sabato 25 aprile 2020

La Stolta Superbia e Soave Umiltà



La Terra, scandalo dell’Universo

“La grande “Babilonia” (dell’Apocalisse) è tutta la Terra. Sarei un ben piccolo e limitato Dio Creatore, se non avessi creato che la Terra come mondo abitato! Con un palpito del mio Volere, ho suscitato mondi e mondi dal nulla, li ho proiettati, pulviscolo luminoso, nell’immensità del firmamento. La Terra di cui siete tanto orgogliosi e feroci, non è che uno dei pulviscoli rotanti nell’Infinito, e non il più grande; certo però, è il più corrotto. Vite e vite pullulano nei milioni di mondi che sono la gioia del vostro sguardo nelle notti serene. La perfezione di Dio vi apparirà, quando potrete vedere con la vista intellettuale dello spirito ricongiunto a Dio le meraviglie di quei mondi. La Terra non è forse la grande meretrice che ha fornicato con tutte le potenze dell’Inferno? I suoi abitanti si sono venduti, corpo e anima, pur di trionfare nella vita terrena. I delitti della Terra hanno tutti i nomi di bestemmia, come li ha la Bestia con cui la Terra e i suoi abitanti si sono alleati, pur di trionfare.
I sette peccati o vizi capitali stanno come infernale ornamento sul capo della Bestia che trasporta la Terra e i terrestri ai pascoli del male. Le dieci corna, numero metaforico, stanno a ricordare le infinite nefandezze compiute, pur di ottenere, a qualunque prezzo, quanto vuole la sua feroce cupidigia. La Bestia che porta il nostro pianeta è la sintesi di tutto il male compiuto da Adamo in poi, pur di trionfare nel mondo e nella carne. Nazioni, razze, confini, interessi, cibi, tutto ha servito all’Umanità per compiere sterminati omicidi e iscariotici tradimenti. Gli stessi figli della Terra compiranno la vendetta di Dio su di essa distruggendola, distruggendosi, portando la somma dei delitti contro Dio e l’uomo al numero completo che fa scattare il tuonare del mio “Basta”!” (Id. p. 157).
“Ecco venire un gran Dragone rosso e con la coda si trascina dietro la terza parte delle stelle per farle precipitare” (Apoc, 12,3...). Pregate, cristiani, pregate perché non più di un terzo cada, travolto da Satana , dalle sue sette maledette idre, dalle dieci sue corna o armi infernali e dal suo serpentino lavoro. Pregate perché l’organismo o Corpo mistico dei credenti, la Chiesa militante, rimanga Tempio di pietra, non diventi calcina, mota. Alzatele intorno la barriera delle vostre suppliche, perché veramente l’ora è tremenda, più tremenda dell’ora delle tenebre in cui fu immolato Cristo. Perché contro il livore di un mondo indemoniato, si drizzava allora Cristo contro il quale il prevalere era relativo, essendo senza misura la sua santità, il suo potere. Ma in quest’ora, lunga e tenebrosa, il mondo invaso da Satana, che si drizza contro di voi, cristiani, contro la Chiesa, il nemico non ha di fronte che uomini in cui la natura soccombe quanto più è già infetta, ammollita dal mondo e dal male.
Pregate, perché il Padre, per rispetto del Volto di Cristo, Capo della Chiesa, intervenga ad impedire gli sfregi che subì, il Venerdì Santo, figura di quelli colpi che, nei secoli futuri, sarebbero sempre più violentemente caduti su Cristo Capo e sul Corpo Mistico” (Libro di Azaria, p. 269).

René Vuilleumier

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