lunedì 3 maggio 2021

MONS. VIGANO' A RADIO SPADA

 

Seconda Intervista di Radio Spada con Mons.Carlo Maria Viganò: quando l’esito reale delle Presidenziali sarà finalmente evidente e si potrà procedere a nuove elezioni non viziate da manipolazioni Biden trascinerà con sé anche la deep Church americana  


Seconda Intervista di Radio Spada con Mons. Carlo Maria Viganò

1 Maggio 2021

 

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RS: Eccellenza, eccoci a “completare” la nostra intervista di inizio marzo in occasione della presentazione del libro Galleria Neovaticana, con Sua prefazione (ora il volume è disponibile in inglese col titolo Neovatican Gallery e a brevissimo sarà pubblicato anche in spagnolo). Innanzitutto rileviamo che quella conversazione ha fatto in poche settimane il giro del mondo, è stata tradotta in molte lingue e ha aperto un ampio dibattito. Largamente prevalenti l’interesse e l’attenzione, qua e là qualche critica minoritaria – soprattutto sul tema “Benedetto XVI” – ma non molto consistente sul piano teologico: la polemica riguardava principalmente il tema da Lei sollevato in relazione a una certa influenza hegeliana sul pensiero di Ratzinger. Divideremmo la conversazione di oggi in alcune parti che preannunciamo qui a beneficio dei lettori, per favorire la fruizione: una sul ruolo attuale del mondo anglofono nella difesa della Tradizione, una sulla questione mariana, una sulla questione liturgica, infine una sull’ecumenismo. Iniziamo dunque con il tema del mondo anglofono, a cui si rivolge la nuova edizione dell’opera di Marco Tosatti. Se storicamente l’opposizione all’ideologia conciliare “parlava molto il francese” (anche per il ruolo-guida di Mons. Marcel Lefebvre), oggi si nota un’estensione significativa di questo fronte tra coloro che parlano inglese, in particolare nel mondo statunitense. Non va peraltro dimenticato, pur con i limiti evidenti che ebbe quell’operazione, il celebre “Indulto di Agatha Christie”, un segnale non indifferente per l’epoca (inizio anni ‘70). Lei conosce da decenni – per via dei Suoi incarichi diplomatici – la realtà anglofona, in particolare con riferimento al Suo ruolo di Nunzio a Washington; ebbene: cosa pensa di questa evoluzione? A cosa può essere dovuta? Che prospettive intravede in questo senso?

CMV: Immagino che il motivo per cui l’opposizione all’ideologia conciliare parlasse inizialmente in francese – per riprendere la Sua espressione – fosse dovuto al fatto che in quegli anni la Francia poteva vantare intellettuali di un certo spessore, laici e chierici, per i quali era evidente lo strettissimo legame tra le vicende sociali e quelle ecclesiali. Non dimentichiamo che la Francia si trovava dinanzi agli aspri conflitti sociali del Sessantotto e ad una forma di ultraprogressismo che in Italia era forse meno diffusa, soprattutto al di fuori delle grandi città. In Francia si ebbe una maggiore percezione della rivoluzione in atto in un Paese di tradizione cattolica che aveva già vissuto le persecuzioni e gli esiti dei governi anticlericali. L’Inghilterra, dove il Cattolicesimo minoritario si è sempre dovuto confrontare con l’Anglicanesimo, l’evidenza dell’avvicinamento della chiesa conciliare alle posizioni liturgiche e dottrinali del Protestantesimo portò ad una risposta altrettanto ferma e corale da parte dei fedeli e di tanti acattolici, i quali consideravano incomprensibile la resa della Santa Sede alla mentalità secolarizzata della società moderna. Il cosiddetto «Indulto di Agatha Christie» manifestò lo sgomento di tanti intellettuali per la decisione di cancellare la liturgia tradizionale, che costituiva l’elemento di differenza rispetto agli Anglicani e suonava come una sconfessione di secoli di eroica resistenza dei Cattolici alla persecuzione religiosa. Il sano ecumenismo preconciliare che aveva favorito un costante movimento di ritorno di Anglicani in seno alla Chiesa Cattolica proprio negli anni Settanta, specialmente a seguito della riforma liturgica, conobbe una battuta d’arresto e le “conversioni” si orientarono verso le chiese orientali. Secondo le tesi eterodosse conciliari, si pensava invece che si dovessero lasciare nello scisma e nell’eresia anche quanti avrebbero desiderato o desideravano con cuore sincero rientrare nell’unico Ovile sotto l’unico Pastore.

L’Italia, sede del Papato e politicamente guidata dalla Democrazia Cristiana, rispose in modo molto più marginale alla rivoluzione conciliare, forse proprio a causa del fatto che apparentemente il Cattolicesimo non sembrava a rischio di estinzione.

Il risveglio degli Stati Uniti è più recente, ed è frutto del ritardo con cui i Cattolici americani hanno visto minacciata la fede e la liturgia nella vita di tutti i giorni. Negli anni Cinquanta la Chiesa americana era in grande espansione, grazie all’azione lungimirante di Pio XII e all’apostolato di tanti ottimi Prelati, tra i quali non possiamo non ricordare l’Arcivescovo Fulton Sheen. Quell’entusiasmo proprio di una Nazione relativamente giovane, quelle innumerevoli conversioni e la “freschezza” del Cattolicesimo statunitense ritardarono probabilmente la manifestazione esteriore della crisi, che peraltro era già iniziata nelle Università dei Gesuiti e nelle conventicole del progressismo da cui uscirono Biden, Kerry, Pelosi e altri politici “cattolici” (qui).

Temi legati alla Morale cattolica come il rispetto della vita furono inoltre condivisi da Presidenti che pure cattolici non erano, con il plauso dell’Episcopato e dei fedeli. È solo recentemente che la spaccatura tra la base e i vertici della società e della Chiesa si è fatta più percepibile: da un lato con Presidenti dichiaratamente abortisti – ad iniziare da Bill Clinton – e dall’altro con Vescovi molto più vicini alle istanze del progressismo europeo ormai dilagante non solo in Francia e in Inghilterra, ma anche in Italia e nei Paesi di forte tradizione cattolica come la Spagna, il Portogallo, l’Irlanda. Questa spaccatura ha evidenziato la distanza tra i cittadini e i politici, tra i fedeli e i Vescovi: è normale – e direi lodevole e provvidenziale – che dinanzi al tradimento della classe politica e della Gerarchia si sia avuto un risveglio delle coscienze, che nel presidente Trump ha visto un difensore dei valori tradizionali del popolo americano in cui anche i Cattolici potevano riporre fiducia. La frode elettorale dello scorso 3 Novembre ha viceversa rinsaldato il pactum sceleris del deep state e della deep church, portando alla Casa Bianca un Presidente sedicente cattolico ma totalmente asservito all’ideologia globalista e ai piani del Nuovo Ordine Mondiale, con l’appoggio determinante di Vescovi, intellettuali e media cattolici ultraprogressisti. La gestione della pseudopandemia negli USA ha mostrato il vero volto della deep church, aprendo gli occhi a molti fedeli e facendo loro comprendere le complicità esistenti tra i fautori del Great Reset. Quando l’esito reale delle Presidenziali sarà finalmente evidente e si potrà procedere a nuove elezioni non viziate da interferenze e manipolazioni, Biden trascinerà con sé anche la deep church americana, ridando slancio all’impegno sociale dei Cattolici, specialmente a quanti tra di loro non intendono accettare adulterazioni della Fede, della Morale e della Liturgia della Chiesa.

RS: Mai come in questo periodo è sentito il tema della devozione mariana. Il “dibattito” – chiamiamolo così – sui titoli della Vergine si è acceso dopo che Bergoglio ha sminuito ancora una volta il peso della Corredenzione. Per difendere le prerogative di Maria abbiamo recentemente dato alle stampe il “Libro d’Oro di Maria Santissima”: non crediamo che possa esistere un Cattolicesimo senza Maria, del resto crediamo che non sia possibile non individuare nel Concilio e in chi ha gestito il post-Concilio la causa dell’assalto anti-mariano che stiamo vivendo. Da un lato con vere e proprie picconate – dirette e indirette – per mezzo di discorsi pubblici e “documenti”, dall’altro lasciando galleggiare un sentimentalismo neo-apparizionista che pare la negazione del vero culto mariano. Non dimentichiamo che con Giovanni Paolo II sul soglio di Pietro e Ratzinger alla Congregazione per la Dottrina della Fede furono condotte – in nome dell’ecumenismo e con le targhe alterne tipiche della dinamica rivoluzionaria[1] – operazioni inaccettabili in questo senso. Valgano due piccoli esempi: 1. Nel 1996, durante il XII Congresso Mariologico Internazionale di Częstochowa un gruppo di teologi – tra cui tre “ortodossi”, un anglicano e un luterano – pubblicarono una dichiarazione contro la proclamazione del dogma della Corredenzione. In perfetto stile dialogante-indifferentista – ed è questo il punto nodale della questione – furono definiti “ambigui” i titoli di Corredentrice, Mediatrice e Avvocata, il testo fu poi pubblicato sul quotidiano della Santa Sede[2]; 2. Mettendo provvisoriamente in secondo piano le disastrose conseguenze della “Riforma” sul culto mariano e quasi si potesse amare Maria separandola dal Corpo Mistico di Cristo, oscurando il suo ruolo di “Trionfatrice di tutte le eresie”, Giovanni Paolo II affermò nell’udienza generale del 12 Novembre 1997: “Gli scritti di Lutero manifestano ad esempio amore e venerazione per Maria, esaltata come modello di ogni virtù: egli sostiene l’eccelsa santità della Madre di Dio ed afferma talvolta il privilegio dell’Immacolata Concezione, condividendo con altri Riformatori la fede nella Verginità perpetua di Maria”[3]. Nella sua esperienza personale, come ha vissuto il declino “conciliare” del culto mariano? Come prelato, cosa può dirci in merito a ciò che ha visto – in relazione a questo tema – nei lunghi anni di attività in Italia e all’estero? Maria SS. ha avuto un ruolo nella sua “presa di coscienza” rispetto alla crisi nella Chiesa?

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CMV: Ciò che accomuna gli eretici di tutti i tempi è l’insofferenza nei confronti del culto riservato alla Santissima Vergine e della dottrina mariana che esso presuppone e di cui è espressione liturgica. Non vi è peraltro da stupirsi: Satana vede nella Madre di Dio Colei che nel Suo Figlio ha schiacciato il capo dell’antico Serpente, che nel corso della Storia ha sbaragliato gli assalti dell’Inferno contro la Chiesa e che alla fine dei tempi conseguirà la vittoria finale sull’Anticristo e su Satana.

La Santissima Trinità si compiace di condividere l’opera della Redenzione con Nostra Signora, alla Quale ha concesso privilegi che nessuna creatura ha mai nemmeno potuto concepire, primi fra tutti quello di averLa preservata dal peccato originale e di averne custodito intatta la Verginità prima, durante e dopo la nascita del Salvatore. In Maria, nuova Eva, Satana vede la creatura che trionfa su di lui, riparando alla tentazione e alla caduta di Eva: ecco perché Ella è Corredentrice, assieme a Cristo nuovo Adamo.

La devozione filiale alla Madonna è difficilissima da sradicare nel popolo cristiano: anche dopo la pseudoriforma protestante e dopo lo scisma anglicano il culto della Vergine era sopravvissuto, al punto da richiedere particolari sforzi per cancellarlo: è difficile strappare dal cuore dei semplici l’amore verso la Madre celeste, quando esso è così spontaneo, naturale e consolatorio. Penso ai casi di eretici ritornati in seno alla Chiesa grazie alla devozione a Maria Santissima, anche solo per un Ave Maria che la loro madre aveva insegnato a recitare da piccoli. E questa devozione è semplice, umile, dolce, confidente, purissima; essa non viene meno in chi ignora le vette della dottrina, perché ci vede figli e vede Lei come Madre, al di là di tutto, riconoscendo in Lei la Salvatrice, la Misericordiosa, l’Avvocata a cui ricorrere sempre e nonostante tutte le nostre colpe, anche quando ci spaventa alzare lo sguardo verso il Suo divin Figlio che abbiamo offeso. «Ecco tua madre» (Gv 19, 26-27).

Per questo Satana odia «la Signora», come La chiama durante gli esorcismi: egli sa benissimo che la potenza di Gesù Cristo non solo non è minimamente offuscata dalla Madre, ma anzi ne è esaltata, perché mentre il suo orgoglio lo ha sprofondato all’Inferno, l’umiltà di Lei l’ha esaltata sopra tutte le creature, concedendoLe di portare nel Suo seno quel Figlio di Dio che Lucifero non tollerava potesse incarnarsi, assumendo un corpo umano.

Il declino del culto mariano dopo il Concilio è solo l’ultima espressione, e direi la più aberrante e scandalosa, dell’avversione di Satana nei riguardi della Regina del Cielo. Esso è uno dei segni che quell’assise non viene da Dio, come non vengono da Dio coloro che osano anche solo mettere in discussione i titoli e i meriti della Vergine Santissima. D’altra parte, quale figlio si permetterebbe di abbassare la propria madre, per compiacere i nemici di suo padre? E quanto più grave è questa abbietta complicità con eretici e pagani, quando è in causa l’onore della Madre di Dio e Madre nostra? la Prediletta della Trinità, che Dio Padre ha eletta Sua Figlia, Dio Figlio a propria Madre e lo Spirito Santo a propria Sposa?

Credo che il dono della mia “conversione”, della mia presa di coscienza dell’inganno conciliare e dell’apostasia presente sia stato possibile grazie alla mia devozione costante nei confronti della Madonna, alla quale mai sono venuto meno. Porto con me il ricordo vivissimo della recita del Santo Rosario sin da bambino, quando sotto i bombardamenti alleati – nell’aprile 1944 – mia madre ci portava nel rifugio antiaereo sotto la nostra casa di Varese e mi stringeva a sé invocando la protezione della Madonna, la Cui immagine era rischiarata da un piccolo lume. La Corona benedetta ha sempre animato la mia preghiera.

Sarà la Vergine Santa, con il Suo calcagno, a schiacciare gli idoli infernali che infestano e profanano la Chiesa di Suo Figlio; Lei a restituire la Corona regale al Figlio, spodestato dai Suoi stessi Ministri; Lei a sostenere e proteggere i buoni in queste ore di tenebre; Lei ad impetrare grazie di conversione e pentimento nei peccatori.

RS: Anche il tema liturgico è rilevante. Oggi ci pare che una delle battaglie più ardue sia spiegare ai fedeli la profonda differenza che corre tra la Messa di sempre e quella risultata dalla rivoluzione neomodernista-conciliare. Non solo per la teologia che è sottesa, ma per la storia stessa della “Messa di Paolo VI”. Pochi sono i cattolici a conoscenza del fatto che quella riforma fu fatta con l’ausilio di una commissione cui parteciparono noti esponenti protestanti, con l’esito che ora vediamo, ovvero un rito ecumenico. Purtroppo oggi non manca un clima di “indifferentismo sostanziale” in materia liturgica, figlio pure dei contenuti contraddittori del “Motu Proprio Summorum Pontificum” di Benedetto XVI, come abbiamo accennato nella conversazione precedente[4]. Trattando anche del tema della Messa, in un Suo intervento sul sito dell’amica Dott.ssa M. Guarini il 9 giugno 2020, Lei ha affermato: «Quando nel corso della Storia si sono diffuse eresie, la Chiesa è sempre intervenuta prontamente a condannarle, com’è avvenuto al tempo del Conciliabolo di Pistoia del 1786, che del Vaticano II fu in qualche modo anticipatore». Può ampliare questa riflessione? Riferendosi alla bolla Auctorem Fidei, che elementi si possono evidenziare in relazione all’attualità? Come agire per rendere manifesti al maggior numero di persone i fatti che sono implicati in questo paragrafo?

CMV: Concordo con Lei sul fatto che sia quantomeno difficile sostenere che il Corpo Mistico possa elevare al Suo Capo la preghiera liturgica – che è atto ufficiale, solenne e pubblico – con una voce doppia: questa duplicità può significare doppiezza, e ripugna alla semplicità e alla linearità della Verità cattolica, così come ripugna a Dio, la Cui Parola è eterna ed è la Seconda Persona della Santissima Trinità. Cristo non può rivolgerSi al Padre con una voce perfetta – che i Novatori chiamano “forma straordinaria” – e allo stesso tempo con una voce imperfetta, ammiccante ai nemici di Dio, in una “forma ordinaria”.

D’altra parte, la stessa infelicissima espressione “forma ordinaria” tradisce la consapevolezza di una “ordinarietà” che nel linguaggio comune indica qualcosa di non speciale, di scontato, di poco valore o di scarso livello: dire che una persona è “ordinaria” non suona certo come complimento. Credo quindi che questa situazione vada accettata e sopportata come una fase transitoria, in cui certamente la Liturgia tradizionale ha modo di tornare a diffondersi facendo tanto bene alle anime, in vista di un necessario ritorno all’unico rito cattolico e alla indispensabile abolizione della sua versione conciliare. Non dimentichiamo che nella Liturgia la Chiesa si rivolge alla Maestà di Dio, non agli uomini; i battezzati, membra vive della Chiesa, si uniscono alla preghiera liturgica per il tramite dei Sacri Ministri, che sono “pontefici” tra loro e la Santissima Trinità. Fare della liturgia una sorta di evento antropocentrico è quanto di più alieno allo spirito cattolico.

Il mio riferimento al Conciliabolo di Pistoia è dovuto alla significativa riproposizione degli errori condannati dalla Bolla Auctorem Fidei nei testi conciliari ed ancor più del cosiddetto “magistero” del postconcilio. Dico significativa perché, come in Dio la Verità è coessenziale, così anche la menzogna e l’errore sono il marchio di Satana, il quale ripete il suo grido di ribellione attraverso i secoli, sempre attaccando la Verità che egli odia di un odio inestinguibile. Da Ario a Loisy, da Lutero a Fr. Martin s.j.LGBTQ l’ispiratore è sempre lo stesso. Per questo la Chiesa condanna sempre l’errore e afferma sempre la medesima Verità, per questo gli eretici ripropongono sempre gli stessi errori. Nulla di nuovo rispetto all’infedeltà del popolo di Israele con il vitello d’oro o all’abominazione di Assisi, dellaPachamama e di Astana.

RS: Quasi a consuntivo di quanto detto sin qui, risulta difficile non entrare più specificamente nel tema dell’ecumenismo che, come si nota anche dalle questioni precedenti, è strettamente legato con tutti gli aspetti della crisi alla quale assistiamo. Presente in maniera conclamata almeno dagli incontri di Paolo VI con Atenagora e dal bacio al piede dell’“ortodosso” Melitone, via via trionfante nelle varie Assisi 1986 (Giovanni Paolo II) e 2011 (Benedetto XVI) sino al documento di Abu Dhabi e all’effige pagana portata in San Pietro durante il Sinodo Amazzonico, questo cammino indifferentista risulta frontalmente condannato – nella teoria e nella prassi – da innumerevoli documenti pontifici (valgano per tutti la “Mortalium Animos” di Pio XI, la “Pascendi” di Pio X e il “Sillabo” di Pio IX). Ripugnante non solo al lume soprannaturale della Fede ma prima di tutto al lume naturale della ragione in quanto illogico, falso e perverso, è risuscito a prosperare per la connivenza aperta dei cosiddetti “progressisti” e, purtroppo, di non pochi “conservatori”. Nella Sua esperienza, e in particolare nelle diverse missioni che ha svolto nei vari continenti, ha riscontrato – almeno in via privata – qualche presa di coscienza dell’Episcopato su questo tema? Ovvero: al netto delle “prudenze” pubbliche, esiste tra il Clero chi almeno a microfoni spenti riconosce la gravità di questa apostasia? Se sì, la consapevolezza le pare cresciuta nel corso degli anni con l’aggravarsi degli atti compiuti?

CMV: I Vescovi e i sacerdoti che amano Nostro Signore sanno perfettamente che tra la Fede rivelata e la dottrina conciliare vi è un’incongruenza insanabile. E lo sanno perfettamente anche i mercenari, mitrati o meno, che propagano l’errore e si fanno promotori della rivoluzione. Ma mentre i mercenari intendono davvero cambiare la Chiesa per trasformarla in una sorta di ONG imbevuta di principi massonici, i buoni Pastori non si rassegnano a credere che molti cedimenti rappresentino non la necessaria conseguenza di ben precisi errori insinuati dal Vaticano II, ma quasi un incidente di percorso che prima o poi verrà in qualche modo corretto. Questo errore filosofico e psicologico, ancor prima che teologico, li induce a cercare di tenere insieme la matrice della crisi presente e la fedeltà al Magistero immutabile della Chiesa, in un’opera titanica destinata al fallimento perché è appunto vana e innaturale.

Mi permetto un paragone. Se il medico riscontra dei sintomi di una precisa malattia, la sua diagnosi identifica la patologia e adotta una terapia volta ad eliminare la causa dei sintomi, non a cancellare solo i sintomi; e men che meno potrà curare i sintomi, rifiutandosi di collegarli alla malattia, perché così facendo darebbe un sollievo momentaneo al paziente ma lo condurrebbe alla morte. Lo stesso avviene nella cosa pubblica: se un governante riscontra un incremento della criminalità dovuto all’immigrazione incontrollata, potrà certamente arrestare i criminali, ma non otterrà alcun risultato se non fermerà l’immigrazione clandestina. Ora, se questo è evidente in questioni della vita quotidiana, perché dovrebbe valere altrimenti in questioni ben più gravi come quelle che riguardano l’adorazione dovuta alla Maestà di Dio, l’onore della Chiesa e la salvezza delle anime?

Penso che i miei Confratelli dovrebbero avere l’umiltà di riconoscere l’inganno nel quale sono caduti; di identificare la causa dottrinale, morale e liturgica all’origine della crisi; di ritornare indietro dal comodo sentiero che hanno erroneamente intrapreso, per poi riprendere quello stretto e irto che hanno abbandonato e che nel corso dei secoli ha dimostrato di essere l’unico percorribile: la via della Croce, del sacrificio di sé, della testimonianza eroica alla Verità, ossia a Gesù Cristo. Quanto ciò avverrà, si moltiplicheranno gli attacchi del Demonio e dei suoi servi contro la Chiesa, com’è sempre avvenuto: «Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi» (Gv 15, 18-27), ma conquisteranno il Cielo e la palma della vittoria. Viceversa, se crederanno di poter venire a patti con il mondo e il suo principe, essi dovranno rispondere a Dio delle anime loro affidate. E della loro.

Questa compiacenza nei riguardi della mentalità del secolo tradisce forse una mancanza di coraggio e una pusillanimità, l’esatto contrario di ciò che dev’essere un Cattolico e ancor più un Ministro di Dio: «Il regno dei cieli soffre violenza e i violenti lo conquistano» (Mt 11, 12).

RS: La salutiamo e ringraziamo per questa conversazione.


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PARADISO


La Risurrezione del Figlio mio diletto è il dono  più importante, poiché significa che la vita eterna può essere  concessa a tutti i figli di Dio.

Figli miei, la Risurrezione del mio amatissimo Figlio è il dono più importante, poiché significa che la vita eterna può essere concessa a tutti i figli di Dio. 

Resuscitando dai morti, mio Figlio sconfisse la morte. La morte non ha più potere su di voi, se lo desiderate. La vita, che è stata data a voi, presto cambierà, poiché vi sarà una sola vita in Dio. 

Quando i nuovi Cieli e la nuova Terra si uniranno ci sarà solo la vita eterna. La morte del corpo, della mente e dell‟anima non ci saranno più. Non dovete mai temere questa nuova vita, poiché vi renderà liberi. Presto si poserà tanto amore sulla terra effuso dallo Misericordia di mio Figlio. Questa grande grande grazia sarà il prossimo passo intrapreso da Dio per salvare i Suoi figli dalla morte dell‟anima. Non ci sarà più la morte del corpo, quando mio Figlio discenderà con la Nuova Gerusalemme. 

Dovete mostrare grande coraggio in questi tempi malvagi, poiché queste prove finiranno presto. Concentratevi solamente sulla grandiosa Vita che avete atteso e pregate affinché tutte le anime accetteranno questo Dono miracoloso. 

Quelle anime, che si rifiutano di accettare la Verità della Vita Eterna sceglieranno invece la dannazione eterna. Ci sono solo due scelte, eppure molte di queste anime credono che ce ne sia una terza. Coloro che seguono le sette, create dal potere del maligno, erroneamente credono in un‟altra vita mistica, in cui sarà dato loro un grande potere. Essi credono negli falsi angeli. 
Idolatrano falsi angeli e purtroppo molti di questi esistono, ma non sono angeli di Dio. Essi languono in catene nel baratro dell‟Inferno, eppure riescono a ingannare i figli di Dio i quali credono che essi siano angeli della luce. L‟unica Luce che dovete seguire è la Luce di Dio – la Verità. 

Il Regno, il Nuovo Paradiso che vi aspetta, è quello promesso da Dio, su cui mio Figlio regnerà. 

Accettate la mano di mio Figlio e voi entrerete in Paradiso. 

La vostra amata Madre, 

Madre di Dio. 

30 Marzo 2013 

domenica 2 maggio 2021

Allontanatevi da tutto il male, rinunciate al Male e diventate di nuovo puri figli di Dio.



Dio Padre

Allontanatevi da tutto il male, rinunciate al Male e diventate di nuovo puri figli di Dio, perché solo in questo modo sarete pronti per la Seconda Venuta di Mio Figlio, solo in questo modo potrete superare illesi nel corpo e nell’anima questi giorni bui che verranno sulla vostra terra, solo così la protezione del Cielo si propagherà su di voi, il Nostro amore vi avvolgerà e il Mio Santo Spirito vi inonderà con la Verità.

Sarete al sicuro dagli ultimi tentativi del diavolo di corrompere e rubare la vostra anima attraverso il suo falso profeta presente nella Santa sede di Mio Figlio e attraverso il suo anticristo e sarete salvati dal Mio Santo Figlio .È LUI a essere buono con voi è LUI che sopporta sacrifici per voi, è LUI che via ama sopra ogni altra cosa, è LUI che fino alla fine dei vostri giorni terreni prende su di sé per voi le sofferenze .

Ascoltate la Nostra Parola! Essa è sacra e i Nostri messaggi donano la vita.

Non abbandonatevi alle lussuriose tentazioni del diavolo ma incominciate ad arricchire il vostro spirito! Raccogliete i vostri tesori per l’eternità è smettetela di accumulare freneticamente tesori terreni. Non vi renderanno felici, e la vostra anima si perderà nelle trappole del male!

Il vostro Padre celeste.



“In verità vi dico:


Chi non ascolta Mio Padre,

E Mi rinnega, disprezza e respinge,

Chi non apre il suo cuore per l’eternità , non prepara la sua anima e continua a pensare solo ai propri piaceri continuando a inseguirli e ad accumulare tesori terreni, costui non vedrà la luce,

Non sentirà la Nostra chiamata,

Non sentirà Me, il suo Gesù e in questo modo sarà escluso dalla vita nel Mio Nuovo Regno.

RegalateMi il vostro SÌ! Ditelo semplicemente! Ripetetelo! Così tante volte fino a quando la gioia entrerà nel vostro cuore!

Il vostro Gesù che vi ama.

«Ritornate, figli traviati, io risanerò le vostre ribellioni». «Ecco, noi veniamo a te, perché tu sei il Signore, nostro Dio.

 


LIBRO DEL PROFETA GEREMIA 

Ecco l’invito pressante del Signore: Ritornate, figli traviati, io risanerò le vostre ribellioni. Io sono un Padre pronto al perdono, alla misericordia.

Ecco la risposta dei convertiti: Ecco, noi veniamo a te, perché tu sei il Signore, nostro Dio. Si va dal Signore, perché è Lui il Dio d’Israele.

Israele convertito, che si vuole convertire, riconosce che il Signore è il suo Dio. Senza questa confessione o conoscenza del Signore, non c’è conversione.

La conversione mai potrà avvenire senza la più pura verità di chi è il Signore. Verità e conversione, verità e pentimento, verità e ritorno sono una cosa sola.

Senza la verità del nostro Dio, senza la verità dell’uomo, mai vi potrà essere conversione. Sarebbe una falsa conversione e un falso ritorno.

Questo principio vale per ogni relazione da fondare sul nostro Dio e sugli uomini. Possiamo noi pensare al perdono senza conversione?

Possiamo pensare ad una conversione senza la verità di Dio e dell’uomo? Possiamo noi ridurre la verità di Dio ad una sola Parola della Scrittura?

Possiamo noi pensare che un solo versetto della Scrittura ci riveli la giustizia del Signore, la sua fedeltà, la sua misericordia, la sua santità.

Solo quando Israele riconoscerà nella più pura verità il Signore, allora potrà iniziare un vero cammino di conversione, nella giustizia e nella fedeltà.

23In realtà, menzogna sono le colline, e le grida sui monti; davvero nel Signore, nostro Dio, è la salvezza d’Israele.

Ecco la confessione di Israele: Le sue vie di prostituzione, di idolatria, sono menzogne, falsità, inganno. Sono vie di morte, mai di vita.

In realtà, menzogna sono le colline, e le grida sui monti. Prostituzione e orge che l’accompagnano sono solo menzogna, falsità, inganno.

In queste cose non vi è vita. Davvero nel Signore, nostro Dio, è la salvezza d’Israele. Ecco la vera confessione di fede. È questa la verità di Dio.

La vera conversione inizia nel momento in cui si vede la falsità delle proprie vie e la purissima verità di Dio e delle sue vie. La verità deve essere duplice.

Mai una sola verità conduce alla salvezza vera. Oggi non c’è salvezza perché manca la verità del peccato dell’uomo. Nulla è peccato, nulla è conversione.

Non c’è salvezza perché manca la verità della redenzione operata da Cristo Signore. Manca la verità della Chiesa. Si vuole una salvezza senza verità.

Urge definire la verità del peccato e della grazia, della giustificazione e della salvezza, della verità e della misericordia, della giustizia e della fedeltà.

MOVIMENTO APOSTOLICO CATECHESI


CI IMPEGNAMO NOI E NON GLI ALTRI

 


Ci impegniamo noi e non gli altri

 unicamente noi e non gli altri,

 né chi sta in alto né chi sta in basso,

 né chi crede né chi non crede.

 Ci impegniamo

 senza pretendere che altri s'impegnino,

 con noi o per suo conto,

 come noi o in altro modo.


Ci impegniamo

 senza giudicare chi non s'impegna,

 senza accusare chi non s'impegna,

 senza condannare chi non s'impegna,

 senza disimpegnarci perche altri non s'impegna.

 Ci impegniamo

 perche non potremmo non impegnarci.

 C'è qualcuno o qualche cosa in noi,

 un istinto, una ragione, una vocazione, una grazia,

 più forte di noi stessi.

  

Ci impegniamo

 per trovare un senso alla vita,

 a questa vita, alla nostra vita,

 una ragione che non sia una delle tante ragioni,

 che ben conosciamo e che non ci prendono il cuore.

 Si vive una sola volta

 e non vogliamo essere "giocati".

 in nome di nessun piccolo interesse.

  

Non ci interessa la carriera,

 non ci interessa il denaro,

 non ci interessa la donna o l'uomo

 se presentati come sesso soltanto,

 non ci interessa il successo né di noi né delle nostre idee,

 non ci interessa passare alla storia.

  

Ci interessa di perderci

 per qualche cosa o per qualcuno

 che rimarrà anche dopo che noi saremo passati

 e che costituisce la ragione del nostro ritrovarci.

 Ci impegniamo

 a portare un destino eterno nel tempo,

 a sentirci responsabili di tutto e di tutti,

 ad avviarci, sia pure attraverso un lungo errare, 

 verso l'amore.

  

Ci impegniamo

non per riordinare il mondo,

 non per rifarlo su misura, ma per amarlo; 

 per amare 

 anche quello che non possiamo accettare, 

 anche quello che non è amabile,

 anche quello che pare rifiutarsi all'amore, 

 poiche dietro ogni volto e sotto ogni cuore

 c'è, insieme a una grande sete d'amore,

 il volto e il cuore dell'amore.

  

Ci impegniamo

 perché noi crediamo all'amore,

 la sola certezza che non teme confronti,

 la sola che basta per impegnarci perpetuamente. 

  

Primo Mazzolari

Non potete più essere in dubbio se credere o non credere, se amare o non amare, se mostrarvi come figli di Dio o vergognarvene. O sei con il nostro Dio o sei contro di Lui.

 


Messaggio della Beata Vergine Maria a JV


25 marzo 2021

Rosario del mattino - Messaggio UNICO


Terzo mistero. La Beata Vergine Maria parla.

(Lingue...) Figlioli, io sono vostra Madre, la sempre Vergine Maria. Vi accompagno ogni volta che siete uniti nella preghiera, nella lode, nel ringraziamento, e quando avete qualche problema, sono sempre pronto ad aiutarvi.

Miei piccoli, voi sapete, perché il Mio Sposo, lo Spirito Santo d'Amore, ve l'ha fatto sapere, che state attraversando tempi di tribolazione, attacchi molto forti di Satana, prove molto forti che questa umanità sta attraversando perché si è allontanata dal Mio Signore e dal Mio Dio.

Mi fa tanto male, miei piccoli, e sono davanti al mio Signore, inginocchiato con il capo chino, a chiedere perdono per i vostri peccati. Voi siete i Miei figli e una madre veglia su tutto ciò che fanno i suoi figli, cose buone e cattive, ma questa umanità si è fortemente smarrita.

Quanto Mi fa male vedere voi, miei piccoli, fare tanti errori, permettendo al male di abitare non solo nelle vostre case, ma in voi stessi. Non avete fatto molto per cercare di sconfiggere le forze di Satana, affinché non vi disturbino e non vi distolgano dalla vostra missione per la quale siete stati inviati sulla Terra.

Vi chiedo: chi è il vostro Creatore? Tu conosci la risposta: Lui è tutto Amore e non può mandarti a fare cose cattive. La vostra è una missione d'amore, miei piccoli. Medita su ciò che hai fatto durante la tua esistenza. Quanto amore hai prodotto intorno a te? Con quanto amore hai amato il nostro Dio e Signore, il tuo Creatore? Con quanto amore e gratitudine hai amato mio Figlio che si è dato per te? Con quanta gratitudine e amore ti rivolgi al mio Sposo, lo Spirito Santo d'Amore?

Tutto è Amore intorno a voi e deve essere mantenuto in voi e attraverso di voi, così è in Cielo, e mio Figlio vi ha portato il modo di vivere il Cielo sulla Terra ed è stato così, meditando su quello che vi ho appena detto, chi è il vostro Creatore e che la missione che avete è semplicemente d'Amore, perché non può comandarvi di fare cose diverse da quello che Lui stesso è: Amore. Se vi comportate diversamente, non state compiendo la vostra missione divina; se le vostre azioni non sono d'amore, se non vivete l'amore, se non lo trasmettete ai vostri fratelli, è Satana che vive in voi e che vi costringe ad agire nel male.

Miei piccoli, Mio Figlio si è dato per tutti voi, voi avete a vostro favore la Redenzione, il Suo Preziosissimo e Salvifico Sangue, i Suoi Divini Insegnamenti, il Suo esempio di Cielo posto qui sulla Terra. Non dovete agire in altro modo che nell'Amore, perché è per questo che siete venuti qui, per distruggere il male di Satana con i vostri atti d'amore.

Certamente siete deboli, certamente vi lasciate muovere facilmente verso le cose del mondo perché vi manca la fede, perché preferite il tangibile allo spirituale, è più facile per voi vivere e credere in ciò che vedete e toccate che in ciò che dovreste godere sapendo che viviamo in voi. Questo dovrebbe portarvi a una grande gioia spirituale.

Ecco come vivevano Adamo ed Eva prima del peccato originale, erano il loro Paradiso, ve l'ho già spiegato, erano il Paradiso terrestre. Il mio Signore e il mio Dio entrò in loro e si rallegrò in loro per la loro purezza, per il loro amore per Lui e per tutta la creazione, per la loro santa gioia.

Certamente, Satana si è incaricato di togliervi l'amore per il nostro Dio e Signore, vi ha fatto dimenticare la gratitudine che dovreste avere per Lui in ogni momento della vostra esistenza. Gli attacchi di Satana sono continui verso di te, verso la tua vita, verso i tuoi pensieri, verso le tue azioni, ma il nostro Dio e Signore ti protegge perché tu non devii, perché tu non cada nell'errore e non lo mediti, non lo ringrazi e continui a vivere nell'errore, nel male.

Avete tutto per vivere in una Santa e Divina Gioia, ma la disprezzate per il gusto di "cosa dirà la gente" o per la vostra convenienza personale. Non avete osato mostrare ciò che volete; se volete essere figli di Dio, dovete avere il coraggio di mostrarvi come Mio Figlio si è mostrato quando era sulla terra. Certo, da una parte è stato accettato, dall'altra è stato respinto, ma è venuto con il coraggio di dire: "Sono il Figlio di Dio ed eccomi qui per mostrarvi ciò che si vive in cielo e sono venuto a mostrarvelo". Questo è il coraggio che dovresti avere se credi e ami veramente il tuo Dio e Signore.

A volte ci si vergogna di mostrare l'amore, l'amore di cui si dovrebbe godere. L'amore pieno in voi deve essere una gioia continua e, certamente, satana vi attacca perché, quando vivete in quella gioia continua, non può farvi nulla e questo è lasciare che mio Figlio viva in voi, per essere i Cristi che combatteranno satana in questi tempi. Non potete più essere in dubbio se credere o non credere, se amare o non amare, se mostrarvi come figli di Dio o vergognarvene. O sei con il nostro Dio o sei contro di Lui.

Siete stati scelti per vivere questi momenti d'Amore e di grande lotta contro Satana, perché vuole portarvi via l'Amore, il vero Amore. Tocca a voi difendere con coraggio la Presenza di Mio Figlio in voi e, se non lo fate, sarete facilmente sopraffatti dal vostro dubbio, perché non siete conformi alla Verità che Mio Figlio è venuto ad insegnarvi. O sei con Lui o sei contro di Lui, e se sei tiepido, il tuo destino sarà anche il ripudio del nostro Dio e Signore.

Siete figli di Dio. I vostri fratelli, i santi, quelli che si sono guadagnati un posto speciale nella storia, hanno avuto quel coraggio, sono morti difendendo quel coraggio, non sono stati tiepidi, sono stati coraggiosi e hanno difeso ciò in cui credevano. Non è più tempo di esitare, Miei piccoli, questi sono tempi per affrontare le forze sataniche, ma non le affronterete da soli, il Mio Dio e Signore, attraverso lo Spirito Santo, il Mio Sposo, sarà con voi, ma dovete mostrare coraggio e forte determinazione per combattere contro le forze di satana che presto si scateneranno contro tutti voi, coloro che amano il Nostro Dio e Signore. L'umanità non conosce ancora appieno il suo male e se voi dubitate dell'Amore del nostro Dio, che è colui che vi protegge contro le forze di satana, avrete un momento molto difficile e forse sarete anche sconfitti dalle forze di satana.

Non è più tempo di dubitare, è tempo di agire nella Verità e nell'Amore, con un coraggio che deve superarvi e che vi sarà certamente dato dal mio Sposo, lo Spirito Santo d'Amore. Lasciate che Lui prenda tutto il vostro essere, che Mio Figlio vi dia quella Forza e quel Coraggio con cui si è dato per redimervi, e mostrate, mostrate al nostro Dio e Creatore che siete veramente i figli che Lui pensava, quando vi ha dato il Dono della vita, che gli avreste dato grandi gioie per trasformare questo mondo di male nel mondo d'Amore che Lui ha creato nel Principio.

Siate coraggiosi, tutto il cielo è con voi.

Grazie, miei piccoli.

Il “nuovo” Terzo Segreto

 


La Battaglia  Finale del Diavolo


B. Il commento del Cardinal Bertone nel MDF

Il resoconto, non firmato, della presunta conversazione tenutasi  nell’aprile del 2000 tra l’Arcivescovo Bertone e Suor Lucia, riportata  nel MDF a pag. 28, è un testo esemplare per gli inganni e le falsità  che riporta, ed è stato scritto probabilmente dall’Arcivescovo Bertone  in persona. Come fa notare giustamente Padre Paul Kramer, Mons.  Bertone non solo non chiese a Suor Lucia se la Consacrazione della  Russia fosse stata compiuta, ma mise assieme due affermazioni che  logicamente andavano messe separate, e cioè quella di Lucia, secondo  la quale la figura in bianco era il Papa - anche se essa non ne conosceva il  nome (!) - e l’assenso di Lucia all’affermazione del Papa secondo il quale  era stata “una mano materna a guidare la traiettoria della pallottola”  quel 13 maggio 1981.300

Vi furono così tante e strane coincidenze – o fu forse la Provvidenza?  – nel tentato omicidio di Ali Agca, da permetterci una digressione non  teologica sull’argomento: 

•  Perché la pistola si inceppò dopo il terzo colpo? Capita di frequente  che le armi semi automatiche si inceppino, ma è decisamente  improbabile che la migliore forza di polizia italiana, i Carabinieri,  non sia stata in grado di trovare la causa di tale inceppamento, dopo  settimane di esami minuziosi nei propri laboratori. Fu l’interferenza  dell’Angelo Custode? Da un punto di vista teologico, questo è  altamente probabile.

•  Perché Ali Agca non usò dei proiettili a punta cava o quelli Federal  Hydra-Shock, di cui senz’altro disponeva, che avrebbero realizzato  assai più efficacemente il suo intento di uccidere il Papa? Molte fonti  affermano che dietro questo attacco terroristico vi fossero all’opera  una qualche organizzazione terroristica o dei servizi segreti di  qualche paese. Erano forse tutti dei principianti? 

•  Perché Ali Agca scelse Piazza San Pietro ed una piccola pistola,  con nessuna possibilità di fuga? Perché non un fucile (facilmente  reperibile al tempo) ed una posizione più elevata nei dintorni di San  Pietro, con almeno qualche possibilità in più di fuggire? Era forse  solo un pazzo fanatico? 

Probabilmente non sapremo mai tutta la verità di quel giorno, ma  sappiamo benissimo che il tentato omicidio del Papa non ha niente a  che vedere col Terzo Segreto, perché egli non venne ucciso. L’evento fu  tragico, certo, ma costò al Papa non più di un anno di inattività – il che  non è molto, se paragonato ai suoi 25 anni di pontificato. Affermare  che questo evento, relativamente poco importante, sia il cuore di una  profezia riguardante l’inferno, due guerre mondiali, il Comunismo ed  il castigo ancora di là da venire, è un insulto alla Divina Provvidenza e  alla Madonna.

Infine ci dobbiamo chiedere: perché quest’evento del 1981 sarebbe  stato più chiaro dopo il 1960, come aveva detto Suor Lucia riferendosi  al Terzo Segreto? Chiunque, nel 20° secolo, lo avrebbe capito come  lo capiamo noi adesso. La generazione che aveva combattuto nella  Seconda Guerra Mondiale o in Corea avrebbe forse compreso meglio  il ruolo dei soldati di questa visione, solo dopo il 1960? L’insistenza di  Suor Lucia per svelarlo nel 1960, perché “La Madonna desidera così”,  può solo voler dire che Lucia sapeva che qualcosa sarebbe accaduto  intorno a quell’anno, o poco dopo, che avrebbe reso il Segreto facilmente  comprensibile in quanto profezia di eventi futuri. Il Segreto non ha  chiaramente alcun legame con l’omicidio del Presidente Kennedy, ma  forse ne ha con l’enciclica Pacem in Terris di Giovanni XXIII, pubblicata  nel 1963, oppure col Vaticano II, che iniziò i suoi lavori nel 1962 ma che  fu annunciato il 25 gennaio 1959.


C. “L’annuncio del Cardinale Angelo Sodano...”

L’inganno continua attraverso la dichiarazione del Segretario di  Stato, secondo il quale “la chiave di lettura del testo (del Terzo Segreto)  non può che essere di carattere simbolico” (MDF, pag. 30). Lo scopo  di quest’affermazione risulta evidente nel momento in cui il Cardinale  Sodano distorce la visione, affermando che “anch’Egli [il Papa] cade a  terra come morto”. Come abbiamo discusso nel capitolo precedente,  le parole “come morto” sono l’esatto contrario di quella usata da Suor  Lucia: “ucciso”.

A questo punto il messaggio viene spinto verso il passato, facendolo  coincidere con l’evento del 1981 e affermando assurdamente che  il 1989 aveva visto la fine del Comunismo, e con esso il diffondersi  dell’ateismo. La “glasnost” e la “perestroika” di Gorbaciov sono state  abbondantemente esaminate in molti numeri del The Fatima Crusader  e non c’è bisogno di ripeterle in questo libro. È triste tuttavia osservare  come il Cardinale Sodano, all’epoca Segretario di Stato, non si vergogni  di usare una menzogna vecchia di 10 anni per affossare un messaggio  proveniente dalla Madonna. 

Padre Paul Kramer

COLUI CHE PARLA DAL FUOCO

 


COLUI CHE PARLA DAL FUOCO

«Il giorno dopo, - scrive il martedì 23 novembre - nel momento stesso in cui Gli chiedevo di dare a tutte le mie sorelle, come a me, la gioia di sentirsi al suo servizio, venne e mi disse:  

«- Sei felice anche quando soffri?».  

«Sì, o Signore, perché è per Te».  

«- Vuoi portare il peso di altre anime?».  

«Sì, o Signore, perché Ti amino!».  

«- Ebbene, tu soffrirai perché sei la vittima del mio Amore, ma nell'amore, nella pace, nella letizia in tutto e sempre». In uno di quei giorni Gesù le disse:  

«- Unirò alla fedeltà tua quella di molte anime».  

E per la prima volta, sempre in considerazione delle anime, la fa partecipare ai dolori della sua corona di spine.  

«Ero nella cappellina di S. Stanislao - scrive il venerdì 26 novembre - Egli mi chiedeva di consolarlo ed io cercavo ciò che avrei potuto fare per questo».  

«- Ti lascerò un momento la mia corona, Josefa, e proverai ciò che è la mia sofferenza».  

«In quell'istante sentii il mio capo come cerchiato di spine che vi si confissero profondamente».  

Più volte questo tormento si rinnovò, «così forte - ella scrive - che quasi stavo sul punto di lagnarmi, ma Egli mi disse:  

«- Non ti lamentare per questa sofferenza poiché nulla varrà a sollevartene, tu partecipi al mio dolore».  

Ormai la corona di spine entra nella vita di riparazione di Josefa. Sarà per lei la testimonianza della sua unione a Gesù Crocifisso, la parte di patimento affidata al suo amore, a volte un segno di perdono a lungo desiderato. Vi saranno tempi in cui la corona non lascerà la sua fronte; sofferenza però misteriosa, senza traccia visibile. Se ne potrà misurare l'intensità dall'estremo pallore del volto e dall'espressione dolorosa degli occhi. Il suo capo, un po' inclinato in avanti, non troverà riposo né giorno né notte, e non si potrà che tentare di sostenerla sotto l'intensità di un tale dolore.  

Così ella prosegue il tirocinio dell'Opera redentrice a cui è stata eletta. Gesù progressivamente le rivela la sollecitudine del suo Cuore nella ricerca delle pecorelle smarrite con una bontà che nessuna lentezza scoraggia e verso la fine di novembre le affida un'anima della quale essa scrive la domenica 28 novembre:  

«Ieri è venuto nel guardaroba dove lavoravo, col Cuore ferito e l'aspetto di un Ecce Homo».  

«- Fino a che quest'anima non torna a Me - Egli disse - verrò a chiedere a te l'amore che mi rifiuta».  

«Lo seguii fino al dormitorio e Lo adorai con gran rispetto».  

«- Affinché tu comprenda meglio il mio dolore, Josefa, te ne farò partecipe».  

«La mia anima venne allora assalita da grande angoscia. Gesù restava lì. Non diceva niente: Lo consolai come potei... quando mi disse:  

«-Mi hai riposato perché Mi hai dato amore».  

«Il lunedì 29 - scrive - durante la meditazione mi disse:  

- Ti lascerò la mia corona di spine e me ne offrirai il dolore per quest'anima. Se tarderà a ritornare, uniremo noi due il nostro desiderio ardente per il suo ravvedimento. Così il mio Cuore sarà consolato».  

Nel tempo stesso in cui le comunica l'ardore con cui attende le anime, le lascia sperimentare in se stessa la longanimità del suo sacratissimo Cuore. Ella conosce la propria debolezza quando il Maestro l'abbandona alle proprie forze.  

«Non posso esprimere ciò che soffro, prosegue il 29 novembre. Mi sembra aver l'anima lontana da Lui e il corpo affranto e senza coraggio».  

Chiede al Maestro che cosa vuol fare di lei in quello stato di impotenza, di scoraggiamento.  

«- Ciò che voglio - le risponde - è che tu viva così unita al mio Cuore che nulla sia capace di distaccartene». E incitando la sua generosità:  

«- Voglio riposarmi in te - dice. - Non rifiutarmi ciò che Mi appartiene!».  

Io che ho sempre tanta paura di vedermi mancare il tempo di lavorare - confessa Josefa - Gli dissi: ma, Signore, sarò in ritardo per il mio ufficio».  

«- Non sai dunque che sono il padrone del tuo cuore e di tutto il tuo essere?».  

Lo sa abbastanza?... si sottrae a quell'invito e Gesù sparisce. Molte resistenze per proseguire nella via straordinaria attireranno ancora nuovi perdoni. Attraverso numerose lotte, a poco a poco, imparerà «la scienza dell'abbandono». Fino alla fine il suo amore della vita comune sarà sorgente di ripugnanze e di tentazioni. Il divino Maestro sembra voglia lasciarle questo campo di combattimento per aver la gioia di scoprirle sempre più la sua instancabile misericordia. 

suor Josefa Menéndez

PIANIFICAZIONE FAMILIARE NATURALE, L'ATTO SESSUALE CONIUGALE E LA PROCREAZIONE

 


LA SACRA BIBBIA CONDANNA INFALLIBILMENTE TUTTE LE FORME DI CONTROLLO DELLE NASCITE E INSEGNA CHE SIA L'INTENZIONE CHE L'ATTO CONTRO LA PROCREAZIONE DI BAMBINI È DANNOSO E UN PECCATO MORTALE

Il miglior esempio del totale odio e detestazione di Dio verso tutti coloro che compiono l'atto coniugale cercando di ostacolare la procreazione dei bambini che Dio voleva benedire, si trova nel Libro della Genesi, dove Dio stesso uccise direttamente un uomo di nome Onan per aver praticato la contraccezione. La ragione per cui Onan nel Libro della Genesi fu ucciso fu perché "sapendo che i figli non dovevano essere suoi, quando andò dalla moglie di suo fratello, sparse il suo seme per terra, perché non nascessero figli a nome di suo fratello". Notate come chiaramente il testo biblico mostra che la ragione per cui egli fece questa "cosa detestabile" fu "perché non nascessero figli a nome di suo fratello", mostrandoci così che l'atto di compiere l'atto coniugale mentre si prendono misure per ostacolare la procreazione è odiato da Dio. Questo prova assolutamente che l'atto di cercare di ostacolare il concepimento (in azione o pensiero) è condannato e peccaminoso secondo la Santa Legge di Dio.

Genesi 38:8-10 "Giuda disse dunque a Onan suo figlio: "Va' dalla moglie di tuo fratello e sposala, affinché tu possa procreare a tuo fratello". Egli, sapendo che i figli non sarebbero stati suoi, quando andò dalla moglie di suo fratello, sparse il suo seme per terra, perché non nascessero figli a nome di suo fratello. E perciò il Signore lo uccise, perché fece una cosa detestabile". 

Per quale azione Onan fu ucciso da Dio? Ovviamente, fu ucciso per l'atto malvagio ed egoista di avere rapporti sessuali mentre praticava la contraccezione; e per essere contro il concepimento; perché, "Come nota Sant'Agostino, 'Il rapporto anche con la propria moglie legittima è illegale e malvagio quando si impedisce il concepimento della prole. Onan, il figlio di Giuda, fece questo e il Signore lo uccise per questo (Gen. 38:8-10)".  (Papa Pio XI, Casti Connubii # 55; Sant'Agostino, De Conjugiis Adulterinis, Libro II, Capitolo 12)

Poiché Onan voleva godere egoisticamente e lussuriosamente dell'atto sessuale senza avere l'intenzione di avere figli come la santa legge di Dio richiede, l'angelo malvagio Asmodeo che uccide le persone lussuriose e malvagie, fu autorizzato da Dio ad ucciderlo (cfr. Tobia 3:8). Il commento di Haydock spiega:  "[Genesi 38] Ver.10. Lo uccise, forse per mano di angeli malvagi, Salmo lxxvii. 49.  Asmodeo, &c., che uccise i mariti libidinosi di Sara. (Tobia iii. 7[8].) (Menochius)"

Oltre a questo irrefutabile esempio biblico dal Libro della Genesi che dimostra che gli atti sessuali coniugali contraccettivi sono odiati da Dio, leggiamo nel Libro biblico di Tobia o Tobit (che non a caso manca nella maggior parte delle versioni "bibliche" protestanti, mentre nelle poche versioni che sono incluse, mancano comunque questi versetti riportati di seguito) che al santo giovane Tobia fu esplicitamente comandato da Dio onnipotente attraverso l'Arcangelo Raffaele di non compiere mai l'atto coniugale per amore della lussuria e che "tu prenderai la vergine con il timore del Signore, mosso piuttosto dall'amore per i figli che dalla lussuria, affinché nella discendenza di Abramo tu possa ottenere una benedizione nei figli".

Tobia, che era una persona santa e virtuosa, acconsentì a questo ammonimento del santo angelo e rispose a Dio nella sua preghiera che "non per lussuria carnale prendo in moglie mia sorella, ma solo per amore della posterità".

La Sacra Bibbia, Tobia 6:22; 8:9 "E quando sarà passata la terza notte, prenderai in moglie la vergine con il timore del Signore, mosso piuttosto dall'amore per i figli che dalla lussuria, affinché nel seme di Abramo tu possa ottenere una benedizione in figli... [Tobia disse:] E ora, Signore, tu sai che non per lussuria carnale prendo in moglie mia sorella, ma solo per amore della posterità, nella quale il tuo nome possa essere benedetto nei secoli dei secoli".

Questo rende perfettamente chiaro che i coniugi devono avvicinarsi all'atto sessuale coniugale con la volontà di generare figli "mossi piuttosto dall'amore per i figli che dalla concupiscenza", nonché con un "timore del Signore", in modo da non permettere alla loro concupiscenza di erompere o di ottenere un controllo sulla loro mente con atti sessuali non creativi, illegali o eccessivi, come i baci e i tocchi sensuali tra due coniugi sposati eseguiti per il "piacere carnale e sensibile che nasce dal bacio" che è condannato come peccato mortale sia per le persone sposate che per quelle non sposate (Papa Alessandro VII, Vari errori sulla morale condannati nel decreto n. 40, 24 settembre 1665; Denz. 1140).

Il santo giovane Tobia si avvicinò alla sua sposa Sara dopo tre giorni di preghiera in castità e astinenza dall'atto coniugale, non per lussuria carnale ma solo per amore della posterità, essendo stato istruito dall'Arcangelo Raffaele che per impegnarsi nell'atto coniugale dovrà "essere mosso piuttosto per amore dei figli che per lussuria".

Secondo la volontà di Dio, i coniugi devono impegnarsi nell'atto coniugale per "amore della posterità" (i figli), non per lussuria. No, contrariamente a quanto dice la maggior parte delle persone oggi, la Sacra Bibbia è chiara sul fatto che i coniugi devono unirsi "solo per amore della posterità" se vogliono piacere a Nostro Signore Gesù Cristo. La Sacra Parola di Dio nella Bibbia è davvero vera quando dice che "il diavolo ha potere" su tutti i coniugi che si riuniscono egoisticamente allo scopo di gratificare i loro piaceri carnali, dandosi "alla loro lussuria, come il cavallo e il mulo, che non hanno comprensione" invece di essere "mossi piuttosto dall'amore dei figli che dalla lussuria" quando compiono l'atto coniugale che Nostro Signore comanda.

Tobia 6:16-17 "Allora l'angelo Raffaele gli disse [Tobia]: "Ascoltami, e io ti mostrerò chi sono coloro sui quali il diavolo può prevalere. Perché coloro che in tal modo ricevono il matrimonio, da escludere Dio da se stessi e dalla loro mente, e da darsi alla loro lussuria, come il cavallo e il mulo, che non hanno comprensione, su di loro il diavolo ha potere".

Haydock Commentary aggiunge circa: "Versetto 17. Mulo, che sono molto libidinosi, [Mostrando un eccessivo impulso sessuale; lussurioso.] Salmo xiii."

La cosa interessante della connessione sessuale tra un cavallo e un mulo è che non possono produrre prole, rendendo così le loro relazioni sessuali completamente sterili e improduttive. Quindi cosa significa questo per il matrimonio? Significa che questo versetto da solo dimostra che la Sacra Parola di Dio nella Bibbia condanna come peccaminosi e illegali tutti i rapporti o atti sessuali umani che (1) sono eseguiti per il solo scopo di lussuria; (2) che non possono produrre prole naturalmente (non riferendosi all'infertilità naturale o ai difetti); e (3) che sono fatti con un'intenzione o mentalità contraria a procreare prole. San Paolo nel Nuovo Testamento collega anche la volontà di avere figli alla salvezza, insegnando che una donna: "sarà salvata attraverso la procreazione; se continua nella fede, nell'amore e nella santificazione, con sobrietà." (1 Timoteo 2:15)

Vediamo anche nel Libro di Tobit che la Sacra Bibbia insegna che sia l'intenzione che l'atto contro la procreazione di bambini è dannoso e un peccato mortale, poiché vediamo descritto nella Bibbia che il diavolo è in grado sia di ottenere il controllo che di prevalere su quelle persone vili e miserabili che commettono atti lussuriosi di controllo delle nascite sia nel pensiero che nell'azione. E così, è certo che tutti i coniugi che si oppongono alla procreazione e allo stesso tempo desiderano compiere l'atto coniugale stanno commettendo un peccato mortale. In verità, "ti mostrerò chi sono coloro sui quali il diavolo può prevalere" e che "si danno alla loro lussuria, come il cavallo e il mulo, che non hanno comprensione" su cui "il diavolo ha potere". "Infatti, coloro che si sposano in modo tale da escludere Dio da se stessi e dalla loro mente e da darsi alla loro lussuria, come il cavallo e il mulo, che non hanno comprensione, su di loro il diavolo ha potere. (Tobia 6:16-17)

Le parole di Dio sono chiare. I coniugi devono impegnarsi nell'atto coniugale mossi piuttosto dall'amore per i figli che dalla lussuria. Quindi, quando una coppia sposata si dà da fare per evitare i figli evitando deliberatamente i tempi fertili e limitando l'atto coniugale esclusivamente ai tempi sterili, sta commettendo un peccato contro la natura - sta peccando contro il Dio che sa che manda la vita. La PFN è quindi un peccato contro Dio e la natura, poiché Dio è l'autore della vita e la PFN vanifica i suoi disegni. Questo è così ovvio che ci si può solo meravigliare di quanto siano assolutamente irragionevoli e stupidi tutti quei difensori della PFN che sostengono che si può praticare il controllo delle nascite in un modo, ma non in un altro; e che facendolo in un modo (che essi ritengono lecito) non si sta commettendo un peccato, ma facendolo in un altro modo (che essi ritengono illecito) si sta commettendo un peccato! Ma il motivo, lo scopo o l'intenzione non sono esattamente gli stessi in entrambi i casi? Certo che lo sono! Come può allora uno essere lecito e l'altro no? È difficile immaginare un pensiero più stupido e irragionevole!

Non è complicato capire che usare la Pianificazione Familiare Naturale per evitare la gravidanza è sbagliato. È scritto nel cuore dell'uomo che tale attività è sbagliata. È anche chiaro dalla parola infallibile di Dio e dalla Bibbia che tutte le forme di controllo delle nascite sono intrinsecamente cattive e contro natura.