mercoledì 30 agosto 2023

Ho sperimentato che solo la preghiera ottiene la grazia della conversione.

 


LETTERA 54

A Fr. Alfonso Kolbe, Grodno S.I.G.C.  

Zakopane 12 I 19211  

 

Caro fratello!  

 Mi scrivi che non riesci a organizzare nulla; senza dubbio contribuisci di più alla gloria di Dio e alla salvezza delle anime studiando secondo l'obbedienza, che operando miracoli di conversioni, ma contro la volontà di Dio. Comunque, devo dirti che anche a Zakopane, fra gli studenti universitari, hai fatto qualcosa; infatti, ho ritenuto opportuno leggere ad alcuni di loro la poesiola «Blogoslawieni»2 in risposta alle loro insinuazioni contro il clero.  

 Possiamo ringraziare l'Immacolata, poiché il più accanito avversario (non so se già te ne ho scritto) si è arreso alla grazia di Dio e, prima di partire da Zakopane, ha voluto confessarsi. Ho anche battezzato uno studente ebreo che stava ormai in punto di morte3: e il fatto ha provocato una scenata quando sono giunti la madre e il fratello, ma ormai tutto era compiuto. 

 Faresti una cosa lodevole se qualche volta tu volessi pregare il sacratissimo Cuore di Gesù, per mezzo dell'Immacolata, per la conversione di «tutti» gli studenti universitari che si trovano qui. Ho sperimentato che solo la preghiera ottiene la grazia della conversione.  

 Quanto alla mia salute, sono ancora febbricitante. Potresti accennare a P. Innocenzo dei miei progetti di fisica 4. In ogni caso, glieli manderò io stesso appena mi sarò ristabilito un poco (forse egli potrà preparare un modellino).  

 Prega sinceramente per la salvezza della mia anima e, se è per la maggior gloria di Dio, anche per quella del mio corpo (ma sempre sotto condizione).  

Tuo fratello  

Fr. Massimiliano  

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(1) Nell'originale vi è l'indicazione «1920»: si tratta, evidentemente, di un errore. - (2) G. SK 48, nota 1. - (3) Era uno studente di medicina di Tarnòw. - (4) Tra gli scritti di P. Massimiliano vi è un progetto per il volo interplanetario, dal titolo: Etereoplano ed altri apparecchi, che egli presentò a P. Giuseppe Gianfranceschi, professore della Gregoriana a Roma, il 22 XI 1918 (cf. SK 988 D, alla stessa data) e che alcuni giorni più tardi comunicò alla rivista milanese Scienza per tutti. Negli stessi anni P. Massimiliano abbozzò alcuni progetti per un telegrafo e un trattato di matematica (cf. SK 34, nota 2). 


Io sono il Padre - Io sono il Figlio, l'unico e vero Dio

 


Messaggio di Dio a JNSR (Francia)


Signore, sono disponibile nella misura in cui Tu vuoi scrivere la Tua santa Parola, sia fatta la Tua volontà.

Il Signore dispone di tutto, del presente come del futuro, ma lascio l'uomo libero di tutti i suoi atti, ed è in questa libertà data dal suo Dio che l'uomo dispone di se stesso per il suo bene come per il suo male.

Finora l'uomo è stato completamente libero di scegliere, ma per quanto riguarda il male (solo Dio conosce l'ora della sua fine), lo fermerò in tempo, perché si sta facendo tardi. Allora comincerete a vedere la Nuova Alba alla fine di questo Tempo, quando nulla si frapporrà, perché scomparirà per sempre.

Arriverete tutti ai Santi Comandamenti di Dio che Mosè ascoltò sul Monte Horeb, scritti su pietra dalla mia mano santa e divina. In quel momento, la fine del male sarà l'ultimo sussulto di tutti gli elementi rabbiosi, avrò già ritirato l'uomo dal male, perché la fine di Satana avverrà tra Dio e lui.

Lo sconfiggerò davanti ai miei santi Angeli, testimoni della fine del mio nemico e di tutta la mia Santa Creazione, con l'uomo per primo. Tutte le vite appartengono a Dio.

IO SONO IL DIO DI ABRAMO, ISACCO E GIACOBBE - IO SONO L'INFINITO E L'INCREATO.

Potete dire di esservi creati da soli? Potete dire di essere capaci di creare qualcosa senza l'aiuto di Dio e di tutto ciò che riguarda la Mia creazione?

Potete iniziare a toccare l'Infinito. Sperate, senza il Mio aiuto, di penetrare l'inizio dell'origine della Mia Creazione?

DIO NON HA INIZIO NÉ FINE


SONO L'ESISTENZA

IO SONO IL DIVINO

SONO IL VOSTRO UNICO E VERO DIO

SONO NEL PADRE «IL FIGLIO»

IO SONO l'Inizio dell'Uomo

IO SONO il cammino del Tempo

IO SONO l'Alfa e l'Omega di tutte le cose - Ma prima dell'Alfa,

IO SONO «L'ESISTENZA»

Colui che non ha né inizio né fine.

IO SONO LA VITA - LA VERITÀ - LA VIA


E perché l'uomo possa capirmi e amarmi, "IO SONO" vi ha dato di Sé per la vostra Terra, come per tutto l'Universo, un ESSERE VIVENTE - FUORI DI SÉ: LA SUA PAROLA, LA SUA PAROLA FATTA FLESSIONE, che per il suo Amore e per la sua Obbedienza è ancora LO STESSO DIO, fuori di Dio, che come voi e per voi ha voluto avere un inizio.

Ma se la fine della sua esistenza sulla Terra assomiglia all'UOMO DELLA SOFFERENZA, con la sua Santa Risurrezione, Egli vi mostra "ciò che l'uomo sarà", "se crederà nel Dio risorto, che è diventato FIGLIO DI DIO perché l'uomo diventi DIO", come il Padre, attraverso il Figlio, è diventato DIO-UOMO.

Quanto è amato l'uomo dal suo Creatore, che si è fatto "Verbo vivente e Figlio crocifisso" per salvare l'uomo degradato e dargli la dignità di assomigliare al Figlio di Dio, che è nato da una Vergine DIVINA, perché tutto ciò che esiste senza peccato ha conservato la Divinità di DIO, e Maria è stata concepita senza peccato.

Come può l'uomo peccatore giudicare ancora la mia Madre? Potrebbe essere un nuovo Dio creatore?

Per Maria la sua concezione viene dal Padre. LEI È LA DIVINA IMMACOLATA CONCEZIONE.

PAROLA DI DIO. AMEN.

25 agosto 2010

I FIORETTI DI SAN GASPARE

 


L'atroce distacco

Gaspare e il babbo tornano lentamente a casa. Gaspare vorrebbe tardare il più possibile l'annuncio della terribile notizia alla mamma, che è li in angosciosa attesa. Ma appena giunto, davanti al babbo ammutolito e alla mamma che chiede, già presaga del peggio, s'accascia su una sedia e dà in pianto dirotto. Questo suo umano ed accorato pianto ce lo fa tanto amare! Da questo momento egli potrà accostarsi ad ogni sofferenza e tergere le infinite lagrime di tutti, perché affinato egli stesso dal dolore.

Quel pianto dice tutto alla madre, che si accosta al figliolo, lo solleva, gli fa coraggio, vincendo e dominando la propria anima in tumulto. Quindi va a preparare il baule, riponendovi quanto crede possa essergli necessario.

Tutti i fili della vita benefica e zelante di Gaspare sono stati recisi di colpo! Dopo aver raccomandato ai suoi collaboratori tutte le opere di carità ed aver preso commiato dai più intimi, si prepara per recarsi a piazza S. Marco, dove la carrozza con i gendarmi l'attende. Partono con lui tre amici tanto cari:

Mons. Albertini, il Marchetti e il Gambini, anch' essi coraggiosi e fieri nel rifiutare il giuramento.

Pur conoscendo in anticipo il giorno e l'ora della partenza, l'aveva tenuti nascosti alla cara mamma. Lasciarla gli tornava insostenibile! Né si sentiva d'andarsene nascostamente, senza un bacio, senza quella benedizione, ch'era abituato a chiedere sempre ai genitori, prima d'uscir di casa.

Quando si accostò a lei per baciarle la mano e chiedere di benedirlo, la madre comprese ch' era giunto il tanto temuto momento del distacco definitivo e ruppe in singhiozzi. Da poco s'era spento Luigi, il primogenito, che le aveva lasciato la vedova ed una bimba; ora perde il figlio migliore, quello che aveva saputo avverare in sé tutti i suoi sogni materni! Per non farla soffrire di più, Gaspare, col volto rigato di lagrime, rompe ogni indugio, si precipita per le scale e corre verso piazza S. Marco. Antonio gli va svelto dietro. Ma vi è appena arrivato che Annunziata, accompagnata da Paola, la nuora, e Luigia, la nipote, lo raggiunge. Prende tra le sue mani la destra del figlio e gliela stringe forte forte, come può stringerla una madre che ha il presentimento di non vederlo mai più sulla terra. Paola ci ha tramandate anche le ultime parole di Annunziata: «Figlio, lascia che per l'ultima volta io ti baci la mano sacerdotale, poiché già presento che non ti vedrò mai più su questa terra». Dall'acerbità del dolore aveva misurato la brevità della sua vita. Saliti i prigionieri, il postiglione sferza i cavalli; chi è a terra cerca per un tratto di seguire la carrozza, ma crescendo la velocità desiste. Annunziata, impietrita dal dolore, ma con calma sovrumana dice: «Preferisco morire senza dì lui, che vederlo a Roma spergiuro». Madre degna di tanto figlio! Da quel giorno un sottile languore la prende, logorandola a poco a poco, e i movimenti di lei, un tempo tanto attiva, vanno facendosi più lenti. Vi sono dei giorni nei quali si sente terribilmente stanca e si aggira sperduta come in un vuoto di stanze, di strade, di vita, di pensieri. I prigionieri si sono raccolti in preghiera. Gaspare, con gli occhi ancor bruciati dalle lacrime, si sforza d'atteggiare il volto a sorriso. È il più giovane, ma cerca dì rincuorare i compagni, mentre la carrozza, ora svelta, ora con lentezza, percorre la via che li porterà al calvario dell'esilio e delle carceri. È lì che il Signore forgerà nel dolore il futuro Apostolo del suo Sangue Divino!


“No, inginocchiarsi, inginocchiarsi, inginocchiarsi! - Nessuno deve stare in piedi! Andate avanti dando buon esempio! - Porgete sempre il cuore nel ricevere il Corpo del Signore! Non afferrare con le mani!

 


(Da Gesù): 

“No, inginocchiarsi, inginocchiarsi, inginocchiarsi! - Nessuno deve stare in piedi! Andate avanti dando buon esempio! Voi non sapete più quello che fate. La maggioranza no! Tu non devi rifiutare ciò che ti vien detto. Solo Io posso sapere dove porta questo! Nessun angelo Mi riceverebbe così! Porgete sempre il cuore nel ricevere il Corpo del Signore! Non afferrare con le mani! Io sono nutrimento dell’anima, non della natura! Essa Mi deve mostrare umiltà e tenere le mani giunte! E’ più che preghiera! L’intero Regno dell’Amore, uscito da DIO, penetra, profondo e potente! La morte viene combattuta, la tendenza al peccato. Sii sempre un bimbo che chiede! DonaMi sempre il tuo cuore, interamente offerto all’espiazione!” 

CUORE DI MARIA - "LA PURISSIMA"

 


«Candore di Luce eterna» (Sap.7,26): così può essere definita, biblicamente, l'eccelsa purezza del Cuore, della Persona e dell'intera Vita di Maria Santissima, la Vergine di Nazareth, che dall'eternità fu predestinata alla divina missione di Semprevergine Madre di Dio e Madre universale, con la beatitudine del Cuore Immacolato che vede sempre Dio Padre, Figlio e Spirito Santo (cfr. Mt 5,8).  

 

Candore di stelle, neve, sole, gigli ...  

Il candore delle fulgide stelle nei cieli di notte, il candore immacolato delle nevi sulle vette dei monti più alti, il candore radioso del sole splendente al mezzodì, il candore dei gigli fragranti di profumo ...: ogni candore e tutto il candore dei cieli turchini è in Lei; in Maria Santissima, La Semprevergine candidissima, La "Purissima" come il sorgere dell'aurora descritta nel biblico Cantico dei cantici: «Quasi aurora consurgens» (Ct.6,10).  

   Con altra immagine di natura cosmica, di può anche dire che nel nostro firmamento stellato, fra le miriadi di stelle fulgenti che possono rappresentare la purezza fulgida dei tanti angeli e santi del Paradiso di Dio, c'è La "Via Lattea", con Le due miriadi di stelle che fanno immensa massa candida, la quale può ben raffigurare La Purissima Semprevergine Maria nella sua immensità incommensurabile di fulgentissimo candore celestiale ed eterno.  

   Sappiamo bene, infatti, che l'Immacolata, in particolare, assomma in sé tutte le preziosissime perle della più sublime purezza nella sua filiale verginità di anima e di corpo, di mente e di cuore, di volontà e di memoria, dei sensi esterni e dei sensi interni: la verginità, tutta candore radioso di grazia, è stata da Lei voluta per potersi donare interamente e appartenere eternamente a Dio solo, con tutto il suo essere, già dall'età di 3 anni, con la sua Presentazione al Tempio di Gerusalemme, condotta dai suoi santi genitori, e l'offerta verginale di sé a Dio.  

In tal modo, e fin da allora, Maria Santissima è diventata realmente il principio ispiratore e fecondo della "vita verginale" nel mondo intero ed Ella è stata appunto chiamata, fin dagli inizi, con il nome soavissimo di "Vergine", includendo in questa delicata parola ogni bene più eletto e sublime fra tutti i beni a noi donati da Dio, con il riferimento di valore più diretto alla preziosità del cuore puro, libero in radice da tutte le immonde perversità che escono dal cuore, secondo la terribile descrizione fatta da Gesù (cfr. Mt 15,19).  

La Vergine Maria, infatti, è lo specchio tersissimo della luce e dell'amore di Dio che si rifrangono soprattutto sulle anime desiderose di purezza verginale, lottando contro le insidie della concupiscenza carnale che fa guerra all'anima per umiliarla, infangandola fra le sozzure più vergognose dell’animalità. Come insegna san Paolo, c'è continua lotta, infatti, fra le aspirazioni verso l'alto dell'anima e le spinte in basso della carne (cfr. Gal.5,16-17).  

La verginità consacrata a Dio con il "voto" è il più prezioso «tesoro nascosto» (Mt 13,44) per il quale, una volta trovato, si dà tutto quello che si ha per averne il possesso totale e perenne. La verginità dell'anima e del corpo, della mente e del cuore, della volontà e della memoria, consacrata a Dio con “voto”, trasfigura la creatura umana rendendola molto più simile agli angeli e molto più amata dagli angeli che fanno corona alla Beata Vergine Maria, Regina degli angeli.  

Ma per custodire il tesoro d'inestimabile valore della vita verginale consacrata per sempre a Dio è necessario adoperare tutti i mezzi più adatti, secondo la scuola e l'esempio dei santi. E i mezzi più adatti sono: la pronta fuga delle occasioni, l'attenta mortificazione con la generosa penitenza, la lunga orazione quotidiana, la frequenza ai santi sacramenti della Confessione (settimanale) e della Comunione Eucaristica giornaliera, la pratica costante di tutte le virtù cristiane e, in particolare, della santa "umiltà", poiché, come insegnano sempre i santi, Dio di solito castiga la superbia lasciando cadere nell'umiliante impurità.  

In particolare, però, per custodire il fiore purissimo della verginità consacrata è importante una devozione costante alla Vergine Purissima e, ancora, una consacrazione personale al Cuore Immacolato di Maria, a cui ricorrere in ogni tentazione; una devozione e consacrazione, però, che siano soprattutto immagine di Colei che visse sempre orante e silenziosa, laboriosa e riservata, raccolta e modesta, umile e mortificata, tenendo sempre il suo Cuore Immacolato in contemplazione amorosissima del suo adorato Gesù (cfr. Lc 2,19; 2,51), che «pascola fra i gigli» (Ct.2,16).  


Con la Madonna si vince ...  

Al riguardo, ricordiamo l'esempio del giovane sant'Antonio M. Claret che, da seminarista una notte, stando a letto, infermo, fu assalito da una violentissima tentazione contro la purezza: ogni suo ricordo alla preghiera, alla Madonna, all’Angelo custode, ai santi protettori sembrava non riuscire affatto a fargli respingere quella violentissima tentazione ... Si girò sul letto, ad un certo momento, e vide la Madonna, bellissima, che aveva una ghirlanda di rose fra le mani e che gli disse: «Antonio, questa corona sarà tua, se vinci». Così avvenne, difatti e Lui si vide incoronato.  

Il giova ne sant'Antonio M. Claret si accorse che per quella tentazione così violenta c’era una moltitudine di demoni schierati a colpirlo per farlo cadere, ma c’era anche un gruppo di santi per difenderlo, tra i quali riconobbe santo Stefano protomartire. La gioia della vittoria sulla tentazione, per l'intervento speciale della Madonna, con i santi, fu talmente grande che per molti anni egli non subì più tentazioni contro la purezza.  

   A Lei, alla Vergine "Purissima", al suo Cuore Immacolato e materno bisogna imparare a rivolgersi subito, specialmente in ogni tentazione contro la purezza, invocandola spesso come fa la Chiesa con le diverse invocazioni delle Litanie lauretane: "Santa Vergine delle vergini", "Madre Purissima", "Madre castissima", "Vergine prudentissima", "Vergine fedele", "Rosa mistica", "Casa d'oro", "Regina degli angeli", "Regina delle Vergini": prega per noi!


PREGHIERA DETTATA DA GESU’ A SANTA MATILDE

 


PADRE NOSTRO CHE SEI NEI CIELI

  Io ti prego, o Padre celeste, perdona alle povere anime del purgatorio, perché esse non hanno amato Te, loro Signore e Padre, che Tu, per pura tua grazia, hai fatto tue figlie, e non ti hanno reso quell’onore, che ti dovevano, ma Ti hanno allontanato col peccato dal loro cuore, dove Tu volevi abitare sempre. Per lavare quei debiti io Ti offro quell’amore e onore, che il Tuo Unigenito Figlio Ti ha reso durante tutta la sua vita sulla terra, e tutte le azioni e gli atti di penitenza e soddisfazione, con cui Egli ha lavato i peccati degli uomini e li ha espiati. Amen!

SIA SANTIFICATO IL TUO NOME

  Io Ti supplico incessantemente, o buonissimo Padre, perdona alle povere anime, perché esse non sempre hanno degnamente onorato il Tuo Santo nome, ma invece così spesso lo hanno avuto superficialmente sulla bocca e con una vita di peccato si sono rese indegne del nome di cristiane. In riparazione di questi loro peccati, io Ti offro tutto l’onore, che il Tuo amatissimo Figlio Ti ha reso sulla terra con la sua predicazione e le sue opere per il Tuo Nome. Amen!

VENGA IL TUO REGNO

  Io Ti prego, amabilissimo Padre, perdona alle povere anime, perché esse non sempre e con grande desiderio hanno cercato Te e il tuo regno con premurosa diligenza. Per riparazione della loro superficialità nel fare il bene, io Ti offro i santi desideri di Tuo figlio, con i quali Egli desidera e chiede, che anch’esse siano coeredi del suo Regno. Amen!

SIA FATTA LA TUA VOLONTA’ COME IN CIELO COSI’ IN TERRA

  Io Ti prego, o benignissimo Padre, perdona alle povere anime perché non sempre hanno sottoposto la loro volontà alla Tua e non hanno cercato di compierla in tutte le cose, ma troppo spesso sono vissute secondo il proprio volere e così hanno agito. Per la loro disubbidienza io Ti offro la perfetta unione dell’amorosissimo Cuore di Tuo Figlio con la Tua santissima volontà, e la sua profonda sottomissione con cui Egli Ti fu ubbidiente fino alla morte in croce. Amen!

DACCI OGGI IL NOSTRO PANE QUOTIDIANO

  Io Ti prego, Amabilissimo Padre, perdona alle povere anime, perché non sempre hanno ricevuto il Santissimo Sacramento dell’altare con profondo desiderio, ma spesso senza devozione o perfino indegnamente, oppure hanno trascurato di riceverlo. Per questi loro peccati io Ti offro la grande Santità e la devozione di Gesù Cristo, Tuo Figlio, come pure il suo grande amore con cui Egli ci ha fatto questo santissimo dono e ci ha dato questo altissimo Bene. Amen!

RIMETTI A NOI I NOSTRI DEBITI COME NOI LI RIMETTIAMO AI NOSTRI DEBITORI

  Io Ti prego, buonissimo Padre perdona alle povere anime del purgatorio tutti i debiti, che esse si sono assunti su di se con i sette peccati capitali, e soprattutto, perché esse non hanno amato i loro nemici e non hanno voluto perdonare loro. Per questi peccati io Ti offro l’amorosa preghiera, che Tuo Figlio ti ha rivolto sulla Croce per i suoi nemici. Amen!

E NON CI INDURRE IN TENTAZIONE

  Io Ti prego, o benignissimo Padre, perdona alle povere anime, perché esse tanto spesso non hanno opposto alcuna resistenza alle tentazioni e alle loro passioni, ma hanno seguito il maligno nemico e hanno accontentato i desideri della carne. Per questi loro molteplici e diversi peccati io Ti offro la gloriosa vittoria di Gesù Cristo, con cui Egli ha vinto il mondo, e il suo lavoro, le sue fatiche, la sua santissima vita e la sua amara Passione. Amen!

MA LIBERACI DAL MALE

  E per tutti i castighi per i meriti del Tuo amatissimo Figlio, e conduci le povere anime e noi nel Regno dell’eterna gloria, che sei Tu stesso.


Chiunque si definisce figlio di Dio, non rinneghi mio Figlio. Chi rinnegherà mio Figlio, gli angeli lo rinnegheranno. Quanti anticristi ci sono tra gli umani, che vogliono impadronirsi delle anime!

 


La Vergine:
Figlia Mia, avrai molte prove in questo mondo. Offriti come vittima in riparazione delle anime. Diversi vescovi ignorano i miei appelli; Vogliono distruggerlo. Sii astuto come il serpente e semplice come la colomba. Diversi pastori, figlia mia, con la loro vita di empietà e abbandono nella preghiera, stanno essi stessi operando la loro condanna. Fate sacrifici per il Vicario di Cristo. Il Vicario è in grave pericolo. Fare sacrifici; Povero Vicario, soffrirai molto, figlia mia. Sarò con lui all'ultimo momento.
Grandi calamità si abbatteranno sull'umanità. Grandi terremoti; Intere città saranno distrutte. Che peccato per le anime! Molti pastori della Chiesa sono diventati salariati. Che peccato per le anime! Sono sull'orlo dell'abisso! Pagheranno per tutte le anime che trascineranno nell'abisso. Fanno della Chiesa un covo di ladri e di peccato.
Non lasciarti entrare; Riceverai test molto duri. Non crederanno; non vogliono ascoltarmi; Lo ignorano. Che peccato mi danno quelle anime! Non vogliono accettare le nostre parole.
Non abbiate paura, andate a quell'appuntamento. Io sarò con voi. Siate molto umili in ogni momento. Cercheranno di distruggere tutto; Ma stando con voi, non abbiate paura. Il calice del dolore si sta esaurendo. Chiunque si definisce figlio di Dio, non rinneghi mio Figlio. Chi rinnegherà mio Figlio, gli angeli lo rinnegheranno. Quanti anticristi ci sono tra gli umani, che vogliono impadronirsi delle anime!
Molti sacerdoti, a causa della loro cattiva vita, a causa della loro mancanza di misericordia, trascinano quotidianamente molte anime in fondo all'abisso. Lasciateli pregare; che non siano abbandonati; Che si pentano. Che vi amo tutti, che siete tutti miei figli, che cambiate la vostra vita!
Quanto ero contento della vita di Santa Teresa: le sue costanti preghiere e penitenze per la salvezza delle anime. Pochi conventi vivono la regola stessa. Ci sono conventi che offendono Dio e vivono in relax. Alcuni conventi non sono case di preghiera, ma case di svago. Che cosa hanno fatto delle loro regole? I fiori di quei conventi stanno appassindo. Che preghino di più e pensino di più a Dio.
Verrà il tempo in cui il Figlio dell'Uomo non porterà la pace agli uomini, ma la guerra tra gli uomini. C'è già la guerra: padre contro figli, nuora contro suocera... La fine dei tempi sta arrivando e l'umanità non vuole sapere nulla. Stanno seminando peccato su peccato e crimini ovunque. Loro stessi stanno precipitando in fondo all'abisso.
Siate preparati, che in qualsiasi momento Dio può mandare i suoi angeli, come il ladro entra senza preavviso.
Pensate che per noi l'anima è più importante del corpo. Pensate che il Regno di Dio è molto vicino, e il Figlio di Dio verrà in una nuvola per ripagare ciascuno secondo le sue opere.
Siate umili. Con umiltà potete raggiungere il Cielo. Per arrivare in Cielo dobbiamo prendere la croce e seguire mio Figlio. Sempre più migliaia di anime si stanno precipitando nell'abisso.
Chiedete al Padre Eterno. Non pensate mai che il Padre Eterno sia un tiranno; È un Padre misericordioso, ma nello stesso tempo è un Giudice severo. Metto costantemente alla prova l'Umanità. Pensate che il nemico è ai quattro angoli della Terra. Il nemico è in agguato per impadronirsi delle anime.
Con umiltà e sacrificio sarete salvi, figli miei. Fate visite al Santissimo Sacramento, Gesù vi aspetta. Accogliete tutte le prove con umiltà.
Questo mondo è pieno di invidia e impurità. Non siate "Caino", siate come Abele. Non offrire a Dio i peggiori frutti della tua messe; Offri il meglio. Sete di gigli. Rifugiatevi nel mio Cuore. Non voglio che vi condanniate; Voglio salvarti. Che tristezza prova il mio Cuore quando un mio figlio si precipita nell'abisso! Sei una madre. Se uno dei tuoi sette figli dovesse precipitare in fondo all'abisso, quale profondo dolore proveresti! Pensate al Cuore di mia Madre, quale profondo dolore prova quando migliaia di suoi figli sono condannati per tutta l'eternità di loro spontanea volontà! Ogni giorno mi rifiutano. Pensate che mio Figlio porta una croce senza riposo, per salvare l'umanità ingrata. Ci sono ancora pochi secondi per la distruzione di diverse nazioni. Lo ignorano. Voglio che facciate sacrifici e preghiere.
Non addormentarti, figlia mia; Mentre dormite, le anime si condannano. Fate sacrifici e preghiere. Io sarò con voi. Sii forte. Riceverete molte prove per tutti coloro che si definiscono pastori della Chiesa, che non vogliono ascoltare la nostra voce. Ma pensa: Dio essendo con te, di chi puoi aver paura? Pensa che il nemico non potrà mai distruggere le cose di Dio. Verranno grandi punizioni. Il nemico formerà una guerra nell'aria con armi atomiche. Quanti corpi voleranno nell'aria, e la pelle si staccerà da quei corpi! Migliaia di occhi lo vedranno e ancora non ci crederanno.
Il pianeta Terra sta per essere distrutto. Con preghiere e sacrifici, quante anime possono essere salvate! Molte anime sono condannate perché nessuno prega per loro. Parlate di Dio e diffondete i messaggi di vostra Madre in tutto il mondo.
La Russia è il flagello di tutta l'umanità; Chiedigli di convertirsi. Vorrà distruggere l'umanità con dispositivi atomici. Con le vostre preghiere e i vostri sacrifici Egli può convertirsi. Riceverai la tua ricompensa per i tuoi sacrifici. Ricordate che Dio ha detto che chi salva le anime salverà le sue. Non dovete avere paura; Andate avanti con umiltà. Siate apostoli degli ultimi tempi. Dovete aiutare molte anime che sono in grande pericolo.
Guarda il mio Cuore, figlia mia, non ha un "piccolo buco" senza spine. Che dolore prova per tutti i suoi figli, indipendentemente dalla razza! Non puoi toccarlo; Non un'anima è purificata. Offrite i vostri dolori per le anime consacrate, le amo tanto, ma quanto male corrispondono al mio amore... (Luz Amparo piange e cerca di toccare il Cuore della Vergine). Non puoi toccarlo, figlia mia; Non toccarlo, sono molto profondi. Come sanguina il mio Cuore!
Scrivi un altro nome, figlia mia. Ci sono ventitré nomi scritti nel Libro della Vita. Questi nomi non saranno mai cancellati... Bacia il libro, figlia mia...
Bevi dal calice del dolore, figlia mia; sta finendo.... È amaro, figlia mia; questa amarezza è ciò che prova il mio cuore quando vedo che l'umanità non ascolta i miei avvertimenti. Quando il calice sarà esaurito, il Castigo verrà sulla Terra. Siate umili e non abbandonatevi.
Vi do la mia santa benedizione, nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Vi chiedo umiltà, figli miei.
Addio.
Prado Nuevo - 20 gennaio 1983

 


martedì 29 agosto 2023

Questo calice si sta esaurendo e quando il calice si esaurirà, il mondo sarà avvolto dalle fiamme. - Pregate per le anime consacrate; che pena mi danno!

 


La Madonna:

Che ingrata, figlia mia! Voglio che tu faccia ogni giorno più sacrifici. Voglio che la tua sofferenza serva a cambiare l'Umanità. Guarda il mio Cuore: soffre per l'ingratitudine degli uomini.

Parla agli uomini. Il castigo è molto vicino. Dite loro di cambiare vita, perché il momento è molto vicino. Mio Figlio scenderà in una nuvola bianca circondato da angeli. Dì loro di osservare i comandamenti della Legge di Dio. Dite loro che Dio Padre è misericordioso, ma anche molto severo.

Guardate il mio cuore. Puoi togliere solo una spina; strappala dal mio Cuore senza paura; tirala fuori, figlia mia, non tirarla tu, buttala fuori... Scrivi un altro nome, figlia mia... C'è già un altro nome nel Libro della Vita. Bacia il Libro, figlia mia. Guarda, questo è un altro tipo di punizione... (Secondo la descrizione successiva di Luz Amparo, si riferisce ai tre giorni di buio. Durante questo periodo, ognuno vedrà ciò che ha fatto durante tutta la sua vita; questo produrrà un dolore intenso. (Lei stessa ha dichiarato di averlo sperimentato). Questo dolore sarà sentito quotidianamente nella loro carne.

Guarda questa dimora, figlia mia; come ricompensa per la tua sofferenza vedrai un altro tipo di ricompensa. Quale felicità sentirai nel tuo corpo..... Vale la pena soffrire per ottenere questa ricompensa. Guarda che anime, che luce emanano dal loro corpo.... (Può contemplare una dimora celeste piena di luce. Vede persone circondate dalla luce che godono della presenza di Dio. C'è Gesù Cristo, dal cui corpo emana una luce che trasmette felicità).

Agli uomini, figlia mia, dì di vivere nel santo timore di Dio; che tutti si salvino. Voglio che si purifichino, figlia mia. Che dolore provi, figlia mia, nel vedere che tante anime non proveranno la felicità che tu hai provato! Provo lo stesso dolore. Dì loro di pentirsi, di cambiare vita, quanto poco imitano mio Figlio! Che cambino vita, perché il Castigo è molto vicino, che cambino, figlia mia.

Devi compiere queste virtù: purezza, umiltà, sacrificio accompagnato da carità e preghiera. Bevi altre gocce dal calice del dolore. Questo calice si sta esaurendo e quando il calice si esaurirà, il mondo sarà avvolto dalle fiamme. Il castigo non sarà evitato, ma con la preghiera Dio Padre darà più opportunità, affinché più anime si salvino. Che si pentano, perché il Padre Eterno li aspetta a braccia aperte; vuole abbracciare tutta l'umanità; che si pentano.... Questa amarezza è ciò che il mio Cuore prova per i poveri peccatori. La sento senza distinzione di razza. Pregate, sacrificatevi, perché il tempo è vicino e le anime cadono nell'abisso. Non addormentatevi, perché in qualsiasi momento Dio Padre può togliervi la vita. Pregate, fate sacrifici, ve lo chiedo anch'io.

Il tempo è breve. Fate veglie e Via Crucis. Andate all'Eucaristia, non abbandonatevi, perché mio Figlio è molto triste nell'attesa; consolatelo. E voi rifugiatevi nel mio Cuore, che non vi abbandonerà mai. Riceverete prove molto dure; non lasciatevi andare da nessuna parte. Il nemico vuole distruggere tutto questo. Siate astuti, siate astuti come un serpente, ma siate umili come una colomba. Senza umiltà non si può ottenere il Paradiso.

Sarete umiliati e calunniati; ma pensate che mio Figlio è stato umiliato e calunniato, e si è donato all'umanità per la salvezza delle anime. Pregate per le anime consacrate; che pena mi danno!

Addio, figlia mia. Vi benedico tutti nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.

Addio.

Prado Nuevo 14 gennaio 1983

Le due Resurrezioni. Coloro che non Mi accolgono prima del Mio Passaggio, non avranno il Mio Sangue a santificazione sul loro spirito.


Dice Gesù: 

«Due sono queste risurrezioni di ciò che è arido, morto alla vita. Due, adombrate nelle parole del  profeta. La prima è la risurrezione alla Vita e nella Vita, ossia nella Grazia che è Vita, di quanti accolgono  la Parola del Signore, lo Spirito generato dal Padre, che è Dio come il Padre di cui è Figlio, e che Verbo  si chiama, il Verbo che è Vita e dà la Vita. Quella Vita di cui tutti hanno bisogno, e ne è privo Israele  come i gentili. Ché, se per Israele sino ad ora era sufficiente, per aver l'eterna Vita, sperare e attendere la  Vita veniente dal Cielo, d'ora innanzi per aver vita Israele dovrà accogliere la Vita.  

In verità vi dico che quelli del mio popolo che non accolgono Me-Vita non avranno Vita, e la mia venuta  sarà per loro cagione di morte, perché avranno respinto la Vita che veniva a loro per comunicarsi. L'ora è  venuta in cui Israele sarà diviso fra quelli vivi e quelli morti. È l'ora dello scegliere, e del vivere o morire. La  Parola ha parlato, ha mostrato la sua Origine e Potenza, ha guarito, insegnato, risuscitato, e presto avrà compiuto la sua missione. Non c’è più scusa per quelli che non vengono alla Vita. Il Signore passa. Passato  che è, non torna. Non è tornato in Egitto a ridare vita ai figli primogeniti di coloro che lo avevano schernito  e oppresso nei suoi figli. Non tornerà neppur questa volta, dopo che l'immolazione dell'Agnello avrà deciso  le sorti. Coloro che non mi accolgono prima del Passaggio, e che mi odiano e odieranno, non avranno il mio  Sangue a santificazione sul loro spirito, e non vivranno, e non avranno il loro Dio con loro per il resto del  pellegrinaggio sulla Terra. Senza la divina Manna, senza la nube protettiva e luminosa, senza l'Acqua veniente  dal Cielo, privi di Dio, andranno vagando per il vasto deserto che è la Terra, tutta la Terra, tutta un deserto se  per chi la percorre manca l'unione col Cielo, la vicinanza del Padre e Amico: Dio.  

E vi è una seconda risurrezione, quella universale, nella quale le ossa calcinate e disperse da secoli  torneranno fresche e coperte di nervi, carni e pelle. E il Giudizio sarà. E la carne e il sangue dei giusti  giubilerà con lo spirito nell'eterno Regno, e la carne ed il sangue dei dannati soffrirà con lo spirito  nell'eterno castigo. Io ti amo, o Israele; Io ti amo, o Gentilesimo; Io ti amo, o Umanità! E per questo  amore vi invito alla Vita e alla Risurrezione beata». 

DA: L’EVANGELO COME MI È STATO RIVELATO 

Se siete ben disposti a ricevermi, verrò vicinissimo a voi, entrerò in voi, vi illuminerò, vi riscalderò del mio Amore infinito”.

 



Messaggio di Dio Padre a Madre Eugenia E. Ravasio - Primo quaderno, 1932: 

"Al Vescovo"


“Voglio dire una parola anche a te, figlio mio Alessandro, perché i miei desideri siano realizzati nel mondo. È necessario che, con il padre spirituale della ‘pianticella’ del mio Figlio Gesù (Madre Eugenia), siate i promotori di quest’Opera, cioè di questo culto speciale che attendo dagli uomini. A voi, figli miei, affido quest’Opera e il suo futuro così importante. 

Parlate, insistete, fate conoscere ciò che dirò, perché Io sia conosciuto, amato ed onorato da tutte le mie creature; così avrete fatto ciò che Io attendo da voi, cioè la mia volontà, e avrete realizzato i desideri che da tanto tempo ho custodito nel silenzio. Di tutto ciò che voi farete per la mia Gloria, Io farò il doppio per la vostra salvezza e la vostra santificazione. Infine sarà nel Cielo e solo nel Cielo, che vedrete la grande ricompensa che darò a voi, in modo tutto particolare, e a tutti quelli che lavoreranno per questo scopo.

Ho creato l’uomo per me, ed è ben giusto che Io sia TUTTO per l’uomo. L’uomo non gusterà gioie vere al di fuori del Padre suo e del suo Creatore, perché il suo cuore non è fatto altro che per me. Anche da parte mia, il mio amore per le mie creature è così grande che Io non provo nessuna gioia pari a quella di essere tra gli uomini. 

La mia gloria in Cielo è infinitamente grande, ma la mia gloria è ancora più grande quando mi trovo tra i miei figli: gli uomini di tutto il mondo. Il vostro Cielo, mie creature, è in Paradiso con i miei eletti, perché è lassù nel Cielo, che mi contemplerete in una visione perenne e che godrete di una gloria eterna. Il mio Cielo è sulla terra, con voi tutti, oh uomini! Sì, è sulla terra e nelle vostre anime che cerco la mia delizia e la mia gioia. Voi potete darmi questa gioia, ed è per voi anche un dovere verso il vostro Creatore e Padre che da voi lo desidera e l’attende”.

 “La mia gioia di essere tra voi non è meno grande di quella che provavo quando ero con mio Figlio Gesù durante la sua vita terrena. Mio Figlio, ero IO che lo inviavo. Era concepito dal mio Spirito Santo, che sono ancora IO, in una parola; ero sempre IO. A voi, creature mie, amandovi come mio Figlio che sono IO, dico come a Lui: ‘Siete i miei figli diletti nei quali pongo le mie compiacenze’. È per questo che gioisco nella vostra compagnia e desidero restare con voi.

La mia presenza in mezzo a voi è come il sole sul mondo terrestre. Se siete ben disposti a ricevermi, verrò vicinissimo a voi, entrerò in voi, vi illuminerò, vi riscalderò del mio Amore infinito”.

“Quanto a voi, anime in stato di peccato, o che ignorate la verità religiosa, non potrò entrare in voi. Ma sarò comunque vicino a voi, poiché non smetto mai di chiamarvi, di invitarvi a desiderare di ricevere i beni che vi porto perché vediate la Luce e guariate dal peccato.


La famiglia di Lazzaro - Ven. Anne Catherine Emmerick

 


Secondo le visioni del  

Ven. Anna Caterina Emmerick 


LA VITA DI GESÙ CRISTO E DELLA SUA SANTA MADRE 

(Dall'inizio della vita pubblica di Gesù alla prima Pasqua) 


La famiglia di Lazzaro 


Il padre di Lazzaro si chiamava Zarah o Zerah ed era di nobile stirpe, originario dell'Egitto. Aveva vissuto anche in Siria, ai confini dell'Arabia, ed era imparentato e amico di un re di Siria. Per i suoi meriti in guerra fu ricompensato dall'imperatore romano con terre e possedimenti vicino a Gerusalemme e in Galilea. Era come un principe tra i suoi compatrioti e molto ricco, e con il matrimonio con una donna ebrea, della classe dei farisei, aveva aumentato i suoi beni materiali. Il nome di sua moglie era Jezebel. Lazzaro divenne ebreo e fu osservante della legge, pio alla maniera dei farisei del suo tempo. Aveva diritto a una parte della città, vicino al monte Sion, dove il torrente scorre nel burrone, presso la collina del tempio. Ma la maggior parte dei suoi diritti li aveva ceduti al tempio. Tuttavia, un antico diritto era rimasto alla famiglia sulla parte dove poi vidi gli apostoli salire al Cenacolo, anche se non apparteneva più ai loro possedimenti. Il sito di Betania era molto grande, con molti giardini, pozzi e terrazze, ed era circondato da un doppio fossato. La famiglia di Lazzaro era a conoscenza delle profezie di Simeone e Anna. Aspettavano il Messia e, durante l'infanzia di Gesù, erano amici della Sacra Famiglia, come ancora oggi si vedono famiglie nobili che stringono amicizia con quelle umili. I genitori di Lazzaro ebbero quindici figli, di cui sei morirono presto, nove divennero adulti e solo quattro erano vivi al momento della predicazione di Cristo. 

Questi quattro erano: Marta, di due anni più giovane; una Maria, detta la Silenziosa, di due anni più giovane di Marta; e Maria Maddalena, di cinque anni più giovane di Maria la Silenziosa, che era considerata un po' debole di mente. Questa Maria non è menzionata nelle Scritture, ma aveva un grande valore davanti a Dio.  In famiglia era un po' trascurata e quindi sconosciuta2). 

La Maddalena, la più giovane di tutte, era molto bella e fin dai primi anni era piena di vita, vigorosa e snella nell'aspetto; era piena di vanità, civetteria e seduzione. All'età di sette anni i suoi genitori erano già morti. Non ne soffriva, a causa dei severi digiuni che praticavano in casa.  Fin da bambina era vanitosa, orgogliosa, capricciosa e golosa. Non era fedele a nessuno e cercava solo chi la lusingava di più. Era una spendacciona e una donatrice per naturale compassione, dedita a tutto ciò che era scintillante e magnifico. La madre era in parte responsabile delle sue coccole; da lei aveva anche ereditato la sua naturale e sensibile compassione. La madre e la balia distorsero l'educazione di Maddalena, perché ovunque la facevano apparire in mostra, lasciavano che la sua civetteria e la sua arte di seduzione fossero applaudite, e si sedevano troppo con lei alla finestra e in pubblico.  Questa abitudine di sedersi alla finestra per curiosare fu l'inizio della sua rovina morale. L'ho vista alla finestra e sul terrazzo di casa sua su un sedile di tappeti e cuscini, in modo che si potesse vedere dalla strada in tutta la sua bellezza e seduzione. Da allora rubava dolci per darli alle altre creature del giardino, e dall'età di nove anni cominciò a fantasticare sull'affetto e sull'amore. Con il passare degli anni e il crescere del suo talento, aumentò anche il rumore intorno a lei e l'ammirazione della gente. Raccolse molti ammiratori. Era istruita e sapeva scrivere versi d'amore su piccoli rotoli di pergamena. Ho notato che contava qualcosa sulle dita mentre scriveva. Poi inviava questi scritti ai suoi ammiratori, e così era conosciuta ovunque e si parlava molto di lei. Ma non vedevo in lei che amasse davvero qualcuno o che fosse amata da qualcun altro: in tutto procedeva per vanità, sensualità, amor proprio e civetteria. Era considerata uno scandalo per le sue sorelle. Si discostava dalle sorelle per la vita semplice che conducevano. Quando, alla morte dei genitori, l'eredità paterna fu divisa a sorte, a Maddalena fu assegnato il bellissimo castello di Magdalena. Da bambina vi era stata più volte e vi era particolarmente affezionata. Aveva solo undici anni quando si ritirò nel castello con molte cameriere e servitori e con grande sfarzo. Magdala era un luogo di fortezze e di edifici merlati fatti di castelli, case fortificate, uffici pubblici, piazze porticate, passeggiate e giardini. Era a otto ore di viaggio verso est da Nazareth, a tre da Cafarnao e a una e mezza da Betsaida, verso sud, a circa un miglio dal lago di Gennesaret, su un'altura e in parte nella valle che scende verso il mare di Galilea, per finire sulla strada che si estendeva intorno al lago. Uno dei castelli apparteneva a Erode, che possedeva un castello più grande nella fertile campagna di Gennesaret, e quindi vi si trovavano i soldati di Erode, che erano la causa di una maggiore licenza nei costumi: molti ufficiali avevano rapporti con la Maddalena. Oltre a questi soldati, in tutta Maddalena c'erano un centinaio di altre persone, per lo più impiegati, castellani, servitori e amministratori. Non c'era una sinagoga e le persone pie andavano in quella di Betsaida. Il castello di Magdala era il più bello e si trovava su un terreno più alto rispetto agli altri intorno: dalle sue terrazze si poteva guardare la pianura del mare di Galilea fino alla riva opposta. A Magdala convergevano cinque strade: su ognuna di esse si poteva vedere, a circa mezz'ora di distanza, il castello corrispondente, una torre su una cupola simile a una sentinella da cui la sentinella poteva osservare l'orizzonte a grande distanza. Queste torri erano staccate l'una dall'altra e circondate da giardini, prati e campi da pascolo. Magdalena aveva servitori e cameriere, poiché possedeva campi con bestiame; ma l'amministrazione era carente e tutto era in declino. Attraverso la valle e gli aspri burroni, da dove iniziava la costruzione della Maddalena verso l'alto, scorreva un torrente in direzione del mare, dove si rifugiavano gli animali selvatici che venivano a nascondersi da tre luoghi deserti collegati alla valle della Maddalena. Erode era solito fare grandi cacce lì, così come nel castello di Gennesaret, dove aveva un parco di animali. 

La campagna di Gennesaret inizia tra Tiberiade e Tarichea, a circa quattro ore da Cafarnao, e si estende dal mare fino a tre ore nel distretto, e a sud di Tarichea fino alla foce del Giordano. Questa bella valle, come il lago artificiale e il luogo di balneazione di Betulia, formato da un torrente, fa parte di uno splendido gruppo di corsi d'acqua che sfociano nel mare. Questo ruscello forma diverse cascate e stagni artificiali nella splendida valle, che è ricca di giardini, case estive, castelli, giardini zoologici e fattorie con ogni tipo di foresta e alberi da frutto. La vegetazione e i fiori sono visibili tutto l'anno. I ricchi del Paese, soprattutto quelli di Gerusalemme, hanno qui le loro residenze estive, con giardini, parchi e passeggiate. Il luogo è pieno di casette, passeggiate, pergolati, con percorsi di siepi verdi e con sentieri fiancheggiati da alberi a forma di piramide, che rappresentano colline e alture di diversi aspetti. Al di fuori di Magdala, non si vedono altri insediamenti nei dintorni. Gli abitanti tutto l'anno sono per lo più giardinieri e custodi dei castelli, nonché pastori che allevano pecore e capre di razze selezionate. Ho anche visto che nei giardini si occupano di tutti i tipi di animali e uccelli rari. Nessuna strada principale attraversa Magdala, ma ci sono due strade che la circondano, provenienti dal mare e dal fiume Giordano.