mercoledì 11 giugno 2025

Il Cuor di Gesù è sorgente donde la vita divina si deriva in noi.

 


Della Comunanza di Vita Terzo Vincolo della, nostra, Unione col Cuore di Gesù


Ma, o dolce mio Salvatore, degnate dichiararmi ancor meglio questo glorioso mistero e dirmi quale sia in voi il principio, a cui debbo io maggiormente riferire il dono che voi mi fate della vostra vita divina. Ah posso io dubitare che non sia il vostro Cuore ? Non riposa forse in esso lo Spirito Santo come nel proprio santuario ? Non è il vostro Cuore la fornace dove arde questo fuoco celeste, l'oceano dove quest' acqua vivificante si è smisuratamente diffusa ? E non siete voi libero di donare a cui vi piace questo Spirito da voi posseduto in tutta la sua pienezza ? Non è forse l'amor vostro che irraggia le anime della luce e calore di questa divina fiamma, e diffonde nei cuori la copia di queste acque salutari ? Oh certo i palpiti del vostro Cuore fanno scorrere in tutti i membri della Chiesa le onde vivificatrici della grazia, a quel modo che i palpiti del mio cuore fanno scorrere in tutte le parti di questo corpo materiale il sangue che le alimenta e le riscalda: esso è il vincolo della società ineffabile onde i cristiani vengono a partecipare della natura divina , divinae consortes naturae ; esso il fonte delle vive acque donde la Divinità sparge nelle creature i rivi della sua infinita sovrabbondanza. Se però la comunicazione agli uomini vostri fratelli della divina vostra vita non si fa se non per influsso del vostro amore, egli è indubitato che il vostro Cuore , organo dell' amor vostro, è la sorgente di questa vita.

Grazie alla mia unione col divin Cuore , io non sono più uomo puramente , ma come voi siete Dio per essenza, anch'io per adozione vengo associato a dignità cotanto sublime. L'uomo si compone di un corpo simile a quello degli animali e di un'anima ragionevole, per la quale è incomparabilmente ad essi superiore: nel cristiano si dà, oltre il corpo animale e l'anima ragionevole, un terzo principio, senza confronto superiore all'anima più che l' anima non è al corpo, cioè lo spirito, ossia quel complesso di forze e di facoltà divine risultanti dall' unione dell'anima collo Spirito di Dio. Questo Spirito infatti , unendosi all' anima , l' assimila perfettamente a sè, senza cessare di esserne distinto, come il fuoco conferisce al ferro tutte le sue qualità senza cambiarne la natura; e la comparazione, o Dio mio, si adopera dai Dottori della vostra Chiesa a farmi comprendere questa deificazione dell' anima mia per virtù dello Spirito Santo; e ciò io debbo al vostro Cuore. Essi ancora mi attestano che, come l'acqua mista col vino non perde la sua natura, ma riveste tutte le proprietà del vino, così l' anima più ignorante, più fiacca, più imperfetta di sua natura, unendosi a voi per lo Spirito vostro, viene anche a parte della luce, delle forze, delle perfezioni onde il divino Spirito è principio nell'anima vostra. Finalmente per darci ancor meglio a capire somigliante mistero, il vostro Apostolo usa di una comparazione tuttavia più splendida e appropriata, dicendoci che voi siete nostro capo e noi vostri membri. I nostri membri sono certamente distinti dalla nostra testa, anzi gli elementi che li compongono ne erano pocanzi estranei , mentre appartenevano essi all' aria, all' acqua, alla natura vegetale o animale : ma dal punto che per la nutrizione passarono sulla nostra sostanza, l' anima se li è fatti propri, e senza privarli del loro essere materiale , li avviva e fa essere parti integranti di una persona ragioneVole: non altrimenti le anime nostre, per natura estranee affatto alla vita divina, dal momento che per lo battesimo furono innestate nel vostro corpo mistico, il vostro Spirito le accolse, loro comunicando una maniera novella di esistere, una vita divina e facendone veri membri di un corpo veramente divino.

ENRICO RAMIÈRE S. J.



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