Della Comunanza di Azione Quarto Vincolo della nostra Unione col Cuore di Gesù
O Gesù, quanto è consolante questa considerazione ! quanto valevole a sollevare i miei pensieri, a fortificare il mio coraggio !! Perchè rifletto io così poco a queste relazioni sì intime, sì gloriose, cui a voi piacque stabilire con me ? Perchè mi oppongo io colla mia trascuraggine alla effettuazione dei vostri misericordiosi disegni ?
Dunque, o Dio del mio cuore, è vero che sta in mia mano ogni momento il poter operare in voi ed il fare col vostro soccorso opere divine ! Sì, ogni momento voi siete disposto ad animare le mie azioni col soprannaturale influsso del vostro Spirito; nè vi è puruno de' miei pensieri, uno de' miei atti per quanto picciolo in sè, una delle mie pene, o mandatemi da voi o inflitte dalle creature, uno dei miei passi, delle mie parole, de' miei sospiri, che in unione con voi non mi possano acquistare un merito divino ! Chè voi siete pronto a riconoscerle come vostre al pari delle laudi che tributano a Dio vostro Padre i beati del cielo, essendo le une e le altre opere diverse di un medesimo corpo, e la vita ond' io vivo sopra la terra non altra da quella onde vi vono i membri del mistico vostro corpo, godenti con voi nella patria. Per voi io faccio con loro una cosa sola; godo di loro gloria com' essi prendono a cuore i miei travagli ; se mi vincono essi nel gaudio, io li vinco nel merito; e com'essi attingono dal vostro Cuore l'amor benefico che alla bellezza divina li unisce e abbevera al torrente delle divine delizie, Torrente voluptatis potabis eos (Ps. XXXV,9), anch' io ne attingo l' amor forte e laborioso che mi pone in grado di combattere i nemici della divina gloria e di conquistare corona immortale. Così voi ne' compren sori del cielo rinnovate ed estendete la vostra beata vita presente, e in noi pellegrini sulla terra rinnovate la vita da voi già menata fra gli uomini e ne prolungate la durazione ; e compiendo in loro e in noi la divina vostra missione, continuate a santificare le anime e a dar gloria a Dio vostro Padre.
Se dunque noi vi siamo fedeli, se abbiam cura di non operar mai se non sotto il vostro influsso, se riceviamo nella sua pienezza e trasmettiamo senza indebolirlo l' impulso datoci in ciascun istante dal vostro Cuore, non vi saremo men cari dei nostri fratelli del cielo e la nostra servitù non vi sarà meno pregevole. Anzi la libertà ed il merito del nostro operare con voi ci renderà superiori agli angeli ed ai santi i quali più non l'hanno; perchè l'infinito attraimento della bellezza divina, loro manifesta, li mette nella beata necessità di non poter più resistervi, e di non poter più operare se non divinamente.
Noi al contrario siamo del continuo in preda degli attraimenti terreni, stimolati da impulsi malvagi, e per conseguenza liberi di 0pporci e ribellarci alle mozioni del vostro Cuore: onde in mezzo a questo violento conflitto, la nostra fedeltà può a voi procurare maggior gloria, ed a noi un tesoro di meriti; e mentreveniamo violentemente incitati ad operare all'umana secondo i desideri della carne, Sarà tanto più onorevole per noi l' operare alla divina secondo l'impulso del vostro Spirito. Pertanto, o Dio mio, sarà in avvenire unica mia cura di operare in voi, camminare in voi, consultare in ogni cosa i vostri pensieri, ascoltare la voce interiore del vostro Spirito, seguirne le ispirazioni, non far nulla se non sotto l'influsso del vostro Cuore, nè cessare un solo istante di appoggiarmi alla vostra grazia.
Se posso eseguire questa mia risoluzione, o Gesù, quanto sarà fruttuosa la mia vita, quanto invincibile la mia forza, quanto soavi le mie fatiche, quanto ricca la mia ricompensa !
ENRICO RAMIÈRE S. J.
Nessun commento:
Posta un commento