venerdì 3 aprile 2020

NEL FUOCO ETERNO SENZA AMORE



LA PENA ETERNA

Monsignor De Ségur (1881) nel suo libro L'Enfer racconta il seguente episodio che apprese direttamente da un parente della dama a cui il fatto si riferisce: "In quel tempo, Natale del 1859, ella era ancora viva. Si trovava a Londra nell'inverno dal 1847 al 1848, vedova sui 29 anni, ricca e appassionata dei divertimenti. Fra le eleganti persone che frequentavano il suo salotto, si faceva notare un giovane signore le cui continue visite la compromettevano non poco. Una notte, la signora stava leggendo a letto un romanzo. Udito suonare il tocco dell'orologio, spense le candele e stava per addormentarsi, quando s'accorse che una luce strana, pallida, sembrava avvicinarsi. Con stupore e sgomento vide aprirsi lentamente la porta ed entrare nella camera quel giovane signore, il quale prima che ella potesse pronunciare parola, le si avvicinò, le strinse il braccio sinistro al polso e con accento disperato le disse: "Vi è l'inferno". Per lo spavento e per il dolore di quella stretta, la signora svenne. Rinvenuta chiamò la cameriera. Costei, entrando, sentì un forte odore di bruciato, e avvicinatasi alla padrona che a stento poteva parlare, vide che aveva intorno al polso una scottatura così profonda che le carni si erano quasi consumate. Osservò pure che dalla porta del salone fino al letto e dal letto alla porta c'era sul tappeto impressa l'orma di un passo d'uomo che aveva bruciato il panno da parte a parte. L'indomani, l'infelice signora venne a sapere, con spavento, come quella notte, verso l'una, quel giovane era caduto ubriaco fradicio e che i servi l'avevano raccolto e portato nella sua camera dove improvvisamente morì". All'epoca in cui quel vicino parente della signora narrava il tragico caso, la sventurata portava ancora al polso sinistro una larga fascia in forma di braccialetto che non toglieva mai.

Tratto dalla rivista mensile “Papa Giovani” – Sacerdoti del Sacro Cuore (Dehoniani)

Nessun commento:

Posta un commento