LIBRO DEL PROFETA GEREMIA
Dio chiede al suo popolo una “fede” consequenziale. Se Israele adora gli dèi e non il Signore, dovranno essere gli dèi adorati a salvarlo.
Dove sono gli dèi che ti sei costruito? Si alzino, se sono capaci di salvarti nel tempo della sventura. Se sono dèi devono essere capaci di salvare.
Del resto non è un solo dio che Israele si è costruito, ma una moltitudine. Poiché numerosi come le tue città sono i tuoi dèi, o Giuda!
Se sono numerosi, se uno non può salvare, di certo potrà l’altro. Invece sono tutti vanità, nullità, esseri senza essere, senza vita, pura fantasia e pensiero.
La verità di un Dio è nella sua onnipotenza di luce, verità, giustizia, pace, vita, salvezza. Se un Dio manca di una sola di queste cose, non è vero Dio.
Quando si abbandona il vero Dio, si entra nell’adorazione del proprio pensiero, elevato a dio. Ma il pensiero non è Dio. L’uomo si inabissa nell’immoralità.
Se un uomo adora vizi, disonestà, peccati, trasgressioni, immoralità, stoltezze, dovranno essere queste cose da lui adorate a salvarlo. Invece lo uccidono.
Questo significa che non sono dèi. Tutto ciò che non è il vero Dio, l’unico e vero Signore, mai potrà dare vita. Darà solo morte fisica ed eterna.
MOVIMENTO APOSTOLICO CATECHESI
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