venerdì 29 gennaio 2021

Abbattere l’anima della Chiesa

 


La Battaglia  Finale del Diavolo

Non stava certo parlando con leggerezza colui che sarebbe  diventato Pio XII, quando predisse, alla luce del Messaggio di Fatima,  il futuro tentativo di modificare non solo la liturgia e la teologia, ma  anche l‘anima stessa della Chiesa – la sua essenza. Ovviamente, questo  progetto non potrà mai avere successo del tutto, perché Nostro Signore  ha promesso che i cancelli dell’inferno non prevarranno contro la  Sua Chiesa. Ma questa promessa divina non esclude che l’elemento  umano della Chiesa possa ricevere dai propri nemici le ferite più gravi  che si possano immaginare, fin quasi alla morte definitiva. Fu questa  previsione di simili, terribili ferite contro la Chiesa ad allarmare Papa  Pio XII, specialmente alla luce della profezie di Fatima.

Le paure più recondite di Papa Pio XII si sarebbero effettivamente  realizzate nel periodo post-conciliare, durante il quale abbiamo  assistito al tentativo di modificare l’essenza stessa della Chiesa da unica  arca della salvezza, al di fuori della quale non v’è salvezza, al ruolo  di semplice collaboratrice con altre “chiese e comunità ecclesiastiche”,  con religioni non Cristiane e persino con gli atei che cercano di stabilire  in terra un’utopica “civiltà dell’amore”. In questa “civiltà dell’amore”,  la salvezza delle anime dall’inferno – che non viene più nominato – è rimpiazzata da una nuova forma di “salvezza”, ottenuta attraverso la  “fratellanza” mondiale e la “pace” nel mondo. Si tratta esattamente di  quei principi che la Massoneria era andata promuovendo negli ultimi  tre secoli!

Tenendo fermo questo principio Massonico di “salvezza” per  mezzo di una “fratellanza tra uomini” (intesa in senso laico, non certo  cristiano), molti ecclesiastici ci chiedono adesso di rispettare le varie sette scismatiche e protestanti, in quanto partner di questo “dialogo  ecumenico” e della “ricerca di un‘unità Cristiana”. Sulla base di questo  principio vengono create delle “liturgie” ecumeniche congiunte tra  Cattolici, protestanti e Ortodossi scismatici, al fine di dimostrare questa  presunta “comunione parziale” tra “tutti i Cristiani”. 

Certo, i promotori di questo nuovo orientamento della Chiesa  Cattolica continuano ad affermare che Essa è la più perfetta delle  chiese, ma l’affermazione che la Chiesa Cattolica è l’unica vera Chiesa,  a completa esclusione di tutte le altre, è stata abbandonata de facto da  tutti, tranne che da un piccolo nucleo di Cattolici fedeli, che vengono  ora chiamati “rigidi fondamentalisti” o “pre-conciliari”, solo perché  credono in quello che i Cattolici hanno sempre creduto prima del 1965.  Al contrario degli sfortunati e ignoranti “Cattolici” post-conciliari, tutti  i Cattolici che conoscono veramente la propria Fede sanno bene che per  rimanere all’interno della Chiesa Cattolica, al di fuori della quale non  v’è salvezza, i dogmi Cattolici immutabili devono sempre essere creduti,  Eppure, i Massoni ed i loro alleati vedono questa “unità  Cristiana” come un passo in direzione dell’unione pan-religiosa,  all’interno di un’unica fratellanza mondiale. Mentre si appoggia quest’“unità Cristiana”, per mezzo di attività pan-Cristiane che i  grandi Papi pre-conciliari avrebbero considerato sacrileghe, il “dialogo  interconfessionale” ha fatto in modo che la Chiesa sia ora più “aperta”  ai “valori” delle religioni non Cristiane, ai cui seguaci non viene più  chiesto di convertirsi e di essere battezzati per poter salvare le proprie  anime. È questa “cristianità anonima” di Karl Rahner – secondo la  quale i seguaci di qualsiasi religione possono essere “Cristiani” , e  probabilmente lo sono senza neanche saperlo – ad essere oramai  diventata la “nuova teologia” de facto della Chiesa. In nome di essa, vengono auspicati gruppi di preghiera multi confessionali, nei quali i  membri di tutte le religioni si radunano assieme per pregare per la pace e per dimostrare la loro “unità”, in quanto membri del genere umano,  senza che a nessuno di essi venga ricordato che sono in una condizione  di dannazione eterna perché non hanno ricevuto il Battesimo, non  credono in Cristo e non appartengono alla Sua Chiesa. Nella liturgia  “rinnovata” del Venerdì Santo, i Cattolici (per la prima volta nella  storia liturgica della Chiesa) non devono più pregare pubblicamente e  chiaramente per la conversione alla Fede Cattolica dei non credenti, in  quanto passo fondamentale per la salvezza delle loro anime.

Come si può ben vedere, attraverso la sostituzione del Regno  Sociale di Cristo con questa “civiltà dell’amore”, la Chiesa Cattolica è  stata del tutto neutralizzata: essa non è più il centro dell’autorità morale  e spirituale del mondo, compito che invece le era proprio, secondo il  volere del Suo divino Fondatore.

I teologi progressisti che hanno introdotto questo nuovo  orientamento per la Chiesa hanno ormai formato quasi due generazioni  di laici e religiosi Cattolici. I lavori di Rahner, Küng, Schillebeeckx, Congar, de Lubac, von Balthasar ed i loro discepoli, sono ora i testi di  insegnamento usati nei più importanti seminari e università Cattolici.  Negli ultimi 35 anni, i principi progressisti di questi individui sono  serviti come formazione per sacerdoti, religiosi, teologi e studenti delle  università Cattoliche. Siamo quindi arrivati ad un punto in cui i prelati  preferiscono la teologia di Rahner a quella, tanto per fare un esempio,  di San Roberto Bellarmino, Santo e Dottore della Chiesa, oppure di San  Tommaso d’Aquino, il grande Dottore della Chiesa e tra i più grandi  santi della storia. Gli insegnamenti di Bellarmino e D’Aquino – in poche  parole, l’insegnamento di tutti i Papi precedenti al Vaticano II – tende ad  essere accettato solamente secondo l’interpretazione di Rahner e dagli  altri “nuovi teologi”. La stessa cosa si può dire per la maggior parte dei  professori delle università e dei seminari Cattolici.

Questo processo, teso a cambiare radicalmente l’anima e la teologia  della Chiesa, come temeva Papa Pio XII, ha comportato non solo  “l’avventura ecumenica” ed il “dialogo interconfessionale”, ma anche  un‘infinita serie di scuse ufficiali da parte del clero Cattolico di ogni  rango per il “trionfalismo” della Chiesa passata, per il fatto che essa  aveva affermato di essere la sola depositaria della rivelazione divina,  e per i presunti peccati compiuti dai Suoi membri defunti contro altri  “Cristiani” ed altre culture. Si tratta esattamente di quello che aveva  profetizzato Papa Pio XII quando aveva parlato di innovatori che  avrebbero “fatto sentire in colpa [la Chiesa] per il Suo passato storico”.

Si avverano le previsioni del nemico

Cercheremo di riassumere in questo paragrafo le incredibili  coincidenze tra ciò che abbiamo visto accadere nella Chiesa postconciliare e gli obiettivi della Massoneria (come rivelato da Roca e altri  Massoni, alcuni citati dal Vescovo Graber, e dall’Istruzione Permanente) e del Comunismo (come rivelato da Bella Dodd e da altri ex Comunisti):

•  La drastica revisione della liturgia Romana a seguito di un concilio ecumenico. (Roca)

•  Un accordo tra “gli ideali della civiltà moderna e quelli di Cristo ed il  Suo Vangelo. Questa sarà la consacrazione del Nuovo Ordine Sociale,  ed il solenne battesimo della civiltà moderna” – in parole povere,  la totale liberalizzazione del clero Cattolico, in accordo a quei falsi  principi già condannati dal Sillabo del Beato Pio IX. (Roca, Melinge, 

Istruzione Permanente dell’Alta Vendita)

•  L’emergere di un “pontificato pluri-confessionale, capace di adattarsi  ad un ecumenismo polivalente, come quello che vediamo oggigiorno  durante le concelebrazioni tra sacerdoti e pastori Protestanti” – lo  stesso Papa Giovanni Paolo II ha celebrato liturgie congiunte con  chierici Protestanti.219 (Roca, Melinge)

•  L’introduzione di un “complesso di colpa nella Chiesa... per marchiare la  ‘Chiesa del passato’ come oppressiva, autoritaria, piena di pregiudizi, arrogante nella sua affermazione di essere l’unica depositaria della  verità assoluta e responsabile per le divisioni delle religioni in tutti  questi secoli”. (Dodd)

•  “L’apertura” della Chiesa al mondo e ad un modo di porsi più  “flessibile”, nei confronti di tutte le religioni e si tutte le filosofie.  (Dodd)

•  L’uso di questo nuovo orientamento per minare alle fondamenta la  Chiesa, senza comunque arrivare a distruggerla. (Dodd, Watson, i  disertori Sovietici e l’Istruzione Permanente)

Eppure – dobbiamo ricordarlo ancora una volta - tutti questi  obiettivi furono predetti dal futuro Papa Pio XII, in affermazioni  collegate specificatamente ai “messaggi della Beata Vergine a Suor  Lucia di Fatima” e a “questo insistere, da parte di Maria, sui pericoli che  minacciano la Chiesa”. 

Padre Paul Kramer

Nessun commento:

Posta un commento