Dio non spreca i miracoli. Nella storia della salvezza – da Giosuè e Mosè fino ai Dodici Apostoli e ai Santi della Chiesa Cattolica, nel corso dei secoli – Dio ha compiuto i miracoli per un unico e ben preciso scopo: l’approvazione Divina al testimone che invoca un miracolo in Suo nome. Quando Dio sceglie un Suo testimone e poi associa un miracolo autentico alla testimonianza di quest’ultimo, possiamo essere certi che quel testimone è degno di essere creduto. Dio non concede miracoli ad un testimone inaffidabile, né sceglie testimoni inaffidabili.
No, il Signore non spreca i Suoi miracoli, e di certo non sprecherebbe mai un miracolo pubblico testimoniato da 70.000 persone, credenti e non credenti; un miracolo che avvenne nel momento esatto previsto con tre mesi in anticipo dai tre pastorelli, Lucia dos Santos (conosciuta dal mondo come Suor Lucia) ed i suoi cugini, Francesco e Giacinta Marto3, le cui testimonianze erano state inizialmente messe in dubbio. È il 13 ottobre 1917. Nei pressi di un umile campo vicino a Fatima, conosciuto come la “Cova da Iria”, 70.000 persone si sono radunate in attesa di un miracolo. È già di per se una cosa straordinaria, perché mai prima d’ora, nella storia della salvezza, un profeta aveva predetto un miracolo che sarebbe avvenuto mesi dopo, in un luogo e in un giorno ben precisi. Né mai una tale folla di persone si era radunata per testimoniare un miracolo pubblico previsto in anticipo. Eppure è ciò che accadde quel giorno.
Perché proprio quel giorno? Perché Lucia dos Santos ed i suoi cugini, Francesco e Giacinta, avevano ricevuto le apparizioni della “Signora” il 13 di ciascun mese, a partire dal maggio precedente. La Signora era apparsa loro sopra un’elce, alla Cova, e ad ogni apparizione la folla era andata sempre più aumentando. Ma erano sorti anche dei dubbi sulla veridicità dei 3 pastorelli, così come erano aumentate le prese in giro e la persecuzione contro i tre veggenti e le loro famiglie, in un’epoca in cui il Portogallo era sotto il controllo di un regime ateo e Massonico.
Il 13 luglio 1917, la Signora mostrò ai bambini qualcosa che li avrebbe cambiati per sempre, santificandoli e facendo si che spendessero il resto delle proprie vite (quelle di Francesco e Giacinta furono molto brevi) pregando e compiendo sacrifici per i peccatori. Come ci racconta Lucia, in una testimonianza che la Chiesa ha considerato degna di essere creduta, la Signora le mostrò l’inferno:
Ella aprì le mani ancora una volta, come aveva fatto durante i due mesi precedenti. Vedemmo un grande mare di fuoco, che sembrava stare sotto terra. Immersi in quel fuoco, i demoni e le anime [dannate], come se fossero braci trasparenti e nere o bronzee, con forma umana che fluttuavano nell’incendio, portate dalle fiamme che uscivano da loro stesse insieme a nuvole di fumo, cadendo da tutte le parti simili al cadere delle scintille nei grandi incendi, senza peso né equilibrio, tra grida e gemiti di dolore e disperazione che mettevano orrore e facevano tremare dalla paura (deve essere stata questa vista a farmi gridare, come mi dissero alcune persone che mi udirono). I demoni si riconoscevano dalle forme orribili e ributtanti di animali spaventosi e sconosciuti, ma trasparenti e neri.4 Questa visione durò solo un momento.
E fortunatamente la nostra buona Madre del Cielo ci aveva già preparati con la promessa di portarci in Cielo, nella prima apparizione, altrimenti credo che saremmo morti di spavento e di terrore.
Padre Paul Kramer
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