domenica 4 dicembre 2022
È L’ORA DEL RITORNO DI GESÙ!
Carbonia 03.12.2022
È l’ora del ritorno di Gesù!
Con voi, sempre!
Maria Santissima, Vergine del Carmelo, oggi si presenta al popolo di Dio per richiamarlo ancora alla vera conversione del cuore.
Amati figli, la Luce del mondo illumini i vostri cuori, li accenda al suo Amore Perfetto. Dio è Amore! In Lui sono racchiuse tutte le Sostanze; siate desiderosi di entrare in Lui per condividere la Sua Grandezza.
La Mia venuta tra voi è ormai giunta alla sua ora!
Il Verbo Incarnato è per manifestarsi nella sua Magnificenza! In Carne ed Ossa si manifesterà affinché il mondo Lo riconosca. Grandi saranno le grazie per quei figli che Lo riconosceranno e Lo abbracceranno nel proprio cuore e, con vero pentimento, chiederanno perdono per i propri peccati.
Figli miei, è l’ora del ritorno di mio Figlio Gesù, pregate, supplicate la sua misericordia: … il mondo sa ma voi sapete molto, molto di più.
Credete fermamente al Santo Vangelo, credete nella sua seconda Venuta. Gesù vi mostrerà la sua Immensa Carità se voi vi umilierete a Lui riconoscendo Lui quale Unico e Vero Dio! L’Amore Perfetto!
Dio tuonerà presto la sua voce! Questa Umanità sarà colpita all’improvviso; la sua Ira sarà su tutti coloro che non avranno adorato, amato, servito e seguito il Re della Gloria!
L’Apocalisse scritta dal discepolo Giovanni, si realizza sotto gli occhi di questa generazione incredula e perversa.
Figli miei, tenetevi pronti, l’ora è segnata, il Cielo è in fermento: tutto è pronto per la discesa di Cristo Re! Siano i vostri cuori pieni d’amore per Colui che avanza con determinazione per segnare la fine di una storia antica.
Sul suo cavallo bianco, cinto di porpora e oro regale, cavalca il Re dei re!
Presto avrete la grazia di assistere alla sua meravigliosa manifestazione.
Dio È!
Amen! Amen! Amen!
Per le anime chiamate al Santo Stato del Matrimonio
Dal Catechismo della perseveranza di Monsignor Gaume
Disposizioni per ricevere questo Sacramento. Per partecipare a questi effetti e a queste grazie, è necessario prepararsi al matrimonio con grande cura. Come dopo la Prima Comunione non c'è nulla di più importante della scelta di uno stato di vita23 , il matrimonio è tra tutti gli atti quello che esercita la maggiore influenza sul destino dei giovani, delle famiglie e della società. Perciò non c'è atto a cui ci si debba preparare con più diligenza, eppure, per una strana perversione, non ce n'è quasi nessuno a cui si porti più negligenza.
Le disposizioni per il matrimonio sono:
1. In primo luogo, la vocazione [cioè, bisogna essere chiamati a questo stato]. Quando ci mette al mondo, Dio destina ciascuno di noi a uno stato particolare. Se vi entriamo, ci aspettano grazie speciali, proporzionate ai nostri doveri, e la nostra salvezza diventa più facile. Non è così, se prendiamo una strada sbagliata. Chi è fuori dalla sua vocazione è infelice per tutta la vita. È come un membro disgiunto, che soffre da solo e fa soffrire tutto il corpo; come un viandante sbandato, che si affatica molto, ma non arriva alla fine del suo viaggio; come un pesce fuor d'acqua, che si contorce, ansima e muore.
Condurre una vita casta, pia e veramente cristiana nella giovinezza; chiedere a Dio ogni giorno, con le buone opere, la grazia di conoscere la nostra vocazione; consigliarsi con i genitori, con le persone che temono Dio e soprattutto con il confessore, ma molto prima di decidere e non alla vigilia di accettare una situazione; informarci seriamente su quale sia lo stato in cui, tenuto conto delle nostre disposizioni, possiamo più facilmente salvare la nostra anima e su cosa, al momento della morte, vorremmo aver fatto; infine, considerare quale risposta dare a una persona che, trovandosi nella nostra stessa condizione, con le nostre qualità e i nostri difetti, venisse a consultarci sulla professione che dovrebbe intraprendere: questi sono i mezzi per conoscere la nostra vocazione.
2. La seconda disposizione per il matrimonio è una grande purezza di intenzione. Si deve entrare in questo stato solo in vista di Dio, per compiere la Sua Santa Volontà: non per capriccio - non per passione - non per sordido interesse, che trasforma il matrimonio in un basso affare. La religione riconosce come giusti i seguenti motivi: (a) l'ottenimento di un aiuto, per sopportare più facilmente gli inconvenienti della vita, le infermità e i dolori della vecchiaia; (b) il desiderio di avere figli, non tanto per lasciare eredi del proprio nome e delle proprie ricchezze, quanto per dare a Dio dei servi fedeli - tale era l'intenzione dei santi patriarchi dell'Antica Legge24 ; (c) il timore di cedere agli attacchi della concupiscenza25.
3 La terza disposizione per il matrimonio è lo stato di grazia. Essendo il sacramento del matrimonio un sacramento dei vivi, chi osasse riceverlo in stato di peccato mortale si renderebbe colpevole di un orribile sacrilegio. Per prepararsi al meglio, è necessario evitare incontri pericolosi, fare elemosine, offrire preghiere o altre opere buone e raddoppiare il fervore nel ricevere i Sacramenti della Penitenza e dell'Eucaristia.
Si raccomanda, in questo periodo importante, di fare una confessione generale26 di tutta la propria vita, o almeno della parte trascorsa dalla Prima Comunione; ma, per farlo, non bisogna aspettare il momento stesso del matrimonio. Oh, quante persone ci sono che conducono nel matrimonio una vita di angoscia e di miseria, per aver trascurato queste precauzioni! Quante sono le conseguenze della profanazione del sacramento del matrimonio! Non esitiamo a dire che qui si trova una delle più grandi ferite inflitte alla società.
Per evitare una disgrazia troppo grande, coloro che pensano al matrimonio dovrebbero, come abbiamo appena detto, prepararsi molto prima con la cessazione del peccato, con le buone opere e con ferventi preghiere. È questa, infatti, la condotta di un numero - ahimè troppo esiguo - di giovani veramente cristiani.
Alcuni anni fa, un giovane medico, residente nella capitale della Francia, ricevette il sacramento del matrimonio con disposizioni così edificanti che è molto utile farle conoscere. Era il mese di ottobre del 1829. Un amico lo introduce in una casa rispettabile e lo incoraggia a sperare nella mano di un'unica figlia, pia come il resto della sua famiglia. La giovane donna viene presto promessa al medico, la cui modestia non è meno notevole della sua cultura.
Una decina di giorni prima della cerimonia nuziale, egli si reca dalla madre della sua futura moglie e chiede di avere un colloquio privato con la signorina Amelia. "Non è possibile, signore", risponde lei, molto cortesemente; "mia figlia non sta bene da due giorni e ha bisogno di riposo". "Ma, signora, è una grande delusione per me non poter dire qualche parola alla signorina. Non ho avuto il piacere di vederla più di tre o quattro volte in società. Fino a questo momento, non ho avuto una sola occasione per esprimerle i miei sentimenti e conoscere i suoi". "La vostra serietà mi addolora, signore; mia figlia non può essere vista". "Eppure ho qualcosa di molto importante da comunicarle!". "La chiamerò, se volete, e potrete parlarle in mia presenza: mia figlia non ha mai parlato da sola con nessun uomo".
"Ma io sarò presto suo marito!". "Allora, signore, mia figlia non mi apparterrà più: fino a quel momento dovrò adempiere nei suoi confronti a tutti i doveri di una prudente madre cristiana". "Ah! Signora", esclama il medico, "devo informarvi del mio progetto. Allevato da genitori religiosi, sono sempre rimasto fedele a quella santa religione che vi impone la vostra ammirevole condotta. L'indifferenza che purtroppo esiste tra gli uomini della mia professione può avervi ispirato diffidenza; ma, lungi dal condividere questa indifferenza, mi faccio gloria e gioia di seguire in particolare le pratiche della Fede: più le studio, più mi appaiono venerabili. Se ho desiderato così ardentemente un colloquio con vostra figlia, è stato per conoscere le sue disposizioni in materia, e per pregarla di prepararsi con una confessione generale a ricevere, con la benedizione nuziale, tutte le grazie che vi sono annesse".
Il medico virtuoso non si è fermato qui. Per otto giorni fu celebrato il Santo Sacrificio della Messa, per attingere un'abbondanza di benedizioni celesti. Ma la cosa più ammirevole di tutte fu vedere, il giorno stesso del matrimonio, lo sposo e la sposa accostarsi alla Sacra Mensa accompagnati, l'uno dallo stimato padre e dalla madre piangente, l'altra dalla madre e dalla nonna. Che esempio per i giovani! Che lezione per i genitori indifferenti o irreligiosi! Non è questa la vostra opinione? Se tutte le altre unioni somigliassero a questa, il mondo sarebbe coperto di iniquità e la società sarebbe scossa fin nelle sue fondamenta?
Se i giovani potessero dubitare della cura con cui sono tenuti a prepararsi al matrimonio, le numerose precauzioni che sia la Chiesa che lo Stato27 richiedono per precedere la sua stipula basterebbero a insegnare loro quanto sia importante l'unione coniugale e con quale timore debbano caricarsi dei tremendi obblighi che ne sono la conseguenza.
Tutti i popoli, anche i pagani, hanno fatto precedere il matrimonio da un matrimonio con un fidanzamento, come preparazione ad esso. Per fidanzamento si intende una promessa reciproca di sposarsi, fatta da due persone libere di farlo. Affinché il fidanzamento sia valido e obbligatorio, la promessa deve essere vera e sincera, fatta da ciascuna delle due parti con deliberazione e manifestata con parole o segni esteriori. Il fidanzamento ha lo scopo di dare alle parti il tempo di conoscersi; di considerare ed esaminare con maturità, prima di compiere un passo che le impegnerà per tutta la vita, se hanno la possibilità di trovare nel futuro matrimonio ciò che assicurerà la loro felicità in questo mondo e nell'altro.
Gli Ebrei erano soliti celebrare il fidanzamento con una solennità quasi pari a quella delle nozze.28 Tra i Romani era usanza inviare alla futura moglie un anello di ferro, senza alcun ornamento di pietre preziose.29 Gli sposi si impegnavano reciprocamente: l'uno donando l'anello, l'altro accettandolo.30 Tra i Franchi, l'uomo regalava alla futura moglie non un anello, ma alcuni soldi. Questi richiamavano l'usanza, diffusa tra le diverse nazioni, di acquistare le donne che si volevano sposare; il paganesimo, infatti, considerava la donna come schiava dell'uomo. Grazie al Nuovo Adamo, la sua sorte è molto cambiata; ma il pezzo di denaro che viene benedetto nel giorno delle nozze dovrebbe dirle di Colui al quale è debitrice di questo cambiamento.
La conclusione del fidanzamento è seguita dalla pubblicazione dei divieti. La Chiesa desidera che i matrimoni che stanno per avere luogo siano annunciati ai fedeli: (a) affinché tutti si dedichino alla preghiera per attirare sui novelli sposi le benedizioni del Cielo, che mai sono state più necessarie; e (b) affinché il matrimonio possa essere contratto senza impedimenti. I divieti devono essere regolarmente pubblicati in domeniche o festività successive, durante la solennità della Messa, e in una o più parrocchie a seconda dell'età, della posizione e della residenza dei contraenti.
Dopo la pubblicazione, il sacerdote dice ai fedeli: "Se siete a conoscenza di qualche impedimento a questi matrimoni, siete tenuti, sotto le pene dichiarate dalla Chiesa, a rivelarlo". Queste pene sono pesanti ed è un peccato mortale non rivelare un impedimento di cui si è a conoscenza. L'obbligo di rivelare un impedimento si estende non solo agli abitanti della parrocchia in cui sono pubblicati i divieti, ma a tutti coloro che ne sono informati. Le leggi della Chiesa che impongono questa rivelazione sono generali. Riguardano tutti; e la questione riguarda il benessere pubblico, poiché il suo scopo è quello di procurare la salvezza delle anime, la pace delle famiglie e la tranquillità dello Stato, oltre che di impedire la profanazione del Sacramento.
La pubblicazione dei divieti ha lo scopo, come abbiamo appena dimostrato, di portare alla luce tutti gli impedimenti che possono essere presenti sulla strada del matrimonio. In effetti, non è e non è mai stato permesso, in nessun popolo educato, che le persone si sposino tra loro indistintamente: la natura stessa lo proibisce. Ora, ci sono due tipi di impedimenti che interferiscono con il matrimonio. Alcuni lo rendono nullo: per questo sono chiamati impedimenti invalidanti. Altri non lo annullano, ma impediscono che venga contratto senza peccato: si chiamano impedimenti proibitivi.
Robert T. Hart
Figli miei, non ci prendiamo gioco di Dio!
Figli miei, non ci prendiamo gioco di Dio! (Galati 6:7)
La Mia Parola non è derisa!
Il Mio Santo Spirito non è deriso, parola della Mia Misericordia!
Non mi prendono in giro e basta!
Non si deride i miei doni dati per amore per salvarvi, è per bestemmiare e rattristare la Trinità!
Coloro che accolgono le mie grazie e i doni dello Spirito Santo non vengono derisi per orgoglio spirituale e gelosia!
Le Mie parole non si prendono in giro bestemmiandole, ringhiando come orsi, imprecando e ruggendo come demoni, colpendo come guerrieri che uccidono coloro che ho onorato* con i Miei doni!
Nessuno si prende gioco delle mie parole di Verità che illuminano le vostre coscienze per la vostra salvezza eterna, è più che insultarmi, è negare la mia bontà!
Noi non prendiamo in giro la Mia Luce di Vita, parole del Risorto perché rifiutate la Verità che vengo a rivelarvi per amore!
Non ci si prende gioco, con scritti intelligenti, di vantarsi davanti ai Miei figli della fede, davanti al Mio popolo nella Mia Chiesa per dividere invece di unire. Né si prendono gioco di Me con trucchi per dimostrare la loro conoscenza che non è al di sopra di Me, Dio, l'unico Dio, l'Onnipotente!
Non si prende in giro Dio per gelosia e superbia spirituale con esagerazioni contro i Miei doni e carismi per esprimere le vostre delusioni per non essere stati scelti da Me al posto di altri tra voi!
Non deridiamo Dio e non offendiamo Me e la Mia Verità salvifica! Io sono Dio, mi devi amore e rispetto sconfinati, adorazione infinita, lode e gratitudine!
Non si prende in giro Dio, né gli altri, è cattiveria per superbia e gelosia, invidia!
Non ce la prendiamo in giro, è un peccato contro Dio! Non prendiamo in giro gli altri, è lo stesso peccato! Nessuno si prende gioco della mia generosità, è lo stesso peccato!
Non si deride male o no le Mie Parole del Vangelo.
Non si deve mai deridere le cattive intenzioni né per vendetta né per altri peccati, interpretandolo con ragionamenti umani con poco discernimento o per emozione. Spesso è un errore, un peccato, anche con lo scopo a volte di “correggere” in partenza. Perché l'uomo, non avendo perfetta conoscenza infusa, può errare nel suo giudizio per imprudenza a causa del peccato di superbia, per cecità spirituale e così deridere Me e gli altri!
Inoltre, attraverso i dubbi nella fede, si fanno dubitare gli altri e li si conduce su una strada sbagliata, lontano dal Mio Spirito Santo, lontano dalla Mia vita intima, lontano dal ricevere le Mie grazie! Creiamo così scandali, scismi, divisioni ovunque per la perdita della fede, della carità nella Chiesa provocando confusione! Le Mie Parole del Vangelo devono essere un “trampolino di lancio” per elevare le anime a Me nella fede e non per la desolazione e la demolizione della Mia Chiesa per la perdita delle anime!
Nessuno si prende gioco della mia bontà infinita perché sono la Parola di vita, la Luce, la Sapienza!
Nessuno si prende gioco dei Miei amici, della Mia Luce che vi illumina nel Mio Nome!
Non si deride bestemmiando contro i Miei doni dello Spirito Santo!
Non si scherza brontolando con parole e scritti contro la Mia Verità che ti salva!
Nessuno si prende gioco dei miei servi, dei miei amici che ho scelto e di cui vivo! Io sono l'Eucaristia, Luce nelle tue tenebre per dissipare i tuoi dubbi!
Non ci stiamo prendendo gioco di Me, un punto, tutto qui!
Io sono Dio, ferma i tuoi argomenti dannosi con la tua mancanza di fede e i tuoi peccati!
Io sono Dio, mi devi TUTTO per AMORE!
Io sono Dio, devi onorarmi e adorarmi!
Io sono Dio, Padre, Figlio e Spirito Santo, le mie parole non saranno messe a tacere!
Io sono Dio, amami!
Io sono Dio, non vengo deriso ipocritamente... nemmeno io!
Io sono Dio, hai sentito! Nessuno mi prende in giro perché sono il Giusto Giudice!
Io sono Dio che ti dico: smettila di prenderti gioco di Me e delle Mie parole, di tutto ciò che sono, di tutto ciò che dono e di tutti coloro che sono coccolati con le mie grazie e doni in abbondanza!
Io sono Dio che viene a scuoterti, perché hai riso troppo di Me, di tutto ciò che ti ho dato amorevolmente, di tutto ciò che ti ho inviato attraverso ciò che SONO, ERO E SARÒ! La mia verità è e sarà sempre, che piaccia o meno ai demoni che mi ascoltano!
Amen, vi dico: prendersi continuamente gioco di Dio è attirare una maledizione su di voi, ingrati e perdita di fede!
Amen! Dio ha parlato, chi ascolterà e crederà per la sua salvezza eterna! Costui potrà giustificarsi davanti a Me ed Io sarò il Giusto Giudice!
Amen! Io sono il Re dei re! Gesù Salvatore!
*Coloro che ho ONORATO con i miei doni: coloro verso i quali ho mantenuto la mia promessa inviando lo Spirito Santo in abbondanza per salvare il mio popolo avendo detto: vi manderò il Paraclito!Giovanni 14-16, 15,26).
RQ.
La Missione Sacerdotale di Conchita
QUADRO TEOLOGICO --- AGGIORNAMENTO --- APPLICAZIONE
Così come ci siamo sforzati di esaminare nel corso della nostra storia, come carisma nella Chiesa, quale fosse la cristologia di fondo nella visione di Concepción Cabrera de Armida, che nel corso del tempo ci è stata rivelata nella linea sacerdotale, ossia la sequela di "GESÙ PRETE E VITTIMA", nelle riflessioni che ora presentiamo dobbiamo contemplare nell'amore speciale di Gesù per i sacerdoti, il suo amore per la Chiesa. Non è un amore che si deposita solo in una "persona singola", ma, per così dire, in una "personalità corporativa"; così inteso, questo amore di predilezione per i sacerdoti è amore per tutto il suo "Corpo" che vuole beneficare, come ci ricorda San Paolo: ogni carisma è per il bene comune, cioè il bene di tutti, il bene del Corpo (1 Cor 12), e qui troviamo che il dono dell'"imposizione delle mani" per fare di un cristiano un sacerdote, è per il bene della Chiesa; perché è un sacramento che ci configura a Cristo, Pastore e Capo, Servo e Sposo (PDV).
È chiaro che il linguaggio di Concepción Cabrera de Armida, per ragioni di tempo, in certe espressioni che usiamo, presenta il sacerdote come un "supercristiano", e questo può creare un certo rifiuto per noi, dalla nostra attuale visione della Chiesa; Per questo motivo ci soffermeremo a dare un quadro di riferimento teologico più attuale, quello di un'ecclesiologia di comunione, e da questa prospettiva spiegheremo il rapporto tra sacerdozio comune e ministeriale, tracciandone le conseguenze ecclesiali, per collocarci nell'orizzonte di una concezione della Chiesa quale ci è stata presentata dal Concilio Vaticano II.
I. LA CHIESA, MISTERO DI COMUNIONE
L'ultimo Concilio ha recuperato lo spessore trinitario della Chiesa, affermando che essa proviene dalla Santa Trinità e consiste nel disegno salvifico universale del Padre (LG,2), nella missione del Figlio (LG,3) e nell'opera santificatrice dello Spirito (LG,4).
È la "comunione" ecclesiale che è immagine o icona della Trinità e che si manifesta nella diversità dei "carismi e ministeri" che costruiscono il "Corpo di Cristo", favorendo la comunione.
La concezione piramidale della Chiesa di tipo bellarminiano, in cui l'accento era posto sulla visibilità, sull'autorità e sulla società perfetta, lascia il posto - grazie all'azione liberatrice dello Spirito nell'ultimo Concilio - a una Chiesa più conforme a quella che ci viene presentata dalla comunità primitiva, una Chiesa "comunionale" (senza uscire dalla gerarchia), una Chiesa --- una comunità di credenti --- che è "mistero" e che nasce "dall'alto", cioè da Dio come espressione della sua bontà e, quindi, posta sul piano del soprannaturale e che può essere colta solo con gli occhi della fede.
Questa Chiesa sta affrontando grandi sfide come Popolo di Dio (sacramento della salvezza) e desidera portare la buona notizia del Regno al mondo per riorientarlo al cuore della Trinità, da cui tutto procede e a cui tutto tende.
Anche la profondità trinitaria è stata recuperata senza perdere di vista la corporeità storica della Chiesa. Viene "dall'alto", ma in un pellegrinaggio attraverso la storia senza ridursi alle sue coordinate.
In un'ecclesiologia di comunione, "l'unità precede la distinzione", cioè il "popolo di Dio" (ecclesiologia totale) viene prima e dopo le distinzioni di "ministeri e carismi", senza sminuire il "ministero ordinato", ma anzi collocandolo all'interno del tutto.
L'unità precede la distinzione e la varietà ministeriale si fonda e si nutre della ricchezza della presenza dello Spirito Santo e del mistero ecclesiale, concepito come "segno e strumento del Signore" per il bene salvifico del mondo.
In questo modo, il sacerdozio universale (comune) e la dimensione carismatica dell'intero popolo di Dio assumono un nuovo rilievo (LG,4 e 7).
E le varie forme ministeriali - compresa quella specificamente gerarchica (in cui sono variamente rappresentati l'unico pastore, il sacerdote e il profeta) - trovano un ordine, e quindi il ruolo dei ministri sacri è di discernimento e di unità, cioè è un "ministero di sintesi non una sintesi di ministeri", non il factotum o l'unico protagonista, senza colui che armonizza i vari strumenti che sono orchestrati in una grande sinfonia:
Tutta la Chiesa è permanentemente risvegliata, energizzata e rinnovata nella fedeltà allo Spirito (LG, 8).
La Chiesa comunione non si difende dal mondo e vive ripiegata su se stessa (ecclesiocentrismo), ma è lievito nelle masse e "riconosce il mondo come luogo del Vangelo" e si apre ad esso, decentrandosi per la salvezza dei fratelli.
Attraverso la realtà "mistica" della Chiesa come comunità (carismi e ministeri), si ristabilisce il primato della dignità comune dei battezzati, si ripristina la corresponsabilità di tutti i cristiani nella loro missione verso il mondo, animando il "secolare". È l'intera comunità che vuole trasformare il mondo sulla base della sua identità originaria, che è trinitaria, cioè comunionale. Ed è in questa prospettiva che comprendiamo la "comunione missionaria", che gli ultimi documenti della Chiesa ci hanno consegnato (CH.L., RM., PDV).
Manuel Rubín de Celis, M.Sp.S
Carenze e carestia - Fai scorta di cibo perché la carestia è alle porte.
Fai scorta di cibo perché la carestia è alle porte.
Cari figli, (…) pregate per la mia Chiesa che ora è nel buio delle tenebre, le stesse che scenderanno su di voi, ma chi ha fede non dovrà temere.
Dio soddisferà i tuoi bisogni, qualunque essi siano.
Figli miei, fate scorta di cibo perché la carestia è alle porte. Siate uniti come fratelli e andate avanti senza alcuna paura. Coloro che sono vicini al Signore non dovrebbero avere paura di tutto ciò che deve venire, perché Dio provvederà ai tuoi bisogni, qualunque essi siano.
Ora vi benedico nel nome della Santissima Trinità, Padre e Figlio e Spirito Santo, amen.
Trevignano Romano 11 settembre 2021
LETTERE D'UN EREMITA
LA PACE UNIVERSALE
***
Dopo crua de cruce San Malachia ci segnala ancora undici pontefici ; tra questi viene quinto per ordine il pastor angelicus; e se noi teniamo conto che questo santo non esclude dal suo quadro profetico gli antipapi, e che - non è impossibile che prima dell'epoca del rinnovamento della Chiesa qualche pontefice abbia ad incontrare il martirio, non ci sarà difficile il trovare che queste date coincidono. Si noti che prima d'arrivare al pastor angelicus, noi dobbiamo passare per una serie d'altri quattro pontefici, il terzo dei quali è designato colle parole religio depopulata (religione devastata). Intorno al più scellerato degli uomini accennato più sopra, che deve precedere il rinnovamento della Chiesa, ecco ciò che ne dice la Santa medesima in una predizione autentica che possedevano, e non so se posseggano ancora i Padri Benedettini di Napoli. - -
« Finalmente comparirà l'uomo scelleratissimo che si unirà ai Giudei per combattere contro tutti. Regnerà tre anni (sarà probabilmente ancora uno dei tanti precursori dell'Anticristo) e comanderà al mondo intiero; farà tutti i suoi sforzi per cancellare dalla terra il nome dei cristiani. Molti uomini saranno uccisi. Questa guerra avrà fine quando verrà eletto un imperatore della stirpe di Spagna. Questi farà dei prodigi per virtù della Croce; distruggerà i Giudei e la setta di Maometto, restituendo la Chiesa di S. Sofia al vero culto. Tutta la terra godrà pace ed abbondanza. Nuove città sorgeranno in vari siti. »
Gli scrittori che parlarono di questo grande monarca lo fanno ora di stirpe spagnuola ed ora lo fanno di stirpe francese. Può darsi che il fatto metta d'accordo queste due versioni mediante un'alleanza di famiglia tra Francia e Spagna. Lasciamo star questo e seguitiamo le nostre ricerche. Una cronaca trovata a Magdeburgo, e pubblicata in una raccolta di profezie venute in luce a Torino prima del 1860, parla di questo grande monarca nei termini seguenti: « Dal sangue di Carlo Cesare e dalla casa reale di Francia nascerà un imperatore il quale signoreggerà tutta l'Europa e riformerà (d'accordo i col Papa) il caduto Stato della Chiesa, e l'Impero dei Romani quasi disciolto ritornerà all'antica sua gloria. Verrà antecedentemente una gente, che si dirà popolo senza capo, ed allora guai a voi o sacerdoti! La navicella di Pietro patirà gran tempesta; ma infine il mare diverrà tranquillo, ed essa riporterà una grande vittoria. Sovrasteranno orribili mutazioni a tutti i regni, ed il pregio del monachismo vedrà il suo fine. »
Nella raccolta di profezie del signor Bricon, pubblicata nel 1834, si trova una profezia estratta dal Liber mirabilis, stampato nel 1524, ove si parla a lungo del gran monarca e del santo Papa. « Ma dopo tante diverse calamità che avranno afflitto il mondo intiero, acciocchè le creature non perdano ogni speranza in Dio, un Papa, scelto tra quelli che saranno sfuggiti alla persecuzione della Chiesa, sarà eletto per volere di Dio. Quest'uomo santissimo e dotato di tutte le perfezioni sarà incoronato dagli angioli, e posto sulla Santa Sede da suoi colleghi i quali, come lui, saranno sopravvissuti alle persecuzioni della Chiesa ed all'esilio. Questo Papa colla sua santità riformerà il mondo, e ricondurrà tutti gli ecclesiastici alla vita primitiva dei discepoli di Gesù Cristo. Tutti lo rispetteranno per le sue santissime virtù; egli andrà predicando a piedi nudi, e non avrà paura del potere dei prencipi. In questo modo egli ne farà ritornare un gran numero, alla santa fede, dopo averli sciolti dai loro errori, e ritrattili dalla vita colpevole in cui si trovavano. Egli convertirà quasi tutti gl'infedeli, ma sopratutto gli e brei. Questo pontefice avrà l'aiuto d'un imperatore virtuosissimo del sangue santissimo dei re di Francia. Questo principe lo aiuterà e lo seconderà in ogni cosa per rimettere in sesto il mondo. Sotto il loro dominio il mondo sarà riformato, ed in questo modo potrà placare lo sdegno di Dio. Non vi sarà più altro che una sola legge, una sola fede, un solo battesimo, una sola vita. Tutti gli uomini uniti negli stessi sentimenti s'ameranno l'un l'altro, e la pace durerà per lunghi anni. Ma quando il secolo sarà riformato, molti segni appariranno di nuovo in cielo; la scelleratezza degli uomini si ridesterà. Essi torneranno ai loro errori, alla loro detestabile empietà; i loro delitti copriranno la terra e saranno peggio degli antichi. Per questi motivi Dio accelererà la fine del mondo. » Questa profezia è attribuita a San Cesario, vescovo di Arles.
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di J. E. DE CAMILLE
Introdurre i sabati dell'espiazione come desiderava mia Madre a Fatima. Questa è la mia richiesta per voi. Questa richiesta non è nuova. È così che il Padre Eterno mitigherà la punizione.
Apparizione del Re della Misericordia il 25.11.2022 sulla fontana di Maria Annuntiata nella proprietà della Casa di Gerusalemme.
Una grande palla di luce dorata fluttua nel cielo. Questa è accompagnata da due sfere di luce dorata più piccole. La grande sfera di luce dorata si apre e il grazioso Bambino Gesù sotto forma di Praga emerge da questa sfera di luce. Il bambino divino indossa una veste d'oro e un manto d'oro ricamato con gigli bianchi, oltre a una grande corona d'oro. La grande corona d'oro del bambino divino assomiglia alla corona di Gesù Bambino a Praga ed è ornata di pietre preziose rosse e verdi.
Il Bambino Gesù ha capelli corti e ricci di colore marrone scuro e occhi azzurri. Il grazioso Bambino porta apertamente un cuore rosso sulla sua veste. Nella mano destra porta un grande scettro d'oro. La testa dello scettro è una croce d'oro, ornata di rubini. Nella mano sinistra il Bambino Gesù porta la Vulgata.
Si avvicina a noi fluttuando. Ora si aprono le altre due sfere di luce. Dalle due sfere di luce più piccole emergono due angeli, vestiti con una semplice veste bianca e radiosa. Portano capelli lisci lunghi fino alle spalle. Entrambi gli angeli si inchinano davanti al Re della Misericordia e si inginocchiano davanti a Lui, prendendo il manto del Bambino benefico e stendendolo su di noi. Siamo tutti al riparo sotto il manto del Re della Misericordia.
Il Bambino Divino si avvicina a me e parla:
"Cari amici, rimanete saldi nella preghiera. Mi rallegro della tua venuta. Spalancate i vostri cuori! Il Padre Eterno sta guardando la vostra preghiera di riparazione. Lo desidera da tutte le nazioni.
Sono anche apparso a Suor Lucia di Fatima nella mia Santa Infanzia. Sono venuto da lei come Gesù Bambino, proprio come vengo da voi oggi".
M.: "Signore, questo non lo sapevo".
Il Re della Misericordia parla:
"La mia Santissima Madre ha voluto a Fatima, per il bene del mondo, contro le guerre, l'introduzione dei sabati di espiazione. Guardate, non sono stati accettati dal mondo come il Padre desiderava. La Madre parla con la mia bocca e io parlo con la bocca del Padre. Il desiderio del Paradiso non è quindi un desiderio nuovo. Ho detto di benedire con la statua della Mia Santa Infanzia a Praga. Se lo farete, vi salverà da pestilenze e guerre.
Introdurre i sabati dell'espiazione come desiderava mia Madre a Fatima. Questa è la mia richiesta per voi. Questa richiesta non è nuova. È così che il Padre Eterno mitigherà la punizione. Non vengo per punirvi, ma per salvarvi. Sul Golgota non sarò più crocifisso. Ma quello che fate al più piccolo dei miei fratelli, l'avete fatto a me!
Vi ho detto che l'aborto è il più grande peccato della vostra generazione. Così vengo crocifisso nelle stanze delle cliniche abortive, perché non si può decidere dei piccoli e della vita. Per questo sono venuto da voi da bambino. Prendete le mie parole, prendete sul serio la mia richiesta, e il Padre Eterno vi concederà le grazie!".
Il Re della Misericordia si avvicina e parla:
"Avivso! Dove è apparsa la Mia Santissima Madre, in ogni luogo di grazia ci sarà questo segno".
Ora il Bambino Divino mi mostra un pilastro che è diverso di giorno e di notte. Di giorno sembra fatto di nuvole, di notte sembra una colonna di fuoco. Sarà anche a Sievernich.
M.: "Ma Signore, questo è un pilastro! Apparirà allora? Quando arriverà questo, Signore?".
Il Bambino Divino parla:
"Non aspettate un avvertimento, non aspettate un miracolo, perché ogni giorno, ogni minuto, ogni secondo posso venire da voi. Santificate la vostra anima! Siete un tempio del Padre Eterno. Prendete sul serio le mie parole. Vivete nei sacramenti della Chiesa! È così che posso venire a te come Salvatore".
Ora la Vulgata apre. Vedo il passo biblico Apocalisse capitolo 16, versetto 10 e seguenti. La Vulgata risplende su di noi.
Il bambino gentile parla:
"Rimanete saldi e perseverate nella fede. Non confondetevi. Ricordate, il Signore viene dalle sue pecore".
Ora il Re della Misericordia porta il suo scettro nel suo cuore aperto e questo diventa l'aspersorio del suo Sangue prezioso. Questo per tutto il popolo presente, dice il Signore, e per il popolo che pensa a Lui da lontano. Ci benedice: "Nel nome del Padre e del Figlio - cioè io - e dello Spirito Santo". Amen.
M.: "Signore, tu sei la mia sicurezza".
Il Re della Misericordia guarda le nuove statue della Sua Santissima Madre e parla:
"Anche le statue sono una gioia per Me".
Il gentile Bambino mi dà una parola personale. Su una certa questione, il Bambino Divino risponde: "Non ti arrenderai".
M.: "Ma tu, Signore, ci doni la tua grazia, e questo è meraviglioso".
"Guardate a Me!", dice il Re celeste, benedicendoci di nuovo, "nel nome del Padre e del Figlio - che sono Io - e dello Spirito Santo".
Il Bambino Divino desidera la seguente preghiera da parte nostra e ci congeda con un "Adieu!".
M.: "Adieu, Signore, adieu!".
Ora preghiamo: "O mio Gesù, perdona i nostri peccati, salvaci dalle fiamme dell'inferno". Conduci al cielo tutte le anime, specialmente quelle più bisognose della tua misericordia. Amen".
È stata fatta una comunicazione personale.
Il Re della Misericordia torna nella sfera della luce e gli angeli fanno altrettanto. Le sfere di luce scompaiono.
Manuela
Si prega di guardare il passo biblico del messaggio:
Apocalisse capitolo 16, versetto 10 e seguenti.
10 E il quinto versò la sua coppa sul trono della bestia. Allora il regno della bestia si riempì di tenebre, ed essi si mordicchiarono la lingua per il dolore 11 e bestemmiarono il Dio del cielo nei loro dolori e nelle loro piaghe, ma non si allontanarono dalle loro opere. 12 E il sesto versò la sua coppa nel grande fiume Eufrate. Le sue acque si sono prosciugate. Così si deve preparare la strada per i re provenienti dall'Oriente. 13 Ora, dalla bocca del drago, dalla bocca della bestia e dalla bocca del falso profeta, vidi uscire tre spiriti immondi in forma di rane. 14 Perché sono spiriti diabolici che operano segni e vanno dai re di tutto il mondo per radunarli in guerra per il grande giorno di Dio onnipotente. - 13-14: Abitanti della palude, tronfi, sbruffoni, ma impotenti come rane sono questi nemici di Dio. 15 Ecco, io vengo come un ladro (Mt 24,43). Beato chi veglia e custodisce le sue vesti, perché non cammini nudo e non si veda la sua vergogna. 15: Giovanni, secondo la sua abitudine, interrompe la descrizione del terribile travaglio del mondo con un urgente ammonimento ai credenti. 16: E li fa riunire nel luogo che in ebraico si chiama Armageddon. 16: Il nome Armageddon vuole probabilmente ricordare la battaglia di Megiddo, dove l'esercito dei nemici di Israele fu completamente distrutto. Cfr. Ri 4-5; 4 Re 9:27; 23:29-30.
I giorni dell'espiazione
Il fatto che gli eventi di Fatima siano continuati negli anni '20 è un aspetto piuttosto sconosciuto. Due dei tre bambini veggenti, Giacinta e Francesco, morirono di influenza spagnola rispettivamente nel 1919 e nel 1920 ed entrarono in paradiso come promesso dalla Madonna. Sono stati beatificati da Papa Giovanni Paolo II nel 2000 e canonizzati da Papa Francesco nel 2017. La terza bambina veggente, Lucia, fu attratta dal convento. Poiché il governo massonico portoghese aveva impedito la vita religiosa, nel 1921 si unì inizialmente alle Suore Dorotee, che avevano conventi a Tuy e Pontevedra, al confine tra Spagna e Portogallo. Solo nel 1948 entrò nel Carmelo di Coimbra, appena restaurato, con il permesso di Pio XII.
Durante la sua vita religiosa, e fino alla sua morte nel 2005, suor Lucia ha avuto apparizioni e intercessioni della Madonna che sono considerate una continuazione del messaggio di Fatima.
Il 13 luglio 1917, dopo una visione dell'inferno, la Beata Vergine aveva rivelato ai bambini di Fatima che, per salvare le anime dei poveri peccatori, "Dio vuole stabilire nel mondo la devozione al mio Cuore Immacolato". Così facendo, promise: "Se ciò che vi dico sarà fatto, molte anime saranno salvate e ci sarà pace". Per evitare un'altra grande "guerra, carestia, persecuzione della Chiesa e del Santo Padre", "verrò a chiedere la consacrazione della Russia al mio Cuore Immacolato e la Comunione riparatrice nei primi sabati del mese", dice il Secondo Segreto di Fatima.
Questa profezia si avverò quando Lucia intraprese la vita monastica. Così, durante il noviziato a Pontevedra e dal 1929 a Tuy, ebbe diverse apparizioni della Madre e del Bambino Gesù, in cui entrambi i suoi desideri si concretizzarono.
Il primo di questi avvenne il 10 dicembre 1925: mentre Lucia pregava nella sua cella, vide il Bambino Gesù in una nuvola luminosa al fianco della Madonna. Per prima cosa, la Vergine pose la mano sulle spalle di Lucia e mostrò il suo cuore circondato da spine, che teneva nella mano destra. Allora Gesù Bambino spiegò: "Abbi pietà del Cuore della tua Santissima Madre, circondato da spine con cui gli ingrati continuano a trafiggerlo, senza che nessuno faccia un atto di riparazione per strapparle". Infine, la Vergine stessa ha preso la parola:
"Figlia mia, guarda il mio Cuore, circondato da spine con cui gli uomini ingrati lo trafiggono continuamente con le loro bestemmie e ingratitudini. Cercate almeno di consolarmi e comunicatemi che prometto di assistere nell'ora della morte, con tutte le grazie necessarie alla salvezza di queste anime, tutti coloro che per cinque mesi, il primo sabato di ogni mese, si confesseranno, riceveranno la Santa Comunione, reciteranno un Rosario e mi faranno compagnia per 15 minuti meditando i 15 misteri del Rosario, intendendo così riparare a me".
Il giorno dopo suor Lucia informò il suo confessore e la sua superiora del nuovo messaggio della Madonna. Ma entrambi avevano difficoltà con questa nuova forma devozionale e non erano disposti a sostenere suor Lucia nel suo apostolato.
Due mesi dopo, il 15 febbraio 1926, Lucia si trovava nell'orto del convento quando il Bambino Gesù le apparve di nuovo (e ora da solo) e le chiese se la devozione a Sua Madre fosse già diffusa. Lucia sottolineò le difficoltà che lei, religiosa, che viveva tra le mura del convento ed era tenuta all'obbedienza, avrebbe incontrato in una simile impresa.
Raccontò anche le difficoltà che alcuni credenti avevano incontrato nel seguire il messaggio e nel praticare i sabati dell'Espiazione. Ad esempio, per alcuni non era possibile confessarsi il sabato. Pertanto, Lucia ha chiesto che una precedente confessione sia valida per otto giorni. Gesù Bambino rispose: "Sì, può essere anche molto più lungo, purché siano in stato di grazia quando mi ricevono e abbiano l'intenzione di riparare al Cuore Immacolato".
Il suo confessore, in seguito, chiese a suor Lucia perché proprio il sabato fosse il quinto. In un'ispirazione interiore, la veggente di Fatima ricevette la seguente risposta:
"Figlia mia, il motivo è semplice: si tratta dei cinque tipi di insulti e bestemmie commessi contro il Cuore Immacolato di Maria:
1. le bestemmie contro l'Immacolata Concezione,
2. contro la sua verginità,
3. contro la sua maternità divina, insieme al rifiuto di riconoscerla come madre degli uomini,
4. Coloro che cercano pubblicamente di instillare nei cuori dei bambini l'indifferenza, il disprezzo e persino l'odio per questa Madre Immacolata,
5. coloro che vi contaminano direttamente nelle vostre immagini sacre".
Il 13 giugno 1929, suor Lucia si era appena trasferita nel convento delle Suore Dorotee a Tuy, durante un'adorazione notturna ebbe luogo l'apparizione probabilmente più impressionante di questa serie. Vide di nuovo la Madre, ora vestita di una veste bianca, che teneva nella mano destra il cuore cinto di spine. Prima concesse alla veggente di Fatima una visione della Santa Trinità, poi seguì il messaggio: era giunto il momento di chiedere al Papa di consacrare la Russia al suo Cuore Immacolato e di introdurre i cinque sabati dell'espiazione. In Russia, Stalin aveva appena raggiunto l'autorità dittatoriale; in Germania, Adolf Hitler si stava preparando a prendere il potere.
In effetti, all'epoca scrisse una lettera a Papa Pio XI, che però cadde nel vuoto a Roma; anche le apparizioni di Fatima non erano ancora riconosciute dalla Chiesa in quel periodo. Il riconoscimento avvenne solo un anno dopo e riguardava solo gli eventi del 1917, non le visioni di Lucia negli anni Venti. Persino Pio XII, che nel 1942 fece la prima consacrazione della Russia e del mondo, determinando così in fondo la svolta decisiva della Seconda Guerra Mondiale, non fece una campagna per l'introduzione dei sabati di espiazione. Pertanto, sebbene siano stati celebrati dai gruppi di preghiera di Fatima in tutto il mondo e da numerosi fedeli, non sono mai stati introdotti ufficialmente dalla Chiesa.
Le conseguenze devastanti di questa omissione furono accennate da Suor Lucia nel 1939, poco prima dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale: "Se il mondo avrà la guerra o la pace dipende dalla pratica di questa devozione, insieme alla consacrazione al Cuore Immacolato di Maria. Per questo desidero tanto la sua diffusione, soprattutto perché questa è anche la volontà della nostra cara Madre del Cielo". Cosa si sarebbe potuto evitare se il desiderio dell'amorevole Madre di Gesù fosse stato seguito immediatamente!
Come si celebrano i sabati dell'Espiazione?
In spirito di riparazione per i peccati contro il Cuore Immacolato, ci si deve confessare il primo sabato di ciascuno dei cinque mesi consecutivi.
- Confessarsi (8 giorni prima o dopo, o regolarmente una volta al mese).
- ricevere la Santa Comunione.
- recitare il Rosario.
- contemplare i misteri del Rosario per quindici minuti.
La colonna di fuoco
La Madonna ha rivelato ai veggenti di Garabandal (1961-65) che il giudizio sarebbe stato preceduto da due eventi con cui il Padre celeste avrebbe nuovamente chiamato l'umanità al pentimento. Il primo sarebbe un esame di coscienza collettivo, accompagnato da un evento cosmico (come la collisione di due meteoriti), il cosiddetto "Aviso". L'altro sarebbe un miracolo permanente, una colonna di fuoco e di nubi, che si manifesta a Garabandal vicino alle pinete, teatro della maggior parte delle apparizioni (vedi: Michael Hesemann: Garabandal - Avvertimento e miracolo, Media-Maria 2022). Il fatto che anche i veggenti di Medjugorje abbiano parlato di una simile colonna di nubi, ma questa volta a Medjugorje, indica che questo miracolo non sarà limitato a Garabandal. Così, il 13 novembre 2022, in occasione della mia conferenza su Garabandal a Heroldsbach (dove si verificarono le apparizioni mariane nel 1949-52), ho chiesto se non ci si debba aspettare colonne di nubi in tutti o almeno in molti luoghi di apparizione. Il recente messaggio di Sievernich ha confermato questo sospetto in modo impressionante.
- Dr. h.c. Michael Hesemann