martedì 26 gennaio 2021

Comunione sulla mano? NO! é sacrilegio!

 


Conclusione

Credo di aver dimostrato con sufficiente chiarezza che la “nuova prassi” di dare la “Comunione sulla mano” è in contrasto con la “Tradizione” cattolica. Lo ha dichiarato lo stesso “Concilio di Trento” (“de fide”) affermando che il “costume” di comunicare sulla lingua «è un costume che deve essere ritenuto di diritto, e a giusto titolo, come proveniente dalla Tradizione Apostolica»126. E questo fece dire a Paolo VI, nella sua enciclica “Mysterium Fidei” (3/9/1965), che «non bisognava cambiare il modo tradizionale di ricevere la Comunione» (§§ 61-62). E questo fu richiamato anche su «L’Istruzione vaticana “Memoriale Domini”» (29 maggio 1969) dove si legge che «… tenuto conto della situazione attuale della Chiesa nel mondo intero, questa maniera di distribuire la santa Comunione deve essere conservata, non soltanto perché essa ha dietro di sé una tradizione plurisecolare, ma soprattutto perché essa esprime il rispetto dei fedeli verso l’Eucarestia…», per cui «la Santa Sede esorta vivamente i Vescovi, i sacerdoti e i fedeli a rispettare attentamente la legge sempre in vigore e che si trova di nuovo confermata». Purtroppo, se poi, in seguito, ci fu l’apertura verso il “nuovo rito”, questa «fu dovuto a una catena di atti di disubbidienza e violazioni di diritto, nonché all’esercizio di forti pressioni»127, per cui Paolo VI cedette, anche se ebbe il coraggio di affermare che fu un “inizio abusivo”128! Ora, anche per questo, noi possiamo dire che, con tale “permesso”, fu messo in crisi lo stesso Magistero autentico della Chiesa, la quale, avendo definito in un “Concilio de fide”, quale fu quello di Trento, la “transustanziazione”, aveva obbligato, definitivamente, alla devozione-adorazione anche dei “frammenti” del “pane consacrato”; donde l’imposizione della “tovaglia” sull’altare, per il sacerdote; donde l’obbligo del “piattello”, per i fedeli; donde la “purificazione delle dita”!.. Oggi, invece, con la soppressione di tutte queste regole liturgiche, e con questa “nuova regola permissiva”, si è aperto la via a innumerevoli profanazioni, ad abusi senza numero, a sacrilegi senza limiti, a “messe nere” e ad altre oscenità sataniche, oltre che alla continua diminuzione di rispetto e di venerazione verso la SS. Eucarestia! Allora a questo punto, possiamo dire: 

1. che il sacerdote non può obbligare i fedeli a ricevere l’Eucarestia sulla mano. Commetterebbe un atto di violenza e di disubbidienza alla Chiesa, la quale “permette”, ma “non comanda” di usare il “nuovo rito”!

2. che nessun vescovo può obbligare i suoi sacerdoti a dare la Comunione col “rito nuovo”, contrario alla consuetudine antica: «…antiquissima et veneranda traditione innititur»129. Ma qui, qualche sacerdote potrebbe domandarsi: «e con l’ubbidienza al vescovo come la mettiamo?». Si risponde: Non sempre è “ubbidienza” l’esecuzione materiale di un ordine; come non sempre è “disubbidienza” il rifiuto di eseguire materialmente un ordine. Dipende dalla legittimità che esso contiene o no. Ebbene, tra le ragioni che rendono illegittimo un ordine, c’è quella che esso sia contrastante ed incompatibile con la Legge di Dio e da ciò che ne deriva. Ad esempio: la Legge di Dio non vieta l’aborto, ma vieta espressamente l’omicidio: e poiché non è possibile abortire senza uccidere, l’aborto è vietato dalla Legge di Dio! Quindi, chi ordina di abortire, dà un ordine illegittimo, perché contro la Legge di Dio. Ergo, come ubbidire a quell’ordine non sarebbe ubbidienza, così rifiutarsi di ubbidire non può essere disubbidienza! Ora, questo vale anche - e molto di più! - per il delitto di chi profana le Sacre Specie, come lo si fa certamente con la “Comunione sulla mano”. Anche qui il ragionamento è uguale: la Legge di Dio non vieta la “Comunione sulla mano”, ma vieta, però, la profanazione delle Sacre Specie. E poiché non è possibile dare la “Comunione sulla mano” senza causare, prima o poi, la dispersione dei “frammenti eucaristici” e, quindi, causare la profanazione delle Sacre Specie, ergo la “Comunione sulla mano” è vietata dalla Legge di Dio! Comandarla, sarebbe dare un ordine illegittimo! E perciò, eseguire quell’ordine non sarebbe ubbidienza, né, il rifiutarlo, disubbidienza! È chiaro: come può trasmettere la Volontà di Dio un superiore che comanda quello che Dio non vuole? Perciò, un ordine umano che è in contrasto con un ordine divino, non può e non deve essere eseguito, appunto perché bisogna «ubbidire a Dio prima che agli uomini!» (Act. 5,29; 4,19).

sac. dott. Luigi Villa


Comunione sulla mano? NO! é sacrilegio!

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