Magistero.
Col maturarsi della personalità ed il crescere della esperienza nelle vie dello spirito, i ricorsi dei direttori al diretto diventano sempre più frequenti, e la funzione o missione direttiva di padre Pio si fa sempre più impegnativa e responsabile. Il nuovo, delicato ed imbarazzante incarico inizia quasi contemporaneamente, verso il 1915, rispetto ai due direttori. Nei primi quattro anni successivi appare più nutrita la direzione al padre Agostino, mentre in seguito prende il sopravvento quella di padre Benedetto.
Nei due casi si riscontrano quasi gli stessi motivi di fondo, e spesso con identiche sfumature: rapporti d'affetto filiale nell'illuminare e nel correggere; consapevolezza di trasmettere norme e dottrina attinte non da esperienza umana o da dialettica fredda e astratta, ma da mozioni divine; quindi decisioni precise, sicure e categoriche; indovinata applicazione dei principi ai singoli casi personali; chiarezza, sincerità, franchezza sia nel riprendere che nel consigliare e incoraggiare; viva e cordiale partecipazione agli affanni, alle pene, alle croci e difficoltà, ma anche alle gioie, alle personali conquiste nel bene, alle soddisfazioni.
"Sforzatevi di vincere e reprimere in voi questo soverchio timore, altrimenti, padre, Gesù non vi sorriderà. Posso io promettercelo a Gesù a nome vostro? Io già gli ho detto di sì. Voi ratificate ciò che il vostro figliuolo ha fatto in nome vostro. Se ho fatto male, correggetemi. Del resto, voi mi appartenete ed ho tutto il diritto di patteggiare con Gesù, anche all'insaputa vostra. A lui mi sono offerto per voi in qualità di vittima, e perciò il mio agire non può non essere giustificato. A che dunque sacrificare, quando verrebbe frustrato il fine del sacrificio?" (27 9 1916; cfr. 13 3 1917; 4 5 1917).
"Solo valgo a dire che il mio cuore ama l'anima vostra veramente ed incomparabilmente come se stessa e che per lei desidera tutta quella perfezione cristiana, a cui anela ardentemente ella stessa: ogni sacrificio che quest'anima va sostenendo ed ogni bene che va praticando, è tutto diretto a Dio per la comune santificazione" (2 4 1917).
"Ricevo la vostra lettera e mi sento da una parte oltremodo afflitto, da un'altra parte mi sento riempito di gaudio estraordinario. Afflitto perché vi veggo in tante amarezze; ma godo poi nell'ammirare la bontà del Signore che tanto vi predilige" (30 1 1921; cf. anche 16 6 1921; 1 10 1921; 3 2 1922).
PADRE PIO DA PIETRELCINA
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