FONTI E PRINCIPI PER LO STUDIO DI MARIA
I. LE FONTI. - Le fonti alle quali dovremo attingere di continuo i nostri materiali di costruzione sono due: la Scrittura e la Tradizione, poiché in queste due fonti è contenuta tutta la rivelazione divina.
a) La Scrittura. - Prima fonte è la Scrittura. La Vergine SS. è, con Cristo, al centro stesso della Bibbia. I luoghi tuttavia nei quali si parla espressamente di Lei non sono molti. Sono però più che sufficienti per formarci di Lei la più alta idea.
Nel Vecchio Testamento troviamo varie profezie, sia dirette che indirette (figure e simboli) riguardanti la Vergine SS. Nel Nuovo Testamento poi troviamo la piena attuazione di quanto era stato predetto a riguardo di Lei nell'Antica Legge. Il presunto silenzio dei Vangeli intorno alla Vergine SS., del quale non pochi si mostrano meravigliati, è un silenzio relativo, più eloquente di qualsiasi parola. Che cosa infatti si può dire di più di quel che dicono quelle poche parole: «Maria dalla quale nacque Gesù»? Non basta dire di Lei che è «piena di grazia», che è «benedetta fra tutte le donne» e che «l'Onnipotente ha operato in Lei grandi cose»?
b) La Tradizione. - Altra fonte per lo studio di Maria è la Tradizione. Oggettivamente considerata, essa non è altro che la dottrina rivelata in quanto ci viene trasmessa, di età in età, dal magistero dei legittimi Pastori della Chiesa, sia in modo solenne (definizioni solenni dei Pontefici e dei Concili Ecumenici, simboli di fede), sia in modo ordinario, con la predicazione ordinaria dei Papi e dei Vescovi, con la liturgia, col sentimento comune dei Padri, dei Teologi e dei fedeli. Da tutte queste varie fonti, che costituiscono la tradizione, noi dobbiamo attingere la dottrina mariana.
P. G. Roschini O. S. M.
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