mercoledì 29 aprile 2020

LEGGENDA PERUGINA



( COMPILAZIONE DI ASSISI )


TENTAZIONE E SERENITÀ

21. In quello stesso torno di tempo, mentre Francesco dimorava nel luogo della  Porziuncola, fu assalito per il bene del suo spirito da una gravissima tentazione.  Interiormente ed esteriormente ne era duramente turbato, tanto che alle volte sfuggiva la  compagnia dei fratelli perché, sopraffatto da quella tortura, non riusciva a mostrarsi loro  nella sua abituale serenità.
Si mortificava, si asteneva dal cibo e dalla conversazione. Spesso si internava a pregare  nella selva che si stendeva vicino alla chiesa, per dare liberamente sfogo all’angoscia e  al pianto in presenza del Signore, affinché Dio, che può tutto, si degnasse d’inviargli dal  cielo la sua medicina in quella così violenta tribolazione. E per oltre due anni fu  tormentato giorno e notte dalla tentazione.
Accadde che un giorno, mentre stava pregando nella chiesa di Santa Maria, gli fu detta  in spirito quella parola del Vangelo: «Se tu avessi una fede grande come un granello di  senape, e dicessi a quel monte di trasportarsi da quello a un altro posto, avverrebbe  così.
Francesco domandò: “E quale è quel monte?”. Gli fu risposto: “Il monte è la tua  tentazione”. Rispose Francesco: “Allora, Signore, sia fatto a me secondo che hai detto”.  E all’istante fu liberato, così che gli parve di non avere mai sofferto quella tentazione».

Traduzione di VERGILIO GAMBOSO

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