domenica 24 gennaio 2021

L'EUCARISTIA È «CIBO» E «MEDICINA» - PADRE PIO DA PIETRELCINA: IL SUO NUTRIMENTO


 

All’incredulo perché sia meno scettico, e al sacerdote perché sia meno tiepido.


Padre Livio Dimatteo, superiore del convento dei frati cappuccini in San Giovanni Rotondo, dalle testimonianze raccolte presso i confratelli vissuti col venerato Padre Pio, di lui scrive che: «mangiava pochissimo: 100-150 grammi di cibo; non mangiava mai fuori pasto. Al mattino, prendeva una tazzina di caffè che non consumava mai tutta.

Il pranzo consisteva in un po' di verdura o in qualche forchettata di pasta. Beveva un mezzo bicchiere di vino o di birra. Non mangiava mai carne.

"Una volta - racconta un confratello - lo vidi mangiare un piccolo pezzo di pane. Padre Pio disse: È da due anni che non mangiavo pane.

Un'altra volta disse: Ho il ventre gonfio oggi che ho mangiato 30 grammi di cibo. Ho fatto l'ubbidienza, non riesco a mangiare di più! Che cosa volete da me?".

A cena consumava un po' di frutta o un pezzetto di ricotta. In genere assaggiava solo le pietanze e poi le passava ai confratelli vicini. Uno di essi ricorda che il Padre prendeva pochi bocconi e distribuiva il resto ai fratini; poi pregava con la corona in mano. I frati e i laici gli preparavano qualche pietanza speciale per farlo mangiare, ma lui, dopo averla assaggiata, esclamava: "Com'è buona!" e la dava agli altri per mortificazione.

Abitualmente dava l'impressione di aggredire il cibo. Questo lo faceva in spirito di obbedienza ma poi, dopo una forchettata, lo metteva da parte.

Nelle vigilie delle feste della Madonna trovava tutte le scuse per non assaggiare nulla.

Padre Pio stesso riconosceva che non tutti potevano nutrirsi come lui. Nel dare consigli ad altri non voleva che essi eccedessero nell'uso del cibo e del sonno, ma che li usassero con moderazione. Egli aveva fatto del digiuno e della mortificazione i mezzi idonei per conseguire la virtù della temperanza.

La mortificazione era diventata per lui pane quotidiano tanto che una volta fece una sfida con il suo guardiano, padre Paolino da Casacalenda, e avvenne che Padre Pio si nutrì solo con l'Eucaristia e padre Paolino mangiò regolarmente; dopo alcuni giorni il Padre pesava cinque chili in più, mentre padre Paolino aveva conservato il suo peso».

Come Padre Pio potesse sopravvivere con una così irrilevante quantità di cibo («mangiava come un uccellino»), è uno dei tanti misteri che avvolgono la sua straordinaria figura. Solo alla luce dell'Eucaristia, nutrimento del corpo e dell'anima, si può trovare una spiegazione plausibile.

Egli stesso ammette: «[ ...]come potrei vivere io, sì debole e fiacco, senza di questo cibo eucaristico?».

Verso la fine di ottobre del 1911, Padre Pio raggiunge il convento di Venafro per frequentare il corso di eloquenza. Ma, ammalatosi, fa rientro a Pietrelcina il 7 dicembre dello stesso anno.

Secondo la testimonianza di Padre Agostino da San Marco in Lamis, Padre Pio, in questo periodo, è favorito da estasi e visioni celesti, subisce violenze diaboliche, vive sostenuto soltanto dall'Eucaristia!


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