Immolazione
O adorabilissimo mio Gesù, che Ti presenti, ad ogni istante, allo sguardo della mia anima, ricoperto da piaghe profonde che deformano il tuo Corpo perfettissimo e straziano
il tuo Cuore divino, perché fatte dalle persone più care e che meglio hai beneficato, io voglio rispondere al tuo misterioso richiamo con tutte le potenze dell'anima.
In tutti gli istanti della vita io intendo ripetere l'offerta di tutta me stessa: voglio deporre, su ogni piaga del tuo Corpo santissimo, su ogni ferita del tuo Cuore angosciato,
su ogni amarezza della tua anima triste, il mio poverissimo cuore perché vi porti tutto l'ardore, la tenerezza, l'amore; perché sia come un piccolo riparo alle nuove ferite ed un balsamo perenne a quelle
prodotte dalla mia infedeltà. E, seguendo gli impulsi della tua grazia e l'attrazione irresistibile della tua misericordia, intendo raccogliere tutte le gocce di Sangue che scaturiscono dalle sorgenti vive del tuo
Amore, quelle che nessuno apprezza,, che ti vengono respinte, disprezzate, calpestate.
Voglio immergere, con me, tutte le anime nell'oceano immenso del tuo Sangue adorabilissimo, preziosissimo: voglio lavare in esso le mie colpe e tutte le iniquità del
mondo, voglio adorarlo come si adora il Padre e lo Spirito Santo perché esso non è che l'espansione del loro Amore.
Voglio attingere da esso la forza per la vita esterna, onde sia perfetta; la luce per quella dell'anima onde salga sempre più per le mirabili vie del tuo Amore, voglio
essere la piccolissima, segreta vittima del tuo Sangue non compreso, non amato, non corrisposto.
«Sanguis Christi, inebria me».
Voglio abbeverare il mio spirito a tutti i Calici della tua Passione, assorbendone la parte più amara, voglio che le mie povere labbra riparino, con la tenerezza e con l'ardore,
il bacio sacrilego di tutte le labbra profane: voglio intensificare, perpetuare la riparazione, accogliendo, come pegni del tuo amore tutte le piccole immolazioni della mia vita oscura,
con il sentimento, con la generosità e con l'entusiasmo con cui si compiono quelle più eroiche.
E siccome, o Gesù, la tua immolazione è perenne, così voglio che la mia intelligenza sia perennemente crocifissa con i tuoi piedi, calpestata dalla tua sovranità;
voglio che la mia volontà sia crocifissa con la tua mano destra, e in modo così assoluto, ch'io non abbia più giudizio mio, né desiderio, né speranza di cosa alcuna; voglio che la mia
libertà sia crocifissa con la tua mano sinistra, fino a impedirne l'impulso più tenue; voglio che il mio cuore, sprofondato nella misteriosa caverna delle tue amarezze, non abbia altra visione che quella
del Sangue, altro sospiro che quello del patimento, altra vita che quella dell'amore, il più forte, il più sublime, il più infuocato. q. 12: s.d.
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