mercoledì 29 aprile 2020

Le grandezze di Gesù



Elevazione alla ss. Trinità


Allo Spirito Santo

O Spirito Santo, Spirito del Padre e del Figlio, che da loro procedete in unità di origine e li unite l’un l’altro in unità di amore e di spirito! Spirito e Amore eterno che sussistete personalmente nella Divinità e divinamente chiudete le Emanazioni eterne! Io vi adoro e vi rendo grazie per quella operazione santa e ammirabile con la quale avete compiuto il sacro mistero della Incarnazione! Voi siete nella Eternità il termine divino della divina Emanazione, e siete pure nella pienezza dei tempi il Principio di un nuovo stato, dello stato cioè della Unione ipostatica il quale è la fonte e l’origine di tutte le operazioni sante, di tutte le emanazioni di grazia che il cielo e la terra riverenti ammirano!
Voi siete nella SS. Trinità il vincolo sacro tra le divine Persone, e nella Incarnazione congiungete una Persona divina ad una natura umana! Nella Trinità, dal Verbo Eterno, nel seno del Padre, ricevete la sua propria Essenza mentre da Lui procedete: e nella Incarnazione, per la vostra operazione, allo stesso Verbo Voi date, nel seno di sua Madre, una nuova Essenza, rivestendolo della nostra umanità!
O Spirito Santo! Voi siete Spirito di Amore, e sulla terra Voi compite quella operazione di amore, quella unione divina, quella alleanza incomparabile che congiunge la terra al Cielo, l’essere creato all’Essere increato e Dio all’uomo, con una unione sì stretta che ne risulta, per sempre, un Dio uomo ed un Uomo Dio.
Siate benedetto in eterno in questa vostra santa operazione che compie l’Incarnazione del Verbo e la suprema deificazione della nostra umana natura! Mistero ammirabile! Pur restando umana entro lo stato di questa unione divina, la nostra natura riceve la grazia increata e infinita in un essere creato, limitato e simile al nostro! Così la Santa Umanità di Gesù è come un nuovo roveto ardente davanti alla faccia di Dio, per la salvezza del popolo come il roveto di Oreb davanti alla faccia di Mosè: roveto che arde senza consumarsi, sempre roveto e sempre ardente, sempre roveto nelle spine della nostra umanità e sempre ardente nella fiamma della divinità!

Card. Pietro de Bérulle

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