martedì 21 aprile 2020

IL MISTERO DEL SANGUE DI CRISTO



Il fiume regale è il Sangue di Cristo

Questo è l'inizio della Santità, con Gesù, il cammino è in Cristo, in Lui, nella sua Passione. Dopo aver incanalato il fiume torbido della mia vita nelle acque trasparenti, luminose, vivificatrici del fiume regale, bisogna attingere da esse il movimento, la fecondità e la vita. Il fiume regale è il Sangue di Cristo, ed esso ha in sé tutta la storia della Passione, tutta la vita, tutta l'essenza della Redenzione.
Ed è in questa essenza di Cristo, in questa sua vita divina, che l'anima deve perdersi per trovarsi; unirsi sempre piú per comprendere sempre meglio la vita del Mistero: il
Mistero del Calvario, il Mistero del Tabernacolo, il Mistero delle anime. Non c'è vita più sicura, né mezzo più efficace per la santità, né manifestazione più profonda nelle verità, se non nel Sangue di Cristo.
Chi avvicina le labbra a questa mistica sorgente, non le distacca mai più, per la divina ebbrezza che ne gusta.
Chi arriva a lasciarsi trasportare dalla corrente impetuosa, sente il profondo linguaggio della misericordia divina. Chi affina l'amore in quel gusto e in quel movimento, diventa il nuovo sangue del Cuore di Cristo.
Egli mi dice: - Nel mio Sangue ti do il talento più prezioso: esso vale ben più del dono del miracolo e della profezia. - Nel miracolo c'è il dominio sulla natura, c'è la sospensione di qualche legge e c'è l'impero sulla morte. La predizione non è che la conoscenza anticipata di un fatto, la rivelazione solenne di avvenimenti futuri.
Ma nel Sangue c'è ben di più.
In esso è l'impero sulle anime, è la vita perenne, immortale, vita soprannaturale, divina: è la potenza di conciliare l'uomo con Dio, di unire l'uomo a Dio, di trasformare quasi l'uomo in Dio.
Nel Sangue è la rivelazione dei grandi Misteri, è la glorificazione delle profezie, è la Potenza di Dio nella sua Gloria eterna, è la Sapienza di Dio negli splendori del suo Verbo, è l'Amore di Dio nella sua vita eterna.
Questo talento regale ne frutta infiniti. Esso solo è un cumulo di doni.
La concezione del Sangue, la comprensione del Sangue, la partecipazione al Sangue, la vita nel Sangue di Gesù.
Misteri che racchiudono la più alta Sapienza celeste e che elevano l'anima alle conoscenze soprannaturali.
- Ricorda però che, immersa in questa vita, tu devi portare il mio Sangue a piene mani nelle anime Sacerdotali, nelle anime religiose, nelle anime vergini, in tutte le anime empie.
Ricorda che il Sangue è scorrevole e potente: se non trasporta, seppellisce.
Ricorda che, per esso, hai in mano il Cielo, la grazia, la beatitudine, il tuo Dio, le anime, la loro salvezza.
Ricorda che l'intelligenza del Sangue porta alla intelligenza di Dio, che la vita del Sangue porta alla vita di Dio, che l'amore, prodotto dalla fusione del mio Sangue col tuo, stabilisce in te l'amore di Dio. Nel Sangue è la mia vita umana, dall'Incarnazione alla Risurrezione, con tutto il suo sviluppo, ne' suoi rapporti con il Mistero.
Quanto più riceverai il mio Sangue, tanto più si estenderà in te la mia vita... La virtù del mio Sangue eleva l'anima spogliandola di tutto e di se stessa: la avvicina a Dio per i meriti ed i frutti della Passione; la tiene sospesa, avvinta, immersa in Dio per la potenza della Risurrezione.
Nella Passione il Sangue è prodigato per l'uomo: nella Risurrezione è raccolto per Iddio: così, mentre l'uomo lo raccoglie a' piè dell'altare e del Calvario, io lo effondo dinanzi al Padre, e l'amplesso del Sangue del patimento e di quello dell'amore attira sull'anima il sorriso e la compiacenza, la grazia di Dio, che è poi la sua vita.
Beata l'anima che intende queste cose sublimi e le fa oggetto della sua vita intima. Il Sangue opera da sé, è vero, ma quando l'anima, conoscendone il linguaggio, vi corrisponde, allora si stabilisce, tra lei e il mio Cuore, la corrente perenne e ineffabile dell'amore eterno. - q. 13 : 27 aprile

SR. M. ANTONIETTA PREVEDELLO

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