sabato 4 aprile 2020

La vetta dell'amore



«Compio nelle mie membra quello che manca alla Passione di Cristo». COL. l, 2

«Qual è la montagna su cui Gesù è salito? La montagna del sacrificio. Più un'anima soffre, e più diventa simile a Gesù. Quando soffri nell'anima, hai un tratto di rassomiglianza di più con la fisionomia di Gesù. Anch'Egli patì tutta la sua vita, nell'anima e nel corpo e soffrì in modo straordinario durante la sua Passione.
Come il fuoco va mantenuto con il legno e con il carbone, così devi mantenere il fuoco del divino amore con il legno dei sacrifici.
Quando l'amore di Dio prende possesso di un'anima, la conduce al sacrificio.
Il sacrificio è il nutrimento dell'amore.
Il tuo cuore è il mio trono di delizie, ma dove lo regno, regna pure la croce.
Se tu sapessi il gaudio del Paradiso, troveresti poco tutto ciò che hai da soffrire. Che sono quindici, venti, trent'anni di sacrificio, in confronto di un'eternità di gaudio?
Dove c'è più mortificazione, c'è più perfezione. Il sacrificio è il cammino più breve per giungere a Gesù; è la scorciatoia che Gesù fa prendere alle anime che si abbandonano all'amore, per farle giungere più presto alla perfezione.
Dio ti fa soffrire perchè ti ama: Dio misura la tua sofferenza ed Egli sarà la tua mercede.
La vita è breve, è molto breve, e l'eternità durerà sempre; con un po' più di mortificazione, puoi guadagnare un possesso più completo di Dio per un'eternità.
La sofferenza è il segno della predestinazione.
E' specialmente quando sei afflitta, che Io ti lavoro, perchè la sofferenza fa sull'anima tua ciò che fa il fuoco per i metalli, cioè li rende malleabili. E' allora che Io completamente ti riformo, rendendoti quale il mio divin Cuore ti vuole.
Tu non conosci ancora il pregio di queste croci, tu non hai ancora gustato che vuol dire piangere d'amore di Dio, quando si è stritolati in tutti i modi. E' questo un pianto sublime che mi consola e mi rallegra, perchè l'anima in tale stato è innanzi a me come un olocausto degno e pronto per essere immolato. E l'immolazione si compirà secondo il mio divino desiderio, o lentamente o più presto, ma è necessario che si compia secondo la volontà di Dio.
Dire sempre "fiat" sia nelle prospere, come nelle avverse cose, con la medesima calma, con la medesima serenità, con la medesima uguaglianza di spirito; questo devi farlo, animata dal desiderio puro di piacere a Dio, per suo puro amore.
Ama il dovere e il sacrificio. Il dolore purificherà sempre il tuo amore. A me piacciono le anime generose.
Il dolore è un pegno specialissimo del mio amore, quindi ricordati che fino a tanto che ti farò soffrire, in qualsiasi modo, sempre dimostrerò di amarti; se il dolore non ti aumentasse il merito, non ti farei mai soffrire.
La mortificazione è come il canale di trasmissione per il quale passano le comunicazioni speciali di Gesù. Se questo canale è piccolo, ne passano poche; se è un po' più grande, ne passano di più; se è grande, ne passano molte.
La santa povertà di spirito consiste nel non investigare il perchè delle divine operazioni, ma nell'accettare tacitamente la volontà di Dio e compierla a qualunque costo.
Le anime da Me predilette sono le più umiliate, le più sacrificate, le più dimenticate: dimenticate da tutti e anche da se stesse.
Perchè l'intelletto veda meglio, conviene mortificarlo. La mortificazione dell'intelletto consiste nel togliere tutti i ragionamenti inutili e nel non attendere che a una cosa sola: conoscere Dio.
La mortificazione è vera quando fa soffrire, ma più il corpo soffre e più godrà in paradiso.
Quando sei in dubbio fra due cose e non sai che cosa fare, guarda sempre da che parte c'è più mortificazione, perchè dove c'è più mortificazione c'è più perfezione.
Accetta ora per ora, momento per momento, la sofferenza che ti viene concessa e rendine grazie a Dio con tutto il cuore. E' un dono inestimabile, quello di poter soffrire, dono che lo faccio alle anime a me più fedeli. Tieniti disposta a ricevere sulle tue spalle, che saranno poi le mie, una lunga, pesante croce e cerca di portarla con amore puro e generoso.
La tua anima cammina nella via dell'amore al passo di Dio. Dio non si ferma, e quando vede che gli sei dappresso, allora allunga il passo. Questo vuol dire che quando tu mi dai volontieri un sacrificio, te ne chiedo un altro che ti costa di più.
Ogni anima deve dare il suo contributo di sofferenza al tesoro della Chiesa: le persone religiose ne devono dare di più, per ottenere il suo trionfo.
Certe anime hanno paura di darsi a me per paura dei sacrifici, ma i sacrifici che esigo sono proporzionati alle forze che dono.
L'amore non può provarsi che con il sacrificio. Non abbassare la tua anima alle vili e passeggere gioie di questo mondo: cerca Dio e gusterai Dio.
Colui che soffre, è più disposto ad amarmi, perchè la sofferenza lo fa meditare. Rischiarato da me, trova giuste quelle pene e se ne serve in bene.
Quanto più soffrirai, tanto più mi amerai: l'amore e la sofferenza andranno di pari passo.
Da' uno sguardo al tuo Gesù in croce e vedrai il programma della tua mortificazione.
Bisogna assolutamente morire per poter vivere; se vuoi che lo viva in te, è necessario che la natura sia completamente soggetta alla ragione e a questo si giunge mediante il continuo lavoro dell'abnegazione. 
Sii sempre mansueta e dolce con tutti, ma specialmente con chi ti offre l'occasione di immolarti e di sacrificarti.
L'amore che costa poco, vale anche poco.
Sai che dice il demonio ai suoi seguaci? Coronatevi di rose, godetevela, rallegratevi mentre siete in tempo.
lo, invece, predico con l'esempio e invito i miei fedeli e seguaci a coronarsi di una corona di pungentissime spine, che un giorno si convertiranno in preziosissime, soavissime rose.
Che dolce gioia è soffrire con Me e per Me! Il solo pensiero del mio amore ti darà forza per sopportare tutto.
Se vuoi camminare di buon passo verso Gesù, cammina di buon passo verso il sacrificio.
Io ho fame di comunicarmi alle anime, ma non lo posso fare secondo il mio desiderio, perchè non le trovo abbastanza distaccate da sè; ma quando ne trovo qualcuna, allora a questa mi do in abbondanza. A chi ha, sarà dato di più.
Ciò che lo cerco è un cuore puro, vuoto, un cuore distaccato e umile e poi faccio tutto il resto Tu non puoi credere quanto lo goda nel vederti patire, perchè meriti tanto: soffrire con il più bel sorriso sul labbro, avere una pace inalterabile in fondo al cuore, avere la piena adesione al divino volere, che vuoi di più bello?
Se tu poi sei generosa e non lasci trasparire che soffri, allora il mio gaudio è al completo, perchè il tuo guadagno è tutto al sicuro. Ciò che guadagna un'anima in un'ora di sofferenza accettata in silenzio, è incredibile.
Più l'anima è chiamata a seguirmi da vicino, più deve mortificarsi: il perfetto spogliamento è la condizione più necessaria per aderire a Dio.
Quando si ama, si soffre volontieri, e più si ama e più si soffre per la persona amata. Tu soffri per le anime e soffri per me, perchè lo amo le anime.
Non è forse Iddio più che mai vicino all'anima che soffre?
Prega, soffri e taci; un'anima che da tutto si eleva a me, fa un'orazione continua.
Soffrire, amare: gioire di poter amare soffrendo e soffrire amando».

«Lasciamoci macinare dall'amore come il grano dalla macina per poter essere ridotto in farina e diventare poi ostia; non sottraiamoci mai volontariamente alle operazioni forti e soavi dell'amore, e quando la nostra natura ci porterebbe a fuggire l'immolazione, gettiamoci in essa con tutte le nostre forze e preghiamo Gesù a voler far morire nell'oceano del divino amore tutte le nostre ripugnanze».

PREGHIERA

«Oh, quanto mi stimerei fortunata, o Gesù, se Tu mi facessi patire tanto quanto può soffrire una creatura sostenuta dalla tua grazia!
La mia volontà, Gesù, non deve essere che la tua. Prendimi tutto: parenti, roba, sanità, onore, tutto, purchè mi lasci il cuore, a ffinchè ti ami sempre più.
Vorrei conoscerti meglio per poterti maggiormente amare; sento che se ti conoscessi, non potrei non amarti. L'unico mio desiderio è di amarti per farti amare.
O Gesù, se invece di avere un cuor solo, ne potessi avere un milione, a costo di soffrire un milione di volte di più, sarei contenta, pur di poterti amare di più».

Suor Benigna Consolato Ferrero

venerdì 3 aprile 2020

PREGHIERA DI LIBERAZIONE DELL'ALBERO GENEALOGICO



O Dio Padre di Misericordia, per intercessione dell'Immacolato Cuore di Maria Santissima ti preghiamo di liberarci da tutti i mali causati dai nostri antenati che partecipavano all'occultismo, allo spiritismo, alla stregoneria, alle sette sataniche.
Tronca il potere del maligno che per colpa loro, ancora pesa sulle nostre generazioni.
Spezza la catena di maledizioni, malefici, opere sataniche che gravano sulla nostra famiglia. Liberaci da patti satanici, dai legami fisici e mentali con i seguaci di satana e il peccato. Tienici sempre lontano da ogni attività e persone con cui satana può continuare ad avere dominio su di noi e sui nostri figli.
Prendi sotto il tuo potere qualsiasi area che sia stata consegnata a satana dai nostri antenati. Allontana per sempre lo spirito cattivo, ripara ogni suo danno, salvaci da ogni sua nuova insidia.
Te lo chiediamo o Dio, nel nome e per i dolori, il Sangue, e i meriti delle Santissime Piaghe di Nostro Signore Gesù Cristo tuo Figlio, che morendo sulla Croce ha vinto satana e le sue opere per sempre. Amen!

GESÙ DONAMI UN CUORE NUOVO

Signore Gesù, ti adoro e ti ringrazio per la fede che mi hai dato nel Battesimo.
Tu sei il Figlio di Dio fatto Uomo, Tu sei il Messia Salvatore, Tu sei la Luce, la Verità, il buon Pastore venuto perché ricevessimo la Vita in abbondanza.
Ti accetto, Signore Gesù, nel mio cuore e nella mia vita: voglio che Tu ne sia l’assoluto Signore. Purificami con il tuo Sangue Divino.
Padre di bontà, Padre d’amore, io Ti benedico, Ti lodo e Ti ringrazio perché per amore ci hai dato Gesù. Padre, voglio presentarmi davanti a Te come tuo figlio: Tu conosci il mio cuore e le ferite della mia vita. Tu conosci tutto quello che avrei voluto fare e che non ho fatto, conosci i miei limiti, gli errori, i peccati. Tu conosci tutti i traumi, i complessi e i disturbi della mia vita. Oggi, Signore, ti chiedo, nel nome del Tuo Figlio Gesù, di effondere sopra di me il tuo Santo Spirito, perché il calore del tuo Amore salvifico penetri nel più intimo del mio cuore.
Tu che sani i cuori affranti e fasci le ferite, guarisci qui ed ora la mia anima, la mia mente, la mia memoria e tutto il mio spirito. Entra in me, Signore Gesù, come entrasti dove stavano i tuoi discepoli pieni di paura. Tu sei apparso in mezzo a loro e hai detto: “Pace a voi”.
Ti chiedo, Signore, di entrare nella mia vita, di guarirmi dai traumi psichici che mi hanno colpito in tenera età e da quelle ferite che me li hanno provocati lungo tutta la mia vita. Entra nel mio cuore e donami la pace; riempimi con il tuo Amore! Donami un cuore nuovo, generoso e pieno di bontà.
Gesù, in questo momento ti rendo grazie anche per la mia anima: nella mia anima si ripercuotono tutte le conseguenze del peccato, per questo ci sono delle ferite e cicatrici che rendono difficile il mio amore verso gli altri.
Ti prego, Gesù, guariscimi da tutti i traumi provocati in me dagli insuccessi e dai desideri non realizzati.
Guarisci le ferite dei miei ricordi, affinché nulla di quanto mi è accaduto mi faccia rimanere nel dolore, nell’angustia, nella preoccupazione.
Guariscimi da ogni tenebra interiore e risana le ferite che si trovano nelle profondità del mio subcosciente.
Signore, fammi sentire il calore e la potenza del Tuo Amore e libera la mia anima dalla paura che mi blocca, dai sensi di colpa che mi opprimono e da sentimenti di rabbia e di odio.
Io voglio perdonare tutte le persone che mi hanno offeso e ferito, guarda a quelle ferite interiori che mi rendono incapace di perdonare.
Per mezzo delle Tue Piaghe guarisci i rapporti feriti con i miei genitori, fra marito e moglie, guarisci e rinnova la mia fede perché io sia libero di amare col cuore.
Guarisci, Signore Gesù, quelle ferite mie intime che sono causa di malattie fisiche.
Io ti offro il mio cuore: accettalo, Signore, purificalo e donami il tuo Cuore Divino.
Aiutami ad essere umile e mite. Concedimi, Signore la guarigione dal dolore che mi opprime per la morte delle persone care. Fa’ che possa riacquistare pace e gioia per la certezza che Tu sei la Resurrezione e la Vita!
Grazie Signore Gesù perché tu mi ami e vuoi che io sia libero da ogni condizionamento.
Grazie perché mi stai toccando e mi stai guarendo ora!
Grazie Signore Gesù perché io sono il tempio del tuo Spirito Santo, e questo tempio non può essere distrutto perché è la casa di Dio!
Come sei grande, Signore!
Che Tu sia benedetto e lodato in eterno, Signore!
O Maria, Madre mia, affido alla tua maternità la mia anima: consolami, dammi tu quell’amore di madre che mi è mancato e che è causa della mia eccessiva severità verso me stesso e verso gli altri; tergi le lacrime del mio cuore e guariscimi con il tuo Amore materno affinché io possa, con cuore libero e risanato, realizzare il grande progetto d’amore che il Padre ha su di me. Amen

LIBERAZIONE DA TENDENZE CATTIVE CHE PROVENGONO DAI NOSTRI ANTENATI

Gesù, liberaci da tutte le tendenze, abitudini cattive presenti nel nostro albero genealogico: le tendenze al gioco, allo sperperare, al bere, alla droga, alla grettezza, al furto. Dacci autorità a porre fine ad ogni incorreggibile cattiva abitudine.
Liberaci, o Signore.
Liberaci da tutte le devianze sessuali presenti nel nostro albero genealogico: violenza sessuale, incesti, omosessualità, pedofilia, prostituzione.
Dacci forza per infrangere queste catene di vincoli maligni.
Liberaci, o Signore.
Liberaci da tutti gli idoli che hanno adorato le nostre generazioni precedenti: il denaro, il potere, il piacere, la casa, i terreni, i gioielli, i titoli. Taglia i vincoli che ci legano a questi casi di idolatria. Noi scegliamo di servire solo Te, vero Dio, e di vivere secondo la tua parola.
Liberaci, o Signore.
Liberaci da tutta la corruzione e la violenza dei nostri antenati che sono stati truffatori, sfruttatori, torturatori, ricattatori, criminali.
Rompi in noi i legami di vendetta, di comportamento violento, di ira e di malignità.
Liberaci, o Signore.
Liberaci da tutto il male compiuto dai nostri antenati spinti dall’odio: odio verso gli altri, verso se stessi, verso Dio, odio razziale, fanatismo religioso.
Poni fine in noi a tutte le radici dell’odio. Rendi ora il nostro albero genealogico pieno di uomini e donne ricolmi di amore, datori di vita e salute, di amore e bontà.
Liberaci, o Signore.
Gesù, abbiamo pregato per l’albero genealogico affinché noi, i vivi, siamo separati dalle influenze negative dei nostri antenati e loro, i defunti, abbiano il perdono e le grazie necessarie per entrare nella felicità della vita eterna.
Tu hai ascoltato la nostra preghiera. Ci guarirai tutti, vivi e defunti. Ci renderai sani e santi.
Grazie, della tua presenza in mezzo a noi.
Grazie, per la tua misericordia verso di noi e i nostri antenati.
Ora non pensiamo più alla nostra cattiveria e ai peccati dei nostri antenati, ma pensiamo al tuo amore e alla tua bontà.
Tu ci ami e ci liberi da ogni negatività e da ogni sofferenza. Ci dai ogni aiuto perché vuoi che tutti noi, vivi e defunti, siamo sempre con Te nella luce, nella pace, nella gioia eterna.

GUARIGIONE DELL’ALBERO GENEALOGICO

Gesù, ci hai rivelato che dal peccato commesso dall’uomo all’origine del mondo è venuto ogni male e che anche il peccato di ciascuno ha influenza negativa sugli altri, specialmente il peccato dei genitori sui figli e discendenti.
Attraverso la generazione si trasmettono gli stessi caratteri fisici e psichici, i buoni frutti delle virtù e le tristi conseguenze dei vizi, la salute e le malattie, il bene e il male degli antenati.
Per il bene che genitori e antenati ci hanno trasmesso, li ringraziamo e ringraziamo Te, perché con la tua grazia hanno agito bene.
Per il male che ci hanno trasmesso, li perdoniamo e li affidiamo alla tua misericordia, chiedendo per loro il tuo perdono e facendo suffragi.
Gesù, perdonali.
Gesù, sei venuto a salvare tutta l’umanità passata, presente e futura. Tu sei l’Eterno. Ogni generazione è a Te contemporanea.
Ora ti preghiamo per le nostre generazioni passate e presenti, sia di ramo paterno che di ramo materno.
Ti preghiamo di guarire il nostro albero genealogico, di cui noi siamo un frutto.
Per il loro bene e il nostro bene, tronca ogni influenza negativa che ci hanno trasmesso attraverso le generazioni.
Il tuo Sangue Prezioso scenda a purificare, risanare, liberare, perché oggi la nostra generazione sia sana e santa, unita e felice così che possa trasmettere solo cose positive, essere canale soltanto di salute e di santità.
Gesù, guarisci il nostro albero di famiglia.

“Signore, Ti adoro. Comandami tutto quello che vuoi ed io lo farò. Tu lo sai, Signore, che Ti amo”.



“Coraggio, piccola, il mondo é come una pentola piena di vapore, pronta ad esplodere; tuttavia con la Mia mano Io calmo tutto questo risucchio che si avvicina, come una marea che ha perduto il controllo del suo corso. Tutto é perduto, come se tutti gli ormeggi del mondo si fossero spezzati. Da ogni parte sorgeranno esplosioni, come se fossero alimentate da fuochi nascosti. Tra poco Io dominerò tutto questo. Avrò presto il controllo di ogni cosa. Per il momento questo scatenamento continuerà ancora”. 

 “Perché, Signore, non ti chiamano in aiuto?”.


Gesù: “Prova a capire dove é caduto questo Mondo, quali sono i poteri in carica e chi conduce il gioco; vedrai da dove viene il Male, e perché il Male esiste ovunque”. 

 “Signore, Tu sei più forte del Male! Che cosa aspetti, mio Dio, a fermarlo?”.


Gesù: Ti chiedo di ripetere ancora queste Parole che stai per udire:

‘Aspetto che i Miei Figli si mettano in ginocchio
e Mi riconoscano come il loro Unico Dio.
Bisogna che ovunque le voci Mi chiamino
e si uniscano tra loro. Aspetto, Figlia Mia,
la più grande Evangelizzazione del Mondo’.


Essa si sta preparando, va avanti, ma il tempo, che intanto si abbrevia, non é ancora giunto al punto stabilito dalla Mia Volontà. E Io vi chiedo di pregare insieme, di offrire le vostre sofferenze d’Amore, i vostri atti d’Amore.


Tutto ciò che Dio vi dona, beneditelo.

MostrateMi il vostro Amore, la gioia di venire a Me e di formare una grande catena d’Amore che farà il giro della Terra. Amatevi moltissimo e aiutate gli infelici. Allora Io fremerò il furore della Terra; chiuderò le barriere che arresteranno per sempre il Male. Guarda questo Amore che va circondando la Terra intera: ovunque Carità, Compassione, Condivisione. 

Figli Miei carissimi, dovete mobilitarvi per farMi conoscere, per farMi amare.


Io sono questa Forza d’Amore che tutto infuocherà, tutto placherà, tutto abbellirà.


Il Nome di Dio deve essere riconosciuto come il solo ed unico Bene che salva, come il solo rimedio che ridona la Vita purificando le Anime e le cose. Dio é il Grande Purificatore.


Allora Io verrò perché voi Mi attendete e con voi, Miei cari Figli, noi formeremo una Nuova Terra, in cui si rifletteranno, per sempre, le meraviglie del Cielo. Il Mondo non può vivere senza Amore.

Il Mio Amore ve l’ho donato dalla Mia Croce e si é riversato come un torrente, ma voi gli avete opposto delle dighe mostruose di egoismo e di orgoglio. Oggi nessuna diga può trattenere le acque purificatrici del Cielo, riversate dai Miei Santi Angeli Purificatori per avvertirvi di non erigere più dighe contro I’Amore di Dio che vuole estendersi su tutta la Terra.


Comprendete bene questo: il giorno in cui lascerete passare il Mio Fuoco d’Amore che incendierà i cuori, le Anime, gli elementi, la Natura intera, allora tutto si calmerà, tutto rientrerà nell’ordine divino di ogni cosa creata da Dio.

Le porte si apriranno perché é tempo di aprirle: Io sono con voi per aprire tutto ciò che si é chiuso, la Mia Legge, i Miei Comandamenti divini, tutti i Miei precetti, anche la Mia Chiesa. 

La Mia Chiesa si aprirà come nessun fiore ha potuto ancora fare. Improvvisamente si aprirà, si ingrandirà e profumerà il mondo intero fino ad inebriarlo. Il suo sfavillio sarà così forte che, senza proferir parola, tutte le nazioni si prostreranno con la fronte a terra, riconoscendo in essa il Dio Unico che l’abita interamente.

La Mia Croce é il passaggio. La Mia Croce é la chiave.
Tu lo devi dire che, salendo alla Mia Croce, troverete tutti la Strada della Vita. Dio é presente. Dio vi mostra la Via. Egli é la Via, la Verità, la Vita.

Se conosceste il Dono di Dio, sareste già in cammino.
Il Mio trionfo é unito alla Mia Croce ed ogni Uomo é chiamato ad unirsi al suo Dio, per ricevere la propria parte di Eredità divina. 

Io vi amo. Vi stringo al Mio Santo Cuore. Presto vi abbraccerò tutti contemporaneamente. E se voi, Miei  diletti, siete impazienti di vederMi, da parte Mia, sono impaziente di rivedervi. A presto. 

Ritorno a casa



I convertiti dal Protestantesimo


Thomas Merton (1915-1968)

Educato nella confessione episcopale, lasciò praticamente la fede durante i primi vent’anni della sua vita e visse dedicandosi a tutti i piaceri e frivolezze della gioventù moderna e sventata. Così racconta nella sua Autobiografia: Quando morì mio padre, mi ritrovai totalmente libero da tutto ciò che impediva l’agire della mia volontà per comportarmi secondo le mie voglie. Immaginai di esser libero. Ci vollero cinque o sei anni per comprendere in che malvagità ero entrato. La dura scorza della mia anima aveva espulso le ultime vestigia di religiosità che talvolta vi avevano albergato. Non vi era posto per nessun Dio in quel tempio vuoto e pieno di polvere e immondezza, di cui ero tanto geloso, tanto da allontanare tutti come degli intrusi, al fine di poter dedicare tutto alla venerazione della mia specifica e stupida volontà.
La mia anima era semplicemente morta. Era vuota, era come un vuoto spirituale rapportato all’ordine soprannaturale. Le sue facoltà erano come scorze secche rispetto a quello che dovevano essere state.
Visitando l’Italia come turista cominciò a conoscere un poco Cristo, benché conservasse il rifiuto per il cattolicesimo. Racconta: Mi trovai a Roma dove ebbe inizio la mia conoscenza di Cristo. Lì conobbi per la prima volta colui che ora servo come mio Dio, e mio Re, colui che possiede e governa la mia vita.
Dio seguiva il suo cammino e d’improvviso, una notte, mi parve che mio padre (morto) fosse lì con me. La sensazione della sua presenza era tanto viva, tanto reale, tanto sorprendente come se egli mi avesse toccato un braccio o parlato con me. Tutto passò in un istante; ma in quell’attimo, istantaneamente, mi sentii oppresso dalla brusca e profonda visione della miseria e corruzione della mia anima. Fui attraversato profondamente da una luce che mi fece comprendere la condizione nella quale mi trovavo. Fui pieno di orrore, dinnanzi a ciò che vidi, tutto il mio essere si ribellò contro ciò che avevo al mio interno, la mia anima desiderava fuggire... Ora penso che per la prima volta nella mia vita cominciai davvero a pregare. Pregavo questo Dio che mai avevo conosciuto affinché venisse a liberarmi dalle tenebre e mi aiutasse a liberarmi dalle cose terribili che tenevano la mia volontà in schiavitù.
Dopo qualche tempo cominciò a cercare Dio tra i quacqueri, la chiesa sionista, e altre chiese cristiane. Un giorno entrò in una libreria e comprò il libro Lo spirito della Filosofia medievale. Provò delusione quando si rese conto che era un libro cattolico, ma lo lesse. Quando ebbe terminato di leggere questo libro cominciò a desiderare di recarsi in una chiesa.
Un forte impulso cominciava ad affermarsi in me e mi sentivo attratto in modo potente dalla Chiesa cattolica. Infine l’impulso divenne talmente forte che non potevo resistergli. Dissi alla mia ragazza che avevo deciso per la prima volta in vita mia di andare a messa. La prima volta in vita mia! Questo era verità. Ero stato diversi anni in Europa, ero stato a Roma, ero entrato ed uscito da mille cattedrali e chiese cattoliche e non avevo mai sentito una messa. Se qualche messa veniva celebrata nelle chiese che visitavo, sempre fuggivo con sciocco panico protestante.
Non dimenticherò facilmente ciò che sentii quel giorno (agosto 1938). Per prima cosa sentii una voce dolce, soave, forte e pura che mi diceva: “Vai a messa!” Era qualcosa di completamente nuovo ed estraneo, questa voce che pareva smuovermi, questa ferma e crescente convinzione su quello che dovevo fare. Aveva una soavità, una semplicità che non potevo spiegarmi facilmente. Quando le cedetti, non si gongolò sopra di me, né mi aggredì, ma mi condusse serenamente verso l’orizzonte determinato... In verità ero ancora un po’ spaventato di recarmi in una chiesa cattolica dopo il proposito fatto, con tutta l’altra gente per accomodarmi in un banco e abbandonarmi ai misteriosi pericoli di questo evento forte e raro che chiamano messa.
Dio mandò una domenica molto bella. E dato che era la prima volta che passavo una domenica realmente sobrio in New York, mi sorpresi dell’atmosfera pura e tranquilla delle strade vuote nella parte alta della città. Il sole risplendeva... La gente entrava dalla porta principale della chiesa che era completamente aperta... e d’improvviso tutte le chiese d’Italia e di Francia mi apparvero. La ricchezza e pienezza dell’ambiente cattolico che non avevo potuto evitare di cogliere e amare da bambino, ritornarono in me come un torrente, però ora vi sarei entrato dentro, in pienezza, per la prima volta... La cosa che più mi impressionò fu che la chiesa era piena, assolutamente piena, non solo di anziani e gentiluomini consumati, ma anche di uomini e donne, bambini, giovani e vecchi, soprattutto giovani.
Un giorno piovoso di settembre avverte di nuovo la voce che lo spinge e lo indirizza verso la chiesa del Corpus Christi di Broadway in New York, per chiedere il battesimo. Il 16 novembre del 1938 ricevette il battesimo sotto condizione. Quindi poté dire: Tutto fu molto semplice! Che pesi caddero dalle mie spalle: Credo, Credo!
Una delle grandi pecche della mia vita spirituale nel primo anno era la mancanza di devozione verso la Madre di Dio. Credevo nelle verità che insegna la Chiesa sulla Madonna, dicevo le Avemarie, quando pregavo, ma questo non era sufficiente. La gente non si rende conto del grandissimo potere della Santissima Vergine. Non sa chi è, e che dalle sue mani giungono tutte le grazie, perché Dio ha voluto che lei partecipasse all’opera di salvezza degli uomini.
Ma il suo amore per Cristo e Maria divenne tanto grande che qualcosa dentro di lui lo fece sentir desideroso di compromettersi totalmente. Alla fine la grazia scese su di lui, e a ventisei anni entrò nell’Abbazia dei frati trappisti del Kentucky (USA), dove ha vissuto il resto della sua vita come sacerdote cattolico.
Thomas Merton, un grande poeta e scrittore nordamericano, di origine francese, ci insegna che per quanto lontani siamo da Dio, sempre Egli ci segue attendendo e chiedendoci una scelta totale di servizio a lui ed ai nostri fratelli. 

Padre ángel Peña

LAMENTI DIVINI PAROLE DI GESU’ AI SUOI SACERDOTI



COMODITA' E SUPERFLUO

Io sono nato in una povera grotta. Le mie tenere membra hanno toccato la paglia, mentre il più povero dei poveri nel mondo nasce almeno in un giaciglio e viene accolto con ogni premura.
Il mondo non pensa più a me che sono nato in una mangiatoia, cioè nel vuoto di tutto ciò che sa di umano. E le anime non mi possiedono perché non hanno più il cuore vuoto di tutto.
Si preferisce piacere più agli uomini che a me e quasi sempre si preferiscono a me anche le cose più insignificanti della terra. E' per questo motivo che sono poche, pochissime le anime che mi lasciano libero accesso nei loro cuori per formarvi la mia dimora.
Quanto sono lontane le anime dalla mia povertà! Lo spirito di povertà non è più apprezzato; si desidera la vita comoda, il godimento, il lusso; si vuole sempre apparire i migliori, i primi e per questo si fa sparire ogni traccia di povertà. Aleggia sul mondo il rifiuto totale dello spirito di povertà.
E i miei sacerdoti amano tutti la povertà? E' l'amore delle anime che li muove nella loro attività, o è il desiderio del denaro? O ministri dell'altare, non mediterete mai abbastanza le mie parole: "Le volpi hanno le loro tane, gli uccelli il loro nido ma il Figlio dell'Uomo non ha dove posare il capo!".
Che ne sarà, alla vostra dipartita da questo mondo, del denaro che avrete accumulato? Vi accorgerete di averlo accumulato per altri. Accontentatevi del necessario nell'abitazione e nelle suppellettili. Evitate il superfluo e non sprecate il denaro in divertimenti inutili. Fatevi degli amici col mammona di iniquità! Date il superfluo ai bisognosi e sostenete le opere di carità!
Il denaro ammassato è per voi un grave pericolo spirituale, perché vi attaccate il cuore e perché date un cattivo esempio al fedeli, che amano vedere il sacerdote disinteressato, anche in questo diverso dagli altri uomini.
Il denaro vi porta alle comodità, a procurarvi tutti quei piaceri che comunemente si dicono leciti (leciti perché non sono evidentemente cattivi), ma che tuttavia non sempre sono immuni da colpa, o per l’abuso o per l'attaccamento esagerato. Quanti peccati veniali di cui rendere conto alla Divina Giustizia!
Dove sconteranno i miei sacerdoti tutte queste miserie morali? ... C'è il purgatorio, che è una dolorosissima riparazione per tutti, ma soprattutto per i consacrati.
Nella vostra predicazione avete trattato il tema del purgatorio, descrivendo con vivi colori le pene delle anime che si purificano nell'oltretomba. Per quanto abbiate detto, avete detto poco, perché del purgatorio possono parlame convenientemente soltanto coloro che vi stanno dentro.
Ma non pensate, voi sacerdoti, specialmente voi più rilassati, non pensate che il purgatorio è fatto soprattutto per voi? Lì sarete purificati dalla Divina Giustizia, prima di essere ammessi alla mia gloria.
Poco amore di Dio, poca delicatezza di coscienza, appagamento del cuore e dei sensi, specie della gola, curiosità un po' malsane, tempo sprecato, perché non utilizzato per la gloria di Dio, freddezza col prossimo, indifferenza verso i bisogni altrui ... tutto viene vagliato dalla Divina Giustizia nell'ora del rendiconto finale e tutto si dovrà pagare.
Servi prudenti sono quei sacerdoti che odiano la grossolanità nella vita spirituale. Scrupolo no, ma delicatezza sì!

Don Enzo Boninsegna,

LA MISERICORDIA DIVINA NELLA MIA ANIMA



Diario di Santa Sr. Faustina Kowalska 

Un giorno, dopo la nostra santa Messa, all'improviso vidi il mio  confessore che stava celebrando la santa Messa nella chiesa di San  Michele, davanti all'immagine della Madonna. Era l'offertorio della santa  Messa e vidi il Bambino Gesù che si stringeva a lui, come se fosse fuggito  davanti a qualcuno e cercasse rifugio presso di lui. Tuttavia, quando  giunse il tempo della santa Comunione, scomparve come al solito. Ad un  tratto vidi la Madre SS.ma che Lo copri col suo manto e disse: «  Coraggio, Figlio mio, coraggio, Figlio mio», e disse ancora  qualche cosa che non mi riuscì di sentire. Oh! come desidero  ardentemente che ogni anima esalti la Tua Misericordia. Felice l'anima che invoca la Misericordia del Signore! Proverà quello che il Signore ha  dette cioè che la difenderà come Sua gloria. E chi oserà combattere  contro Dio? Ogni anima esalti la Misericordia del Signore con la fiducia  nella Sua Misericordia, per tutta la vita, e specialmente nell'ora della  morte. Anima cara, non aver paura di nulla, chiunque tu sia; quanto più  grande è il peccatore, tanto maggiore è il diritto che ha alla Tua  Miseric rdia, o Signore. O bontà incomprensibile, Iddio per primo si  abbassa verso il peccatore. O Gesù, desid ro esaltare la Tua Misericordia  per migliaia di anime. So bene, o Gesù mio, che debbo parlare alle anime  della Tua bontà, della Tua inesprimibile Miser cordia. Una volta che una  certa persona mi aveva chiesto di pregare per lei, quando m'incontrai col  Signore, Gli dissi queste parole: « Gesù, io amo in modo particolare le  anime che ami Tu». E Gesù mi rispose con queste parole: « Ed io  concedo grazie particolari a quelle anime, per le quali tu  intervieni presso di Me ». Gesù mi difende in modo misterioso,  questa è veramente una grande grazia di Dio, che sto sperimentando da  parecchio tempo. Una volta che si era ammalata gravemente, tanto che  ne mori, una delle Suore e si era riunita tutta la Comunità, e c'era anche il  sacerdote che diede l'assoluzione all'inferma, vidi all'improvviso una  moltitudine d spiriti delle tenebre. In quel momento, dimenticandomi  che ero in compagnia delle Suore, presi l'aspersorio e li spruzzai con  acqua benedetta e scomparvero subito. Ma quando le Suore giunsero in  refettorio, la Madre Superiora mi fece notare che non avrei dovuto  aspergere l'ammalata in presenza del sacerdote, al quale appartiene tale  funzione. Accettai l'ammonizione in spirito di penitenza, ma so per  esperienza che l'acqua benedetta reca un grande sollievo al moribondi.  Mio Gesù, Tu vedi quanto sono debole da sola, perciò dirigi Tu stesso  tutte le mie questioni. Sappi, o Gesù, che io senza di Te non m'accosto  nemmeno ad un problema, ma con Te affronto le cose più difficili. 

PREGHIERE DEL PERDONO



LI PERDONO. 

Signore, perdono mio MARITO per la sua mancanza di amore, di affetto, di appoggio, di  considerazione, di attenzione, di tenerezza, di comprensione.. Lo/la perdono per le sue  mancanze, i suoi errori, i suoi difetti.. e per tutte le parole o azioni da lui/lei compiute che  mi hanno ferito o mi hanno dato fastidio. 

LO PERDONO DI TUTTO CUORE. 

Gesù, perdono i miei FIGLI per la loro mancanza di rispetto, di obbedienza, di amore, di  attenzione, di aiuto, di comprensione.. Li perdono per aver detto cose non vere dei loro  genitori... per le loro cattive abitudini... per aver abbandonato la religione e la Chiesa... e  per qualsiasi altra loro azione o parola che mi abbia fatto soffrire... 

OGGI LI PERDONO DI TUTTO CUORE. 

Signore, aiutami a perdonare i miei FAMILIARI: nonni, zii, cugini, nipoti che in qualche  modo hanno interferito nella nostra famiglia... Li perdono per essere stati possessivi, per  aver imposto la loro volontà, per aver causato confusione e messo discordia fra i familiari  aizzando gli uni contro gli altri. 

SIGNORE, OGGI LI PERDONO. 

Dio mio, perdono oggi tutti i miei PARENTI ACQUISITI: suocero, suocera, genero, nuora,  cognati e qualsiasi altra persona della famiglia del mio consorte che ha trattato la mia  famiglia in malo modo, senza amore... Li perdono per le loro critiche, i pensieri, le azioni  ed omissioni che mi hanno recato danno o mi hanno fatto soffrire. 

ESERCITO DI GESÙ



Molti sono i chiamati ma pochi gli eletti che rimangono fedeli a Me. 

Mia amata figlia diletta, seguire Me, in questo Mio ultimo viaggio per adempiere il Patto di Mio Padre, può essere paragonato ad un gruppo di alpinisti che scalano una montagna. Sappiate che questo è un monte altissimo, con un terreno duro e pieno di ostacoli, che presenterà dei problemi perfino all’alpinista più esperto, in quanto compariranno delle svolte sorprendenti ed inaspettate, mentre muterà ad ogni quota e dietro ogni anfratto. Coloro che confidano in ciò che Io dico e che Mi seguono con il cuore aperto e ben disposto, troveranno questo viaggio più facile rispetto agli altri. Tuttavia, molti di coloro che sono fiduciosi, all’inizio di questo viaggio, potrebbero camminare troppo in fretta e compiere grandi slanci nel tentativo di raggiungere la cima. Queste persone cadranno rovinosamente e la loro discesa verso il fondo sarà la più dolorosa. 

Viceversa, coloro che non hanno esperienza di scalate, ma che invece seguono le chiare istruzioni date loro da Colui che li guida, in molti casi raggiungeranno la cima per primi. La loro fiducia, la loro pazienza e la loro volontà di raggiungere la vetta a tutti i costi, gli fornirà grande energia ed entusiasmo, che li sosterrà nella loro ascesa verso l’alto. 

Coloro che non si fermano regolarmente per bere e dissetarsi, si disidrateranno, mentre quelli che si dimenticano di prendere del cibo con sé, si troveranno nell’impossibilità di conservare le forze. Ogni passo di questo viaggio presenta nuove sfide, curve pericolose e massi quasi impossibili da scavalcare. Ci vorranno delle persone molto forti, e sane di mente e corpo, per rimanere in cordata nella salita fino alla vetta. Esse potrebbero farsi distrarre da coloro che hanno perso la fede nella propria capacità di proseguire lungo la strada per la montagna, e che cercheranno costantemente di distoglierle dal loro compito. 

Poi ce ne saranno altri, che proveranno gelosia per coloro che compiono dei grandi passi in avanti; per tale motivo cercheranno di farli inciampare mettendo delle trappole ed altri ostacoli davanti a loro, al fine di rallentarli. Queste anime disilluse e gelose, faranno tutto il possibile per fermare gli scalatori determinati ed impegnati a raggiungere la cima. Essi elaboreranno delle menzogne per cercare di convincerli ad interrompere il loro cammino, bloccandosi per paura dei grandi pericoli a cui possono trovarsi di fronte. Essi diranno loro che la guida degli scalatori non è adatta per condurli alla vetta e che perciò sono in grave pericolo, che sarebbero molto sciocchi a continuare per quello che, essi dichiareranno essere un viaggio arduo e  pericoloso. 

E così, questo Mio viaggio continuerà fino al Giorno in cui Io tornerò di nuovo. Molti sono i chiamati, ma pochi gli eletti che Mi rimangono fedeli. Alcuni sono chiamati e Mi seguono, ma poi essi Mi tradiscono. Il loro odio per Me è il peggiore di tutti, perché sono quelli che, nonostante Mi abbiano condotto le anime in questo cammino verso la Salvezza, qualora dovessero soccombere alla tentazione di Satana, che insinua terribili menzogne nelle loro anime, essi spingeranno anche le altre lontano da Me. 

Solo coloro che possiedono un’anima umile, un cuore tenero e che sono privi di malizia, orgoglio ed egoismo, riusciranno a raggiungere la vetta della montagna. Quando quel giorno avrà luogo, coloro che si sono allontanati da Me e che Mi hanno tradito, non troveranno alcun posto dove andare, perché il sentiero che porta verso il monte non ci sarà più. 

Il vostro Gesù. 

2 Agosto 2014

La Battaglia Finale del Diavolo



Il Messaggio ed il Miracolo

Dio non spreca i miracoli. Nella storia della salvezza – da Giosuè e  Mosè fino ai Dodici Apostoli e ai Santi della Chiesa Cattolica, nel corso  dei secoli – Dio ha compiuto i miracoli per un unico e ben preciso scopo:  l’approvazione Divina al testimone che invoca un miracolo in Suo  nome. Quando Dio sceglie un Suo testimone e poi associa un miracolo  autentico alla testimonianza di quest’ultimo, possiamo essere certi che  quel testimone è degno di essere creduto. Dio non concede miracoli ad  un testimone inaffidabile, né sceglie testimoni inaffidabili.
No, il Signore non spreca i Suoi miracoli, e di certo non sprecherebbe  mai un miracolo pubblico testimoniato da 70.000 persone, credenti e  non credenti; un miracolo che avvenne nel momento esatto previsto  con tre mesi in anticipo dai tre pastorelli, Lucia dos Santos (conosciuta  dal mondo come Suor Lucia) ed i suoi cugini, Francesco e Giacinta  Marto3, le cui testimonianze erano state inizialmente messe in dubbio.  È il 13 ottobre 1917. Nei pressi di un umile campo vicino a Fatima,  conosciuto come la “Cova da Iria”, 70.000 persone si sono radunate  in attesa di un miracolo. È già di per se una cosa straordinaria, perché  mai prima d’ora, nella storia della salvezza, un profeta aveva predetto  un miracolo che sarebbe avvenuto mesi dopo, in un luogo e in un  giorno ben precisi. Né mai una tale folla di persone si era radunata per  testimoniare un miracolo pubblico previsto in anticipo. Eppure è ciò che  accadde quel giorno.
Perché proprio quel giorno? Perché Lucia dos Santos ed i suoi cugini,  Francesco e Giacinta, avevano ricevuto le apparizioni della “Signora” il  13 di ciascun mese, a partire dal maggio precedente. La Signora era  apparsa loro sopra un’elce, alla Cova, e ad ogni apparizione la folla era  andata sempre più aumentando. Ma erano sorti anche dei dubbi sulla  veridicità dei 3 pastorelli, così come erano aumentate le prese in giro e  la persecuzione contro i tre veggenti e le loro famiglie, in un’epoca in  cui il Portogallo era sotto il controllo di un regime ateo e Massonico.
Il 13 luglio 1917, la Signora mostrò ai bambini qualcosa che li  avrebbe cambiati per sempre, santificandoli e facendo si che spendessero  il resto delle proprie vite (quelle di Francesco e Giacinta furono molto  brevi) pregando e compiendo sacrifici per i peccatori. Come ci racconta  Lucia, in una testimonianza che la Chiesa ha considerato degna di  essere creduta, la Signora le mostrò l’inferno: 

Ella aprì le mani ancora una volta, come aveva fatto durante i due mesi precedenti. Vedemmo un grande mare di fuoco, che  sembrava stare sotto terra. Immersi in quel fuoco, i demoni e le anime [dannate], come se fossero braci trasparenti e nere o  bronzee, con forma umana che fluttuavano nell’incendio, portate  dalle fiamme che uscivano da loro stesse insieme a nuvole di fumo,  cadendo da tutte le parti simili al cadere delle scintille nei grandi  incendi, senza peso né equilibrio, tra grida e gemiti di dolore e  disperazione che mettevano orrore e facevano tremare dalla paura  (deve essere stata questa vista a farmi gridare, come mi dissero  alcune persone che mi udirono). I demoni si riconoscevano dalle  forme orribili e ributtanti di animali spaventosi e sconosciuti, ma trasparenti e neri.4 Questa visione durò solo un momento. 
E fortunatamente la nostra buona Madre del Cielo ci aveva  già preparati con la promessa di portarci in Cielo, nella prima  apparizione, altrimenti credo che saremmo morti di spavento e di  terrore.

Padre Paul Kramer

NEL FUOCO ETERNO SENZA AMORE



LA PENA ETERNA

Monsignor De Ségur (1881) nel suo libro L'Enfer racconta il seguente episodio che apprese direttamente da un parente della dama a cui il fatto si riferisce: "In quel tempo, Natale del 1859, ella era ancora viva. Si trovava a Londra nell'inverno dal 1847 al 1848, vedova sui 29 anni, ricca e appassionata dei divertimenti. Fra le eleganti persone che frequentavano il suo salotto, si faceva notare un giovane signore le cui continue visite la compromettevano non poco. Una notte, la signora stava leggendo a letto un romanzo. Udito suonare il tocco dell'orologio, spense le candele e stava per addormentarsi, quando s'accorse che una luce strana, pallida, sembrava avvicinarsi. Con stupore e sgomento vide aprirsi lentamente la porta ed entrare nella camera quel giovane signore, il quale prima che ella potesse pronunciare parola, le si avvicinò, le strinse il braccio sinistro al polso e con accento disperato le disse: "Vi è l'inferno". Per lo spavento e per il dolore di quella stretta, la signora svenne. Rinvenuta chiamò la cameriera. Costei, entrando, sentì un forte odore di bruciato, e avvicinatasi alla padrona che a stento poteva parlare, vide che aveva intorno al polso una scottatura così profonda che le carni si erano quasi consumate. Osservò pure che dalla porta del salone fino al letto e dal letto alla porta c'era sul tappeto impressa l'orma di un passo d'uomo che aveva bruciato il panno da parte a parte. L'indomani, l'infelice signora venne a sapere, con spavento, come quella notte, verso l'una, quel giovane era caduto ubriaco fradicio e che i servi l'avevano raccolto e portato nella sua camera dove improvvisamente morì". All'epoca in cui quel vicino parente della signora narrava il tragico caso, la sventurata portava ancora al polso sinistro una larga fascia in forma di braccialetto che non toglieva mai.

Tratto dalla rivista mensile “Papa Giovani” – Sacerdoti del Sacro Cuore (Dehoniani)

Impegnate tutta la vostra esistenza in cose che non hanno alcun valore davanti al Padre!



Vivete come se le cose continassero per sempre così. Mettere la vostra energia, la vostra forza, sì tutta la vostra esistenza in cose che non hanno alcun valore davanti al Padre. Dovete smettere di vivere come se Dio, il Creatore e Padre, non esistesse! Dio è con voi! Dio vi ama! EGLI vi ha “donato” Suo Figlio in modo che tutti voi poteste tornare a LUI, perché Gesù, il Mio Santo Figlio e Figlio del Padre Onnipotente, è la via del ritorno a LUI, al vostro Creatore!

Vivete isolati da Chi vi ha creati. “Glorificate”voi stessi, vi create "idoli" e li ammirate, li osannate e "idolatrate"! Seguite la via del diavolo e non riconoscete la Verità!

Solo la vostra conversione vi salverà dal male,

abbandonate il peccato e l’infamia! Guardate ciò che il diavolo vi ha portato, e cominciate a riconascere la verità! L’auto-glorificazione, l'adorazione e la deificazione di coloro, che avete elevato a vostri idoli, sono peccati e vi allontanano sempre più da Dio, il vostro Creatore Celeste!

Chiedete allo Spirito Santo che vi conceda chiarezza e comprensione e vedete la verità! Vivete secondo i valori e i Comandamenti del Signore!

La vostra Madre Celeste che vi ama.

La nube della non-conoscenza



Dio risponde e provvede in modo spirituale
a favore di coloro che per amor suo dimenticano se stessi

Indubbiamente, se avremo un vero desiderio e ci sforzeremo, almeno per quanto sta a noi e con l’aiuto della grazia e della direzione spirituale, di conformare il nostro amore e il nostro modo di vivere a quello di Maria, nostro Signore non mancherà di rispondere in maniera spirituale anche per noi, oggi e sempre, nell’intimo del cuore di coloro che dicono o, pensano male di noi.
Con questo non intendo dire che per tutto il tempo che passiamo in questa vita piena di affanni, non avremo più detrattori o criticoni, come li ebbe invece Maria. Dico piuttosto che se non presteremo orecchio alle loro critiche e non lasceremo a metà il nostro interiore lavoro spirituale a causa delle loro parole e dei loro pensieri — seguendo così l’esempio di Maria —, allora nostro Signore risponderà a essi in spirito, se avranno parlato o pensato senza pregiudizi, così che nel giro di pochi giorni si vergogneranno delle loro parole e dei loro pensieri.
E come risponderà per noi in spirito, così indurrà altri in maniera tutta spirituale a darci il necessario per vivere: cibo, vestiti, e cosa via, sempre se vedrà che noi non abbiamo alcuna intenzione di smettere di amarlo per attendere a queste cose. Questo dico per confutare l’errore di quanti sostengono che non è giusto mettersi a servire Dio nella vita contemplativa, se prima non ci si è assicurati il necessario per il proprio sostentamento. Essi dicono: «Aiutati che Dio ti aiuta». In realtà sparlino di Dio, e lo sanno bene. Infatti, chiunque tu sia ad aver abbandonato con tutta sincerità il mondo per volgerti a Dio, sta’ pur certo che egli ti manderà, indipendentemente dai tuoi sforzi personali, l’una o l’altra di queste due cose: una gran quantità di beni o la forza fisica e la pazienza spirituale per sopportare.
Che importa quale delle due si ottiene? Per il vero contemplativo non c’è alcuna differenza.
Per chi ha dei dubbi a questo proposito, si dovrà dire che ha in cuore il diavolo che gli impedisce di credere, oppure non si è ancora convertito cosa sinceramente come dovrebbe, per quanto possano essere ingegnose e pie le scuse da lui addotte. Perciò, tu che ti proponi di diventare un contemplativo al pari di Maria, accetta di buon grado di essere umiliato dall’incomparabile grandezza e perfezione di Dio (questa è l’umiltà perfetta), piuttosto che dalla tua miseria personale (questa è l’umiltà imperfetta). In altre parole, fissa in maniera speciale la tua attenzione più sull’eminenza di Dio che sulla tua pochezza. A quelli che possiedono l’umiltà perfetta non manca assolutamente niente, né di materiale né di spirituale. Essi, infatti, hanno Dio, in cui sta tutta la pienezza, e chi possiede lui, come questo libro va continuamente dicendo, non ha bisogno di nient’altro in questa vita.