La Parusia ed il Giudizio Finale
Malgrado alcune interpolazioni, la storica Era di Pace e l’eterna Nuova Gerusalemme emerge dagli scritti dei primi Padri, Dottori, Scrittori e Santi della Chiesa come due eventi separati che, sebbene distinti, non sono correlati ; in verità , le condanne del Giudizio Finale non possono variare da quelle del Giudizio Particolare.
Per quanto riguarda dove avrà luogo il Giudizio Finale gli studiosi non lo sanno. La valle di Giòsafat è stata molto spessa nominata in considerazione di Gioele 4.2-12 , dove il giudizio passerà per il trono di Dio. E’ interessante notare che il nome di Giòsafat non è geografico ma simbolico, stà a significare il luogo dove Javè giudica. Conoscere quali sono i veri dettagli che restano nascosti in questo linguaggio immagginoso è impossibile. Quello che è certo è che tutti gli uomini scorgono l’antico piano di Dio compiuto e daranno la loro testimonianza che è ben fatto. L’intera razza umana vedrà con i suoi occhi ed udirà con le sue orecchie la giustizia delle vie di Dio ed il trionfo di Cristo che verrà per redimerla.
Mentre la divina rivelazione non minimizza i castighi portati dal peccato, non si stacca mai dal suo principale scopo di amore e di perdono. Ciò che a prima vista può sembrare un dramma anti-Cristiano di guerra e spargimento di sangue violentemente si volta in favore del seme di Dio che schiaccia la testa del serpente. Alla fine tutto condurrà alla misteriosa opera di Dio di convertire il male al bene. Senza mai desiderare il male, Dio lo permette per un maggiore bene, come “tutte le cose si volgono al bene per quelli che amano Dio, che sono chiamati in accordo al suo scopo.” (204) Il fatto che Dio possa trarre il bene dal male è reso evidente negli scritti approvati dei suoi mistici. Gesù rivela alla Serve di Dio Luisa Piccarreta (1865-1947 d.C.) che il peccato originale fu permesso per portare un bene maggiore:
Sebbene quando ho creato l’uomo Io l’ho fatto puro come i nobili cieli, nella Redenzione io l’ho adornato con le brillanti stelle delle Mie ferite per coprire la sua bruttezza e renderlo più bello. Io l’ho vestito con una tale magnificenza che il suo aspetto sorpassava in bellezza quella del suo stato originale. Ecco perché la Chiesa dice¨”Felice Errore.” (205)
Gesù dice alla mistica Canadese la Beata Dina Belanger (1897-19229 d.C.) che il peccato originale avrebbe portato un maggiore bene:
La gloria che mio Padre ha ricevuto dal momento della Redenzione è, malgrado l’immoralità dell’umanità, molto più grande se l’umanità non avesse mai peccato, perché la riparazione che Io offro a mio Padre è infinita, e compensa illimitatamehte tutti i peccati della razza umana. (206)
Ricordiamoci che Dio è sempre pronto ad estendere la sua mano per salvare tutti quelli che si volgono a lui, perché “tutti quelli che invocheranno il nome del Signore saranno salvati.” (207) Perciò, quando viene interpretato come un’espressione del solenne intervento del Buon Pastore alla fine della storia, il Giudizio Finale ed il Giorno del Signore diventano una ragione per rallegrarsi. Dalle precedenti presentazioni del Falso Profeta e della Bestia, di Gog e Magog, emerge un disegno chiaro dell’attività di Satana. Satana cerca di carpire l’eguaglianza con Dio emulando la natura divina. Poiché il Verbo Divino ha decretato da tutta l’eternità di assumere una natura umana individuale nell’Incarnazione della sua divina Persona (208) ed una collettiva natura umana nel suo corpo mistico, (209) così Satana s’incarnerà nella natura del Falso Profeta e nella sua chiesa nera, la Bestia. (210) Poiché il Verbo Divino dichiara di volere riapparire nella sua natura umana alla fine della storia per inaugurare la Chiesa immacolata, la Nuova Gerusalemme, così Satana riapparirà nella natura umana di Gog per inaugurare la sua chiesa nera, Magog. (211) Poiché Dio opera nella Trinità delle divine Persone che formano una divina Natura, così Satana opera in una trinità di persone che formano una diabolica natura: Satana, il Falso Profeta e Gog. (212) Come la Divina Volontà del Padre è l’essenza delle tre divine Persone, (213) così le tre diaboliche persone sono animate dalla diabolica volontà del “dragone, l’antico serpente, che è il Diavolo o Satana. (214)
Può nascere la domanda perché tanti primitivi scrittori della Chiesa che quantunque fossero a conoscenza delle due individuali incarnazioni di Satana, non si sono rivolti a loro con uguale distinzione. Certo, alcuni hanno collegato due rappresaglie dell’Anticristo, prima e dopo l’Era di Pace, mentre altri sono stati meno specifici. Proprio come gli Apostoli, ai quali Gesù aveva promesso di illuminarli “di tutta la verità” attraverso rivelazioni progressive del suo Spirito, che possedevano differenti gradi di conoscenza del piano di salvezza di Dio, così sarà anche i Padri della Chiesa, i Dottori e gli Scrittori.
Rev. Joseph L. Iannuzzi

Nessun commento:
Posta un commento