(tratto dagli Scritti sulla Divina Volontà della Serva di Dio Luisa Piccarreta)
Volume 11 Giugno 15, 1916
“Riversati nel mio Volere per farmi riparazioni complete… amore per tutti”. Le preghiere più potenti sul Cuore di Gesù è vestirsi
di tutto ciò che operò e patì Lui stesso: “Cingi la tua testa delle spine di Gesù, imperla i tuoi occhi delle sue lacrime, impregna la tua lingua della sua amarezza, vesti la tua anima del
suo Sangue, adornati delle sue piaghe, trafiggi le tue mani e piedi coi suoi chiodi, e come un altro Cristo presentati innanzi alla sua Maestà”.
Continuando il mio solito stato, il mio sempre amabile Gesù è venuto, mi ha trasformata tutta in Lui e poi mi ha detto: “Figlia, riversati nel mio Volere per
farmi riparazioni complete, il mio Amore ne sente un irresistibile bisogno; a tante offese delle creature vuole una almeno che, frapponendosi tra Me e loro, Mi dia riparazioni complete, amore per tutti e strappi da Me grazie
per tutti. E questo lo puoi fare solo nel mio Volere, dove troverai Me e tutte le creature. Oh, con quali ansie sto aspettando che entri nel mio Volere, per poter trovare in te i compiacimenti e le riparazioni di tutti! E
solo nel mio Volere troverai tutte le cose in atto, perché Io sono motore, attore e spettatore di tutto”.
Ora, mentre ciò diceva, mi sono riversata nel suo Volere; ma chi può dire ciò che vedevo? Mi trovavo a contatto d’ogni pensiero di creatura, la cui
vita veniva da Dio, di ciascun pensiero, ed io, nel suo Volere, mi moltiplicavo in ciascun pensiero, e con la Santità del suo Volere riparavo tutto, avevo un grazie per tutti, un amore per tutti; e così mi moltiplicavo negli sguardi, nelle parole ed in tutto il resto, ma chi può dire come ciò succedeva? Mi mancano i vocaboli,
e forse le stesse lingue angeliche sarebbero balbuzienti; perciò faccio punto. Onde, me la sono passata tutta la notte con Gesù nel suo Volere, dopo mi son sentita la Regina Mamma vicina e mi ha detto: “Figlia
mia, prega”. Ed io: “Mamma mia, preghiamo insieme, ché da sola non so pregare”. E Lei ha soggiunto: “Le preghiere più potenti sul Cuore di mio Figlio e che più Lo inteneriscono,
è vestirsi la creatura di tutto ciò che operò e patì Lui stesso, avendone fatto dono di tutto alla creatura. Quindi, figlia mia, cingi la tua testa delle spine di Gesù, imperla i tuoi occhi
delle sue lacrime, impregna la tua lingua della sua amarezza, vesti la tua anima del suo Sangue, adornati delle sue piaghe, trafiggi le tue mani e piedi coi suoi chiodi e, come un’altro Cristo, presentati innanzi alla
sua Divina Maestà. Questo spettacolo Lo commoverà in modo che non saprà rifiutare nulla all’anima vestita delle sue stesse divise. Ma oh, quanto le creature sanno poco servirsi dei doni che mio Figlio
ha dato loro! Queste erano le mie preghiere sulla terra, e queste sono nel Cielo”.
Onde, insieme ci siamo vestite delle divise di Gesù ed insieme ci siamo presentate innanzi al Trono Divino, cosa che commoveva tutti; gli Angeli ci facevano largo e restavano
come sorpresi”. Io ho ringraziato la Mamma e mi sono trovata in me stessa.
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