Apparizioni a Ghiaie
LE GUARIGIONI FISICHE
Molti furono gli ammalati guariti a Ghiaie, durante e dopo le apparizioni.
Dei 300 casi di guarigioni straordinarie segnalati fino al 1955 al parroco e al curato di Ghiaie, nessuno è stato ufficialmente riconosciuto. Ma le guarigioni straordinarie non si fermarono a quell'anno, e molti di più furono i prodigi operati dalla Vergine Maria da quando apparve a Ghiaie nel maggio 1944, fino ai nostri giorni.
Devo aggiungere che le guarigioni prodigiose ebbero un contesto religioso e un nesso di tempo e di luogo e di intenzioni con le apparizioni della Regina della Famiglia a Ghiaie. Tutto questo appartiene al giudizio dei teologi e in particolare dei vescovi, ai quali non spetta dimostrare il miracolo, ma riconoscerlo e il riconoscimento del miracolo può solo venire dalla fede. Non può riconoscere il miracolo chi non ha fede. La fede precede sempre il riconoscimento del miracolo.
Dire poi, che tali guarigioni prodigiose dimostrano non la verità delle apparizioni, ma solo la fede del popolo, nel caso delle guarigioni di Ghiaie, è dire un'assurdità, come ho già scritto in questo libro.
Le guarigioni prodigiose avvenute a Ghiaie non sono nemmeno dovute ad uno shock nervoso. A questo proposito, il dott. Giulio Loglio, nella relazione inviata al vescovo di Bergamo, il 30 settembre 1944, tra l'altro, scrive:
"...Quali altri segni ha dato la Vergine delle sue apparizioni? Le numerose guarigioni. Esse a tutt'oggi non furono riconosciute quali miracoli, perché molte di esse risultano come dovute — secondo il giudizio altrui — ad uno shock nervoso. Ma mi chiedo: perché questo shock non lo provocarono i medici negli ospedali e nelle cliniche con tutti i mezzi che già la scienza medica possiede? Perché questo non avvenne in uno degli altri santuari? Che cosa vi era di speciale alle Ghiaie? Nulla! Nessuna scena panoramica, nessun fenomeno astronomico o di altra natura, non riti o celebrazioni religiose, molti non vedevano neanche la veggente, né il luogo delle apparizioni; nulla insomma che potesse eccitare la sensibilità a tal punto da provare uno shock nervoso così forte che potesse da solo causare la guarigione. Per ammettere come causa di una guarigione uno shock bisogna pur conoscere le cause che lo possono provocare e che lo abbiano provocato, e se si usa tale termine senza poterne dare spiegazione plausibile, bisognerà usarlo solo per nascondere la propria ignoranza su fenomeni che sono al di sopra delle conoscenze mediche. Io non ho raccolto che una trentina di casi, ed anche questi in modo assai succinto perché ne ho trasmesso i dati al comitato per l'accertamento medico e sebbene su di essi non mi possa quindi esprimere in senso definitivo, ho però l'impressione che almeno alcune guarigioni siano avvenute per uno shock inspiegabile, (se di shock si vuol parlare) e quindi per forze che superano le forze naturali relativamente al modo e al tempo della guarigione, e sono quindi da giudicarsi "miracoli praeter naturam".
Quanto sopra ho sentito di riferire alla S.E. Rev.ma quale medico e quale cattolico, sebbene non troppo fervente".
Per brevità di spazio e a differenza di quanto ho fatto nei libri precedenti, soprattutto in quello stampato nel 1999, dal titolo : Prodigi a Ghiaie di Bonate, in cui riporto numerosi casi di guarigioni corredate da radiografie e referti medici, qui ricordo soltanto le guarigioni di Roncari Anna, di Anna Villa e di Sala Anna, di cui ho scritto precedentemente. Cortesi e Cazzamalli, noti oppositori delle apparizioni, pure dichiarandole non miracoli, per le loro infondate e arbitrarie teorie, non hanno potuto negare il loro carattere insolito, prodigioso. Invece, queste tre guarigioni complete, istantanee, che hanno una precisa ed abbondante documentazione medica, e sono avvenute in un rapporto così stretto di tempo, di luogo e d'intenzioni con le apparizioni, ci fanno dire che realmente la Vergine Maria è apparsa a Ghiaie di Bonate.
Severino Bortolan
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