Cercare di risalire alle vere previsioni di alois Irlmaier (1894-1959), il contadino che visse a Freisslassing in Baviera, è difficile. Bisogna (soprattutto non sapendo il tedesco) affidarsi a traduzioni e resoconti su discutibili pubblicazioni e siti che non si sa come definire (“profetistici”?) dove alcune frasi del contadino bavarese sono messe a confortare quartine di Nostradamus, profezie della Madonna di Anguera, visioni di Hezra e di Rasputin, che temo siano “entità” evocate in sedute spiritiche; difficile, in quei guazzabugli, sceverare le sue frasi reali.
Oltre che fare il contadino, Alois aiutava i compaesani come rabdomante e, dopo la seconda guerra mondiale, molti chiesero le sue doti di chiaroveggenza per ritrovare familiari che la tragedia aveva disperso.
Nel 1947, fu denunciato per esercizio abusivo della ciarlataneria; egli disse al giudice distrettuale di Salzachper alcuni particolari della sua vita che solo il giudice poteva sapere, e non solo fu assolto, ma ebbe un attestato giudiziario delle sue capacità.
Era una persona semplice, cattolico praticante. Previde la data della propria morte, nel 1959: «Sono lieto di andarmene adesso – disse – perché non dovrò provare quello che ho visto».
Ciò che vide, era la terza guerra mondiale, con eserciti corazzati russi che filano verso roma, ed occupano la Germania fino al reno, e l’uso di armi orribili e potentissime, che faranno stragi inenarrabili. Il collasso dell’URSS pareva aver tolto ogni credibilità a queste previsioni. Ma ora la Russia ha la guerra nella “sua” Ucraina, è provocata in tutti i modi dai sistemi missilistici americani, la NATO – alleanza militare – avanza sotto i suoi confini storici; dovunque, l’impero americano abusa della sua condizione di unica superpotenza rimasta.
Irlmaier fu colpito dalla rapidità con cui, nella sua visione, si passerà dalla pace alla guerra: «Tutti invocano pace, Shalom! E allora avverrà – una nuova guerra in Medio Oriente divampa improvvisa, grosse forze navali fronteggiano ostilità nel Mediterraneo; la situazione è tesa».
Ma la scintilla vera scoppierà nei Balcani: «vedo “uno grosso” cadere, un pugnale insanguinato giace dietro di lui». È un attentato ad un leader politico: «Due uomini ammazzano un terzo di alto rango. Sono pagati da altri. Uno degli assassini è un piccolo uomo nero, l’altro un po’ più alto coi capelli colorati».
Apparentemente, sono tre gli assassini politici, che avvengono o nello stesso luogo o in rapida successione.
«Dopo l’omicidio del terzo comincia, immediatamente. vedo abbastanza chiaramente tre numeri: due otto e un nove. Ma non so cosa significano, e non posso dire una data.
La guerra comincia all’alba (o all’Oriente?) e avanza molto rapidamente. I bavaresi siedono a giocare a carte al Wirthaus, e i soldati stranieri occhieggeranno dalle finestre e dalle porte. Una nerissima colonna viene da Est. Tutto molto rapido.
«Dalla Città d’Oro muove fuori (l’ovvia deduzione, da Praga). Unità ammassate marciano da Belgrado e avanzano verso l’Italia. Poi, tre cunei blindati avanzano immediatamente con la velocità del lampo nel Nord del Danubio sopra la Germania occidentale verso il reno – senza preallarme. Sarà così inatteso che la popolazione fuggirà nel panico ad occidente. Troppe auto bloccano le strade – magari fossero rimasti a casa o non avessero preso le vie principali. Tutto ciò che è d’ostacolo ai carri armati sulle autostrade verrà schiacciato… Non vedo più ponti sul Danubio sopra Regensburg. La grande città di Francoforte, non rimane quasi niente. La valle del Reno sarà devastata, per lo più dal cielo.
«… i russi non si fermano da nessuna parte mentre corrono in questi tre cunei. Corrono giorno e notte per raggiungere il distretto della Ruhr, dove sono molte fornaci e fuochi. Giorno e notte corrono i russi.
«Immediatamente, la vendetta viene dal di là della grande acqua. Anche se il drago giallo invade Alaska e Canada allo stesso tempo. Ma non va lontano.
E poi piove polvere gialla in una linea. Quando la città d’oro è distrutta, comincia. Come una linea gialla va su alla città nella baia. Sarà una notte chiara, quando cominciano a gettarla. I carri armati stanno ancora avanzando, ma quelli che siedono in quei carri diventano come neri. Dove cade, tutto diventa morto; nessun albero, nessun cespuglio, niente erba, tutto appassisce e annerisce. Le case esistono ancora. Io non so cos’è. Chi passa sopra questa linea, muore. tutto nelle tre punte avanzanti si scompone. Nessuno tornerà più a casa».
Dal cielo: «I piloti lanciano le piccole scatole nere. Esplodono prima di toccare il suolo e spargono un fumo giallo o nero. Ciò che viene in contatto con questo diventa morto, sia umano, animale o pianta. Per un anno, a nessun organismo è consentito entrare nella zona, altrimenti si esporrà al più grande pericolo mortale. Queste scatole sono sataniche… gli umani diventano neri e la carne si stacca dalle ossa. Nessuno di queste tre armate tornerà più a casa».
Qualcosa avviene a una “Isola superba”, in cui si vuol riconoscere l’Inghilterra.
«Vedo qualcuno che vola, venendo dell’Est, che lancia qualcosa nella grande acqua, così che avviene qualcosa di strano. L’acqua si alza da sé come una torre e ricade, allora tutto è inondato. C’è un terremoto e metà della grande isola affonderà (…) I paesi vicino al mare sono in grave pericolo, il mare è molto inquieto, le onde diventano alte come una casa; spumeggia come se fosse bollito dal sottosuolo. Le isole scompaiono e il clima cambia».
«Vedo una mezza luna che vuole divorare tutto». Una rivoluzione scoppia in Francia?
«La grande città con l’alta torre di ferro è in fiamme, ma questo è stato fatto dalla propria gente, non da quelli che sono venuti dall’est. Posso vedere esattamente che la città è rasa al suolo e anche in Italia sta andando selvaggiamente».
Ma anche “In den USA kommt es zu Aufständen” (negli USA si arriva alle rivolte).
Cattolico praticante, Irlmaier vede un Pontefice in fuga da Roma: «Nel “paese a stivale” scoppia una rivoluzione in cui uccidono il clero, vedo dei preti dai capelli bianchi giacere morti a terra. Dietro il Papa c’è un pugnale insanguinato, ma penso che scampa vestito in una cappa di pellegrino».
La gente sarà mossa da odio per la Chiesa e il clero.
La guerra “Non durerà molto”.
Ma prima, avverranno tre giorni di buio.
Vari veggenti, credibili o meno, hanno previsto lo stesso misterioso evento. È interpretabile come una metafora: i “tre giorni di buio” possono evocare una interruzione del sacramento eucaristico. Ma Irlmaier è molto concreto: «Durante la guerra verrà il grande buio, che durerà 72 ore. Diverrà buio di giorno… un colpo grandinante, consistente in lampo e tuono, e un sisma fa’ vibrare la terra. vi prego di non uscire di casa in quel tempo. Le luci non si accendono, solo luce di candela, non c’è corrente. (…) Ogni fonte di acqua esposta sarà avvelenata ed anche tutto il cibo esposto che non è sigillato. Anche cibi che sono in vasi di vetro saranno contaminati. Fuori la morte invade le strade, molte creature umane moriranno. «Chi respira la polvere, ha un crampo e muore. Non aprite le finestre, copritele completamente di carta nera. Fuori la morte da polvere va’ in giro, non guardate fuori dalle finestre e tenete accese le candele. E pregate. Da un giorno all’altro, moriranno più uomini che nelle due guerre mondiali di prima».
La guerra volge alla fine (“Non durerà molto”). In russia accade qualcosa come una guerra civile: «I grandi fra i capi del partito si suicidano e nel sangue la grande colpa è lavata via. Vedo una massa rossa, mescolata con facce gialle, c’è una rivolta generale e un’uccisione orribile».
L’immane sciagura induce ad una rinascita religiosa.
«La croce viene di nuovo onorata». I russi «cantano la canzone di Pasqua e bruciano candele davanti a immagini sacre. Per le preghiere della cristianità il mostro dell’inferno muore; anche i giovani credono di nuovo nell’intercessione della Madre di Dio.
Ci sarà “un modo diverso” di credere: «La gente è timorata di Dio in modo diverso. Le leggi, che portano morte ai bambini, vengono invalidate».
Si instaura un ordine politico nuovo – e molto antico.
«Un imperatore sarà incoronato dal Papa fuggitivo». Il Papa infatti «che non era fuggito attraverso l’acqua per lungo tempo, tornerà. Quando i fiori cominceranno a fiorire nei campi, il Papa tornerà e farà lutto per i fratelli assassinati». «Un buon tempo. Vedo tre corone lampeggiare, un vecchio scarno sarà il nostro re. Anche l’antichissima corona del Sud sarà di nuovo in onore». Dopo questi eventi, «viene un lungo tempo felice. quelli che saranno sopravvissuti si rallegreranno e stimeranno fortunati. Ma devono cominciare laddove han cominciato i loro nonni».
Farà molto caldo, le arance matureranno in Baviera. I contadini bavaresi potranno mietere in marzo.
uno dei segni premonitori di questa guerra sarà, infatti, il gran caldo. La montagna Watzmann (presso Berchtesgaden, che Irlmaier aveva davanti agli occhi tutti i giorni) era ai suoi tempi innevata anche d’estate: quando non ci sarà più neve sul Walzman comincerà. «A gennaio le zanzare balleranno» (!). I fiumi avranno così poca acqua che si potranno guadare camminando.
Quando visse Irlmaier, il pericolo veniva dall’Unione Sovietica. Apparentemente, le sue visioni hanno qualcosa di una guerra dell’epoca, e qualcosa di fantascientifico, come se due periodi si sovrapponessero. Il veggente disse che la dichiarazione, da parte di Pio XII, del dogma dell’assunzione di Maria al cielo, nel novembre 1950, aveva riman dato la terza guerra mondiale. Poco prima che morisse, gli fu chiesto se non era il caso di correggere le sue profezie. Rispose che no, non era cambiato niente.
Che dire? Fra le molte altre profezie attribuite al contadino bavarese, ce ne sono di pittoresche: «La gente parlerà avvicinandosi alla scatola Zuban, per giocarci». La Zuban era una fabbrica di sigarette di Monaco; un pacchetto di sigarette dentro cui parlare... e giocare, somiglia un pochino allo smartphone. Un vicino gli chiese il parere sul D-mark, che entrò in vigore nel 1948. Andremo bene con questa moneta? questa va bene, rispose Irlmaier; è con quella che verrà dopo che dovrete stare attenti.
In sunto, ecco quelli che Irlmaier avvertiva come segni premonitori, con speciale riguardo alla Germania:
1. In primo luogo, una prosperità mai vista.
2. Poi, un’apostasia come mai vista prima.
3. Poi una corruzione morale come non mai (“Quasi tutti i governi saranno governati da Satana”).
4. Poi arriva un gran numero di stranieri nel paese.
5. C’è una grande inflazione. Il denaro perderà sempre più valore.
Come abbiamo visto, tra i segni che secondo Irlmaier indicavano la guerra vicina, registrò il cambiamento del clima, il grande caldo in baviera.
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E adesso prendetevi pure gioco, come fate voi troll; lanciatevi nei vostri scherni e insulti; ecco, adesso Blondet crede ai veggenti… Pazienza, è il vostro (nostro) destino.
Una umanità così completamente atea, una civiltà così chiusa nell’aldiquà, una generazione tanto sorda ad ogni inquietudine religiosa, è una anomalia assoluta, è una patologia inaudita nella storia dell’umanità, e merita la sparizione. Ma siete (siamo) stati avvertiti.