mercoledì 28 ottobre 2020

Regina della Famiglia

 


Apparizioni a Ghiaie


VITA SPIRITUALE 

Le suore Orsoline 

Dalla cronaca redatta dalle Suore Orsoline del collegio di  Bergamo, dove si trovava Adelaide, si possono cogliere aspetti  interessanti della spiritualità della bambina. Per esempio, Adelaide accetta volentieri i piccoli sacrifici, quando le si dice che  giovano alla conversione dei peccatori. 

Parlando con suor Ludgarda dice: "Quando sarò grande  mi farò suora per pregare giorno e notte per i peccatori; ma non  da sola, prenderò con me anche altri". 

Mentre si prepara a ricevere il sacramento della Riconciliazione, si commuove dinanzi all'immagine dell' "Ecce Homo"  e mostra viva compassione di quel volto rigato di sangue. 

A suor Michelina che le ricorda che Gesù distruggerà i suoi peccati, risponde: 

- Lo so, io, che sotto la veste del prete c'è il Signore.  Dopo la confessione, ritorna dalle sue compagne, felice per avere l'anima bella. 

La sera del 28 maggio, giorno della sua prima comunione,  Adelaide, tornata dopo l'apparizione nel collegio di Bergamo,  prima di andare a coricarsi, va a salutare Gesù in chiesa, e poi in  dormitorio dice a suor Ludgarda: 

 Domani mattina io dormo; poi salto fuori e vado in  chiesa a far la comunione (v. L. Cortesi: Storia dei fatti di Ghiaie,  o.c. p. 147). 

Da quel giorno Adelaide riceverà sempre Gesù. 


Don Andrea Spada 

Don A. Spada, direttore dell'Eco di Bergamo, va a Gandino  (Bergamo), nel convento delle Suore Orsoline, dove si trova  ospite Adelaide. 

Racconta la sua visita nel quotidiano cattolico (27, 28-29  giugno 1944), e ci offre una testimonianza di particolare valore  sulla vita spirituale della veggente. 

Nell'articolo dal titolo: Un paio d'ore in convento con la bimba delle Ghiaie, don A. Spada, tra l'altro scrive: 

"Pensiamo di interrogare almeno la suora che ha cura  della bambina...È laureata e sta trascorrendo quassù a Gandino  le sue vacanze... 

Mi dica, suora, Adelaide prega molto? 

 Si , prega volentieri e spesso. 

Per chi, specialmente? 

Per gli ammalati e per i peccatori. 

E con particolare devozione? 

Così, come tutte le bambine della sua età. Dice volentieri il Rosario e lo vuole intonare lei... 

- Lei trova assolutamente sincera la bambina? 

 Ho osservato attentamente e particolarmente questo lato del  suo carattere: non mi è capitato una volta sola di vederla cadere in  una sola bugia, anche piccola. È sincera, direi perfino poco educata nella sua assoluta sincerità. Quello che sa lo dice, senza tante  cerimonie...". 

Don A. Spada finalmente può incontrare Adelaide e le rivolge  domande sul modo di pregare delle suore e sulla necessità della  preghiera e della penitenza per ottenere la pace. 

Egli riceve dalla bambina una risposta che manifesta, come  ho già scritto, una maturità spirituale, che trova nel fatto soprannaturale  dell'apparizione la sua prima causa. 

Don A. Spada riferisce poi il dialogo sulle apparizioni, tra la suora che ha cura della bambina e la stessa Adelaide. 

Egli scrive: 

"Piano piano Adelaide racconta alla suora quello che  avrebbe visto. Conoscevamo già, conoscono ormai tutti sostanzialmente  quello che la bambina ha detto. Ma due cose ci colpiscono  profondamente in quel colloquio confidenziale e del tutto spontaneo:  l'assoluta rispondenza con quello che già via via la bambina aveva  altra volta raccontato; e poi il tono, la semplicità, la naturalezza.  Una bambina che avesse raccontato una passeggiata, un colloquio  con la maestra o qualcosa del genere non sarebbe potuta essere più  semplice di Adelaide in quel momento. 

Pensiamo di entrare in discorso: 

 Senti, Adelaide, è vero che coglievi fiori di sambuco, lungo 

la siepe? Sono così brutti i fiori di sambuco! 

 No, a me piacciono e poi ho preso anche margherite. 

 Le hai portate alla immagine della Madonna sulla scala della 

tua casa? 

 Sì. 

 Ho saputo che ti piacciono le operine. Una volta sei andata al tuo paese e sul palco parlava la Madonna. 

 Va là, - e scoppia a ridere — quella era la Bepa! Adelaide  continua a ridere a scrosci e ci racconta chi fosse questa Bepa delle  Ghiaie... 

La suora ci conferma... che la bambina è di una intelligenza normale, ordinaria né più né meno. Fantasia tranquilla,  come qualsiasi altra bambina di campagna della sua età. 

Nella cartella ci vien fatto di scorgere una lettera indirizzata ad Adelaide. Quella è di una sua compagna delle Ghiaie. 

 Scrivono alla bambina? 

 Scrivono? È un diluvio di lettere al giorno, tra quelle che  arrivano alle Ghiaie e quelle che arrivano qui a Gandino.  Mamme, ammalati, gente disperata, sofferenze strazianti; si  confidano al piccolo cuore della bambina. Certe lettere non si  possono leggere; spezzano il cuore. La bambina, naturalmente,  non vede queste lettere. Abbiamo ricevuto, anzi, disposizione di  non fargliele vedere. Ma sa che c'è tanta gente che chiede la sua  preghiera ed essa ricorda tutti affettuosamente nel suo Rosario". 

Severino Bortolan 

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