sabato 23 gennaio 2021

Regina della Famiglia

 


Apparizioni a Ghiaie


FENOMENI LUMINOSI 

***

Ing. Giulio Angelini 

 

L'ingegnere Giulio Angelini dichiara: 

"Molto reverendo e caro don Bulla, aderendo di buon 

grado al suo invito dichiaro quanto segue: 

Nel pomeriggio del giorno 28 maggio 1944, mi trovavo  assieme a don Paolo Poloni nella clinica Mauro Gavazzeni a  Bergamo, ove era degente mia moglie afflitta da grave malattia.

 Verso le ore 18, ora in cui doveva apparire alla giovinetta  di Bonate la Madonna, fummo avvertiti da una suora della clinica che molta gente stava alla finestra e ai balconi nonché sulla  strada, osservando uno strano fenomeno che presentava il sole.  Usciti sulla strada davanti alla clinica costatammo con nostro  grande stupore che il disco solare che, contrariamente al solito,  si poteva liberamente fissare, roteando su se stesso vertiginosamente come una girandola nei fuochi d'artificio, proiettava fasci  di luce, diversamente colorati, sulle nubi circostanti. Costatammo così lo stesso segno nel cielo, osservato dalla grande  folla presente, il 13 ottobre 1917, alla apparizione della  Madonna a Fatima... 

Dichiaro che quanto sopra è esposto, corrisponde alla pura verità. 

F.to ing. Giulio Angelini — Riva di Trento, 21 giugno 1946". 


Piccardi Maria 

 

Piccardi Maria scrive: 

"Anche nel mio paese, Castione della Presolana (Bergamo)  distante 55 kilometri dalle Ghiaie, in quei giorni di maggio del  1944, non si faceva altro che parlare della Madonna delle Ghiaie. 

La sera del 28 maggio, verso le sei, con una mia compagna  andai in una località vicina al paese da dove si poteva contemplare il sole, poiché si diceva che a quell'ora "ballava". E difatti a  quell'ora io pure potei contemplare con uno sguardo riposante il  disco del sole, fatto argenteo e largo come una luna piena, girare  velocemente su se stesso e quasi sussultare di una inspiegabile  gioia. Nello stesso tempo potei contemplare una serie luminosa  di colori proiettati dal sole e che io non saprei dire se come quelli  dell'arcobaleno. Tale era pure l'impressione della mia compagna. 

A me pare che la durata di tale spettacolo sia stata di  mezz'ora. Seppi poi che molti altri del paese, in località diverse,  avevano notato lo stesso spettacolo, sicché alla sera e nei giorni  seguenti non si faceva che parlare della Madonna delle Ghiaie e  di questo fatto. Alcuni dicevano di non aver visto niente, ma ciò  non impediva a me e ad altri di aver visto e di affermarlo. 

Ricordo anche che avrei voluto contemplare a lungo questo  spettacolo, ma dopo, svaniti i colori e tornato il sole normale,  non mi riuscì più di vederlo, per quanti sforzi io facessi, anzi ciò  mi faceva male agli occhi. 

In seguito, provai ancora se mi fosse stato possibile  guardare il sole, come in quella sera, ma non vi riuscii più. E  perché? E perché non riuscivano più nemmeno gli altri? Quello  che mi colpì di più ancora fu sentire che la gente che scendeva da  Bratto (frazione del comune di Castione) non solo diceva di  avere notato gli stessi fenomeni solari, ma di avere visto nel sole  stesso la S. Famiglia, cosa a cui neppure lontanamente  pensavano, come non avevano pensato di stare ad aspettare le sei  per vedere "ballare" il sole. 

Erano in molti ad attestare questo e lo posso assicurare in coscienza. 

Mi ricordo anche che la mia compagna, una buona vedova,  allo spettacolo del sole che girava e mandava colori, scoppiò in  pianto e s'inginocchiò a pregare con ardore. 

In fede. Piccardi Maria — Bergamo, 29 giugno 1946". 


Il sole che gira 

Nel bollettino parrocchiale di Tavernola bergamasca del giugno 1944, si legge: 

"La sera del 28 maggio, giorno di Pentecoste, successe un  fatto che fece in tutti una vivissima impressione. Alle 18 in  punto si avverte come una diminuzione della luce solare accompagnata da uno sprazzo come un lampo improvviso, osservato distintamente per primi da alcuni giocatori di bocce. Guardando  il sole si vedeva verde, poi rosso vivo, poi giallo oro e per di più  roteava su se stesso vertiginosamente. A quello spettacolo la  gente si riversò nelle strade... Le donne recitavano il Rosario  intercalato dalle espressioni: Oh che bello! Che spettacolo! La  Madonna manderà adesso la pace. 

Dopo dieci minuti il sole ritornò normale...". 

Lo stesso parroco di Tavernola, direttore del bollettino,  mandando questo numero, richiesto da don Giuseppe Piccardi,  in data 27 giugno 1946, scrive: 

. . . Ti devo assicurare che quanto è scritto corrisponde a verità... 

Per prudenza non sono uscito nella strada dove la gente  gridava al prodigio, ma da una finestra un po' nascosta ho  osservato il sole cambiare colore e girare velocemente su se  stesso... Illusione? Noi qui a Tavernola siamo stati in molti  illusi. Ti dico anche che mi piacque che ci fosse tale illusione a  Tavernola giacché qui la gente ha sempre avuto una grande  devozione alla Madonna... 

F.to don Piero Bonicelli, prevosto di Tavernola bergamasca". 


Una cosa indescrivibile 

Paolo Cenci scrive: 

"Tanto il giorno 28 come il 31 maggio (sul luogo delle  apparizioni, n.d.r.), io costatai il fenomeno solare, già osservato  il 21 da altri. 

Una cosa indescrivibile: il disco solare apparve più volte  cambiando colore: verde, rosa, rosso, giallo, violaceo, arancione;  girò velocemente su se stesso in senso destrorso, e quindi —  repentinamente — in senso opposto; e così più volte; ma ancor  più meravigliosa mi apparve la velocissima e continua trasformazione di un alone, pure colorato e spesso cangiante colore, ora formando onde concentriche, ora sprizzando raggi, ora vibrando  onde che parevano disegnate a tratti; l'alone diventò spesso  raggiera; una sola volta, il giorno 28, osservai due raggi disposti  a croce di Sant'Andrea; due raggi grandiosi. 

Molti dicono di avere osservato tali fenomeni anche stando  in altre città" (v. Con la piccola Adelaide alle Ghiaie di Bonate,  Libreria Vismara, Monza 1944, p. 18). 

Da testimonianze raccolte dall'Argentieri risulta che il  fenomeno fu osservato a Moncalieri (Piemonte) e a Celle Ligure  (Liguria). 

 

L'Argentieri scrive: 

"Dalle numerose testimonianze raccolte dall'infaticabile monsignor Bramini nel 1946 risulta quanto segue: 

Il giorno 21 maggio 1944 il fenomeno solare fu osservato a  Ghiaie, a Bergamo e località circonvicine; il giorno 28 a Ghiaie,  a Bergamo, a Castione della Presolana, a Tavernola Bergamasca,  a Bratto, a Darfo Val Camonica, a Pontirolo, a Caprino  Bergamasco, a Gelsenherichen in Westfalia (Germania); il 31 a  Ghiaie, a Bergamo, sulla strada Rovato Pallazzolo, a Cevo Val  Camonica, a Piacenza e in diversi paesi del Trentino; il 13  giugno a Ghiaie, a Bergamo, a Piazzolo Val Brembana, a  Corzano; il 13 luglio nel Piemonte (ne riferì il giorno 15 la  Gazzetta del Popolo di Torino)... 

Gli osservatori astronomici di Brera, Merate, Venegono,  Arcetri, interpellati in proposito, hanno dichiarato che nessun  fenomeno particolare nel sole fu registrato nel periodo dal 13  maggio al 13 luglio 1944". (v. D. Argentieri, o.c., pp. 100-101). 

Considerato che non tutte le persone videro i fenomeni  descritti, e non tutte li videro allo stesso modo, e i fenomeni si  manifestarono contemporaneamente in luoghi molto distanti tra  loro, è impossibile parlare di autosuggestione o di allucinazione  collettiva. 

Bisogna riconoscere che le tentate spiegazioni naturali  non sono plausibili. Ma anche nel caso che "le danze del sole"  si possano spiegare scientificamente, resta sempre vero che la  veggente è riuscita ad annunciare ripetutamente, con precisione,  tali segni nel cielo, prima che si verificassero. La promessa e il  preannuncio di un fenomeno celeste, non determinato da leggi,  sono una profezia, che realizzata, indica l'intervento di Dio.  Comunque li si vedano, tali fenomeni sono un prodigio. 

Il miracolo promesso dalla Vergine Maria come segno  della sua apparizione, e annunciato dalla veggente Adelaide  Roncalli, avvenne. 

Severino Bortolan 

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