Apparizioni a Ghiaie
LA VEGGENTE OGGI
Testimonianze
Suor Guglielmina Gatti
Incontrai, il 25 marzo 1988, Guglielmina Gatti, delle Suore di Maria Bambina, perché sapevo che anche lei conobbe Adelaide, quando lavorava come infermiera nell'Ospedale maggiore policlinico di Milano.
Chiesi alla suora:
Quando conobbe Adelaide Roncalli?
Nel 1967. Era la prima volta che entravo in un ospedale per lavorare. Adelaide allora, prestava servizio al padiglione Sacco.
Suor Agostina Fumagalli mi presentò alle infermiere dicendo: "Trattatela bene, aiutatela ad apprendere ciò che deve conoscere".
Adelaide mi avvicinò e disse: "Non si preoccupi suora. Il signore fa percorrere ad ognuno la sua strada in modo diverso: uno va a piedi, un altro con la bicicletta, un altro ancora con l'automobile. Ciò che importa è che ciascuno arrivi dove lui vuole".
Quale impressione le fece Adelaide?
- Mi colpì il suo volto. Aveva gli occhi dallo sguardo profondo, d'un tale colore azzurro in cui pareva riflesso un pezzo di cielo. Si aveva proprio l'impressione che avessero visto qualcosa di superiore.
Poi Adelaide passò al padiglione Zonda, dove pure io lavoravo. Era caposala nella sala operatoria e lavorammo assieme per 7 o 8 anni, sia pure in settori diversi. Ci si aiutava sempre. Era ineccepibile nel suo lavoro, molto schiva e disponibile. Non parlava mai del suo passato. Solo una volta mi diede un tondo con l'immagine della Vergine apparsa a Ghiaie che le fu mandata dal Perù, quando là festeggiarono il 40° anniversario delle apparizioni.
Manteniamo ancora frequenti rapporti.
Don Ettore Bonaldi
Il salesiano don E. Bonaldi nell'aprile del 1966 si ammalò di leucemia e fu ricoverato nell'Ospedale maggiore policlinico di Milano, nel reparto dove prestava servizio d'infermiera Adelaide. I due non si conoscevano. La Roncalli sapeva solo che Ettore Bonaldi era un sacerdote.
Egli dichiara:
"Adelaide, tutte le sere inginocchiata per terra accanto al mio letto, pregava il Rosario intero, diceva le litanie e altre preghiere, che io accompagnavo con la mente, non potendo parlare, data la mia grave situazione fisica.
Adelaide Roncalli ha sempre pregato per me la Madonna apparsa a Ghiaie, e durante l'ultima crisi mi ha messo al collo una catenina con la medaglia della Vergine della Famiglia.
Il 24 maggio 1966, festa di Maria Ausiliatrice, andai a Ghiaie per la prima volta, accompagnato da Adelaide.
Guarito, il 26 luglio 1966, potei lasciare l'ospedale. Tornato a casa, durante la convalescenza Adelaide con la sorella, pure infermiera, continuò a prestarmi le sue cure".
Don Giulio Roncan
Don Giulio Roncan è parroco di Chiesa in Valmalenco e
Primolo (Sondrio) dal 1986.
Conosceva Adelaide Roncalli per averne sentito parlare, soprattutto da don Tommaso Giordani, che fu parroco di Primolo per 51 anni.
Don Tommaso conosce Adelaide da molti anni perché
questa d'estate va a Primolo con la famiglia.
Quando don T. Giordani parlava di Adelaide, don Giulio non nascondeva la sua perplessità e si meravigliava che proprio a Primolo venisse la veggente di Ghiaie. Don Tommaso sosteneva che si trattava di una cosa seria e dava un ottimo giudizio su Adelaide e la sua famiglia.
Don Giulio ha incontrato la prima volta Adelaide nell'estate del 1987, quando si è molto prestata per organizzare la festa della Madonna delle Grazie, cui è dedicato il santuario di Primolo.
Don Giulio nel novembre del 1988, mi disse: "Adelaide Roncalli non mi ha mai accennato alle apparizioni di Ghiaie. È una donna serena, equilibrata; prega, riceve frequentemente l'Eucaristia. È bene inserita tra la gente di Primolo, dalla quale è molto stimata".
Severino Bortolan
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