VI PRESENTO L'AMORE
L'amore dì Dio è Giustizia.
Come può Dio esser buono se ama ugualmente tanto il cattivo quanto il buono?
L'essenza dell'amore non è indifferenza di fronte alla moralità. «La via dell'uomo iniquo è in abbominazione al Signore. Chi pratica la Giustizia è amato da lui » (Proverbi 15, 9).
L'amore di Dio è Libertà.
—Come potrebbe l'amore essere amore, se fosse sforzato?
—Dio, con il creare libero l'uomo, rese possibile all'uomo il rigettare l'amore divino. L'uomo non può essere costretto ad amare la musica classica, per esempio, di Bach. La facoltà di scelta è necessariamente la facoltà di scegliere. Ecco perché il Redentore disse: «Se voi mi amate, osservate i miei comandamenti». (San Giovanni 14, 15).
L'amore di Dio è la causa prima di tutte le cose.
Dio è la causa prima di tutte le cose e l'uomo è la causa seconda o strumentale. Dio scrisse un meraviglioso dramma e ne affidò la rappresentazione agli uomini liberi. La colpa non è di Dio se alcuni di quel dramma fanno uno scarabocchio. Non nel tempo, ma alla fine del mondo tutte le cose saranno ristabilite secondo giustizia.
L'amore di Dio è eterno.
Per conseguenza io non posso sfuggirlo. Posso tendervi liberamente e così ricevere la ricompensa; oppure posso liberamente ribellarmi e cosi provare gli effetti della sua giustizia. Parole di S. Paolo: «Noi tutti dobbiamo manifestarci davanti al tribunale di Cristo, di modo che ognuno possa ricevere quello che si è meritato durante la vita terrena, secondo che ha operato il bene o ha operato il male» (Ai Corinti, 5, 10).
L'amore di Dio è onnipotente.
Dio non avrebbe dato agli uomini il potere di scegliere il male, se egli non fosse capace di trarre il bene dal male. E' in mio potere crocifiggere Cristo; ma l'effetto di tale crocifissione, cioè la sua resurrezione dalla morte, non è più in mio potere, ma in mano di Dio. « Non c'è sapienza, non c'è prudenza, non c'è consiglio contro il Signore. Il cavallo può essere preparato per il giorno della battaglia ma chi dà la vittoria è Dio» (Proverbi, 21, 31).
L'amore di Dio vede tutto.
« Tutte le cose sono note a Dio prima che esse siano create; e anche dopo che sono create sono da lui conosciute» (Ecclesiastico, 23, 29).
L'amore di Dio è forte.
Quello stesso sole che riscalda, può anche indurire. Quella stessa pioggia che nutre, può anche corrompere. Il cambiamento non è nel sole o nella pioggia; ma è in quello su cui cade il sole o la pioggia.
In modo analogo, l'amore di Dio per il buono è tenerezza e per il cattivo è sdegno.
Udite San Paolo: «Noi sappiamo che il giudizio di Dio è secondo verità... Vorrai tu disprezzare le ricchezze della sua bontà e abusare della sua pazienza e longanimità?
Ignori forse che la bontà di Dio ti chiama a pentimento? » (Ai Romani, 2, 4).
L'amore di Dio è pieno di misericordia.
Se non avessimo mai peccato, non avremmo mai potuto dare al Cristo il nome di Salvatore, Anche il libro della prima alleanza, chiamato Sapienza, aveva anticipato questo simpatico carattere dell'amore di Dio: «Tu hai misericordia di tutti, perché tutto puoi e dimentichi i peccati degli uomini, in seguito al loro pentimento. Tu, infatti, ami tutte le cose che sono, e non hai in odio nulla di quanto hai fatto, poiché non hai ordinato né fatto cosa alcuna con odio... Tu sei buono verso tutte le cose, perché esse sono tue, o Signore che ami le anime ». (11, 24-27).
L'amore di Dio è la sorgente del nostro amore.
Se nei nostri cuori troviamo scintille di amore, è perché esse vengono da quell'incendio che sitrova in Dio. Udite le parole di Cristo alla peccatrice Samaritana: «Tutti coloro che bevono di questa acqua, avranno sete di nuovo; ma colui che beve di quell'acqua che io gli darò, non avrà più sete in eterno. L'acqua, infatti, che io gli darò, diventerà in lui una sorgente che zampilla verso la vita eterna» (S. Giovanni, 4, 13-14).
L'amore di Dio governa l'universo.
Dal momento che tutte le cose dell'universo, dall'atomo all'angelo, furono fatte dall'Amore, ne viene per conseguenza che tutto l'universo si muove verso la propria perfezione e verso il proprio bene. I chicchi di frumento tendono a diventar pane: due atomi di idrogeno e un atomo di ossigeno, uniti dalla scintilla elettrica, tendono a diventare acqua.
Nella misura in cui tutte le cose hanno l'inclinazione naturale a cercare la perfezione conveniente alla propria natura, nella stessa misura esse tendono in certo modo a diventare simili a Dio. Gli scienziati si limitano a scoprire le leggi della natura, e non già ad inventarle o crearle. Le leggi chimiche e biologiche che governano gli animali sono una partecipazione della legge eterna, cioè dell'amore di Dio. Esse agiscono per uno scopo che ignorano; ma tale scopo è conosciuto e creato dalla ragione eterna di Dio. Esse cercano il proprio bene, perché la bontà del divino amore le ha chiamate all'esistenza.
L'amore di Dio rende morale l'Universo.
Quando l'amore di Dio creò l'uomo, agì in modo differente. L'acqua deve necessariamente cercare il proprio livello; ma l'uomo deve liberamente essere buono.
Una pietra non può scegliere di volare in alto, quando la mia mano l'abbandona, ma un uomo può disubbidire alle leggi della propria natura, mangiando, per esempio senza fame, o bevendo senza sete, in modo da contrarre indigestione o ubriachezza.
In altre parole; la natura inferiore è determinata ad agire come agisce sempre e quindi è senza morale (amorale). L'uomo, invece, è libero e quindi è morale.
Dio costringe la pietra a obbedire alla legge della gravitazione; ma Dio non può costringere noi a essere buoni. In qual modo, infatti, potremmo noi amare realmente se fossimo costretti ad amare?
E' la possibilità di un « NO » che conferisce tanto incanto al nostro « SI' ». Dio pertanto ha dato a noi il potere di scegliere deliberatamente uno scopo diverso da quello voluto dal suo perfetto amore, affinché la nostra sudditanza e il nostro amore prendesse significato, quando noi liberamente scegliamo di offrirlo a Lui. Soltanto all'uomo, in questo mondo terrestre, Dio comunicò qualche parte della sua libertà.
—Se Dio conobbe in anticipo che io mi sarei ribellato contro il suo amore, perché mi ha creato?
—La tua venuta all'esistenza è legata alla libertà di due volontà: quella del padre e quella della madre. Da loro invitato, Dio creò la tua anima non come peccatrice ed essa diventò peccatrice per opera tua. In questo senso tu sei il tuo proprio creatore.
La possibilità, non la necessità, del male morale, delle guerre e delle ingiustizie sociali che tengono dietro le guerre, è il prezzo tremendo che noi dobbiamo pagare per comperare il più grande dono che noi possediamo: il dono della libertà.
Certamente Dio poteva e potrebbe impedire o fermare una guerra; ma soltanto con questo terribile prezzo: distruggere la libertà umana.
Come mai gli uomini, dopo aver dimenticato l'amore di Dio e aver cambiato il mondo in una casa di suicidio collettivo, non pensano a scolpare se stessi; ma citano Dio al loro tribunale e mettono in dubbio il suo amore e la sua bontà?
Noi tutti abbiamo una parte nei mali del mondo e questi mali c'inducono a ignorare le nostre colpe e a diventare i critici di Dio. In una crisi simile a quella che attraversa il mondo, tutti noi ci troviamo nel campo di concentramento. Invece di andare a discutere se Dio sia o non sia buono, dovremmo abbandonarci alla misericordia del suo giudizio.
FULTON J. SHEEN
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