire a Lui, che è uno dei motivi per cui siete stati creati. 

Il secondo nemico dell'uomo è il mondo; non bisogna confondere il mondo con la terra, con la creazione; il mondo è uno spirito; vive in termini di cose materiali e le adora. Al mondo appartiene tutto ciò che adora le cose temporali per trarne un beneficio malvagio; è il terreno di coltura da cui emergono vanità, egoismo, violenza, vizio, decadenza; è uno spirito. A questo punto, figlioli, l'importante è che vi definiate come esseri spirituali e possiate sapere se lo spirito che anima la vostra esistenza mentre attraversate la terra è lo spirito del mondo o è lo Spirito Santo di Dio che abita in voi per la vostra santificazione. 

Il terzo nemico dell'uomo è il diavolo; si tratta in particolare di un angelo decaduto che fa parte di quel terzo degli angeli che furono gettati sulla terra dalla presenza di Dio (Apocalisse 12:9: Il grande drago, il vecchio serpente, noto come diavolo o Satana, fu gettato fuori; il seduttore del mondo intero fu gettato sulla terra e i suoi angeli con lui). La tentazione del vecchio serpente per l'uomo è: "sarete come Dio", quindi vi dico che l'inferno è costituito dalla divinizzazione dell'uomo. Oggi la psicologia moderna parla di "autostima", "pensiero positivo", "autorealizzazione" divinizzando l'uomo come autosufficiente, dimenticando che è opera di Dio e che deve sottomettere il suo libero arbitrio alla volontà divina per raggiungere la santità. 

Piccoli miei, c'è molto da fare, c'è molto da dare, c'è molto da pregare, c'è molto da digiunare. 

Scoprite la vostra vita nella Luce dell'amore di Dio, dove non ci sono tenebre né pieghe; tutto è nelle vostre mani figlioli, dura è la battaglia che dovete combattere con le schiere del male, ma non dimenticate che state combattendo per raggiungere la corona della vita eterna, come degni eredi del trono dell'Altissimo.  

La dimora celeste è preparata per ciascuno di voi, e la porta d'ingresso è il Sacro Cuore di Gesù che ha i vostri nomi iscritti nel suo sangue versato sulla croce. Spalancate i vostri cuori per accogliere l'amore misericordioso ed eterno che Dio Padre pone in voi, quello che vi darà la ricompensa eterna.  

Vi amo figlioli, vi do la mia benedizione; Madre Maria. 


 IO, MADRE MARIA, VI GUIDO NEL VOSTRO CAMMINO, VI DO GLI STRUMENTI NECESSARI AFFINCHÉ POSSIATE RIPARARE IN TEMPO CIÒ CHE AVETE FATTO DI SBAGLIATO, SOLO COSÌ SARETE VICINI A ME; POTENDO CON ME SALVARE COLORO CHE AMATE. 

Maggio. 2019